Adam Sandler come non lo avete mai visto!

Adam Sandler ce lo immaginiamo un po’ come il Christian De Sica americano, ovvero il classico attore che interpreta più o meno sempre lo stesso tipo di personaggio in ogni film e che, con il passare del tempo, finisce col non far più ridere.


Non tutti i sui film comici però sono spazzatura


Ci sono, in mezzo a tanti disastri, film che meritano di essere visti, ad esempio “Big Daddy – Un papà speciale” (1999), “Terapia d’urto” (2003) e “50 volte il primo bacio” (2004).

Ha realizzato anche film che, pur non essendo dotati di grandi qualità dal punto di vista attoriale e registico, sono comunque godibili e riescono a strappare al pubblico una risata. I più celebri sono: “Cambia la tua vita con un click” (2006) “Io vi dichiaro marito e… marito” (2007) e “Un weekend da bamboccioni” (2010).

Sfortunatamente Sandler si è fatto notare più per contenuti trash e film mediocri, alcuni di questi sono: “The Do-Over” (2016) “Matrimonio a Long Island” (2018) “Un weekend da bamboccioni 2” (2013) e l’orribile “Jack e Jill” (2011) in cui Adam Sandler interpreta sia Jack che la sorella Jill, cercando di imitare l’operato del grande Eddie Murphy, famoso per interpretare più personaggi nella stessa pellicola modificandone l’aspetto fisico in modo ironico.

Il film “Jack e Jill” è considerato dalla critica come uno tra i più brutti di sempre ed è noto per essere stato il film più premiato ai Razzie Awards nella storia del cinema, vincendo come peggior film, peggior attore protagonista e peggior attrice protagonista.

Ma incredibilmente Adam Sandler nella sua carriera attoriale ha dimostrato che, se ci si mette d’impegno, può riuscire a realizzare degli ottimi film.

Nei due film, “Reign over me” del 2007 e “Diamanti grezzi” del 2019, riesce a far emozionare e commuovere, con un tale lavoro sulla recitazione che lo rende quasi irriconoscibile.

“Reign over me”:

Questo film è una piccola perla cinematografica che, a mio parere, è passata fin troppo inosservata.

Il regista Mike Binder lascia molta carta bianca agli attori, quasi si mette al loro servizio e infatti escono fuori incredibili interpretazioni.


Adam Sandler nei panni di Charlie, marito e padre in lutto per la famiglia rimasta coinvolta nell’attentato dell’11 settembre, è sensazionale


Charlie, chiuso completamente in se stesso, trova conforto solo nella musica (in particolare nella canzone degli Who “Love, reign o’er me” da cui poi il film prenderà il titolo), decide di staccarsi dal mondo e di lottare ogni giorno per non ricordare, cadendo sempre di più nella depressione.

Le inquadrature e la fotografia sono perfette, New York viene mostrata come una città malinconica, solitaria, come se rispecchiasse l’animo afflitto e vuoto del protagonista.

Don Cheadle è molto bravo a interpretare Alan Johnson, un dentista con una vita apparentemente senza problemi: una bella moglie, due figlie devote e una buona reputazione sul lavoro. Tuttavia Alan sente che qualcosa non va, dato che si fa continuamente mettere i piedi in testa dai propri colleghi, dai propri genitori o dalla sua stessa famiglia; ma quando ritrova il vecchio amico dell’università (Charlie) tutto cambia.

Liv Tyler nei panni dell’analista è sublime; riesce a mettere a nudo tutte le fragilità del suo personaggio che, inaspettatamente, si ritrova coinvolto a gestire una situazione molto delicata.

Donald Sutherland anche se è presente solo per un cameo, nel ruolo del giudice, è formidabile.

È un’opera ben riuscita non solo perché riesce a mettere in risalto le doti drammatiche di Sandler ma soprattutto perché lo spettatore riesce piano piano a comprendere il dolore e la follia del protagonista.

Di forte impatto è la scena dove  Charlie affronta, per la prima volta insieme all’amico, il ricordo della tragedia vissuta.

“Diamanti grezzi”:

Film diretto da Benny Safdie e Josh Safdie, è la storia di Howard Ratner (Adam Sandler), un affermato gioielliere di Manhattan incline alle scommesse e alle truffe. Dopo aver fatto una serie di rischiose scommesse cerca di far fronte ad alcuni ingenti debiti e questi lo porteranno a dover risolvere una serie di problemi che minacceranno la sua vita familiare e professionale.


È un film duro e crudo, che mostra l’uomo per quello che è, con i suoi difetti e i suoi problemi


Una pellicola frenetica, coinvolgente ed emozionante; non c’è un attimo di pausa. Il tutto è condito da una perfetta interpretazione di Adam Sandler.

Non so se ce la faccio a sopportare. Non so che hanno tutti, non me ne va mai bene una. Sono così triste, sono troppo fottuto, troppo fottuto.

Instancabile e allo stesso tempo esausto, Sandler riesce a mostrare la sofferenza di un uomo che non può permettersi di fermarsi un secondo e che cerca sempre di riscattarsi dai vari fallimenti passati.

È un film sprovvisto di una vera e propria trama che però mira soprattutto a mostrare la realtà, una realtà che non sempre è come ce l’aspettiamo.