Recensione umile e onesta di Saltburn, un film che ha scandalizzato metà continente, mentre l’altro aveva semplicemente 20 anni nel 2000.
Avete visto Saltburn? Noi si. Dai su guardatelo, mi raccomando sul divano, e chiamate anche i vostri genitori. Ma prima leggete la mia recensione di Saltburn!
Saltburn è un’imponente castello nelle ricche campagne inglesi, popolato da nient’altro che da ricchi annoiati inglesi. Alla trama ci penseremo dopo, per adesso soffermiamoci sul fatto che Emerald Fennel (potresti ricordarla per la
Sceneggiatura di “una donna promettente” 2020, o Midge in Barbie, oppure Camilla Parker Bowles in The Crown), ha creato uno spaccato perfetto della ricca società inglese, che si nasconde dal peccato ma non riesce a privarsene.
Oliver è, a primo impatto, un genio squattrinato che frequenta Oxford per fortuna, grazie alle varie borse di studio. Insomma, ha la testa ma gli mancano i soldi. Presto fa la conoscenza di Felix, un buonissimo Jacob Elordi, da cui è difficile togliere lo sguardo. E lo sa anche Oliver, che pare essersene innamorato.
Galeotta fu la ruota rotta della bici. Felix, rimasto a piedi, viene presto soccorso da Olly, che casualmente si trova sulla sua stessa strada. Nasce così l’inizio di una breve amicizia. Breve perché non vorrei fare spoiler, ma insomma, uno ( in realtà tutti) dei personaggi secondari muore.
Da qui nasce non solo una splendida amicizia fra Felix e Olly, ma cresce anche la voglia di Olly di avere tutto i ciò che Felix ha, soldi, carisma e bellezza. Ma soprattutto Saltburn, dove Felix e la sua famiglia vivono da secoli e secoli.
Un imponente castello dove leggenda narra abbia pernottato Riccardo III e che lì spirito di una delle nonne Catton ancora aleggi.
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Come film non lo definirei soft-porno, ma decisamente perturbante dal punto di vista erotico. La scena della vasca è effettivamente un po’ dura da mandare giù. That’s what she said!
Insomma, questo film mi ha ricordato Il talento di Mr. Ripley (1999)dove Olly è ovviamente il nostro Tom. La foga di voler tutto quello che gli altri hanno, porta inevitabilmente a compiere degli errori, a agire senza pensare troppo alla conseguenze. Una differenza fra questo due film ( Grazie alla mia amica Nora che ha portato alla luce questo interessante punto) potrebbe essere intanto la premeditazione che esiste in Olly, ma non in Tom, che invece agisce for the plot.
Mr. Ripley viene scoperto alla fine, (forse, ai posteri l’ardua sentenza) mentre Olly, non solo finisce per uccidere un’intera famiglia, ma ne eredita anche il bene più prezioso, Saltburn.
Saltburn che è il palcoscenico della maggiore critica al Royal mode de vie, fatto di pomeriggi passati a giocare a tennis bevendo champagne o a guardare il sole che tramonta nella piscina. Pomeriggi colmati da assurde frivolezze, capaci di rendere vivi questi annoiati aristocratici. Il dolore viene anestetizzato da feste galattiche, o conversazioni al limite della superficialità, il gossip però, sempre ben voluto.
L’unico rammarico di Elspeth, la madre di Felix, è forse quello di non poter commentare la tragedia accaduta alla sua famiglia, in quanto anche lei, ne è caduta vittima.