The Last of Us Parte II Remastered: il dramma di Ellie ed Abby fa ritorno su PS5 [Recensione]

[Recensione] The Last of Us Parte II

Dopo aver aggiornato graficamente il primo capitolo di The Last of Us, Naughty Dog decide di tirare a lucido anche la controversa Parte II. Il risultato è più che soddisfacente.

Non credo esista titolo più controverso e divisivo di The Last of Us Parte II per quanto riguarda il mercato dei tripla A. Un gioco che sin da prima della sua release ha provocato un terremoto mediatico causato da leak e dai soliti disadattati che impestano internet.
Per fortuna questa tossicità non ha compromesso in alcun modo Naughty Dog che dopo aver rilasciato un buon remake grafico di TLOU Parte I presenta ora al pubblico una Remastered del secondo capitolo.
Anche qui le polemiche non si sono sprecate, questa volta addirittura da parte di sedicenti critici videoludici (pure nostrani) che ne hanno criticato l’annuncio parlando di un “remake folle” (nonostante la dicitura Remastered!).
Sul fatto che sia un prodotto prematuro e poco necessario si può discutere, ma almeno si abbia consapevolezza di ciò di cui si parla. Detto questo, vediamo ora da cosa è caratterizzata questa Remastered e se il risultato vale il prezzo del biglietto (9.99 se si possiede già la versione PS4).


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Lifting e accessibilità

Dal punto di vista tecnico non c’è molto da dire, The Last of Us Parte II era già un gioiello su PS4, Naughty Dog si è limitata a renderlo più definito, con una buona risoluzione e un frame rate ancora più stabile. Aggiunta degna di nota l’integrazione delle funzionalità del Dualsense, finalmente un’esclusiva sfrutta le caratteristiche del controller Sony e lo fa più che bene. La pressione richiesta dai grilletti adattivi cambia di intensità a seconda dell’arma che si impugna e le vibrazioni dinamiche donano una piacevole sensazione di coinvolgimento.
Le opzioni per l’accessibilità, che già nel gioco originale erano lodevoli, ora sono state ulteriormente espanse. Qualsiasi tipo di giocatore ha la possibilità di affrontare l’avventura personalizzandola come meglio crede, sia per ciò che concerne la difficoltà sia per far fronte ad eventuali disabilità o limitazioni.


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Senza Ritorno

Il piatto forte di questa versione è Senza Ritorno, modalità roguelike che va a sostituire la componente multiplayer presente nel primo capitolo della serie. Il gameplay di The Last of Us Parte II è uno degli aspetti più riusciti della produzione, e lo si nota soprattutto giocando alle difficoltà più elevate, dunque la presenza di un’intera modalità costruita attorno ad esso non può che essere un’ottima aggiunta. I capisaldi del genere roguelike sono tutti presenti: mappe generate casualmente, modificatori che influenzano la partita, personaggi multipli, valuta in-game che permette di sbloccare ulteriore contenuto, rigiocabilità piuttosto elevata e via discorrendo. Nulla di nuovo ma quello che c’è è ben integrato nell’esperienza ludica di The Last of Us.
Sia chiaro, non si tratta di una modalità capace di reggersi in piedi da sola, è un contenuto accessorio e preso come tale fa il suo dovere, in modo non dissimile da quanto fatto con la modalità Mercenari dei Resident Evil.


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Dietro le quinte

Quello che personalmente ho preferito di questa Remastered è la presenza dei Lost Levels e del commento degli autori e degli attori. Il commento è abbastanza auto esplicativo, mentre i Lost Levels offrono tre brevi sezioni giocabili scartate durante fasi più o meno avanzate dello sviluppo. Oltre ad essere interessanti di per sé, i “livelli perduti” sono contenuti con finalità didattiche come se ne vedono di rado nell’industria. Un videogioco è realizzato da persone che prendono decisioni, sapere cosa passa per la testa di questi professionisti e quali sono le decisioni scartate e i motivi dietro queste scelte sono linfa vitale di questo hobby, più di quanto si pensi.

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In conclusione

The Last of Us Parte II Remastered è la chance perfetta per chi non ha ancora vissuto la spietata avventura post apocalittica di Naughty Dog. I giocatori che hanno già la versione PS4 invece, al costo di soli 9.99 euro, potranno rivivere l’esperienza nel migliore dei modi, senza alcun compromesso tecnico, e intrattenersi parecchie ore con la modalità Senza Ritorno, sperando venga supportata nei mesi a venire.


Potete trovare altre informazioni sul titolo raggiungendo il sito ufficiale di Naughty Dog.

The Last of Us 3 – Secondo un leaker, il gioco è attualmente in sviluppo

The Last of Us Secondo un leaker il gioco e attualmente in sviluppo

Secondo un leaker The Last of Us 3 è attualmente in sviluppo con a capo ancora una volta Neil Druckmann, co-presidente di Naughty Dog

Un leaker affidabile ha affermato che The Last of Us 3 (o The Last of Us Part 3, come preferite) è entrato in fase di sviluppo e che il co-presidente di Naughty Dog Neil Druckmann è ancora una volta al comando. La comunità dei videogiocatori potrebbe non conoscere il leaker, ViewerAnon, ma ha una buona reputazione e un buon curriculum nell’industria cinematografica. Di recente, si sono resi responsabili di fughe di notizie relative all’imminente show HBO di The Last of Us, che si sono rivelate tutte accurate.

Correlato: The Last of Us – Il multiplayer sarà forse Free-to-Play

https://twitter.com/ViewerAnon/status/1602812234815574016

Secondo ViewerAnon, il prossimo gioco di Druckmann è proprio The Last of Us Part 3 ed è attualmente in produzione presso Naughty Dog. Pur non sapendo nulla della presunta nuova IP di Naughty Dog, ha confermato le recenti voci secondo cui Uncharted sarebbe in fase di reboot presso un altro studio. Per quanto riguarda il multiplayer di The Last of Us, ViewerAnon ritiene che sia in arrivo prima di Uncharted. Tuttavia, il loro tweet non chiarisce se possiamo aspettarci il gioco multiplayer prima di The Last of Us 3.

Correlato: Naughty Dog – In sviluppo nuovo gioco su Uncharted

https://twitter.com/ViewerAnon/status/1602813427365265408

Naughty Dog ha precedentemente confermato che la trama di The Last of Us Part 3 è già stata scritta.

Fonte | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |

The Last of Us Remake – Gameplay e altro leakati

the last of us

Il gameplay di The Last of Us Remake, le impostazioni di accessibilità e il layout del controller sono trapelati online.

Questa volta la fuga di notizie proviene dal noto leaker Nick “Shpeshal_Nick” Baker, la cui fonte ha affermato che questi ultimi leak provengono dalla build più aggiornata. Il gioco uscirà il 2 settembre 2022 per PS5 e più tardi per PC.

Correlato: The Last of Us – annunciato nuovo titolo multiplayer

Non c’è alcuna garanzia che i video di cui sopra saranno ancora disponibili quando arriverete a questo articolo, perché Sony è impegnata a rimuoverli. Baker ha cancellato i suoi tweet dopo che hanno iniziato a circolare perché, a quanto pare, non voleva che la sua fonte finisse nei guai. Tuttavia, Internet è piuttosto veloce nel salvare i post, quindi li vedrete spuntare ovunque. Nella galleria qui sotto abbiamo inserito degli screenshot del layout del controller e delle impostazioni di accessibilità.

Correlato: The Last of Us – La serie ottiene una nuova finestra di lancio

Le immagini qui sopra confermano la fuga di notizie di ieri che ha rivelato:

  • The Last of Us Part 1 Remake ha ricevuto una revisione visiva, ma non ci sono miglioramenti specifici per il gameplay.
  • La maggior parte dei miglioramenti sono stati apportati nel reparto audio e visivo
  • The Last of Us Part 1 Remake supporta il VRR, una modalità di gioco a 4K/40 fps e una modalità dinamica a 4K/60 fps.
  • Il gioco sarà caratterizzato da impostazioni di accessibilità simili a quelle viste in The Last of Us Part II. Il leaker ha anche aggiunto che quando Joel aggiornerà le sue armi, i giocatori potranno vederlo aggiungere degli accessori.

Non è chiaro come il gioco sia trapelato, considerando la segretezza di PlayStation Studios, ma se il caso di The Last of Us Part II è un esempio, è probabile che la fonte sia qualcuno che lavora presso un partner di terze parti responsabile della localizzazione.

Fonte

The Last of Us: esiste la trama del terzo capitolo, ma non è ancora in lavorazione!

Naughty Dog ha dichiarato di aver scritto la trama per The Last of Us 3, ma al momento non è in procinto di sviluppare il sequel. Il direttore creativo Neil Druckmann spera che “un giorno, questa trama possa vedere la luce”. Druckmann in un podcast, Script Apart, parlando della scrittura della trama di The Last  of Us 2, ha accennato brevemente alla possibilità di un sequel:

“Non so quanto io possa rivelare … [Il co-sceneggiatore Halley Gross] e io abbiamo scritto uno schema per una storia, di cui un giorno spero di poterne vedere lo sviluppo, che esplora le vicende di cosa succederà dopo TLOU2. Vedremo.”

Druckmann dice che ci sono state un bel po’ di discussioni interne sulla decisione da prendere riguardante una Parte 3, sottolineando quando effettivo lavoro sia necessario per creare un gioco di queste potenzialità: “Questi giochi richiedono così tanto lavoro per essere realizzati … e in questi 7 anni ci ho riflettuto molto … perché devi essere sicuro al 100% dell’idea che hai elaborato.”

“Ora che abbiamo due giochi tra le mani la cosa si complica maggiormente: se con un gioco ancora non esiste un vero e proprio franchise, già con il secondo iniziano a nascere dei pattern che lo sviluppatore deve seguire e creando un terzo capitolo questo accentua più la situazione. Ci sono temi struttuali e tematiche a cui devo obbligatoriamente attenermi per realizzare questo terzo capitolo.”

Sembra che Naughty Dog stia attualmente capendo quale decisione deve essere presa. “Dopo aver finito uno dei nostri grandi titoli” ha spiegato Druckmann, “dedichiamo molto tempo per decidere quale percorso debba intraprendere la casa di sviluppo: sviluppiamo un sequel di TLOU? Creiamo qualcosa di nuovo? Ripeschiamo qualche vecchio franchise a cui vogliamo ridar vita? Personalmente, mi piace molto esplorare completamente tutti questi aspetti.”

Rapporti recenti hanno suggerito che Naughty Dog stia (o almeno stesse) lavorando a un gioco multiplayer standalone di The Last of Us, ad un nuovo progetto Uncharted e a un remake completo dell’originale The Last of Us.

 Vale la pena ascoltare l’ultimo episodio completo del podcast di Script Apart con Druckmann e Gross, in cui raccontano aneddoti interessanti come la prima bozza di TLOU2 e la sua uscita occasionalmente travagliata.