Se devo pensare ad un videogioco post-apocalittico, mi vengono in mente titoli come Fallout , Metro o Mad Max , in cui vieni teletrasportato all’interno di un mondo spietato, in totale rovina e privo di ormai qualsivoglia legge sia morale che giuridica, devastato da una minaccia globale come un virus mutagene o una guerra nucleare. Ecco prendete tutto ciò e cercate di accantonarlo in un angolo della vostra testa. Lisa: The Painful vi accompagnerà in un’avventura post-apocalittica fuori dai soliti schemi, ormai del tutto ridondanti e riscontrabili nei titoli sopracitati. In questo universo non combatterete per salvare il genere umano o per cercare di migliorare la situazione del pianeta, bensì combatterete per un puro egoistico desiderio scaturito, dopo uno strano flash, dalla totale scomparsa del genere femminile dalla Terra. Ma partiamo con ordine:
Lisa the Painful: Un post-apocalittico fuori dai soliti schemi
Lisa, il primo capitolo della trilogia, poi in seguito rinominato Lisa: The First, esce il 9 ottobre del 2012, come gioco di esplorazione, in cui vi addentrerete all’interno del caos mentale di Lisa, una ragazza vestita di bianco, portata allo stremo dalle molestie sia verbali che sessuali da parte del suo squallido padre, che per non farla avere a nessuno, la tiene rinchiusa nella sua camera. Ma Lisa stanca ormai di tutto, riesce, si, a scappare, ma nel suo mondo fiabesco. Un’avventura, relativamente corta e con non molto contenuto che mischia la follia creatasi all’interno del subconscio dell’ormai sfregiata Lisa con ambientazioni alquanto bizzarre e del tutto stravaganti.
Lisa the First: Un’avventura all’interno del subconscio della povera Lisa
Circa un anno dopo, il 14 novembre del 2013, lo studio americano indie Dingaling Productions, lancia una campagna kickstarter per la creazione di Lisa: The Painful, l’ipotetico sequel di Lisa: The First promettendo un’avventura post-apocalittica piena di stramboidi, pervertiti e ignoranti, all’interno di un mondo ormai sommerso dalla depravazione, dalla violenza e dalle droghe. Il 15 dicembre del 2014 Austin Jorgensen scrittore, sceneggiatore e sviluppatore del progetto riesce attraverso l’uso dell’RPG Maker VX e i 16.000$ ottenuti dalla campagna kickstarter a pubblicare Lisa: The Painful su Steam per Microsoft Windows, MacOS e Linux. Ma realmente di cosa parla Lisa?
Provate a pensare un mondo nel quale l’intero genere femminile scompaia da un momento all’altro, un mondo quindi destinato al fallimento e alla morte. Perversione, corruzione , immoralità sono solo alcuni degli elementi che accompagnano il mondo di Lisa The Painful: Il vizio incorreggibile delle droghe si è ormai diffuso a macchia d’olio all’interno di quelle lande desolate, in particolare l’uso della “Joy”, stupefacente capace di eliminare qualsiasi sentimento ed emozione, acquistabile tramite lo smercio di riviste porno, diventate moneta di scambio, con cui l’uomo può soddisfare i suoi sporchi bisogni. Ma c’è qualcuno , all’interno di questo macabro mondo che non pensa al futuro del pianeta e non si lascia abbindolare dall’allettante sete di lussuria e depravazione: Brad. Brad in tutto questo caos intravede in lontananza la sua seconda possibilità e cercherà in tutti i modi di portarla a termine, costi quel che costi.
Un mondo ormai devastato dalla depravazione e dalla droga
La storia di Lisa: The Painful inizia come una classica storia americana, in cui un Brad bambino prende coraggio e decide eroicamente di proteggere i propri amici, finendo però, per essere pestato dai bulletti del quartiere, in un mondo nel quale non sembra essersi ancora diffusa la già citata piaga. Con il volto pieno di lividi e la maglietta strappata Brad si incammina lungo il non per nulla misero quartiere, in cui noteremo come la nostra casa sia l’unica trasandata e malmessa. Entrando nell’abitazione facciamo la conoscenza del padre di Brad, seduto su una poltrona a guardare la TV , presumibilmente ubriaco , ciò intuibile dalla quantità di bottiglie di alcool vuote attorno a lui. Alla vista della malconcia maglietta, in un impeto di rabbia, l’uomo scaglia contro Brad una bottiglia di vetro colpendolo nel viso, ordinandogli di allontanarsi dalla sua vista. Salendo in quella trascurata casa, incontriamo la piccolissima sorellina di Brad, che si presume essere Lisa, adagiata all’interno di una culla. Dopo aver controllato la propria sorellina, Brad entra in camera sua per poi accasciarsi a terra con il volto bagnato dalle lacrime, ponendo così fine al flashback sul suo passato e riportandoci all’interno di quel mondo ormai del tutto devastato. Qui osserviamo un Brad ormai già maturo che, all’interno di quelle lande desolate sente un gemito in lontananza, come se qualcosa o qualcuno stesse piangendo. Incuriosito dal quel flebile lamento Brad decide di indagare e sorprendentemente trova adagiata sul terreno una bambina, ancora all’interno delle proprie fasce, tutta sola. Brad non ci pensa due volte e prende la grande decisione di accudire la piccola neonata, proprio come farebbe un padre, proprio come suo padre non fece… Portandola nel proprio rudere condiviso con i suoi amici d’infanzia , in gran segreto, decidono di tenere la bambina al sicuro costruendo sotto il pavimento una stanza sotterranea dove far vivere e proteggere la bambina. Tra momenti di gioia e di dolore, all’interno di quella caverna, passano i giorni e gli anni, accrescendo così, nelle coscienze degli amici il peso del loro segreto: avrebbero potuto salvare l’umanità dall’estinzione con l’aiuto della ragazza. Ma sarebbe davvero andata così? Cosa avrebbero potuto fare una mandria di selvaggi e arrapati uomini, venendo a conoscenza dell’esistenza della ragazzina? Per questo Brad vuole crescere la ragazza in gran segreto e proteggerla da qualsiasi malintenzionato a costo di andare contro la sopravvivenza della specie umana. Ma il sogno di Brad, un giorno viene infranto: qualcuno è riuscito a fare irruzione all’interno della casa rapendo così la piccola. Da qui parte la storia di un padre che egoisticamente, parte alla ricerca della sua piccolina.
Un’avventura che ti immedesimerà nei panni di un padre, Brad, alla ricerca della sua piccolina
All’interno di Lisa: The Painful gli scenari e i paesaggi del gioco , vanno a rappresentare un ambiente che riprende le fattezze di un Mad Max, cioè un mondo desolato e quasi marziano. Anche se la maggior parte dei luoghi che visiteremo sarà caratterizzato da una forte aridità e secchezza, tipiche dei deserti e dei territori riarsi, il gioco non si tratterrà dallo stupirci con cambi di ambientazione alquanto bizzarri, con territori paludosi e floridi, ma anche con scenari quasi non terrestri, mettendo in confusione la veridicità della realtà. Questa confusione però viene del tutto eliminata grazie, al ben pensato, sviluppo del mondo in 2D che, diversamente dai classici RPG in 3D e quindi spesso dispersivi, permette al giocatore non solo di esplorare lungo l’asse x ma anche lungo l’asse delle y riuscendo a creare scenari divertenti, poco ripetitivi e men che meno confusionari.
Un mondo di gioco 2D, desolato e quasi marziano
L’esplorazione di gioco si basa sulle scoperte delle Hub; sezioni di mappa da cui avremo la possibilità di scegliere varie strade da intraprendere che, alla loro conclusione, ci porteranno a trovare l’oggetto chiave necessario a triggherare determinati eventi, permettendoci così di proseguire con la storia e infine di arrivare alla prossima Hub. Ma posso assicurarti che l’avventura che percorrerai non sarà così semplice come potrebbe sembrarti: quel piccolo bocconcino è un obiettivo ormai comune a molti uomini e gang del posto che farebbero di tutto per mettere le proprie mani su quella ragazzina, ma Brad a costo di salvare la sua piccolina, si scontrerà con qualsiasi persona che cercherà di ostacolarlo. Il combact-system di Lisa: The Painful è un classico RPG a turni con, però, una caratteristica abbastanza innovativa: attraverso la combinazioni dei tasti W, A, S, D potremo far effettuare a Brad, e non solo, delle determinate abilità speciali che infliggeranno molto più danno dei normali cazzotti. Ad allievare il peso del combattimento, sarà possibile “reclutare” attraverso delle quest , scambio di denaro o semplicemente attraverso il dialogo, ben 30 personaggi tutti differenti tra loro, con caratteristiche e abilità completamente diverse, che permetteranno di eliminare nei combattimenti, quel senso di ripetitività che si poteva andare a creare. Ma non pensare di sentirti al sicuro solo grazie all’uso della forza; imboscate e trappole sono all’ordine del giorno su Lisa: The Painful facendoti capire quanto crudele e ingiusto sia il mondo che ti circonda.
Attraverso la combinazioni dei tasti W, A, S, D potremo effettuare abilità speciali
Questo mondo così avverso non si farà scrupoli a porre davanti a Brad delle ardue scelte, che il giocatore si vedrà costretto a prendere. Ed è proprio qui che entra in gioco la mente geniale di Dingaling, che ci mostrerà come le opzioni che troveremo all’interno della nostra avventura non saranno scelte “guidate” o ovvie, ma veri e propri dilemmi che metteranno il giocatore in totale difficoltà: “salvare la vita della ragazza o la vita di un tuo compagno?” , una domanda del tutto scontata e che farebbe prendere al giocatore una strada già decisa e predestinata; per questo in Lisa: The Painful le proprie scelte non andranno a influenzare gli eventi futuri, se non per qualche dialogo, ma andranno a modificare il come percorrerai gli eventi che ti si pareranno davanti. Il gioco ti farà capire quanto estremamente soffocante possa essere prendere una decisione che non avresti mai voluto prendere nella tua vita. Decisioni troppo logorroiche gravanti sulle spalle di una sola persona, il povero Brad.
Un elemento che caratterizza Lisa: The Painful sono le sue estremamente ardue scelte
Nell’agosto del 2015 Dingaling Productions rilascia su Steam il terzo capito della saga di Lisa: Lisa The Joyful che permetterà al giocatore di continuare la storia interrotta alla fine del precedente capitolo. Un’avventura dalla durata di circa 3/4 ore che vi permetterà di svelare alcuni misteri che circondano il mondo di Lisa.
Lisa: The Joyful è il DLC che ti permetterà di scoprire più approfonditamente i segreti di quel bizzarro mondo
In conclusione Lisa The Painful, pur avendo i suoi limiti come un comparto visivo intrigante, però, non supportato a dovere dal motore grafico, qualche calo di FPS durante gli spostamenti dovuto soprattutto dall’illuminazione dinamica e dalla presenza di molti oggetti a schermo e la presenza di troppi mortali precipizzi, va comunque premiato per la sua storia ben curata e profondamente studiata, ma soprattutto per la sua attenzione al dettaglio che rende Lisa: The Painful un gioco degno di nota. Sicuramente degna di nota è anche la soundtrack del gioco che spicca per la sua immensa variabilità e armonia che riesce a creare a seconda delle diverse situazioni: si passa da brani chill e quasi rilassanti fino ad arrivare a brani di elettronica pompati nelle casse. Anche se con i suoi difetti Lisa:The Painful è un piccolo capolavoro con delle caratteristiche decisamente peculiari che vi confonderà con sorrisi e, perchè no, anche con qualche lacrimuccia.
Un piccolo e peculiare capolavoro, con però qualche difetto
Ma voglio lasciarvi con questo mio dubbio, impiantatosi nella mia testa alla conclusione di Lisa The Painful: la quasi ossessione di Brad nel salvare la piccola e la sua tenacia nel combattere a testa bassa chiunque incontrasse nel suo cammino, hanno creato in me molta confusione. Ma Brad era davvero così tanto egoista? Ciò che ha fatto Brad è giusto o sbagliato, e chi ha davvero il diritto di deciderlo? Nel cercare di avere la propria seconda possibilità, Brad, ha davvero superato il limite? Qualcuno riuscirebbe davvero a giustificare ciò che Brad ha fatto? Se volete provare ad avere delle risposte vi consiglio caldamente di giocare quest’avventura che parla di un padre e della sua seconda chance.