Recensione di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, il nuovo film fantasy Paramount ispirato al gioco di ruolo.
Questa è la recensione di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri. Avevo grandi aspettative su questo film, nel senso ormai il gioco è talmente famoso da anni che un film era chiaro lo avrebbero fatto. Come in questo caso, però, film che hanno già un bacino di utenza ampio, che sono un primo capitolo e che necessitano di una certa fedeltà all’opera originale da cui si ispirano (in questo caso ludica), quando escono mi aspetto sempre siano il meglio che potessero fare.
D’altronde, in questo caso ad esempio, il gioco esiste da tantissimo, perciò se tu produttore o sceneggiatore hai deciso di far uscire il film su D&D nel 2023, significa che hai aspettato il prodotto migliore. In sostanza cosa intendo dire: se il film poi è una merda, mi girano perché un film su D&D non necessitava una data precisa per uscire, o non avevano fretta di nessun tipo, quindi io mi aspetto il miglior prodotto che potessero fare. Ma non è questo il caso.
Infatti sono rimasto piuttosto soddisfatto da questa pellicola, che ritengo assolutamente un’ottima trasposizione del gioco, divertente, avventurosa, che fa percepire molto le dinamiche del gioco. Una storia che si prende poco sul serio ma che riesce comunque nel suo intento. Il film in sé ha sicuramente un intreccio molto ricco, sviluppato però in modo molto disteso e con intuizioni davvero geniali e personaggi interessanti.
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Il problema principale della pellicola, seppur davvero insignificante rispetto al convincente resto dei pregi, è infatti la sospensione dell’incredulità spesso messa alla prova. Insomma, non che quello che accade sia poco credibile, ma in alcuni frangenti si percepisce proprio quella sensazione del “eh vabbè, certo…”. Tuttavia, date le premesse del film e gli intenti che ha, direi che è anche accettabile come caratteristica. Certamente se vi aspettavate un film dalla epicità del Signore degli Anelli, o la lore spiegata ed esplorata del Trono di Spade, avete sbagliato film.
Ho apprezzato molto le scelte narrative che rimandano al gioco. In primis vabbè, la compagnia con membri di diverse razze e classi; e poi il fatto della crescita dei personaggi, l’artefatto antico, le missioni via via che si accumulano, il continuo cambio di programma, l’aiutante over power che salva la situazione e anche un pizzico di nosense. Ammetto che la scelta del drago ciccione che non sa sputare fuoco mi ha fatto morire, soprattutto perché se dovessimo immaginare una compagnia di amici che ha intrapreso questa campagna, direi che è molto scherzosa e ridanciana.
Dal punto di vista tecnico ritengo ci sia poco da dire, mi sono piaciute più o meno tutte le scena fantasy, dalle creature, alle coreografie dei combattimenti alle battaglie magiche. Forse ancora un fantasy piuttosto generico, non mi sembra niente di nuovo o caratteristico, elemento che va un po’ a rendere dimenticabili i franchise. Sicuramente però un bel lato fantasy che potrebbe sicuramente dare vita a una saga niente male.
Inoltre i personaggi presentati, dato che ognuno di loro ricopriva un ruolo diverso, hanno ricevuto la giusta importanza e il giusto spazio, tutti con le loro motivazioni e accomunati da uno stesso ideale. Ognuno riesce ad essere necessario al compimento della missione ed ognuno agisce secondo una psicologia presentata e sensata. Un film abbastanza corale, seppur se ne riconosca il protagonista, che riesce a far affezionare lo spettatore a tutti i personaggi.
In conclusione, il film è davvero una sorpresa, una bella esperienza fantasy, avventurosa e divertente che riesce anche, seppur in maniera leggera a trasmettere un messaggio semplice ma efficace, grazie anche a un intreccio fitto e che non annoia mai. Tra i blockbuster usciti quest’anno sicuramente il migliore finora.
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