DUNE PARTE 2, il colossal di fantascienza del 2024 – [Recensione]

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Recensione di “Dune parte 2”, il colossal di fantascienza del 2024 di Villeneuve, con protagonista Chalamet, tratto dai romanzi di Herbert

Le aspettative per questo film erano davvero alte, per una serie di motivi: il regista, il romanzo blasonato, gli accostamenti con la monumentalità del Signore degli Anelli.
Dopo la visione in sala posso ritenermi molto soddisfatto del lavoro di Villeneuve, che è riuscito a portare al cinema un film maestoso dall’epicità incredibile.

Dopo un primo capitolo incentrato soprattutto sul worldbuilding complesso dell’universo di Dune, in questo ci si concentra più su una narrazione distesa, sempre dando molta importanza al lato tecnico.
Seppur paia non succeda quasi nulla in 2h46 di film, in realtà ci si concentra più sulla psicologia dei personaggi, sviluppandosi meglio le relazioni e i caratteri.

La narrazione amplia la mitologia dei Fremen e dà spazio anche alla casata Arkonnen, di cui conosciamo meglio gli intrighi.
La comprensione maggiore dei rapporti e dei meccanismi che regolano gli equilibri dell’universo conduce lo spettatore all’incertezza continua dei comportamenti dei personaggi, i cui fini sono sempre altri.

L’emblema di ciò è Paul, già nella prima parte dipinto come un personaggio positivo ma ambiguo, in questa second aparte assume ancora più sfumature oscure, finendo quasi per diventare un tiranno che persegue la sua sete di potere sfruttando la fede di un popolo a cui è rimasta solo la speranza.

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Quella del Muad’Dib è una storiella raccontata ai Fremen, in realtà è una figura che allevano, non che giunge. E Paul, accecato dalla sete di vendetta per il padre, traviato dall’influenza della madre e incitato dai Fremen, coniuga sapientemente le volontà del popolo del deserto mosso dall’emotività della fede e i suoi scopi personali per perseguire ideali come l’onore e il potere.
L’impianto tecnico portato in sala  è la trama tessuta dalla pellicola conferiscono al film una epicità singolare. Lo spettatore rimane incollato ed estasiato per tutto il film e il minutaggio non pesa minimamente.

Il finale a tratti anticlimatico che si risolve in pochi minuti dimostra come l’intento del film non sia di replicare una battaglia eroica e avvincente di cui abbiamo solo alcuni assaggi, una battaglia dei campi di Pelennor, ma sia quello di raccontare la storia di un popolo che compie un’impresa epica grazie alle narrazioni religiose che si autoalimentano.

dune part two review
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In conclusione, un film maestoso che mette in scena l’ascesa di Paul alla guida del popolo Fremen oscurando il suo personaggio tanto da non capire più se sai positivo o negativo. L’impianto tecnico stupefacente immerge lo spettatore nel deserto di Dune ampliandone la mitologia e sviscerando gli intrighi politici con colpi di scena inaspettati, dando maggior attenzione alla psicologia dei personaggi. Supera il precedente facendo ben sperare in una parte tre ancora migliore.

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One Punch Man 3 – Rivelato primo trailer della terza stagione dell’anime

One Punch Man Rivelato primo trailer della terza stagione dellanime

È stato appena il primo e nuovo trailer di One Punch Man 3, che vede questa terza stagione riprendere l’arco narrativo di Saitama e Genos

L’ultima volta che gli spettatori si sono concentrati sull'”eroe per gioco”, Saitama stava combattendo l’Associazione dei Mostri, mentre il cattivo Garou si stava unendo ai suoi ranghi. Mentre la serie anime non ha ancora confermato quando arriverà la terza stagione, ha annunciato lo studio che animerà il prossimo capitolo dell’Associazione degli Eroi. Con questo annuncio su One Punch Man 3, i fan dell’anime sono combattuti sul futuro di Saitama.

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Con il primo trailer dell’imminente terza stagione, One-Punch Man ha confermato che lo studio responsabile della seconda stagione, JC Staff, tornerà al franchise. La prima stagione dell’adattamento anime ha visto lo Studio Madhouse introdurre Saitama ai nuovi spettatori, mentre JC Staff ha preso le redini per l’arco narrativo successivo. La casa di produzione della terza stagione è stata oggetto di polemiche da parte di molti fan dell’anime, in quanto molti spettatori ritenevano che non fosse all’altezza dell’offerta iniziale di Madhouse. Dopo l’ultimo trailer, i fan dell’anime hanno espresso le loro opinioni sui social media.

Se non avete ancora visto l’ultimo trailer della prossima avventura anime di Saitama, potete vederlo qui sotto. È chiaro che la prossima stagione dell’anime si concentrerà ancora una volta sia su Saitama che su Garou, dato che la seconda stagione ha avuto l’opportunità di seguire l'”Hero Killer” e l'”Hero For Fun”.

Insieme alla conferma del ritorno di JC Staff, il franchise di One-Punch Man ha rilasciato una nuova sinossi per la terza stagione: “Dopo tre anni di “allenamento speciale”, è diventato così forte da essere praticamente invincibile. Anzi, è troppo forte: anche i suoi avversari più forti vengono eliminati con un solo pugno. Insieme a Genos, il suo fedele discepolo, Saitama svolge le sue funzioni ufficiali di eroe come membro dell’Associazione degli Eroi”.

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La sinossi continua: “Un giorno, dei mostri che sostengono di appartenere all’Associazione dei Mostri sono apparsi all’improvviso, prendendo in ostaggio un bambino dell’Associazione degli Eroi. Gli eroi di classe S si riuniscono e pianificano un’incursione nel nascondiglio dell’Associazione dei Mostri per salvare l’ostaggio. Nel frattempo, Garou, un “mostro umano” che è stato preso dall’Associazione dei Mostri durante una battaglia con gli eroi, si risveglia nel nascondiglio dell’Associazione dei Mostri”.

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The Walking Dead: The Book of Carol – La seriè uscirà nell’estate 2024

The Walking Dead The Book of Carol La serie uscira nellestate

La seconda stagione di The Walking Dead: Daryl Dixon, ufficialmente intitolata The Book of Carol, arriverà nell’estate del 2024.

L’attore di Daryl, Norman Reedus, ha confermato la finestra di uscita di The Book of Carol in una Instagram Story, postando quelli che sembrano essere fotogrammi di un trailer. Non è stato mostrato alcun filmato, ma sono stati condivisi due cartellini con il titolo ufficiale della seconda stagione e la finestra dell’estate 2024.

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Reedus non ha condiviso nient’altro sulla serie, anche se, come suggerisce il titolo, AMC ha precedentemente confermato che si tratta del vero e proprio spin-off su Daryl e Carol, promesso per il 2020.

Melissa McBride riprenderà il suo ruolo dalla serie principale di The Walking Dead come membro regolare del cast insieme a Reedus.

“Sapevo che c’era molto di più da raccontare della storia di Carol, dato che l’ho sentita così inquieta quando l’abbiamo vista per l’ultima volta, mentre guardava il suo migliore amico, Daryl, allontanarsi a cavallo”, ha dichiarato la McBride in merito all’annuncio del 2023. “Separate o (si spera) insieme, le loro storie sono profonde e sono così entusiasta di continuare il viaggio di Carol qui. Questo team di narratori ha fatto un lavoro incredibile per far approdare questi due personaggi consolidati in un mondo completamente nuovo per loro”.

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La serie è stata rinnovata per una seconda stagione prima ancora di debuttare, ma alla fine è arrivata nel settembre 2023 con recensioni positive.

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5 serie tv che meritano di essere viste

serie tv da vedere assolutamente

Ecco una lista di 5 serie tv che meritano di essere viste, potrete trovare dei classici come Breaking Bad o Stranger Things e alcune curiosità controverse come Weeds

Nell’era digitale, l’abbondanza di contenuti televisivi può sembrare travolgente, con nuove serie che debuttano quasi ogni settimana su diverse piattaforme di streaming. Questa ricchezza di scelta, sebbene sia un vantaggio indiscutibile per gli appassionati, può anche rendere la selezione di ciò che vale realmente la pena vedere una sfida notevole, soprattutto per coloro che non si considerano esperti del settore. Tra queste produzioni, alcune emergono per la loro capacità di intrattenere, educare e provocare riflessioni profonde, distinguendosi nel vasto panorama televisivo. La selezione proposta in seguito non solo mira a guidare i telespettatori attraverso questo labirinto di opzioni ma anche a evidenziare quelle serie che, per vari motivi, meritano di essere viste. Questa scelta non intende essere esaustiva ma piuttosto una bussola per orientarsi nell’immensità delle proposte televisive, offrendo spunti di riflessione e, si spera, stimolando la curiosità.

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Weeds

Tra le serie che hanno saputo trattare argomenti controversi con intelligenza e una certa dose di umorismo, “Weeds” emerge come un esempio notevole. Questa serie, creata da Jenji Kohan, segue le vicissitudini di Nancy Botwin, una madre vedova che inizia a vendere marijuana per mantenere il suo stile di vita suburbano dopo la morte improvvisa del marito. “Weeds” esplora non solo le dinamiche del commercio illegale di droga ma anche temi come la maternità, l’identità e la sopravvivenza in circostanze disperate. Un aspetto particolarmente interessante di “Weeds” è il suo riferimento alla cannabis light, molto di moda anche in Italia, che riflette un cambiamento culturale nella percezione della marijuana, come evidenziato da una crescente letteratura che ne esplora i benefici, inclusi quelli della cannabis light​​.

Breaking Bad

“Breaking Bad”, creata da Vince Gilligan, si è affermata come una delle serie televisive più influenti degli ultimi decenni. La storia segue le vicende di Walter White, un insegnante di chimica del liceo trasformatosi in produttore di metanfetamina dopo una diagnosi di cancro terminale, con l’intento di assicurare un futuro finanziario alla sua famiglia. La trasformazione di White da cittadino rispettabile a signore della droga è sia travolgente che tragica, esplorando temi come la moralità, le conseguenze delle scelte e la corruzione dell’anima umana. La serie è stata elogiata per il suo sviluppo complesso dei personaggi, la narrazione meticolosa e le performance eccezionali, in particolare quella di Bryan Cranston nel ruolo di Walter White.

The Crown

“The Crown”, una creazione di Peter Morgan, offre uno sguardo intimo e affascinante sulla vita della regina Elisabetta II, dalla sua ascesa al trono nei primi anni ’50 fino ai giorni nostri. Attraverso le sue stagioni, la serie esplora non solo gli eventi storici chiave che hanno modellato il secondo Novecento ma anche le dinamiche personali e politiche all’interno della famiglia reale britannica. “The Crown” si distingue per la sua attenzione ai dettagli storici, le straordinarie performance del cast e la produzione di alto livello, rendendola un’opera imperdibile per gli appassionati di storia e di drammi di corte.

Stranger Things

Ambientata negli anni ’80, “Stranger Things”, creata dai Fratelli Duffer, è un omaggio alle icone culturali di quell’epoca, mescolando elementi di fantascienza, horror e avventura in un racconto affascinante su un gruppo di ragazzi di una piccola città che si trovano faccia a faccia con misteriose forze soprannaturali. La serie è riuscita a catturare l’immaginario collettivo grazie alla sua atmosfera nostalgica, personaggi memorabili e trame avvincenti. “Stranger Things” è diventata un fenomeno culturale, lodata per la sua capacità di bilanciare tensione, emozione e momenti di leggerezza, diventando così una delle serie più amate dagli spettatori di tutte le età.

Black Mirror

“Black Mirror”, ideata da Charlie Brooker, è una serie antologica che esplora le oscure implicazioni della tecnologia sulla società moderna. Ogni episodio è una storia a sé, offrendo una visione critica e spesso inquietante su come l’innovazione tecnologica possa influenzare negativamente l’umanità. La serie è celebre per la sua capacità di provocare riflessioni profonde sui temi trattati, spingendo lo spettatore a interrogarsi sul futuro dell’umanità e sul ruolo che la tecnologia gioca nelle nostre vite. “Black Mirror” si distingue per la sua originalità, arguzia e per l’acuta critica sociale, rendendola essenziale per chiunque sia interessato agli impatti della tecnologia sul tessuto sociale.

Queste serie tv rappresentano solo una frazione dell’ampio spettro di narrazioni di qualità disponibili oggi. Ciascuna, a suo modo, offre spunti di riflessione, intrattenimento e una profonda immersione in mondi narrativi ricchi e vari. La televisione, come medium, continua a evolversi, sperimentando nuove forme narrative e tecnologiche. In questo contesto dinamico, la selezione di opere di qualità diventa un’ancora culturale essenziale, guidando gli spettatori attraverso il mare in continua espansione dei contenuti televisivi. La varietà di temi e generi trattati da queste serie dimostra l’eclettismo della produzione televisiva contemporanea e la sua capacità di adattarsi e rispondere alle mutevoli esigenze e gusti del pubblico globale.

La mia Top 5 film di Wes Anderson

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Una classifica dei migliori 5 film di Wes Anderson, da vedere o recuperare aggiornata al 2024!

Wes Anderson, all’anagrafe Wesley Wales Anderson, è ormai un regista mondialmente affermato. Complice il suo stile visivo vivace e distintivo e i suoi personaggi sempre eccentrici. Amato dalle bloggherine e dalle aestetich influencers, è ormai noto ai più per il suo stile cinematografico caratterizzato dalla prospettiva centrale, dal profondo uso della geometria dello zoom veloce e in qualche caso all’uso del rallentatore. Nei dialoghi fra i vari personaggi è ricorrente l’uso della panoramica ” a schiaffo”, poco utilizzata nel cinema perché complessa e ritenuta innaturale, ma che grazie all’uso della telecamera posizionata su un carrello mobile, permette di avvicinarsi e allontanarsi dal soggetto rimanendo con una prospettiva centrata.

La fotografia di Anderson è estremamente curata, ne è diventata infatti una delle caratteristiche stiliste del regista. Colori pastello, monocromo vividi e raramente il bianco e nero sono, insieme alla prospettiva geometrica, la firma del regista texano.

La firma stilistica del regista è facilmente riconoscibile sin da pochi fotogrammi, come dalle primissime scene. Prendiamo ad esempio “Grand Hotel Budapest” un film intramontabile e non possibile da ricreare in nessuna versione se non quella originale. Icolori, le inquadrature e l’humor spiazzante rendono il film una chicca cinematografica.

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Ho visto tutti i film di Wes Anderson, e sono quindi pronta a stilare la mia personale classifica dei 5 migliori film, scaletta prettamente personale, che tiene conto di tutto ciò che caratterizza il film, cast, colonna sonora, fotografia e quant’altro. Non arrabbiatevi con me se non siete d’accordo, potete fare anche voi la vostra scaletta, ma ricordiamo, che questa è quella definitiva.

5) L’Isola dei Cani (2018)

L'isola dei cani - Sentieri Del Cinema
L’Isola dei cani

Film d’animazione interamente girato in stop motion. Siamo nel Giappone del 2038, quando un influenza canina la nazione e tutti i cani vengono spediti in quarantena su un’isola di rifiuti . Fra di loro c’è anche Spots, il cane del figlio adottivo del Sindaco, uomo dietro la legge sulla quarantena dei cani. Il ragazzo decide di ritrovare a tutti i costi il suo cane, e per questo scappa dalla città per ritrovarsi sull’isola dei cani, dove incontrerà un gruppo di randagi che lo aiuteranno. Dopo varie peripezie tutto torna alla normalità e la pandemia viene sconfitta dalla scienza. I cani sono riammessi sulla terraferma, così da ricongiungersi con i padroni. Nonostante sia un film in stop motion, Wes Anderson utilizza tutta la sua cifra stilistica nel film, rendendolo unico.

4) Fantastic Mr. Fox ( 2009)

Fantastic Mr. Fox, recensione del primo lavoro in stop-motion di Wes  Anderson | CiakClub.it
Fantastic Mr.Fox

Ultimo film che ho visto di Wes Anderson. Fantastic Mr. Fox è il primo film di animazione di Wes Anderson, ma nonostante questo è carico di livelli di lettura. Come i rapporti amorosi cambiano con il tempo, quanto una persona può effettivamente cambiare per amore, ma non per ultimo, la critica sociale alle caste. Il film è tratto dal libro di Roald Dahl , “Furbo, il Signor Volpe”, del 1970.

3) Grand Budapest Hotel (2014)

Grand Budapest Hotel (2014) | MUBI
The Grand Budapest Hotel

Film d’apertura della 64esima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, acclamato dalla giuria e vincitore del Gran Premio della giuria. Vincitore anche di quattro Oscar come Migliore scenografia Adam Stockhausen e Anna Pinnock, migliore trucco a Frances Hannon e Mark Coulier, miglior colonna sonora a Alexandre Desplat e dulcis in fundo : migliori costumi alla già plurispremiata Oscar Milena Canonero. Grand Budapest Hotel narra le avventure di Gustave H., concierge di un elegantissimo hotel europeo negli anni ’30 del 900, e di Zero Moustafa. Insieme si trovano coinvolti in una serie di stravaganti avventure, intrighi familiari e anche un omicidio. Il film mescola humor, stile visivo firma di Anderson, e personaggi eccentrici, creando un film davvero unico nel suo genere. Anche per questo film Wes Anderson ha tratto ispirazione da un libro degli anni 40 dello storico Stefan Zweig.

2) Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004)

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Le Avventure acquatiche di Steve Zissou

La trama segue le avventure di Steve Zissou, un famoso oceanografo e documentarista che cerca vendetta contro il misterioso squalo giaguaro che ha ucciso il suo migliore amico e collaboratore. Con l’aiuto di un equipaggio colorato e variegato, Zissou intraprende un viaggio epico attraverso l’oceano, affrontando ostacoli e situazioni bizzarre lungo il cammino. Il film mescola elementi di commedia, dramma e avventura caratterizzato sempre dallo stile visivo caratteristico del regista. Commovente, attraversa vari livelli emotivi, dal comico al profondo. Degna di nota è sicuramente la colonna sonora, che spesso introduce brani di David Bowie, mentre per gli altri film Anderson ha utilizzato spesso musica degli anni 40/50 del 1900. Il personaggio di Steve Zissou è un palese richiamo al documentarista e oceanografico Jacques-Yves Cousteau, a cui il film è omaggio.

Il particolare più evidente? Le riprese a pelo dell’acqua e il berretto rosso dei personaggi. Fra tutti i film del regista texano, questo è forse uno dei meno conosciuti, per questo, è assolutamente necessario guardarlo.

1) I Tenenbaum (2001)

The Royal Tenenbaums - Metacritic

La storia ruota attorno alla famiglia Tenenbaum, composta da genitori strani e tre figli straordinariamente talentuosi. Il patriarca Royal Tenenbaum, interpretato da Gene Hackman, viene cacciato di casa dalla moglie Etheline dopo vari e ripetuti tradimenti. Decide di riconnettersi con la sua famiglia fingendo di avere un cancro in fase terminale. La storia analizza i conflitti, le tensioni e le dinamiche familiari dei Tenenbaum mentre cercano di affrontare le loro relazioni turbolente e le proprie aspettative insoddisfatte. Owen Wilson ha co-scenaggiato il film; Wilson e Anderson infatti, sono amici di college, in quanto sin sono conosciuti nell’adolescenza nel college del Texas. The Royal Tenenbaum è il primo successo di Wes Anderson, diventato in poco tempo un cult e uno dei film più apprezzati del regista.

The Boys 4 – Rivelata la data di uscita della quarta stagione

The Boys Rivelata la data di uscita della quarta stagione

La tanto attesa nuova stagione di The Boys 4 ha finalmente una data di uscita, ha rivelato Amazon Prime Video: il 13 giugno 2024.

La serie di successo di Prime Video, The Boys 4, basata sui fumetti di Garth Ennis e Darick Robertson ha come data di uscita il 13 giugno con tre episodi, seguiti da un nuovo episodio ogni settimana per concludersi con il finale di stagione il 18 luglio. Il totale della quarta stagione è di otto episodi.

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A quanto pare oggi è il compleanno di Homelander e per festeggiare Prime Video ha anche rivelato un nuovo artwork della quarta stagione.

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“Nella quarta stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il muscoloso pollice di Homelander, che sta consolidando il suo potere. Butcher, con pochi mesi di vita, ha perso il figlio di Becca e il suo posto di leader dei The Boys. Il resto della squadra è stufo delle sue bugie. Con una posta in gioco più alta che mai, devono trovare un modo per lavorare insieme e salvare il mondo prima che sia troppo tardi”.

A dicembre, Ci siamo chiesti se il teaser trailer di The Boys Stagione 4 stesse facendo riferimento alla morte di Homelander. “Con Black Noir che si è rimesso in piedi dopo il suo scontro con Homelander nella terza stagione, e la recente acquisizione da parte della senatrice Victoria Neuman di un virus che uccide i supereroi, nato come progetto per tenere sotto controllo il leader dei Sette, sembra proprio che ci sia una forte possibilità che l’idiota a stelle e strisce non esca vivo dalla quarta stagione”

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The Boys è interpretato da Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti. La quarta stagione accoglie Susan Heyward, Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan.

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PAST LIVES, il film candidato come miglior film agli Oscar – [Recensione]

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Recensione di “Past Lives”, il film candidato come miglior film e miglior sceneggiatura originale agli Oscar, dalla regista Song

Prima di andare in sala ero molto curioso di scoprire questo film, dato che si diceva fosse uno dei papabili vincitori per l’Oscar al miglior film straniero. Dopo la visione sono abbastanza convinto di questa opininone, anche se aqncora spero tanto per Io Capitano!

Past Lives è infatti un film delizioso, dai toni cupi e allo stesso tempo dolci. La regista Song ha messo in scena una storia molto personale, forse non autobiografica ma che rispecchia sicuramente dei tratti in cui molti possono ritrovarsi. La narrazione temporale presenta dei salti nelle vite di due personaggi dalle storie complicate, le cui strade, dopo essersi divise, si rincontrano.

La forza principale i questi personaggi non è certo la caratterizzazione, che ho trovato abbastanza esplicitata e non mostrata, ma bensì la loro psicologia. Non sappiamo quasi nulla, o meglio non ci sono scene in cui vediamo all’opera i due protagonisti Nora e Hae Sung nelle loro vite fuori dall’interazione tra loro, e quindi, al di là del marito di Nora nel finale, non capiamo bene che cosa affrontano nel mondo i due personaggi quando si devono lasciare.

Possiamo dedurre che siano vite nella normali, ma evidentemente non bastano, perché sentono che tra di loro c’è un qualcosa di più grande. L’intento del film non è certo questo però, è invece quello di mostrare una storia intima di due persone che si fanno domande su come sarebbe potuta andare la loro vita se l’evento tragico dell’emigrazione non fosse accaduto.

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Nonostante ci venga mostrato solo uno spaccato per volta delle loro vite, in ellissi temporali di 12 anni l’una, risulta comunque a primo impatto assurdo che due persone che vivono a migliaia di km di distanza e non si frequentino da anni possano provare una così forte attrazione da volersi incontrare a tutti i costi. Ma alla fine del film, anche grazie a un climax da magistrale, anche lo spettatore inizia a chiedersi, se nella stessa situazione, come si sarebbe comportato.

Ed è qui che il film porta in scena in modo vincente la il suo punto di forza maggiore: la continua incertezza. I personaggi sono in continuo conflitto personale per un amore non sbocciato che non riescono a superare poiché è difficile scendere a patti col passato. Fino all’ultimo vediamo l’evoluzione di questo rapporto funestato da scelte non completamente volontarie, ma che in modo abbozzato più volte viene ricucito.

Durante la visione mi sono accorto di essere passato più volte ad alternanza a voler o non volere un lieto fine per la relazione, perché via via che progredivano gli eventi, si accavallavano motivazioni più o meno valide, che alla fine del film. ho raccolto e mi hanno dato fastidio, mi hanno messo in crisi, portandomi a riflettere sull’autenticità delle nostre vite, e di come siano a volte decisioni che prendiamo a cambiare radicalmente tutto.

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In conclusione, una storia d’amore che mette in crisi raccontando le funestate vicende di due personaggi distanti fisicamente ma legati da un passato con cui non riescono a fare pace, in grado di far riflettere sulle proprie scelte di vita e sull’autenticità delle proprie relazioni. Una storia intima dal ritmo lento che, attraverso la metafora delle “Past Lives”, porta in scena personaggi dalla psicologia complessa che tengono in tensione lo spettatore fino alla fine.

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Disney+ – Rivelata data di uscita e trailer di X-Men ’97

Disney Rivelata data di uscita e trailer di X Men

La Disney ha rilasciato il primo trailer di X-Men ’97 e ha confermato la data di uscita per il 20 marzo 2024 su Disney+.

Il nuovo trailer della serie animata X-Men ’97, rivela come gli X-Men raccolgono i pezzi dopo l’apparente morte del Professor X alla fine dell’amatissima serie animata originale degli anni Novanta.

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Tornano diversi membri del cast originale, tra cui Ciclope, Wolverine, Gambit, Tempesta, Alfiere, Bestia e Rogue. In assenza del Professor X, Ciclope sembra essere al comando, fino a quando Magneto non si fa vivo reclamando tutto ciò che Charles Xavier possedeva.

Vale la pena notare che X-Men ’97 riceverà un fumetto prequel che debutterà il 27 marzo 2024. Il fumetto di X-Men ’97 è scritto da Steve Foxe e disegnato da Salva Espin. Foxe ed Espin hanno precedentemente collaborato a X-Men ’92: House of XCII, una serie che esplora un universo in cui gli eventi di House of X del 2019 si svolgono con il cast di X-Men: The Animated Series. Foxe ha anche scritto libri recenti sugli X, come Dark X-Men e Dead X-Men. Il fumetto X97 è stato progettato per colmare il divario tra la serie animata originale e il suo imminente revival, anticipando nuove rivelazioni su personaggi come Wolverine, Tempesta e Jubilee.

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X-Men ’97 esce prima di Deadpool e Wolverine, l’unico film del MCU in uscita quest’anno.

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The Umbrella Academy 4 – Netflix rivela la data di uscita dell’ultima stagione

The Umbrella Academy Netflix rivela la data di uscita dellultima stagione

Netfli ha rivelato, insieme a vari nuovi poster, la data di uscita di The Umbrella Academy 4, l’ultima stagione della serie

Netflix ha rivelato che The Umbrella Academy 4 tornerà per la sua ultima stagione con l’uscita prevista per giovedì 8 agosto 2024 e ha condiviso una nuova serie di poster dei personaggi che anticipano la fine della serie.

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I poster mostrano il clan Hargreeves che si prepara a entrare nella linea temporale per l’ultima volta, con immagini di Viktor di Elliot Page, Luther di Tom Hopper, Diego di David Castañeda, Allison di Emmy Raver-Lampman, Klaus di Robert Sheehan, Ben di Justin H. Min e Colm Feore nel ruolo del peggior padre del mondo, Sir Reginald Hargreeves.

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Torna anche Aidan Gallagher nel ruolo di Numero Cinque, mentre Ritu Arya riprende il suo ruolo preferito dai fan, quello di Lila Pitts. Anche Nick Offerman e Megan Mullally, coppia sposata nella vita reale, si uniscono all’ultima stagione della serie fantascientifica per interpretare i sensibilissimi coniugi dottori Gene e Jean Thibedeau, insieme a David Cross nel ruolo di un timido uomo d’affari di nome Sy Grossman.

Netflix ha annunciato il rinnovo della quarta stagione di The Umbrella Academy nell’agosto del 2022, poco più di due mesi dopo l’esordio della terza stagione sulla piattaforma di streaming. Il prossimo capitolo riprenderà proprio da dove si era interrotto, con la famiglia Hargreeves privata dei suoi poteri e che dovrà affrontare nuove minacce in un universo appena resettato.

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The Umbrella Academy è stata molto apprezzata da Netflix e ha ricevuto il plauso della critica in tutte e tre le sue stagioni.

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Tutti i riferimenti all’arte del “Il Ragazzo e l’Airone”

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Tutti i riferimenti artistici del maestro Miyazaki ne” Il ragazzo e l’airone”

A quasi due mesi dall’uscita dell’ultimo capolavoro del Maestro Hayao Miyazaki, arriva uno degli articoli che più aiuta a capire l’arte che c’è dietro e a sbrogliare quella matassa che è il film “Il ragazzo e l’airone”.

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Innanzitutto sappiamo essere una storia quasi totalmente autobiografica (eccetto ovviamente per le parti fantastiche) e pare essere l’ultimo progetto del grande maestro giapponese. Risulta quindi abbastanza comprensibile che abbia voluto concentrare nella sua opera ultima tutto ciò che gli passava per la testa. Rischiando di sfiorare una trama troppo complessa. Per la recensione del film però, non siete nel posto giusto. Ce ne siamo occupati in tre, nel format CineChat, ogni giovedì dalle 21:45 in live sul canale youtube di PopSpace . Sei coraggioso, citi frasi di personaggi storici ambigui e ti irrita il politically correct? Questa recensione de “Il ragazzo e l’airone” è per te, guardala, del film parliamo giusto cinque minuti.

Tornando a noi, come anticipato in questo articolo, mi occuperò di analizzare nello specifico i riferimenti al mondo dell’arte sapientemente mimetizzati nel film. Miyazaki nei suoi film ha sempre citato direttamente o indirettamente l’arte e le sue espressioni, con riproduzioni di quadri o semplicemente rendendone l’essenza. In questo caso però, i vari riferimenti sono davvero palesi, anche per un occhio meno allenato di quello di uno storico dell’arte.

riferimenti a quadri e film in il ragazzo e lairone v cvowthecc
1) Miyazaki cita il surrealista De Chirico- Mistero e malinconia 1950/1951
Tutti i riferimenti all’arte del “Il Ragazzo e l’Airone”

Partiamo con il botto: arrendiamoci subito al più astratto surrealismo, le città immaginarie e malinconiche di Giorgio De Chirico, capostipite della corrente metafisica italiana. La metafisica permea i quadri del pittore ma anche i fotogrammi del film di Miyazaki. Si nota senza troppa fatica nelle scene del film in cui il ragazzo protagonista, Mahito, vaga quasi senza meta nelle stanze surreali della sua mente. I lunghi corridoi sormontati da grandi portici con tante colonne, riportano subito alla mente le spazialità e l’urbanistica dechirichiana. La luce gioca sicuramente un ruolo protagonista, rendendo ancora più palese il richiamo all’artista italiano.

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Miyazaki e Boccioni
Tutti i riferimenti all’arte del “Il Ragazzo e l’Airone”

Una delle prime scene che rendono subito il film commovente è quella dell’incendio dell’ospedale, dove la madre di Mahito purtroppo perde la vita. La scena è carica di emozioni ma anche di riferimenti all’arte, infatti è impossibile non trovare similitudini con le caratteristiche futuriste. Le fiamme che salgono, brillano e scappano riportano alla mente i quadri futuristi di Umberto Boccioni, esponente di spicco della corrente Futurista.

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2) Studio per “La città che sale” Boccioni- 1910
Tutti i riferimenti all’arte del “Il Ragazzo e l’Airone”

Nello studio del dipinto si capisce molto meglio e si rende molto più l’dea del calore, della velocità con cui succede tutto. Insomma, ci si rende conto che c’è di mezzo l’amore per la velocità, per la guerra e per il colore. Tutto succede in poco tempo, un battito di ciglia e l’ospedale è incendiato dalle bombe, la società si è evoluta. Questo Miyazaki ha deciso di rendere chiaro con i riferimenti a questa particolare corrente artistica. Il caos, il rosso e le brevi pennellate che rinchiudono una fretta pittorica finalizzata a rendere chi lo guarda ansioso pervaso da artistica eccitazione.

Progetto senza titolo x
L’isola dei morti (Die Toteninsel) 1880/1886
Arnold Böcklin
Tutti i riferimenti all’arte del “Il Ragazzo e l’Airone”

Come non sappiamo cosa ha spinto Miyazaki a intraprendere la strada del racconto verosimile della sua vita unendolo al fantastico e all’onirico, non sappiamo nemmeno cosa ha portato il pittore simbolista svizzero Arnold Böcklin a questa visione particolarmente onirica e dai toni lugubri. “L’isola dei morti” è sicuramente una delle ispirazioni per l’isola su cui Mahito atterra dopo il suo viaggio surreale. La pietra tombale è anch’essa una palese citazione al quadro.

Progetto senza titolo
Tutti i riferimenti all’arte del “Il Ragazzo e l’Airone”

Il tono romantico del paesaggio è una della caratteristiche principali dei film d’animazione dello studio Ghibli. Basti pensare ai paesaggi de ” Il castello errante di Howl” ma anche alle sequenze del bosco de “La principessa Mononoke” o “La città incantata”. E anche questo ultimo film non delude certo come ambientazioni e paesaggi. Le ispirazioni sono romantiche, ricordano sicuramente i paesaggi mitici del Romanticismo ottocentesco, con citazioni da Monet e Friedrich. La natura è protagonista di ogni fotogramma, rendendosi attrice principale per qualche istante. E’ il caso della citazione a Velasquez dove si utilizza la pittura a olio ma una pennellata veloce, quasi a ricordare la caratteristica onirica dell’ambientazione. Influenzato dalle tecniche impressioniste, ci regala una malinconica visione di una villa romana in ristrutturazione, lasciandoci però nel dubbio delle nostre emozioni: malinconia, ma calma. Queste citazioni vengono colte da Miyazaki che nei brevi interludi paesaggistici ci regala momenti di calma paesaggistica.

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Tutti i riferimenti all’arte del “Il Ragazzo e l’Airone”

Altra citazione surrealista è sicuramente quella a Renè Magritte, ben mimetizzata nella storia. La differenza fra realtà e finzione è anche il cardine del film, oltre che una delle caratteristiche della corrente artistica surrealista. In questo caso si tratta di un sogno di Mahito o di qualcosa veramente accaduto? Idee chiare, ma Magritte stesso riteneva che le sue opere non significassero assolutamente niente, spronando lo spettatore a una ricerca interna di risposte. Le stesse risposte che lo spettatore de ” Il ragazzo e l’airone” sta ancora cercando dopo svariati mesi.

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Non sono riferimenti solo al pittorico, ma anche al grande schermo. Miyazaki ha deciso di citare il regista cinque volte premio Oscar Federico Fellini con 8½ (1963). Anche in questo caso torna il sentimento del reale e della finzione. Fantasticherie che rincorrono eventi reali e concreti che turbano l’animo dello sconsolato regista protagonista della storia felliniana. Concreto contro reale, è appurato ormai essere un collegamento saldo con il film del maestro giapponese.

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Dante e l’Inferno di Mahito
Tutti i riferimenti all’arte del “Il Ragazzo e l’Airone”

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Citazione letteraria, Dante. Miyazaki ci sorprende con una chicca dal sapore tutto fiorentino. Come Dante intraprende un lungo viaggio attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso anche Mahito intraprende il suo personale viaggio per comprendere meglio ciò che sta per succedere attorno a lui. La morte della madre e poco dopo la nuova vita del padre con la sorella della defunta moglie.

I Fantastici Quattro – Rivelata data di uscita e cast del nuovo film della Marvel, ci sarà Pedro Pascal

I Fantastici Quattro Rivelata data di uscita e cast del nuovo film della Marvel ci sara Pedro Pascal

È stato appena rivelato ufficialmente dalla Marvel, la data di uscita e il cast del nuovo film di I Fantastici Quattro della fase 5 dell’MCU

I Marvel Studios hanno rivelato non solo la nuova data di uscita del 25 luglio 2025 per I Fantastici Quattro, ma anche la grande notizia che il film sarà interpretato da Pedro Pascal nel ruolo di Reed Richards, Vanessa Kirby in quello di Sue Storm, Ebon Moss-Bachrach in quello di Ben Grimm/La Cosa e Joseph Quinn in quello di Johnny Storm.

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I fantastici quattro film

I Marvel Studios hanno condiviso la grande notizia su X/Twitter con un fantastico poster che raffigura tutti questi personaggi insieme che festeggiano San Valentino. Un tocco di classe è rappresentato anche dall’adorabile robot H.E.R.B.I.E. e da un’immagine sul muro del Ben Grimm di Moss-Bachrach come astronauta della NASA prima di essere trasformato in La Cosa.

Le voci sul casting de I Fantastici Quattro sono state tra le più grandi in circolazione nel mondo della Marvel, e ora abbiamo finalmente le nostre risposte. La notizia conferma anche che John Krasinski, che ha interpretato Reed Richards in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, non riprenderà il ruolo in questo film… almeno nel ruolo di protagonista. Con il multiverso non si sa mai!

Pascal, che sta continuando a costruire un curriculum impressionante dopo The Last of Us, The Mandalorian, Game of Thrones e altro, era stato segnalato per il ruolo nel novembre 2023 e la notizia si è rivelata vera.

I Fantastici Quattro fa parte della Fase 5 del MCU ed è in lavorazione da tempo. Il film sarà diretto da Matt Shkman e Josh Friedman sarà incaricato di riscrivere la sceneggiatura scritta da Jeff Kaplan e Ian Springer.

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Non sappiamo molto di più sul film, ma sappiamo che non sarà una storia di origini e che si ispirerà in parte a It’s Always Sunny in Philadelphia. Shakman è stato regista e produttore esecutivo dello show, oltre ad aver lavorato a Succession, Game of Thrones, Mad Men, The Boys, Fargo e molto altro.

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MCU – Non ci saranno film standalone di Hulk

MCU Non ci saranno film standalone di Hulk

Mark Ruffalo ha confermato che non ci sarà un altro film standalone su Hulk nel MCU, ma che il personaggio potrebbe riapparire.

L’attore ha commentato lo status di Hulk nel MCU durante una recente discussione al Santa Barbara International Film Festival (SBIFF), ricordando una conversazione avuta con il capo dei Marvel Studios Kevin Feige sul grande supereroe verde e sui modi in cui pensavano di poter sviluppare il personaggio.

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“Kevin [mi ha chiesto]: ‘Cosa ti piacerebbe fare?’ Mi ha risposto: ‘Cosa faresti se avessi un film di Hulk standalone?'”. Ha rivelato Ruffalo. “E io ho risposto: “Beh, mi piacerebbe portarlo da questo maniaco furioso a una specie di personaggio integrato”. E lui mi ha detto: ‘Ok, lo faremo nel corso di quattro film. Non vi daremo mai un Hulk indipendente… Non voglio farvi perdere la testa… ma non succederà”.

Il segmento è stato postato su X/Twitter da @CultureCrave, spingendo le persone a condividere i loro pensieri sulla notizia. Una persona ha espresso delusione, scrivendo: “Terribile. Semplicemente orribile. Hulk ha bisogno di uno standalone”, mentre un altro ha sostenuto che: “Preferirei che fosse una delle parti migliori di un ensemble, piuttosto che una faticaccia come l’Hulk del 2003”.

Ruffalo ha alimentato le speranze dei fan sul ritorno di Hulk durante la stessa discussione, ma la gente ha frainteso i suoi commenti e, per un momento, hanno pensato che stesse riprendendo il suo ruolo in Captain America: Brave New World, fino a quando diverse fonti hanno chiarito con Variety che l’attore non reciterà nel film al fianco dell’eroe titolare Anthony Mackie.

Ruffalo si è preso una piccola pausa dai film del MCU negli ultimi anni. Mentre l’attore è apparso in progetti come She-Hulk e What If…?, il suo ultimo ruolo in un film Marvel (a parte un breve cameo di Shang-Chi) è stato nel 2019 con Avengers: Endgame. Da allora, l’attore ha preso parte ad altri film non supereroistici, tra cui I Know This Much Is True, The Adam Project e, più recentemente, Poor Things.

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Nel 2024 avremo un solo film del MCU, il nuovo Deadpool & Wolverine, che uscirà nelle sale il 26 luglio. Il primo trailer è stato presentato in anteprima durante il Super Bowl e si è già meritato numerosi rewatch con i suoi Easter eggs e i camei degli X-Men e le battute vietate ai minori

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Spider-Man – Un film su Miles Morales in live-action si farà “prima o poi” ha rivelato Amy Pascal

Spider Man Un film su Miles Morales in live action si fara prima o poi ha rivelato Amy Pascal

Amy Pascal ha confermato che un film di Miles Morales in live-action si farà “un giorno”, ma altri progetti hanno la priorità.

Variety ha parlato con la Pascal in occasione del pranzo degli Oscar 2024 e le ha chiesto un aggiornamento sul film di Miles Morales in live-action, che aveva precedentemente rivelato essere in lavorazione. L’ex capo della Sony ha affermato che il progetto fa ancora parte dei piani per il crescente universo di Spider-Man, ma prima di esso usciranno due film.

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Chris Miller, che ha lavorato al franchise Spider-Verse con il suo partner creativo Phil Lord, ha retwittato il segmento dell’intervista per chiarire che i due film che verranno realizzati per primi sono Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, che è la terza e ultima parte della trilogia animata di Miles Morales, e il film Spider-Man 4 di Tom Holland.

Sembra che i fan di Spidey dovranno aspettare ancora un po’ prima di vedere Miles Morales in versione live-action, dato che Beyond the Spider-Verse non ha ancora una data di uscita. In precedenza, la Sony aveva programmato il film che chiude la trilogia per il 2024, prima di rimuoverlo completamente dal suo programma di uscite a causa dell’impatto dei due scioperi di Hollywood dello scorso anno.

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Allo stesso modo, la Disney aveva appena confermato il quarto film di Spider-Man quando le notizie hanno rivelato che le riunioni in corso sono state messe in pausa dallo sciopero. Holland ha dichiarato a Variety che ci sono state “diverse conversazioni”, ma il progetto era ancora “nelle fasi molto, molto iniziali” quando le riunioni sono state sospese.

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Look Back – Rivelato il film anime, insieme al suo primo trailer

Look Back Rivelato il film anime insieme al suo primo trailer

Il manga one-shot di Tatsuki Fujimoto, Look Back, verrà adattato in un film anime ed uscirà in Giappone n a giugno 2024

Look Back, un manga one-shot del creatore di Chainsaw Man, Tatsuki Fujimoto, riceverà un film anime, annunciato oggi con un teaser trailer e un sito web.

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Il breve manga, che segue le vicende di una giovane artista e di un compagno di classe costretto a casa, è stato pubblicato online per la prima volta nel 2021, poco dopo la conclusione della prima parte di Chainsaw Man.

La notizia di questo adattamento era stata anticipata all’inizio del mese, quando era stato registrato il dominio web Lookback-anime.com, ma oggi è arrivato l’annuncio ufficiale e il rilascio di un trailer, che mostra la protagonista Ayumu Fujino mentre disegna alla sua scrivania prima di voltarsi e, giustamente, guardarci.

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L’anime è prodotto dallo Studio Durian e diretto da Kiyotaka Oshiyama, animatore di lunga data che ha contribuito a Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance, Arrietty e Si alza il vento. Il film uscirà nelle sale giapponesi il 28 giugno 2024.

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Game of Thrones – Nuovo spin-off sulla Conquista di Aegon in lavorazione

Game of Thrones Nuovo spin off sulla Conquista di Aegon in lavorazione

Un nuovo spin-off di Game of Thrones sulla Conquista di Aegon è in lavorazione con lo scrittore Mattson Tomlin, famoso per The Batman.

Secondo The Hollywood Reporter, la HBO ha fatto un passo avanti nel progetto di Game of Thrones sulla Conquista di Aegon, da tempo in sospeso, collaborando con Tomlin, che ha co-scritto The Batman – Parte II con il regista Matt Reeves. Il regista si occuperà della storia di Aegon I Targaryen e della sua “sanguinosa e brutale conquista” del continente di Westeros.

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Come i lettori dei libri sapranno, Aegon I Targaryen è uno dei Targaryen più influenti che hanno preceduto l’era di Daenerys di Game of Thrones. Ha conquistato sei dei Sette Regni di Westeros (Dorne è l’unico rimasto fuori) ed è diventato il primo re del Trono di Spade, governando con le sue sorelle-mogli Visenya e Rhaenys.

Data l’importanza storica di questo particolare evento e l’interesse generale per la famiglia dai capelli d’argento, la HBO ha vagheggiato per un po’ di tempo l’idea di un progetto sulla Conquista di Aegon, e lo scorso aprile un rapporto indicava che il prequel era nelle prime fasi di sviluppo come parte dei piani di costruzione del franchise del network.

The House of the Dragon è stato un seguito di enorme successo di Game of Thrones, segnando la più grande première nella storia della rete via cavo premium. La seconda stagione dell’acclamata serie fantasy sarà lanciata quest’estate (forse ad agosto), continuando l’adattamento di Fuoco e Sangue di George R.R. Martin.

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Tuttavia, diversi progetti di prequel e spin-off di Game of Thrones sono andati in fumo in passato. Lo scorso gennaio Martin ha rivelato che la HBO aveva accantonato alcuni progetti, ma non ha rivelato quali di quelli in discussione fossero stati messi in secondo piano, limitandosi a dire che la serie del Hedge Knight è ancora in corso e che entrerà in produzione quest’anno.

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Willy il Coyote – Il film in live-action sarà cancellato

Willy il Coyote Il film in live action sara cancellato

Sembra che il film su Willy il Coyote sarà cancellato, dopo che la Warner Bros. non è riuscita a trovare un acquirente.

TheWrap ha riportato che la Warner Bros. ha rifiutato le offerte di Amazon, Netflix e Paramount. La Paramount avrebbe anche proposto un’uscita nelle sale cinematografiche per il film, che la Warner Bros. avrebbe rifiutato. La Warner Bros. avrebbe chiesto 75-80 milioni di dollari per il film di Willy il Coyote e non avrebbe permesso agli studios di fare una controfferta.

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Inoltre, TheWrap sostiene che i quattro dirigenti della Warner Bros. che hanno preso la decisione, tra cui l’amministratore delegato e presidente David Zaslav, non hanno ancora visto il montaggio finale del film. Due dirigenti, gli amministratori delegati e i co-presidenti del Warner Bros. Motion Picture Group Michael De Luca e Pam Abdy, avrebbero visto un “director’s cut”. Al contrario, il presidente della Warner Bros. Pictures Animation Bill Damaschke ha visto un’anteprima del film per il pubblico.

Carsten Kurpanek, che ha lavorato come montatore per il film, è intervenuto su X/Twitter per esprimere la sua frustrazione per la decisione della Warner Bros. e si è unito ad altri che ancora una volta chiedono alla società di distribuire il film.

Willy il Coyote, annunciato nel 2022, è co-scritto da James Gunn e ha come protagonista John Cena. Sarebbe dovuto uscire il 21 luglio 2023 su Max (ex HBO Max), ma il film è stato cancellato lo scorso novembre nonostante le riprese fossero già terminate.

Alla notizia della cancellazione del film, molti si sono riversati su Internet, soprattutto su X/Twitter, per esprimere il loro disappunto per la decisione. Diversi registi che hanno visto il film lo hanno elogiato. Il deputato statunitense Joaquin Castro ha inviato un tweet alla Federal Trade Commission (FTC) chiedendo all’ente regolatore statunitense di indagare sulla Warner Bros. Discovery per quella che ha descritto come una “pratica predatoria” di cancellare i progetti a favore di sgravi fiscali.

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In seguito alle reazioni del pubblico, la Warner Bros. ha permesso ai registi di vendere Willy il Coyote ad altri studios. L’attore Eric Bauza, che nel film dà la voce a Wile E. Coyote, ha persino condiviso un’immagine del film in anteprima a dicembre, con una didascalia che lasciava sperare che il film sarebbe finalmente uscito nel 2024.

La Warner Bros. Discovery pubblicherà la relazione sugli utili del quarto trimestre il 23 febbraio, e si ipotizza che annuncerà la cancellazione del film. Willy il Coyote è uno dei tanti film che sono stati cancellati, insieme ad altri film della WB, Batgirl e Scoob! Holiday Haunt, che hanno avuto un destino simile.

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