Scopri su Popspace tutte le ultime serie TV uscite ma anche le più sconosciute che possono interessarti. Curiosità dal mondo dei film e delle serie TV, tutte le novità giorno per giorno e news inedite sullo sviluppo dei film e le serie in uscita. Classifiche dei migliori film mensili, le migliori serie consigliate per argomenti. Consigli su perle d’autore mai viste, film d’azione, supereroi, indie e tanto altro ancora. Recensioni sui film che ti consigliamo di vedere.
La Serie TV è un’opera composta da episodi, molto spesso con segmenti narrativi e trame chiuse e con personaggi ricorrenti in tutti gli episodi. Si dice invece mini serie tv quando abbiamo un opera con pochi episodi concentrati. Molto spesso le serie tv si protraggono negli anni e si estendono in molte stagioni, diventando dei veri e propri punti di riferimento per generazioni che crescono a in concomitanza con la serie. Alcune degli serie tv più iconiche sono sicuramente : Breaking Bad, Lost, Friends, Vikings, Game Of Thrones ( Il trono di spade ), Peaky Blinders, Modern Family, Suburra, Gommorra, The Big Bang Theory e molte altre.
Tanti approfondimenti sul mondo del cinema e del film, le nuove uscite, le classifiche delle migliori pellicole uscite nei cinema, i blockbuster che battono tutti i record al botteghino. Qui su popspace.it potrai trovare tantissimi approfondimenti su molti generi: Film di azione, Film di avventura, drammatico o anche documentario. In particolare approfondiamo film e saghe che ci appassionano da sempre, la fantastica e leggendaria trilogia The Lord of The Ring ( Il signore degli anelli ), Le narrazioni di Harry Potter, Film come Ready Player One, Interstellar e molti altri.
Ecco il primo teaser trailer live-action ufficiale di “Five Nights at Freddy’s”, il film che adatta il videogioco horror!
Il trailer del film Five Nights at Freddy’s introduce l’adattamento dell’omonima serie di videogiochi. Il film ha come protagonista Josh Hutcherson nel ruolo di Mike Schmidt, una guardia della sicurezza che lavora da Freddy Fazbear’s Pizza e che scopre che le mascotte del ristorante sono capaci di uccidere. Il film è in lavorazione da quasi dieci anni e le riprese sono iniziate all’inizio di quest’anno.
Ora, dopo aver condiviso un nuovo poster del film, la Universal ha rilasciato il primo teaser trailer di Five Nights at Freddy’s.
Il teaser offre un breve assaggio del terrore che caratterizzerà l’adattamento cinematografico live-action, introducendo anche il Mike di Hutcherson, che si ritrova coinvolto in questo bizzarro incubo. Il video mostra anche gli animatronics, pronti a terrorizzare chi si trova ancora lì dopo la mezzanotte.
Cosa rivela questo teaser trailer?
Il primo trailer ufficiale di Five Nights at Freddy’s offre molte informazioni interessanti per coloro che attendono con ansia l’adattamento cinematografico del titolo horror.
Uno dei maggiori punti di interesse del video è la fedeltà al gioco dei design degli animatronics, portati in vita dal Jim Henson’s Creature Shop, che fa il suo debutto nel genere horror dopo aver lavorato principalmente a progetti per famiglie, tra cui il franchise Dark Crystal.
Un altro elemento promettente presente nel primo teaser di Five Nights at Freddy’s è la location, che sembra aver adattato gran parte del suo layout direttamente dal materiale di partenza, compresa la famigerata angolazione della telecamera del palco che i giocatori controllano per individuare eventuali attività inquietanti
Dato che il film elimina il carattere di agency del videogioco, sembra probabile che le telecamere e la stanza di sicurezza saranno meno significative, anche se una loro rappresentazione accurata si rivelerebbe comunque interessante.
L’altra importante rivelazione del teaser trailer di Five Nights at Freddy’s è il primo sguardo al William Afton di Matthew Lillard. Chi ha familiarità con i giochi lo riconoscerà come l’antagonista principale del franchise, oltre agli animatronics stessi, in quanto creatore dei Funtime Animatronics e assassino di bambini, i cui spiriti possiedono molti degli animatronics.
Non è chiaro quanto di questo retroscena verrà esplorato nel film, anche se il rapido sguardo ad Hutcherson con un gruppo di bambini sembra indicare che questo aspetto verrà affrontato in qualche modo.
Netflix ha appena rivelato il primo trailer del tanto atteso film d’azione Extraction 2, con Tyler Rake, insieme alla data di uscita
Il tanto atteso ritorno di Tyler Rake è quasi arrivato. Extraction, interpretato da Chris Hemsworth, ha stabilito un record per Netflix nel 2020, diventando uno dei film originali più visti di tutti i tempi. Il finale del film ha piantato il seme per un sequel e la popolarità del film ha quasi garantito che un altro capitolo sarebbe stato realizzato. Quest’estate, Extraction 2 arriverà su Netflix, che ha finalmente svelato il primo trailer completo dell’imminente sequel d’azione e la sua data di uscita.
Oggi è stato pubblicato il trailer ufficiale di Extraction 2, che arriva esattamente un mese prima del debutto del film su Netflix in tutto il mondo. Potete vederlo nel video qui sotto!
Hemsworth riprende il suo ruolo di Tyler Rake in Extraction 2 e si riunirà al regista di Extraction Sam Hargrave. Prima del primo Extraction, Hargrave è stato coordinatore degli stunt e regista di seconda unità per i Marvel Studios. Joe e Anthony Russo, registi di Captain America: The Winter Soldier e Avengers: Endgame, hanno prodotto i film di Extraction per Netflix. Joe Russo ha scritto la sceneggiatura di entrambi i film.
“Io sono super eccitato, Hemsworth è super eccitato, Netflix è eccitata, quindi si tratta solo di portare a termine le riprese”, hanno dichiarato Joe e Anthony Russo a ComicBook.com. “Trovare motori appassionati dietro le storie richiede una quantità incredibile di linfa vitale per realizzare un film, e sai, hai bisogno di un motore, di un motore creativo, di qualcuno che sia entusiasta. E sapete che Sam era un mio caro amico perché abbiamo lavorato con lui per quasi un decennio, soprattutto sui film Marvel. Sapevamo quanto fosse talentuoso e che poteva fare questo salto di qualità”.
Di cosa parla Extraction 2?
Ecco la sinossi ufficiale di Extraction 2 di Netflix:
“Chris Hemsworth torna a vestire i panni di Tyler Rake in EXTRACTION 2, il sequel del film d’azione campione d’incassi di Netflix EXTRACTION. Dopo essere sopravvissuto a malapena agli eventi del primo film, Rake torna a vestire i panni del mercenario australiano sottocopertura, incaricato di un’altra missione mortale: salvare la famiglia malconcia di uno spietato gangster georgiano dalla prigione in cui è detenuta”.
Ecco il nuovo trailer del film Disney “Haunted Mansion”, che trasforma (per la seconda volta) l’attrazione in un live-action!
Un nuovo trailer di Haunted Mansion rivela i rischi mortali che i personaggi dovranno affrontare in questo film ricco di star. Haunted Mansion è un adattamento cinematografico dell’omonima attrazione del parco a tema, ed un remake di The Haunted Mansion del 2003.
Del cast fanno parte Owen Wilson, Danny DeVito, Ryan Gosling, Jamie Lee Curtis, Winona Ryder, Rosario Dawson, Jared Leto, Tiffany Haddish, Hasan Minhaj, Lakeith Stanfield e Chase Dillon.
Ora, Haunted Mansion ha rilasciato un teaser che anticipa la spaventosa posta in gioco della trama.
Le riprese del nuovo reboot di “Hellboy”, intitolato “The Crooked Man”, ha terminato le riprese principali, e Mignola è soddisfatto.
A poche settimane dall’annuncio iniziale, il nuovo film di Hellboy ha terminato la produzione. Il creatore di Hellboy Mike Mignola ha rivelato su Instagram che la produzione del reboot ha concluso le riprese principali, che si sono svolte in Bulgaria.
Sebbene non si conoscano le tempistiche esatte, si pensa che le riprese di The Crooked Man sia iniziato ad aprile, il che significa che il film è stato girato per non più di sette settimane. A prescindere da ciò, Mignola stesso ha già definito il progetto come l’adattamento più fedele di Hellboy mai realizzato.
“Non sono stato sul set per questo [film], ma sono stati tanto gentili da mandarmi i giornalieri [il totale del girato effettuato in una sessione di riprese, n.d.r.] e devo dire che mi è piaciuto molto quello che ho visto”, ha dichiarato Mignola in un post.
“Se i fan stavano aspettando un film su Hellboy che fosse effettivamente un adattamento di una delle mie storie, penso che finalmente ne avranno uno”. Il leggendario creatore di fumetti si è poi congratulato con i registi coinvolti nella produzione, tra cui il regista di Crank e Ghost Rider – Spirito di vendetta Brian Taylor.
“Congratulazioni al regista Brian Taylor e ad un cast davvero meraviglioso… e al co-sceneggiatore Chris Golden che ha fatto tanto per capire come dare allo studio quello che voleva e rimanere fedele al cuore e all’anima di THE CROOKED MAN, la mia storia preferita di Hellboy”, ha aggiunto lo scrittore. “Vorrei che Richard Corben fosse ancora qui per vederlo: hanno fatto un lavoro meraviglioso per dare vita al suo orribile personaggio”.
Basato su una serie di Mignola e Corben amata dal pubblico, Hellboy si ritrova nell’Appalachia di metà secolo per dare la caccia al “Diavolo locale”. Mignola ha dichiarato in precedenza che questa iterazione del personaggio è la cosa più vicina all’horror a cui abbia mai collaborato per un live-action.
In merito alla nuova bozza di Taylor, Mignola aveva detto a Variety che “La sua intenzione è quella di fare un film dell’orrore, il che sarà bello. Sarà interessante”.
“Ho letto la nuova bozza della sceneggiatura ieri e sì, è decisamente R [Rated]. È la prima sceneggiatura di Hellboy che ho letto e mi ha fatto pensare: ‘Oh, è un film horror’, che è quello che volevo. Taylor non è conosciuto come regista di film horror. Ma finora abbiamo visto due registi di film horror fare film su Hellboy e non abbiamo mai ottenuto un film horror”.
Ha aggiunto: “Per anni abbiamo detto: se dovete fare un film su Hellboy, fatelo piccolo. E la storia perfetta per farlo è la mia preferita, ‘The Crooked Man’. Penso che sia una delle cose migliori che io abbia mai scritto. È illustrata magnificamente da Richard Corben ed è una storia consistente che non coinvolge un milione di personaggi diversi.”
“In realtà tutti erano d’accordo fin dall’inizio: ‘Sì, vogliamo fare quella’. Dal punto di vista del budget, è un bene perché è una storia a basso costo. Non è l’origine di Hellboy. Non è Hellboy che salva il mondo. Non è enorme. È una storia sottile, oscura, un piccolo racconto popolare horror”.
Hellboy: The Crooked Man non ha ancora stabilito una data di uscita o un metodo di distribuzione.
Il film di Super Mario Bros è stato un successone e visto quello l’imminente di Tears of the Kingdom, potrebbe mai arrivare un film su Zelda?
Il film di Super Mario Bros. è di gran lunga il più grande successo del 2023, avendo incassato oltre 521,8 milioni di dollari negli Stati Uniti e 1,1 miliardi di dollari in tutto il mondo. Nintendo potrebbe considerarla una vittoria e andarsene, ma l’anno è appena iniziato. Mentre Mario entra nel suo sesto fine settimana al botteghino, c’è solo una minaccia reale alla sua completa presa sul pubblico di tutte le età: The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom. Il tanto atteso sequel di Zelda è arrivato ed è destinato a diventare un’altra astronomica vittoria per l’azienda.
L’innegabile presa di Nintendo sullo Zeitgeist solleva una domanda importante: Dov’è il film di Zelda?
Alla fine della grande intervista di Polygon con il produttore di Tears of the Kingdom, Eiji Aonuma, e con il regista Hidemaro Fujibayashi, ci siamo ritrovati a morire dalla voglia di sapere se un film di Zelda fosse una possibilità remota, per non dire all’orizzonte. La risposta è stata promettente per tutti coloro che sperano di posare un giorno il controller e crogiolarsi nel bagliore di Hyrule.
“Sono sicuramente interessato”, ha detto Aonuma a Polygon attraverso un interprete. “Ma non sono solo io a essere interessato a qualcosa che fa accadere le cose, purtroppo!”.
Sebbene Aonuma si riferisca al visionario creatore di Legend of Zelda e Mario, Shigeru Miyamoto, noto perfezionista, ci sono altri titani necessari da smuovere a Nintendo. Nel corso di una telefonata con gli investitori tenutasi all’inizio di maggio, l’amministratore delegato Shuntaro Furukawa ha fatto presente agli investitori e al mondo intero che l’azienda non ha intenzione di lanciarsi in nuovi progetti cinematografici basati sui personaggi Nintendo. Quando gli è stato chiesto di espandere i flussi di entrate non legati ai giochi, un inevitabile film su Super Mario Bros. non è stato nemmeno menzionato. Se c’è un futuro cinematografico per Link, Zelda e Ganondorf, non è certo nell’immediato futuro. Ma Aonuma vuole vederlo.
Sebbene il film in live-action di Super Mario Bros. del 1993 abbia lasciato dietro di sé una terra bruciata degna di Calamity e abbia mantenuto Nintendo avara nel consentire l’apparizione dei suoi personaggi in altri media, negli anni 2000 si è assistito a un flusso costante di voci sull’adattamento di Zelda. La più grande era quella di una presunta serie televisiva di Zelda su Netflix; trapelata dal Wall Street Journal nel 2015, anche se mai confermata dallo streamer o da Nintendo, il conduttore di Adam Ruins Everything Adam Conover ha stranamente fornito la prova più evidente che si trattava davvero di un progetto. In un episodio del 2021 del podcast The Serf Times, Conover ha spiegato che, durante il suo periodo di lavoro presso CollegeHumor, è stato reclutato per lavorare a una versione in claymation di StarFox – che a quanto pare è implosa dopo la fuga di notizie sul progetto Zelda di Netflix.
Durante la presentazione di The Super Mario Bros. Movie all’inizio di quest’anno, a Miyamoto è stato anche chiesto se la società Illumination, che ha realizzato il film d’animazione in computer grafica, fosse interessata a progetti futuri. “Non c’è nulla che possa commentare al momento”, ha detto. “Ma siamo partiti dal fatto che abbiamo una visione condivisa della creazione, quindi penso che ci saranno opportunità in futuro”.
Aonuma vorrebbe vedere un film su Zelda, ma al momento non sembra che ci siano piani per capitalizzare il film su Super Mario Bros. Ma il regista di Tears of the Kingdom, Hidemaro Fujibayashi, ha anche detto a Polygon che c’è un’entità più grande – al di là dei creatori e degli amministratori delegati – che “fa accadere le cose”, per usare le parole di Aonuma.
“Forse la voce dei fan è quella che conta qui!”. ha detto Fujibayashi.
La seconda stagione della serie di The Last of Us 2 sembra essersi interrotta a causa dello sciopero degli sceneggiatori in america
Mentre lo sciopero degli sceneggiatori di Hollywood si conclude con la seconda settimana, un’altra serie si ferma. Variety riporta che The Last Of Us 2 della HBO non andrà avanti con la produzione, che inizialmente doveva iniziare le riprese all’inizio del 2024, e sarà interrotta.
A quanto pare, la serie era nel bel mezzo dei preparativi per il casting della seconda stagione quando i lavori sono stati interrotti. Questo non sorprende, visto che Variety riporta anche che non ci sono ancora copioni per la seconda stagione e che il team di casting ha chiesto agli attori di leggere battute prese direttamente da The Last of Us Part II, il sequel per PlayStation su cui si baserà la storia della nuova stagione.
Lo scrittore e showrunner Craig Mazin ha partecipato allo sciopero con il resto degli scrittori della Writers Guild of America (WGA), che stanno scioperando dopo che le trattative per una migliore retribuzione con aziende come Warner Bros. e Netflix si sono interrotte all’inizio di questo mese. Neil Druckmann, regista del gioco e co-creatore dell’adattamento per la HBO, non sta lavorando alla serie, come riporta Variety.
Uno dei principali punti di contesa nella vertenza sindacale è quanto gli autori guadagnano dalle royalties dello streaming. Mentre le aziende incassano centinaia di milioni di profitti, alcuni sceneggiatori riescono a malapena a sbarcare il lunario, anche quando i loro show vengono presi in considerazione dalle principali piattaforme di streaming. La prima stagione di The Last Of Us è stata un successo particolarmente grande per HBO Max, raccogliendo oltre 32 milioni di spettatori per episodio sia via cavo che in streaming.
Anche altre serie popolari si sono fermate a causa dello sciopero, come Stranger Things di Netflix e Andor, la serie di Star Wars della Disney. Ma un paio di grandi produzioni continuano ad andare avanti. La Warner Bros. sostiene che le sceneggiature della seconda stagione di House of the Dragon della HBO, il prequel di Game of Thrones, sono già complete. Tuttavia, come hanno sottolineato molti professionisti del settore, la scrittura degli show continua anche durante il processo di ripresa.
“Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri” è stato un successo, ma cosa potrebbe includere un potenziale sequel? Ecco i commenti dei registi!
Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri è stato bene accolto al suo arrivo nelle sale ed è ora disponibile per il noleggio. La domanda che ci si pone è: qual è il prossimo passo?
Chi ha apprezzato il primo film si chiede se sia in programma un sequel, vista la consueta formula D&D di avventure seriali, con gli stessi personaggi che affrontano sfide sempre più elaborate.
L’onore dei ladri può diventare un franchise? “Polygon” ha parlato con i registi e co-sceneggiatori del film, John Francis Daley e Jonathan Goldstein, per sapere se sperano in un sequel e quale forma vorrebbero che questo assumesse.
Daley afferma che l’accoglienza insolitamente positiva de L’onore dei ladri sia da parte della critica che del pubblico conferma una cosa riguardo ad un eventuale sequel, ovverosia che lui e Goldstein continuerebbero ad esplorare gli elementi comici del genere fantasy-avventura.
“Ha confermato tutte le cose che sospettavamo avrebbero avuto successo con il pubblico, e [un sequel] ci permetterebbe di fare leva su questi aspetti”, dice Daley. “C’era una certa trepidazione da parte di tutte le parti in causa, quando ci stavamo preparando a realizzare questo progetto, se il fatto che ci fossimo affidati all’umorismo avrebbe compromesso o danneggiato la posta in gioco del film.”
“Abbiamo questi personaggi in cui ci si può immedesimare e che sono in grado di parlare delle loro circostanze in modo divertente e umoristico. Credo che questo abbia contribuito a rafforzare l’idea che questo sia il tono giusto, e la strada giusta da percorrere”.
Cosa ci si potrebbe aspettare da un sequel?
Una scena del film “Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri”
Goldstein dice che ci sono alcuni elementi che il pubblico si aspetterebbe in un sequel: “Penso che probabilmente l’orso gufo farebbe un’altra apparizione, perché è sicuramente uno dei preferiti”, dice. “Penso che molte persone sui social media fossero in attesa di un beholder, e si meritano probabilmente un beholder se ci sarà un sequel. Ma al di là di questo, tutto dipenderà da quale sarà la storia più avvincente da raccontare”.
Detto questo, i registi non hanno ancora piani specifici per un sequel. “Non è mai stata nostra intenzione, quando siamo saliti a bordo di questo progetto, realizzare un franchise”, afferma Daley.
“Credo che questo avrebbe offuscato la nostra capacità di concentrarci interamente sul film in questione. L’errore cardinale che molti studios commettono è quello di mettere il carro davanti ai buoi, iniziando a creare un universo cinematografico prima ancora di realizzare un buon film singolo. Per noi, quindi, la prima cosa da fare era fare questo [film] per bene”.
È un atteggiamento rinfrescante in un mondo in cui gli studios continuano a dimenticare di iniziare in piccolo e di costruire un fandom in modo organico, invece di cercare di dare il via a un piano decennale di mega-blockbuster con ogni nuovo film. Ma naturalmente i registi stanno pensando a dove vorrebbero vedere andare questi personaggi in futuro.
Alla domanda su come sarebbe un sequel di L’onore dei ladri rispetto al primo film, Daley risponde subito con una battuta: “Penso alla stop-motion”, dice. “Stile Rankin/Bass, un ritorno al passato”.
Non è una cattiva idea, visto il recente micro-boom dell’animazione in stop-motion. Un nuovo film di Netflix del regista di Nightmare Before Christmas, Henry Selick, e la rivisitazione estremamente dark di Pinocchio di Guillermo del Toro, nominata agli Oscar, sono arrivati entrambi alla fine dello scorso anno, mentre nel 2023 è previsto un nuovo sequel di Galline in fuga e due nuovi film di Wes Anderson che, a quanto si dice, includeranno elementi in stop-motion.
Qualsiasi forma di animazione potrebbe essere un buon approccio per i ricchi mondi fantasy di Dungeons & Dragons. Ma l’obiettivo di un eventuale sequel sarebbe più che altro quello di esplorare angoli del mondo (o dei mondi) di Dungeons & Dragons che non abbiamo ancora visto.
E cosa potrebbe aspettare i nostri personaggi?
Una scena del film “Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri”
“Penso che, se fossimo abbastanza fortunati da farne un altro, vorremmo vedere i nostri personaggi salire di livello”, dice Daley. In L’onore dei ladri, il bardo di Chris Pine, Edgin, non usa mai la magia, ma Daley pensa che in un sequel il personaggio potrebbe aggiungere degli incantesimi al suo repertorio. “Sarebbe piuttosto emozionante da vedere”, dice.
Goldstein sostiene che, se avessero carta bianca per fare qualsiasi cosa con il mondo di D&D, probabilmente rimarrebbero con il gruppo creato in L’onore dei ladri: Chris Pine, Michelle Rodriguez, Justice Smith e Sophia Lillis sono un gruppo di avventurieri che nel corso della storia instaurano o rafforzano legami tra di loro.
“La cosa positiva di un sequel è che non è necessario dedicare molto screentime per presentare [il party]”, dice. “Il pubblico li conosce e ci si può immergere nella trama più rapidamente. E ovviamente abbiamo un grande affetto per gli attori e per i ruoli che interpretano. Ma vorremmo introdurre alcune nuove figure lungo il percorso, e certamente molti nuovi mostri”.
“E nuove ambientazioni”, aggiunge Daley.
“Già. Sai, per questo [film] abbiamo scelto i Forgotten Realms, in parte perché è un’ambientazione riconoscibile come medievale”, afferma Goldstein. “Ma ci sono così tanti mondi all’interno di D&D che potremmo esplorare”.
“Ora che l’abbiamo terminato, e che ci affidiamo al destino affinché decida se è un successo, ci piacerebbe assolutamente continuare a narrare storie in questo mondo”, dice Daley. “Pensiamo che sia estremamente ricco di potenziale”.
Tom Holland è il protagonista della sua prima serie TV nel trailer di The Crowded Room, una fiction in arrivo il 9 giugno su Apple TV+.
Tom Holland è il protagonista della sua prima serie Tv, come si può vedere nel trailer di The Crowded Room, una serie drammatica in arrivo su Apple TV+. The Crowded Room segue Danny Sullivan (Holland), che viene arrestato dopo essere stato coinvolto in una sparatoria a New York. La storia, che si svolge nel 1979, è descritta come un thriller avvincente che viene raccontato attraverso una raccolta di interviste condotte dalla curiosa interrogatrice Rya Goodwin (Amanda Seyfried).
Apple TV+ ha rilasciato un trailer di The Crowded Room, una serie di dieci episodi che debutterà venerdì 9 giugno.
Il trailer mette in evidenza frammenti della storia e dell’educazione travagliata di Danny, suggerendo un mistero più grande e sottolineando l’intensa e volatile performance di Holland. La serie debutterà con tre episodi, con nuove puntate in anteprima ogni venerdì fino al finale del 28 luglio.
Cosa aspettarsi da The Crowded Room
Ispirata a una storia vera e basata sul romanzo del 1981 The Minds of Billy Milligan, la fiction di Apple TV+ è incentrata su Danny. Timido e asociale, l’adolescente viene arrestato dopo una sparatoria al Rockefeller Center nel 1979. Nelle sue conversazioni con Rya Goodwin, The Crowded Room illustra come Danny inizi a comprendere meglio la propria salute mentale, le persone che fanno parte della sua vita e i tragici eventi che lo hanno portato al punto in cui si trova.
Oltre a Holland e alla Seyfried, che ha vinto un Emmy per la sua memorabile interpretazione di Elizabeth Holmes nella serie di Hulu The Dropout, lo show è interpretato anche da Emmy Rossum, attrice di Shameless, Sasha Lane, Will Chase e Lior Raz. Jason Isaacs, Christopher Abbott, Thomas Sadoski e Zachary Goling fanno delle apparizioni. The Crowded Room è stata creata da Akiva Goldsman, che ha vinto un Oscar per la sceneggiatura di A Beautiful Mind.
Holland ha debuttato al cinema con The Impossible, interpretando un ragazzo che lotta per rimanere unito all’indomani di uno tsunami. Da allora ha interpretato un adolescente che deve affrontare un padre assassino e un altro in cui si trova in un mondo distopico e desolato. The Crowded Room è una continuazione del tipo di progetti che attraggono il giovane attore. E, se ben realizzato, potrebbe potenzialmente portarlo a essere preso in considerazione per i premi più importanti nei prossimi mesi.
Dopo un’ attesa di ben 35 anni, Warner Bros. ha annunciato che il film cult di Tim Burton, Beetlejuice, tornerà nei cinema con il capitolo 2
Se l’attesa di 36 anni per il sequel di un film molto amato ha funzionato bene con Top Gun: Maverick, la Warner Bros. spera di ripetere il trucco con Beetlejuice 2. Lo studio ha confermato che il sequel della commedia horror del 1988 sta per entrare in produzione e che l’uscita è prevista per il 6 settembre 2024.
Come riportato in precedenza, il regista originale Tim Burton è di nuovo a bordo, insieme alle star Michael Keaton nei panni del demone implume e Winona Ryder in quelli di Lydia Deetz, l’adolescente che nel primo film si trasferisce in una casa infestata e cospira con i fantasmi per evocare Beetlejuice. La star di Wednesday, Jenna Ortega, assumerà il ruolo della figlia di Lydia, e in effetti la produzione è una reunion di Wednesday: la sceneggiatura è dei creatori di Wednesday Alfred Gough e Miles Millar, e Burton ha diretto la prima metà della prima stagione dello show.
L’unica altra parte del casting che è stata rivelata è quella di Justin Theroux di The Leftovers, in un ruolo non rivelato.
Il film originale, che ha ispirato una serie animata, un musical teatrale e un terribile videogioco, ha fatto conoscere Burton a Hollywood e ha impressionato la Warner Bros. al punto che lo studio gli ha affidato il Batman del 1989. È uno spasso, forse l’accoppiata più riuscita di Burton tra le sue immagini gotiche e la sua passione per la commedia, coadiuvata in modo memorabile da un’interpretazione assolutamente maniacale di Keaton e dalle contagiose melodie calypso del grande e compianto Harry Belafonte. È disponibile in streaming su Hulu.
Con l’uscita di Guardiani della Galassia 3 abbiamo riportato 37 domande a cui James Gunn ha risposto su Twitter
Questo articolo contiene spoiler di Guardiani della Galassia 3. Ora che il film è uscito nelle sale, lo sceneggiatore/regista James Gunn ha risposto a decine di domande di Guardiani della Galassia 3 da parte dei fan. L’atteso debutto del film conclusivo della trilogia di Guardiani della Galassia di Gunn si è ufficialmente concluso durante il primo weekend di maggio 2023. L’uscita del film ha finalmente permesso al pubblico di vedere come si conclude la trilogia e dove lascia i personaggi principali. Ma ha anche lasciato delle domande sul film stesso, tra cui cosa succederà a Rocket, Star-Lord e agli altri dopo le scene post-credits di Guardiani della Galassia 3.
Per celebrare l’uscita del film e fare chiarezza quando possibile, James Gunn ha risposto alle domande su Guardiani della Galassia 3 che circolavano in rete con un Q&A su Twitter. Ha dedicato molto tempo a rispondere a varie domande sullo sviluppo del film e sulle decisioni relative alla storia, su cosa significhi per il futuro del Marvel Cinematic Universe e altro ancora. Senza dover scorrere tutti i tweet a cui ha risposto, ecco 37 domande su Guardiani della Galassia 3 a cui James Gunn ha risposto.
Ha scelto lei la nuova squadra o è stato lo studio? Sono stato io.
Ha avuto conversazioni con la Marvel sui loro piani per i guardiani ora che ha finito? Sì
Ci sono scene eliminate con Llyla, Rocket, Floor e Teef? No.
Ha mai pensato di inserire altri personaggi Marvel in questo film? No
C’è un motivo per cui Quill non ha il suo casco in Guardiani 3? È nel cassetto della sua scrivania a Knowhere. Doveva uscire da lì in fretta, come sapete!
C’è una spiegazione nell’universo del perché Quill ha abbandonato l’elmetto e gli stivali a razzo? Hanno il jet pack. Gli stivali a razzo, in confronto, fanno schifo. Sembrano roba da poco che si trova nella versione intergalattica di Radio Shack. E Chris non avrebbe mai potuto fare quelle incredibili mosse nei corridoi con il casco.
C’era un progetto per un nuovo design del casco di Star-Lord (il design classico sarebbe stato bello)? No.
Nella scena in cui Rocket e Groot ballano, eravate tu e tuo fratello sul set? Sì
Sono MOLTO curioso di sapere come mai Drax conosceva il JOOB JOOB e Mantis no essendo la traduttrice di Ego? Drax conosceva la lingua fin dalla sua infanzia. Non è nei traduttori di nessuno.
Perché nessuno ha capito o riconosciuto la lingua della Counter-Earth che non è stata riconosciuta dai loro traduttori? È una cultura di clausura. Sarebbe normale non avere la loro lingua umana nei traduttori.
La frase è sempre stata “Vi amo ragazzi” o c’erano altre opzioni? No
È stata presa in considerazione l’idea di dare l’unico “F***” pronunciato nel film a Groot? Certo.
L’idea di ridisegnare Howard The Duck è stata vostra? Sì. Ho ridisegnato il personaggio in ogni film. L’ho ridisegnato in ogni film perché non sono mai stato soddisfatto e le prime volte siamo stati frettolosi. Ora sono più contento.
Avete mai pensato di dare a Howard the Duck un ruolo più importante in questi film? (ve lo chiedo solo perché è il mio personaggio Marvel preferito) Si.
Il terrestre medio del MCU sa che esistono i Guardiani della Galassia? No
Miley Cyrus non ha potuto riprendere il suo ruolo da Guardiani 2? Era lo stesso personaggio? Si e Si.
James è Adam Warlock single? Sì.
Nonno Quill ha già saputo delle avventure di Peter per salvare il mondo? No.
Il nonno di Peter Quill sa di Ego? No
C’era un vero cane che interpretava Cosmo o era in CGI? Era CGI.
L’aquila nella gabbia era un riferimento a Eagly? O semplicemente un’aquila? In realtà si trattava del vero Eagly.
Groot è in grado di farsi crescere un nuovo corpo molto velocemente? Si.
Ci sarà un Vol. 4? No.
Ci sarà mai una director’s cut della trilogia? Sì (la trilogia così com’è è la Director’s Cut).
Volete fare una versione estesa? No.
Guardiani 3 ha in programma un finale alternativo? No.
Ci sarà una versione più lunga del film con più Michael Rosenbaum? No
Ci sarà una versione commentata di questo film? Sì
Già quando stavate girando GOTG 1, avevate già delle idee sulla direzione che avrebbero preso i volumi 2 e 3, che poi sono diventati i film finali? O le vostre idee iniziali sono state completamente stravolte durante il percorso? Sì e no.
Hai dovuto lottare/negoziare duramente con la Disney per avere tutte quelle scene dark? O erano piuttosto aperti alla sua visione finale? No. Sì.
È stato difficile scrivere l’arco di Gamora nel terzo volume, sapendo che Infinity War l’avrebbe uccisa? No.
Il braccio di Nebula è il braccio di Bucky di Holiday Special? No. È molto meglio.
Ho visto che ha menzionato Annihilus come possibile villain per il terzo volume. Sarebbe stato anche un candidato al ruolo di creatore di Rockets? Si.
Rocket si tiene in contatto con Thor? No.
C’è un Easter egg super grande e profondamente nascosto come nel primo? Si.
Bradley ha fatto anche il doppiaggio del giovane Rocket? No (Noa Raskin è il piccolo Rocket, Sean Gunn è il giovane Rocket).
Dal momento che l’Halfworld non esiste nel MCU (immagino che questo sia ciò che avete ritrattato dal primo film), significa che Rocket non è un halfworlder nel MCU, giusto? Si potrebbe considerare Halfworld un nome più intergalattico per Counter-Earth.
Le più grandi rivelazioni su Guardiani della Galassia 3 fornite da James Gunn
Gran parte delle risposte fornite da James Gunn su Guardiani della Galassia 3 riguardano la sua collaborazione con i Marvel Studios per la realizzazione del film. In particolare, ha risposto alla domanda su chi avesse scelto la nuova squadra di Guardiani della Galassia del MCU rivelando che è stato lui a scegliere la formazione, non i Marvel Studios. Sebbene l’inserimento di Rocket, Groot, Kraglin, Adam Warlock, Cosmo e Phyla-Vell nel nuovo gruppo rappresenti l’ultima volta che Gunn darà forma al futuro della squadra, ha anche confermato di aver parlato con la Marvel su come vogliono utilizzare i Guardiani dopo Guardiani della Galassia 3.
James Gunn ha anche risposto a varie domande su Guardiani della Galassia 3 che alcuni ritenevano sviste o buchi nella trama. Tra queste, il motivo per cui Star-Lord non aveva con sé il casco nel film, il modo in cui Drax ha compreso la lingua dei Joob Joob, il motivo per cui i traduttori universali dei Guardiani della Galassia non hanno compreso la lingua degli Umani e il fatto che il nuovo braccio di Nebula non è il braccio del Winter Soldier di Bucky. Gunn ha anche rivelato che la Disney non ha fatto pressioni sulle scene più cupe del film, come i momenti legati a chi muore in Guardiani della Galassia 3.
Comprensibilmente, molte delle altre domande su Guardiani della Galassia 3 a cui James Gunn ha risposto riguardano la fine della sua collaborazione con il franchise. Ha confermato che non ci sono tagli estesi o finali alternativi per il film. Ha anche smentito le speculazioni sul suo ritorno per Guardiani della Galassia 4. Tutto ciò contribuisce a segnalare che Guardiani della Galassia Vol. 3 è la fine del suo viaggio nel MCU, in quanto diventerà co-CEO dei DC Studios per i prossimi anni.
Secondo quanto riferito, la popolare serie di Netflix, Stranger Things 5, affronterà dei ritardi dovuto allo scopero degli sceneggiatori
Il destino di Undici, Mike, Max e il resto della squadra della famosa serie Netflix, Stranger Things 5, affronterà dei ritardi. I creatori della serie, Matt e Ross Duffer, hanno annunciato di far parte dello sciopero degli sceneggiatori e che la produzione della quinta stagione non andrà avanti fino a quando non si troverà un accordo.
Su Twitter, i fratelli Duffer hanno espresso il loro sostegno allo sciopero degli sceneggiatori e hanno fornito un aggiornamento su Stranger Things. “La scrittura non si ferma quando iniziano le riprese”, hanno scritto. “Anche se siamo entusiasti di iniziare la produzione con il nostro fantastico cast e la nostra troupe, non è possibile durante questo sciopero. Speriamo che si raggiunga presto un accordo equo in modo da poter tornare tutti al lavoro. Fino ad allora… passo e chiudo”.
Duffers here. Writing does not stop when filming begins. While we’re excited to start production with our amazing cast and crew, it is not possible during this strike. We hope a fair deal is reached soon so we can all get back to work. Until then — over and out. #wgastrong
L’Hollywood Reporter ha aggiunto che fonti di Netflix hanno confermato l’interruzione della produzione della quinta stagione di Stranger Things. L’attore Noah Schnapp, che interpreta Will Byers, aveva precedentemente dichiarato che avrebbe iniziato le riprese della prossima stagione questo mese. David Harbour, che interpreta Jim Hopper, ha recentemente dichiarato che sarebbe arrivato sul set a giugno.
La Writers Guild of America è entrata in sciopero all’inizio di questo mese, sostenendo la necessità di una maggiore trasparenza nei confronti degli spettatori da parte dei servizi di streaming e di una retribuzione più elevata, oltre ad altre questioni. Stranger Things non è l’unico progetto di grande nome ad essere stato colpito: anche Blade della Marvel è stato messo in pausa.
Nel frattempo, due grandi serie televisive fantasy andranno avanti nonostante lo sciopero. Secondo quanto riferito, la seconda stagione di House of the Dragon e la seconda stagione di The Rings of Power continueranno le riprese.
Recensione di “Guardiani della Galassia vo. 3”, il nuovo film della Marvel diretto da James Gunn che chiude la trilogia
Avevo molte aspettative per il nuovo film della Marvel diretto da James Gunn. Per prima cosa c’erano stati dei litigi all’interno di Disney che avevano portato Gunn ad allontanarsi dalla Marvel e addirittura a passare alla DC dove ha diretto The Suicide Squad e Peacemaker, e quindi tra il secondo e il terzo capitolo sono passati 6 anni, un periodo considerevole per rifinire al meglio la pellicola.
Inoltre è inutile negare la paura che un ultimo capitolo potesse rovinare un franchise così apprezzato e ben riuscito come quello de I Guardiani della Galassia. Invece James Gunn riesce in un solo film a fare quello che è riuscito a fare nei due precedenti, e quindi a raccontare questi personaggi in modo assolutamente egregio e efficace.
Un film splendido, sotto tutti i punti di vista, che riesce inevitabilmente a fine pellicola a lasciare un vuoto nello spettatore di una potenza indescrivibile, perché ancora una volta questi personaggi, questa squadra entra nel sangue e ti fa sentire parte di un’avventura a cui tutti vorremmo partecipare.
Il film è un terzo capitolo che riesce a prendere in considerazione tutti i personaggi, mettendo in scena i loro difetti, le loro debolezze, i loro pregi e i loro sogni. Ogni personaggio trova spazio all’interno della trama, tutti sono importanti e tutti compiono un arco evolutivo che li porta a una degna conclusione. Le dinamiche che si creano sono sempre molto azzeccate e le interazioni fra i componenti dei Guardiani ricalcano lo stile di Gunn che avevamo già visto nei primi due capitoli.
Inevitabile parlare della sottotrama di Rocket, una linea assolutamente strappalacrime, dalla potenza emotiva impattante, che conferisce al personaggio di Bradley Cooper, a cui possiamo finalmente dare un’origine e un background narrativo. Alcuni dicono che questo gli ha tolto l’importanza, io credo che in un film corale, sia un espediente assolutamente lecito e funzionale a una buona scrittura.
La questione è che tutta la storia parte da Rocket che si ferisce e lo mette fuori gioco, per poi tornare solo alla fine. Questo scatena poi la trama del film ma Gunn inserisce i flashback delle sue origini, per cui lo spettro del personaggio si percepisce durante tutta la visione, senza inficiarne il valore.
Il punto più debole purtroppo della pellicola è la gestione dei personaggi secondari. Purtroppo quando si va a scrivere una sceneggiatura di un film corale come questo, i secondari perdono un po’ di attenzione, dato che ci si concentra più su i principali che necessitano una caratterizzazione ben definita, interazioni che si distinguono e psicologie che vanno sviluppate. Ne subiscono personaggi come Adam Warlock e L’Alto Evoluzionario.
L’interpretazione di Will Poulter nei panni di Adam Warlock appare molto macchiettistica non riuscendo a dare spessore a una delle figure più importanti dell’universo Marvel, rilegandolo a una comparsa piatta e poco utile. Il villain invece è sicuramente molto più approfondito e caratterizzato, rimane però uno dei tanti villain del MCU che è cattivo perché è cattivo.
Guardiani della Galassia 3
In conclusione però, il film è assolutamente una perla all’interno dell’MCU, che riesce a fare quello che ormai i film di questo genere dovrebbero fare, ovvero raccontare una storia divertente e avventurosa attraverso dei personaggi a cui è inevitabile affezionarsi e fare il tifo per loro, aggiungendo note di malinconia, dando un messaggio che riesce a toccare lo spettatore, il tutto coronato da una regia di James Gunn in stato di grazia, che regala delle scene memorabili di azione, divertimento e tristezza.
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Star Wars è un franchise enorme che si distingue di cose belle e brutte. Ecco le peggiori e le migliori parti di ogni film di Star Wars
Star Wars è un franchise enorme e popolare che comprende centinaia di libri, giochi e altro ancora. Ma tutto è iniziato con alcuni film tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Oggi analizzeremo tutti i film di Star Wars usciti al cinema, elencando le parti migliori e peggiori di ciascuno di essi. (secondo il nostro modestissimo parere)
Per questo viaggio attraverso la Galassia, lontana lontana andremo in ordine cronologico attraverso i film principali, iniziando dai prequel e finendo con i sequel moderni. Abbiamo anche aggiunto i vari spin-off alla fine. Ecco le parti migliori e peggiori di ogni film di Star Wars a partire dal 2023.
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma
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Il meglio: Sì, il duello finale con la spada laser è bello e tutto, ma la parte migliore è senza dubbio la corsa degli sgusci su Tatooine. Anche se non vi piacciono Guerre Stellari o i prequel, potete comunque godervi i corridori che vanno molto veloci. È anche un esempio impressionante di come il film abbia spinto la computer grafica nei film avanti di un intero decennio.
Il peggio: sono felice che l’attore di Jar-Jar Binks sia stato accettato dalla comunità di Star Wars e che gli sia stato permesso di tornare nel franchise come Jedi. È fantastico. Quello che non è fantastico è Jar-Jar. Senza offesa per i talentuosi artisti o l’attore Ahmed Best, ma Jar-Jar è un personaggio fastidioso che peggiora ogni volta che guardo il film.
Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni
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Il meglio: L’attacco dei cloni è un film mediocre. Ma la sequenza finale con tutti i Jedi nell’arena di combattimento di Geonosis e la grande battaglia tra cloni e droidi che ne consegue sono fantastiche. Non cancella il resto del film, ma almeno chiude le cose con il botto.
Il peggio: George Lucas ha delle belle idee, ma non è un grande scrittore e il suo tentativo di scrivere una storia d’amore in L’attacco dei cloni è quasi inguardabile a volte. Sì, ho letto le teorie secondo cui le scene romantiche sono così imbarazzanti perché Anakin e Padmé hanno poca esperienza di flirt o appuntamenti. Ma non me la bevo. Penso solo che Lucas non sappia come scrivere una storia d’amore convincente.
Guerre stellari: Episodio III – La vendetta dei Sith
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Il meglio: La vendetta dei Sith è piaciuto molto nel corso degli anni e uno dei motivi principali è la sequenza dell’Ordine 66. Ogni volta che la guardo, sento il mio stomaco sprofondare mentre guardo i vari Jedi che vengono fatti fuori dai Cloni che hanno servito fianco a fianco con loro per anni. Anche la musica di questa sequenza è così triste. È un momento che ha continuato a essere ampliato e riproposto in altri spettacoli, giochi e fumetti di Star Wars.
Il peggio: Il risveglio di Darth Vader, dopo il combattimento con Obi-Wan su Mustafar, con il suo completo e iconico costume sarebbe dovuto essere un momento importante. Invece, pronuncia il nome di Padmé (che sarà sempre stupido se esce dal casco) e poi urla “no” per troppo tempo. Per chi guarda per la prima volta i film in ordine sparso, è una pessima introduzione a un famoso cattivo.
Il meglio: Il momento in cui Obi-Wan Kenobi spiega la Forza a Luke mostrandogli una spada laser (e mentendo sulla morte del padre) è una scena così importante e memorabile. In pochi minuti si delinea gran parte di ciò che chiamiamo Star Wars: la Forza, i Jedi, la Vecchia Repubblica, le Guerre dei Cloni.
Il peggio: Potrei essere cacciato dal fan club di Guerre Stellari, ma l’apertura di Star Wars, a parte la bella introduzione di Darth Vader e Leia, è piuttosto lenta e senza scopo. Gran parte dell’apertura del film è costituita da droidi e persone che vagano nel deserto. Conosco alcune persone che, nel tentativo di vedere finalmente tutti i film, hanno abbandonato questo film prima di iniziare e capisco perché.
Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora
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Il meglio: Scegliere una sola cosa migliore dell’Impero colpisce ancora è davvero, davvero difficile. In questo film è racchiuso molto di Star Wars. Yoda, Luke che scopre che Fener è suo padre, Lando che è un figo, Han Solo che è un figo, la battaglia di Hoth, ecc. Se dovessi sceglierne solo uno, sarebbe Yoda che solleva l’X-Wing di Luke dalla palude dopo che il giovane Jedi in addestramento si è arreso. Il modo in cui la musica si alza e vediamo come Yoda, un piccolo e strano rospo, sia potente grazie alla Forza è ancora oggi magico.
Il peggio: Niente è brutto ne L’impero colpisce ancora. Se proprio volete qualcosa di “brutto”, direi che Leia che bacia Luke, col senno di poi, è strano.
Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi
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Il meglio: Il ritorno dello Jedi presenta alcune scene d’azione molto belle. L’intera apertura del film è come una mini-avventura con la squadra che salva Han Solo da Jabba. Molto divertente! Ma la parte migliore è alla fine, dopo che Luke ha tagliato il braccio a Vader e si rende conto che sta percorrendo la stessa strada di suo padre. In quel momento getta la spada laser e dice all’Imperatore che non cadrà mai nel Lato Oscuro e che è un Jedi, proprio come lo era suo padre. Vince non grazie a un guerriero cazzuto, ma grazie all’amore e al sacrificio.
Il peggio: Ehi, che diavolo è successo ai peli di Chewbacca in questo film? Capisco che erano gli anni ’80, ma l’aspetto è davvero pessimo. La gente critica sempre gli Ewok, ma loro erano bravi e hanno dimostrato che chiunque può ribellarsi e sconfiggere il male, anche dei piccoli orsacchiotti su una foresta lunare. Tutto ciò che si deve fare è combattere. Quello che non va bene è la pelliccia di Chewbacca.
Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza
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Il meglio: So che molti amano il momento tra Kylo Ren e Han Solo, ed è bello. Ma il momento che ancora mi fa battere il cuore è quello in cui Rey usa la Forza per prendere in mano la spada laser e combattere Kylo Ren. Non solo questo momento è fantastico, ma porta a uno dei duelli con la spada laser migliori della serie. È un combattimento che sembra pesante, pericoloso, sciatto e diverso da qualsiasi altro duello visto fino a quel momento.
Il peggio: capisco che il Risveglio della Forza abbia cercato di recuperare l’atmosfera di Una nuova speranza e dei film precedenti, ma far saltare in aria l’ennesima grande e super arma da parte della Resistenza è stato così noioso. Il combattimento su Starkiller è bello da vedere, ma è così stupido. Persino Solo sottolinea nel film come l’abbiano fatto più volte.
Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi
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Il meglio: Sì, il combattimento nella sala del trono con Rey e Ren che si alleano per affrontare le cazzutissime guardie di Snoke è da paura. Ma mentirei se dicessi che è la parte migliore. Per me, è la scena in cui Yoda torna per aiutare ancora una volta Luke Skywalker. La conversazione tra i due è meravigliosa e il ritorno di Yoda come pupazzo, con la sua personalità bizzarra, è stato un vero piacere.
Il peggio: Canto Bight è un mondo ricco e opulento, pieno di ricchi stronzi. Vederlo distruggere è soddisfacente. Ma dopo aver rivisto il film, devo ammettere che sembra che si protragga troppo a lungo e che non venga mai veramente ripagato dal punto di vista narrativo. Adoro questo film, ma non posso negare che questa parte sia stata più un fallimento che un successo.
Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker
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Il meglio: Il contesto che lo circonda è molto stupido, ma il momento in cui Rey si connette con tutti i Jedi del passato attraverso il Lato Chiaro della Forza per sconfiggere finalmente l’Imperatore è di grande impatto, a condizione che non si pensi al perché sia tornato o ad altro…
Il peggio: Sebbene Rey sia un Palpatine fastidioso e cattivo, penso che la parte peggiore di Rise of Skywalker sia il ritorno dell’Imperatore. Non era necessario e non fa altro che rendere Kylo un cattivo più debole e rovinare il momento del Ritorno dello Jedi in cui Vader salva Luke e uccide l’Imperatore, sacrificandosi nel processo. Ma no, non importa, è tornato. Come non detto.
Rogue One: A Star Wars Story
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Il meglio: La battaglia spaziale alla fine di questo film è la migliore battaglia spaziale di tutto Star Wars. La parte in cui la gigantesca nave imperiale si schianta contro lo scudo che circonda il pianeta è stata incredibile da vedere su un grande schermo.
Il peggio: Tarkin in CGI non è il miglior esempio di come riportare in vita un attore morto tramite computer, è comunque strano e fuori luogo. Capisco che la sua proprietà l’abbia approvato e capisco che la tecnologia che c’è dietro è molto all’avanguardia e tutto il resto, ma guardarlo mi fa storcere il naso. Avrebbero dovuto semplicemente rifare il cast di Tarkin. Sarebbe andato bene.
Il meglio: Sono un amante dei camei e Darth Maul che appare alla fine di questo film è stato molto bello per me. Ancora meglio, Ray Park, l’attore che lo ha interpretato nella Minaccia Fantasma, è tornato, ma la voce è stata fornita dall’attore che lo ha doppiato in Clone Wars e Rebels, Sam Witwer Perfect.
Il peggio: so che questa sta diventando una lamentela molto comune sui film moderni, ma seriamente, perché Solo era un film così scuro?In alcune scene non si vede quasi niente. Rispetto agli altri film del franchise, si distingue per tutte le ragioni sbagliate.
Star Wars: The Clone Wars (film d’animazione)
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Il meglio: L’unica cosa positiva di questo film è che è breve. Oh, e ha portato alla straordinaria serie animata.
Apple TV+ ha condiviso le prime foto e la data di uscita di una delle loro nuove serie, Hijack, un thriller ad alta tensione
Apple TV+ ha pubblicato le prime foto di Hijack, un thriller interpretato e prodotto da Idris Elba (Luther). Hijack è una serie in sette parti che segue un aereo dirottato verso Londra durante un volo di sette ore. Elba interpreta un negoziatore di nome Sam Nelson che deve lavorare per salvare le vite dei passeggeri dell’aereo. Tuttavia, la sua strategia ad alto rischio potrebbe essere la sua rovina. La serie è stata creata da George Kay (Lupin, Criminal) e Jim Field Smith (Criminal, Truth Seekers), che hanno anche scritto e diretto la serie. Per quanto riguarda la data di uscita su Apple TV+, Hijack debutterà con i primi due episodi mercoledì 28 giugno.
Uno degli altri ruoli principali è quello del vincitore dell’Emmy Award e del NAACP Image Award Archie Panjabi (The Good Wife, Snowpiercer, Blindspot), che interpreta l’agente dell’antiterrorismo Zahra Gahfoor. Dalle prime foto, sembra che Elba sia sull’aereo dirottato, mentre Panjabi lavora da terra. Hijack è interpretato anche da Christine Adams, Max Beesley, Eve Myles, Neil Maskell, Jasper Britton, Harry Michell, Aimée Kelly, Mohamed Elsandel e Ben Miles.
Hijack si aggiunge a una lunga lista di serie originali di Apple TV+, tra cui Ted Lasso, Silo, Mythic Quest, Servant e altre ancora. Ted Lasso ha debuttato a marzo su Apple TV+ e si dice che la terza stagione potrebbe essere l’ultima.
Parlando con ET Canada (via People), Idris Elba ha dichiarato che essere nominato da People’s Sexiest Man alive nel 2018 è stato il suo ruolo più difficile in assoluto, persino più impegnativo di Luther o di interpretare Bloodsport in Suicide Squad. Cosa ha reso il ruolo così impegnativo? Per Elba sono state le fotografie.
Netflix offre molti documentari apprezzati dalla critica, ma sono davvero tanti. Questi sono 16 dei migliori documentari su Netflix.
Con il suo ampio catalogo di intrattenimento, Netflix offre alcuni dei migliori documentari in TV in questo momento. I film e le serie TV possono essere un’ottima forma di evasione quando la vita quotidiana diventa banale. Ogni tanto, però, è bene fare una pausa e guardare invece un documentario educativo. I migliori documentari di Netflix mostrano agli spettatori che nella vita c’è molto di più di ciò che appare. Tutti i drammi, la suspense, l’amore e l’ingiustizia che si sviluppano nella vita reale possono essere incredibilmente coinvolgenti, ricchi di suspense e commoventi – e tutto questo è rappresentato nei documentari.
Oltre a film nominati all’Oscar come All Quiet On the Western Front e a show che meritano un binge-worthy come Stranger Things, Netflix offre innumerevoli documentari, ma con così tante scelte è difficile sapere da dove cominciare. Questi documentari coprono vari argomenti, tra cui la natura, la giustizia sociale e i veri crimini. Altri documentari possono spaziare da argomenti riguardanti l’industria musicale agli sport professionistici. Su Netflix c’è un documentario per tutti i gusti e, tra quelli più noti e premiati, ce ne sono alcuni che sono passati inosservati e sono pronti per essere scoperti.
Cheer (2020 – )
migliori documentari netflix
Cheer porta gli spettatori nel mondo delle cheerleader collegiali nella piccola città di Navarro, in Texas, che non è affatto semplice come sembra. Sotto la severa guida di Monica Aldama, le giovani atlete trovano in questo sport un forte senso di appartenenza e uno scopo. Il documentario presenta e racconta la storia di questi studenti-atleti, alcuni dei quali provengono da contesti tragici. Ci sono ottimi documentari sportivi su Netflix che si concentrano, tra l’altro, sulla NFL e sulla Formula 1, tuttavia è interessante dare uno sguardo a questi atleti dedicati e talvolta trascurati.
Pamela, A Love Story (2022)
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La serie limitata Pam & Tommy, interpretata da Lily James e Sebastian Stan, è stata un grande successo e ha ricevuto il plauso della critica per la storia di Pamela Anderson. Tuttavia, la serie è stata anche criticata dalla stessa Anderson, che ora torna con un documentario per riprendere in mano la propria storia. Pamela: A Love Story segue la vita e l’ascesa alla fama di Pamela Anderson, nonché il suo modo di essere sotto i riflettori dei media per aspetti che avrebbe preferito mantenere privati. Attraverso filmati e diari mai visti prima, il documentario offre molte rivelazioni su Pamela Anderson che potrebbero mettere la sua vita in un contesto diverso per i fan.
Formula 1: Drive To Survive (2019 – )
migliori documentari netflix
Anche i fan di Cheer troveranno Formula 1: Drive to Survive una docuserie interessante. Concentrandosi sulla vita professionale dei piloti di Formula 1, gli spettatori vedono quanto sia caotica e competitiva la vita dentro e fuori la pista. Gli spettatori che hanno seguito la serie hanno già i loro episodi preferiti, ma chi non conosce questo sport imparerà molto conoscendo i lati positivi e negativi dei vari team, delle auto e degli atleti. La quinta stagione dello show è arrivata nel febbraio 2023, con il ritorno di alcuni dei piloti di Formula 1 preferiti e un salto indietro nel mondo intenso e frenetico di questo entusiasmante sport.
Gli appassionati di docu-serie e di madre natura dovrebbero guardare Tales by Light, un racconto ipnotico che analizza le vite dei fotografi del National Geographic in giro per l’Australia. La serie non si limita a scatti impressionanti: mostra agli spettatori alcuni dei luoghi più belli del pianeta e la vita delle popolazioni indigene. È un viaggio che apre gli occhi in luoghi e culture di cui molti non sanno nulla. In un mondo a volte privo di umanità, Tales by Light ricorda agli spettatori ciò che conta di più: la comunità e la salvaguardia del pianeta piuttosto che l’avidità e il denaro.
Jim & Andy: The Great Beyond (2017)
migliori documentari netflix
La lunga carriera cinematografica di Jim Carrey è costellata di iconiche interpretazioni comiche, ma può anche impegnarsi in modo intenso in ruoli più drammatici. Questo aspetto viene esplorato nel bizzarro e affascinante documentario Jim & Andy: The Great Beyond. Il film documenta il processo di Carrey per interpretare Andy Kaufman nel film biografico Man on the Moon. Carrey sostiene di essersi trasformato in un comico innovativo durante le riprese del film, rifiutandosi di uscire dal personaggio per tutta la durata delle riprese. Si tratta di uno sguardo approfondito sul processo che sta alla base di un’interpretazione certamente eccellente, ma dato il modo dirompente e persino sconsiderato con cui Carrey si comporta qui, ci si chiede anche se il fine giustifichi davvero i mezzi quando si tratta di recitare con metodo.
Wild Wild Country (2018)
migliori documentari netflix
Uno dei sottogeneri visti tra i migliori documentari su Netflix è il documentario di culto, che può variare tra il divertente, l’illuminante e l’inquietante. Wild Wild Country offre un fatto bizzarro dopo l’altro nello scoprire un culto fondato da Bhagwan Shree Rajneesh, alias Osho. Negli anni ’80, egli creò la sua comunità in Oregon e la chiamò Rajneeshpuram. Vedere come le cose inizino in modo pacifico e speranzoso, per poi precipitare nel caos, è avvincente. Gli spettatori non crederanno mai alla verità al centro di Wild Wild Country, che si guadagna il suo nome.
“Sr.” (2022)
migliori documentari netflix
Robert Downey Jr. è diventato un personaggio famoso a livello internazionale grazie al suo ruolo di Iron Man, ma ora ha usato il suo potere di star per puntare i riflettori sul suo leggendario padre in uno dei migliori nuovi documentari su Netflix. “Sr.” analizza il regista Robert Downey Sr. attraverso gli occhi del suo famoso figlio. Il documentario esplora il ruolo di Downey nella scena comica della controcultura, oltre che quello di regista visionario. Purtroppo Robert Downey Sr. è deceduto poco prima della messa in onda del documentario su Netflix, ma questo rende la storia emozionante e ancora più d’impatto, soprattutto grazie all’umorismo scanzonato e irriverente che padre e figlio condividono l’uno con l’altro quando ripensano a questa vita straordinaria.
My Octopus Teacher (2020)
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I migliori documentari su Netflix offrono molti film e serie che esplorano gli animali, ma pochi presentano un’amicizia come in My Octopus Teacher. Il documentario racconta la storia di Craig Foster che, dopo aver trascorso anni a nuotare nelle acque dell’Africa, incontra un polpo e fa amicizia con questa curiosa creatura intelligente. My Octopus Teacher è un film incredibilmente rilassante e in grado di suscitare emozioni. È uno dei migliori documentari sull’oceano e i suoi abitanti, nonché uno dei più edificanti che si possano trovare.
Last Chance U (2016 – 2020)
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Anche chi non è appassionato del mondo dell’atletica o del calcio in particolare, troverà qualcosa da guardare nel racconto della determinazione di Last Chance U. In fondo, Last Chance U è la storia di giovani uomini falliti che si concentrano sullo sport come valvola di sfogo. Per alcuni di loro, la squadra di calcio o di basket rappresenta la casa e l’indipendenza. Purtroppo, molti individui vogliono solo usare loro e il loro successo per il proprio tornaconto personale. Sia che lo si guardi per il potente commento sociale, sia che lo si guardi come fan del football per vedere quali giocatori possono arrivare alla NFL, Last Chance U è avvincente.
Stutz (2022)
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Jonah Hill abbandona il suo solito personaggio comico in uno dei migliori documentari su Netflix. Stutz è un film molto personale di Hill, che dirige e appare nel film in conversazione con il suo terapeuta, Phil Stutz. Il film esplora i metodi unici di Stutz, la sua sovversione della consueta dinamica paziente-medico e il lavoro che ha svolto con Hill. Ci sono conversazioni profonde e intime sulla salute mentale e sull’ansia che potrebbero aprire gli occhi a qualcuno o, per lo meno, offrire uno sguardo avvincente su questioni con cui molte persone stanno lottando. È un progetto sorprendente e meraviglioso per l’attore di Superbad Jonah Hill, che qui mostra un nuovo lato di sé.
Our Planet (2019)
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Documentario realizzato dall’incredibile David Attenborough (affiancato dalle attrici Penelope Cruz e Salma Hayek), Il nostro pianeta guarda alla diversità del territorio sudafricano. La miniserie è composta da otto episodi che coprono diversi aspetti del Sudafrica. Dall’acqua, alle praterie, al deserto, tutto condito dalle conoscenze di Attenborough che sono molto affascinanti. Il nostro pianeta è uno dei migliori documentari naturalistici che mostra quanto mondo c’è ancora là fuori da conoscere e sperimentare.
The Last Dance (2020)
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Uno dei migliori documentari su Netflix analizza uno dei migliori atleti di tutti i tempi. Lo spettacolare documentario di Jason Hehir The Last Dance si concentra su Michael Jordan e i Chicago Bulls durante la stagione 1997. Coloro che sono cresciuti guardando l’ascesa alla fama di Michael Jordan non possono smettere di parlare della nostalgia che hanno provato guardando i 10 episodi di questo apprezzato documentario. La storia è un’ode all’abilità e al carattere di Michael Jordan, che viene ritratto in modo incredibilmente ispirato, il che ha messo in dubbio l’autenticità della sua interpretazione. Tuttavia, è uno dei migliori documentari sportivi su Netflix.
Making a Murderer (2015 – )
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Il vero crimine è un argomento molto popolare quando si parla dei migliori documentari su Netflix, e Making a Murderer è uno dei più discussi. Anni dopo che Steven Avery è stato rilasciato dal carcere dopo essere stato condannato ingiustamente, si è ritrovato in prigione con un’altra accusa discutibile. Making a Murderer fornisce una visione di quanto sia difettoso e parziale il sistema giudiziario americano. Alcuni potrebbero non apprezzare il fatto che il regista sia dalla parte di Avery e che alcune prove di Making a Murderer vengano tralasciate, ma si tratta comunque di un’avvincente storia di cronaca nera, una delle più famose fino ad oggi.
David Attenborough: A Life On Our Planet (2020)
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La voce suadente di David Attenborough e la sua narrazione competente sono al centro di alcuni dei migliori documentari su Netflix. Come giornalista, ha visitato tutti i continenti e ha fatto luce sui diversi ecosistemi e paesaggi della Terra, ma in A Life on Our Planet Attenborough parla di qualcosa di più serio: la distruzione che l’uomo sta creando sulla Terra. Come testimone, mostra ciò che ha visto, imparato e cambiato del pianeta durante i suoi sei decenni di carriera. Attenborough e il suo team sanno come creare una narrazione avvincente con immagini mozzafiato e lo scopo del documentario è quello di informare piuttosto che predicare. Per chi è alla ricerca di documentari da cui imparare, A Life on Our Planet è un ottimo inizio.
Icarus (2017)
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Tra i migliori documentari su Netflix ci sono alcuni vincitori di Oscar, come Icarus. Uno degli aspetti più affascinanti del film è il modo in cui mostra i modi imprevisti e sorprendenti in cui i documentari possono essere portati in nuove direzioni. La storia inizia come una missione per scoprire la verità sul doping nello sport, ma un incontro casuale con uno scienziato russo porta alla luce una cospirazione internazionale molto più grande di quanto i registi potessero immaginare. Sebbene esistano film di spionaggio avvincenti basati su eventi veri, pochi sono così intensi e avvincenti come guardare questo intrigo di vita reale svolgersi accidentalmente in tempo reale.
13th (2016)
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Il documentario di Ava DuVernay, The 13th, esplora la storia della disuguaglianza razziale negli Stati Uniti. Il messaggio principale è che mentre la schiavitù, nel suo senso più riconosciuto, potrebbe essere scomparsa, le lotte degli afro-americani continuano. L’incarcerazione di massa, la disumanizzazione e la corruzione giudiziaria sono problemi evidenti nella società americana di oggi. Il film si apre con la famosa citazione di Barack Obama: “Gli Stati Uniti ospitano il 5% della popolazione mondiale, ma il 25% dei prigionieri del mondo”. 13th ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui un premio BAFTA. È un documentario preoccupante e stimolante che continua a essere essenziale nell’America moderna.
Il creatore dell’amato manga e anime “One Piece” ha affermato che il live-action Netflix uscirà solo quando lui lo deciderà pronto!
Il creatore di One Piece Eiichiro Oda ha pubblicato una lettera ai fan che riassume il suo viaggio verso la creazione dell’adattamento live-action di Netflix della sua amata storia. In questa lettera afferma che, sebbene la serie sia prevista per il 2023, “non uscirà finché non sarò soddisfatto”.
Nella lettera, pubblicata proprio oggi in occasione del compleanno di Luffy, Oda ha dichiarato: “Considerando quanto presumibilmente mi rimane da vivere, credo che questa sia l’ultima occasione per portare One Piece in tutto il mondo. Se dobbiamo farlo, voglio essere in grado di supervisionare le cose mentre sono ancora in attività. Ecco perché ho accettato l’adattamento live-action di One Piece già nel 2016.”
“Da allora, Netflix ha investito enormi risorse nella produzione. È stato annunciato che la serie uscirà nel 2023, ma hanno promesso che non la faremo uscire finché non sarò soddisfatto.”
We are in this together. Thank you Eiichiro Oda, for your trust. We can’t wait for the world to see what we’ve created. pic.twitter.com/WAox5bc4P2
Nella lettera, Oda spiega anche che le diverse culture coinvolte nella creazione dello show live-action e le loro diverse opinioni e competenze hanno fatto sì che “a volte potesse essere frustrante per entrambe le parti”. Tuttavia, Oda ritiene che il team di produzione abbia finalmente trovato la coesione necessaria. “Ogni singola entità coinvolta sta lavorando in armonia. Finalmente ci siamo!”, ha scritto.
Pochissimo è stato rivelato sul live-action di One Piece. All’inizio di quest’anno abbiamo visto un nuovo poster che mostrava le sagome dei suoi iconici eroi, e conosciamo anche il cast principale (guidato da Inkai Godoy nel ruolo di Monkey D. Luffy) e il nome del primo episodio. Possiamo solo sperare che Oda sia contento con il prodotto in modo che esca nei tempi previsti, entro la fine dell’anno.