Mind Scanners [Recensione]: Pepar Please,ma con un twist psicologico!

Se si guarda al futuro e si incomincia ad usare la propria sconfinata immaginazione, il cervello inizierà a fantasticare di città utopistiche e super tecnologiche con macchine volanti e grattacieli giganteschi, dove le persone riescono a vivere in armonia e in totale serenità. Se invece si guarda il rovescio della medaglia, nulla può essere perfetto: quando si parla di città utopiche, si parla appunto di un’utopia, di qualcosa che nella realtà non potrebbe mai accadere, soprattutto per come si sono sviluppate le cose al giorno d’oggi. Se dovessimo essere quindi più realistici, una realtà come quella di Orwell del suo romanzo 1984 potrebbe essere effettivamente considerata come una realtà più concreta rispetto all’utopica città tutta rosa e fiori. Un mondo senza libertà ne tantomeno privacy, in cui il cittadino è soggetto a controlli costanti sulla sua vita e sulle sue attività: uno stato dittatoriale che indottrina le proprie persone con false morali, nascosto sotto la maschera della democrazia. Paroloni che fanno paura e che creano all’interno delle persone una certa angoscia mista ad una innata voglia di ribellarsi dettata dalla nostra natura di esseri viventi liberi. Se invece si dovesse parlare di pazzia, l’argomento prenderebbe una direzione assai discostante dall’argomento molto delicato che ho presentato prima, ma qui su Mind Scanners non è così. Cosa faresti se riuscissi in qualche modo a diventare uno dei controllori di questa futuristica città che attraverso l’uso di uno Scanner riuscirebbe, sotto comando dello stato, ad eliminare i “problemi” delle persone, ma cancellando insieme ad essi pure la loro personalità? Un vero e proprio lavaggio del cervello, che permetterebbe di risolvere i vari disturbi legati da questa strana “pazzia” riscontrata tra le mura della città dal governo. Ma quale è il vero concetto di pazzia? Chi può essere definire davvero pazzo oppure sano mentalmente? Ma soprattutto chi giocherebbe mai a fare dio, sui propri pazienti, decidendo per loro cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, andando ad intaccare uno degli elementi più importanti dell’essere umano, che ci distingue l’uno dall’altro, cioè la personalità. Ma non tutti possono permettersi di essere dei disertori e ribellarsi  quando c’è di mezzo la propria famiglia. Ottenuto questo gigantesco potere fatto di logoranti decisioni, cosa farai?


In questa città futuristica, ascolterai la tua morale o lavorerai per il governo per salvare tua figlia?


Mind Scanners è un simulation game, sviluppato da The Outer Zone e pubblicato da Brave at Night il 20 maggio 2021 su Steam. All’interno del titolo, si nota una forte somiglianza al famoso videogioco “Paper Please!” dove prenderai le sembianze di un “doganiere”  ai confini di una distopica Russia degli anni 80, che dovrà controllare i documenti dei transitanti e affrontare diversi dilemmi interni al proprio paese. Se in Paper Please! torniamo indietro nel tempo, nell’universo di Mind Scanners tutto il contrario! Ti ritroverai all’interno di una città futuristica, con grattacieli irregolari e robot ogni dove, in cui invece di controllare i passaporti dei nostri cittadini dovremo, attraverso uno strano apparecchio, controllare la salute mentale delle persone. Ma non è oro tutto quello che luccica! Questa gigantesca e super tecnologica città-stato ha isolato nostra figlia in uno dei loro laboratori, perché presentava segni di “strani e affascinanti problemi mentali” e doveva essere studiata per maggiori approfondimenti su questa sconosciuta malattia. L’unico modo per riuscire a rivederla è cercare di entrare all’interno del sistema e lavorare per lo stato come Mind Scanner. Questo governo ti imporrà di lavorare per loro, per “guarire” le persone affette da quella che loro chiamano “pazzia”. Ma questo trattamento ha ovviamente degli effetti indesiderati, che portano il paziente ha perdere completamente ogni sua forma di personalità, riducendolo ad un semplice guscio vuoto, come quelle conchiglie, quasi sommerse dalla gelida sabbia, lasciate indietro dagli ormai cresciuti paguri.


Un mondo dove il significato di pazzia, va troppo oltre i normali schemi che conosciamo oggi


Il gameplay di gioco, si baserà fondamentalmente sul tempo: tutto ciò che farai, dalla visita dei pazienti, al trattamento o anche semplicemente allo spostarsi per la città, richiederà un prezzo in termini di tempo. Ogni mattina ti sveglierai con 200 punti tempo a disposizione, che potrai gestire come meglio ti aggrada e appena avrai terminato questi punti sarai costretto a ritornare al tuo appartamento per riposare. Il tuo lavoro da Mind Scanner si dividerà in 3 sezioni ben distinte.

La prima è la gestione delle risorse e lo spostamento dal paziente: All’inizio della tua giornata sarai costretti, come un normalissimo stato farebbe, a pagare una tassa, con i soldi che guadagnerete attraverso la guarigione (ma anche dalla sola diagnosi) del paziente, anche se, come un non normalissimo stato farebbe, se non pagata porterà il giocatore a perdere il diritto di stare all’interno della città, causando quindi un game over. Questi soldi, insieme ai punti scienza, che guadagnerai pian piano durante la nostra avventura, potranno essere spesi per l’acquisto di strumentazioni, Power-up e miglioramenti utili al fine di velocizzare la procedura di guarigione. Per quanto riguarda lo spostamento, ogni giorno i pazienti si sposteranno da zona a zona della città e per essere visitati dovrai spendere dei punti tempo, che accrescono all’aumentare della distanza.


La prima fase del gameplay si basa sulla gestione delle risorse


La seconda sezione si basa sull’individuazione delle caratteristiche del problema mentale del paziente, che verranno svelate attraverso il riassemblamento dei ricordi del suo subconscio che, mentre descriverà eventi o luoghi del proprio passato, dovremmo ricollegare a tematiche più generale. Ma la seconda parte non è finita qui. Dopo aver creato la cartella clinica del paziente e aver diagnosticato ciò da cui deriva la sua pazzia, dovrai decidere se considerarlo malato o sano. E questo metterà sicuramente in grande difficoltà il giocatore! In questa nostra avventura infatti incontrerai svariate situazioni, che metteranno la coscienza del player in grande crisi! Ad esempio potresti  incontrare chi ,di questa sua malattia mentale , riesce a trarne giovamento permettendogli di vivere in modo sereno. Ma non solo incontrerai persone con veri problemi seri, ma non per questo ricollegabili alla “pazzia”, che vorresti aiutare, ma facendo ciò andresti ad eliminare anche la loro personalità. Questo creerà dubbio, incertezza e dolore al giocatore che non saprà più che pesci prendere, ma che soprattutto si sentirà in colpa. E non è finita qui perché Il gioco sarà sempre pronto a far crescere questo tuo senso di colpa, continuando costantemente ad affermare che tutte le tue decisioni prese fossero sbagliate, attraverso molti disperati messaggi delle famiglie o da furibondi conoscenti dei tuoi pazienti! Questo pesante senso di colpevolezza sarà un compagno che ritroverai spesso all’interno del gioco e di cui non ti libererai molto facilmente.


La seconda fase del gaemplay si basa sulla diagnosi della malattia del paziente


Se invece si dichiarasse il paziente pazzo, il giocatore passerebbe alla fase 3 del gameplay, cioè il trattamento della malattia. Ogni malattia avrà delle specifiche caratteristiche rappresentate da dei simboli che dovrai eliminare attraverso l’uso di una barra da caricare. Oltre a questa barra da caricare, che eliminerà 1 singolo simbolo, il gioco ti permetterà attraverso l’acquisto di svariati power up, di poter eliminare 3 simboli uguali in una volta sola, svolgendo, tuttavia, dei minigiochi differenti a seconda del simbolo. Ti ritroverai a dover ricordare l’ordine di 3 segni differenti, alzare e bassare leve o individuare un pattern preciso di suoni, per poter semplificare il processo di eliminazione dei simboli e quindi della malattia. Ovviamente se commetterai un errore, il livello di stress del paziente si alzerà e se raggiunto un determinato valore, il paziente andrà in stress-out e sarai costretto a terminare seduta stante il processo di guarigione.


La terza fase del gameplay si basa sulla guarigione della suddetta pazzia


Lo stile grafico del gioco, personalmente mi è piaciuto molto: questa grafica pixellosa ma molto dettagliata non stona affatto sulla cornice futuristica e super tecnologica che circonda il titolo, mostrandoci personaggi molto eccentrici, con volti molto particolareggiati. Insieme a questa vasta minuziosità nel rappresentare i pazienti che incontrerai, fa capo anche un buon comparto sonoro, che avvolgerà il giocatore all’interno del gameplay e gli permetteranno di godere al massimo dell’esperienza che questo gioco presenta.


Un grafica pixellosa ma gradevole, accompagnata da un buon comporto audio


Un elemento che ho trovato affascinante e sfruttato molto bene, è la capacità di empatia che il gioco trasmetterà al giocatore nei confronti del paziente. Riavvolgendo i vecchi e passati ricordi del paziente, riuscirai a entrare in contatto con la sua vera psiche, permettendoti di creare una qualche sorta di legame. Tutto ciò creerà un forte senso di empatia all’interno del giocatore che si vedrà costretto, molto spesso, a dover combattere con i suoi pensieri e la sua morale, che andranno molto in conflitto: prendiamo ad esempio un uomo burbero il quale ,costantemente, ti riempirà di insulti e frasi senza senso. Ecco sicuramente non proveresti niente per quel paziente se non molto fastidio! Ma penetrando all’interno della sua psiche capirai come quella sua burberità, derivi da molti maltrattamenti famigliari, che hanno portato il povero uomo a creare questo meccanismo di autodifesa verso le altre persone. Non potrai far nient’altro se non provare forte dispiacere ed empatia per lo sventurato paziente. Ed è proprio questo l’elemento che sorregge il gioco, l’empatia, che attraverso questa connessione creata nei confronti dei pazienti, ti permetterà di entrare ancora più affondo nei panni del protagonista.


Uno degli elementi che sorregge la struttura del gioco è l’empatia


Anche se il gioco possiede questo forte elemento che lo caratterizza, dietro di lui si nascondono dei difetti, che non permettono al gioco di essere valorizzato al 100%. Con il lungo andare delle ore di gioco, si noterà una certa monotonia nel riprodurre le tecniche di “guarigione” dei pazienti, per non parlare del fatto che i minigiochi saranno spesso molto banali e ripetitivi. Oltre a questo si aggiunge una mancanza di un vero e proprio tutorial che possa spiegarti come svolgere i minigiochi nel modo giusto. A lungo andare, se non fosse per lo svilupparsi della storia e per le analisi delle psiche dei pazienti , il gioco risulterebbe abbastanza monotono e ripetitivo e questo non può che far scendere il potenziale del titolo.


Forse un gameplay che alle lunge può risultare ripetitivo


In conclusione Mind Scanners è indubbiamente un titolo carino, dalla durata di circa 8/10, che ti catapulterà nelle grinfie di una città, dalle dubbie morali, in cui ti troverai convolto in una guerra tra la tua morale e la libertà di tua figlia! Quale delle due prevarrà? 

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Lunargim
Ciao a tutti! Sono Lunargim e sono un appassionato di tutta la cultura pop! In particolare sono un accanito videogiocatore e lettore di manga. Videogiochi preferiti: Team Fortress 2, Omori, Outer Wilds, Darkest Dungeon, Lisa. (Lo so sono tanti non so decidermi) Manga preferiti: Berserk, I Am A Hero e Buonanotte PunPun.
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