Dungeons & Dragons – Rivelate le date di uscita dei libri di tutto il 2023 a partire da agosto

Dungeons Dragons Rivalte le date di uscita dei libri di tutto il a partire da agosto

Dungeons & Dragons ha annunciato le date di uscita dei restanti libri del 2023, con uscite mensili da agosto a novembre.

Oggi Wizards of the Coast ha annunciato che l’uscita di tutti i suoi libri di regole di Dungeons & Dragons tra cui il libro “Bigby Presents: Glory of the Giants” che è prevista ad agosto, diversi mesi dopo la data di uscita inizialmente annunciata per la primavera del 2023. Phandelver e Below: The Shattered Obelisk, il libro della campagna nuova 2023, uscirà il 19 settembre, seguito da Planescape: Adventures in the Multiverse il 17 ottobre. The Book of Many Things uscirà il 14 novembre insieme a un nuovo prodotto Deck of Many Things da 66 carte. È stata annunciata anche The Practically Complete Guide to Dragons, una nuova guida da gioco che uscirà il 15 agosto. Tutti i nuovi libri annunciati avranno un prezzo di vendita più alto, 60 euro.

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I dettagli completi su tutti e cinque i nuovi libri sono disponibili di seguito:

BIGBY PRESENTS: GLORY OF THE GIANTS (in uscita il 15 agosto)

I giganti, già solo per le loro dimensioni, incutono un forte timore, ma è la loro natura magica, elementale e mitica a renderli più di un semplice essere sovradimensionato. Descritto attraverso gli occhi e le esperienze di Bigby, l’iconico mago, e di Diancastra, un semidio del pantheon dei giganti, il tomo invita i giocatori a riscoprire l’uso dei giganti come sottoclasse, a conoscere le loro divinità, le loro religioni e la loro struttura sociale e a creare incontri di natura e portata gigantesche.

Immergetevi in nuovi tipi di giganti e creature enormi che creeranno sfide epocali e divertimento per ogni scenario. Descritto attraverso gli occhi e le esperienze di Bigby, l’iconico mago, e di Diancastra, un semidio del pantheon dei giganti, il tomo invita i giocatori a riscoprire l’uso dei giganti come sottoclasse di personaggi, a conoscere le loro divinità, le loro religioni e la loro struttura sociale e a creare incontri di natura e portata gigantesche.

Immergetevi in nuovi tipi di giganti e creature enormi che creeranno sfide enormi e divertimento per ogni scenario. Scoprite come i giganti creano creature elementali o non-morte. Il gigantesco bestiario incluso in questo libro contiene 76 blocchi di statistiche, che coprono i gradi di sfida da 1/2 a 27.

THE PRACTICALLY COMPLETE GUIDE TO DRAGONS (in uscita il 15 agosto)

Certo, è nel nome del gioco, ma quanto ne sapete davvero sui draghi? Immergetevi nella storia, nelle tane, nei modi di fare e molto altro ancora dei draghi nella splendida guida illustrata The Practically Complete Guide to Dragons.

Queste bestie alate possono essere terrificanti da vedere, ma i meccanismi interni della società dei draghi, l’anatomia, il linguaggio e i gruppi saranno una manna di conoscenza per giocatori e DM. La storia e l’arte aggiornate creano nuovi modi di pensare dei draghi, ad esempio descrivendo dettagliatamente dove vivono e qual è il loro più grande nemico: spesso si tratta di un altro drago! Il regalo perfetto per gli amanti del fantasy di tutte le età!

PHANDELVER AND BELOW: THE SHATTERED OBELISK (in uscita il 19 settembre)

Per gli appassionati di dungeon crawl tradizionali, tornate alla tranquilla città di frontiera di Phandalin, dove i giocatori possono scavare al di sotto della superficie per trovare un’avventura oscura e minacciosa. Phandalin è stata l’ambientazione per coloro che hanno imparato ad affilare i denti con lo starter set originale di D&D della quinta edizione, ma questa volta, DM e giocatori potranno scoprire di più sulla zona e sulla popolazione per una campagna completamente personalizzata.

Il gioco si collega anche alle avventure precedenti e approfondisce il mistero degli strani obelischi trovati in tutto il Faerun. Questo luogo è solo un altro punto sulla mappa o tutto ruota intorno a Phandalin? L’avventura è adatta a personaggi dal 1° al 12° livello.

PLANESCAPE: ADVENTURES IN THE MULTIVERSE (in uscita il 17 ottobre)

I fan di vecchia data ricorderanno probabilmente Planescape, l’ambientazione acclamata dalla critica e amata dai fan fin dai tempi della TSR, nel 1994, o come il popolarissimo videogioco Planescape Torment, uscito per la prima volta nel 1999. Questa nuova collezione di campagne è composta da 3 libri con copertina rigida, che offrono uno sguardo approfondito sulla città di Sigil, il centro del Multiverso, un approfondimento sulle Outlands e sui regni selvaggi, un bestiario che descrive le creature selvagge e fantastiche che i giocatori incontreranno, e un’avventura senza precedenti che getterà i giocatori in un complotto che minaccia di minare le regole della realtà e il tessuto stesso del Multiverso.

Dodici fazioni si contenderanno il potere, sfidando i giocatori ad aiutare o danneggiare l’influenza di queste forze divergenti. Un serraglio multiversale presenterà creature che sembrano familiari, ma che sono cambiate dalle loro interazioni con le forze planari.

Il gioco apre anche all’immaginazione, poiché Sigil può collegarsi a destinazioni in altri luoghi o piani del Multiverso. Quale sarà il prossimo mondo che i giocatori sceglieranno di esplorare?

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THE DECK OF MANY THINGS (in uscita il 14 novembre)

Creato originariamente nel 1975, il Deck of Many Things è noto per il suo potere di creare caos e distruggere mondi. La storia del Deck of Many Things sarà esplorata con nuovi elementi narrativi legati alla sua creazione, tra cui l’introduzione di un nuovo personaggio e la spiegazione di una delle carte più misteriose del mazzo.

Le leggendarie 22 carte sono tornate e sono pronte per essere utilizzate da giocatori e DM. Inoltre, il nuovo mazzo include 44 carte aggiuntive che possono essere sostituite per personalizzare l’esperienza di gioco.

Il Book of Many Things (Libro delle Molte Cose), che accompagna il gioco, presenterà nuove opzioni per i personaggi, oggetti magici, luoghi di avventura, mostri e altro ancora, tutti ispirati al Deck.

Un ulteriore libro di accompagnamento fornisce consigli e retroscena per ciascuna carta. Questa guida mostra come le carte possono essere utilizzate come un mazzo di oracoli tradizionale o per creare avventure ispirate alle carte. Lasciate vagare l’immaginazione e costruite una storia che appassioni voi e i vostri giocatori.

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Giffoni Good Games – Annunciata il nuovo evento!

Giffoni Good Games Annunciata il nuovo evento

È stata appena annunciata la prima e nuova edizione dei Giffoni Good Games che uniranno, videogiochi, arte, cinema e molto altro insieme

Giffoni Good Games, ideato e realizzato da Giffoni Innovation Hub in collaborazione con Giffoni Experience, abbraccia l’entusiasmante panorama delle startup e del cinema, ponendosi come luogo d’incontro e di celebrazione del buon giocare e di tutto l’universo delle nuove tecnologie.

10 METROIDVANIA DA GIOCARE IN ATTESA DI HOLLOW KNIGHT: SILKSONG

La prima edizione si svolgerà sabato 1 e domenica 2 luglio, a Giffoni Valle Piana (SA), presso le strutture della Giffoni Multimedia Valley. Il comune della città patrocinerà l’iniziativa, accogliendo Gen Z e Millennial in un mondo parallelo, nel quale saranno immersi nelle nuove tendenze, dimostrando quanto il videogame sia un’industria dall’alto impatto sociale, che esula dal semplice intrattenimento per creare una comunità vibrante e culturalmente attiva, dove creator, professionisti del settore ed appassionati si uniscono per creare, discutere e costruire il panorama moderno del mondo dei videogiochi.

A dimostrazione dell’elevato grado di interattività culturale insita nell’universo delle nuove tecnologie, il poster di questa prima edizione è stato realizzato da Andrea Palmitano, in arte Palmen, artista milanese che, in diretta sul canale Twitch di Dario Moccia, lunedì 15 maggio ha tradotto in immagini i valori della manifestazione attraverso un’opera d’arte realizzata per la community davanti alla community stessa, coinvolgendola nel processo creativo e rendendola parte integrante dell’esperienza.

Saranno moltissimi gli ospiti degni di nota del Giffoni Good Games, tra cui spicca Fabio Viola, professionista dell’industria con alle spalle titoli come Fifa, The Sims e Crash Bandicoot, e che oggi è uno dei massimi esperti al mondo di gamification. Nell’ultima decade ha supportato aziende, enti pubblici e musei nella comprensione e implementazione delle logiche di coinvolgimento nei loro prodotti, processi e servizi. Insegna in numerose università ed accademie e con il suo collettivo di artisti TuoMuseo ha realizzato progetti per importanti musei e siti d’interesse culturale. Altro ospite d’eccezione il game developer e startupper Christian Pulieri, che per l’occasione realizzerà un videogioco in tre ore partendo dalle idee del pubblico, in un’attività imperdibile per vedere da vicino i processi di realizzazione di un progetto videoludico. Insieme alla sua startup Math Lord, Pulieri si pone l’obiettivo di innovare l’insegnamento della matematica attraverso l’uso dei videogiochi.

Una delle maggiori attrazioni dell’evento sarà senza dubbio il Creator District, l’acclamato format creato da Dario Moccia e Davide Masella che condivide con Giffoni Good Games l’amore per l’innovazione e l’entusiasmo verso le nuove forme della comunicazione. Creator District raduna i più grandi creator in circolazione e le loro foltissime community, mettendoli in contatto diretto e trasformando così il virtuale in reale, con eventi, spettacoli e molto altro. Tra gli ospiti più attesi ci saranno alcuni degli influencer più famosi e riconosciuti della scena italiana. Virginia “Kafkanya” Gambatesa, Sabaku e Giorgio “Pow3r” Calandrelli saranno presenti per coinvolgere i fan in attività entusiasmanti e sessioni di meet & greet. Sarà un’opportunità unica per incontrare e interagire con i protagonisti indiscussi del mondo dei videogiochi, condividere la propria passione e vivere momenti indimenticabili. I primi otto contenuti annunciati sono imperdibili, come il panel dedicato alle grandi mascotte videoludiche, tra origine, arte e comunicazione e l’evento-spettacolo dedicato al mondo delle Speedrun, con professionisti che si sfidano a completare i giochi più impegnativi nel minor tempo possibile.

UN’ACADEMY DA OSCAR

Le attività d’interesse saranno anche opera dei numerosi partner dell’evento. Side Academy sarà Educational Partner: l’accademia punta alla formazione di figure professionali altamente specializzate nel campo del cinema d’animazione, degli effetti speciali, dell’advertising e dei videogame. A Giffoni Good Games proporrà workshop e laboratori insieme a un’ospite veramente speciale: Sarah Arduini, docente e premio Oscar per i migliori VFX nel film Jungle Book.

Si unisce, inoltre, la società GL17CH, come Multigaming Partner dell’evento. Nata dall’ambizione del calciatore Ciro Immobile, realizzerà grandi attività che metteranno in sinergia lo sport reale e quello virtuale, promuovendo i valori della cultura sportiva. Prima fra tutte l’area FIFA Pro Club & Tournament, in un vero e proprio campo da calcio in erba sintetica, ci saranno 22 postazioni gaming Fifa per vivere diverse esperienze: ogni partecipante giocherà nei panni di un singolo calciatore all’interno della squadra, si disputeranno anche le fasi finali del torneo che partirà a giugno con un premio davvero speciale, GL17CH permetterà al vincitore di vivere una stagione da Pro Player. Presente anche l’area From Real To Sim, con 6 postazioni da Sim Racing, 2 delle quali appositamente studiate per consentire alle persone affette da disabilità di immergersi nell’universo e-sport, per trasmettere i valori del motorsport in un dialogo tra piloti Sim e piloti reali del team Kessel.

Tech and Fun Partner dell’evento sarà Samsung che, non poteva non confermare la propria presenza a Giffoni Good Games: consapevole del valore importante acquisito sempre più dalla tecnologia nell’ambito dell’intrattenimento e nel gaming. Samsung è diventata sinonimo di divertimento e passatempo ma anche di condivisione, community attiva, interazione e forte coinvolgimento. L’azienda sta di fatto abbracciando un percorso evolutivo ed innovativo nel settore tecnologico per essere al fianco delle nuove generazioni con un approccio sempre più inclusivo, immersivo e ibrido, al fine di offrire le migliori esperienze di gioco, intrattenimento e lifestyle. Un’esperienza che sarà possibile vivere direttamente all’interno dell’area dedicata, in cui poter esplorare l’avveniristica camera da gamer Samsung.

Grande novità anche sul fronte proiezioni: Animation Partner sarà Crunchyroll, la piattaforma di streaming dedicata esclusivamente al mondo degli anime. Durante la due giorni dell’evento verranno proiettati alcuni episodi delle serie più amate del momento. Largo spazio anche al K-Pop grazie a KST – Kpop Show Time, associazione che da anni divulga la cultura e la musica coreana nel nostro paese. Tra talk, esibizioni e random dance, le atmosfere del K-Pop saranno parte integrante della manifestazione.

IL MEGLIO DELL’ESPORT TRICOLORE

I riflettori saranno puntati sulla Gaming Area e sull’E-sports Stage. A disposizione numerose postazioni di gioco free to play, che permetteranno ai partecipanti di andare alla ricerca del videogioco preferito tra una miriade di titoli disponibili, dai più acclamati alle grandi anteprime che stanno per essere lanciate sul mercato. Gli amanti della competizione potranno mettersi alla prova e sfidare gli amici partecipando a uno dei tornei di e-sport in programma, o giocando spalla a spalla con i top player presenti.

Durante i due giorni, si svolgeranno i playoff della decima stagione della Italian Rocket Championship, il campionato italiano ufficiale di Rocket League. Le quattro squadre più forti si sfideranno dal vivo per decretare il vincitore del Summer Split. Il torneo è organizzato da PG Esports, la prima società italiana dedicata al gaming competitivo e Tournament Organizer di tantissimi eventi esport su scala nazionale.

Infine, uno dei momenti più attesi sarà la finale dell’University Master, il primo torneo di videogiochi tra università italiane organizzato da 2WATCH, media-tech company partner dell’evento che da anni opera nel settore dell’e-sport e del gaming, in collaborazione con Gazzetta Dello Sport. L’evento è aperto a tutti gli studenti universitari: chi supererà le fasi preliminari potrà accedere, direttamente in fiera, al Torneo dei Campioni, in cui si sfideranno in appassionanti partite di Rocket League e Clash Royale per determinare il più abile tra loro. In palio ci saranno numerose borse di studio, che sosterranno il percorso accademico dei vincitori.

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I BIGLIETTI

Le date da segnare in agenda sono sabato 1 e domenica 2 luglio. Impossibile mancare. I biglietti sono già in vendita sul circuito Vivaticket ed è attiva l’esclusiva promo di Maggio: fino al 31 maggio è possibile acquistare l’abbonamento per i due giorni a €14 a fronte dei €20 del prezzo in fiera.

Per altre info fate un salto sul sito ufficiale

[Recensione] Homunculus – L’inetto nella società – Critical Hit

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L’inetto nella società è qualcosa di alquanto paradossale ma allo stesso tempo molto comune. Ecco la recensione manga di Homunculus

La società esiste da sempre. Nasce fin dall’inizio dell’essere umano e con esso si è formata ma soprattutto si è evoluta. Questo agglomerato di persone, ma anche di regole e restrizioni visibili o invisibili, all’inizio era qualcosa improntata meramente alla sopravvivenza del singolo e di conseguenza anche della società. Con il passare degli anni la modernizzazione e l’educazione, hanno cambiato gli standard della società, evolvendosi seguendo le esigenze delle persone facenti parte di questo sistema da noi creato. Non fraintendetemi, la società tutt’oggi si concentra sulla sopravvivenza del singolo, ma in un modo molto differente. Con le nuove regole invisibili e le miriadi di restrizioni che ci vengono imposte è quasi come se il nostro vero nemico non fossero più la sopravvivenza, bensì la società stessa che ci inculca regole ferree e intransigenti. Dalla società non si scappa e chi ci prova viene additato come estraneo e allontanato da tutti. E quindi un uomo che non si sente parte di questa società cosa dovrebbe fare? Mescolarsi tra la folla e accettare le regole da essa imposte oppure scappare e cercare di ritrovare se stesso? So che la risposta potrebbe sembrare semplice, ma se ci pensate non è così e Homunculus (e forse questa recensione) potrebbe aiutarvi a trovarla.

Bentornati nella mia rubrica Critical Hit, dove andremo a recensire e un pò analizzare manga di svariati generi e categorie. Per la puntata di oggi abbiamo Homunculus un thriller psicologico con qualche vena horror qua e là, composto da 15 volumi totali editi da Planet Manga. Il mangaka dietro questa ottima opera è Hideo Yamamoto che inizia la serializzazione del manga nel lontano 2003 per poi concluderlo nel 2011.  Yamamoto che ha quasi esclusivamente lavorato a opere seinen, di cui Homunculus fa parte date le sue tematiche mature e per scene un po’ grottesche, fa uno splendido lavoro nel raccontare una storia per veicolare un messaggio che a tratti risulta quasi essere personale. Il manga è pieno di significato e trasmette con se una forte critica sociale, ma che sotto nasconde anche una critica al singolo, che sia il mangaka stesso o ognuno di noi. Utilizzando la figura dell’inetto (o per lo meno quello che la società considera tale) o dello stramboide Yamamoto fa immedesimare il lettore all’interno del protagonista per portarlo ad una riflessione interiore. Opere come Ichi the Killer e Hikari Man adottano esattamente questi personaggi strambi, inetti e particolari per veicolare qualcosa che a primo impatto potrebbe sembrare nascosto, ma che guardando affondo si trova in ognuno di noi. Bando alle ciance e addentriamoci più a fondo in questa ottima opera che vi farà sicuramente riflettere.

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Spesso i contrasti che esistono in una società, non sono solo nascosti, velati o “sotto pelle” ma sono percepibili molto bene anche ad occhio nudo soprattutto nelle metropoli come quella di Tokyo. Poterli vedere così spudoratamente non fa altro che confermare quanto questi siano spesso paradossali da fare quasi ridere. Se da una parte vediamo grattacieli infiniti con hotel di lusso a 5 stelle super, in cui i ricchi guardano dall’alto delle loro superbe ricchezze, dall’altra parte, quella bassa, troviamo parchi pieni di tendopoli di senzatetto che a loro volta, dal basso delle loro povertà, guardano invidiosi i ricchi. Ma chi si trovasse esattamente tra i due? Una persona che decide di non voler far parte di nessuna delle due perché nauseato da entrambe? Questa è la storia di Susumu Nakoshi, un senzatetto che per l’unione di più eventi del passato decide di non decidere e di stazionarsi tra un edificio super pacchiano e una tendopoli in un parco pubblico, dormendo nella sua macchina. Dopo uno strano incontro di un suddetto medico, Nakoshi decide di sottoporsi ad uno strano intervento al cranio: aprirsi un buco in testa per la cifra di 700000 yen (circa 5k euro). Questo esperimento porterà il nostro protagonista a sbloccare il suo sesto senso, cioè vedere gli Homunculus, la rappresentazione fisica del subconscio umano delle persone. Cosa comporterà questa sua nuova abilità? Il nostro protagonista riuscirà a liberarsi da ciò che lo perseguita o lo ossessionerà fino alla fine?

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Secondo il mio parere chi ne fa davvero da padrone in questo manga è il protagonista. Il mangaka si concentra quasi unicamente sul viaggio mentale e psichico che il nostro Nakoshi affronterà durante tutto l’arco narrativo. Si sofferma sulla sua evoluzione e sulle riflessioni che dovrà affrontare con il suo nuovo potere, per scoprire finalmente chi è davvero. Utilizzando la figura dell’inetto, del personaggio particolare, strambo e inusuale Yamamoto cerca infatti di nascondere questo viaggio che si direbbe anormale e di rivolgerlo ad un pubblico di persone che la società considera normali. Ma Nakoshi non è un uomo come gli altri. Anzi per essere precisi lo era, era esattamente un uomo come gli altri, un uomo che aveva tutto e che non poteva chiedere nulla di più: Soldi, potere e donne, tutto ciò che ogni uomo come ben inculcato dalla società punta a raggiungere. È da qui che parte il suo viaggio proprio quando Nakoshi decide di non voler più essere un uomo come gli altri e decide di voler davvero scoprire se stesso. Un personaggio misterioso che con l’andare avanti della trama inizierà a mostrare tutti suoi lati più nascosti facendoci capire come la ricerca di se stessi possa portare dolore e pazzia ma anche quanto possa essere positiva. Tra quel purgatorio in cui si trova, nel mezzo tra grattacieli super lussuosi e parchi pieni di tendopoli di senzatetto, Nakoshi dovrà lottare con il suo passato e combattere ciò che realmente è e cercare di abbandonare quel percorso che la società gli aveva imposto e che tutt’ora non riesce a dimenticare. Questo suo complesso viaggio rende questo personaggio uno dei più intriganti e intricati che abbia mai visto, rendono Homunculus un messaggero delle criticità della società ma anche dell’animo umano.

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La seconda tematica che circonda l’opera è sicuramente la società. Si traspare da ogni sua opera che Yamamoto ha a cuore il tema e la critica della società che rappresenta sempre come spietata e senza compromessi. Vediamo nel manga una società che con le sue regole visibili e invisibili costringe un uomo a cambiare totalmente e a perdere di vista ciò che ha davvero di importante davanti a se. Che sia una persona cara o addirittura se stesso, la società cambia ognuno di noi esattamente come vuole, ma come capirà Nakoshi spetta a noi integrarci o meno ad essa. Oltre a questa critica della società, raffigurabile ad una coperta che copre l’intera vicenda, sotto di essa c’è qualcosa di più velato di più intimo, che si nasconde sotto la maschera della critica della società. Troviamo un uomo che è alla ricerca di se stesso, del suo vero io. Un uomo indeciso che inizia un viaggio, questa sua ricerca verso l’io che diventerà sempre più opprimente e ossessiva. Viene messo in risalto quanto l’animo umano sia profondamente debole, quanto non riesca a liberarsi di quelle convinzioni che lo sorreggono ogni giorno nella sua vita. Nakoshi intrappolato in questa sua debolezza cercherà in tutti i modi di comprendere se stesso e spezzare tutte quelle convinzioni che ormai facevano parte di lui, e forse infondo riuscendo a capire se stesso.

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Devo essere sincero quando faccio le mie recensioni e sono costretto ad affermare che a primo impatto il disegno di Homunculus non mi è piaciuto, un disegno quasi abbozzato, un po’ lasciato così, sporco e crudo, quasi poco lavorato. L’unica sensazione che mi ha davvero trasmesso questo disegno così particolare è sincerità: un disegno pensato in questa maniera probabilmente vuole far principalmente riflettere sulle tematiche che sprigiona e perciò non vuole soffermarsi troppo sui tecnicismi e sulla bellezza visiva. Ed è proprio questo tema, quello della bellezza, che il mangaka vuole mettere in risalto. Il concetto di bellezza dettata dalla società è un tema, molto presente e molto importante all’interno dell’opera e su cui vertono molti passaggi della trama. Una bellezza impossibile da raggiungere, una bellezza che è ovunque ma che nessuno riesce mai a raggiungere, una bellezza ossessiva e opprimente che purtroppo non riesce ad andarsene dagli occhi di nessuno. Ammaliato dalla trama e dal protagonista e proseguendo con la lettura sicuramente il tratto del disegno si è lasciato far piacere soprattutto grazie alla linea molto realistica e spigolosa del mangaka. Non ha però aiutato l’uso della 3D grafica che, anche se nascosta bene e non così palese, in alcune scene fa decisamente storcere il naso. Personalmente però ho apprezzo l’uso di questa tecnologia, mostrando come il mangaka voglia cercare di reinventarsi e di stare al passo con i tempi (o magari è solo pigrizia ma non mi sembra questo il caso).

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Homunculus è un manga molto criptico e molto metaforico, ma non così tanto da non fa capire cosa si sta leggendo, ma quello che basta da lasciare nel lettore una sorta di velato dubbio che instaurano un senso di incredulità mista a irrealistico. È come se per qualche scena ci si staccasse dalla realtà e atterrassimo in un altro pianeta con altre leggi che lo comandano per poi rifiondarci immediatamente sulla nostra e solita quotidianità. È proprio questa cripticità non troppo pesante che permette di rendere il manga molto coinvolgente e intrigante spingendo il lettore alla lettura costante del manga. Pur essendo all’inizio sicuramente spiazzante, a poco a poco questo cripticità inizierà sempre a farsi più chiara e, grazie ad una struttura di trama degna di nota, più capibile. La trama è proprio ciò che unisce tutte queste tematiche e riesce veramente a mostrarci le varie sfaccettature sia della società ma in fondo in fondo anche della psiche umana . Una trama scritta con i controcazzi che lega il lettore fortemente ad ogni personaggio sia principale che secondario e che vi consiglio caldamente di recuperare.

In conclusione a questa recensione, Homunculus è un manga che porta il lettore a riflettere e a farlo aprire gli occhi su quelle criticità che caratterizzano la società moderna società ma che in fondo ognuno di noi porta con se. Un disegno con un forte significato, personaggi ben scritti e una trama che lega il tutto perfettamente. Non posso che consigliarvi fortemente il recupero se non lo avete già fatto di questa fantastica opera che forse vi farà capire chi siete o forse chi non siete davvero.

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VIZ Manga – La nuova piattaforma offre molto più degli shonen

VIZ Manga La nuova piattaforma offre molto piu degli shonen

La nuova piattaforma per leggere manga, VIZ Manga, offrirà molto più degli shonen: da “Nana” a “Buonanotte, Punpun”, fino a Junji Ito!

Lunedì, VIZ Media ha annunciato il lancio di un nuovo servizio di lettura di manga chiamato VIZ Manga, che darà all’utente l’accesso ad una varietà di manga più ampia, al di fuori delle sue solite serie shonen d’azione e avventura, per soli 1,99 dollari al mese.

Per rendere ancora più appetibile l’offerta, il nuovo servizio di abbonamento manga offrirà in esclusiva Nana, uno dei più manga shojo più famosi di tutti i tempi.

Nel video di annuncio (che trovate in fondo all’articolo), il CEO di VIZ Media, Ken Sasaki, ha rivelato che l’idea di rilasciare il servizio VIZ Manga è nata dal lancio “di grande successo” dell’applicazione concettualmente simile Shonen Jump, avvenuto quattro anni fa.

Mentre l’app Shonen Jump si rivolge maggiormente a fan degli shonen che vogliono leggere nuovi capitoli tradotti settimanalmente di serie popolari come One Piece, Jujutsu Kaisen e Chainsaw Man, sostenendo al contempo i loro creatori con l’abbonamento, il catalogo dell’app Viz Manga offre oltre 10.000 capitoli di serie manga romance, fantasy, horror e slice-of-life di fresca traduzione.

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“Il numero di fan che leggono manga ufficiali è cresciuto drasticamente ed è ora di espandersi”, ha detto Sasaki. “È chiaro che vi piacciono i nuovi capitoli simulpub e l’accesso alle serie come parte dell’abbonamento digitale. Ci sono molti tipi di manga e sono molto orgoglioso di annunciare un nuovo servizio per soddisfare le esigenze della più ampia comunità manga”.

Secondo l’app ufficiale di VIZ Manga, il servizio includerà serie rom-com come Komi Can’t Communicate, serie horror come Call of the Night, Buonanotte, Punpun di Inio Asano, Zom 100: Bucket List of the Dead e Alice in Borderland, entrambi di Haro Aso, Ranma ½, Inuyasha e Yasahime di Rumiko Takahashi, Uzumaki di Junji Ito, e la popolarissima serie shojo Nana di Ai Yazawa.

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“Questo è solo l’inizio. Prometto che arriveranno molti altri manga”, ha detto Sasaki.

Proprio come i servizi di streaming hanno modificato gli abbonamenti alla TV via cavo, l’industria dei manga è diventata un focolaio di applicazioni che sperano di attirare nuovi lettori con le loro librerie esclusive.

Le piattaforme di lettura dei manga non sono tutte uguali. Anche se Manga Up! della Square Enix offriva in esclusiva Daemon of The Shadow Realm, la nuova serie d’azione fantasy di Hiromu Arakawa, creatore di Fullmetal Alchemist, gli utenti hanno trovato poco interessante il lancio del servizio negli Stati Uniti lo scorso luglio.

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A differenza dell’app Shonen Jump, che permetteva di sfogliare fino a 100 capitoli al giorno, Manga Up! divideva i capitoli in parti, incentivando i lettori ad acquistare monete per delle microtransazioni in modo da poter completare un intero capitolo. Inoltre, presentava barre di censura piuttosto aggressive su qualsiasi pannello di manga che potesse essere considerato rischioso, per soddisfare le politiche delle piattaforme mobili di alcuni paesi.

Si spera che l’app VIZ Manga non si allontani troppo dal modello di Shonen Jump di VIZ (che comunque quest’anno ha aumentato il costo dell’abbonamento a 2,99 dollari).

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Assassin’s Creed arriva su Webtoon con una nuova storia su Edward Kenway

Assassins Creed arriva su Webtoon con una nuova storia su Edward Kenway

Il pirata protagonista di “Assassin’s Creed: Black Flag” approda su Webtoon con una webcomic dedicata ad una sua nuova avventura!

Il franchise di Assassin’s Creed è cresciuto e si è esteso su diversi mezzi di comunicazione dagli esordi della serie nel 2007. Dai titoli per console ai giochi per mobile, dai fumetti ai romanzi, fino a un film con Michael Fassbender e Marion Cotillard.

La Ubisoft ha annunciato mercoledì che la popolare serie d’azione a sfondo storico sta per assumere un’ulteriore nuova forma: un webcomic originale in collaborazione con il gigante coreano dei fumetti digitali Webtoon.

Il fumetto, intitolato Assassin’s Creed: Forgotten Temple, sarà incentrato su Edward Kenway, un corsaro diventato pirata e assassino, protagonista di Assassin’s Creed 4: Black Flag del 2013.

La storia seguirà le sue avventure dopo gli eventi di Black Flag, quando Kenway si imbarca in una pericolosa ricerca dei Pezzi dell’Eden, artefatti mitici creati da un’antica civiltà, il cui potere minaccia di mettere in pericolo il mondo intero. La serie introdurrà anche Noa, una discendente coreano-americana di Edward, alla ricerca di indizi sulla storia perduta della sua famiglia.

“Siamo entusiasti di portare la serie di Assassin’s Creed su Webtoon grazie a questa straordinaria collaborazione con Webtoon e Redice Studio”, ha dichiarato in un comunicato stampa Julien Fabre, direttore dello sviluppo globale del business televisivo e transmediale della Ubisoft.

“Abbiamo lavorato duramente con i talentuosi collaboratori di Redice per realizzare questo originale sequel di Assassin’s Creed Black Flag e speriamo che fan esistenti e nuovi lettori di tutto il mondo possano apprezzarlo”.

Assassins Creed arriva su Webtoon con una nuova storia su Edward Kenway
Edward Kenway in Assassin’s Creed: Black Flag, cr: Ubisoft

Redice è uno studio artistico coreano fondato dal compianto artista Sung-Rak “DUBU” Jang (Solo Leveling) e noto per aver prodotto adattamenti Webtoon di famose web novel coreane come Omniscient Reader e I’m the Max-Level Newbie.

I primi sei episodi di Forgotten Temple saranno disponibili per la lettura esclusivamente su Webtoon, con un totale di 150 episodi suddivisi in tre “stagioni” che verranno rilasciati settimanalmente.

“Come fan di lunga data del franchise, non vediamo l’ora che i lettori vedano che direzione prenderà la storia di Edward Kenway”, ha dichiarato David Lee, vicepresidente dei contenuti di Webtoon, in un comunicato di accompagnamento.

La popolarità di Webtoon è cresciuta in modo esponenziale nell’ultimo decennio, attraverso la produzione di serie di webcomic popolari come Lore Olympus, My Giant Nerd Boyfriend, Solo Leveling e Tower of God. Quest’ultima ha già ricevuto un adattamento anime, mentre quello di Solo Leveling è in arrivo l’anno prossimo.

Ha quindi senso che la Ubisoft voglia espandere la sua serie originale di punta in questo territorio per lei inesplorato.

La pubblicazione di Assassin’s Creed: Forgotten Temple inizierà su Webtoon il 24 aprile alle 17:00 PT (per noi le 02:00).

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[Recensione] Ikigami – Siamo davvero liberi? – Critical Hit

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Siamo davvero liberi come crediamo? Forse con la recensione manga di oggi su Ikigami di Motoro Mase, avrete dei ripensamenti

Siamo davvero liberi? Probabilmente una delle domande esistenziali più discusse di tutti i tempi a cui tutt’ora nessuno sappia realmente quale sia la risposta. La strada che ha portato al concepimento di più pensieri sulla libertà e sul concetto di libero arbitrio inizia quasi 1600 anni fa con Sant’Agostino con la sua visione della libertà teocentrica a cui poi si ispirarono Tommaso d’Aquino, Martin Lutero, per poi passare a Spinoza, con una visione che fonde la teocrazia con le leggi scientifiche fino ad arrivare ai pensieri più moderni come quello di Kant e Steiner e la sua “filosofia della libertà”. Questa libertà tanto agognata e tanto discussa però con il passare degli anni si è evoluta e ha cambiato spesso direzione: se all’inizio era Dio al centro di tutto, ora invece al centro di essa troviamo l’uomo stesso, le istituzioni e tutto ciò che ha creato. Un esempio lampante che mette in discussione tale libertà è sicuramente l’opera scritta da George Orwell, cioè 1984. Questo romanzo distopico, parla di una Terra sempre più divisa e in costante guerra, in cui i poteri al comando fanno capo alle peggiori tirannie e dittature di questo ultimo secolo. Stati che hanno il controllo assoluto della volontà del singolo e che tengono in mano qualsiasi forma di libertà del cittadino costringendoli a vivere secondo quello che per i potenti è giusto. Nell’etica comune dovrebbe essere proprio lo stato a tutelare la libertà di ogni cittadino, ma quando questo non avviene? I cittadini sono davvero così liberi come credono, non solo nelle azioni ma anche nel loro modo di pensare e di vedere la vita? Cosa significa davvero essere liberi? Questi sono solo alcuni dubbi che la recensione manga di oggi su Ikigami vi farà balenare in testa.

Benvenuti in questa nuova recensione per la rubrica manga e oggi parleremo di un’opera che trasporta con se molte tematiche sicuramente attuali e molto discusse. Oggi parliamo di Ikigami un seinen psicologico e drammatico con temi molto politici al suo interno, scritto da Motoro Mase, composto da 10 volumi totali ed editi da Planet Manga. Mase è un mangaka che fa della politica dispotica e di scenari semi-realistici uno dei cardini portanti delle sue opere. Pur essendo quasi un controsenso, l’autore riesce a rende realistici contesti completamente dispotici di una realtà che a tutti gli effetti sembra essere la nostra. Questa strabiliante unione porta il lettore in un constante e prolungato senso di dubbio, originando una riflessione sia su quello che è lo stato per noi, ma sia su quello che crediamo davvero. Questa continua incertezza può essere ampiamente ritrovata all’interno di tutte le sue opere che sono arrivate in Italia e che lui stesso senza aiuto di assistenti e intromissioni degli editor ha creato in completa autonomia. HE∀DS (parla di un trapianto di metà cervello) Demokratia (parla di un governatore androide avanzatissimo, che si fonda sul voto online dei cittadini) e Amebe (parla di una malattia che rende chi sta vivendo uno stato di profondo stress in una ameba) sono tutte opere che vi consiglio caldamente di recuperare, in particolare a coloro a cui piace contraddirsi, riflettere su se stessi e magari provare un punto di vista diverso. Ah quasi dimenticavo, il mangaka ha da “poco”, quasi due anni, iniziato a scrivere Ikigami 2 che non vedo l’ora di leggere, quindi mi raccomando preparatevi a questa nuova fantastica stagione leggendo Ikigami! Ora però passiamo al vero succo di questa recensione, ecco a voi una delle mie solite trame un po’ romanzate.

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Recensione manga Ikigami

Il diritto alla vita è un concetto molto ampio che si estende a moltissimi campi dei diritti umani. La libertà individuale, il diritto all’autodeterminazione, il diritto alla libertà di pensiero e così via fanno parte di quei diritti umani inalienabili che ogni essere umano possiede senza nessuna distinzione. Nella storia umana, c’è sempre stata una generale accettazione del concetto di un diritto alla vita come innato negli individui piuttosto che concesso come privilegio da coloro che detengono il potere politico e sociale. Ma se questo diritto inviolabile, fosse spezzato? Ci troviamo nel paese in cui prendono luogo le vicende di Ikigami, in cui la famigerata “Legge per la prosperità nazionale” ha legalizzato la morte di una percentuale di cittadini. Iniziate le elementari ai bambini viene somministrato un vaccino con all’interno una nano-capsula che si instaura nel cuore e ha lo 0,1% di causare la morte del paziente. Il decesso, pur essendo casuale è già registrato, dal momento della somministrazione, nei dati dello stato e avviene tra i 18 e i 24 anni di vita del cittadino. Questa legge, ormai ampiamente accetta e inculcata all’interno delle menti dei cittadini, servirebbe per amplificare e esaltare il valore della vita. Ogni singolo cittadino vivrà la propria vita al meglio delle sue capacità fino al raggiungimento dei 24 anni per porter affermare di aver vissuto un’esistenza piena di significato e, nel caso non morisse dopo i 24 anni, vivrebbe al meglio per coloro che sono morti per la legge della prosperità nazionale. In questo distopico stato, il nostro protagonista Fujimoto, lavora come messaggero dell’“ikigami”, cioè il messaggio di decesso che, dopo l’avvenuta consegna, avverrà nelle successive 24 ore. Riuscirete a percorrere, tramite questa fantastica opera, le ultime 24 ore di vita di cittadini normali a cui verrà privata la cosa più importante di tutte, cioè la vita.

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Recensione manga Ikigami

La trama verticale del manga si concentra come già esortato prima sui condannati a morte della liberticida legge sulla prosperità nazionale, mostrandoci come ogni cittadino reagisca alla notizia di avere unicamente 24 ore di vita rimanenti. Queste 24 ore che il mangaka ci propone riflettono gli intricati processi e azioni che la nostra psiche potrebbe e non potrebbe fare, in una situazione di irrazionalità. Ogni storia raccontata e tutte le ultime 24 ore di vita dei vari personaggi, sono completamente differenti l’una dall’altra e permettono di accogliere nel proprio bacino più lettori possibili, concretizzando molte persone in questo suo mondo distopico. Nessuno sa bene come potrebbe davvero affrontare le sue ultime 24 ore di vita, ma Ikigami permette di capire la mente e le emozioni che ogni cittadino di questo pazzo mondo provano. Inoltre con la possibilità di mostrare molte storie diverse il mangaka riesce a muovere molte più critiche sociali al paese, mostrandocele con una certa enfasi e passionalità: bullismo, gogna sociale, rigidità parentale, povertà, bellezza e guerra sono solo alcuni dei temi secondari che il mangaka vuole far arrivare alle coscienze dei lettori giapponesi. Per questo considero Ikigami uno dei manga che trattano critica sociale, come uno dei più completi. A questa trama verticale si intreccia una trama orizzontale più personale che mostra quanto sia difficile e logorante lavorare come messaggero degli ikigami. Sono molte le emozioni e i flussi di coscienza che il nostro protagonista, paragonabile ad un uccello in gabbia, affronterà per cercare di capire in cosa crede davvero e soprattutto chi davvero è. Questo ulteriore viaggio nella testa del protagonista sblocca il lettore e, secondo me, lo sprona davvero ad una introspezione personale che potrebbe far scattare qualcosa in lui. I dubbi che questo manga vi instaurerà saranno molti, ma starà a voi capire davvero in quello che credete.

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La serietà dei temi trattati ma anche delle vicende che vengono mostrate in questo manga, creano una stupefacente coppia con i disegni di Mase. Un tratto che a me personalmente piace molto, rotondo ma molto realistico, e che raramente viene sporcato ma quando questo avviene, mostra una crudezza da mettere quasi a disagio. Per di più troviamo anche un ottimo utilizzo di ombreggiature e chiaroscuri, soprattutto nei soggetti in primo piano, così da porte esaltare al meglio la realisticità delle emozioni dei personaggi.  Il disegno di Mase, dal mio punto di vista, potrebbe essere riassunto come un disegno serio ma non troppo complesso, per un’opera profonda che tratta temi pesanti e pieni di significato. Questa realisticità è fortemente voluta dal mangaka in quanto collega il lettore sia al manga ma soprattutto alla sua realtà. Il processo importante di dilemmi etici e di dubbi esistenziali che il nostro protagonista sente pesantemente sulla sua pelle, si deve riflettere categoricamente sulla pelle del lettore. È il punto cardine dell’opera il far riflettere il lettore: tutto ciò che prova il protagonista attraverso il suo viaggio interiore è lo stesso che la maggior parte dei lettori percorrerebbe nello stato distopico del manga. La presa di coscienza che piano piano si fa sempre più pesante e persistente, ci porta a riflettere sulla nostra di società, perché pur sapendo fin da subito che quello che stiamo leggendo è sbagliato, le analogie con la realtà saranno molte e sempre più contraddittorie. Ci sono tante cose che diamo per buone e che nella vita di tutti i giorni sorvoliamo, ed è proprio su queste cose che probabilmente il mangaka si vuole soffermare per farvi capire quanto in realtà, pur facendo ormai parte della vostra normalità e quotidianità, non siano poi così tanto normali. Ci sono tanti modi legali per uccidere un essere umano e il manga ci porta proprio a pensare a ciò.

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Recensione manga Ikigami

In conclusione raccomando il recupero di questa ottima serie che mi ha accompagnato in queste ultime settimane, portandomi a riflettere e sicuramente anche a dubitare di me stesso e di quello che penso sia davvero giusto. Ma è proprio questo l’obiettivo del manga, far dubitare il lettore e con la sua storia fanta-politica super distopica, ma anche molto realistica, unita insieme al suo tratto solido concreto e realistico permette al lettore di addentrarsi a fondo all’interno di ogni singolo personaggio della storia e soprattutto al protagonista. Quando questa domanda riecheggerà all’interno delle vostre teste allora il manga avrà sicuramente fatto colpo su di voi: Io sono, o faccio semplicemente parte dello stato? Farete parte alla lotta oppure scapperete? Questo cari amici miei, sta a voi scoprirlo.

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Addio al mangaka di Capitan Harlock e Corazzata Yamato

Addio al mangaka di Capitan Harlock e Corazzata Yamato

All’età di 85 anni, viene a mancare Leiji Matsumoto, il leggendario mangaka di “Capitan Harlock”, “Corazzata Spaziale Yamato” e non solo!

Leiji Matsumoto, il leggendario creatore di anime e mangaka che ha dato vita a classici come Corazzata spaziale Yamato, Galaxy Express 999, Capitain Harlock e molti altri, è morto all’età di 85 anni. Il leggendario creatore ha influenzato diversi generi e opere nel corso della sua leggendaria carriera e continua a essere uno dei creatori più rispettati di questo medium.

Questo vale soprattutto se si tiene conto di tutte le opere in cui Matsumoto è stato coinvolto, fin da giovanissimo, nel corso degli anni, a partire da Sexaroid, Submarine Super 99 e altri progetti manga e anime.

Come annunciato da coloro che rappresentano Matsumoto e la famiglia del creatore, Leiji Matsumoto (nome d’arte) è deceduto il 13 febbraio a causa di un’acuta insufficienza cardiaca. La figlia maggiore di Matsumoto ha commentato così la sua scomparsa: “L’artista di manga Leiji Matsumoto ha intrapreso un viaggio verso il mare di stelle. Penso che abbia vissuto una vita felice, con il pensiero di continuare a disegnare storie come artista manga. Possiamo così incontrarci di nuovo”.

La dichiarazione di Matsumoto continua così: “Crediamo in queste parole e non vediamo l’ora che arrivi quel giorno. A tutti i fan che ci hanno sostenuto finora e alle aziende collegate che hanno portato quest’opera nel mondo. A tutti voi, ai governi e alle organizzazioni locali che mi hanno aiutato, agli artisti di manga che hanno lavorato duramente assieme fin da quando ero giovane e agli ospedali che mi hanno sostenuto nel mio viaggio, vorrei esprimere la mia profonda gratitudine. Grazie di cuore”.

La carriera di Matsumoto è stata caratterizzata da numerose e memorabili pubblicazioni manga e anime. Le più famose tra chi ama il genere sono probabilmente Corazzata spaziale Yamato (in cui ha partecipato come regista), e l’universo creato in seguito a partire da Capitan Harlock con Galaxy Express 999 e i suoi numerosi spin-off.

Ha anche supervisionato una delle più famose raccolte di video musicali dei Daft Punk, Interstella 5555: The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem.

Matsumoto ha ricevuto numerosi riconoscimenti per molte delle opere della sua storica carriera. I nostri pensieri sono rivolti alla famiglia, agli amici e ai cari del leggendario creatore in questo momento così difficile. Ora tocca a chi ha conosciuto e amato le sue opere celebrare lo storico creatore.

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[Recensione] Pluto – Il paradosso dell’umanità – Critical Hit

Recensione Pluto Il paradosso dellumanita Critical Hit

Per la recensione manga di oggi parleremo di Pluto e del suo paradossale messaggio che Naoki Urasawa è riuscito a trasmettere

Questa recensione non la volevo fare. Per quanto io voglia esprimere davvero quello che ho provato durante la lettura di questa opera, è come se mi sentissi legato o imprigionato a delle catene che cercano in tutti i modi di sabotare quello che vi voglio trasmettere. Sarà la grande importanza dall’opera o questa mia sindrome dell’impostore che mettono sulle mie spalle un grave fardello. A guardarla sotto un occhio oggettivo, è sicuramente vero che tutto questo, tutto ciò che sto provando, non sia considerato da tutti una cosa positiva, ma nel profondo del mio cuore, e dopo la lettura di questa opera, so bene di essere fortunato. Fortunato per cosa vi chiederete? Che senso ha sentirsi speciali nel provare delle emozioni negative? Il fatto è che abbiamo già “incontrato” tutto ciò che possiamo interiormente provare: Felicità, tristezza, odio, oppure paura o sorpresa  e questo nostro expertise ci porta a voler eliminare, come autodifesa, tutti quei sentimenti negativi. Ma provate a pensare a qualcuno progettato senza la possibilità di provare emozioni, in un mondo in cui tutti attorno a lui si riempiono la bocca di queste fantomatiche e tanto osannate emozioni e di quanto siano importanti e preziose. Questi sono i robot, veri e propri umani fatti di latta, la cui vera unica mancanza sono la ciccia e queste tanto agognate emozioni. Ma se un robot provasse emozioni? Cosa potrebbe essere considerato? Si potrebbe davvero considerare un umano oppure no? Potrebbe davvero esistere qualcosa di così perfetto? È da qui che inizia la nostra recensione di Pluto

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Benvenuti in questa alquanto pesante e paradossale recensione di Pluto, un manga possiamo dire con i controcazzi, scritto e disegnato dal nostro Naoki Urasawa, considerato da molti uno dei migliori, se non il migliore, mangaka contemporaneo. Con Pluto, composto da 8 volumi editi da Planet Manga, Urasawa riprende una delle storie più icone e più famose di Osamu Tezuka, cioè Astro Boy considerato da tutti come uno dei cardini della tradizione dei manga giapponesi. Con molta audacia e soprattutto coraggio, Urasawa fa suo questa intramontabile storia e mediante la sua mano la rinterpreta in una chiave di lettura più thriller, fantascientifica e poliziesca. Badate bene che riuscire a creare qualcosa di così unico, rifacendosi a una delle storie più famose del Giappone e forse anche del mondo, non è assolutamente una cosa da poco, ma Urasawa ci riesce in modo perfetto. Una caratterizzazione dei personaggi fenomenale, una trama ben congeniata e ben raccontata, ma soprattutto un’emotività da togliere il fiato, marcheranno ogni singola pagina di questo favoloso manga. Ma d’altronde Urasawa è Urasawa e con i suoi capolavori come 20th Century Boys e Monster non ha mai deluso nessuno. Ma prima di entrare nel dettaglio di questa recensione vi voglio fare un sunto della trama di Pluto:

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[Recensione] Pluto

“Ehi tu! Guarda che gli umani devono passare per di qua!” “Ma io non sono robot, signore” “Ah cavolo di questi tempi, non si riesce davvero a distinguere un essere umano da un robot, allora per di qua!”. Questo potrebbe essere un piccolo indizio del tipo di mondo in cui ci troviamo nelle vicende narrate all’interno di Pluto: Ci troviamo parecchi anni avanti rispetto al nostro attuale presente, in una distopica e decisamente molto tecnologicamente avanzata Terra, in cui le macchine volano in alto nei cieli, e le case fluttuano raggruppate in quartieri come in delle cupole marziane. Tra tutte queste innovazioni e questo progresso tecnologico però, ciò che bazzica subito all’occhio, non sono le macchine volanti o i super grattacieli ma bensì i robot. Progettati per aiutare e assistere l’uomo in qualsiasi mansione, i robot pullulano per tutte le strade e gli edifici di questo nuovo mondo super dispotico e “blaze runniano” vivendo una loro vita, molto simile a quella umana. Pur essendo equipaggiati con le più potenti armi in commercio i robot non sono un pericolo pubblico e non lo saranno mai! Sviluppati con una intelligenza artificiale, quasi perfetta, nessuno robot è in grado di provare emozioni e nessun robot può, per volere mondiale, uccidere o ferire un umano. I robot di questo mondo non sono altro che delle fredde macchine calcolatrici fatte di lamiera, che non fanno altro che starsene li a prendere ordini. Ma è davvero così? C’è qualcosa però che si sta agitando nel fondo delle viscere di questo mondo, c’è qualcosa che si sta svegliando, qualcosa di molto triste e colmo di rabbia; un odio spaventoso si è risvegliato. Qualcosa o qualcuno sta iniziando ad eliminare i sette robot più forti e importanti del pianeta, insieme ad alcuni esponenti umani pro-robot, lasciandosi alle spalle di questi misteriosi omicidi, un simbolo, un paio di corna. Da qui partirà il mozzafiato thriller poliziesco, che con il detective robot Gesicht, uno dei membri dei sette robot più potenti del globo, andrà sempre più a fondo in questo macabro e contorto mistero.

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Il disegno di Urasawa è una garanzia, dettagli paurosi, tavole pulite, ma all’occorrenza si sporcano per dare spazio ad una emotività sublime da perdere il fiato. Questa emotività che traspare dai volti e dalle scene di quest’opera è incredibile e permette al lettore di entrare a pie pari all’interno dei sentimenti dei personaggi. Un disegno lineare, pulito e solido va in contrasto con una scrittura dolce, appassionante, ma alle volte anche pesante che legano il lettore alla storia, facendogli mangiare tutto d’un fiato questi 8 volumi. Se dovessi scegliere cosa permette a Pluto di renderlo una opera come nessun’altra è proprio la sua umanità che traspare da esso. Certo i sentimenti delineati tra le pagine di questo manga sono molto accentuati e tendono a cogliere il lettore o impreparato oppure a scaturire in lui una sorta di empatia mista a compassione durante tutto l’arco narrativo. La pelle d’oca è assicurata e andando avanti nella lettura posso assicurarvi che si farà sempre più presente, portandovi chissà, anche a qualche lacrimuccia. Ma il vero protagonista qui è la già citata umanità che traspare durante tutta la lettura. È come se il lettore venisse costantemente messo in discussione, portandolo allo smarrimento e a un quasi dubbio esistenziale: “Sono davvero Robot quelli che sto vedendo?”. Le domande saranno tante e le risposte alle vostre domande ancora meno, ma una domanda in particolare rimarrà incastonate al vostro cuore: “Come può un robot essere più umano di un essere umano?”. Per quanto il concetto di umanità sia qualcosa di gigantesco e anche di molto soggettivo, credetemi, in questo manga riuscirete a sentirlo scorrere nei vostri occhi e a farlo vostro, qualunque esso sia.

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[Recensione] Pluto

Da prendere assolutamente in considerazione ci sono anche i personaggi e la loro evoluzione durante tutto il manga: Essi sono caratterizzati e scritti in modo ognuno completamente peculiare dall’altro e l’evoluzione di essi, elaborata in modo armonioso con il susseguirsi degli eventi, permetterà una immersione completa nelle tavole di questa fantastica opera. I volti, gli sguardi, i movimenti, sono una orchestra incredibile di emozioni quasi surreali che graveranno enormemente sul vostro cuore, rendendo questa vostra lettura unica e indimenticabile. Questo buon architettato viaggio che viene intrapreso insieme a questa presa di coscienza dei personaggi, creerà una miscela fondamentale per l’evoluzione di quest’ultimi perché ci permetterà di entrare dentro la loro umanità e dentro le loro emozioni. Ma se i principali protagonisti sono robot, come fanno a provare emozioni? È qui che si fonda il paradosso dell’umanità; come può qualcosa di non umano e di predestinalmente apatico, diffondere così tanta umanità e così tante emozioni? Ed è proprio attraverso questa evoluzione che tu, insieme ai personaggi della storia riuscirai a comprendere questo mistero e a farlo tuo. È questa la magia che regala Pluto. 

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In conclusione, anche se potremmo stare qui a discutere per ore, vi voglio veramente consigliare questo pesantissimo ma anche appagante viaggio, che vi riempirà il cuore di umanità e di vere emozioni. Una storia coinvolgente, appassionante e piena di colpi di scena, che vi farà rimanere attaccati alle pagine pulite decise e piene di significato di questa opera fantastica. Ciò che rende quindi un essere umano tale, non è ciò di cui è composto; che sia metallo o carne, ciò che rende davvero chi siamo è la nostra umanità e ciò che ne consegue. Perciò Pluto colpirà ognuno di voi in modo diverso, nel modo più opportuno scelto proprio da voi.

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[Recensione] Buonanotte PunPun – Il viaggio di una vita – Critical Hit

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Oggi per la rubrica recensione manga Critical Hit, parleremo di Buonanotte PunPun un’opera commovente ma anche riflessiva.

Non è facile. Non lo è affatto. Quello che sto cercando di creare non è qualcosa di così semplice, di così immediato. Potrei risultare addirittura arrogante e presuntuoso nel trattare temi di così tale spessore. Chi sono io per poter parlare della vita, dei suoi mali, dei suoi dolori, delle sue gioie e delle sue soddisfazioni? Sono piccolo esattamente come ognuno di voi, ma in questa mia piccolezza voglio raccontarvi ciò che ho davvero provato insieme al mio nuovo amico, PunPun. La vita per quanto grande e per quanto possa essere il dono più bello di tutti, continua costantemente a mettermi davanti questa domanda: lo è davvero? Il moto impetuoso e ciclico della vita colpisce chiunque, colpisce indistintamente e senza un reale motivo: c’è chi sta bene e chi sta male ed è proprio in questo male che bisogna davvero lavorare, bisogna davvero lottare. Per quanto banale possa sembrarvi, la vita è come un viaggio, brutto o bello che sia e come tale va affrontato fino alla fine, a discapito di tutto, senza mai arrendersi. E con una semplicità inaudita Buonanotte PunPun racconta di una vita, di un qualcosa di così gigantesco, di così complicato e di così pesante da far contorcere le budella. Ma come possono essere complicate le nostre vite, lo è anche quella di PunPun; un viaggio irto di imponenti montagne da scalare, pieno di ostacoli da affrontare ma soprattutto pieno di tristezza. PunPun riuscirà a comprendere sé stesso e ad arrivare in cima a queste inarrivabili vette imposte dalla propria vita? Benvenuti nella recensione di Buonanotte PunPun.

Il soggetto di oggi non è affatto uno di quelli semplice, uno di quelli che bastano quei 10 minuti di recensione per davvero apprendere ciò che si ha davanti. Ho tutt’ora i brividi a ripensare a quello che ho letto e a scrivere questa recensione e proprio per questo cercherò di essere il più spontaneo e schietto possibile. Buonanotte PunPun è un manga slice-of-life drammatico, con qualche schizzo qua e là di “horror” psicologico raccolto in 13 volumi totali, edito da Planet Manga e scritto e illustrato da Inio Asano. Asano è un mangaka che si fa riconoscere, un mangaka che grazie al suo tratto tondo e quasi divertente mischia in un contrasto armonioso una narrazione struggente e pesante, creando opere uniche e mai ripetitive, ma soprattutto molto commoventi. What a Wonderful World! Solanin o La fine del mondo e prima dell’alba sono solo alcune delle opere prodotte dal mangaka e fortunatamente la nostra editoria, di buon occhio ha portato in Italia ogni suo manga concepito! Quindi non avrete problemi a recuperarvi tutto ciò che ha creato Asano. Poche chiacchere e addentriamoci davvero all’interno di questo straziante manga che commuove emoziona e non si lascia dimenticare. Eccovi la trama.

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Recensione Buonanotte PunPun
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Il mondo di un bambino e la sua adolescenza sono un qualcosa di unico, un attimo sfuggente, un fulmine tra le nuvole, una cometa in una notte d’estate, un qualcosa che ti viene dato inconsciamente e che ti scivola di dosso in un secondo senza neanche accorgertene. Seppur essendo un pensiero postumo a tale periodo, un bambino di certo queste domandone non se le pone, la sua visione del mondo innocente e gioiosa trasforma quell’attimo sfuggente in un lungo e fantastico viaggio verso la ricerca del mondo, verso la ricerca di ciò che ci sta attorno e anche di ciò che abbiamo dentro. Ed inizia proprio qui la nostra avventura, con un piccolo PunPun Punyama che ha le sembianze di un piccolo uccellino stilizzato, che vive la sua piccola e normale vita con i suoi due genitori e lo zio, fratello della madre, Yuichi Onodera. Quella di PunPun però non sarà una vita normale, non sarà una vita tranquilla, quella di PunPun sarà una vita difficile. Con la crescita e con lo scorrere delle pagine, in questa sua scoperta del mondo e di sé stesso PunPun si farà si più grande ma sempre meno speranzoso e sempre meno felice. I suoi sogni, i suoi obiettivi tutto ciò in cui credeva inizierà piano piano a restringersi, fino a diventare qualcosa di talmente tanto piccolo da essere quasi insignificante. Questa è la storia della scoperta, dell’incontro, della speranza, della desolazione, del rimpianto e dell’ossessione, questa è la storia del nostro caro amico PunPun. Durante tale viaggio lo accompagneremo durante tutta la sua infanzia fino addirittura a superare la sua adolescenza, che gli permetteranno di capire quanto è crudele il mondo (e quanto può non esserlo) ma soprattutto sé stesso. In un mondo così difficile, difficile sarà anche il suo viaggio e questo PunPun lo sa bene. 

Recensione Buonanotte PunPun
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Io spesso mi ostino a ribadire che la trama non è davvero così fondamentale all’interno di una storia. La parte clou di un’opera e ciò che la rende di tale spessore, a mio avviso, è soprattutto come essa viene raccontata. Perché puoi avere la trama più intrigante del mondo ma se non la concretizzi e non riesci a raccontarla a dovere, non ci uscirà mai nulla di buono. Raccontare di terre fantastiche o di galassie lontane lontane dove l’immaginazione ne fa da padrona è sicuramente impegnativo, ma quando si va a raccontare di quell’elemento tanto complesso ma altrettanto delicato da far girare la testa, che è la vita, come ci si deve comportare? È davvero incredibile come Asano riesca a raccontare questa vita, la vita di PunPun, con una semplicità ma al tempo stesso con una pesantezza che non hanno eguali. D’altronde la vita è proprio questo: felicità e tristezza legati insieme dalla scoperta e questo Asano lo mette nero su bianco. Mostruosa è la sceneggiatura di questo manga, per non parlare della qualità dei dialoghi, dell’armonia dei disegni misti ai realistici scenari, dalle innumerevoli esplosioni di emozioni che inondano le tavole di questo favoloso manga, tutto accompagnato da un’espressività da togliere il fiato. Ma il punto fondamentale, il punto più importante del manga è soprattutto l’evoluzione umana che attraversa PunPun. Ed è proprio sopra questa scoperta che naviga la storia di questo manga, il viaggio della vita di PunPun che parte dalla sua fanciullezza fino ad arrivare all’età matura, sarà la nostra barca che ci accompagnerà durante la crescita e l’evoluzione di PunPun. Il nostro protagonista subisce una vera e propria trasformazione durante l’arco di tutto il manga ed è proprio questa evoluzione che porta il lettore ad affezionarsi a PunPun, a compatire per lui, ma soprattutto a piangere per lui. Ogni sfumatura di questo suo delicato e articolato passaggio che ognuno di noi sperimenta, dei suoi sentimenti, dei suoi dubbi, dei suoi pensieri, viene eccezionalmente disegnato su carta e donata al lettore, creando così un senso di devaju e di autocoscienza interiore. Rivedersi bambino, o ragazzetto non è una cosa semplice, ma questo manga riesce spettacolarmente a ricreare esattamente ciò che un bambino o un ragazzo prova nella sua vita, creando quasi un senso fastidioso di nostalgia che ti pizzica in gola. La scoperta del primo amore, il primo bacio, l’incontro della propria sessualità, le prime ossessioni, i primi sogni, ma anche le prime delusioni sono alcuni degli elementi che incontrerete dentro questo favoloso manga

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Recensione Buonanotte PunPun
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Questo dualismo che semplifica il concetto di vita e il suo contenuto, si ritrova fortemente anche all’interno del disegno di Asano. I sentimenti sopra citati, che per nessuna ragione al mondo si staccheranno da voi, come una gomma attaccata alla suola delle vostre scarpe, sono perfettamente rappresentati grazie proprio a questo dualismo utilizzato nella tecnica di disegno di Asano. Il tratto tipico di Asana con cui è conosciuto maggiormente, cioè quello tondo, dolce, soffice ma allo stesso tempo molto dettagliato, si alterna ad un disegno freddo, spigoloso e spietato, quasi rabbioso. Se il primo viene utilizzato maggiormente, ma non solo, per la rappresentazione delle scene tranquille o di vita quotidiana dove Asano va ad esaltare quei sentimenti più agrodolci, il secondo, con spennellate spesse e caotiche, come una bomba esplode in un impeto di ira, nelle scene più pesanti e drammatica del manga, portando al risalto dei più oscuri sentimenti dei personaggi. Un altro punto a favore che permettono al lettore di immedesimarsi maggiormente all’interno della storia sono sicuramente gli sfondi iper realistici, tanté che essi sono effettivamente ripresi da foto di paesaggi reali, in seguito ricalcati a mano dal mangaka. Questi scenari danno al manga quel senso di realismo in più che permette di rendere quest’esperienza molto più vicina a sé di quanto non lo sia già e collegare le emozioni del lettore a quelle di PunPun addentrandosi così più in profondità in quel mondo lontano ma molto simile al nostro.

Sicuramente una delle particolarità di Buonanotte PunPun è indubbiamente come viene rappresentato il nostro nuovo amico PunPun. Le sue sembianze infatti sono quelle di un uccellino stilizzato con un becco lungo un corpo ovale e semplici braccia (anche se spesso non le avrà) e gambe a rametto. Ma non solo lui sarà affetto da questa “trasformazione” lo saranno anche la sua famiglia come il padre la madre e suo zio Yuichi. Questo rendere PunPun molto più anonimo e con così pochi dettagli permette al lettore di immaginarsi a seconda della propria immaginazione il protagonista di questo viaggio: che rimanga un uccellino stilizzato, che prenda delle sembianze più “normali” o che PunPun diventi la nostra stessa ombra, ciò che lo rende così unico è senza alcun dubbio la sua umanità. Questa sua umanità che permette al lettore di rivedersi o meno in lui, crea questo forte legane con entrambi e a volte riesce a fondersi insieme al lettore stesso diventando così un tutt’uno. Asano riesce a dare una profonda umanità a questo uccellino stilizzato, ma non solo! È impressionante come Asano sia in grado, oltre alla storia di PunPun, di sviluppare in modo lineare ma anche intrecciato molte altre storie, anch’esse tutte umane, proprio come quella di suo zio Yuichi, un personaggio secondario ma importantissimo del manga. Un character design unico e inconfondibile si fonde ad una storia ben studiare e piena di umanità, che tra le sue tante sottotrame e personaggi secondari, si farà amare alla follia, senza farvi stancare della lettura del manga. Legherete con TUTTI i personaggi del manga e saranno per voi tutti indimenticabili.

Arrivati alla conclusione di questa recensione/analisi/chiamatela come vi pare, mi rimane unicamente da consigliarvi caldamente la lettura di questa opera. Pur non essendo un manga per tutti con le sue tematiche pesanti come l’inadeguatezza dei giovani nella società, le problematiche familiari e l’ossessione del primo amore (la recensione verrebbe troppo lunga se dovessi integrare ogni tema che scaturisce dal manga) e i suoi avvenimenti abbastanza cruenti e destabilizzanti come la morte, la depressione, mi sento in dovere di almeno spronarvi a farvi incominciare la storia che ha voluto raccontare il maestro Asano, dei suoi dettagli e delle sue emozioni che sprigiona.

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Recensione Buonanotte PunPun
Recensione Buonanotte PunPun

Buonanotte PunPun parla di un viaggio, di quel viaggio che noi tutti siamo costretti ad affrontare, quell’odissea del ragazzo comune che di comune non ha nulla. In questa vita nelle sue scoperte, nei suoi sentimenti, nelle sue gioie e nella sua infelicità, non può essere definita tale se non proprio grazie a ciò che la forma, che la sostiene e che la rende unica. Questo è il messaggio che secondo me vuole lanciarci Asano: definire la vita brutta o bella è qualcosa di banale e riduttivo. La vita è un qualcosa di unico che va tenuta stretta a sé con le unghie e con i denti e mai lasciata andare. Forse il vero obiettivo della vita non è la felicità ma la pura e consolidata conoscenza di sé stessi. Quando riusciremo a comprendere cosa siamo noi, i nostri punti di forza, quelli di debolezza, il nostro carattere, i nostri pregi e difetti, forse sarà proprio lì che potremmo dire che stiamo vivendo davvero. Durante tutto il suo viaggio, ricolmo di peripezie e di ostacoli, forse anche PunPun lo ha capito, forse anche PunPun ha finalmente iniziato a vivere.

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Fire Emblem Engage – Il gioco riceverà un adattamento manga

Fire Emblem Engage Il gioco ricevera un adattamento manga

L’ultimo titolo della serie Fire Emblem, Fire Emblem Engage, riceverà un adattamento manga, il primo dopo anni per il franchise.

L’ultimo gioco di Fire Emblem, Fire Emblem Engage, è appena uscito e la sua storia è già destinata a ricevere un adattamento manga, il primo per la serie in quasi due decenni.

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Venerdì scorso, con l’uscita ufficiale di Fire Emblem Engage, Nintendo ha annunciato l’inizio della serializzazione di un nuovo manga di Fire Emblem che adatta il gioco. La serie, attualmente intitolata Fire Emblem Engage, debutterà sulla rivista Saikyo Jump e su Shonen Jump+ con un capitolo prologo il 3 febbraio, mentre il primo capitolo vero e proprio uscirà il 3 marzo.

Il manga adatterà la trama del gioco, che si concentra su un mondo conosciuto come Elyos, dove gli spiriti degli eroi dei precedenti titoli di Fire Emblem sono conservati come “Engage Rings”, permettendo alle persone di sfruttare il loro potere in battaglia. Il gioco segue il personaggio di Alear, un Drago Divino che si è risvegliato per la prima volta dopo 1.000 anni; mentre nel gioco Alear può essere maschio o femmina, il manga seguirà la versione maschile. La serie sarà scritta e disegnata da Kazuro Kyou, noto per le serie Hime Doll! e Afterschool Idol. L’annuncio di Nintendo ha chiarito che i lettori non avranno bisogno di una conoscenza precedente della serie Fire Emblem per godersi il manga.

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La serie Fire Emblem ha avuto molti manga in passato, anche se quasi tutti sono stati pubblicati negli anni ’90 e nei primi anni 2000. Uno dei più importanti è stato Fire Emblem: Hasha no Tsurugi (The Champion’s Sword), una storia secondaria/adattamento di Fire Emblem: The Binding Blade, un titolo per GameBoy Advance che era il sesto gioco in totale. Anche il popolarissimo Three Houses non ha ricevuto un adattamento manga, e probabilmente ne avrebbe beneficiato maggiormente.

Sebbene le recensioni di Fire Emblem Engage siano state per lo più positive, molte critiche si sono concentrate sulla storia e sui personaggi del gioco, soprattutto in confronto a Fire Emblem Three Houses. Il manga potrebbe offrire la possibilità di colmare alcune lacune per quanto riguarda la storia e la caratterizzazione dei personaggi di Engage, poiché un’area in cui i giochi di Fire Emblem spesso faticano è l’inserimento dei personaggi minori nella trama. Gran parte della caratterizzazione dei personaggi in Fire Emblem è gestita attraverso conversazioni di supporto individuali, che sono nascoste al giocatore fino a quando i personaggi non hanno trascorso una certa quantità di tempo insieme. Un manga ovviamente non avrà a disposizione questo particolare mezzo di caratterizzazione, quindi i personaggi secondari dovranno essere maggiormente coinvolti nella trama se vogliono essere inclusi.

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L’annuncio ha incluso alcune pagine di anteprima, che offrono un assaggio dell’aspetto dei personaggi in forma di manga. Lo stile sembra divertente e adatto al marketing del titolo. Non ci sono ancora notizie di una localizzazione per il manga di Fire Emblem Engage; mentre i precedenti manga di Fire Emblem sono stati tradotti raramente, la serie è molto più conosciuta in Occidente di quanto non lo fosse un tempo, quindi i fan possono ancora sperare in una traduzione.

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5 Manga Horror Psicologici da leggere assolutamente – First Hit

Manga Horror Psicologici da leggere assolutamente First Hitr

In questa lista “consigli manga” parleremo di 5 Horror Psicologici volumi unici (più o meno) che vi consiglio caldamente di recuperare!

Il genere Horror ma fuso insieme a quello psicologico mi ha sempre stuzzicato e tutto ciò che è macabro, contorto e malato è sempre riuscito ad intrigarmi e ad appassionarmi. Vi posso assicurare che sono sano di mente, però il cercare di analizzare le menti deviate o con disturbi mentali dei personaggi mi ha sempre incuriosito e attratto, oltre ovviamente alla ricerca di quel brividino di paura che non guasta mai. Questi 5 manga horror psicologici che sto per consigliarvi mischiano fascino dell’orrido, del macabro e dello splatter con temi più psicologici e di devianze mentali, che spesso portano a riscontri più riflessivi. Oggi infatti si parlerà di pazzia, narcisismo, omicidi, fantasmi, vendetta e chi più ne ha più ne metta, quindi preparatevi a sentirne e vederne delle belle.

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Hideout

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5 Manga Horror Psicologici da leggere assolutamente – First Hit

Partiamo con il primo volume, cioè Hideout di cui è uscita recentemente la ristampa, così non fate come me che ha dovuto sborsare il triplo del prezzo di copertina per averlo. Edito da Planet Manga, questo singolo volume, scritto e disegnato da Masasumi Kakizaki creatore di Rainbow e Bestiarius, narra le vicende di una coppia sull’orlo del collasso. Anzi definirlo collasso è sicuramente riduttivo perché in una sera piovosa e buia il nostro protagonista Kirishima Seiichi è determinato nel portare a termine il suo infimo obiettivo: uccidere sua moglie.  Ma questo è soltanto il culmine di tutta la sua vita, una vita che solo un anno prima sembrava andare magnificamente: scrittore di successo, una moglie che lo amava e padre di un ottimo figlio. Ma questa sua felicità doveva avere fine, un lungo percorso verso i più bui inferi lo aspettava tra le righe del suo ultimo romanzo.

Un riassunto di trama che mi ha fatto acquistare immediatamente il volume, senza poi deludere le aspettative che mi ero fatto. Una trama ben strutturata con un buon utilizzo di flashback che permettono al lettore di immergersi perfettamente con le emozioni e i sentimenti che il protagonista prova. Per quanto una trama di un volume unico non possa essere assai alquanto elaborata sicuramente mi ha lasciato con il fiato sospeso per varie volte, inquietandomi e lasciando intravedere qualche critica sociale e tema a cui i giapponesi spesso preme molto tirar fuori. Per quanto riguarda il disegno è sicuramente molto realistico e cruento, il mangaka non si risparmia e con il suo tratto cupo e spigoloso ci mostra scene splatter e brutali. Questa è la storia dello scoppio di una scintilla, una scintilla buia e terrificante che si accende all’interno di un cervello di una persona buona e gentile. Quali saranno davvero i mostri che il nostro protagonista dovrà affrontare? Se volete scoprirlo fate un pensiero su Hideout

Alive

Progetto senza titolo
5 Manga Horror Psicologici da leggere assolutamente – First Hit

Come secondo volume abbiamo Alive, un manga edito da Star Comics e scritto e disegnato da Tsutomu Takahashi creatore di Sidooh e Neun. La storia parla di qualcuno che ormai non ha più nulla, un condannato a morte. A pochi giorni dall’esecuzione però a Tenshu Yashiro assassino di 4 persone di cui una la sua fidanzata, viene fatta una proposta: invece della morte avrebbe potuto entrare a far parte di uno studio scientifico in un lontano laboratorio. Accettata l’offerta Tenshu diventerà cavia di uno strano esperimento che lo segnerà per sempre.

Personalmente è quello che ho preferito di meno tra questi 5 volumi, una storia sicuramente inquietante, ma che mi è sembrata un pò sbrigativa, anche se sicuramente non posso dire di non averla apprezzata un minimo. Il tratto molto cupo, ruvido e spigoloso, tendente molto ad un tratto americano o europeo, ti fanno immergere bene nella storia e inquietare al punto giusto. Pur essendo a prima vista un disegno quasi abbozzato, ciò lo rende anche più dinamico, gradevole agli occhi e amplia il sentimento di inquietudine del lettore. Una persona che ormai non ha più nulla, cosa potrebbe offrire per la sua redenzione? Scopritelo in questo buon manga, Alive

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Il bambino di Dio

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5 Manga Horror Psicologici da leggere assolutamente – First Hit

Il terzo volume di questa lista è Il bambino di Dio, un manga scritto dal gruppo Nishioka Kyodai composto dai due fratelli Satoshi e Chiaki Nishioka ed edito da Dynit. Questo manga è un bel casino, un bel intruglio di malattia, narcisismo, cultismo e macabro, tutto fuso insieme all’interno di un bambino che nasce dal culo di sua madre (si avete capito proprio bene). Le vicende quindi circondano i primi stadi della vita di questo bambino, concentrandosi sulla sua crescita malata e completamente deviata che fin da subito, fin dai suoi primi attimi, gli ha regalato un destino corrotto.

È indubbiamente quello che mi è piaciuto di più in questa lista, soprattutto per il suo essere così dannatamente macabro, distorto e contorto ma con una nonchalance da far girare la testa e inorridire la psiche. Si tocca il fondo di qualsiasi barile, creando un tale senso di angoscia e inorridume incredibile, che fa si un po rabbrividire ma fa apprezzare davvero il manga per quello che è, cioè un horror psicologico. Non vi aspettate spaventi o mostri (benchè di mostri qui sia pieno) ma tanta, ma tanta malvagità e inquietudine, portati ad un livello superiore dal tratto contorto, strano, irregolare e senza schemi dei due fratelli. Un disegno che ti fa perdere il senso dell’orientamento, senza regole e quasi psichedelico si unisce a tematiche e simbolismi che rendono questa lettura quasi surreale e che vi consiglio assolutamente di recuperare se cercate angoscia, ma di quelle più reali. Questo manga racconta la creazione e la nascita di un mostro.

Vanished

Progetto senza titolo
5 Manga Horror Psicologici da leggere assolutamente – First Hit

Proseguendo con il quarto volume abbiamo Vanished, manga edito da J-Pop scritto da Yusuke Yamada e disegnato da Kirihito Ayamura. La trama si verte su una leggenda metropolitana dove si narra di una ragazza uccisa e fatta a pezzi, di cui solamente il pollice non è stato trovato. Chi riuscirà a trovarlo potrà esprimere qualsiasi desiderio. Un gruppo di amici decide di provare a trovare questo pollice, ma da li inizia un’oscura discesa verso l’inferno in terra.

Trama abbastanza basic che non mi ha fatto saltare dalla sedia dalla complessità, ma per essere un horror fa bene il suo lavoro (infatti viene meno la sua parte psicologica). Buoni momenti di tensione e l’uso abbastanza ponderato di scene macabre, permettono al lettore di godersi abbastanza a pieno questo manga. A “infierire” sul macabro di questa opera abbiamo il suo disegno anche questo molto classico giapponese, ma che segue la cupezza del manga e sboccia a mio avviso nelle scene più macabre. Se cercate un manga horror e molto meno psicologico che vi faccia paura e spavento Vanished fa al caso vostro.

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Skyhigh

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5 Manga Horror Psicologici da leggere assolutamente – First Hit

 Infine come ultimo volume (anche se sto parlando di due volumi) troviamo Skyhigh, manga edito da Star Comics, scritto e disegnato sempre da Tsutomu Takahashi. All’interno di questi due volumi non c’è una vera storia principale, pur essendoci sicuramente un filo conduttore che collega ognuna delle singole storie che vengono raccontate. Infatti quest’opera è composta da piccoli racconti autoconclusivi di persone uccise o morte di morte violenta che si ritrovano davanti alle porte del purgatorio, più precisamente davanti alle porte del rancore. Qui hanno tre scelte: proseguire verso il paradiso, rifiutare la morte e vagare come fantasmi nel mondo dei vivi oppure uccidere qualcuno con una maledizione, sprofondando però negli inferi.

Ciò che rende questa trama molto particolare, oltre alla trama in se legata al fatto di non avere un vero protagonista, è che ogni singola storia riesce ad essere completamente diversa l’una dall’altra e un’ognuna di essa riesce a mostrare diversi lati della mente e della natura umana. Ci viene mostrato come ognuno di noi sia completamente differente dall’altro sia nei modi di agire che di pensare. Questa ambientazione tragica e un po cupa si fa spazio grazie al tratto molto realistico, schietto e spigoloso di Takahashi che crea ambientazioni e scenari drammatici e cruenti, lasciando anche lo spazio al lettore di riflettere sulle tematiche che questo manga lancia. Quest’opera è la scoperta di alcuni dei tanti tratti della mente umana e di come essa agisce se dotata di un potere maligno, come può essere quello della vendetta.

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Robin & Batman – Trailer per la raccolta graphic novel DC

Robin Batman Trailer per la raccolta graphic novel DC

La DC ha rilasciato un comic trailer per la graphic novel “Robin & Batman”, una raccolta dei primi 3 numeri della serie!

Scoprite l’origin story di Dick Grayson come Ragazzo Meraviglia nel comic trailer di Robin & Batman. Il team creativo vincitore di un premio Eisner, composto dallo scrittore Jeff Lemire (Sweet Tooth) e dall’artista Dustin Nguyen (Batman: Li’l Gotham) si è riunito per Robin & Batman, una serie limitata che racconta il viaggio di Dick Grayson per diventare la spalla di Batman e trovare la sua strada nell’Universo DC.

Lemire e Nguyen hanno già collaborato alla serie di successo della Image Comics Descender e al suo spinoff, Ascender. L’anno scorso, Robin & Batman ha riportato la sinergia creativa del duo alla DC, e ora l’editore ha raccolto Robin & Batman #1-3 in una graphic novel, presentata in un nuovo trailer.

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“Il libro parla di Robin”, dice Dustin Nguyen. “Esplora questo rapporto con Bruce, e non solo con Bruce, ma anche con Alfred. Ci vuole davvero un’intera League per crescere Robin e renderlo quello che è”. Ad accompagnare le parole di Nguyen, alcuni dei suoi favolosi disegni con la Justice League, che fa la sua comparsa in Robin & Batman.

“Jeff [Lemire] e io abbiamo davvero fatto in modo che tutti gli altri siano come sono grazie a Batman”, continua Nguyen. “Io confido in lui per una grande storia e lui in cambio si fida di me per l’arte. Questo è ciò che ho sempre pensato dovesse essere la creazione di fumetti. Quando leggi una storia davvero bella vuoi disegnarla, e poi la disegni e sai che la gente la legge e la apprezza”.

Tra gli altri disegni figurano i Teen Titans, di cui Robin faceva parte, e il cattivo di Batman, Killer Croc.

La descrizione di Robin & Batman recita: “La leggendaria storia di Batman e Robin ha raggiunto proporzioni quasi mitiche. Il Dinamico Duo che combatte il crimine è sempre un passo avanti ai criminali che insegue e nessun caso è troppo grande per la coppia. Questa non è quella storia.

Questa è la storia di un giovane Dick Grayson, appena rimasto orfano, che lotta per trovare la sua strada in un nuovo mondo strano, difficile e oscuro… questa è la storia di Robin e Batman”.

Il titolo Robin & Batman è un omaggio a Batman e Robin, con il Cavaliere Oscuro solitamente fulcro del titolo e della storia del fumetto. Dal momento che Dick Grayson è il personaggio principale, ha senso avere il suo nome in codice per primo.

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DC Comics – Rivelato il “Dawn of DC” con i programmi del 2023

DC Comics Rivelato il Dawn of DC con i programmi del

La DC Comics ha rivelato il suo rilancio di “Dawn of DC”, che pone le basi per i personaggi e le storie presenti nel 2023 per l’editore

La DC Comics ha rivelato la sua prossima serie di titoli per il rilancio di “Dawn of DC” del 2023, facendo presagire il futuro dell’editore. In un annuncio in cui si annuncia l’arrivo di 20 nuovi titoli sulle pagine del DC Universe, la DC Comics ha rivelato diversi nuovi fumetti, tra cui il ritorno della Doom Patrol, diverse serie in corso di Lanterna Verde e molto altro.

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Contiene spoilers sulle storie del 2023

Venerdì scorso, la DC Comics ha rivelato la sua iniziativa narrativa della durata di un anno, “Dawn of DC”, che porterà all’editore oltre 20 nuovi titoli, con protagonisti diversi eroi e cattivi. Mentre alcuni titoli sono già stati rivelati, come il crossover Lazarus Planet di Mark Waid e Mahmud Asrar, Superman di Joshua Williamson e Jamal Campbell e Adventures of Superman: Jon Kent di Tom Taylor e Clayton Henry, l’annuncio presenta diversi fumetti che non sono stati presentati, ponendo le basi per ciò che accadrà nell’anno 2023 per la DC Comics.

L’iniziativa “Dawn of DC” della DC inizierà con una linea di storie multi-evento che inizierà con Action Comics #1051. I nuovi titoli in arrivo il prossimo anno includono Superboy: Man of Tomorrow di Kenny Porter e Jahnoy Linsday, Unstoppable Doom Patrol di Dennis Culver e Chris Burnham, Lanterna Verde: Hal Jordan di Mario Tamaki, Lanterna Verde: John Stewart di Phillip Kennedy Johnson e Clayton Henry, un nuovo fumetto di Batman: The Brave and the Bold di Tom King, Mitch Gerads, Guillem March, Gabriel Hardman, Dan Mora, Rob Williams e altri autori, Green Arrow di Joshua Williamson e Sean Izaaske, Shazam di Mark Waid e Dan Mora, Penguin di Tom King e Stefano Guardiano, Action Comics di Phillip Kennedy Johnson, Dan Jurgens e Leah Williams e le nuove serie Cyborg e Steel di team creativi ancora da svelare.

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L’iniziativa “Dawn of DC” dimostra che l’editore sta pensando in grande con i suoi nuovi titoli: non solo ci sono nuovi fumetti di eroi come Superman, Lanterna Verde di Hal Jordan e Batman, ma ci sono anche nuove serie molto attese di Freccia Verde, Doom Patrol e John Stewart. Inoltre, ci sono molti altri titoli che verranno annunciati, quindi i lettori non devono preoccuparsi se non vedono il loro eroe preferito tra gli annunci di venerdì.

Con i nuovi titoli, i team creativi e i personaggi presentati, l’iniziativa “Dawn of DC” dovrebbe rendere i lettori entusiasti di ciò che sta per accadere nell’Universo DC.

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[Recensione] Dragon Head – L’importanza della paura – Critical Hit

Recensione Dragon Head Limportanza della paura Critical Hit

In questa recensione scopriremo Dragon Head, un buon disaster manga che vi mostrerà di cosa è capace di fare la paura sulla mente umana

Si sente spesso dichiarare da molte persone che il genere umano si è rammollito a causa dello sviluppo quasi incontrollato che la nostra era sta attraversando. Non sono quasi per nulla concorde a questa pessimistica filosofia che vede l’uomo regredire ad una forma sempre più indipendente dalle comodità che questo nostro sviluppo ci ha donato. L’uomo ha questa capacità incredibile e superiore a qualsiasi altro animale, di riuscire in qualsiasi situazione, per quanto tremenda e problematica possa essere, ad adattarsi all’ambiente che lo circonda. Che sia una apocalisse zombie, che sia un disastro naturale di proporzioni gigantesche o un conflitto nucleare di scala mondiale, l’uomo riuscirà sempre e comunque ad uscire da quell’oscurità mind-breaking e soffocante, per cercare in tutti i modi di sopravvivere. Ma cosa gli permette tutto ciò? Anche se ormai di questi tempi, e per fortuna voglio ribadire, per noi fortunati non tange, ciò che ha permesso all’uomo di sopravvivere, è proprio la paura della morte. Ma se questa emozione innata si risvegliasse tutt’un tratto, senza chiedere niente a nessuno? L’uomo riuscirà a non farsi inghiottire dall’oscurità? O grazie alla paura stessa riuscirà a sfuggire da questa oscurità che annebbia e offusca la mente? Chi risveglierà i mostri che risiedono all’interno delle proprie viscere? Dragon Head forse ha la risposta che cercate. recensione

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Recensione Dragon Head

Oggi all’interno di questa recensione parleremo di Dragon Head una serie manga composta da 10 volumi totali ed edito da Planet Manga. La sua prima pubblicazione risale al “lontano” 1995 quando Minetaro Mochizuki riesce a serializzare la serie sulla rivista Young Magazine, anche se in Italia arriverà completa solamente nel 2014. Tra le varie opere di Minetaro è riuscita ad arrivare in italia, insieme a Dragon Head, anche Chiisakobe, serializzato da J-Pop, che narra una storia decisamente molto più tranquilla e pacata di Dragon Head cioè quella di Shigeji che con l’aiuto della sua cara amica d’infanzia Ritsu, ricostruirà l’impresa edile di famiglia, distrutta dopo un grave incendio. Contesti completamente opposti che ci permette di osservare il mangaka all’opera con diverse tematiche e situazioni. Beh si perché se da una parte Chiisakobe ci parla di un Giappone nella norma, Dragon Head ribalta completamente la frittata e trasporta il lettore all’interno di un Giappone completamente devastato a causa di un disastro naturale inspiegabile di dimensioni spropositate.

Cavolo che casino, questo manga è davvero un grosso casino, in senso buono ovviamente. Quest’opera è riuscita a riempirmi gli occhi di caos e distruzione devastanti, ma non posso negare che è proprio questo il motivo per cui mi è piaciuto! Non riuscirei mai ad immaginarmi all’interno di un mondo del genere in cui non esiste più un effettivo futuro e in cui tutto si sta letteralmente sgretolando sotto i miei piedi. Proprio per questo potremmo chiedere come se l’è passata Teru il protagonista della nostra storia: alla fine della gita scolastica, proprio nel viaggio di ritorno in treno, quando gli animi sono spenti, ma pieni di ricordi dei bei momenti passati con i compagni, Teru scorge, prima di entrare in una galleria, qualcosa fuori dal finestrino, qualcosa di estremamente minaccioso, elevarsi nei cieli del Giappone; una gigantesca colonna di un colore rosso fuoco. Da esattamente quel momento tutto ebbe inizio: un’escalation brutale che porterà il destino del povero Giappone al suo lento declino, marchiando con una cicatrice indelebile la terra e gli animi dei giapponesi. La terra iniziò a tremare e il treno deragliò dai binari, da lì il buio più oscuro. Teru risvegliatosi dopo lo schianto, con solo fortunatamente qualche ferita superficiale, insieme ai soli 2 altri sopravvissuti Nobuo e Ako, dovranno trovare un modo di uscire da quel tunnel infermale in cui sono intrappolati, per chiedere aiuto. Riusciranno nel loro intento? Scopriranno cosa è davvero successo fuori? Riusciranno a tornare a casa sani e salvi? Riusciranno i loro animi a non farsi sommergere da quell’oscurità che fin da subito tenta di penetrare le loro già fragili menti? Se volete delle risposte vi consiglio caldamente di leggere questo buon Disaster Manga.

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Recensione Dragon Head

Deve essere costato davvero molto stampare questo manga, data la quantità astronomica di inchiostro nero utilizzato. Sicuramente Planet Manga avrà dovuto sborsare parecchi danari per rendere questo manga ciò che la rende così angosciante. Nero, nero , e ancora nero, un’oscurità fuori dal comune crea questo senso di pesantezza e ansia devastanti che fusi insieme rendono ogni scena e ogni paesaggio tetro e terrificante. Scenari che nulla hanno da invidiare ai più profondi gironi dell’inferno, vengono portati alla luce da un tratto spesso cupo e molto forte, portando il lettore in uno stato di turbamento costante. Questa pienezza che si riscontra solidamente all’interno del manga distende su ogni tavola della storia un velo sottile di paura e nervosismo che invadono assiduamente tutto il manga. Un buio che inonda completamente la maggior parte del manga e riesce a far affogare la nostra psiche in un oblio fatto unicamente di terrore e paura. Pochissimi spazi bianchi e ancor meno saranno i momenti di tranquillità e serenità che questo manga vi mostrerà; gli occhi inizieranno sempre di più a pesare, come gli occhi dei nostri protagonisti, che giorno dopo giorno, desolazione dopo desolazione inizieranno a offuscarsi ed a essere sempre più stanchi, quasi stremati da quella assurda situazione di terrore e disperazione in cui si sono ritrovati. Sono serio quando dico che non penso di aver mai visto così tante pesche sotto gli occhi ad un unico personaggio in un manga! Leggendo quest’opera, avvolti da questa sua oscurità che perfora gli animi e questa sua pesantezza con cui si presenta al lettore, non potrete che uscirne sfiniti, proprio come Teru e i suoi amici.

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Recensione Dragon Head

Non me ne vogliate a male, potrei fare sicuramente un parallelismo forzato e sicuramente è anche così, ma spero possiate trarne una sorta di spunto e possa anche farvi interessare maggiormente al titolo in questione. Nel vedere le vicende che circondano Teru e soprattutto vedere quanto il nostro amico qui citato, non sia una persona molto fortuna data la quantità gigantesca di avversità che incontrerà lungo il suo cammino, mi è subito sorto alla mente un parallelismo alquanto particolare. Teru mi è come sembrato il Guts dei nostri giorni moderni. Prima di iniziare a scrivere offese verso il sottoscritto vorrei che vi fermaste un secondo a riflette: Guts è un personaggio a cui succede veramente di tutto, ma che riesce in qualche modo quasi disumano ad andare avanti per la sua strada e così più o meno fa Teru, che dopo tutta la merda che la natura gli ha voluto tirare contro, con le unghie e con i denti continua ad andare avanti lungo quella strada fatta da terreno dissestato e da una distruzione inimmaginabile. Ma Teru ha qualcosa che Guts non ha cioè la paura, ed è proprio questa paura insieme a una volontà d’animo incredibile che riescono a far sopravvivere Teru. La paura è uno degli elementi su cui il manga si sofferma maggiormente; questo sentimento che spesso è considerato come negativo, per quanto in noi spesso risvegli i mostri al nostro interno, è una parte fondamentale di noi stessi, necessario alla sopravvivenza. La paura della morte per quanto terrificante possa essere può riuscire a salvarti e un esempio tangibile è proprio il nostro caro Teru. Ma non tutti sono forti come Guts o hanno una perseveranza d’acciaio come Teru. La paura può far risvegliare l’oscurità più profonda del nostro animo in cui risiede il mostro che ognuno di noi possiede. Riuscirai a non farti avvolgere dall’oscurità e a padroneggiare la paura? Oppure sprofonderai nell’oblio con essa?

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Progetto senza titolo
Recensione Dragon Head

Dragon Head, pur essendo ormai fuori stampa, è un’opera che vi consiglio di recuperare. Oltre a ciò è sicuramente un buon disaster manga senza troppe pretese, che con i suoi disegni pieni e pesanti riuscirà a trasmetterti le sensazioni di stanchezza e desolazione che Teru e i suoi amici incontreranno lungo tutto il loro percorso, tra macerie e voragini. Ma non solo, riuscirà a tenervi attaccati alle sue pagine per mostrarvi come Teru riuscirà a superare l’ennesima difficoltà che incontrerà. Riuscirai a non far eclissare la tua mente dalla terrificante tenacia della paura?

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Darcy Lewis, dall’MCU ai Marvel Comics in Scarlet Witch

Darcy Lewis dallMCU ai Marvel Comics in Scarlet Witch

Un personaggio originale MCU sta per debuttare nell’Universo Marvel Comics vero e proprio: Darcy Lewis (“Thor”, “WandaVision”)!

Un personaggio dell’MCU molto amato dax fan sta per fare la sua prima apparizione nell’universo Marvel Comics: Darcy Lewis. Interpretata da Kat Dennings, Darcy è diventata subito una beniamina dex fan dopo il suo debutto in Thor e il suo ritorno in Thor: The Dark World.

Il suo ruolo si è poi sviluppato, oltre al cameo in Thor: Love and Thunder, nella serie Disney+ WandaVision, e proprio questa serie sembra aver preparato il terreno per il suo debutto nell’universo Marvel Comics. Darcy apparirà nel secondo numero della nuova serie Marvel Scarlet Witch, in cui frequenterà il negozio di magia di Wanda Maximoff.

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“Darcy è lì per rimproverare con leggerezza le assurdità che amiamo dei fumetti, soprattutto in un personaggio come Thor”, spiega lo scrittore di Scarlet Witch Steve Orlando a Polygon, che ha avuto l’anteprima esclusiva del numero.

“Wanda parla con disinvoltura di una vita assurda e strana, e per lei è normale. Ma se si guarda al suo albero genealogico e alle cose che fa, può sembrare piuttosto esoterico. Darcy dà essenzialmente voce al pubblico nello stesso modo in cui lo fa il personaggio di Kat Dennings”.

Riguardo all’ambientazione del negozio di magia, Orlando dice: “Una delle cose che volevamo fare era mostrare che, nonostante il suo immenso potere, [Wanda] non è sempre in giro a combattere contro minacce e malintenzionati, situazioni in cui è relativamente difficile immedesimarsi.”

Darcy Lewis dallMCU ai Marvel Comics in Scarlet Witch
Cr: Marvel Comics

“Si tratta di tornare a ciò che rende i personaggi Marvel iconici. Sono le persone che esistono nel mondo fuori dalla nostra finestra. Non importa quale fosse il loro livello di potere, erano anche persone che potevi vedere nella loro veste civile al bar, o che magari non riuscivano a pagare l’affitto, cose del genere. Anche qualcuno come Capitan America, per molto tempo ha vissuto in un appartamento di merda a New York”.

Scarlet Witch #2, che introduce Darcy Lewis nell’Universo Marvel, sarà in vendita dal 1° Febbraio. Scarlet Witch #1, che presenta il nuovo costume di Wanda, sarà in vendita il 1° Gennaio. Di seguito sono riportate alcune informazioni su quest’ultimo.

“C’è una porta che appare solo a coloro che ne hanno più bisogno, che non hanno nessun altro al mondo a cui rivolgersi. Dall’altra parte di questa porta c’è il negozio di stregoneria. Amico o nemico, umano o meno, se il tuo bisogno è grande e la tua speranza è svanita, lì incontrerai la SCARLET WITCH!”

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“Wanda Maximoff ha familiarità con il toccare il fondo, e ora che ha finalmente trovato pace ha impegnato tutto il suo potere per aiutare coloro che raschiano il fondo del barile. Ma quando una donna piomba davanti alla porta di Wanda con la storia terrificante di una città impazzita, la Scarlet Witch dovrà raccogliere il suo ingegno e la magia del caos per affrontare un’insidiosa minaccia!”

“I grandi del fumetto Steve Orlando (MARAUDERS, Midnighter) e Sara Pichelli (ULTIMATE SPIDER-MAN, SPIDER-MEN) uniscono le forze per aprire un nuovo, rivoluzionario capitolo nella storia di Scarlet Witch!”

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Lanterna Rossa: Nuova nemesi segreta cambia la lore DC

Lanterna Rossa Nuova nemesi segreta cambia la lore DC

Un nuovo personaggio è arrivato (o meglio, tornato) nell’universo DC: si tratta della prima VERA Lanterna Rossa!

La prima Lanterna Rossa è arrivata nella DC Comics: un uomo di nome Vladimir Sokov che è stato segretamente il primo supereroe della Russia.

Nel numero 1 di The Golden Age della DC Comics, ha fatto il suo debutto la prima Lanterna Rossa degli anni ’40, modificando per sempre la lore della DC Comics, in quanto è stato la nemesi segreta della Lanterna Verde di Alan Scott, ed uno dei tredici eroi apparentemente perduti nel tempo.

Il Corpo delle Lanterne Rosse è la versione più oscura degli eroi dotati di Anello del potere nell’Universo DC. Mentre il Corpo delle Lanterne Verdi combatte usando forza di volontà, creatività ed una natura impavida, il Corpo delle Lanterne Rosse è alimentato esclusivamente dalla rabbia.

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Dopo la guerra del Corpo di Sinestro, Atrocitus ha creato una batteria di Lanterne Rosse, un superteam omicida di cui è stato il primo membro. Il Corpo delle Lanterne Rosse è il riflesso oscuro del Corpo delle Lanterne Verdi, poiché ha usato i suoi poteri per creare scompiglio nell’universo.

Tuttavia, ora la DC Comics sta rivelando che una Lanterna Rossa segreta è esistita decenni prima che Atrocitus formasse la squadra di assassini.

Ne The Golden Age #1 di Geoff Johns, Diego Olortegui, JP Mayer, Scott Hanna, Jorry Ordway, Steve Lieber, Todd Nauck, Scott Kolins, Viktor Bogdanovic, Brandon Peterson, Gary Frank, Nick Filardi, John Kalisz, Matt Herms, Jordan Boyd, Brad Anderson e Rob Leigh della DC Comics, il fumetto mostra la JSA negli anni ’40, dove la Guerra Fredda porta al ritorno del primo supereroe russo, la Lanterna Rossa.

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Mentre la Lanterna Rossa viene menzionata brevemente nella storia principale, l’uomo chiamato Vladimir Sokov riceve una backstory completa e tragica in una nuova pagina “Who’s Who” della DC, che rivela la storia segreta della Lanterna Rossa.

Lanterna Rossa è uno degli eroi DC rimossi dalla linea di continuità principale che ritornano grazie ai Time Masters. La nuova Lanterna Rossa è un ex soldato russo, di nome Vladimir Sokov, che ha ricevuto i poteri della Fiamma Cremisi grazie agli esperimenti condotti per creare un proprio supereroe.

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Come prima Lanterna Rossa, Sokov era l’arcinemico della Lanterna Verde di Alan Scott, anche se i due si allearono per combattere i nazistî. Tuttavia, dopo la nascita della figlia di Sokov, che si rivelò avere la pelle rossa ed i poteri della Fiamma Cremisi, i russi gliela sottrassero e lui scomparve dopo aver cercato di riprendersela.

Con il rientro della Lanterna Rossa nella linea di continuità della DC Comics da parte dei Time Masters, la storia del Corpo delle Lanterne Rosse cambia per sempre.

Sokov potrebbe non aver avuto a che fare direttamente con Atrocitus o non aver avuto i poteri rabbiosi del futuro villain e del Corpo delle Lanterne Rosse. Tuttavia, come primo supereroe russo, Vladimir Sokov ha svolto un ruolo importante come prima Lanterna Rossa segreta al mondo. Il suo ritorno dopo essere stato perso nel tempo potrebbe sicuramente provocare qualche onda d’urto all’interno dell’Universo DC.

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