I migliori riferimenti artistici nel film Poor Things!

Tutti i riferimenti artistici di POOR THINGS!

Il film vincitore di 4 Premi Oscar ha dei chiari riferimenti al mondo dell’arte, dal surrealismo allo steampunk.

Povere Creature! ha raccolto ben 4 statuette dorate nell’annuale premiazione dei prestigiosi Premi Oscar. Miglior Attrice per Emma Stone, Migliore scenografia a James Price, Shona Heath e Zsuzsa Mihalek, Migliori costumi a Holly Waddington e Miglior trucco e acconciatura a Nadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston.

Sinceramente, sarà controcorrente la mia opinione e sicuramente non richiesta, ma Miglior Attrice protagonista l’avrei dato a Lily Gladstone in Killers of the flower moon. Mia personale opinione, in quanto ritengo la performance della Stone magistrale, ma non tanto diversa da altri suoi ruoli dove non spicca.

Detto questo, sicuramente la fotografia e la scenografia sono il cardine e il punto forte di questo film, regalandoci delle vere chicche per gli occhi. L’ambientazione utopica e volutamente steampunk ci riporta nelle pagine dei fumetti ma anche in veri a propri quadri di stile surrealista, ma in certi casi, si notano anche degli omaggi allo stile liberty.

Il personaggio di Godwin, interpretato dallo spettacolare Willem Dafoe, ricorda, con la sua faccia deturpata dagli esperimenti scientifici del padre, un ritratto dal sapore cubista. Possiamo metterlo a confronto con il padre del Cubismo, Pablo Picasso, che realizza tantissimi autoritratti nel corso della sua vita, ognuno testimone del suo sviluppo pittorico e artistico.

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Progetto senza titolo
Godwin Baxter – Pablo Picasso Autoritratto/1972

Le marcate cicatrici di Godwin ricordano il tratto spesso e fondo di un Picasso ormai novantenne, in un certo senso segnato anche lui da ormai novanti pesanti anni di arte e vita. Alcuni trovano somiglianza anche con un particolare autoritratto di Francis Bacon, anche lui illustre discepolo del cubismo e surrealismo. Personalmente ritengo più azzeccato il paragone con Picasso. Nel primo si notano di più le cicatrici, il suo passato tormentato, mentre in quello di Bacon ci si rifà ad un personale presente soffocato dall’angoscia.

L’ambientazione del film, ricorda sicuramente le forme perfette geometriche della corrente metafisica, di cui De Chirico è capostipite, ma anche il caotico e futurista Hieronymus Bosch. Personalmente trovo nella scenografia molti riferimenti sia allo Steampunk, al Liberty ma anche a Escher. Ecco qualche esempio.

Progetto senza titolo
Lisbona in Poor Things/ Escher Relatività 1953

Parigi viene rappresentata come una città vittoriana ma dal restrogusto gotico, con fermi rimandi allo stile Liberty.

Sono presenti palesi omaggi all’arte romana e greca, dalle colonne alle volte. La caratteristica steampunk si fonde in modo delizioso con l’Art Nouveau, presente negli interni delle case, e anche nelle dolci linee degli abiti di bella. Questo gusto retrò-futuristico è una costante delle ambientazioni del film. Lisbona è Art Nouveau con un tocco Surrealista, Parigi è Steampunk con dei risvolti gotici e vittoriani.

The Rough Cut: Bringing Yorgos Lanthimos' "Poor Things" to Life - Frame.io  Insider
Parigi Poor Things

Non solo l’architettura ha dei rimandi artistici. Gli interni della nave, e i mezzi di trasporto del film ricordano molto la corrente surrealista, con macchine che volano e colori impossibili.

La nave ricorda le ambientazioni di Rousseau, col mare in tempesta e l’approdo nelle città di rimando al padre del Surrealismo, Salvador Dalì.

Cowdaddens Streetscape in the Fifties di Alasdair Gray, 1964,

Questo invece, un quadro dell’autore del libro da cui è stato tratto il film. Alasdair Gray ha sicuramente gettato le basi per Lanthimos che ha saputo cogliere l’essenza delle ambientazioni del quadro e trasportarla nel film.