Tarkov – Bannati 6.700 cheaters con annessi tutti i loro nickname

Tarkov Bannati cheaters con annessi tutti i loro nickname

Lo sviluppatore di Tarkov, Battlestate Games, ha annunciato su Twitter di aver bannato 6.700 cheaters divulgando addirittura i loro nickname

Non contento di essersi limitato a bannare i giocatori disonesti che fanno uso di wallhack e aimbot, lo studio li sta ora anche svergognando pubblicamente. Techcrunch riporta che Battlestate ha bandito 6.700 cheaters da Tarkov nell’ultima settimana e ha pubblicato tutti i loro nickname in un documento di facile lettura.

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La pubblicazione dei nomi dei cheater ha un duplice scopo: da un lato svergognare gli imbroglioni in uno spazio pubblico, dall’altro mostrare ai non imbroglioni che Battlestate sta agendo. “Vogliamo che i giocatori onesti vedano i nickname di chi cheatta”, ha dichiarato un portavoce di Battlestate a Techcrunch, per “sapere che giustizia è stata fatta”. Si tratta di una pratica che lo studio intende rendere abituale e sul Twitter della società sono già presenti numerosi fogli pieni di nomi di cheaters.

Progetto senza titolo

Battlestate ha pubblicato diversi fogli di calcolo come questo, e molti di essi offrono l’opportunità di un lungo scroll. Battlestate ha una forte opinione sui giocatori che usano i cheat nel suo gioco. Poco più di una settimana fa, Nikita Buyanov, COO dell’azienda, è intervenuto su Reddit per denunciare le azioni di “hacker, cheaters e altra feccia della terra”, incoraggiando i giocatori a “denunciare tutti questi bastardi”. Naturalmente, non è passato molto tempo prima che alcuni commentatori facessero notare che, per quanto emotiva fosse la dichiarazione, Battlestate ha già fatto questo tipo di post in passato, e i cheater continuano comunque a rovinare le partite ai giocatori.

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Battlestate ha quindi molto lavoro da fare se vuole convincere la comunità che è seriamente intenzionata a eliminare i cheater. Tuttavia, questo non è esattamente un brutto modo per farlo, e immagino che ci siano alcuni giocatori che scrutano le liste di ban pubblicate per vedere se gli sviluppatori hanno preso quel tizio che li ha personalmente vittimizzati. Ammetto che probabilmente mi sentirei un po’ vendicato se individuassi il nome di qualcuno che è riuscito miracolosamente a colpirmi alla testa attraverso un muro solido nell’ultima ondata di ban.

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