Due chiacchiere con MIRKO CANNELLA – tra teatro e doppiaggio (La casa di carta, Inazuma Eleven e molto di più!)

mirko cannella

Lo studio di Popspace ha ospitato l’attore e doppiatore Mirko Cannella per parlare di doppiaggio, teatro ed altro ancora, in un’intervista trasmessa in diretta su Twitch ora disponibile anche sul nostro canale YouTube!

Mirko Cannella è stato ospite di Popspace per fare due chiacchiere sul suo lavoro di attore e doppiatore e parlare dei più celebri personaggi a cui ha dato la voce, passando per serie tv, anime e non solo. L’intervista è stata trasmessa in diretta sul canale Twitch PopspaceIT, ma è ora disponibile anche sul nostro canale YouTube. Non perdetevela!

Con una lunga carriera costellata di alcune delle battute più memorabili del piccolo schermo, l’attore ci ha raccontato della sua vita divisa tra doppiaggio e recitazione in teatro, dove lavora con la sua compagnia “I Pezzi di Nerd”, che nei prossimi mesi porterà uno spettacolo originale in giro per l’Italia!

Di Mirko è la voce di Lancel Lannister (Eugene Simon), che nel Trono di Spade annuncia a Robert Baratheon che “non c’è più vino.” Sempre sua la voce di Jack Wallside, che scatena il suo “Muro di Roccia” sui campi da calcio di Inazuma Eleven.

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A sinistra, Mirko Cannella, a destra, Lorenzo (Peparini) e Chiara di Popspace; cr: Popspace

Tra i suoi personaggi più noti figurano Billy (Dacre Montgomery) di Stranger Things, Jughead (Cole Sprouse) di Riverdale, Rio (Miguel Herrán) de La casa di carta, Cahir (Eamon Farren) di The Witcher e Su-Hyeok (Park Solomon) della recente serie coreana targata Netflix Non siamo più vivi.

“Quando sto lì in sala vedo lo schermo e vedo quello che fa lui [il personaggio, nda], guardo gli occhi soprattutto, le emozioni che cerca di trasmettere sia nel parlato ma anche nello sguardo, perché spesso lo sguardo trasmette più di quello che dice la parola. […] A me nel corso del tempo è servito molto fare teatro, […] infatti quando mi chiedono ‘come posso fare il doppiatore’, dico: intanto parti dal teatro”.

Ripercorriamo insieme a Mirko alcuni dei suoi lavori più noti e memorabili, tra le difficoltà che le differenze tra le lingue del materiale originale possono porre ed il lavoro spesso frenetico che si cela dietro le quinte di una sala di doppiaggio.

Potete recuperare l’intervista su Twitch o su YouTube, e non dimenticate di iscrivervi al nostro canale ed attivare le notifiche! E se volete recuperare la prima intervista fatta a Mirko Cannella da Popspace, cliccate qui!

Intervista di Chiara e Lorenzo / Idea di Marco Nepi / Produzione di Adesso Agency

Il mondo del Doppiaggio: “Due chiacchiere con Mirko Cannella”

Per avere una diversa prospettiva sul mondo cinematografico e conoscere ciò che caratterizza il lavoro del doppiatore abbiamo deciso di “fare due chiacchiere” con Mirko.

Mirko Cannella è la voce italiana di “Rio” (Miguel Herràn) nella famosa serie televisiva “La Casa di Carta” e di “Billy” (Dacre Montgomery) nell’altrettanto conosciuta serie “Stranger Things”.


Ma il suo lavoro non si ferma qui!


È anche la voce di “Mickey” (Noel Fisher) nella serie “Shameless”, “Lancel Lannister” (Eugene Simon) in “Game of Thrones”, Ezra Miller in “Californication” e “Law & Order” e tanti altri personaggi in varie serie televisive.

Ha doppiato anche in tantissimi film come “Jurassic World”, “7 sconosciuti a El Royale”, “Dunkirk”, “Maleficent” e “Mulan”.

“DUE CHIACCHIERE CON MIRKO CANNELLA”:

Teatro e cinema, recitazione e doppiaggio, queste due realtà vanno di pari passo nella vita professionale di Mirko ed è interessante capire quanto una influenzi l’altra.

Intervista a Mirko Cannella

Spesso quando si pensa alla figura dell’attore ci immaginiamo subito il classico divo hollywoodiano o chi recita in teatro, di conseguenza diamo grande peso al linguaggio corporeo poiché uno si fa riprendere dalle telecamere e l’altro si esibisce davanti al pubblico. Come i movimenti del corpo e le espressioni facciali anche la voce è un elemento fondamentale e uno strumento essenziale per dare quell’impatto emotivo tanto ricercato dagli attori o dall’opera stessa. Per far si che lo spettatore si emozioni realmente c’è bisogno che il doppiatore dia il giusto valore emotivo ai movimenti dell’attore attraverso la voce.

Per fare ciò un buon doppiatore deve relazionarsi con il personaggio, capirlo, comprenderlo, viverlo.