Mentre scrivo questa recensione, che ricordo è piena zeppa di SPOILER , necessito non di uno, ma di almeno due Vodka Martini agitato, non mescolato.
Che dire.
Partiamo dal dire che questo è il 25esimo film della longeva saga dei Bond ideati dalla penna di Ian Fleming, portati poi sul grande schermo da numerosi attori. Facciamo un breve riassunto dei film e dei vari interpreti dell’agente segreto più famoso del mondo.
Il primo James Bond fu interpretato da Sean Connery nel 1962, attore britannico deceduto l’anno scorso. Ricordiamo ” Licenza di uccidere”, ” Missione Goldfinger” e ”Operazione Thunderball”. Impossibile dimenticarlo sdraiato sulla spiaggia mentre osserva beatamente Ursula Andress che esce dall’acqua come una visione celestiale.
Anche se le recenti affermazioni del regista di 007: No time to die hanno fatto scalpore, è impossibile non apprezzare il personaggio creato da Fleming.
E’ ovvio che sono passati quasi 60 anni dal primo film, è cambiata la società e il modo di pensare e concepire il perfetto galantuomo inglese. Cary Fukunaga ha infatti affermato che il James Bond interpretato da Sean Connery, oggi sarebbe difficilmente apprezzato dal pubblico e dalla critica.
Bond è in primo luogo l’agente segreto di punta dell’ MI6, agenzia britannica di controspionaggio. E’ un uomo colto e raffinato, di bella presenza, e per questo non si lascia perdere occasione di sedurre le belle donne che incontra. E’ proprio questo l’aspetto che infastidisce Fukunaga, ma che in un certo senso, è proprio ciò che caratterizza il personaggio di Bond, irresistibile rubacuori.
Il 1969 fu l’anno di George Lazenby , modello australiano che però, indossò i panni di Bond per un solo anno. Fu aspramente criticato e furono inevitabili i paragoni con Sean Connery. Quest’ultimo infatti lo rimpiazzò nuovamente nel 1971, tornando a interpretare Bond ne ” Una cascata di diamanti”, uno dei miei film preferiti, con la meravigliosa canzone protagonista di Shirley Bassey ‘Diamonds are Forever’.
Tocca poi a Roger Moore interpretare l’agente 007, dal 1973 al 1985. Impossibile non conoscere Live and Let Die, film da cui prende il nome l’omonima canzone protagonista del film, scritta e interpretata dall’ex Beatles Paul McCartney.
Un breve ma intenso James Bond fu interpretato da Timothy Dalton, che era già stato preso in considerazione dopo il primo ritiro di Sean Connery, ma aveva declinato in quanto 24enne, non si riteneva pronto per interpretare 007.
Arriviamo dunque a uno dei più affascinanti James Bond di tutta la storia del Vodka Martini agitato, non mescolato. Pierce Brosnan ha vestito i panni dell’ Agente 007 dal 1995 al 2002
Per via delle sue origini irlandesi, molti cominciarono a chiamarlo James O’Bond, ma nonostante tutto, Pierce Brosnan ci ha regalato uno dei Bond più accattivanti di tutta la saga.
Da ”Goldeneye” a ”La morte può attendere”, il Bond di Brosnan è riuscito a unire tutte le caratteristiche dei suoi predecessori. Amante eccezionale, soldato impareggiabile e con un ricco senso dell’umorismo, british ovviamente.
Nel 2006 arriva la svolta. Se la bella presenza e un certo tipo di bellezza, ‘mediterranea’ se mi passate il termine, aveva caratterizzato i precedenti Bond, con Daniel Craig si ha tutt’altro.
Attenzione, non fraintendetemi. I precedenti Bond avevano in comune lineamenti dolci e occhi rassicuranti. Craig ha il viso un pò più scolpito ed è capace di congelarti con il suo sguardo ipnotico. I suoi occhi color del ghiaccio in un primo momento non mi avevano convinto, devo essere sincera. Non lo trovavo per niente adatto…mi sono dovuta ricredere.
Daniel Craig è il perfetto James Bond, affasciante, sagace e carismatico. Fa la sua prima apparizione come 007 in Casinò Royale, al fianco della meravigliosa Eva Green, sua compagna di avventure. Tra il 2008 e il 2015 Craig ritorna a interpretare Bond per altre tre volte, in ”Quantum of Solace”, ”Skyfall” e ”Spectre’‘.
Abbiamo atteso sei lunghi anni per poter rincontrare Bond, ma ne è valsa la pena.
ATTENZIONE SPOILER
ATTENZIONE SPOILER
Se hai letto fino a qua, significa che sei pronto per lo spoiler, oppure non hai letto abbastanza bene quindi se non vuoi sapere niente sulla trama di No Time To Die torna su, e vai al cinema. Mi ringrazierai.
Abbiamo lasciato James Bond alle prese con l’organizzazione criminale SPECTRE, che fa il suo glorioso ritorno dopo quasi sessant’anni da ”Operazione Tuono” e ”Una cascata di Diamanti’‘.
La prima parte del film è interamente girata in Italia, a Matera. Bond vi è in vacanza con Madeleine, la sua compagna incontrata durante gli avvenimenti di ”Spectre”. Il filo conduttore del film è la capacità di lasciarsi il passato alle spalle. Per questo i due protagonisti si promettono di lasciar perdere il passato e cominciare insieme una nuova vita. Madeleine cerca di dimenticare l’Uomo con la Maschera, un misterioso personaggio responsabile dell’uccisione di sua madre. James invece si recherà sulla tomba di Vesper, la sua compagna di Casinò Royale, a cui è ancora indissolubilmente legato. Ma proprio davanti alla sua tomba inizieranno i guai per Bond, ricercato da ciò che rimane di SPECTRE e dai suoi componenti.
Inizia così una corsa contro il tempo in giro per il mondo, ritroverà amici di vecchia data, fra cui Felix Leiter, suo compagno della CIA in Casinò Royale. Tornerà a collaborare con l’MI6, nonostante non sia più abilitato a 007, e di conseguenza non abbia più la famosa licenza di uccidere, la 00.
Il suo posto vacante è stato riempito da Nomi ( Lashana Lynch ) nuova agente 007 che lo spalleggerà nelle incredibili avventure.
Inseguimenti degni del nome di Bond e un’arsenale infinto di armi e trucchi. Insomma, No Time to Die ha tutte le carte in regola. Ospite d’onore è ovviamente l’immancabile ASTON MARTIN DB10.
007 insieme ai suoi fedeli compagni Miss Moneypenny, M, Q e Madeleine riuscirà a eliminare per sempre la minaccia di Spectre e di Safin, l’Uomo con la maschera ( Rami Malek ) il cui obiettivo era quello di sterminare la popolazione mondiale con un virus.
Ma a che costo? Ebbene, Daniel Craig ha più volte lasciato intendere che questo sarebbe stato l’ultimo film in cui avrebbe interpretato Bond, ma la speranza era l’ultima a morire.
Safin contagia Bond con il suo virus distruttivo che si tramanda con il solo tocco sulla pelle. Questo significa che a James non rimane altra via che vivere una vita da eremita, lontano da Madeleine e da sua figlia Mathilde, avuta da Madleine. Per questo prende l’amara decisione di sacrificarsi per un bene superiore. Dopo aver eliminato Safin, rimasto solo sull’isola palcoscenico del progetto criminale di quest’ultimo, decide di attendere la sua ora riuscendo a parlare per l’ultima volta con Madeleine, ricordandole quanto l’ha amata e quanto la ama.
Finisce un’era.
Abbiamo detto addio ad un altro Bond. Ma siamo pronti per il prossimo?
Si, dopo i titoli di coda una frase riaccende le nostre speranze.
James Bond will return.