Immortals Fenyx Rising: la grande sorpresa di Ubisoft

Quando ho visto per la prima volta il trailer di annuncio di Immortals: Fenyx Rising, sono rimasto affascinato e colpito. Quel che vedevo era meraviglioso, stupendo, coloratissimo e affascinante, ma soprattutto mi richiamava fortemente alla mente uno dei titoli più meravigliosi ed indimenticabili che io abbia mai avuto la fortuna di giocare: The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Il titolo, prodotto da Ubisoft Québec (già autori dello splendido Assassin’s Creed: Odyssey) si è efficacemente nascosto, forse per non voler alimentare un hype spasmodico che negli ultimi tempi sta mietendo vittime (ehm ehm Cyberpunk 2077 ehm ehm). Una volta uscito però, critica e pubblico si sono ritrovati di fronte un titolo pieno di cuore, complesso, articolato e rifinito ad opera d’arte. Insomma, Immortals si è eretto fra i giganti, e ha saputo prendersi la sua gloriosa rivincita.

Fonte: Immortals Fenyx Rising Facebook page

Partiamo subito con una premessa: dire che Immortals assomigli a Breath of the Wild è come affermare che la cupola di San Pietro assomigli vagamente a quella del duomo di Firenze. La somiglianza, soprattutto in alcune meccaniche, è veramente palese, ed è ciò che aveva impensierito molti al primo trailer gameplay che era stato mostrato al pubblico. La verità è che Ubisoft ha sapientemente colto da altri titoli, ispirandosi tanto ad altri lavori, ma ha saputo compiere il passo ulteriore di amalgamarli efficacemente ad altri elementi propri, creando qualcosa di unico e ben differente, capace, in certi casi, addirittura di superare il materiale originale.

Evidentemente, dentro a Ubisoft Québec qualcuno è profondamente legato al mondo greco, perché dopo un Assassin’s Creed ambientato ai tempi della guerra del Peloponneso, in cui potevamo esplorare praticamente l’intera Grecia, isole comprese, ora, in Immortals: Fenyx Rising ci ritroviamo catapultati direttamente dentro la mitologia greca, nella immaginifica Isola d’Oro, un mondo fantastico e fatato, dove divinità, animali fantastici e eroi mitologici solcano le terre e vivono insieme. In questo luogo epico e misterioso noi interpreteremo Fenyx, eroe dalle umili origini che potremo personalizzare a nostro piacimento, e che dovrà cercare di sconfiggere il malefico Tifone, l’ultimo dei Titani, che ha dichiarato una guerra aperta all’Olimpo e a tutti i loro alleati, artefici della sconfitta di tutti i Titani.

L’avventura di Fenyx sarà narrata da un duo d’eccezione: Prometeo, colui che rubando il fuoco agli dei l’ha donato al genere umano, e Zeus, proprio colui che ha punito il coraggioso Prometeo, incatenandolo su di una rupe, a farsi mangiare (letteralmente) il fegato ogni giorno. Zeus e Prometeo, con le loro battute, le sagaci risposte e le continue vicendevoli provocazioni, strapperanno ben più di qualche risata al giocatore, sfondando molto spesso la quarta parete e rivolgendosi direttamente al giocatore, stabilendo inoltre il tono del racconto: una divertente ed epica impresa, che però non risparmia anche qualche momento più drammatico e di tensione; nella tradizione epica greca, d’altronde, poeti ed autori riuscivano a passare facilmente dalla gioia e dallo scherno, alla malinconia e alla tragedia insite nell’esistenza, e Immortals Fenyx Rising riesce sorprendentemente bene a catturare perfettamente questa ambivalenza di toni nella sua narrazione. La sensazione che trasmette Immortals è quella di una grande leggerezza, per donare al giocatore il piacere della scoperta, la soddisfazione della curiosità che viene sempre premiata.


Nella tradizione epica greca, d’altronde, poeti e autori riuscivano a passare facilmente dalla gioia e dallo scherno, alla malinconia e alla tragedia insite nell’esistenza, e Immortals Fenyx Rising riesce sorprendentemente bene a catturare perfettamente questa ambivalenza di toni nella sua narrazione


La mappa di gioco è coloratissima, splendida, variegata nelle sue zone, rigogliose ma ben definite l’una dall’altra, legate alle divinità che vi risiede: ecco dunque che nella Valle della Eterna Primavera saremo cullati da rigogliose vallate e dolci colline, figlie di Afrodite, mentre nella Tana della guerra attraverseremo i resti degli scontri e delle battaglie di Ares e così via. Ognuna di queste zone sarà affascinante da esplorare e dannatamente bella da vedere, con scorci mozzafiato dietro ogni angolo. Il caldo vento del mediterraneo accarezzerà l’isola, accompagnandoci ora verso una costruzione gigantesca, ora verso una montagna da scalare: dovunque lo sguardo arrivi, dove noi possiamo arrivare con un po’ di ingegno, pazienza e curiosità. E che sia cavalcando un fiero destriero (nell’isola si nascondono anche delle cavalcature leggendarie, ed alcune sorprese…) o librandoci nell’aria usando le ali di Dedalo, planando dolcemente verso la nostra prossima destinazione, l’Isola d’Oro ci riserverà sempre una ricompensa.

  • Le dodici fatiche di Fenyx

La bellezza dell’esplorazione è direttamente proporzionale alla frenesia degli scontri, realizzati ad opera d’arte; d’altronde non bisogna scordarsi che c’è un enorme Titano che sta minacciando di sterminare tutto ciò che gli olimpici hanno creato, e noi siamo la loro unica speranza! Creature mitologiche, soldati corrotti e bestie feroci saranno il nostro pane quotidiano, e saranno una sfida costante per Fenyx, armata però di tutto punto per difendersi a dovere. Partendo dal combat system di Assassin’s Creed Odyssey, Immortals: Fenyx Rising ne migliora tutti gli aspetti, rendendo Fenyx molto più mobile e veloce. Gli scontri si svolgeranno in volo e a terra, da vicino e da lontano, contro soldati e bestie enormi, e (quasi) sempre in inferiorità numerica. I nostri nemici saranno veramente variegati: mentre soldati corrotti ci attaccheranno da terra, grifoni ed arpie voleranno sopra le nostre teste, attaccandoci da lontano. Giganteschi ciclopi proveranno a calpestarci, mentre rabbiosi minotauri ci lanceranno interi alberi, e non voglio svelarvi nulla per quanto riguarda boss unici e creature leggendarie. Insomma, per una schiera di nemici così folta, sono necessarie armi adeguate.

Fonte: Immortals Fenyx Rising facebook page

E quali armi possono essere più adeguate, se non quelle dei più grandi eroi della mitologia greca? Armati della spada di Achille, potremo colpire con veloce efficacia, mentre con l’ascia di Atalanta sferzeremo colpi pesanti, che andranno a rompere la guardia dei nemici, lasciandoli storditi e quindi alla nostra mercé. L’arco di Odisseo ci permetterà di attaccare i nemici da lontano, il tutto condito da schivate e parate, che se eseguite al momento giusto ci permetteranno di rispondere con colpi ancora più potenti, aumentando il nostro contatore combo ed accrescendo quindi la forza di ogni singolo colpo. Grazie alla grande agilità di Fenyx, combatteremo dovunque, grazie un combat system agile, facile da comprendere ma difficile da padroneggiare e molto variegato. Alle armi tradizionali poi si aggiungono gli utilissimi parabraccia di Eracle, strumenti potentissimi che ci permetteranno di sollevare e lanciare oggetti altrimenti troppo pesanti per noi, e che si riveleranno utilissimi non solo in combattimento, ma anche nella risoluzione degli enigmi.


Grazie alla grande agilità di Fenyx, combatteremo dovunque, grazie un combat system agile, facile da comprendere ma difficile da padroneggiare e molto variegato.


  • Sfide per tutti i gusti

Un altro aspetto centrale di Immortals: Fenyx Rising sono gli enigmi. Prendendo a piene mani da Breath of the Wild, l’Isola d’oro sarà disseminata di sfide che testeranno ora la nostra velocità, altre volte la nostra resistenza, ma soprattutto il nostro ingegno. Questi stupendi enigmi infatti richiederanno a noi di utilizzare le nostre risorse sapientemente, sfruttando gli strumenti a nostra disposizione per trovare la soluzione e il nostro acume per superare l’ostacolo. E questo viene elevato all’ennesima potenza nelle Cripte del Tartaro, vere e proprie voragini da cui potremo accedere al Tartaro, un regno sospeso tra la realtà e il nulla assoluto, in cui dovremo superare delle sfide per ottenere le agognate ricompense, che siano fulmini di Zeus per aumentare la nostra resistenza, monete di Caronte – fondamentali per potenziare il parco di mosse a nostra disposizione ed aprirci la strada ai poteri divini – o l’ambrosia, per aumentare la nostra vita. Grande spazio è dato poi alla personalizzazione, data la presenza di una varietà gigantesca di armature, armi, archi e quant’altro, da recuperare negli scrigni che saranno sapientemente nascosti (o protetti) ad aspettarci in un angolo dell’isola.

E così, mentre la storia ci metterà di fronte ad alcune delle divinità più note del pantheon greco, Prometeo e Zeus ci accompagneranno, commentando le nostre azioni in modo ironico, aprendo interessantissime dissertazioni sulle storie che compongono la mitologia greca che noi vivremo sulla nostra pelle, o semplicemente prendendosi in giro vicendevolmente. Immortals riesce sapientemente a gestire il ritmo della narrazione, non annoiando mai e spingendo sempre il giocatore verso la prossima sfida, la prossima missione, la prossima epica impresa.

  • Un affresco coloratissimo

Una menzione infine sulla direzione artistica del titolo. La scelta di virare verso una grafica “cartoon” ha contribuito a rendere l’Isola d’Oro quel luogo fantastico, sospeso tra mito e realtà, che viene descritto nel corso della trama. Costruzioni mirabolanti si mescolano perfettamente con le vallate dorate, le dolci colline baciate dal sole, i dirupi scoscesi e le immense statue erette in onore delle divinità. Ben più di una volta, cullati dalla meravigliosa colonna sonora di Gareth Coker, ci troveremo a vagare fra i campi dell’isola, mossi solo da una fanciullesca voglia di scoprire cosa ci nasconda ancora questo stupendo titolo. Basta solo vedere la schermata iniziale, accolti dal meraviglioso brano “Heart of the Hero”, per spingerci ad imbarcarci in questa magica impresa.

Fonte: Ubisoft via techradar

In conclusione, ciò che Immortals: Fenyx Rising riesce a trasmettere, prima di tutto, è un genuino senso di avventura: nessuna indicazione sulla mappa, nessun obbligo su dove bisogna andare prima, ma solo la nostra curiosità a guidarci. L’Isola d’Oro ci inviterà caldamente fra le sue accoglienti vallate, e quanto noi vorremo esplorare, tanto il gioco ci ricompenserà. Nessuna scampagnata sarà inutile, alimentando il nostro senso di meraviglia e di ingenua voglia di scoprire. Come Breath of the Wild, Immortals riesce a far scomparire le barriere del videogioco, facendoci immergere in una vera epica avventura, fatta di scontri al cardiopalma, risate e sospiri di malinconia, e tanta epicità in salsa mitologica.

Lasciatevi stupire anche voi, e lanciatevi in questa epica impresa: l’Isola d’Oro aspetta solo voi!

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