Cosa avrà in serbo il team di “Attack on Titan” per festeggiare il 15° anniversario della serie manga? Lo scopriremo tra pochi giorni!
Attack on Titan ha passato anni a cercare di sorprendere il suo pubblico e, anche ora che la saga è giunta al termine, il franchise trova il modo di tenerci sulle spine.
Sono passati 3 anni dalla pubblicazione dell’ultimo volume di Attack on Titan, e meno di un anno da quando il viaggio di Eren si è concluso sullo schermo. Tuttavia, l’eredità di Attack on Titan continua a prosperare: un nuovo comunicato proveniente dal Giappone, infatti, conferma che la serie annuncerà presto un nuovo progetto per celebrare il 15° anniversario del manga.
Stando all’annuncio diffuso sui social media, sembra che il team di Attack on Titan annuncerà questo progetto speciale il 9 settembre, data che coincide con l’anniversario della pubblicazione del manga, avvenuta nel 2009 ad opera di Kodansha.
Naturalmente, ancora non è stato rivelato nulla in merito a questo progetto misterioso. Il team ha semplicemente scritto: “Il 9 settembre, Attack on Titan celebrerà il 15° anniversario dall’inizio della serializzazione del manga! Per celebrare l’anniversario, annunceremo un nuovo progetto da vivere insieme ai nostri lettori, quindi vi invitiamo ad attenderlo con ansia!”
Che si tratti di un nuovo art book, di un capitolo bonus o di altro ancora, il fandom di Attack on Titan è pronto a tutto. Sono passati tre anni da quando Hajime Isayama ha completato il manga e si sta godendo la sua vita da semi-pensionato. Anche se potrebbe fare il suo ritorno per questo progetto speciale, sarà meglio che il pubblico moderi le proprie aspettative: è poco probabile che Isayama annunci un qualsiasi tipo di progetto sostanziale per celebrare il 15° anniversario.
Quel che è certo è che fan di lunga data e non saranno sicuramente pronti a festeggiare.
Netflix collaborerà con lo Studio Wit per adattare nuovamente la prima saga del manga in un nuovo remake anime: “The One Piece”!
Netflix ha annunciato che pubblicherà un remake anime della prima saga di One Piece, intitolandolo The One Piece, e che ad occuparsi della produzione sarà uno dei migliori studi di animazione in circolazione.
Di recente, Netflix ha pubblicato un video di un minuto e mezzo per celebrare il 25° anniversario dell’anime One Piece, rivelando che lo Studio Wit, il team dietro Spy x Family e le prime tre stagioni di Attack on Titan, sta producendo “un nuovissimo adattamento anime del manga One Piece a partire dall’iconica Saga del mare orientale”.
Il nuovo adattamento uscirà su Netflix, anche se la compagnia non ha parlato di date. Da notare che la Saga del mare orientale è la prima saga sia del manga che dell’anime di One Piece, un arco che copre rispettivamente 100 capitoli e circa 60 episodi.
Il remake di Netflix è un adattamento anime della versione manga della Saga, il che significa che probabilmente si discosterà dall’adattamento anime di One Piece attualmente in corso.
Al di là dell’annuncio in sé, Netflix non ha rivelato molto altro, perciò, oltre alla data di uscita, non sappiamo nemmeno come si comporterà Netflix in merito al casting di doppiatori.
Ecco il video annuncio di Netflix! Cosa ne pensate della notizia?
La stagione 4 di Attack on Titan darà un finale degno di nota all’intera storia. Un leak sembra aver rilasciato la data di uscita finale.
Abbiamo aspettato per anni la stagione finale dell’anime AOT. La stagione finale di Attack on Titan ha debuttato nel 2020 e da allora è andata avanti. Ma grazie ad un’apparente fuga di notizie, potremmo finalmente sapere quando arriverà il vero finale.
Secondo la fuga di notizie, Attack on Titan Final Season: The Final Chapters Special 2 debutterà apparentemente il 4 novembre, segnando finalmente la fine del lungo anime e chiudendo la storia.
La fuga di notizie arriva tramite un video YouTube della società di media giapponese Pony Canyon, che è stato notato dall’utente Twitter kles7_. Sembra che il video contenga nella descrizione un poster teaser con la data di uscita effettiva. Sebbene non sia ancora arrivata alcuna notizia ufficiale, questa data sembra certamente plausibile.
La stagione finale è stata divisa in tre parti separate. Le prime due funzionavano per lo più come le normali stagioni degli anime, ma la terza parte è stata divisa in due episodi extra lunghi chiamati Attack on Titan Final Season: The Final Chapters Special 1 e Special 2. Nel frattempo, il manga di Attack on Titan è terminato nell’aprile 2021.
Non sappiamo esattamente a che ora andrà in onda The Final Chapters Special 2, se uscirà davvero il 4 novembre o anche dove potrebbe essere trasmesso. La location più probabile sarebbe Crunchyroll, dove sono stati presentati in anteprima i precedenti episodi della stagione finale e dove il doppiaggio inglese dello Speciale 1 è iniziato in streaming domenica, ma non sapremo nulla con certezza fino a quando non verrà annunciato ufficialmente.
Ecco arrivato il c4 della s2 di Fortnite, ambientato nella futuristica e dai toni giapponesi/cyberpunk MEGA city! Che ci fa qui Eren?
Fortnite Capitolo 4 Stagione 2, noto anche come Fortnite Mega, è arrivato. Le ispirazioni futuristiche in stile neo-Tokyo mescolano luci al neon e grattacieli per dare ai giocatori quella che è probabilmente la stagione di Fortnite più abbagliante mai vista.
Nuove armi, nuovi potenziamenti, modifiche alla mappa, nuovi veicoli e meccaniche arricchiscono la nuova stagione. Una delle principali modifiche alla mappa è l’introduzione del parco giochi urbano illuminato da luci al neon di MEGA city.
Le risorse del nuovo capitolo si adeguano al design del mondo, con una grande quantità di nuove armi, tra cui la nuova katana Lama Cinetica, il fucile d’assalto “Havoc Suppressed Assault Rifle”, il fucile “Havoc Pump Shotgun” ed il Fucile a impulso “Overclocked Pulse Rifle”.
Oltre a questo paesaggio di ispirazione cyberpunk è stata aggiunta una serie di nuovi biomi, tra cui Steamy Springs, Drift Ridge, Kenjutsu Crossing e non solo.
Il Capitolo 4 della Stagione 2 introduce anche nuove meccaniche di movimento. Si potrà infatti saltare su rotaie da grind per spostarsi rapidamente, oppure utilizzare la moto Rogue a due posti o l’auto sportiva Nitro Drifter a quattro posti.
Inoltre, si potrà sfrecciare per la città di MEGA con l’aiuto di attrezzature per il movimento omnidirezionale (ODM) tratte direttamente dall’anime Attack on Titan.
Non si tratta dell’unico elemento crossover con AoT. Tra le nuove skin incluse nel Battle Pass, che includono una versione rivisitata di Drift, un nuovo eroe in cel-shading e altre skin originali Epic, ci sarà anche la skin di Eren Jaeger.
Ripercorriamo insieme in questa recensione la parte 3 della stagione finale (4) dell’anime “Attack on Titan”! *Rumbling, rumbling*
È uscito il primo episodio della terza parte della quarta stagione… Solo a dirlo già ci si perde. La scelta di diluire così tanto la stagione finale di Attack on Titan secondo me purtroppo rende difficile rimanere al passo, a meno di non farsi ogni volta un rewatch di almeno le ultime stagioni.
Detto questo, parliamo dell’episodio in questione. Suddiviso in due capitoli, l’episodio non perde tempo a ricordarci in che situazione allucinante si trovi il mondo in questo momento, come non perde tempo a ricordarci quanto cruda possa essere la realtà di AoT, in caso ce ne fossimo dimenticati.
—— SPOILER DA QUI IN POI ——
Il primo capitolo si concentra in particolare su Eren, che vediamo nelle fasi di pianificazione del suo progetto di calpestare la terra con il Boato. Vediamo un lato del personaggio altamente vulnerabile, un’anima lacerata da un’infanzia trascorsa aspettando il momento di poter varcare un muro e vedere il mondo, per poi scoprire che il mondo rifiuta le persone come lui.
Il suo conflitto interiore è palpabile. Da un lato, la sete di annientare quel mondo che ha disilluso tutte le aspettative di libertà che sembrava avere in serbo. Dall’altro, il dolore per tutte le persone innocenti che con esso verranno distrutte, travolte dalla furia cieca di un ragazzo che ha decisamente troppo potere in questo momento.
Bisogna ricordarsi infatti che Eren, oltre al Gigante Fondatore ed al Gigante d’Attacco, possiede adesso anche il Gigante Martello ed il potere del Gigante Bestia, dal momento che Zeke è nelle mani del fratellastro.
Eren non ce l’ha con gli eldiani che in questo momento stanno cercando di fermarlo (i nostri Connie, Jean, Armin, Mikasa, Rainer, Pieck e Levi), ma anzi li sfida a fermarlo, se è quello che vogliono fare. Non vuole privare nessun eldiano della sua libertà, concetto che ancora insegue, ed è proprio in nome di questo ideale che lui si sente libero di perseguire il fine che si è prefisso.
In questo episodio abbiamo salutato uno dei personaggi a cui il pubblico, me inclusa, era più affezionato, ovvero Hange Zoe, che, in una francamente quasi incredibile scena di combattimento, si sacrifica per permettere ad i suoi compagni di sfuggire ai giganti del Boato.
Nominando Armin come suo successore, Hange sceglie di dare la vita per i suoi, dopo un’ultima conversazione con Levi che mostra, al di là delle battute e del sarcasmo, quanto il loro legame significasse per entrambi. Per non parlare della scena che mostra Hange riunita ad Erwin e ad altri abitanti di Paradis, un ricongiungimento breve ma significativo.
Soffermiamoci per un secondo sulla dinamica tra Armin e Annie. Come lei stessa riconosce, il piccolo flirt che ha iniziato ad instaurarsi tra i due sembra un po’ fuori luogo nel bel mezzo della tragedia che li circonda. In più, mi sembra un po’ strumentale cercare di spingere una sotto trama romantica proprio ora che ci avviciniamo al gran finale, e la mia sensazione è che la questione non finirà bene.
Annie, in questo episodio, decide di non unirsi al gruppo che affronterà Eren. Non soltanto perché ha combattuto fin dall’infanzia, ma anche perché secondo lei l’umanità non merita di essere salvata. Sembra abbastanza palese che nel prossimo episodio la sua posizione cambierà, dal momento che Falco sembra avere un’idea su come, unendo i loro poteri, possano affrontare il Fondatore.
Ah, non ho ancora menzionato che finalmente ci siamo liberati di Floch, che anche in punto di morte ha dovuto rompere il non dico cosa.
L’episodio si conclude con ciò che rimane del gruppo di ricerca che raggiunge finalmente Eren, la cui forma da Fondatore vista per intero fa molto più ridere di quanto avessi potuto intuire dai poster che erano stati condivisi finora, con quelle braccia penzolanti e le gambe in fondo.
Tra una brutale scena di calpestamento e l’altra, è evidente come la critica alla guerra continui anche in questa fase della storia. Ciò è evidenziato anche dal discorso che un capitano marleyano fa ad alcuni sopravvissuti, eldiani e non, esprimendo il suo rammarico per come gli adulti hanno trattato con futile odio i loro simili.
Le sue parole sono giuste, ma volevo anche prenderlo e dirgli “Ti svegli solo ora che un esercito di giganti incandescenti sta calpestando le vostre città? Un po’ tardi, non credi?”.
L’episodio ha unito momenti strazianti a momenti di riflessione e momenti quasi divertenti, ma il tono generale è terribilmente tragico, in pieno stile Attack on Titan.
Scopriamo qual è stato l’anime migliore del 2022 secondo la piattaforma di streaming Crunchyroll (Spoiler: non è né “AoT” né “Spy x Family”)!
È Cyberpunk Edgerunners ad aggiudicarsi il titolo di miglior anime dello scorso anno ai Crunchyroll’s 2023 Anime Awards, superando l’agguerrita concorrenza di Attack on Titan, Demon Slayer e molti altri.
Annunciata durante la cerimonia di premiazione tenutasi a Tokyo nel fine settimana, la serie Netflix dello Studio Trigger e della CD Projekt Red ha superato la Stagione Finale Parte 2 di Attack on Titan, l’Arco del Distretto dell’Intrattenimento di Demon Slayer, Lycoris Recoil, Ranking of Kings e Spy x Family.
L’account Twitter ufficiale dello show ha pubblicato un messaggio celebrativo, che si conclude con: “Vorremmo ringraziare tutti per il supporto, per i voti e per aver guardato il nostro anime”.
Cyberpunk Edgerunners è uscito nel settembre del 2022 ed è stato accolto con grande favore da fan e critica, dando addirittura il via ad una risalita in popolarità per il gioco Cyberpunk 2077. Giocatorə vecchə e nuovə hanno rivitalizzato il gioco, aggiungendo elementi come la Cyberpsychosis tramite mod.
Un recente speciale su “Attack on Titan” ha mostrato immagini che fanno da teaser agli ultimi episodi della serie!
Mancano dunque pochi giorni alla messa in onda dell’episodio speciale di Attack on Titan, il quale sarà più lungo del solito e porrà le basi per la battaglia finale che vedrà protagonisti il Reggimento Scout e il loro ex compagno, Eren Jaeger.
Con il ritorno dello studio di produzione MAPPA, la conclusione dell’adattamento anime si preannuncia senza esclusione di colpi, ed il regno del terrore di Eren sul mondo intero sarà una delle imprese più brutali della serie fino ad oggi, il che è tutto dire considerando i precedenti di Attack on Titan.
Quando abbiamo lasciato l’ultima volta il Corpo di Ricerca, alcuni alleati inaspettati si sono aggiunti ai loro ranghi: Reiner, Annie e Pieck si sono uniti a Mikasa, Levi, Hange, Jean e Armin per tentare di fermare Eren che, con il potere del Gigante Fondatore, sta pianificando di spazzare via la popolazione mondiale al di fuori dell’Isola di Paradis.
Sono stati diffusi online alcuni video di un recente speciale su Attack on Titan andato in onda in Giappone, che non solo mostrano gli animatori all’opera per la creazione di questi episodi finali, ma ci danno anche un nuovo assaggio dei devastanti eventi che arriveranno sul piccolo schermo all’inizio del mese prossimo.
Il prossimo episodio di Attack on Titan andrà in onda in Giappone il 3 marzo, mentre del secondo episodio dell’anno, che fungerà da finale della serie, si sa solo che uscirà nel 2023.
Il creatore della serie, Hajime Isayama, ha recentemente confermato che non ci sono piani per una serie manga sequel dopo la conclusione della storia stampata, anche se il mangaka ha confermato che potrebbe tornare a visitarne l’universo con un nuovo racconto che segue il Capitano Levi da giovane.
La parte numero 3 della S4 di “Attack on Titan” sarà divisa in due macroepisodi da un’ora ciascuno, il primo dei quali in uscita a marzo!
La stagione finale di Attack on Titan sta per subire un’ulteriore e curiosa suddivisione. La NHK ha annunciato che la parte numero 3 della stagione finale di Attack on Titan sarà spezzata in più parti e non andrà in onda nel formato standard che lo show ha adottato fino ad ora. Invece, ciascuna metà della stagione sarà trasmessa come un episodio extra-lungo a sé stante. Il primo di questi debutterà il 3 marzo.
La prima metà andrà in onda come episodio speciale di un’ora. La seconda metà della stagione debutterà poi come episodio sempre di un’ora nel corso dell’anno. Questa decisione condensa la Parte 3 della Stagione Finale in un lungometraggio, anche se è probabile che ogni metà abbia una storia autoconclusiva.
Si tratta di una rottura importante rispetto agli episodi tradizionali che hanno caratterizzato le precedenti parti della stagione finale. Sebbene si sia ipotizzato che gli ultimi capitoli della serie sarebbero stati adattati sotto forma di lungometraggio, nessuno si aspettava una scelta del genere.
Quest’ultima frammentazione della stagione finale dello show dovrebbe (si spera) essere l’ultima. La Stagione Finale di Attack on Titan, nome assegnato dalla serie a quella che altrimenti sarebbe stata la stagione 4, è cominciata nel dicembre 2020 con la Parte 1.
La seconda parte ha poi debuttato nel 2022. Ognuna di queste sembrava dover portare alla fine del manga, invece ognuna si è conclusa con un’anticipazione di un parte successiva.
Per chi è fan da poco e desidera approcciarsi alla serie prima che la storia si concluda, è prevista anche una raccolta omnibus in sette puntate che racconta l’intera storia della serie in un formato molto condensato. L’uscita di quest’ultima è prevista dal 25 al 27 febbraio.
La terza parte dell’ultima stagione di Attack on Titan sarà divisa a metà e l’uscita della prima parte delle due è prevista per il 3 marzo
Sebbene la presunta stagione finale sia tecnicamente in corso da due stagioni, la terza parte e ultima stagione, che sarà divisa in due parti dovrebbe essere la fine assoluta di Attack on Titan e la sua uscita è prevista per il 3 marzo, dato che non ci sono più manga da adattare.
Crunchyroll ha condiviso un tweet dell’account Twitter giapponese di Attack on Titan (qui sotto) che ha rivelato la data insieme a un nuovissimo trailer della prossima stagione.
L’episodio andrà in onda alle 12:25 in Giappone, ovvero alle 7:25 del Pacifico / 10:25 della costa orientale / 15:25 del Regno Unito il 3 marzo (16:25 ore italiane), e dovrebbe arrivare su Crunchyroll subito dopo, anche se non sono ancora stati annunciati orari specifici.
Non è stata fornita alcuna data di uscita per la seconda parte della Stagione Finale, ma è stato confermato che arriverà nel 2023, il che significa che i fan non dovranno aspettare troppo a lungo per vedere il finale.
Attack on Titan è andato in onda per la prima volta dieci anni fa, nel 2013, e ha guadagnato immediatamente popolarità, tanto che la critica lo ha recentemente inserito nella lista delle migliori serie anime di tutti i tempi.
Pur avendo, a malincuore, escluso tanti titoli validi ecco a voi la lista dei 25 migliori anime da vedere di sempre!
Scegliere solo 25 titoli per questa lista dei migliori anime da vedere è stato davvero difficile, ma alla fine siamo riusciti a trovare quelli che per noi sono i titoli migliori. Nella scelta dei 25 titoli abbiamo preso in considerazione diversi aspetti: L’anime ha lasciato un segno significativo nella cultura? Hanno influenzato l’industria e il genere? E, naturalmente, sono piaciuti?
Continuate a leggere per scoprire i 25 migliori anime di sempre!
Haikyuu!
Non ci sono molti anime sportivi che riescono a fare centro sotto tutti i punti di vista, ma Haikyuu!!! ci riesce. La serie ruota attorno a un gruppo abbastanza numeroso composto da una squadra di pallavolo del liceo. Anche se questo può sembrare un ostacolo, lo sviluppo dei personaggi è ben bilanciato e ci si ritrova a fare il tifo per ogni membro, sia che il suo ruolo sia grande o piccolo.
Anche l’animazione di Production IG è di altissimo livello, in grado di aumentare la tensione di ogni partita e di ogni gioco al punto da tenervi incollati davanti allo schermo per tutto l’episodio. Haikyuu!!! riesce a creare un’incredibile formula “anime sportivo” a cui altre serie simili dovrebbero aspirare.
Trigun
Trigun è un classico western spaziale di fine anni ’90 che si svolge su un pianeta desertico chiamato letteralmente Terra di Nessuno. Il protagonista, Vash the Stampede, non è il tipico pistolero forte e stoico. Piuttosto, è un tipo stravagante con un fantastico cappotto rosso e una vena pacifista iperattiva.
La storia esplora il viaggio di Vash per scoprire il suo passato dimenticato da una amnesia, combattere il misterioso gruppo che gli dà la caccia e scoprire perché ha una taglia di 60 miliardi di dollari sulla testa. Ciò che distingue Trigun è lo stile unico del design dei personaggi e delle armi, nonché la trama tortuosa che si capisce sempre di più a ogni nuova visione. La serie tornerà con Trigun Stampede nel 2023.
Dragon Ball Z
Dragon Ball Z è stato una droga per molti giovani fan di anime, e per una buona ragione. La serie non è particolarmente profonda, in quanto ruota fondamentalmente intorno all’artista marziale sovrumano Goku e ai suoi amici che si mettono alla prova contro una serie di nemici sempre più potenti e stravaganti.
Ma ciò che manca alla serie in termini di trama, è più che compensato dall’umorismo, dai personaggi bizzarri e dall’azione incredibile. Come si fa a non divertirsi con un anime di arti marziali in cui la maggior parte dei personaggi è così forte da mandare in frantumi i pianeti a mani nude?
My Hero Academia
Le storie di supereroi sono molti, ma My Hero Academia offre una svolta unica a questo genere familiare, concentrandosi su Izuku Midoriya, un eroe nato senza poteri (ma determinato a salvare le persone a prescindere) in un mondo pieno di persone dotate di superpoteri.
Anche dopo aver ottenuto il ” quirk” che ha sempre sognato, MHA trova costantemente il modo di sfidare il tradizionale viaggio dell’eroe di Midoriya, offrendo nuovi colpi di scena su temi ben noti, esplorando cosa significhi essere un eroe con umorismo e cuore costanti – per non parlare di alcune spettacolari sequenze d’azione. Grazie alla sua splendida animazione, all’adorabile gruppo di personaggi di supporto ben sviluppati e al talento nell’inventare alcuni dei superpoteri più ridicoli e unici mai portati sullo schermo, My Hero Academia è una boccata d’aria fresca: spesso sciocca, spesso dolce ma sempre sorprendente.
Made in Abyss è raro in quanto è una storia che potrebbe a malapena essere raccontata in qualsiasi altro medium che non sia il manga o l’anime, e ne trae il massimo vantaggio per tessere una storia affascinante e straziante, alimentata in egual misura dalla disperazione e dalla speranza. Riko e Reg vivono in un mondo affascinante con un profondo e misterioso “abisso” al centro di tutto. Pochi tornano vivi dai livelli più profondi, poiché la risalita può causare effetti molto peggiori della malattia da decompressione di un subacqueo.
Si pensa che la madre di Riko si sia persa nei livelli più profondi, così Riko e Reg si mettono in viaggio per ritrovarla e svelare i misteri dell’abisso. Più la storia va avanti, più diventa fantastica e crudele, proprio come l’abisso stesso. Tutto, dall’impressionante design delle creature al mistero e ai personaggi pieni di speranza, vi terrà con il fiato sospeso. Sebbene all’inizio sembri carino e dolce, Made in Abyss merita tutte le avvertenze sul contenuto e non è adatto ai deboli di cuore.
Le bizzarre avventure di Jojo (Serie completa)
Oh, my god! Questa è una reazione normale alla visione di questo stranissimo anime shounen che segue le diverse generazioni della famiglia Joestar. L’influente serie manga esiste dal 1987 e l’anime è stato trasmesso solo dal 2012. È stato difficile decidere quale parte della longeva serie meritasse questo posto, quindi abbiamo preso in considerazione tutta questa bizzarra serie. JoJo’s Bizarre Adventure è pieno di azione incredibile, personaggi selvaggi e momenti iconici che vivranno nella comunità degli anime (e nei meme) per sempre.
Naruto Shippuden
La longeva serie di Naruto è stata definita uno dei “tre grandi” anime in tutto il mondo, e per una buona ragione. È piena di sequenze di combattimento e d’azione, di momenti divertenti e di scene drammatiche che fanno leva sulle emozioni degli spettatori.
In Naruto Shippuden, la storia assume un tono più cupo e serio, poiché i personaggi sono ormai cresciuti e si trovano ad affrontare sfide ancora più ardue da parte delle tenebre e di loro stessi. La serie Naruto è nota per i suoi personaggi e le sue relazioni memorabili e continua a essere uno dei più grandi anime shounen di sempre, anche dopo la sua conclusione.
Death Note
Death Note è un anime ormai classico che segue Light Yagami, un adolescente che acquisisce abilità soprannaturali attraverso il Death Note. Un libro che conferisce all’utente la capacità di uccidere chiunque voglia, semplicemente scrivendo il nome di quella persona nel libro. Con il potere del Death Note e un intelletto geniale, Light intraprende una crociata “morale” genocida che ha un impatto sul mondo intero.
Ciò che ne consegue è un gioco al gatto e al topo tra investigatori di classe mondiale che rivaleggiano con Light in astuzia e intelletto. Questa serie ha ispirato molti altri anime shonen con protagonisti oscuri e molti adattamenti live-action. E per questo si è giustamente guadagnato il posto di uno dei migliori e più influenti anime di tutti i tempi.
Attack on Titan
Quel giorno, l’umanità si ricordò della paura che nutriva nei confronti dei giganti. Attack on Titan è diventato un classico istantaneo quando è uscito per la prima volta nel 2013. Tre amici, Eren Yeager, Mikasa Ackerman e Armin Arlert, combattono al fianco dei più grandi soldati dell’umanità contro giganteschi giganti e le minacce che si nascondono oltre le mura della loro città.
Quello che era iniziato come un tipico anime shonen si è evoluto in una straordinaria opera d’arte che affronta i temi della guerra, del classismo/razzismo e altri argomenti pesanti. È difficile trovare qualcuno che non abbia sentito l’impatto di questa serie, tanto che il regista Alex Garland l’ha definita una fonte di ispirazione. Un mix di azione ad alta intensità, scene lente e incentrate sui personaggi, e morti simili a quelle di Game of Thrones che spuntano dal nulla, culminano in uno dei più grandi anime dell’era moderna.
Ouran High School Host Club
È difficile spiegare tutti i modi in cui Ouran High School Host Club spacca. Se siete fan di manga e anime, amerete il modo in cui la storia prende le convenzioni del medium e le stravolge in ogni momento. E se amate le grandi storie, sarete immediatamente catturati dall’esilarante interpretazione di Bisco Hatori del sottogenere shojo.
Quando Haruhi Fujioka si imbatte per caso nel popolare host club della sua scuola, dove gli studenti maschi intrattengono le studentesse in cambio di denaro, rompe accidentalmente un vaso costoso e si ritrova improvvisamente scambiata per un ragazzo e costretta a diventare un host. Il suo carattere goffo e la sua timidezza la mettono a disagio, ma man mano che trova il suo posto nell’Host Club inizia anche a trovare se stessa, il suo coraggio e un nuovo gruppo di amici. Ouran High School Host Club è una satira dolce e sciocca sull’idea di cultura otaku ed è anche uno dei pionieri della commedia fujoshi.
Devilman Crybaby
A differenza della maggior parte della programmazione originale di Netflix, Devilman Crybaby offre una storia concisa e commovente nell’arco di 10 episodi. Ma attenzione, Devilman Crybaby metterà sicuramente a disagio gli spettatori più giovani con i genitori in sala, grazie alle sue rappresentazioni esplicite di sesso, violenza e blasfemia. Ma nella sua esplorazione di ciò che alcuni possono considerare sporco, Devilman Crybaby trova l’umanità.
Questa libera interpretazione dell’apocalisse biblica – Devilman Crybaby è una rivisitazione profondamente moderna del Libro dell’Apocalisse – è uno studio sull’amore, il sacrificio e l’amore (o il disprezzo) di Dio per l’umanità. La lente moderna aiuta i colpi biblici a trovare la loro strada nelle viscere contemporanee. E grazie allo splendido stile, all’hip hop giapponese e a un cast di personaggi memorabili, il dolore non si fa sentire.
Demon Slayer
Demon Slayer, una serie da record, è esplosa enormemente negli ultimi anni e non è una sorpresa per chi ha seguito la serie fino ad ora. Ogni singolo episodio di Demon Slayer è costantemente impressionante, con un’animazione fluida che non compromette mai la sua splendida arte, incredibili effetti visivi che danno vita a battaglie spettacolari e una colonna sonora straordinaria che scandisce i suoi numerosi punti di forza emotivi.
Non solo, Demon Slayer vi farà ridere a crepapelle grazie all’assurdità esagerata di personaggi come Zentisu e Inosuke, ma vi farà anche commuovere con i suoi temi pesanti sulla perdita e sulla famiglia.
Code Geass: Lelouch of the Rebellion
Questa serie, uscita originariamente nel 2006, ha resistito alla prova del tempo grazie ai suoi due elementi più affascinanti: un’ambientazione accattivante composta da una meticolosa ricostruzione del mondo e una narrazione che si costruisce attraverso strategie e colpi di scena sconvolgenti, come in un thriller. La storia si svolge in una linea temporale alternativa, che ricorda molto quella di Nineteen Eighty-Four, dove il mondo è composto da tre superpotenze: il Sacro Impero Britannico, la Federazione Cinese e l’Unione Europea.
Prima dell’inizio della storia vera e propria, il Sacro Impero Britannico ha conquistato il Giappone, privando il paese del suo nome e della sua libertà, con l’uso di enormi mech. Quindi, sì, questo è un anime mecha thriller fortemente politico con alcune scene d’azione emozionanti che portano avanti l’eccitazione. Il nostro protagonista, Lelouch, è un principe britannico esiliato che ora vive in Giappone e giura di abbattere l’impero di suo padre. La serie, con i suoi sotterfugi politici, la sua mitologia accattivante e i suoi personaggi affascinanti, è diventata uno dei più grandi anime mecha di tutti i tempi.
Samurai Champloo
Dopo Cowboy Bebop, le azioni di Shinichiro Watanabe erano ai massimi storici e il suo seguito, una semplice storia di samurai con un tocco di hip hop, non ha fatto altro che consolidare la sua eredità come uno dei grandi della regia di anime.
Samurai Champloo, come Cowboy Bebop prima di lui, era per lo più episodico e, sebbene la sua storia generale non sia niente di eccezionale, gli archi individuali di ciascuno dei suoi tre personaggi principali erano avvincenti da seguire, con una quantità uguale di battute emotivamente risonanti e di azione letteralmente fuori dalle righe.
Baccano
In soli 16 episodi, Baccano racchiude più storia e intrighi di quanto la maggior parte degli anime riesca a fare nel doppio o addirittura nel triplo del tempo. È una corsa frenetica e avvincente, non diversamente dall’indimenticabile viaggio in treno che funge da fulcro della sua storia tortuosa, e presenta alcuni degli psicopatici più memorabili che si possano trovare negli anime.
Baccano si svolge come un puzzle, con quasi ogni episodio che fornisce una nuova rivelazione che capovolge totalmente il modo in cui si è vista la situazione fino a quel momento. E oltre a tutto questo, ha anche uno dei migliori doppiaggi che si possano ascoltare.
FLCL (pronunciato Fooly Cooly) è breve anche per i normali standard degli anime, ma c’è molto da dire su una buona commedia fantascientifica che sa come chiudere la giornata prima di esaurire la sua accoglienza. FLCL è un anime bizzarro ed esilarante come pochi: la serie originale ruota attorno a un normale ragazzo di periferia di nome Naota Nandaba e alla sua nuova “amica”, un’eccentrica donna aliena di nome Haruko Haruhara.
Il primo episodio vede Naota far crescere dei robot giganti dalla sua testa, e da lì in poi la serie diventa sempre più stravagante. Il tono surreale, l’incredibile colonna sonora e lo stile di animazione sperimentale rendono FLCL un’esperienza anime unica e indimenticabile.
Yu Yu Hakusho
Seguiamo Yusuke Urameshi, un adolescente delinquente di 14 anni che viene investito da un’auto e muore per salvare un bambino. Yusuke scopre di non avere un posto in paradiso o all’inferno, ma gli viene offerta una seconda possibilità di vita quando viene incaricato di indagare sulle attività soprannaturali nel mondo umano e gli viene dato il titolo di detective del mondo degli spiriti.
Con l’aiuto dei suoi amici e di una tecnica unica chiamata Spirit Gun che gli permette di sparare una Kamehameha dal dito, Yusuke cerca di proteggere l’equilibrio tra il mondo umano e quello demoniaco. Questa serie si colloca al fianco di Dragon Ball Z come uno degli anime d’azione più influenti degli anni Novanta.
Neon Genesis Evangelion
C’è un motivo per cui abbiamo ancora bisogno di un finale per Neon Genesis Evangelion a più di 20 anni dalla sua uscita. La mitologia che si cela dietro la produzione dell’innovativo anime di Hideaki Anno è diventata parte della storia di Evangelion tanto quanto l’anime stesso, con i suoi due episodi finali che continuano a suscitare discussioni.
Tuttavia, non si può discutere sulla continua eccellenza di Evangelion, sia come rivisitazione del genere anime sui mech, sia come esplorazione straziante e incredibilmente personale della depressione. Anche con gli innumerevoli sequel e rivisitazioni di film e serie, nulla tocca il capolavoro della prima serie di Neon Genesis Evangelion, che rimane uno dei preferiti dai fan e dimostra come un approccio autoriale singolare alla narrazione possa creare un’arte che continua a risuonare per generazioni.
Hunter x Hunter
Hunter x Hunter inizia con un cliché familiare: Un eroe, in questo caso un ragazzo di nome Gon, lascia per la prima volta la sua piccola città per un’avventura. Lascia l’isola per cercare di ritrovare il padre, dimenticato da tempo, che lo aveva abbandonato. Il suo unico indizio? Suo padre è un cacciatore con licenza di fama mondiale… Così Gon parte per sostenere l’esame, notoriamente mortale, e diventare lui stesso un cacciatore. Sembra banale e quasi allegro, ma Hunter x Hunter è tutt’altro. Gli alti e bassi emotivi e gli archi narrativi dei protagonisti e degli antagonisti sono tra i migliori. Come nella maggior parte degli shonen, anche l’azione drammatica è fantastica.
Mob Psycho 100
Non lasciatevi ingannare dal titolo. Mob Psycho 100 è un altro divertente rompicapo del creatore di One-Punch Man. La serie è sia una parodia degli anime in stile shonen che un ottimo esempio, e ruota attorno a un ragazzo di terza media di nome Mob, un ragazzo tranquillo e riservato specializzato nell’esorcizzare gli spiriti maligni.
Il problema è che i suoi poteri soprannaturali sono legati alle sue emozioni. Se si spinge oltre il limite, il mondo intero è in pericolo. Questa serie prospera grazie al suo umorismo, al suo piccolo ma memorabile cast di personaggi e al suo stile visivo dinamico.
Hajime no Ippo
Hajime no Ippo è un adattamento emozionante di una serie manga incredibilmente longeva. Immaginate un mix di Rocky e Karate Kid e avrete un’idea di cosa aspettarvi da questo dramma adolescenziale che racconta di un adolescente vittima di bullismo, Ippo Makunouchi, che scopre di avere un talento per la boxe.
La serie segue l’allenamento di Ippo e la sua graduale ascesa nei ranghi della boxe. Ciò che rende questa serie davvero brillante è il modo in cui si sforza di approfondire entrambi i lati di ogni incontro. Ippo non si allena solo per essere il migliore, ma anche per capire ed entrare in sintonia con i suoi avversari. Questo aspetto è sufficiente per distinguere questa serie dalle altre.
Monster
Monster è semplicemente una delle migliori storie mai raccontate in forma di anime/manga, ma soprattutto è un anime speciale per quanto è diverso da tutto il resto. In un medium dominato da robot giganti, eroi dotati di superpoteri che sparano raggi dalle mani e mondi fantastici virtuali, Monster è un’opera rinfrescante che si basa sulla realtà.
È un thriller cupo, maturo e grintoso su un uomo buono che perde tutto dopo aver fatto ciò che credeva essere la cosa giusta, e sull’oscura discesa che deve affrontare per rimediare al suo errore.
One Piece
Dopo quasi 20 anni, One Piece continua a intrattenere il pubblico di tutto il mondo con oltre 1000 episodi. Per una serie così longeva con il suo viaggio piratesco, può essere difficile per qualsiasi anime tenere il passo con i fan vecchi e nuovi. One Piece ci riesce grazie alla mente straordinaria di Eiichiro Oda.
La costruzione del mondo, la profondità dei personaggi, l’avventura esilarante e l’adattamento sorprendente che a volte batte il manga catapultano questa serie in cima alla storia degli anime shonen. È grazie alla visione di Oda che la serie ha avuto un impatto così duraturo sugli spettatori nel corso degli anni e non sembra destinata a rallentare presto.
Cowboy Bebop
È difficile credere che Cowboy Bebop abbia più di 20 anni, visto quanto è ancora valido, sia nella sua concezione che nella sua esecuzione. Il western spaziale che ha fatto conoscere al mondo Spike, Jet, Faye, Ed e naturalmente Ein è ancora splendido, con una storia coinvolgente, personaggi forti e una colonna sonora da urlo che ne fanno uno dei migliori anime mai realizzati.
Cowboy Bebop ha avuto un impatto indelebile che va ben oltre l’anime; tutti, da Orson Scott Card a Rian Johnson a Robin Williams, hanno lodato la serie e ne hanno citato l’influenza sul loro lavoro. Cowboy Bebop funziona ancora così bene grazie alla storia sempre attuale al centro dei suoi 26 episodi. L’esplorazione di temi adulti come la perdita è alla base del viaggio dell’equipaggio spaziale, e la rende una serie che siamo felici di rivedere anche dopo tutto questo tempo. Three, two, one, let’s jam!
Fullmetal Alchemist: Brotherhood
La difficoltà della maggior parte degli anime consiste nel costruire un mondo intricato, bilanciando al contempo un cast di personaggi memorabili, momenti iconici e combattimenti emozionanti. Ed è questo che rende Fullmetal Alchemist: Brotherhood così speciale. L’elemento che fa da cornice al nostro ingresso in questo mondo tentacolare è la simpatia.
Capiamo perché i fratelli Elric pratichino l’alchimia proibita nel tentativo di resuscitare la loro madre morta a costo del loro corpo. Eppure, nonostante l’intervento divino li abbia bacchettati, dicendo loro di no, continuano la loro ricerca. E la ricerca della resurrezione della madre apre la strada alla motivazione che li guida in un mondo di mostri, cospirazioni governative e divinità. E nonostante tutta questa eleganza, FMA: Brotherhood sa anche quando mettere tutto a nudo in momenti indimenticabili che vi faranno stare davanti alla TV a fare il tifo per i fratelli Elric.
I manga sono una delle forze più dominanti nell’industria del fumetto e questi sono i 10 manga più venduti dal 2010 ad oggi
L’industria dei manga è cresciuta nel corso degli anni. Mentre i fumetti occidentali, è vero, hanno iniziato a perdere la loro popolarità di un tempo, il blocco orientale continua ad andare avanti senza sosta. Le storie raccontate dai manga sono incredibilmente memorabili e riescono a catturare una sempre più ampia gamma di lettori. Questi sono i 10 manga più venduti dal 2010 a oggi.
Inoltre, grazie alla grande quantità di adattamenti, i manga hanno maggiori possibilità di essere apprezzati dal fan medio occasionale. Oltre a essere per lo più storie autoconclusive, i manga sono un mezzo di comunicazione molto accessibile. I numeri impressionanti delle vendite, infatti, parlano da soli.
10. One Punch Man – 30 milioni
Saitama era un apatico impiegato senza una direzione nella vita. Un giorno, si imbatte in un mostro granchio gigante che attacca un bambino, ma con grande sorpresa, affronta il mostro riuscendo a vincere. Con la vittoria arriva qualcosa che Saitama non aveva mai avuto prima: uno scopo. Decide di indossare un mantello e diventare un eroe (per divertimento!), ma non aveva idea di quanto sarebbe diventato forte.
One-Punch Man è un fantastico manga di supereroi che ha conquistato il mondo degli manga. La premessa è semplice, ma l’azione sulla pagina è assolutamente folle. Murata riesce a trasformare il semplicistico stile webcomic di ONE in un capolavoro d’azione manga incredibilmente dettagliato. È incredibile quanto ONE sia riuscito a ottenere da una premessa così semplice.
9. The Promised Neverland – 32 milioni
The Promised Neverland è una di quelle storie che è meglio apprezzare senza sapere troppi dettagli. Detto questo, ecco un vago riassunto, ma ricordate che la premessa è molto più di quanto sembri. Emma, Norman e Ray sono tre orfani che vivono nella Grace Field House. Sebbene siano tutti classificati in base al comportamento e alle conoscenze, la vita è in qualche modo tranquilla.
Tuttavia, sotto la superficie di questo idilliaco orfanotrofio si nascondono oscuri segreti. Spetta a questi tre scoprire quali sono questi segreti e come tutto ciò si colleghi alla loro condizione di orfani. The Promised Neverland è un’esperienza incredibilmente emozionante e poiché la seconda stagione dell’anime è stata accolta molto male dai fan, leggere il manga è un’esperienza molto più gratificante.
8. The Seven Deadly Sins – 37 milioni
I tirannici Cavalieri Sacri hanno il controllo su tutte le terre e sembra che non ci siano eroi in grado di combatterli. Elizabeth, una principessa esiliata dalla sua terra dai Cavalieri Sacri, è alla ricerca di un gruppo di eroi che possa salvare il suo regno, in particolare, dei Sette Peccati Capitali. Nel suo viaggio incontrà il sorprendentemente piccolo Wrath e insieme attraverseranno queste terre lontane, andando alla ricerca degli altri peccati capitali.
The Seven Deadly Sins è un classico shounen fantasy in tutto e per tutto. Da un gruppo di disadattati a una forza malvagia dominante, i Sette Peccati Capitali potrà non essere il miglior manga del secolo, ma sicuramente può essere degnato di lettura. Con la conclusione ufficiale del manga e dell’anime, è il momento giusto per recuperare questo classico dello shounen.
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7. Tokyo Ghoul – 47 milioni
Il classico e normale studente universitario, Ken Kaneki, si è innamorato di una bellissima donna di nome Rize Kamishiro. Al loro primo appuntamento, questa donna si rivela essere un mostro noto come “ghoul”, una creatura che si nutre di carne umana. Mentre lei lo attacca, però, un incidente edile li schiaccia entrambi e Kaneki sopravvive a stento.
Kaneki viene salvato da un trapianto degli organi dello stesso ghoul che aveva cercato di ucciderlo. Ben presto si rende conto che il suo appetito (e le sue capacità fisiche) sono ormai quelle di un ghoul. Tokyo Ghoul è uno dei manga “taglienti” più iconici degli anni 2010, e l’atmosfera che sprigiona lo è anch’essa. Tokyo Ghoul è un manga horror-action grintoso che si diverte con il suo tono oscuro, e per questo i fan lo hanno amato.
Takemichi Hanagaki è nel momento peggiore della sua vita adulta. Lavoratore part-time, costantemente rimproverato dal suo capo e senza aspirazioni, la sua esistenza è a malapena degna di essere vissuta. Un giorno scopre al telegiornale che l’unica fidanzata che abbia mai avuto, Hinata Tachibana del liceo, è stata uccisa dalla Manji Gang.
Per mettere il sale sulla ferita, Takemichi muore poco dopo, spinto da qualcuno sui binari. Invece che nell’aldilà (o in un altro mondo), si ritrova 12 anni nel passato, quando frequentava la scuola media. Sulla falsariga di storie classiche come Erased e 17 Again, Tokyo Revengers affronta l’annosa questione: cosa farebbe una persona se le venisse data una seconda possibilità?
5. Haikyuu – 50 milioni
Hinata fonda il suo club di pallavolo, con un solo membro: lui stesso. Nonostante ciò, si allena ogni giorno ispirandosi agli atleti che vede in TV. Alla fine convince un numero sufficiente di persone a formare una squadra di pochi membri che non hanno mai giocato a pallavolo, solo per competere in un King of the Court. Tobio Kageyama e la sua squadra di campioni schiacciano rapidamente la sua squadra.
Invece di perdere le speranze, il fuoco di Hinata per questo sport si accende e presto si iscrive a una scuola superiore con una forte squadra di pallavolo. Haikyuu potrebbe essere facilmente considerato lo Slam Dunk degli anni 2010, essendo un anime sportivo assolutamente massiccio che ha convertito molti giovani allo sport.
Izuku Midoriya è un ragazzino idealista che sogna di diventare come il suo eroe preferito All Might, nonostante sia uno degli sfortunati senza poteri (quirk). Tuttavia, un incontro casuale con All Might in persona cambiato tutto: dopo che l’eroe lo ha visto andare dritto verso il pericolo senza pensare ad altro che a salvare vite umane, All Might decide di dargli i suoi poteri e di renderlo il suo erede.
My Hero Academia è lo shounen moderno ideale. Mescola i tropi del fumetto occidentale con gli elementi più eterodossi del manga. My Hero Academia è un fantastico punto di ingresso per i fan del MCU per esplorare il mondo dei manga. Un mondo ricco, con un cast eterogeneo di eroi professionisti, cattivi e un’azione fantastica.
3. Jujutsu Kaisen – 65 milioni
Yuji Itadori è uno studente liceale atletico ma spensierato e incerto sul suo percorso di vita. Quando suo nonno muore improvvisamente, Yuji, però deve mantenere la promessa fatta in precedenza: dovrà essere buono e gentile, in modo da non morire da solo, come suo nonno. Non molto tempo dopo, però, la vita di Yuji viene stravolta, perché è costretto a mangiare le dita di uno dei demoni più potenti mai conosciuti.
Per questo Yuji diventa uno stregone che lavora per mantenere la pace nel mondo, assicurandosi che le Maledizioni non sfuggano di mano. Insieme a Demon Slayer, sembra che l’uccisione dei demoni sia la salsa segreta dei più grandi shounen degli ultimi 5 anni. Ciò che lo fa apprezzare da molti fan dei manga è il fatto che le conseguenze contano davvero nella storia, in un modo in cui molte altre storie non fanno.
2. Attack On Titan – 100 milioni
Nell’universo di Attack on Titan l’umanità vive nella paura dei giganti, che si trovano all’esterno delle mura che li proteggono come topi in gabbia. Questa è la realtà in cui vive il giovane Eren Jeager e dopo una breccia nelle mura causata dal gigante colossale e la morte di sua madre, mangiata dai Titani proprio davanti a lui, ora non desidera altro che vendetta
Non si può sottovalutare quanto Attack on Titan sia stato assolutamente massiccio. È stato uno dei manga più popolari non solo del decennio, ma proprio in generale. Il mondo era in fibrillazione per AoT, e anche un intervallo di quattro anni tra le stagioni non ha mai fermato il treno dell’hype. Dopo lo scioccante finale polarizzante del manga, sempre più fan raccomandano la serie per le sue montagne russe di emozioni.
Tanjiro Kamado lascia la sua famiglia un giorno per vendere carbone. Al suo ritorno, Tanjiro trova l’intera famiglia uccisa e la sorella minore, Nezuko, trasformata in un demone. Giyu dà la caccia al demone che ha massacrato la famiglia di Tanjiro. Vedendo la determinazione negli occhi di Tanjiro, gli indica un uomo che può insegnargli le vie dell’uccisore di demoni.
Demon Slayer è forse il più rapido successo di tutti i manga degli anni 2010. In un solo anno, è riuscito a raggiungere 82 milioni di copie nell’ultimo anno del decennio, vendendo il doppio delle copie di altri grandi manga che hanno impiegato anni per generare gli stessi numeri. Se a ciò si aggiunge un adattamento anime straordinario, Demon Slayer è il vincitore indiscusso di questi ultimi anni.
Ecco una lista di quelli che i fan hanno votato su Ranker come i 10 migliori combattimenti del genere anime, da “Naruto” a “AoT”!
Che si tratti di colpi fulminei che fanno mulinare il vento in ogni direzione o dell’uso del colore per mostrare la potenza utilizzata, gli effetti visivi sono una parte fondamentale dei migliori combattimenti anime.
Dal momento che l’anime come forma d’arte offre ai creatori una quantità pressoché infinita di possibilità creative nell’ utilizzo di effetti visivi mozzafiato per far risaltare i combattimenti, ci sono molti combattimenti negli anime che presentano effetti visivi mozzafiato.
Tra questi ce ne sono sicuramente alcuni che spiccano su tutti gli altri, e Ranker permette ai fan di votare quali questi siano.
Nota bene: le liste di Ranker sono live e continuano ad accumulare voti, quindi le classifiche potrebbero cambiare
10. Shinra vs Sho – “Fire Force”
È quasi un trope che i combattimenti tra fratelli diano vita ad alcuni dei migliori scontri di tutti gli anime, e questo non potrebbe essere più vero per il combattimento tra Shinra e Sho in Fire Force.
Questo combattimento sfrutta l’ambiente in molti modi creativi, sfruttando ad esempio l’assenza di luce per far risaltare il fuoco e utilizzando raggi di luce che mettono in risalto i personaggi.
Questo combattimento è stato all’altezza del nome Fire Force, poiché Shinra ha dato prova del suo straordinario uso del fuoco, rendendo questo scontro uno dei migliori combattimenti visivi del genere anime.
9. Deku vs Overhaul – “My Hero Academia”
My Hero Academia conta una moltitudine di scene di combattimento caratterizzate da un’azione straordinaria e da una grafica stupefacente, e il combattimento di Deku contro Overhaul presenta un numero incalcolabile di momenti visivamente impressionanti.
Dall’incredibile uso di Deku del 100% del suo potere alla straordinaria coreografia dello scontro aereo, questo combattimento si è rivelato uno dei migliori della serie.
Con i fulmini verdi scintillanti che Deku emette dal suo corpo, questo combattimento è accentuato da un’incredibile dimostrazione di animazione visiva.
8. Kiritsugu vs Kirei – “Fate/Zero”
Invece del tipico sfoggio del sovrannaturale che si vede nella maggior parte dei combattimenti di Fate/Zero, lo scontro tra Kiritsugu e Kirei mette la magia in secondo piano per dare vita a uno dei combattimenti più unici e indimenticabili della serie.
Il grande uso del rallentatore e l’enfatizzazione dei colpi che i due si scambiano rendono questo combattimento all’altezza della posta in gioco.
L’ampia gamma di attacchi corpo a corpo utilizzati nel combattimento ha permesso di ottenere uno spettacolo visivo senza precedenti nella serie, tanto che questo combattimento si è più che guadagnato il posto di uno dei combattimenti visivamente più impressionanti del genere anime di tutti i tempi.
7. Spike vs Vicious nella Chiesa – “Cowboy Bebop”
Si tratta forse del combattimento più realistico di questo elenco. La sparatoria in chiesa tra Spike e Vicious in Cowboy Bebop si avvale di un’azione dal ritmo incalzante, oltre che del fumo e del bagliore dei diversi colpi di pistola, per dare vita a uno spettacolo visivo di grande effetto.
Messo in risalto dalle splendide vetrate della chiesa, il combattimento raggiunge il culmine visivo quando Spike viene gettato dalla finestra e cade al rallentatore, mentre i pezzi di vetro cadono intorno al protagonista che sembra precipitare verso la morte.
Questa sequenza, che ha fatto innamorare molti dell’anime, è visivamente impressionante e colpisce tutti i tasti emotivi giusti.
6. Saitama vs Boros – “One-Punch Man”
Poiché è sempre interessante quando un personaggio dimostra di far stancare Saitama, il combattimento di Saitama con l’alieno simile a un ciclope Boros è stato uno dei più avvincenti di One Punch Man.
In un combattimento in cui vengono esibiti quasi tutti i colori brillanti immaginabili, i poteri di Saitama e Boros si sono risultati complementari in un modo che ha davvero messo in risalto gli effetti visivi.
Poiché entrambi i personaggi hanno un livello di potenza difficile anche solo da immaginare, l’impatto e la velocità dei loro colpi, insieme all’energia magnifica e terrificante di Boros, permettono al pubblico di percepire e vedere cosa significherebbe assistere a una battaglia tra esseri così straordinariamente potenti.
5. Naruto e Sasuke vs Momoshiki – “Boruto: Naruto Next Generations”
Sebbene Boruto: Naruto Next Generations sia principalmente incentrato sulla nuova generazione di ninja, ci sono stati diversi momenti in cui i personaggi del Naruto originale hanno rubato la scena e questo vale in particolar modo per la lotta di Naruto e Sasuke contro Momoshiki.
Il combattimento riprende le straordinarie coreografie di combattimento per cui il franchise di Naruto è noto e le eleva ad un livello superiore. La modalità chakra d’oro di Naruto mette in risalto i suoi movimenti e i poteri visivi di Sasuke permettono di costruire sequenze creative.
Terminando con la stupefacente combinazione degli avatar del chakra di Naruto e Sasuke, il combattimento ha dimostrato che la serie può vantare una grafica straordinaria, a tratti persino superiore a quella del suo predecessore.
4. Itadori e Todo vs Hanami – “Jujutsu Kaisen”
Jujutsu Kaisen presenta molti combattimenti unici che fanno risaltare l’anime tra gli altri del suo genere.
Il combattimento di Itadori e Todo contro Hanami ne è un esempio lampante: i due eseguono mosse combinate utilizzando la loro Energia Malefica, dando vita a uno spettacolo visivo davvero impressionante.
Poiché la maggior parte del combattimento vede i due stregoni eludere i sorprendenti attacchi basati sulla natura di Hanimi, le immagini immergono davvero i fan nel vivo del momento, e i lampi di bianco che si accendono sullo schermo quando i colpi arrivano a segno rendono questo combattimento uno spettacolo visivo estremamente suggestivo.
3. Kakashi vs Obito – “Naruto: Shippuden”
Il franchise di Naruto è noto per la presenza di combattimenti di grande impatto visivo e di grande impatto emotivo, e l’incontro tra Kakashi e Obito combina questi elementi in modo perfetto.
Facendo un uso brillante del colore per i loro diversi attacchi e mostrando allo stesso tempo flashback dei loro primi scontri da giovani ninja, questo combattimento è considerato uno dei migliori scontri di Naruto: Shippuden.
Mentre i diversi jutsu elementali che utilizzano sono già di per sé impressionanti dal punto di vista visivo, il rapido e preciso taijutsu è una perfetta dimostrazione di come dovrebbe essere un combattimento ninja ed vederlo in atto è davvero poetico.
2. Tanjiro e Nezuko vs Rui – “Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba”
Chi è appassionatx di Demon Slayer sa già che la serie presenta alcuni dei combattimenti migliori e più impressionanti del genere anime dal punto di vista visivo, come dimostra il combattimento di Tanjiro e Nezuko contro il demone ragno Rui.
Questo combattimento è caratterizzato dall’uso straordinario degli attacchi d’acqua normalmente utilizzati da Tanjiro, ma raggiunge vette completamente nuove quando lui utilizza per la prima volta la respirazione del sole, facendo sì che i suoi colpi d’acqua si illuminino in una splendida fiamma.
Come se non bastasse, Nezuko usa la sua Arte del Demone del Sangue per lanciare contro il demone una fiamma a spirale di colore rosso-rosa, che si staglia magnificamente nell’oscurità della notte, rendendo questa una delle scene di combattimento più iconiche di Demon Slayer e mettendo in mostra gli impressionanti visual che hanno reso lo show così popolare.
1. Levi vs La banda di Kenny – “Attack on Titan”
Attack on Titan è senza dubbio uno degli anime più popolari al giorno d’oggi e, sebbene la serie presenti molti combattimenti visivamente eccezionali, la scena della fuga di Levi dalla banda di Kenny non è stata solo una prova delle straordinarie abilità di Levi, ma anche della splendida grafica della serie.
Una corsa adrenalinica che mostra Levi sfrecciare tra i tetti mentre schiva gli attacchi degli scagnozzi di Kenny, unita all’uso mozzafiato del paesaggio ha fatto desiderare ai fan che questo combattimento non finisse mai.
Lo scontro si avvale dei suoi visual per dare ax fan la possibilità di provare cosa significherebbe usare l’attrezzatura ODM con la stessa abilità di Levi, e questo permette a questo scontro di raggiungere un livello completamente nuovo di creatività e di spettacolarità visiva.
Se volete avvicinarvi al mondo degli anime e non sapete da che parte cominciare, qui troverete alcuni dei migliori anime da vedere per farlo!
Nonostante l’anime sia attualmente una delle forme di intrattenimento più popolari al mondo, può essere incredibilmente difficile per i potenziali fan del genere avvicinarsi a questo mondo.
Ciò è dovuto in gran parte al fatto che gli anime più popolari tendono a essere incredibilmente lunghi, alcuni addirittura da più di mille episodi, e spesso si svolgono in concomitanza con storie manga molto estese.
Di conseguenza, un buon anime di partenza dovrebbe essere relativamente breve, permettendo ai potenziali fan di recuperare facilmente la trama senza il compito scoraggiante e faticoso di guardare più di mille episodi.
Qui di seguito troverete alcuni dei migliori anime da vedere per avvicinarsi al genere, da grandi classici a gemme meno conosciute!
Card Captor Sakura (1998)
Ispirata all’omonimo manga delle CLAMP, la serie originale è composta da quattro stagioni di episodi che raccontano la storia di Sakura Kinomoto, la quale libera accidentalmente un mazzo di carte magiche che deve poi recuperare.
Si tratta di una serie “Magical Girl” che non presenta la tipica squadra o storia d’amore, dato che Sakura ha solo 10 anni all’inizio della serie.
È una serie divertente con una mitologia che si costruisce lentamente e che i fan possono rivisitare, se lo desiderano, nella serie sequel Cardcaptor Sakura: Clear Card. La prima stagione di Clear Card però è uscita solo 20 anni dopo l’originale!
Toradora! (2008)
Priva di magia, Toradora! è una commedia romantica adolescenziale con molti momenti di tensione. Due adolescenti trovano qualcosa in comune quando si rendono conto di avere entrambi una cotta per dei compagni di classe irraggiungibili. Decidono di aiutarsi a vicenda con le loro cotte, ma, da vera commedia romantica, si innamorano l’uno dell’altra.
Osservare la nascita dell’amicizia tra Taiga e Ryugi è uno degli aspetti migliori della serie: entrambi dichiarano spesso di non sopportarsi, ma con il proseguire della storia diventano chiaramente amici per la pelle.
I due imparano molto l’uno dall’altro molto prima di ammettere i propri sentimenti, e il cast di personaggi è irresistibile quanto loro.
RWBY (2013)
Quando si apprende quante stagioni ha questa serie, si potrebbe pensare non sia un buon anime di partenza. Eppure, nonostante conti 8 stagioni, i primi episodi di RWBY sono incredibilmente brevi. Alcuni durano solo due minuti, il che rende la serie estremamente veloce da guardare.
La serie segue il Team RWBY e i suoi alleati in un mondo afflitto da mostri chiamati Grimm, mentre cercano di diventare Cacciatori. Lungo la strada, finiscono in un’epica missione per sconfiggere il misterioso Salem. Si tratta di una serie d’azione e avventura che presenta molte favole familiari intrecciate alla mitologia di RWBY.
The Promised Neverland (2019)
La serie anime The Promised Neverland, relativamente nuova, conta finora solo due stagioni. All’inizio sembra che si tratti solo di una storia di formazione per un gruppo di bambini che vivono in una casa famiglia. Non è proprio così.
Alcuni capiranno la svolta oscura della serie, ma altri rimarranno sorpresi quando la storia prenderà una piega thriller d’avventura. Si tratta di una di quelle serie che è meglio vedere a scatola chiusa, ma tenete a mente che non è adorabile come il design dei suoi personaggi principali può far pensare.
Avatar – La leggenda di Aang (2005)
Sebbene molti degli anime per iniziare non seguano missioni epiche né abbiano quasi 100 episodi, Avatar è un ottimo esempio per il quale fare un’eccezione. Come RWBY, si tratta di un anime occidentale, cioè sviluppato principalmente al di fuori del Giappone, paese di origine dell’anime.
Non è esattamente lo stesso stile degli anime più tradizionali, il che permette anche a chi è abituato ai cartoni animati classici occidentali di creare un ponte tra i due stili.
È anche una storia che non devia dalla sua missione. Non ci sono episodi riempitivi o riassuntivi che non servono alla serie. Al contrario, gli episodi offrono un valido sviluppo dei personaggi. Inoltre, la serie vanta una delle migliori trasformazioni da cattivo a eroe del panorama dell’animazione.
The Ancient Magus’ Bride (2017)
Questa serie animata si svolge in una versione magica dell’Inghilterra moderna, dove mostri e fate, creature celtiche e scandinave, vivono segretamente in zone selvagge, ben lontane dalla civiltà umana. Sembra quasi di essere in una fiaba.
Il pubblico può facilmente immedesimarsi nelle creature familiari di questa serie, da un church grim (uno spirito guardiano nel folklore inglese e nordico) ai draghi, fino ai celebri Titania e Oberon.
Questo, unito all’affascinante Elias dalla testa di teschio, contribuisce a rendere la visione avvincente, il tutto in 24 episodi.
Cells at Work! – Lavori in corpo (2018)
Poche opere di narrativa hanno ritratto il funzionamento interno del corpo umano in questo modo, e Cells at Work! lo fa in vero stile anime. Il corpo umano è una vasta città di appartamenti, fornaci e acquedotti, e delle laboriose cellule fanno funzionare tutto.
L’animazione è splendida, le cellule sono ben spiegate (si tratta di una serie educativa) e l’umorismo è azzeccato. Ci sono anche scene d’azione, quando i globuli bianchi e i killer linfociti T combattono contro batteri e virus, e persino contro cellule cancerogene.
Lo show ha due brevi stagioni e, per coloro che desiderano una prospettiva più cupa, esiste uno spinoff intitolato Cells At Work: Code Black che mette in luce il funzionamento interno di un corpo non sano.
Dr. Stone (2019)
Si tratta di un’altra serie animata a sfondo educativo. La trama: una misteriosa onda di energia ha trasformato tutti gli uomini in pietra. 3.700 anni dopo, il brillante adolescente Senku Ishigami si risveglia dal suo silenzio di pietra.
Si trova ora in una nuova Età della Pietra e, grazie al potere della scienza e alla fede nella razza umana, ricostruirà tutto, un’invenzione riscoperta alla volta. È il tipo di persona che può creare lampadine funzionanti in un’ambientazione del 200.000 a.C..
Plastic Memories (2015)
A chi ama la fantascienza ed avere il cuore spezzato potrebbe piacere questa serie, che ha elementi di Blade Runner e di Colpa delle stelle. Una combinazione davvero interessante.
In questo mondo, gli androidi realistici sono una realtà, ma hanno una vita limitata e devono essere mandati in pensione manualmente, a volte contro la loro volontà.
Il protagonista maschile Tsukasa Mizugaki è un pensionatore di robot appena assunto e la sua partner è Isla, un robot che sta per essere mandato in pensione a sua volta. Tsukasa inizia ad amare Isla con il suo cuore umano… appena in tempo per vederlo andare in frantumi.
Little Witch Academia (2013)
La trama di questo anime non è troppo dissimile da quella della serie più recente My Hero Academia. In entrambe le serie, un bambino non magico si ispira al suo eroe e si iscrive ad una scuola di magia per emularlo.
In questo caso, l’eroina è Akko, che muore dalla voglia di diventare una strega per aiutare le persone e renderle felici. I suoi poteri magici sono minimi, ma ci mette tutto il suo impegno, e alla scuola per streghe si fa molti buoni amici.
Kiseiju – L’ospite indesiderato (2014)
Kiseiju – L’ospite indesiderato è forse uno degli anime più sottovalutati dell’ultimo decennio. Basato su una serie manga classica degli anni ’90, Kiseiju racconta la storia di un giovane di nome Shinichi che si sveglia e scopre che la sua mano destra è stata mangiata e sostituita da un parassita alieno.
L’alieno, chiamato poi Destry, fa parte di una forza d’invasione che si è impadronita di vari esseri umani. Destry, tuttavia, non è riuscito a impadronirsi del cervello di Shinichi e alla fine forma uno stretto legame con il suo ospitante.
Yuri!!! On Ice (2016)
L’anime Yuri!!! on Ice è uno dei pochi esempi di storie d’amore LGBTQ+ nelle serie anime. La serie segue il protagonista Yuri, un pattinatore artistico giapponese che sta pensando di abbandonare lo sport, ma che finisce per attirare l’attenzione di Victor Nikiforov, uno dei pattinatori più famosi al mondo.
Victor diventa l’allenatore di Yuri, che riscopre il suo amore per questo sport e tra i due personaggi inizia a nascere una coinvolgente storia d’amore.
Cowboy Bebop (1998)
Cowboy Bebop è uno degli anime più iconici e importanti di tutti i tempi. Ispirandosi alle atmosfere e alle storie western, Cowboy Bebop è essenzialmente una storia del Far West ambientata nello spazio, che riunisce un gruppo di personaggi male assortiti in una serie di avventure cosmiche.
La serie è durata solo una stagione e un film, ma è rimasta popolare negli anni successivi alla sua uscita. Se state pensando di iniziare a guardare gli anime, questo è un ottimo punto di partenza.
One-Punch Man (2015)
L’anime One-Punch Man è nato come web manga che ha poi conquistato il mondo intero dopo essere stato oggetto di un adattamento anime di enorme successo, con la creazione anche di un videogioco.
La serie segue Saitama, un uomo che ha allenato il suo corpo a tal punto da essere in grado di sconfiggere i nemici con un solo pugno.
La serie è una satira del genere degli eroi e dei combattimenti anime ed esprime in modo davvero fantastico il suo messaggio. Inoltre è relativamente breve, il che la rende una serie facile da recuperare (la terza stagione è stata annunciata di recente).
Re: Zero – Starting Life in Another World (2016)
Nonostante abbia ricevuto una sola stagione Re: Zero – Starting Life in Another World è uno degli anime più popolari degli ultimi anni, con i personaggi di Rem e Ram che sono particolarmente popolari nel merchandising degli anime.
La serie segue Subaru, un giovane che finisce per essere trasportato dal mondo moderno in un mondo fantastico. In questo mondo, Subaru impara che se viene ucciso, si ripristina un “checkpoint” che gli permette di modificare le sue azioni e di riprovare.
Attack On Titan (2013)
Attack On Titan (o L’attacco dei giganti) è uno degli anime più popolari grazie alla sua incredibile prima stagione. La sua trama intensa e cruda è ambientata in un futuro apocalittico in cui l’umanità si nasconde dietro una città fortificata da altissime mura per tenere lontani i Giganti, creature enormi che si nutrono di umani.
La serie presenta alcuni dei misteri più avvincenti e delle scene d’azione più intense degli ultimi anni, il che la rende sicuramente appetibile per i nuovi fan dell’anime.
Death Note (2006)
Death Note è una serie iconica e molto influente, perfetta per i principianti grazie alla sua storia avvincente.
Death Note segue Yagami Light, uno studente delle superiori che scopre un Death Note nella sua scuola. Questo quaderno gli conferisce il potere di uccidere chiunque semplicemente scrivendo il loro nome nel quaderno, e Light decide di usare questo potere per attuare una sorta di giustizia da vigilante.
Le azioni di Light lo portano a scontrarsi con un eccentrico detective noto come L, dando vita a un avvincente scontro dalle dinamiche di gatto e topo (in cui i due rivestono entrambi i ruoli) tra i due personaggi.
Erased – La città in cui io non ci sono (2016)
Similmente a Kiseiju, Erased è uno degli anime più sottovalutati dell’ultimo decennio. La serie di 12 episodi è una storia cupa e intensa che segue un uomo di 27 anni chiamato Satoru Fujinuma, che possiede la capacità di tornare indietro nel tempo per evitare una tragedia.
Tuttavia, dopo che un omicidio fa riaffiorare ricordi dimenticati della sua infanzia, Satoru torna indietro al suo passato di bambino.
La serie è tanto intensa quanto commovente: Satoru deve usare la sua conoscenza del futuro per risolvere l’omicidio nel futuro e catturare l’assassino.
My Hero Academia (2016)
My Hero Academia sta rapidamente diventando uno degli anime più popolari del secolo. La serie è ambientata in un mondo in cui i superpoteri, o quirk, come vengono chiamati nell’anime, sono posseduti da circa l’80% della popolazione, il che finisce per portare a una società di eroi/villain.
La serie segue un giovane di nome Izuku Midoriya che riceve il quirk del leggendario eroe All Might ed entra a far parte della scuola per eroi più prestigiosa del Giappone, la UA. Si tratta di una serie lunga, con cinque stagioni (e ancora in corso), ma è divertente e fa volare il tempo.
Full Metal Alchemist: Brotherhood (2009)
Analogamente a Cowboy Bebop, Full Metal Alchemist: Brotherhood è uno degli anime più iconici e influenti degli ultimi decenni. La serie segue due fratelli, Edward e Alphonse, mentre cercano di guarire i danni inflitti ad entrambi durante un rituale mal riuscito.
La serie è caratterizzata da alcuni degli episodi più intensi, avvincenti e strazianti della storia degli anime, che la rendono perfetta per essere considerata il “primo anime” di qualcuno.
L’evento dedicato alla stagione finale di “Attack on Titan” si terrà a Novembre, ed ecco il nuovo trailer dedicato!
Attack on Titan ha seguito la storia del Reggimento Scout a lungo, facendo passare ad Eren Jaeger e ai suoi amici le pene dell’inferno mentre venivano a conoscenza dell’orrore che circonda il loro mondo, sia all’interno che all’esterno di Paradis.
Gli episodi finali in arrivo l’anno prossimo, che vedranno Eren guidare un esercito di Giganti Colossali contro Marley e il mondo intero. Nel frattempo, a Novembre si terrà un evento speciale che riunirà i doppiatori che hanno dato vita alla serie, e che avrà potenzialmente alcune sorprese per i fan.
L’ultima volta che abbiamo visto gli eroi dei Corpo di Ricerca si trovavano in una situazione difficile, poiché stavano realizzando che avrebbero dovuto uccidere il loro amico (?) Eren per fermare la sua furia genocida in seguito all’acquisizione dei poteri del Gigante Fondatore.
Dopo aver preso possesso di un’aeronave al prezzo di uccidere i loro vecchi amici diventati Jaegeristi, Mikasa, Armin e il resto del nuovo Reggimento Scout sono ora in viaggio per affrontare direttamente Eren, nella speranza di convincerlo a desistere.
Se dovesse verificarsi uno scontro tra le due parti, cosa che sembra estremamente probabile, il gruppo di soldati dovrà riflettere a lungo per capire se sia anche solo possibile sconfiggere Eren nel suo stato attuale.
L’account Twitter ufficiale di Attack on Titan ha condiviso un primo sguardo in forma di trailer all’evento della stagione finale. L’evento riunirà alcuni importanti doppiatori che hanno fatto parte dell’adattamento dell’anime fin dall’inizio, oltre a includere performance musicali che riproporranno alcuni brani straordinari della serie.
L’evento si terrà il 13 Novembre, anche se al momento non è ancora stata rivelata una data di uscita per gli episodi finali che concluderanno la storia di Attack on Titan.
Per quanto riguarda il manga da cui è tratto l’anime, il mangaka Hajime Isayama non ha rivelato alcun accenno a un potenziale sequel. Tuttavia, il finale director’s cut ha gettato qualche indizio sulla possibilità di tornare in questo desolato territorio. Se Attack on Titan dovesse tornare, tuttavia, immaginiamo che la serie sarebbe radicalmente diversa.
Il manga poi anime diventato fenomeno mondiale si prepara ora a calcare le scene nel suo più nuovo adattamento: “Attack on Titan the Musical”!
Attack on Titan farà il suo ritorno per l’ultima volta in televisione l’anno prossimo, ma c’è molto di più in serbo per il franchise. Anche se il manga è terminato da tempo, l’interesse per Eren Jaeger ed il corpo di ricerca è ancora alto. E ora i fan possono dare un primo sguardo al musical ufficiale di Attack on Titan, che debutterà l’anno prossimo.
È stato rilasciato un breve trailer del progetto, e Attack on Titan non ha lesinato sulla musica. La rappresentazione scenica si preannuncia intensa già da questo breve video, con Armin, Mikasa, Levi ed Eren che si presentano in costume.
Questo teaser cinematografico non ci dà alcuna idea di come il musical di Attack on Titan renderà la sua ambientazione estrema sul palcoscenico. Ma, come ben si sa, i costruttori di scenografie sono dei veri e propri maghi quando si tratta di dar vita alle ambientazioni di un mondo sul palco.
Secondo il programma di questo musical, Attack on Titan the Musical debutterà ad Osaka dal 7 al 9 Gennaio prima di trasferirsi a Tokyo. Lo spettacolo sarà nella capitale per dieci giorni alla Seinenkan Hall, quindi x fan potranno organizzarsi in anticipo prima della messa in vendita dei biglietti. Purtroppo, al momento non è previsto lo streaming del musical al di fuori del Giappone.
Con un musical ufficiale in arrivo, Attack on Titan si appresta a entrare in un club d’élite riservato alle serie di alto livello. Dopo tutto, solo le più grandi IP giapponesi sono state in grado di mettere in scena il proprio musical. In passato, successi come Death Note e Naruto hanno realizzato i rispettivi musical, e le rappresentazioni teatrali stanno diventando sempre più comuni. Mentre Attack on Titan si prepara a portare a termine il suo anime, x fan potranno rivivere le origini della serie grazie a questo spettacolo in arrivo.
Ecco gli anime che ogni anno, dal 2010 al 2019, hanno scalato le classifiche di MyAnimeList, elencati in questa Top 10 degli anni 2010!
Il mondo degli anime ha vissuto un decennio ricco di storie. Gli anni 2010 hanno regalato ai fan degli anime alcuni classici istantanei, e questo status non può essere valutato meglio che nelle classifiche di MyAnimeList. Anche se alcune serie di lunga durata dominano queste classifiche, l’attenzione si concentrerà sulla prima stagione degli show, quindi non verranno discussi i sequel.
Questi anime hanno dimostrato quanto il genere possa essere unico. Dai drammi filosofici che viaggiano nel tempo ai divertenti shounen d’azione, l’anime ha dimostrato più volte quanto possa essere versatile.
The Tatami Galaxy (2010) – 8.58
The Tatami Galaxy è considerata da molti l’opera magna di Masaaki Yuasa, e questa valutazione è ben meritata. The Tatami Galaxy è la storia surreale e misteriosa di un ragazzo che viene mandato indietro nel tempo per rivivere il suo primo anno di college, dopo aver sprecato gli ultimi due anni della sua vita universitaria a dividere una serie di coppie.
I temi del rimpianto e della nostalgia, anche per chi ha trascorso solo due anni della sua vita oltre il “salto temporale”, costituiscono un argomento in cui qualsiasi persona di qualsiasi età può immedesimarsi. Se a ciò si aggiungono il coloratissimo stile visivo e l’animazione, si ottiene una classica storia di Masaaki Yuasa sul passaggio all’ età adulta.
Stein;s Gate (2011) – 9.08
Continuando la tendenza degli anime sui viaggi nel tempo che si rivelano montagne russe emotive, Stein;s Gate adotta un approccio molto più cinico e fantascientifico rispetto a The Tatami Galaxy. L’eccentrico scienziato Rintarou Okabe ha scoperto un modo per inviare messaggi nel tempo attraverso un “telefono a microonde”. Lo strano progetto si trasforma in una complessa cospirazione che coinvolge un’organizzazione nota come SERN, decisa a tenere il tutto nascosto.
Stein;s Gate è uno di quegli anime che i fan si sentono tranquilli a condividere anche con i non fan. La storia è incredibilmente complessa e i rewatch premieranno sicuramente gli spettatori più attenti. Anche se di tanto in tanto ci sono alcuni momenti di umorismo discutibile, la narrazione complessiva di Stein;s Gate si guadagna più che bene la sua posizione in top 10 anime degli anni 2010 su MAL.
Wolf Children – Ame e Yuki i bambini lupo (2012) – 8.59
Wolf Children è un film slice-of-life di Mamoru Hosada, meglio conosciuto per La ragazza che saltava nel tempo (un altro film drammatico sui viaggi nel tempo). Il film è incentrato su Hana, una donna che si innamora di un suo compagno di classe che è segretamente un uomo lupo. I loro figli prendono dal padre, diventando anch’essi degli ibridi di lupo.
Il film affronta i temi della maternità da single, del lutto e della realtà di crescere figli “diversi”. Wolf Children è uno spaccato di vita genuino che riesce a strappare il cuore con alcune scene strazianti e difficili, ma il tutto è fatto in modo magistrale.
Attack on Titan (2013) – 8.53
Attack on Titan è senza dubbio l’anime più popolare degli anni ’10, visto che MAL lo colloca al top, al primo posto sopra altri classici come Fullmetal Alchemist: Brotherhood e Death Note. La storia di Eren Jeager e dei suoi amici che si oppongono alla minaccia dei Giganti in un’ambientazione brutale e feroce alla “chiunque potrebbe morire” ha affascinato il pubblico.
Ora che la parte finale della storia verrà finalmente adattata, il tempo ci dirà se il finale dell’anime sarà iconico come il suo inizio. Non c’è dubbio che Attack on Titan sarà ricordato per anni a venire, indipendentemente dal suo finale.
Your Lie In April (2014) – 8.67
Your Lie In April è il principale anime drammatico degli anni 2010. La storia è incentrata su Kousei Arima, un giovane ma problematico prodigio del pianoforte che suona con incredibile perfezione. Alla morte della madre, però, si ritrova incapace di suonare il pianoforte come prima. Questo fino a quando non incontra Kaori Miyazono, che lo riporta in un mondo di musica e colori.
Your Lie In April è una delle tante serie drammatiche che affrontano il tema dei traumi del passato. Si tratta di una storia davvero angosciante che non indora gli aspetti sgradevoli del perfezionismo e degli abusi dei genitori.
One-Punch Man (2015) – 8.51
Ponendosi come lo shounen definitivo del decennio (almeno fino a quando Demon Slayer non ha travolto il mondo nel 2019), One-Punch Man è una lettera d’amore e una presa in giro di tutto ciò che il genere shounen rappresenta. Saitama, il protagonista di One-Punch Man, è un eroe per svago che lotta contro la noia che deriva da un potere assoluto.
Nel frattempo, il mondo rimane tristemente ignaro di quanto Saitama sia veramente forte, anche rispetto ai potenti eroi di classe S. One-Punch Man è un’esilarante decostruzione del genere shounen, ma finisce comunque per essere un ottimo esempio del genere.
La forma della voce (2016)
La forma della voce continua la scia di buoni film della Kyoto Animation, iniziata con The Disappearance of Haruhi Suzumiya. La storia inizia con Shouya Ishida, un ex bullo, che medita di togliersi la vita mentre viene ostracizzato per tutta la scuola media. Tuttavia, l’incontro casuale con Shouko, una ragazza sorda che un tempo aveva bullizzato, dà inizio al suo percorso di redenzione.
La forma della voce è prima di tutto un’esplorazione dei personaggi, che affronta i temi del senso di colpa e della depressione in modo scomodamente realistico. Le qualità tecniche del film, come previsto dai fantastici standard della Kyoto Animation, sono meravigliosamente realizzate. Per essere un film con un protagonista sordo, La forma della voce ha un sound design straordinario.
Made in Abyss (2017) – 8.68
Made in Abyss è un anime che a prima vista può sembrare innocuo. Dopo tutto, tutto ciò che lo riguarda fa pensare a un anime d’avventura spensierato in cui non accade nulla di veramente rilevante. I fan della serie potrebbero dire questo alle persone per ingannarle, perché si tratta di uno degli anime più incredibilmente cupi del decennio, come anche di questa top 10.
Nonostante questo, si tratta comunque di una splendida opera d’arte. Made in Abyss è incentrato su Riko, un’aspirante Diver, la cui madre si è persa nelle zone più profonde dell’Abisso, un gigantesco pozzo il cui fondo è ancora sconosciuto. Lungo la strada, incontra Reg, un misterioso ragazzo cyborg affetto da amnesia. Insieme, sfidano l’Abisso e ne scoprono i numerosi segreti.
Violet Evergarden (2018) – 8.67
Violet Evergarden, alias la Kyoto Animation sfoggia le sue pazzesche capacità produttive, è una storia che parla di amori perduti e di come andare avanti. Quattro anni dopo una grande guerra, Violet Evergarden si riprende dalle ferite e si ritrova a raccogliere i pezzi in un mondo che non ha mai conosciuto: un mondo pacifico.
Dopo che la sua prima famiglia adottiva si rivela un fallimento, si imbatte in lavoratrici conosciute come Auto-Memory Dolls, abili dattilografe che aiutano gli analfabeti e coloro che vogliono esprimere i loro sentimenti e ricordi attraverso le parole. Trovando conforto in questa professione, Violet intraprende un viaggio alla scoperta di se stessa, trovando conforto nei ricordi degli altri.
Vinland Saga (2019)
Prima che The Northman stupisse il pubblico con la sua brutale interpretazione della cultura vichinga, Vinland Saga mostrava agli appassionati di anime la natura grandiosa di una vera epopea vichinga. Dopo che il giovane Thorfinn viene adottato da Askeladd, l’uomo che ha ucciso il padre di Thorfinn, il giovane si dedica a diventare un giorno abbastanza abile da uccidere questo assassino signore della guerra.
Tuttavia, il caos della conquista vichinga rende questo obiettivo un percorso difficile per il giovane guerriero. Lungo il cammino, Thorfinn si trova ad essere testimone di alcuni dei momenti più storici dell’Europa dell’XI secolo. Vinland Saga cattura perfettamente il pragmatismo della cultura vichinga, senza perdere di vista la sua vera epicità.