ASTEROID CITY, il film surreale di Wes Anderson – [Recensione]

asteroid city

Recensione di “Asteroid city”, il nuovo film surreale di Wes Anderson, un’esperienza unica nel panorama del cinema Hollywoodiano odierno

Wes Anderson si presenta al cinema con questa nuova pellicola a cui sembra voler molto bene, e a cui tutti coloro che ci hanno lavorato sembra abbiano dato un impegno personale particolare. Personalmente l’ho trovato uno dei suoi migliori lavori, soprattutto per il tipo di esperienza che fornisce.

Ma che intendo per esperienza? I film di Wes Anderson sono molto particolari, e sicuramente per il pubblico mainstream sono più complessi da digerire, non tanto da capire, ma quanto da interessarsene. Parlandone in live ho paragonato impropriamente questo film a una mostra di arte moderna. A differenza di andare agli Uffizi, i quadri che si incontrano sono molto difficili da apprezzare e non sempre si comprende il perché ci piacciono.

Asteroid city è infatti questo, per me un film tecnicamente impeccabile, con un Anderson al limite della sua espressione artistica di scelta di colori, di simmetrie, di scenografie. L’uso dell’immagine e del cinema anche come arte visiva stupisce e sbalordisce lo spettatore che, non sa perché rimane affascinato da un cinema raffinato, di lusso, virtuosistico, ricercato e di gusto. La stessa scelta dei luoghi della città e del loro design, così come i costumi dei personaggi non è mai casuale, e risulta sempre una scelta azzeccata.

Per leggere articoli simili clicca qui.

Nuovo trailer di Asteorid city rivelato.

Anche il lato narrativo regala delle intuizioni geniali, sia per quanto riguarda la sovrastruttura creata per la storia principale, con cui Anderson probabilmente vuole criticare o semplicemente mostrare tutto il dietro le quinte di un mondo in cui lui lavora da più di vent’anni. La mia interpretazione è che stia vivendo un periodo di riflessione che ha esito nella cornice in bianco e nero che accompagna la narrazione e spesso la spezza.

La trama principale è infatti piuttosto esigua, a tratti un pretesto per creare dei piccoli quadretti, ma che comunque convergono in una semplice ed efficace linea narrativa in cui si può trovare un senso e un messaggio più o meno chiaro ed esplicito.

Il film conta molti attori famosi con cui spesso Anderson ha lavorato, di cui si dice alcuni hanno accettato di far parte del progetto anche per il minimo salario di circa 4000$. Il cast è infatti davvero stellare e alcuni attori compaiono veramente per qualche secondo. Ma il risultato è un ventaglio di situazioni e interpretazioni che, coniugato a una scrittura di situazioni assurde e surreali, lascia allo spettatore una sensazioni di viaggio mentale nella fantasia più improbabile e impensabile.

Asteroid City Primo trailer rivelato del nuovo film di Wes Anderson
Asteroid City Primo trailer rivelato del nuovo film di Wes Anderson

In conclusione, il film è dal punto di vista tecnico e soprattutto visivo un’esperienza di cinema raffinato, di gusto, ricercato e virtuosistico che coniuga una sovrastruttura narrativa che fa da cornice comica ma al contempo critica verso il mondo del dietro le quinte del cinema, e una trama principale che diventa quasi un pretesto per raccontare piccole storie interessanti ed efficaci.

[penci_review]

Vi ricordo di seguirci su tutti i nostri social e che siamo in live su Youtube tutti lunedì sera per parlare delle notizie a tema film e serie TV.

Per informazioni ufficiali qui il sito di Universal Pictures.

12 Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel

Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel

Ecco una dozzina di Easter Egg presenti nel film “Barbie” di Greta Gerwig che rimandano alla storia della Mattel e ad altri film!

Il nuovo film di successo di Greta Gerwig, Barbie, contiene numerosi riferimenti a giocattoli della Mattel e Easter Egg. L’attesissimo film ha ottenuto ben 337 milioni di dollari al botteghino globale solo nei pochi giorni di apertura, in un anno tormentato da flop al botteghino e da delusioni di franchising.

Il clamore collettivo per il fenomeno di “Barbenheimer” ha portato a performance massicce per entrambi i film, con Barbie che segna il primo capitolo dell’imminente franchise cinematografico della Mattel.

Poiché la Mattel opera da decenni nella vendita di giocattoli per bambini, il suo arsenale di proprietà intellettuali è estremamente vasto e le consente di pianificare una serie di film basati sui suoi amati prodotti.

12. Happy Family Midge

Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel
Midge

Uno dei riferimenti ad alcuni dei giocattoli Mattel più controversi della storia è Midge. Midge è una Barbie incinta con lunghi capelli rossi e un vestito viola, il cui giocattolo suscito numerose polemiche.

Midge infatti non solo rappresentava una donna fortemente incinta, ma il suo stomaco poteva essere rimosso per estrarre il bambino contenuto al suo interno.

Il giocattolo venne ritirato dal mercato per poi venire reintrodotto nel 2013 senza segni di gravidanza. Nel film, Midge è interpretata da Emerald Fennel.

11. Growing Up Skipper

Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel
Growing Up Skipper

Un’altra controversa Barbie a cui si fa riferimento nel film è Growing Up Skipper. Uscita negli anni ’70, il concetto della bambola era che Skipper passava dall’essere una bambina ad un’adolescente tramite un meccanismo che la faceva diventare più alta e le ingrandiva il seno.

Nel film, Gloria (America Ferrara) possedeva una Growing Up Skipper da bambina (interpretata nel film da Hannah Khalique-Brown), il che è una rarità se si considera che la bambola ebbe vita breve prima di essere sostituita da modelli aggiornati.

10. Teen Talk Barbie

Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel
Teen Talk Barbie

Un’altra versione della bambola che compare nel film Barbie è Teen Talk Barbie. Essa era dotata di una scatola vocale programmata per pronunciare pochi messaggi preregistrati.

La bambola è stata messa in commercio nel 1992, ma alla fine è stata dismessa dopo che una delle sue battute “Le lezioni di matematica sono difficili!” ha suscitato polemiche tra i genitori.

Nel film, Barbie Teen Talk fa una breve apparizione sullo schermo ed è interpretata da Marisa Abela, anche se non pronuncia uno dei suoi messaggi preregistrati.

9. Barbie Video Girl

Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel
Barbie Video Girl

L’apparizione di Barbie Video Girl nel film si prende in giro da sola, quando la Barbie, interpretata da Mette Narrative, mette in discussione il suo design.

La bambola aveva una telecamera incorporata nella collana che poteva registrare fino a 30 minuti di video ed una telecamera sulla schiena. E’ stata dismessa per aver suscitato polemiche tra i genitori che non gradivano che i loro figli avessero accesso a una funzione di registrazione video.

8. Sugar Daddy Ken

Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel
Sugar Daddy Ken

La bambola Sugar Daddy Ken viene compare brevemente sullo schermo nel film di Barbie ed è interpretata da Rob Brydon. La bambola è una versione più vecchia di Ken, dotata di un caratteristico blazer verde brillante e di un piccolo cane al guinzaglio come accessorio.

Nel film si scherza sul fatto che il cane si chiami Sugar, rendendo il personaggio letteralmente il papà e il padrone di Sugar, anche se tutti sanno quale fosse l’intenzione originaria della Mattel quando pubblicò la bambola per il 50° anniversario di Barbie.

7. Earring Magic Ken

Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel
Earring Magic Ken

Interpretato da Tom Stourton nel film Barbie, Earring Magic Ken appare brevemente insieme all’altra bambola Ken fuori produzione, Sugar Daddy.

Earring Magic Ken è stato il tentativo della Mattel di rendere di nuovo popolare la bambola Ken negli anni ’90, incorporando influenze più moderne nell’estetica generale della bambola.

Le influenze scelte, tuttavia, vennero prese nel corso di rave frequentati da molti giovani che facevano parte della comunità LGBTQIA+, come il singolo orecchino a sinistra e la collana che rappresenta quello che forse i designer della Mattel non sapevano essere un accessorio sessuale, o forse semplicemente non si resero conto del possibile malinteso.

Bastò tuttavia che qualcuno se ne rendesse conto perché il giocattolo divenisse uno dei Ken più popolari mai prodotti.

6. Allan

Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel
Allan

Ecco un’altra bambola controversa che venne creata per espandere il mondo di Ken dandogli un migliore amico. Allan era destinato a fare coppia con Midge, formando così una coppia di amici per Barbie e Ken, tuttavia venne ritirato dal mercato negli anni Sessanta.

Allan è interpretato in modo esilarante nel film da Michael Cera, a cui viene spesso fatto notare come lui sia una bambola che esiste nell’ombra delle altre.

5. Tanner

Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel
Tanner

Nel film compare anche uno dei cani giocattolo di Barbie, Tanner. Il giocattolo vero e proprio era in grado di mangiare e fare la cacca, il che lo rende una delle aggiunte più memorabili alla linea di giocattoli Mattel.

Tanner aveva anche la sua paletta per la cacca, che divenne uno degli accessori più umili di Barbie. Alla fine Tanner è stato sostituito da Taffy nel ruolo di cane di Barbie, ma ha lasciato una forte impronta su chi possedeva Barbie negli anni 2000.

4. Kubrick

Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel
“Barbie” e “2001: Odissea nello spazio”

Barbie contiene numerosi riferimenti a Stanley Kubrick, in particolare nella sequenza di apertura, che è una diretta parodia di 2001: Odissea nello spazio.

La leggendaria sequenza “L’alba dell’uomo” viene aggiornata in chiave femminista utilizzando lo stesso approccio per rappresentare l’alba di Barbie.

3. Matrix

Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel
“Barbie”

L’iconica scena “pillola rossa/pillola blu” di Matrix viene citata in Barbie con un’esilarante interpretazione che coinvolge due calzature. Barbie Stramba (Kate McKinnon) dà a Barbie la possibilità di scegliere se indossare il tacco alto rosa e tornare nel mondo che conosceva o provare le Birkenstock e scoprire la verità.

È un momento divertente del film che rappresenta il tema e le pressioni del conformismo attraverso il materialismo e le apparenze.

2. Il mago di Oz

Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel
“Barbie”

Nel film, Barbie segue una strada rosa per lasciare Barbieland e andare nel “mondo reale” a Los Angeles. Il concetto ricorda molto la “Yellow Brick Road” percorsa da Dorothy per arrivare alla città di Smeraldo.

1. Ruth Handler

Easter Egg nel film Barbie che raccontano la storia della Mattel
A sinistra, Ruth Handler, a destra, Rhea Perlman

Ruth Handler, la prima presidente della Mattel e inventrice della bambola Barbie, è interpretata sullo schermo da Rhea Perlman.

Sebbene la vera Handler sia morta nel 2002, Barbie ha potuto incontrare il suo fantasma nel film e ricevere da lei alcuni consigli per trovare il proprio scopo e la propria identità. In Barbie, Ruth spiega che il nome della bambola è stato ispirato dal nome di sua figlia, Barbara, il che corrisponde al vero.

Fonte, Fonte

[Recensione] Barbie: la realtà non è così perfetta come sembra

Barbie movie

La pellicola Barbie – firmata Greta Gerwig – ci mostra il lato nascosto e fragile della famosa icona dai capelli d’oro.

Numeri da record in soli due giorni per l’uscita al cinema di Barbie, il nuovo film di Greta Gerwig – uscito al cinema il 20 luglio in Italia – che riesce ad ottenere 22.3 milioni di dollari con le anteprime negli USA.

In questo film il cast stellare composto da Margot Robbie (Barbie stereotipo), Ryan Gosling (Ken stereotipo), America Ferrera (Gloria) e tanti altri, ci accompagna in una comica avventura alla ricerca dell’identità di Barbie nel mondo reale.

Tuttavia, oltre le stelle e il mondo perfetto dai colori pastello di Barbieland ideato dalla Gerwig c’è molto più di ciò che possiamo pensare.

Correlato: 15 dei migliori film romantici da vedere su Netflix

frame del film Barbie

La trama – Attenzione spoiler!

Dopo un’esaustiva introduzione ispirata dal film di Kubrick, 2001: Odissea nello Spazio, veniamo catapultati nel mondo rosa e utopico di Barbieland. Qui risiede una società matriarcale dove le donne sono tutte di successo, sicure di sè e ricoprono posizioni lavorative di grosso calibro. La realtà utopica della terra delle bambole subisce un cambiamento radicale quando la nostra protagonista viene colpita da pensieri intrusivi sulla sua mortalità.

La sua routine, una volta perfetta, viene stravolta, insieme al suo corpo, che inizia a cambiare, e che presenta sempre più imperfezioni. Dopo un incontro con Barbie stramba (Kate McKinnon) – una barbie emarginata – comprende che per curare il suo problema è costretta andare nel mondo reale.

Qui la nostra Barbie stereotipo, affronta tutte le difficoltà del mondo umano. Nel suo viaggio incontra i CEO della Mattel, che cercano di catturarla, e la sua proprietaria Gloria. La donna ha trasferito inavvertitamente le sue preoccupazioni sulla bambola durante una crisi d’identità.

Nel frattempo, Ken stereotipo, che si ritrova nel mondo reale insieme a barbie dopo essersi nascosto nella sua decappottabile, viene a conoscenza del patriarcato e per la prima volta sente di essere importante. Tornato a Barbieland inizia a convertire tutti i Ken al sistema patriarcale, prendendo il sopravvento sulle Barbie e sul loro mondo.

Una volta tornata a Barbieland, portando con sé Gloria e la figlia adolescente Sasha – che in primo luogo disprezzava le Barbie per aver incoraggiato uno standard di bellezza irrealistico – per convincere Ken a riportare tutto all’ordine iniziale.

Quando Ken per la prima volta snobba Barbie questa si rivolge a Barbie stramba per attuare un piano. Insieme alle altre Barbie, manipolano i Ken e mettendoli l’uno contro l’altra si riprendono lentamente il loro potere.

Per la prima volta, Barbie e Ken stereotipo si confrontano, ammettendo i propri fallimenti e Barbie spinge Ken ad acquisire una propria identità. La nostra Barbie stereotipo ora si ritrova senza uno scopo, e con l’aiuto del fantasma di Ruth Handler – co-fondatrice della Mattel – decide di diventare umana e tornare nel mondo reale, chiamandosi come l’originale ispirazione della bambola Barbara Handler.

Barbie

La fragilità umana in una realtà perfettamente imperfetta

Dietro i colori pastello, il rosa shocking e l’apparente perfezione si nasconde molto più di ciò che pensiamo. Il film, scritto da Greta Gerwig e Noah Baumbach, è in realtà un’attenta visione della società odierna. Oltre il sottile strato di ironia e stereotipi si nasconde una forte critica verso la mascolinità tossica e l’inseguimento di canoni di bellezza impossibili.

La giovane Sasha, figlia di Gloria – la proprietaria della Barbie stereotipo – non manca infatti di criticare la bellissima bambola bionda per essere un modello sbagliato per le giovani donne, incoraggiando degli standard di bellezza impossibili e il consumismo superficiale. Barbie quindi, colpita da queste parole viene disillusa, essendo il suo scopo quello di aiutare le giovani donne a diventare forti e indipendenti.

Prendendo invece in esame Ken, la bambola dopo essersi abituato al modello patriarcale, cerca di nascondere la sua insicurezza e la sua fragilità, ammettendo però poi di sentirsi inutile e di non avere un’identità senza la propria Barbie, cosa che ha colpito tutti gli altri Ken e li ha portati a “sottomettere” le altre bambole. Così la nostra protagonista cerca in tutti i modi di incoraggiarlo a trovare una propria strada e un proprio scopo. Tuttavia, si renderà presto conto di essere lei stessa a non avere più uno scopo. Così, insieme a Ruth Handler, ci farà riflettere su quanto sia bello essere semplicemente esseri umani in una realtà perfettamente imperfetta.

Pirati dei Caraibi – Margot Robbie conferma che il reboot è cancellato

Pirati dei Caraibi Margot Robbie conferma che il reboot e cancellato

Margot Robbie ha rivelato in un’intervista che il nuovo reboot di Pirati dei Caraibi è stato cancellato da Disney

Il reboot dei Pirati dei Caraibi di Margot Robbie è stato cancellato. L’attrice di Harley Quinn è diventata una attrice preziosa e una delle donne più richieste di Hollywood. Oltre a recitare in film di grande budget come Suicide Squad, The Wolf of Wall Street e Birds of Prey, ha anche nuovi progetti in cantiere come Babylon e Barbie. Nel 2020 Margot Robbie era stata scritturata per un reboot di Pirati dei Caraibi della Disney. Il film sarebbe esistito nello stesso mondo del Jack Sparrow di Johnny Depp. Tuttavia, questo nuovo Pirati dei Caraibi con la Robbie non sta andando avanti.

Correlato: Studio Ghibli + Lucasfilm: in arrivo un progetto Star Wars?

Una storia di copertina di Vanity Fair punta i riflettori su Margot Robbie, che racconta la sua storia nel mondo di Hollywood. Mentre è in fase di pre-produzione di un prequel di Ocean’s Eleven di cui è produttrice e protagonista, l’attrice ha rivelato lo stato del suo film sui Pirati dei Caraibi alla Disney. “Avevamo un’idea e la stavamo sviluppando da un po’ di tempo, anni fa, per avere una storia più femminile, non completamente femminile, ma solo di stampo diverso, che secondo noi sarebbe stata davvero bella, ma credo che non vogliano farla”, ha detto l’attrice.

Christina Hodson, che ha scritto Birds of Prey e Bumblebee della Paramount, sarebbe stata chiamata a scrivere la sceneggiatura di Pirati dei Caraibi, con Margot Robbie. Questa storia di Pirati dei Caraibi al femminile avrebbe dovuto estendere il franchise e non farne un reboot, con un racconto “del tutto originale” e nuovi personaggi.

Correlato: Avatar Aang – Film d’animazione in arrivo nel 2025

Durante un’intervista con il podcast Happy Sad Confused nel 2020, Margot Robbie ha rotto il suo silenzio riguardo alle voci sui Pirati dei Caraibi. Alla domanda se la Robbie avrebbe recitato nel prossimo film dei Pirati dei Caraibi, la Robbie ha risposto al conduttore Josh Horowitz: “Forse. È ancora presto. Non posso dire di più… per ora”.

Fonte