Deltarune sarà disponibile una volta terminato il capitolo 4

Deltarune

Deltarune, il sequel dell’RPG Undertale, sarà disponibile per l’acquisto dopo aver terminato il capitolo 4. Il capitolo 5 tarderà ad arrivare.

Lo sviluppatore Toby Fox ha dato seguito al famoso gioco di ruolo 2D Undertale, con Deltarune Capitolo 1 nel 2018. Questo capitolo è però solo il primo di cinque capitoli di un RPG da puzzle ed enigmi infernali e combattimenti ispirati a Final Fantasy. Il capitolo 1 di Deltarune è stato rilasciato gratuitamente.

Fox ha rilasciato il Capitolo 2 nel 2021 con un annuncio a sorpresa e ora i giocatori attendono pazientemente l’uscita del Capitolo 3. Ieri, 31 ottobre – dopo più di due anni – Fox ha rivelato alcune news per il rilascio di Deltarune.

Con il Capitolo 3 prossimo al completamento, Fox prevede di terminare anche il Capitolo 4 e rilasciare Deltarune come prodotto acquistabile. Successivamente, lo sviluppo del capitolo 5 continuerà e arriverà nel gioco quando sarà pronto. Per aiutare in questo, Fox ha assunto un produttore, il cui compito, secondo una dichiarazione sarà “quello di accelerare lo sviluppo complessivo del gioco per i capitoli futuri”.

Come si può leggere dalla dichiarazione completa di Toby Fox:

Quindi, ora che il capitolo 3 è prossimo al completamento… penso che sia un buon momento per ridiscutere come rilasciare Deltarune per l’acquisto. Il mio piano originale era di rilasciare i capitoli 3, 4 e 5 insieme. Tuttavia, il finale del capitolo 5 è ancora piuttosto lontano… e credo che nessuno voglia davvero aspettare così a lungo per pubblicare qualcosa, me compreso.

Quindi, nuova strategia: basta aspettare il capitolo 5. Ci concentreremo invece sulla messa in vendita di Deltarune una volta terminato il capitolo 4. Questo dovrebbe rendere tutto un po’ più ragionevole! Il capitolo 4 contiene già una quantità notevole di filmati e di lavoro svolto sui nemici. Inoltre, ho assunto un nuovo produttore il cui compito sarà quello di accelerare lo sviluppo complessivo del gioco per i capitoli futuri. Quindi, mi sento molto ottimista riguardo ai prossimi passi di questo progetto.

Detto questo, penso che per ora mi soffermerò sugli aggiornamenti di sviluppo più dettagliati. Invece, vi farò semplicemente sapere se lo sviluppo si sta avvicinando al completamento o se succede qualcosa di divertente.

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Nell’aggiornamento, Fox afferma che il Capitolo 3 ha richiesto molti tentativi ed errori per capire come avrebbe funzionato, ma che con il Capitolo 4 si è sentito già molto più fiducioso su come progredire.

Notano anche che le persone del team stanno già tornando a lavorare sul Capitolo 4 e che tutti sono entusiasti di lavorare su quella parte di Deltarune.

Acquisterete Deltarune con l’uscita del capitolo 4? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!

Fonte: Game Informer

Still Wakes the Deep – Il nuovo horror psicologico mostra il suo gameplay

Still Wakes the Deep Il nuovo horror psicologico mostra il suo gameplay

Ecco il primo video che mostra il gameplay del nuovo horror psicologico in arrivo a inizio dell’anno prossimo, “Still Wakes the Deep”!

L’editore Secret Mode e lo sviluppatore The Chinese Room hanno pubblicato un nuovo trailer per il gioco horror psicologico Still Wakes the Deep, mostrando per la prima volta un’anteprima del gameplay.

Di seguito trovate una panoramica del gioco condivisa da Secret Mode, e se volete ricevere una notifica quando il gioco sarà disponibile cliccate sul link al sito di Instant Gaming!

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“Questa prima occhiata a Still Wakes the Deep in azione offre uno sguardo emozionante all’ambientazione unica del gioco: la piattaforma petrolifera Beira D, situata al largo delle coste scozzesi.”

“Il video gameplay, suddiviso in due parti, riprende dopo che un evento catastrofico ha scosso la piattaforma di trivellazione e il protagonista Caz McLeary è rimasto intrappolato sotto l’esterno fatiscente della Beira D, cercando disperatamente una via di salvezza.”

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“Il pubblico viene poi trasportato nelle claustrofobiche viscere della piattaforma petrolifera, dove Caz deve superare spazi angusti e passaggi sommersi per evitare di essere scoperto da un orrore inconoscibile che è salito a bordo…”

Il gioco uscirà per PlayStation 5, Xbox Series e PC (tramite Steam e Microsoft Store) all’inizio del 2024. Sarà disponibile anche sul servizio Xbox Game Pass.

Fonte

Spirit of the North 2 in arrivo su PlayStation 5, Xbox Series e PC

Spirit of the North in arrivo su PlayStation Xbox Series e PC

Ecco il trailer che annuncia l’arrivo del capitolo 2 di “Spirit of the North”, sviluppato da Infuse Studio e pubblicato da Merge Games!

Il publisher Merge Games e lo sviluppatore Infuse Studio hanno annunciato il sequel del gioco d’avventura open-world Spirit of the North 2 per PlayStation 5, Xbox Series e PC (tramite Steam e Epic Games Store).

L’uscita è prevista per l’anno prossimo, e di seguito troverete gli elementi chiave del gioco e il nuovo trailer! Cliccate sul link al sito di Instant Gaming per ricevere una notifica quando il gioco sarà disponibile!

Carto – Trovare la strada di casa e molto di più [Recensione]

Un vasto open world – Vagate liberamente in un vasto e antico open world, ricco di storia dimenticata da tempo. Esplorate biomi unici e visivamente affascinanti, ognuno con le sue sfide e i suoi segreti da scoprire.”

Cercate potenti rune – Scoprite rune potenti che rafforzeranno le vostre abilità mentre la vostra missione vi porta attraverso fitte foreste, cime innevate e cripte antiche e oscure per salvare i guardiani perduti.”

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Ampia personalizzazione – Modificate l’aspetto e le abilità della vostra volpe in base al vostro stile di gioco, rendendo unica ogni partita.”

Antichi guardiani – Affrontate nemici formidabili mentre salvate le leggendarie bestie guardiane in emozionanti incontri basati su puzzle da risolvere.”

Fonte

Carto – Trovare la strada di casa e molto di più [Recensione]

Carto Trovare la strada di casa e molto di più [Recensione]

Ecco la mia recensione di “Carto”, l’adorabile puzzle game in cui farsi strada utilizzando i magici poteri della cartografia!

Quando ho visto per la prima volta il trailer di Carto (nel corso della “Cozy & Family Friendly Games Celebration” di Steam), mi sono detta: “devo giocarlo”. Una volta finito e platinato, il passo successivo era chiaro: “devo parlarne”. Ecco dunque la mia recensione del più recente gioco sviluppato dalla Sunhead Games ed edito dalla Humble Games, attualmente disponibile su Nintendo Switch, Xbox One, PlayStation 4 e PC!

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Le premesse di Carto lo rendevano un gioco perfettamente allineato ai miei interessi. Un gioco di rompicapo in 2D disegnato a mano, con uno stile adorabile e una meccanica estremamente interessante? Datemene altri 100. Se poi aggiungiamo un gameplay che sorprende ad ogni capitolo per la sua dolcezza, cosa possiamo volere di più?

La descrizione fornita da Steam recita: “Carto è un avvincente gioco d’avventura che si incentra su una meccanica unica di alterazione del mondo. Usa questo potere per esplorare terre misteriose, aiutare una serie di eccentrici personaggi e guidare Carto nel suo viaggio per tornare dalla sua famiglia.”

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La piccola Carto vive e viaggia insieme a sua nonna, esperta cartografa ed esploratrice, su un dirigibile. Dalla loro casa volante, le due possono vedere il mondo sottostante e usare i loro poteri per spostare e riassemblarne i pezzi. Durante una tempesta, Carto viene sbalzata fuori dal dirigibile, ed è qui che inizia la sua avventura.

Da sola e in un luogo sconosciuto, Carto dovrà fare affidamento su ciò che conosce meglio: la sua mappa, frammenti della quale sono stati sparsi in giro per il mondo dalla stessa tempesta che l’ha portata lì. Presto, però, scoprirà che può fare affidamento anche sulle persone che incontra lungo il suo cammino, in particolar modo sulla sua nuova amica Shianan.

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Attraverso foreste, deserti, pianure e ghiacciai, Carto dovrà risolvere un rompicapo dopo l’altro per continuare il suo viaggio e ricongiungersi con sua nonna, aiutando strada facendo la gente del posto.

Partiamo subito col parlare dei disegni, che sono curati nei minimi dettagli e che, nel miglior modo possibile, ricordano un bellissimo libro illustrato. I design sono stupendi e ben abbinati alle personalità dei personaggi. I colori usati sono tenui e non stonano mai tra di loro. Il fatto che il team abbia creato una tale differenza tra le varie ambientazioni, pur mantenendo un filo conduttore evidente nello stile mi ha davvero colpito.

Carto Trovare la strada di casa e molto di più [Recensione]
Cr: Sunhead Games, edit cr: Popspace

Visivamente, Carto è una gioia per gli occhi. Ma veniamo ora alla storia, lasciando per ultimo l’aspetto dei puzzle. La trama è semplice: la piccola cartografa vuole ritrovare la nonna dalla quale è stata separata, e per farlo deve attraversare una serie di ostacoli e luoghi a lei estranei.

La linearità della storia si sposa perfettamente con tutte le diramazioni che il team ha inserito, che rendono il gioco coinvolgente di capitolo in capitolo e mai noioso (a tratti un filo frustrante, ma questo lo vedremo dopo). I personaggi che Carto incontra sono caratterizzati benissimo e le opzioni di dialogo (degli altri, Carto preferisce ascoltare) sono molte e tutte divertenti, il che arricchisce grandemente l’esperienza di gioco.

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Ѐ impossibile non affezionarsi a personaggi come Shianan, Wriggles, i Messaggeri della Foresta e i loro compagni animali. Vi dico solo che si può abbracciare un orso. E che non sapevo di averne bisogno.

Parliamo ora dei puzzle. L’innovativa meccanica di gioco si unisce brillantemente al concetto dei frammenti di mappa da ricongiungere per poter proseguire. Infatti, solo i pezzi che combaciano permettono di spostarsi da uno all’altro, e anche lì bisogna fare attenzione al verso e al modo in cui vengono disposti.

Carto Trovare la strada di casa e molto di più [Recensione]
Cr: Sunhead Games

Non negherò che, per quanto possa essere intuitiva come meccanica, ci sono stati momenti in cui i puzzle mi hanno dato del filo da torcere. Come avrei voluto avere più indizi in quei momenti, ma gli sforzi e i tentativi alla fine hanno pagato sempre. Non c’è niente di impossibile, anche se alcuni passaggi richiedono decisamente più ragionamento di altri.

Nel complesso si crea un giusto compromesso tra rompicapo più e meno complessi. Le uniche “critiche” che potrei muovere sono l’impossibilità di richiedere un indizio in più in alcuni momenti e il fatto che il gioco è piuttosto breve. Non penso di averci speso più di sei ore in totale, platinatura e tutto.

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Consiglio vivamente Carto a chi ama i puzzle game e vuole mettersi alla prova, immergendosi allo stesso tempo in una storia caratterizzata da splendidi disegni e da una trama che scalda il cuore.

E se questa recensione vi è piaciuta, seguiteci sul nostro sito e sui nostri social, dove parlo spesso di cozy games, puzzle e molto altro ancora!

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World of Horror, il macabro ibrido roguelike tra Lovecraft e Junji Ito [Recensione]

World of Horror il macabro ibrido roguelike tra Lovecraft e Junji Ito [Recensione]

Il 19 ottobre, dopo tre anni di attesa, è uscito dall’early access World of Horror, titolo rpg-roguelike horror disponibile per PC, Switch, PS4 e PS5.

Un dentista part-time e MS Paint, non sono i protagonisti di una barzelletta bensì le fondamenta su cui si basa l’rpg-roguelike World of Horror, uscito di recente dall’Early Access e disponibile per PC. Su Nintendo Switch e Playstation sarà disponibile il 26 ottobre. Pawel Kozminski, in arte panstasz, è il one-man-army dietro lo sviluppo del titolo. Pawel è un dentista polacco appassionato del genere horror, passione che ha traslato all’interno del suo pargolo videoludico attingendo a piene mani dalle opere di Lovecraft, il papà del celeberrimo Cthulhu, e di Junji Ito, mangaka giapponese noto per capolavori come Tomie o Uzumaki. Il tutto senza trascurare leggende metropolitane dalle tinte grottesche e il folklore del Sol Levante. E il ruolo di MS Paint? Sappiate che quel folle di Kozminski ha realizzato ogni elemento artistico presente in World of Horror tramite il popolare, e non di certo versatile, software di Microsoft. La tecnica utilizzata è quella della pixel art a 1-bit, e il risultato è eccezionale.

world of horror roguelike recensione lovecraft junji ito
La pixel art 1-bit realizzata con Paint è una scelta stilistica lodevole.

Dove risiede l’oscurità

È il 1984, siamo in Giappone, più precisamente a Shiokawa, una ridente cittadina marittima, di quelle che si trovano tra le pagine del già citato Ito, di quelle che a prima vista sono da cartolina ma più le frequenti e più ti accorgi che qualcosa non va. Questa è l’ambientazione che fa da sfondo alle vicende di World of Horror. Il gameplay loop è altrettanto semplice: il giocatore sceglie un personaggio, risolve 4 o 5 misteri (a seconda della difficoltà), supera le prove all’interno del faro che sovrasta Shiokawa, sconfigge il Dio Antico che vi risiede e la partita termina. Così facendo si sbloccano oggetti, personaggi, modalità ed eventi nuovi, e il ciclo si ripete.

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Gli Dei Antichi apportano modifiche sostanziali alle varie run.

Avviato World of Horror per la prima volta le modalità disponibili al giocatore sono quattro: la prima, chiamata “Spine-Chilling story of school scissors”, non è altro che il tutorial dove si affronta un singolo caso e nel mentre si imparano le meccaniche di gioco. La seconda modalità è “Extracurricular activity”, come nel tutorial siamo vincolati a un unico personaggio, ma avremo la possibilità di risolvere più misteri. È una modalità fine a se stessa che difficilmente rigiocherete. La terza modalità è un semplice quick play. La quarta modalità è, invece, quella in cui verranno spese il maggior numero di ore: “Customize the playthrough”. Qui il giocatore potrà personalizzare la partita scegliendo a priori quale set di eventi attivare e quale personaggio interpretare. La rigiocabilità è elevata. Nonostante gli eventi e le situazioni possano tendere a ripetersi, le combinazioni con le quali ciò accade sono sempre variegate.

world of horror roguelike recensione lovecraft junji ito
Purtroppo l’interfaccia, per quanto unica nello stile, non facilita i primi approcci con il titolo.

Un rpg atipico

La struttura a casi è riuscita, sia perché sono tutti ben scritti (da segnalare la collaborazione di Cassandra Khaw, autrice malese di horror e science fiction), sia perché nonostante alcuni mantengano una struttura ripetuta, altri rompono le regole intrinseche dell’esperienza, meravigliando il giocatore con trovate sempre nuove e terrificanti.
Per farla breve, e non privarvi del piacere della scoperta, tenterò di riassumervi un’esperienza di gioco tipica.
Ciascun caso ha come base operativa il proprio appartamento, qui potremo riposare e recuperare salute e sanità mentale, le due “barre della vita” presenti nel gioco che, portate allo zero, significano game over. Dall’appartamento si sceglie un mistero da risolvere tra quelli disponibili, selezionati casualmente dal gioco ad inizio partita (esiste infatti un sistema a seed, proprio come in altri roguelike). Avviato il caso si ha la possibilità di esplorare Shiokawa tramite una mappa stilizzata. Delle varie location visitabili solo una farà progredire il mistero. Tuttavia, trascurare l’esplorazione delle altre aree non sarà mai una scelta saggia, dato che potremo trovarvi alleati, armi o oggetti utili al completamento del caso stesso. Se ci sono delle armi vuol dire che si combatte, e in World of Horror si combatte piuttosto spesso. Il titolo adotta un sistema a turni atipico ma molto semplicistico nella sua composizione.

world of horror roguelike recensione lovecraft junji ito
La varietà dei singoli misteri è uno degli aspetti migliori di World of Horror.

Come accennato poc’anzi, degni di nota sono i casi che deviano dalla normale struttura di gioco. Alcuni di essi offrono un’esperienza inedita caratterizzata da regole specifiche. In questi misteri da risolvere non ci sarà più la cittadina di Shiokawa a fare da palcoscenico al caso, bensì luoghi unici e con un sistema di esplorazione, e gestione del tempo, esclusivi. Si passa da magioni spettrali, in cui imbattersi in ospiti tutt’altro che accomodanti non sarà affatto difficile, a boschi labirintici in cui il tempo pare essersi fermato. Una forte citazione a Blair Witch Project che ben si sposa con lo scheletro roguelike del titolo. Questi sono solo due esempi di come World of Horror sia in grado di plasmare in modo originale un melting pot di meccaniche ludiche e influenze orrorifiche.

world of horror roguelike recensione lovecraft junji ito
I combattimenti a turni offrono numerose opzioni al giocatore per poter contrastare gli abomini in cui si imbatterà.

Un’esperienza per stomaci forti

Proprio come altri roguelike, World of Horror è, nelle prime ore, criptico e spietato, complice anche un’interfaccia e dei menù decisamente poco chiari. Il gioco punisce, senza tanti complimenti, l’ignoranza nei confronti delle sue meccaniche, che appaiono più limpide solo una volta superato il ripido scoglio iniziale. Quando ciò accade l’incubo si placa, offrendo al giocatore un’esperienza, non dico rilassata, ma certamente più godibile e coinvolgente.

world of horror roguelike recensione lovecraft junji ito
La passione per l’oriente di panstasz la si nota anche nelle presenti, ma mai invadenti, parentesi umoristiche.

World of Horror è un esperimento riuscito. L’art direction è memorabile ed apprezzabile è anche la colonna sonora, realizzata da ArcOfDream e Qwesta. Dal punto di vista ludico gli appassionati del genere troveranno pane per i loro denti. Altro aspetto positivo è la presenza di una community molto attiva nel creare le mod più disparate. Peccato che questi contenuti non siano ottenibili tramite workshop di Steam, un limite a mio parere incomprensibile.

Scopri di più sul gioco sul sito ufficiale di World of Horror.

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Fae Farm – L’accoglienza della magica Azoria [Recensione]

Fae Farm L'accoglienza della magica Azoria [Recensione]

Ecco la mia recensione di “Fae Farm”, il nuovo farming sim dei Phoenix Labs ambientato ad Azoria, tra mistero e magia!

Ho di recente avuto modo di provare Fae Farm della Phoenix Lab, e ci tengo a ringraziare i Phoenix Labs per averci concesso, tramite Keymailer, la chiave del gioco che mi ha permesso di scrivere questa recensione!

Il gioco è attualmente disponibile per Nintendo Switch e PC, e la sua descrizione su Steam recita: “Rifugiati nel mondo fatato dei tuoi sogni in Fae Farm, un GdR simulatore di fattoria da 1 a 4 giocatori. Costruisci, coltiva e arreda per migliorare la tua casa e lancia incantesimi per esplorare l’isola incantata di Azoria!”

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E sì, Fae Farm è un rilassante simulatore di fattoria, ma è anche molto di più. Innanzitutto perché il gioco presenta un alto livello di personalizzazione, dal proprio personaggio (inclusi i pronomi) al proprio casolare.

In più, come già altri farming sim prima di lui, presenta un interessante elemento di dungeon crawling e combattimento che rende l’esperienza stimolante anche al di là della coltivazione e decorazione.

Il gioco, in pieno stile GDR, offre di volta in volta missioni principali e secondarie da completare per guadagnare premi ed esperienza. Queste sono spesso facili da completare, almeno in teoria. A mio parere, infatti, capita che il gioco dia indicazioni piuttosto vaghe sul come ottenere un qualche risultato.

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Specialmente dal momento che il catalogo di oggetti che è possibile raccogliere e costruire è assolutamente immenso! Il che è un bene, non fraintendiamoci, ma può risultare un po’ sopraffacente, soprattutto all’inizio.

L’avventura ad Azoria comincia con una grande accoglienza da parte di chi vi abita e con un sottofondo di mistero e magia che arricchisce enormemente il gioco. Il territorio è vasto e pieno di luoghi affascinanti e creature fantasiose, e i luoghi da esplorare aumentano con il progredire della storia.

Le opzioni sul cosa fare ogni giorno sono tante, e non manca la possibilità di farsi amici e di instaurare relazioni romantiche con le persone (umane e non) che incontrerete nel vostro viaggio.

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Le meccaniche di gioco sono intuitive e alla portata anche di chi è alle prime armi. Per interagire con qualcosa, infatti, si usa sempre lo stesso tasto, che si tratti di parlare con qualcuno, raccogliere oggetti, usare uno degli attrezzi base del contadino e perfino combattere.

E a proposito, il fatto che questi oggetti base (pala, piccone, retino, canna da pesca e bastone magico, i classici arnesi del contadino medio) non occupino spazio nell’inventario è veramente una ciliegina sulla deliziosa torta che è Azoria.

Fae Farm L'accoglienza della magica Azoria [Recensione]
Image cr: Phoenix Labs, edit cr: Popspace

I paesaggi sono stupendi e hanno dei colori fantastici, e gli animali che li popolano sono adorabili. Ho apprezzato anche i buffi nomi dati sia alle creature amiche, che ricordano veri animali da fattoria, sia a quelle nemiche, dai design davvero creativi e divertenti. L’abbigliamento dei personaggi è affascinante, e i personaggi stessi sono molto carini.

Per qualche motivo il design delle persone, la cui faccia è liscia come quelle dei LEGO, mi ha lasciato all’inizio un po’ incerta. Dato il bellissimo e tridimensionale contesto in cui si trovano, mi sembravano stonare leggermente, ma si tratta di un’inezia a cui si fa l’abitudine in fretta, anche perché i loro design sono davvero incantevoli.

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Ho apprezzato davvero la grande diversità dei personaggi presenti sull’isola, tra cui un ragazzo che si sposta in sedia a rotelle, persone nonbinary, rappresentazione di autismo e personaggi con varie tonalità di colore della pelle (e mi riferisco a quelle realistiche, non alle tonalità verdi e viola, seppur presenti).

Quello che invece davvero non mi ha convinto è la mancanza di profondità nei dialoghi con gli NPC. Oltre al fatto di non avere mai l’opzione di scegliere di cosa parlare, i personaggi ritireranno sempre fuori quelle frasi standard stagionali che vengono a noia molto presto. C’è poco gusto anche nel fare loro dei regali.

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Le cose cambiano nel momento in cui uscite con loro, ma solo per il breve lasso di tempo del vostro appuntamento, in cui parleranno un po’ più a cuore aperto. Senza però la possibilità di fare loro domande o opzioni di dialogo.

Questa, a parer mio, è l’unica vera pecca di un gioco altresì estremamente piacevole e realizzato con una grande cura. Lo consiglio vivamente a chi vuole provare un farming sim 3D intriso di magia (magari quando ci sono gli sconti), in un ambiente rasserenante che qualifica il gioco a pieni voti come un validissimo “cozy game”.

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LEGO x Animal Crossing – Ecco il trailer della collaborazione

LEGO x Animal Crossing Ecco il trailer della collaborazione

La Nintendo annuncia la sua nuova collaborazione con la LEGO, e questa volta si tratta di “LEGO x Animal Crossing”!

Nintendo ha annunciato una collaborazione tra la serie Animal Crossing e la LEGO. La collaborazione LEGO x Animal Crossing è stata annunciata oggi con un breve teaser trailer che mostra le versioni Lego di alcuni dei personaggi più popolari del gioco, come Isabelle e Tom Nook.

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Il teaser non rivela esattamente cosa aspettarsi in termini di set LEGO o quando potremmo vedere questa collaborazione sugli scaffali dei negozi. Il tweet che accompagna il teaser recita semplicemente: “Benvenuti a… LEGO Animal Crossing!”.

Questa non sarà la prima volta che la Nintendo collaborerà con la LEGO per la creazione di set. Da qualche anno le due aziende rilasciano con costanza sempre nuovi set dedicati a Super Mario, tra cui quattro set di Donkey Kong usciti proprio ad agosto.

La LEGO è ormai abituata a prendere personaggi dei videogiochi e a trasformarli in LEGO. Lo fa, infatti, già da tempo anche con i set di Sonic the Hedgehog.

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L’horror ambientale The Forest Cathedral arriverà su PS5 per Halloween

L'horror ambientale The Forest Cathedral arriverà su PS per Halloween

La Whitethorn Games ha rivelato ufficialmente la data in cui “The Forest Cathedral” uscirà per PlayStation 5 (PS5)!

La Whitethorn Games ha appena annunciato la data di uscita di The Forest Cathedral per PS5, il nuovo titolo horror ambientale.

The Forest Cathedral arriverà su PlayStation 5 il 31 ottobre 2023, proprio in occasione dei festeggiamenti per Halloween. Il gioco è ispirato agli eventi legati alla vita di una scienziata realmente esistita, Rachel Carson, e alle sue indagini sul nocivo pesticida noto come DDT.

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Il gioco, attualmente disponibile su Xbox Series X|S e PC, è caratterizzato da una narrazione completamente doppiata e dalla possibilità di passare dal controllo di Rachel Carson nel mondo 3D a quello di “Little Man” in un mondo 2D fatto di strumenti avanzati per la scansione ambientale.

Nel gioco, assumerete “il ruolo di Rachel, che si è imbarcata in una posizione di biologa ricercatrice sul campo in un’isola misteriosa”, si legge nella descrizione ufficiale del gioco.

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“Mentre porta a termine i suoi compiti settimanali, si rende rapidamente conto che le cose non sono come sembrano. I giocatori scopriranno lentamente i terribili effetti del pesticida utilizzando una tecnologia ambientale avanzata per completare i puzzle che intrecciano l’esplorazione in 3D con i platform in 2D.”

“Quali segreti scoprirà Rachel su quest’isola? Molti cercheranno di metterla a tacere, ma la verità trova sempre il modo di venire a galla”.

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La Naughty Dog fa dei tagli, il gioco multiplayer di The Last of Us è a rischio

La Naughty Dog fa dei tagli il gioco multiplayer The Last of Us è a rischio

Sembra che il titolo multigiocatore della Naughty Dog ambientato nell’universo di “The Last of Us” sia stato messo da parte, almeno per ora.

“Kotaku” ha riportato la notizia che la Naughty Dog, lo studio first-party di PlayStation responsabile dei franchise di The Last of Us e Uncharted, ha licenziato almeno 25 sviluppatori, interrompendo i loro contratti.

Secondo due fonti di “Kotaku”, i licenziamenti sono iniziati la scorsa settimana e hanno interessato diversi reparti, dall’arte alla produzione. La maggior parte dei licenziati faceva parte del reparto test di garanzia della qualità della Naughty Dog.

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Il licenziamento di 25 sviluppatori a contratto fa parte di un ridimensionamento dello studio, ma “Kotaku” riporta che questo non sembra aver coinvolto il personale a tempo pieno.

Secondo le fonti della testata, i licenziati non hanno ricevuto nessuna buonuscita, e che sia gli interessati che coloro che lavorano ancora per la Naughty Dog hanno subito “pressioni per mantenere il silenzio sulla notizia”.

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Secondo “Kotaku”, i contratti degli interessati non saranno recisi ufficialmente fino alla fine di ottobre e si prevede che le persone coinvolte lavoreranno per tutto il mese.

Una delle fonti della rivista afferma che il titolo multigiocatore di The Last of Us della Naughty Dog, che si trova in fase di sviluppo, non risulta cancellato del tutto, ma è “praticamente congelato, a questo punto”.

Questo fa seguito alle dichiarazioni rilasciate all’inizio dell’anno, in cui la Naughty Dog affermava che il gioco aveva bisogno di più tempo e che “il nostro team continuerà a lavorare sul progetto, così come su altri giochi in fase di sviluppo, tra cui una nuovissima esperienza single-player”.

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Poche settimane dopo questa dichiarazione, la Bloomberg ha riportato che il team che stava lavorando al gioco è andato incontro ad un ridimensionamento, dopo una valutazione. La Bloomberg ha aggiunto che la Sony ha chiesto alla Bungie, sviluppatore di Destiny 2 (e ora di proprietà della Sony, dopo un’acquisizione da 3,6 miliardi di dollari nel gennaio dello scorso anno), di valutare lo sviluppo del gioco multiplayer.

Sembra che la Bungie abbia messo in dubbio la sua fattibilità a lungo termine come gioco live-service, il che ha portato la Naughty Dog a rivalutare il gioco, a ridimensionare il team e a spostare gli sviluppatori su altri progetti.

Fonte

4 giochi della Game Devs of Color Expo di Steam da provare

demo della Game Devs of Color Expo di Steam da provare

La “Game Devs of Color Expo” di Steam è in corso, così ho deciso di provare (e condividere) i giochi le cui demo mi hanno attirato di più!

Se siete come me, siete sempre alla ricerca di nuovi titoli che catturino la vostra attenzione. In questo, Steam viene spesso in aiuto, proponendo sempre nuovi eventi che celebrano sia giochi che sviluppatori, come nel caso dell’attuale “Game Devs of Color Expo”.

Lo scopo dell’evento “amplificare il potere creativo delle persone di colore nei giochi” e “creare un migliore settore videoludico che sia intersettoriale ed equo”, come si legge sulla pagina Steam dell’evento.

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Tra i titoli che partecipano alla GDoCExpo figurano giochi di ogni tipo, da puzzle game a “shoot ‘em up”, da roguelite a farming-sim, da racconti visivi a giochi di carte e strategia, passando dall’adorabile all’horror.

Di seguito troverete i trailer con descrizione, link a Steam e un mio parere sui giochi che più mi hanno colpito dopo averne provato la demo. The Master’s Pupil è già disponibile (e probabilmente sarà mio molto presto) sia per PC che per Nintendo Switch. Anche Night Reverie è già disponibile, mentre Lost Twins II e Gedda Cake sono in arrivo!

The Master’s Pupil

Link a Steam!

“Un gioco d’avventura dipinto a mano, ambientato nell’occhio di un artista. Risolvete i rompicapo e fatevi strada attraverso l’iride (e la vita) del pittore impressionista Claude Monet.”

Già il fatto che l’intero gioco sia stato dipinto a mano un frame alla volta da Pat Naoum, che ha impiegato 7 anni per realizzarlo, lo rende un capolavoro.

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Se a questo aggiungiamo che si tratta di un platformer sulle opere di uno dei miei artisti preferiti, risulta evidente che non potevo non inserirlo in cima alla lista.

I puzzle hanno una difficoltà accessibile, ed il modo in cui i dipinti di Monet vengono integrati nelle dinamiche platformer è veramente degno di un artista.

Night Reverie: Prologue

Link a Steam!

“Night Reverie: Prologo è il primo atto di un gioco Puzzle/Adventure in cui un bambino deve risolvere il mistero dietro la distorsione della sua casa. Esplora ambienti pieni di puzzle e scopri strane creature mentre raggiungi la verità dietro quello che sembra un bizzarro incubo.”

La pixel art di questo gioco è davvero ben fatta, e l’atmosfera creata dalla Somber Pixel è onirica e allo stesso tempo inquietante senza esserlo troppo.

Simile: 4 giochi della Cozy & Family Friendly Games Celebration di Steam da provare – Parte 1

La demo mi ha fatto pensare ad Alice attraverso lo specchio, in quanto Matt, il protagonista, si ritrova in un ambiente che è casa sua ma allo stesso tempo non lo è (anche la scena in cui prende il tè con un coniglio parlante ha contribuito).

Qui, elementi nuovi e familiari si incontrano, dando origine al più grande mistero che l’Esploratore della Notte si sia mai trovato a dover risolvere. È un gioco che parla di infanzia, di legame tra fratelli e degli effetti di una casa infelice.

Lost Twins II

Link a Steam!

“Un’avventura rompicapo incredibilmente carina che vi sfiderà, vi divertirà e forse vi ispirerà anche. Aiutate Abi e Ben nel loro viaggio mentre attraversano piattaforme, si cimentano in enigmi impegnativi, scambiano tessere per creare percorsi e superano ostacoli per riunirsi e ritrovare la strada di casa.”

Nella realizzazione di questo titolo, Playdew si è ispirato all’arte di Miyazaki. Il risultato sono scenari pittoreschi e dai colori morbidi e due protagonisti con design semplici, ma ben curati, che ben si abbinano al sentimento di gioco e avventura infantile che il gioco presenta.

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Le meccaniche, poi, di spostamento delle stanze arricchiscono il gameplay, coinvolgente con le diverse ambientazioni e con i vari rompicapo da superare per raggiungere la misteriosa fenice.

Gedda Cake

Link a Steam!

“Gedda Cake è un metroidvania con draghi e torte. Impersonate 6 personaggi con abilità e stili di gioco unici, passate dall’uno all’altro al volo, combattete contro nemici pericolosi ed esplorate le vaste terre ricoperte di zucchero di Sugria. Aiutateli a reclamare il loro mondo invaso e a prendere La Torta!”

Il protagonista del gioco è Gedda, un drago goloso di dolci, e se questa non è una premessa avvincente, non so cosa sia. Realizzato dalla Flannel Bear Games, Gedda Cake si ispira a Monster Boy e a Hollow Knight, scegliendo un approccio decisamente più allegro e divertente di quest’ultimo.

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Questo non significa che il gioco non abbia la sua buona dose di sfide, anzi. Il gioco offre infatti la possibilità di selezionare una tra 3 modalità di difficoltà diverse, permettendo di scegliere come affrontare il metroidvania.

Le ambientazioni sono curate, come lo sono anche la pixel art e i design dei 6 draghetti. Il fatto di avere a disposizione ben 6 personaggi con punti di forza diversi tra cui scegliere è un bel tocco, soprattutto in un platformer, e rende l’esperienza ancora più notevole.

Skystead Ranch – Una fattoria fluttuante [Recensione Demo]

Skystead Ranch Una fattoria fluttuante [Recensione Demo]

Ecco la mia recensione della versione beta della demo del nuovo titolo dei ToastieLabs: “Skystead Ranch”, in arrivo su Kickstarter!

ATTENZIONE: La recensione si basa sulla versione beta della demo di Skystead Ranch, presto in arrivo su Kickstarter!

Skystead Ranch è il nuovo progetto targato ToastieLabs, uno studio indie che realizza principalmente giochi con pixel art da colorare e altri rilassanti rompicapo. Ѐ così, infatti, che li conoscevo prima di Skystead, avendo provato tempo fa un titolo della loro serie WooLoop.

Questo titolo è molto diverso dai loro soliti prodotti: si tratta infatti di un farming-sim 3D ambientato su un isola fluttuante, la quale diventerà presto una casa per voi e per tutte le creature che riuscirete ad attirare.

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Con il vostro bastone magico a portata di mano, non c’è ostacolo che non possiate superare. Smuovere il terreno, coltivare piante, creare specchi d’acqua e costruire pozzi e staccionate sono solo alcune delle azioni che potrete compiere sul vostro terreno.

Tutto questo lavoro non vi ripagherà soltanto con una dimora graziosa e accogliente. Man mano che pianterete alberi e rimpiazzerete la terra secca con quella fertile, sempre più animali saranno incuriositi dal vostro ranch.

Avvicinandovi a loro, potrete scoprire quali sono le condizioni in cui preferiscono vivere e modificare l’isola di conseguenza, facendovi sempre più amici e scoprendo sempre più specie, che andranno ad aggiungersi al vostro libro delle creature.

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Ho già menzionato il fatto che il libro parla? Con un bellissimo accento, per di più. Sarà proprio lui ad aiutarvi nel tutorial del gioco, spiegandovi i comandi e come funziona la vita sullo Skystead.

Per esempio, sarà lui ad informarvi che tutti i giorni una nave mercantile approda al porto dell’isola, portando con sé prodotti come viveri, decorazioni e persino incantesimi che potrete acquistare con la valuta del gioco.

Questa valuta non solo si ottiene accarezzando gli animali, ma anche distruggendo erbacce, pietre e tronchi caduti, e a volte anche passeggiando in qua e in là.

Skystead Ranch Una fattoria fluttuante [Recensione Demo]
Cr: ToastieLabs

Gli animali sono curiose creature che ricordano specie esistenti (o estinte), ma con nomi, caratteristiche e colori stravaganti. Una volta che le condizioni saranno adatte a loro e ve li sarete fatti amici, gli animali rimarranno nella vostra tenuta.

Il concetto del gioco non è innovativo, ma l’idea delle isole fluttuanti mi ha attirato subito. Gli animali sono adorabili, anche se il fatto che pronuncino tutti il loro nome (come i Pokémon) in continuazione può venire un po’ a noia. Fin qui, però, nulla che le impostazioni non possano risolvere.

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Il personaggio principale ha un design davvero carino, che purtroppo a mio parere le grafiche non rendono molto bene. La resa 3D del suo design è probabilmente l’aspetto che meno mi ha convinto.

La passione del team per questo progetto si percepisce dalla cura dei dettagli, basti leggere le descrizioni delle singole creature. Ringrazio davvero il team ToastieLabs, che ci ha fornito la chiave per riscattare la versione beta del gioco su Steam tramite Keymailer. Vi consiglio di provare la demo del loro progetto, la cui campagna Kickstarter inizierà presto!

Cyberpunk 2077 – La patch 2.01 è già in arrivo

Cyberpunk La patch è già in arrivo

La CD Projekt ha annunciato che la nuova patch (2.01) di “Cyberpunk 2077” è in arrivo, e che risponderà ad alcuni dei bug più evidenti!

Cyberpunk 2077 ha appena ricevuto l’aggiornamento 2.0 e l’espansione Phantom Liberty, ma lo sviluppatore CD Projekt ha promesso che la patch 2.01 è “in arrivo” con miglioramenti delle prestazioni nella zona di Dogtown e un fix per i dati di salvataggio danneggiati sulla PlayStation 5.

Annunciata sul sito di supporto di Cyberpunk 2077, la patch 2.01 non include molte aggiunte al rivoluzionario aggiornamento 2.0, ma cerca di risolverne i due problemi più gravi: il rallentamento nella nuova area di Phantom Liberty e il blocco dei salvataggi per alcuni utenti PS5.

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“Abbiamo affrontato il problema dei salvataggi danneggiati su PlayStation aumentando il limite massimo di dimensione dei file di salvataggio”, ha dichiarato la CD Projekt nel suo post.

Ha aggiunto anche che: “Questo non risolverà i salvataggi danneggiati prima dell’aggiornamento. Se riscontrate questo problema, conservate un salvataggio funzionante (ad esempio, salvatelo nuovamente come salvataggio manuale) fino all’arrivo della versione 2.01”.

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Per quanto riguarda i problemi riscontrati da alcuni utenti nella nuova zona, la CD Projekt ha dichiarato di aver apportato “miglioramenti alle prestazioni sia per PC che per console, specialmente nell’area di Dogtown”.

Phantom Liberty è uscito il 26 settembre, pochi giorni dopo la patch 2.0. L’aggiornamento ha rinnovato completamente Cyberpunk 2077, aggiungendo caratteristiche come un nuovo sistema di perk e un’IA migliorata.

Tutto questo ha causato un’impennata nella popolarità di Cyberpunk 2077 su Steam, popolarità che non ha fatto che crescere con l’uscita di Phantom Liberty e la scoperta di numerosi easter egg e novità.

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La CD Projekt ha persino incluso un modo che permette di rifiutare del tutto gli eventi dell’espansione a pagamento, in quanto alcune opzioni di dialogo bloccano definitivamente queste missioni.

La CD Projekt ha dichiarato che le note della patch postate sul sito sono “solo i punti salienti”, lasciando intendere che anche altri bug verranno risolti con l’aggiornamento.

Fonte

Mineko’s Night Market e Paleo Pines – Due nuovi cozy games disponibili per Nintendo Switch, PlayStation e PC!

Mineko's Night Market e Paleo Pines Due nuovi cozy games disponibili per Nintendo Switch PlayStation e PC!

Ecco due rilassanti giochi appena usciti su Nintendo Switch, PlayStation e PC tramite Steam: “Mineko’s Night Market” e “Paleo Pines”!

Il mercato dei cozy games conta due nuove aggiunte a partire da ieri. Si tratta di Mineko’s Night Market e Paleo Pines, due titoli molto diversi ma allo stesso modo adatti a rilassarsi e a staccare per qualche ora.

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Mineko’s Night Market è disponibile per Nintendo Switch, PlayStation 5 e PC tramite Steam, mentre Paleo Pines può essere giocato su Nintendo Switch, PlayStation 5, Xbox One, PlayStation 4, Xbox Series X/S e PC tramite Steam!

Mineko’s Night Market

Link a Steam

“Mineko’s Night Market è un gioco che celebra la cultura giapponese presentando al contempo una storia commovente di amicizia, tradizione e tanti, tanti gatti.”

“Vestite i panni di Mineko, una ragazza curiosa appena arrivata nella sua nuova casa su un’isola di ispirazione giapponese che si trova in difficoltà, alla base del monte Fugu. I superstiziosi abitanti dell’isola venerano il gatto del sole, Nikko.”

“Quello che si è sempre pensato essere un mito tramandato da tempo sta lasciando perplessa la città, visto che negli ultimi giorni gli abitanti dell’isola hanno iniziato ad avvistare Nikko.”

“Scoprite i segreti della città e riportate il villaggio in crisi al suo antico splendore. Nel frattempo, gestite le vostre attività quotidiane, completate i vari lavori, avventuratevi in missioni stravaganti e realizzate oggetti particolari in vista del settimanale Night Market!”

Paleo Pines

Link a Steam

“Scopri Paleo Pines, un’incantevole isola dal passato misterioso popolata da dinosauri ed esseri umani. L’evoluzione ha preso una strada diversa qui, creando un paradiso in cui queste due specie coesistono in armonia.”

Parti all’avventura con Lucky, la tua amica dinosauro, per svelare i segreti dell’isola e stringere nuove amicizie. Il tuo arrivo sull’isola non è passato inosservato: gli abitanti non vedono l’ora di accoglierti e aiutarti nella tua missione (e magari di darti qualche compito da svolgere!).”

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“Preparati a coltivare primizie, aiutare gli esseri umani al villaggio, fare amicizia con dinosauri adorabili e riportare alla luce la storia dimenticata dell’isola, tutto con lo scopo di creare il ranch dei tuoi sogni.”

Cosa aspettate? E soprattutto, quale giocherete per primo?

Banishers: Ghosts of New Eden rimandato a febbraio

Banishers Ghosts of New Eden rimandato a febbraio

L’uscita del nuovo GDR sovrannaturale della DON’T NOD, “Banishers: Ghosts of New Eden” uscirà tre mesi dopo la data originariamente prevista!

Il publisher Focus Entertainment e lo sviluppatore DON’T NOD hanno posticipato il GDR d’azione e di caccia ai fantasmi Banishers: Ghosts of New Eden. L’uscita del gioco è stata spostata dalla data fissata in precedenza, il 7 novembre 2023, al 13 febbraio 2024. Il titolo sarà disponibile per PlayStation 5, Xbox Series e PC tramite Steam.

L’amministratore delegato della Focus Entertainment, John Bert, e il CEO della DON’T NOD, Oskar Guilbert, hanno dichiarato in un comunicato stampa di aver preso questa decisione dato il momento di intensi rilasci di giochi AAA per PC e console che si profila verso la fine dell’anno.

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“Siamo convinti che l’uscita commerciale di Banishers: Ghosts of New Eden in un periodo meno saturo gli porterà l’attenzione che merita”, hanno anche aggiunto.

Ecco una panoramica del gioco, fornita dalla Focus Entertainment: “New Eden, 1695. Antea Duarte e Red mac Raith sono amanti e Banishers, cacciatori di fantasmi che hanno giurato di proteggere i vivi dalla minaccia di fantasmi e spettri ancora sulla terra.”

“Dopo una disastrosa ultima missione, Antea viene ferita a morte e diventa uno degli spiriti che detesta. Nelle selvagge e infestate terre del Nord America, la coppia cerca disperatamente un modo per liberare Antea dalla sua nuova condizione.”

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“Immergetevi in una storia bellissima, intima e potente tra due amanti predestinati. Nei panni dei Banishers, entrate nelle vite delle comunità di New Eden e risolvete casi inquietanti in un mondo mistico e ricco di storia, afflitto da creature soprannaturali e antichi segreti.”

“Usate il vostro ingegno o combinate i poteri spirituali di Antea e l’arsenale di Red per sconfiggere e bandire le anime che tormentano i vivi.”

“Decisioni impegnative si presenteranno sul vostro cammino, influenzando drasticamente la vostra storia e il destino degli abitanti di New Eden, siano essi persone viventi o anime erranti. Quanto comprometterete il vostro voto di caccia ai fantasmi per il bene della vostra amata che è diventata uno di questi spiriti?”

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  • Giocate nei panni di Antea e Red e combattete le forze soprannaturali con la magia, le armi e i poteri spirituali.
  • Sbloccate nuovi equipaggiamenti e abilità per liberare tutta la potenza dei Banishers.
  • Scoprite gli antichi segreti e i misteri nascosti di un mondo mistico e ricco di storia.
  • Secondo le caratteristiche del rinomato studio DON’T NOD, dovrete fare scelte significative e moralmente ambigue che influiscono sulla storia, sul mondo e sul destino di tutti i personaggi, vivi o morti che siano.

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Homebody – Nel loop dell’orrore anni ’90 [Recensione]

Homebody Ti piacciono i film dell'orrore? [Recensione]

Ecco la mia recensione di “Homebody”, gioco di horror psicologico dei Game Grumps e della Rogue Games, Inc!

Parto subito col dire che Homebody non è un gioco per tuttə. Contiene sangue, body horror, rappresentazioni di depressione, ansia e disturbo ossessivo compulsivo. In più, oltre a questi elementi, crea un senso di inquietudine e paura generale che può risultare difficile da affrontare lucidamente.

Mi metto in prima persona tra gli utenti a cui può risultare difficile da giocare. Questo, però, non mi ha impedito di riconoscere quanto sia un gioco fuori dal comune, nonostante i cliché, e quanto riesca nel suo intento di creare un’atmosfera di oppressione pressoché totale.

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La descrizione ufficiale di Homebody lo descrive come “un puzzle game di sopravvivenza horror su un gruppo di amici tormentati dai ricordi del passato e braccati da un killer implacabile. O vai avanti o morirai nel tentativo di farlo.”

La premessa è esattamente questa. Il personaggio principale, Emlily, è una ragazza che soffre di depressione e OCD che si accinge a trascorrere un weekend in una casa nei boschi con dei vecchi amici per ammirare lo sciame meteorico delle Perseidi.

Già prima di arrivare a destinazione, Emily è tormentata da ansia sociale e insicurezza, e anche quando raggiunge le persone a cui una volta era molto legata, le preoccupazioni non diminuiscono. Tanto più che uno degli amici, che doveva unirsi a loro la sera prima, ancora non si vede.

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Improvvisamente, salta la corrente. La porta è bloccata. Il generatore è in cantina. La cantina è off limits. Sembra che bisognerà mettersi comodi e aspettare il mattino successivo- ah, no. Una figura con addosso una veste da camera, sul volto una strana maschera e in mano una lama compare dal nulla, sicuramente non da fuori, visto che la porta è sbarrata.

Trascinandosi per i corridoi con passo incerto ma più veloce di quanto sembri, l’essere è inesorabile (e comandato dall’IA, quindi anche imprevedibile). Potete provare a scappare, ma vi troverà, come ha fatto con i vostri amici.

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Qui sorge l’inghippo. Prima che Emily se ne accorga, sono di nuovo le 7 di sera e lei è appena arrivata alla casa nel bosco. Che sta succedendo? Perché nessuno dei suoi amici ha memoria dell’accaduto? E soprattutto, come se ne esce?

La casa è disseminata di indizi per risolvere puzzle di medio-alta difficoltà. Ad incrementare la difficoltà dei puzzle, però, è il tempo che passa. Infatti, dopo solo un paio d’ore, puntualmente salterà la luce, e a quel punto mancherà poco all’arrivo dell’essere senza volto.

Il concetto già visto del loop si unisce alle dinamiche da puzzle game per creare un’esperienza di gioco avvincente ma anche frustrante. Per risolvere certi puzzle, infatti, spesso servono più tentativi, e c’è sempre il rischio di venire sorpresi a metà della risoluzione.

Per questo motivo la velocità è di massima importanza, e purtroppo i comandi a volte non sono d’aiuto in questo, soprattutto se non siete abituatə a giochi in cui doversi muovere molto velocemente e con precisione, anche a causa dei cambi di inquadratura che, per quanto decisamente d’effetto, possono rallentare la vostra corsa. Ma non preoccupatevi, dopo qualche loop inizierete a prenderci la mano.

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L’atmosfera da slasher nostalgico anni ’90 è davvero ben riuscita, e l’horror classico si unisce a quello psicologico per creare ancora più disagio. La tensione è costante, il tempo e la figura omicida sembrano essere sempre sul punto di avere la meglio su di voi e questo inficia la concentrazione necessaria a risolvere i vari rompicapo.

Ci sono dei punti in cui nascondersi, però si rompono dopo solo due utilizzi, lasciandovi scoperti.

Ogni volta che verrete uccisi, vedrete delle immagini, scene o persone prima che il loop riprenda, mostrandovi il passato di Emily, le sue paure, o dandovi consigli. Dopo un po’, qualcosa nel loop sembra diverso. Oltre alla legittima domanda “quando finirà tutto questo”, inizia a farsene strada anche un’altra, forse più inquietante: “cosa c’entra tutto questo con me?”

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Non faccio spoiler sul finale, lascio a voi la possibilità di scoprirlo e interpretarlo a modo vostro. Consiglio il gioco a chi è fan dell’horror e dei puzzle game, ma soprattutto a chi ragiona bene sotto pressione e non si fa scoraggiare dalla ripetitività di alcuni loop.

Ringrazio la Rogue Games e Keymailer per averci fornito la chiave che mi ha permesso di provare questo titolo, disponibile su Steam, Nintendo, PlayStation e Xbox!

In conclusione, inserisco questo tweet dei Game Grumps per farvi mostrare da loro, anche visivamente, come appare una tipica sessione di gioco su Homebody.

Tales of the Shire: A The Lord of the Rings Game – Wētā Workshop annuncia un gioco in cui vivere da Hobbit

Tales of the Shire A The Lord of the Rings Game Wētā Workshop annuncia un gioco in cui vivere da Hobbit

Wētā Workshop e Private Division hanno annunciato un cozy game ambientato nella Contea: “Tales of the Shire: A The Lord of the Rings Game”!

Avete mai sognato di vivere come uno hobbit? E non uno che viene coinvolto in una grande avventura, ma uno che rimane nella Contea, tra fattorie e banchetti, senza preoccuparsi di orchi, draghi o profezie. Se vi è mai capitato di esprimere un desiderio simile, sembra che Wētā Workshop, in collaborazione con l’editore Private Division, stia per far avverare il vostro (anzi, il nostro) sogno in Tales of the Shire: A The Lord of the Rings Game.

Non si sa ancora molto di Tales of the Shire al di là del teaser. Quel che è certo è che si tratterà di un gioco esplicitamente rilassante, un “cozy game” ambientato nella Contea del mondo Tolkeniano.

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Wētā e Private Division hanno annunciato la loro collaborazione un anno fa, dichiarando di star sviluppando un gioco ambientato nell’universo della Terra di Mezzo. Assicurarono anche che Wētā Workshop aveva ricevuto i diritti necessari sulle opere letterarie della serie, ottenendo così “la più ampia licenza creativa per interpretare la lore soggiacente ai libri”.

È stato anche rivelato che sarebbe stato molto “diverso da ciò che i fan hanno giocato in precedenza”, il che ha senso dato il genere del gioco.

Wētā Workshop e il suo legame alla Terra di Mezzo

Se non conoscete Wētā Workshop, si tratta di una società neozelandese di effetti speciali che, tra i tanti progetti a cui ha preso parte, ha contribuito alla produzione di oggetti di scena per i film di Peter Jackson, Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. Da allora, ha lavorato a numerosi progetti popolari come Avatar – La via dell’acqua, M3GAN e Cocainorso.

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La divisione videogiochi di Wētā è stata fondata nel 2014 e finora è stata responsabile di numerosi progetti incentrati su VR e AR. Secondo un comunicato stampa, però, Tales of the Shire sarà un gioco più tradizionale, e arriverà su console e PC nel 2024.

Non avremo ulteriori dettagli fino al prossimo anno, quando il gioco verrà svelato del tutto, quindi dovremo aspettare ancora un po’ prima che i nostri sogni hobbit diventino realtà. Nel frattempo, godetevi il trailer qua sotto!

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