Come Dune: Part One ha evitato l’uso del Green Screen

Dune: Part One è come tutti hanno constatato un altro capolavoro artistico del regista Denis Villeneuve che dopo aver diretto Arrival e Blade Runner 2049, torna sul grande schermo portando un film con un atmosfera fantascientifica impressionante.

Se hai visto questi ultimi film sarai sicuramente incuriosito dai mondi e paesaggi mostrati, come la maestosa e imponente fortezza di Arakeen mostrata in Dune: Part One. E se ti dicessi che non è stata creata utilizzando un green screen…

Come riportato da SlashFilm, lo scenografo Patrice Vermette che oltre ad aver lavorato a Dune: Part One sta già lavorando anche a Dune: Part Two e Tron 3, ha affermato che la troupe di produzione ha costruito qualsiasi set di interni tutto in tessuto alto almeno 24/30 piedi. Questo tessuto come avviene poi con il Green screen viene sostituito digitalmente con di effetti speciali, ma permette ad attori e artisti di lavorare e muoversi in uno spazio più credibile, piuttosto che uno sterile telo verde

” Questa tecnica migliora migliora la provenienza e determinerebbe su che ostacoli la luce colpirebbe ” cosi ha detto Vermette a SlashFilm

Oltre a rendere l’ambientazione di ripresa molto più realistica, questa tecnica di avere dei teli dipinti come background migliora di gran lunga tutta la parte di post produzione che avviene dopo le riprese di un film. Avere un tessuto dipinto per imitare l’aspetto finale del set evita al reparto di VFX di non dover eliminare ogni riflesso delle sfumature verdi legate al green screen. Inoltre avere già un set con una riproduzione dello sfondo permette già di capire in che modo illuminare correttamente le scene e renderle il più naturali possibili già in fase di ripresa.

Dune: Part two inizierà le riprese a luglio 2022, cosi sembra confermato da un produttore all’inizio di Novembre.

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