Recensione di “The Holdovers – Lezioni di vita”, il nuovo film di Alexander Payne candidato agli oscar come miglior film e miglior attore
Le aspettative per il film non erano altissime, in quanto dai trailer trasudava una americanità davvero stucchevole per i miei gusti, tolleranti ma fino a un certo punto. Solo le candidature ricevute mi avevano spinto ad andare in sala, e dopo la visione non posso che ritenermi soddisfatto.
The Holdovers è una commedia molto americana, effettivamente, dalla trama interessante e dai personaggi ben approfonditi. La componente comica c’è e non è mai inadeguata, anzi sempre brillante e originale, dunque non c’è che da elogiare la scrittura. La recitazione inoltre è di ottimo livello, da parte di tutti i personaggi principali.
Il punto di forza, però di questo film è il contrasto che si va a creare tra i due personaggi principali, opposti in condotta, valori, età, interessi e provenienze sociali. La loro convivenza forzata origina indubbiamente peripezie negative, che nuocciono ad entrambi. Le loro vacanze dunque si trasformano in un periodo in cui devono tentare di combattere la noia, e il giovane Angus fa di tutto per sfogare la propria rabbia. E il loro confronto, che risulta sempre essere un attrito, li spinge anche a conoscersi meglio e a scoprirsi.
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Questa conoscenza porta benefici ad entrambi, che, soli, si aprono più facilmente e riescono a confidarsi meglio. Questa influenza reciproca porta ambedue i personaggi a compiere un arco evolutivo significativo, ma a mio parere, dietro a questa simpatica storia, si nasconde una critica verso il sistema americano che frantuma le famiglie finendo per creare persone con disagi e frustrazioni.
È esemplificativa questa storia, il cui scopo principale è appunto di creare un contesto comico e divertire, di come l’allontanamento così drastico delle persone dal proprio nucleo familiare, che sia per lavoro o per studiare, soprattutto da così giovani, sia deleterio nella crescita personale e nella costruzione della propria vita. Entrambi i personaggi sono assolutamente vittime di questo sistema che, più evidente tra tutte le conseguenze, non gli permette di trascorrere anche solo le vacanze natalizie serenamente con la propria famiglia, ma sono costretti a rimanere rinchiusi in una scuola vuota e priva di svaghi.
In conclusione, il film è un’ottima commedia dal gusto americano che gira tutta intorno alla contrapposizione tra i due personaggi principali, che seppur opposti, sono costretti a una convivenza forzata. L’efficace recitazione mette in luce le problematiche del sistema deleterio americano, riuscendo anche a strappare ben più di un sorriso.
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