Lo sviluppatore di The Witcher Remake, Fool’s Theory, non ha paura di cambiare gli aspetti dell’originale di che sono “da rifare”
Parlando con la rivista Edge via GamesRadar, l’amministratore delegato di Fool’s Theory Jakub Rokosz ha chiarito che non tutte le parti di The Witcher del 2007 appariranno nell’attesissimo remake, anche se non ha fornito indicazioni specifiche su ciò che verrà o non verrà tagliato.
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“Prima di tutto, abbiamo bisogno di un’analisi onesta e concreta di quali parti sono semplicemente brutte, superate e da rifare”, ha detto Rokosz. La Fool’s Theory “metterà contemporaneamente in evidenza le parti che sono grandiose, che dovrebbero essere mantenute o che sono pilastri fondamentali che non possono essere scartati”.
Il gioco originale di Witcher è in qualche modo obsoleto per gli standard del 2024, forse soprattutto per il supporto del mouse e della tastiera nei combattimenti. Invece di controllare Geralt come i giocatori di The Witcher 3, ad esempio, con il supporto standard del gamepad, il combattimento prevedeva di cliccare sui nemici e di temporizzare gli attacchi successivi con una meccanica di gioco quasi ritmica.
L’intero ciclo di gioco è in gran parte simile a quello di The Witcher 3, tuttavia. In genere, i giocatori seguono una storia che li porta in una nuova area e vengono presentati con una manciata di missioni principali da portare a termine. Sono disponibili anche missioni secondarie e contratti, che forniscono denaro e oggetti utilizzati per potenziare abilità, equipaggiamento e pozioni.
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The Witcher Remake renderà il gioco originale open-world e quindi ancora più in linea con The Witcher 3, anche se quest’ultimo gioco avrà più di dieci anni quando il remake sarà lanciato. Non si sa molto altro, però, perché nonostante sia stato annunciato nell’ottobre del 2022, il gioco è ancora in fase iniziale di sviluppo e non uscirà prima di qualche anno, anche se il doppiatore di lunga data di Geralt, Doug Cockle, non vede l’ora di tornare.