Dopo la chiusura di Stadia, oggi Google ha annunciato una nuova linea di Chromebook che pone l’accento sulle piattaforme cloud gaming.
Alla fine di settembre, Google ha chiuso la sua piattaforma di cloud gaming Stadia, un ambizioso tentativo di permettere alle persone di giocare ai videogiochi senza aver bisogno di un vero e proprio hardware per giocarci. Ma oggi Google ha fatto un annuncio molto interessante su dei nuovi Chromebook.
So che queste due cose non sono direttamente collegate. Non lo sono mai in aziende grandi come Google. Non è che lo stesso product team abbia gettato Stadia nel cestino, si sia avvicinato a un bancone, abbia tolto un velo che copriva un laptop e abbia detto “tadaah!”. Ma l’ottica è comunque esilarante per noi, che guardiamo in disparte e ci chiediamo chi sia effettivamente il responsabile della strategia gaming complessiva dell’azienda.
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Il nuovo annuncio di oggi è che la prossima linea di Chromebook (un prodotto veramente utile di Google), realizzata in collaborazione con Acer, ASUS e Lenovo (i Chromebook sono prodotti da terzi), è stata progettata con funzioni di cloud gaming specificamente in mente.
Sebbene questo non significhi molto in termini di prestazioni – si tratta di Chromebook e stiamo parlando di giochi in streaming, non di giochi in locale – i tre faranno tutto il possibile, entro questi limiti, per attirare i giocatori, anche con schermi più grandi (15-16 pollici) e tastiere RGB.
La cosa più importante, però, è che tutti e tre verranno forniti con tre diverse piattaforme di streaming preinstallate e pronte all’uso: Xbox Cloud Gaming, Geforce Now e… Amazon Luna. Il che è un modo molto divertente e tempestivo di dire: “Ok, se non volevate giocare con il nostro servizio di cloud gaming, forse giocherete con quello di qualcun altro”.
Il Lenovo costa 599 Euro, l’ACER 650 Euro e l’ASUS non ha ancora un prezzo.