Benvenuti nella nostra categoria di articoli a tema recensioni film, serie TV e videogame su www.popspace.it. Siamo qui per offrirti le recensioni più aggiornate e dettagliate sui titoli che ami. Sia che tu sia interessato a film, serie TV o videogame, troverai informazioni approfondite e opinioni imparziali per aiutarti nelle tue scelte.
Le nostre recensioni film coprono una vasta gamma di generi, dalle commedie agli action movie, dai film d’animazione ai thriller. Siamo appassionati di cinema e desideriamo condividere con te le nostre opinioni sui film più attesi e le ultime uscite.
Per quanto riguarda le recensioni serie TV, ti terremo aggiornato sulle nuove stagioni delle tue serie preferite, offrendoti un’analisi delle trame, dei personaggi e della qualità della produzione. Ti forniremo anche suggerimenti su nuove serie da scoprire e binge-watch.
Per gli amanti dei videogame, troverai recensioni dettagliate sui giochi più recenti per console, PC e dispositivi mobili. Saremo onesti e obiettivi nel valutare le meccaniche di gioco, la grafica, la trama e l’esperienza generale offerta da ciascun titolo.
Ecco alcuni esempi di recensioni film, serie TV e videogame di fama mondiale che potresti trovare su www.popspace.it:
Recensione del film “Avengers: Endgame”: Un’epica conclusione della saga degli Avengers, che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. Valuteremo l’azione, la trama e le performance degli attori per aiutarti a capire se questo film è all’altezza delle aspettative.
Recensione della serie TV “Game of Thrones”: Una delle serie TV più popolari di tutti i tempi, seguiremo la trama intricata, discuteremo i personaggi principali e valuteremo la qualità complessiva delle otto stagioni.
Recensione del videogioco “The Last of Us Part II”: Un gioco di avventura post-apocalittica molto atteso, esamineremo la grafica, la trama, il gameplay e daremo un’opinione sulla sua rilevanza nel panorama videoludico.
Recensione del film “La La Land”: Un omaggio ai musical classici, esploreremo la colonna sonora, le performance degli attori e la regia per darti un’idea di questo film vincitore di numerosi premi.
Recensione della serie TV “Stranger Things”: Una serie di successo ambientata negli anni ’80, analizzeremo il fascino retro, la trama avvincente e il cast di giovani talenti.
Questi sono solo alcuni esempi di recensioni film, serie TV e videogame che potrai trovare su www.popspace.it. Siamo qui per aiutarti a prendere decisioni informate e fornirti consigli sulle ultime novità dell’intrattenimento. Esplora la nostra categoria di articoli a tema recensioni e troverai sicuramente contenuti che ti appassioneranno.
Se volete avvicinarvi al mondo degli anime e non sapete da che parte cominciare, qui troverete alcuni dei migliori anime da vedere per farlo!
Nonostante l’anime sia attualmente una delle forme di intrattenimento più popolari al mondo, può essere incredibilmente difficile per i potenziali fan del genere avvicinarsi a questo mondo.
Ciò è dovuto in gran parte al fatto che gli anime più popolari tendono a essere incredibilmente lunghi, alcuni addirittura da più di mille episodi, e spesso si svolgono in concomitanza con storie manga molto estese.
Di conseguenza, un buon anime di partenza dovrebbe essere relativamente breve, permettendo ai potenziali fan di recuperare facilmente la trama senza il compito scoraggiante e faticoso di guardare più di mille episodi.
Qui di seguito troverete alcuni dei migliori anime da vedere per avvicinarsi al genere, da grandi classici a gemme meno conosciute!
Card Captor Sakura (1998)
Ispirata all’omonimo manga delle CLAMP, la serie originale è composta da quattro stagioni di episodi che raccontano la storia di Sakura Kinomoto, la quale libera accidentalmente un mazzo di carte magiche che deve poi recuperare.
Si tratta di una serie “Magical Girl” che non presenta la tipica squadra o storia d’amore, dato che Sakura ha solo 10 anni all’inizio della serie.
È una serie divertente con una mitologia che si costruisce lentamente e che i fan possono rivisitare, se lo desiderano, nella serie sequel Cardcaptor Sakura: Clear Card. La prima stagione di Clear Card però è uscita solo 20 anni dopo l’originale!
Toradora! (2008)
Priva di magia, Toradora! è una commedia romantica adolescenziale con molti momenti di tensione. Due adolescenti trovano qualcosa in comune quando si rendono conto di avere entrambi una cotta per dei compagni di classe irraggiungibili. Decidono di aiutarsi a vicenda con le loro cotte, ma, da vera commedia romantica, si innamorano l’uno dell’altra.
Osservare la nascita dell’amicizia tra Taiga e Ryugi è uno degli aspetti migliori della serie: entrambi dichiarano spesso di non sopportarsi, ma con il proseguire della storia diventano chiaramente amici per la pelle.
I due imparano molto l’uno dall’altro molto prima di ammettere i propri sentimenti, e il cast di personaggi è irresistibile quanto loro.
RWBY (2013)
Quando si apprende quante stagioni ha questa serie, si potrebbe pensare non sia un buon anime di partenza. Eppure, nonostante conti 8 stagioni, i primi episodi di RWBY sono incredibilmente brevi. Alcuni durano solo due minuti, il che rende la serie estremamente veloce da guardare.
La serie segue il Team RWBY e i suoi alleati in un mondo afflitto da mostri chiamati Grimm, mentre cercano di diventare Cacciatori. Lungo la strada, finiscono in un’epica missione per sconfiggere il misterioso Salem. Si tratta di una serie d’azione e avventura che presenta molte favole familiari intrecciate alla mitologia di RWBY.
The Promised Neverland (2019)
La serie anime The Promised Neverland, relativamente nuova, conta finora solo due stagioni. All’inizio sembra che si tratti solo di una storia di formazione per un gruppo di bambini che vivono in una casa famiglia. Non è proprio così.
Alcuni capiranno la svolta oscura della serie, ma altri rimarranno sorpresi quando la storia prenderà una piega thriller d’avventura. Si tratta di una di quelle serie che è meglio vedere a scatola chiusa, ma tenete a mente che non è adorabile come il design dei suoi personaggi principali può far pensare.
Avatar – La leggenda di Aang (2005)
Sebbene molti degli anime per iniziare non seguano missioni epiche né abbiano quasi 100 episodi, Avatar è un ottimo esempio per il quale fare un’eccezione. Come RWBY, si tratta di un anime occidentale, cioè sviluppato principalmente al di fuori del Giappone, paese di origine dell’anime.
Non è esattamente lo stesso stile degli anime più tradizionali, il che permette anche a chi è abituato ai cartoni animati classici occidentali di creare un ponte tra i due stili.
È anche una storia che non devia dalla sua missione. Non ci sono episodi riempitivi o riassuntivi che non servono alla serie. Al contrario, gli episodi offrono un valido sviluppo dei personaggi. Inoltre, la serie vanta una delle migliori trasformazioni da cattivo a eroe del panorama dell’animazione.
The Ancient Magus’ Bride (2017)
Questa serie animata si svolge in una versione magica dell’Inghilterra moderna, dove mostri e fate, creature celtiche e scandinave, vivono segretamente in zone selvagge, ben lontane dalla civiltà umana. Sembra quasi di essere in una fiaba.
Il pubblico può facilmente immedesimarsi nelle creature familiari di questa serie, da un church grim (uno spirito guardiano nel folklore inglese e nordico) ai draghi, fino ai celebri Titania e Oberon.
Questo, unito all’affascinante Elias dalla testa di teschio, contribuisce a rendere la visione avvincente, il tutto in 24 episodi.
Cells at Work! – Lavori in corpo (2018)
Poche opere di narrativa hanno ritratto il funzionamento interno del corpo umano in questo modo, e Cells at Work! lo fa in vero stile anime. Il corpo umano è una vasta città di appartamenti, fornaci e acquedotti, e delle laboriose cellule fanno funzionare tutto.
L’animazione è splendida, le cellule sono ben spiegate (si tratta di una serie educativa) e l’umorismo è azzeccato. Ci sono anche scene d’azione, quando i globuli bianchi e i killer linfociti T combattono contro batteri e virus, e persino contro cellule cancerogene.
Lo show ha due brevi stagioni e, per coloro che desiderano una prospettiva più cupa, esiste uno spinoff intitolato Cells At Work: Code Black che mette in luce il funzionamento interno di un corpo non sano.
Dr. Stone (2019)
Si tratta di un’altra serie animata a sfondo educativo. La trama: una misteriosa onda di energia ha trasformato tutti gli uomini in pietra. 3.700 anni dopo, il brillante adolescente Senku Ishigami si risveglia dal suo silenzio di pietra.
Si trova ora in una nuova Età della Pietra e, grazie al potere della scienza e alla fede nella razza umana, ricostruirà tutto, un’invenzione riscoperta alla volta. È il tipo di persona che può creare lampadine funzionanti in un’ambientazione del 200.000 a.C..
Plastic Memories (2015)
A chi ama la fantascienza ed avere il cuore spezzato potrebbe piacere questa serie, che ha elementi di Blade Runner e di Colpa delle stelle. Una combinazione davvero interessante.
In questo mondo, gli androidi realistici sono una realtà, ma hanno una vita limitata e devono essere mandati in pensione manualmente, a volte contro la loro volontà.
Il protagonista maschile Tsukasa Mizugaki è un pensionatore di robot appena assunto e la sua partner è Isla, un robot che sta per essere mandato in pensione a sua volta. Tsukasa inizia ad amare Isla con il suo cuore umano… appena in tempo per vederlo andare in frantumi.
Little Witch Academia (2013)
La trama di questo anime non è troppo dissimile da quella della serie più recente My Hero Academia. In entrambe le serie, un bambino non magico si ispira al suo eroe e si iscrive ad una scuola di magia per emularlo.
In questo caso, l’eroina è Akko, che muore dalla voglia di diventare una strega per aiutare le persone e renderle felici. I suoi poteri magici sono minimi, ma ci mette tutto il suo impegno, e alla scuola per streghe si fa molti buoni amici.
Kiseiju – L’ospite indesiderato (2014)
Kiseiju – L’ospite indesiderato è forse uno degli anime più sottovalutati dell’ultimo decennio. Basato su una serie manga classica degli anni ’90, Kiseiju racconta la storia di un giovane di nome Shinichi che si sveglia e scopre che la sua mano destra è stata mangiata e sostituita da un parassita alieno.
L’alieno, chiamato poi Destry, fa parte di una forza d’invasione che si è impadronita di vari esseri umani. Destry, tuttavia, non è riuscito a impadronirsi del cervello di Shinichi e alla fine forma uno stretto legame con il suo ospitante.
Yuri!!! On Ice (2016)
L’anime Yuri!!! on Ice è uno dei pochi esempi di storie d’amore LGBTQ+ nelle serie anime. La serie segue il protagonista Yuri, un pattinatore artistico giapponese che sta pensando di abbandonare lo sport, ma che finisce per attirare l’attenzione di Victor Nikiforov, uno dei pattinatori più famosi al mondo.
Victor diventa l’allenatore di Yuri, che riscopre il suo amore per questo sport e tra i due personaggi inizia a nascere una coinvolgente storia d’amore.
Cowboy Bebop (1998)
Cowboy Bebop è uno degli anime più iconici e importanti di tutti i tempi. Ispirandosi alle atmosfere e alle storie western, Cowboy Bebop è essenzialmente una storia del Far West ambientata nello spazio, che riunisce un gruppo di personaggi male assortiti in una serie di avventure cosmiche.
La serie è durata solo una stagione e un film, ma è rimasta popolare negli anni successivi alla sua uscita. Se state pensando di iniziare a guardare gli anime, questo è un ottimo punto di partenza.
One-Punch Man (2015)
L’anime One-Punch Man è nato come web manga che ha poi conquistato il mondo intero dopo essere stato oggetto di un adattamento anime di enorme successo, con la creazione anche di un videogioco.
La serie segue Saitama, un uomo che ha allenato il suo corpo a tal punto da essere in grado di sconfiggere i nemici con un solo pugno.
La serie è una satira del genere degli eroi e dei combattimenti anime ed esprime in modo davvero fantastico il suo messaggio. Inoltre è relativamente breve, il che la rende una serie facile da recuperare (la terza stagione è stata annunciata di recente).
Re: Zero – Starting Life in Another World (2016)
Nonostante abbia ricevuto una sola stagione Re: Zero – Starting Life in Another World è uno degli anime più popolari degli ultimi anni, con i personaggi di Rem e Ram che sono particolarmente popolari nel merchandising degli anime.
La serie segue Subaru, un giovane che finisce per essere trasportato dal mondo moderno in un mondo fantastico. In questo mondo, Subaru impara che se viene ucciso, si ripristina un “checkpoint” che gli permette di modificare le sue azioni e di riprovare.
Attack On Titan (2013)
Attack On Titan (o L’attacco dei giganti) è uno degli anime più popolari grazie alla sua incredibile prima stagione. La sua trama intensa e cruda è ambientata in un futuro apocalittico in cui l’umanità si nasconde dietro una città fortificata da altissime mura per tenere lontani i Giganti, creature enormi che si nutrono di umani.
La serie presenta alcuni dei misteri più avvincenti e delle scene d’azione più intense degli ultimi anni, il che la rende sicuramente appetibile per i nuovi fan dell’anime.
Death Note (2006)
Death Note è una serie iconica e molto influente, perfetta per i principianti grazie alla sua storia avvincente.
Death Note segue Yagami Light, uno studente delle superiori che scopre un Death Note nella sua scuola. Questo quaderno gli conferisce il potere di uccidere chiunque semplicemente scrivendo il loro nome nel quaderno, e Light decide di usare questo potere per attuare una sorta di giustizia da vigilante.
Le azioni di Light lo portano a scontrarsi con un eccentrico detective noto come L, dando vita a un avvincente scontro dalle dinamiche di gatto e topo (in cui i due rivestono entrambi i ruoli) tra i due personaggi.
Erased – La città in cui io non ci sono (2016)
Similmente a Kiseiju, Erased è uno degli anime più sottovalutati dell’ultimo decennio. La serie di 12 episodi è una storia cupa e intensa che segue un uomo di 27 anni chiamato Satoru Fujinuma, che possiede la capacità di tornare indietro nel tempo per evitare una tragedia.
Tuttavia, dopo che un omicidio fa riaffiorare ricordi dimenticati della sua infanzia, Satoru torna indietro al suo passato di bambino.
La serie è tanto intensa quanto commovente: Satoru deve usare la sua conoscenza del futuro per risolvere l’omicidio nel futuro e catturare l’assassino.
My Hero Academia (2016)
My Hero Academia sta rapidamente diventando uno degli anime più popolari del secolo. La serie è ambientata in un mondo in cui i superpoteri, o quirk, come vengono chiamati nell’anime, sono posseduti da circa l’80% della popolazione, il che finisce per portare a una società di eroi/villain.
La serie segue un giovane di nome Izuku Midoriya che riceve il quirk del leggendario eroe All Might ed entra a far parte della scuola per eroi più prestigiosa del Giappone, la UA. Si tratta di una serie lunga, con cinque stagioni (e ancora in corso), ma è divertente e fa volare il tempo.
Full Metal Alchemist: Brotherhood (2009)
Analogamente a Cowboy Bebop, Full Metal Alchemist: Brotherhood è uno degli anime più iconici e influenti degli ultimi decenni. La serie segue due fratelli, Edward e Alphonse, mentre cercano di guarire i danni inflitti ad entrambi durante un rituale mal riuscito.
La serie è caratterizzata da alcuni degli episodi più intensi, avvincenti e strazianti della storia degli anime, che la rendono perfetta per essere considerata il “primo anime” di qualcuno.
Halloween si avvicina, e con esso anche la possibilità di ritrovarsi e giocare ai migliori giochi da tavolo da brividi e risate!
I giochi da tavolo sono uno dei migliori passatempi quando si è in gruppo, e ancora meglio quando si adattano all’atmosfera della stagione. Ora che Halloween si avvicina, è tempo di ritrovarsi insieme ad amicx (coraggiosx e non) e divertirsi con queste avventure da brivido!
One Night Ultimate Werewolf
Un gioco di deduzione sociale rapido e veloce, One Night Ultimate Werewolf permette ai giocatori di giocare a più turni del celebre gioco in un lasso di tempo molto breve, rendendolo ideale per piccoli ritrovi spettrali. Con un concetto simile al gioco di “Lupus in Fabula”, x giocatorx devono cercare di trovare l’assassino (in questo caso un lupo mannaro) prima che tutti vengano uccisi.
A differenza del gioco originale di Werewolf, tutto il gameplay è incentrato su una singola notte/round, rendendo possibile giocare molti round in un’ora di tempo. È il gioco perfetto per mettere alla prova le capacità di deduzione dei giocatori e la loro abilità nel mentire per vincere la partita.
Horrified
Immaginate un gioco in cui chi gioca deve combattere contro ogni sorta di mostro dei film classici, tra cui Dracula e il Mostro di Frankenstein. Questa è la premessa generale di Horrified. Insieme, x giocatorx devono salvare una città terrorizzata da diversi mostri.
Ma ogni mostro deve essere distrutto in un modo specifico e bisognerà spesso fare scelte difficili che potrebbero costare delle vite. Il gioco offre il giusto aspetto inquietante, con un tocco di nostalgia, perfetto per i fan dell’horror vecchi e nuovi.
Arkham Horror: Il Gioco di Carte
Le opere di H.P. Lovecraft hanno ispirato molti film nel corso degli anni. Anche il gioco Arkham Horror prende spunto dal lavoro del leggendario autore. Ambientato nel 1926, chi gioca collabora nel ruolo di investigatore per impedire a esseri giganteschi e malvagi, conosciuti come gli Antichi, di sconfinare e distruggere il mondo.
Ambientato nel 1926, chi gioca collabora nel ruolo di investigatore per impedire a esseri giganteschi e malvagi, conosciuti come gli Antichi, di sconfinare e distruggere il mondo. È un gioco che ama chiaramente il suo ruolo di gioco dell’orrore, perfetto per la stagione di Halloween. X giocatorx (da uno a due, fino a quattro con una seconda copia del gioco base) dovranno cooperare in tutto per battere questo gioco impegnativo e impedire agli orribili mostri di invadere la Terra.
Mysterium
I fantasmi hanno infestato per anni i film più spaventosi, ma in Mysterium x giocatorx stessx possono impersonare un fantasma. Nel gioco, una persona veste i panni di un fantasma e cerca di lasciare indizi sotto forma di immagini per far capire agli altri giocatori come è avvenuta la sua morte.
Pensate al gioco come a Cluedo, ma con immagini e unx giocatorx nel ruolo della vittima dell’omicidio. Il gioco ha anche una colonna sonora pubblicata dagli editori del gioco per aggiungere un’atmosfera ancora più spettrale al gameplay.
Dead Of Winter
I giochi di sopravvivenza sono ideali nel periodo di Halloween, e Dead of Winter non fa eccezione, soprattutto per le meccaniche di gioco che potrebbero creare il terreno adatto a potenziali tradimenti. Chi gioca lavora insieme per mantenere in vita la propria colonia di sopravvissuti in un inverno post-apocalittico popolato da mostri mangia-carne.
Tuttavia, ogni giocatorx ha anche un proprio obiettivo specifico, che potrebbe essere utile al gruppo nel suo complesso o potrebbe distruggere l’intera colonia. Questo potenziale porta a sospetti e diffidenze, che potrebbero rovinare i piani di successo e di sopravvivenza di tutti contro i mostri che si aggirano nell’area.
Zombicide
Gli zombie sono arrivati ovunque, dai film ad alcuni dei migliori giochi horror di sopravvivenza, e Zombicide permette ai giocatori di sperimentare in prima persona la paura e il massacro degli zombie. Nel gioco, x giocatorx assumono il ruolo di vari sopravvissuti e lavorano per migliorare le loro abilità e i loro poteri per combattere gli zombie che li circondano.
È il gioco perfetto per ogni amante degli zombie, che potrà combattere in prima persona contro l’apocalisse zombie e vedere quanto sia difficile sopravvivere ai non-morti che li attaccano da ogni parte. Dopotutto, come dice il gioco stesso, ci sono molti più zombie che proiettili.
Betrayal At House On The Hill
Betrayal at House on the Hill combina elementi horror e di Halloween in un gioco fantastico pieno di mistero, caos e, come suggerisce il gioco, tradimento. All’inizio del gioco, x giocatorx collaborano per esplorare una spaventosa casa infestata.
Ma a un certo punto del percorso, qualcuno diventa un traditore e si impegna attivamente per sconfiggere gli altri giocatori. Ci sono decine di scenari diversi che potrebbero verificarsi, ognuno dei quali prevede una situazione inquietante o mostri da cui fuggire, come zombie, demoni, fantasmi e altro ancora. Questo gioco porta le case infestate a un livello completamente nuovo.
Alien: Fate Of the Nostromo
Alien è decisamente uno dei film più spaventosi in circolazione. Anche se Alien: Fate of the Nostromo non può replicare quel livello di terrore (dato che tutti sanno cos’è il mostro), è comunque un gioco meravigliosamente spaventoso e ricco di suspense.
L’aspetto più terrificante del gioco è che x giocatorx non possono fermare lo xenomorfo. Tutto ciò che possono fare è rallentarlo abbastanza a lungo da completare i loro obiettivi. Ma con carte incontro casuali dietro ogni angolo che potrebbero potenzialmente causare la morte di tutti i passeggeri della nave, la paura che i giocatori provano giocando emula la suspense che hanno provato i personaggi del film.
Death By Trivia
Simile al gioco del Jackbox Party Pack “Trivia Murder Party”, Death by Trivia è essenzialmente lo stesso gioco, ma con le carte. Chi gioca deve rispondere correttamente a domande di trivia inquietanti e incredibilmente oscure o rischia di essere ucciso nel gioco.
È un’occasione per mettere alla prova le abilità e le conoscenze dex giocatorx in materia, sullo sfondo di un’atmosfera inquietante e potenzialmente letale. È un gioco ideale per le feste, per passare il tempo e farsi due risate nonostante la stagione spettrale.
Villainous
Quello che era iniziato come una serie di giochi ed espansioni con protagonisti i cattivi Disney si è trasformato in un franchise più ampio, con nuovi giochi ed espansioni che includono i cattivi dei franchise Marvel e Star Wars.
Certo, Villainous non è propriamente spaventoso o pauroso. Ma giocare nei panni dei vostri cattivi preferiti attraverso molteplici franchise dà ai giocatori la possibilità di abbracciare il cattivo che c’è in loro e buttarsi nella mischia.
Ecco un elenco di 24 delle migliori serie da non perdere disponibili sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video!
Se Netflix si impegna a sfornare quante più serie possibile, Amazon Prime tende a offrire un numero più contenuto di prodotti, ma non senza un certo livello di qualità.
Il problema è che la navigazione nei labirintici menù del servizio può rendere difficile trovare la serie giusta. Ecco lo scopo di questo elenco, aiutare spettatori dai gusti più disparati a trovare qualcosa da guardare in questa selezione delle migliori serie disponibili al momento su Amazon Prime!
Con la sua ambientazione negli anni Ottanta e il suo focus su un quartetto di adolescenti emarginate, sarebbe fin troppo facile considerare Paper Girls come la risposta gender-flipped di Amazon a Stranger Things. Tuttavia, al di là del genere – qui si tratta di viaggi nel tempo, piuttosto che di orribili dimensioni alternative – lo show si contraddistingue.
Adattato dal fumetto Image di Brian K. Vaughan, Cliff Chiang e Matt Wilson, lo show esplora i temi del destino e del determinismo, con le sue giovani eroine catapultate accidentalmente dal 1988 al 2019 e con uno sguardo al proprio futuro, il tutto mentre una guerra temporale imperversa attraverso la Storia.
Con un brillante e giovane cast – Camryn Jones, Riley Lai Nelet, Sofia Rosinsky e Fina Strazza – che si confronta con attori esperti come Ali Wong e Adina Porter, Paper Girls è una serie televisiva ad alto concetto nel migliore dei modi.
The Legend of Vox Machina
Volgare, cruento e assolutamente non adatto ai bambini, The Legend of Vox Machina nasce dal successo di Critical Role, dove un gruppo di doppiatori di animazione e videogiochi in lingua inglese trasmette in live-stream le proprie sessioni di Dungeons & Dragons, prima di trasformarsi in una creatura a sé stante.
La serie, animata magistralmente, segue la gilda Vox Machina – un gruppo eterogeneo di avventurieri, solitamente ubriachi, composto da pistoleri, druidi e il necessario bardo che ha solo il sesso in testa – mentre combatte per reclamare la città di Whitestone dai mostruosi Lord e Lady Briarwood.
Accessibile sia per fan di lunga data del materiale di partenza che per nuovi arrivati, questa serie è in grado di bilanciare l’amore per D&D con il divertimento per il GDR classico, trascendendo le sue origini per diventare una delle serie animate per adulti più originali su Amazon.
The Boys
I supereroi dovrebbero rappresentare la speranza e l’ottimismo, gli aspetti migliori di noi stessi. In The Boys, tratto dal fumetto cupamente satirico di Garth Ennis e Darick Robertson, sono il riflesso del peggio dell’umanità: avidità e potere sfrenato, commercializzati a un pubblico credulone da interessi aziendali consolidati, che operano senza freni e si lasciano alle spalle una scia di cadaveri.
Ecco dove entrano in scena Billy Butcher e i suoi “associati”, che eliminano con gioia i “Supes” che si sono spinti troppo oltre, spesso in modi straordinariamente violenti. La terza stagione, da poco rilasciata, vede la squadra costretta a diventare legale e a lavorare per il governo degli Stati Uniti, mentre lotta per trovare un modo per rovesciare il sadico e psicotico Homelander, leader dei Sette i principali supereroi del mondo.
Tutto questo mentre Butcher lotta per diventare la cosa che odia di più: un supereroe. Probabilmente la serie più cruenta di Amazon, The Boys è un esame attuale degli abusi di potere, il tutto avvolto in un costume da supereroe.
Notte Stellata
Irene e Franklin York sono una coppia di pensionati come tante, che vivono i loro ultimi anni in una casa piena di decenni di ricordi e passano le serate teletrasportandosi in una cabina su un mondo alieno per guardare le stelle. Beh, forse non sono come una qualsiasi coppia di pensionati e le loro vite si complicano ulteriormente con l’arrivo di Jude, uno strano uomo che appare nel loro bunker segreto senza alcuna spiegazione.
Un dramma fantascientifico slow-burn che esplora i temi della mortalità e dei problemi dell’invecchiamento tanto quanto il mistero centrale della cabina. Notte Stellata – Night Sky vede Sissy Spacek e J.K. Simmons al meglio nei panni degli York, che lottano per risolvere l’enigma cosmico in cui si sono imbattuti in gioventù prima di non poter più contare sui loro corpi e le loro menti.
La Ruota del Tempo
Basata sulla vasta serie di romanzi di Robert Jordan – così vasta da far sembrare Game of Thrones conciso – questa è una delle serie più ambiziose e costose di Amazon. La prima stagione, composta da otto episodi, segue Moiraine (Rosamund Pike), potente esperta di un’antica forma di magia, mentre riunisce cinque giovani apparentemente insignificanti, uno dei quali è destinato a salvare il mondo o a distruggerlo.
L’unico problema è che nessuno sa chi sia, né da che parte si schiererà la sua lealtà nel caso in cui i suoi poteri si dovessero risvegliare. Una serie visivamente straordinaria che mescola sontuose riprese delle ambientazioni con effetti cinematici, che potrà soddisfare il bisogno del genere epico fantasy di molti spettatori.
Invincible
Quando Mark Grayson eredita gli incredibili poteri e le abilità di suo padre, Omni-Man, si propone di seguire le sue orme nei panni del supereroe mascherato Invincible. Sfortunatamente, il suo esordio viene rovinato da uno scioccante colpo di scena che scuote il suo intero mondo, sia a livello personale che sulla scena politica globale.
Brillante adattamento animato del fumetto di successo della Image, realizzato dallo scrittore Robert Kirkman e dagli artisti Cory Walker e Ryan Ottley, Invincible offre uno sguardo più maturo sull’impatto che gli esseri dotati di superpoteri potrebbero avere sulla società. E mentre inizia come un omaggio alle classiche storie di supereroi adolescenti, continua a fare qualcosa che i personaggi Marvel e DC fanno raramente: crescere.
Truth Seekers
Adatta al pubblico di Doctor Who, Truth Seekers è una stagione leggera e divertente di incidenti paranormali. Si tratta di un progetto di Simon Pegg e Nick Frost che si basa soprattutto su Frost, nei panni del burbero ingegnere specializzato in banda larga e cacciatore di fantasmi Gus.
Compare anche Pegg, che fa più che altro un divertente cameo nel ruolo del capo di Gus. Ricco di riferimenti al genere che omaggia, è un’opzione adatta alle famiglie, con Samson Kayo, Susan Wokoma e Malcolm McDowell a completare l’equipaggio.
Clarkson’s Farm
Esaminiamo di cosa si tratta, così da capire perché questa serie viene considerata una delle migliori su Amazon Prime. Questo show vede Jeremy Clarkson – il conduttore televisivo famoso per Top Gear della BBC, la cui gamma emotiva di solito occupa uno stretto confine tra antipatico e noioso – dimostrare una toccante schiettezza ed umiltà.
La serie segue la decisione di Clarkson di acquistare una fattoria di mille acri nella campagna inglese e di gestirla da solo, nonostante la mancanza di conoscenze agricole, attraverso condizioni climatiche estreme, coltivazioni scarse e Covid-19. Clarkson si rende subito conto di avere bisogno di esperti, ed è determinato a imparare e a ribaltare la situazione.
The Underground Railroad
Basata sul romanzo di Colson Whitehead, vincitore del premio Pulitzer, questa serie limitata del regista di Moonlight, Barry Jenkins, si attiene strettamente alle premesse del libro.
È un’opera di narrativa storica che prende l’idea della ferrovia sotterranea – la rete di contrabbandieri che aiutavano gli schiavi in fuga a fuggire dal Sud – e la reimmagina come un vero e proprio sistema di metropolitana con treni e agenti di stazione segreti.
Fleabag
Il personaggio di Fleabag non deve piacere. È maniacale, egoista, autodistruttiva e moralmente fallita. La sua famiglia è detestabile, il suo stile di vita è ridicolo e il suo lavoro è una barzelletta. Eppure, dopo aver visto questa serie di 12 episodi, è difficile non amarla almeno un po’.
Questa magnifica sitcom su una londinese (Phoebe Waller-Bridge) alle prese con la morte della sua migliore amica non ha filtri: ascolterete i suoi pensieri sul femminismo, sulle tensioni familiari, sull’amore e sulla sodomia. La prima volta che Waller-Bridge interrompe il suo dialogo per lanciare un’occhiata disarmante e cospiratoria allo schermo, ci si sente coinvolti.
La prima stagione è un crescendo di autodistruzione, volgare e magnifico, guidato da un cast di personaggi che comprende la sorella di Fleabag, Claire (Sian Clifford), la matrigna egoista e pretenziosa (Olivia Colman) e il padre sprovveduto (Bill Paterson).
La seconda stagione si spinge allegramente verso la blasfemia, quando Claire è alle prese con sentimenti inappropriati (e ricambiati) per un prete cattolico (Andrew Scott). È scioccante e immensamente godibile. Uno dei rari casi in cui la serie è davvero bella come dicono.
The Man in the High Castle
Questo adattamento del romanzo del maestro della fantascienza Philip K. Dick su un mondo in cui i nazisti hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale è stato uno dei primi tentativi di Amazon di produrre contenuti propri.
La costruzione del mondo è sorprendente: l’America degli anni Sessanta, divisa e basata su una realtà alternativa, non è mai sembrata così plausibile. Fate attenzione, a tratti potrebbe quasi esserci un po’ troppa risonanza con i giorni nostri.
The Marvelous Mrs. Maisel
Cosa può fare una lady newyorkese quando scopre che il marito ha una relazione con la sua segretaria? Se Mrs. Maisel ne è un esempio, la risposta è recarsi in un bar malfamato in camicia da notte, fare un po’ di stand-up comedy e farsi portare via dalla polizia dopo aver flashato tutto il pubblico.
Ambientata negli anni Cinquanta, questa fashionista dalla parlantina veloce nasconde la sua nuova vita da comica alla eccentrica famiglia e all’ex marito, mentre lotta contro il sessismo, il pubblico difficile e una grande concorrenza. Rachel Brosnahan interpreta Midge Maisel in questo sottile omaggio alla carriera di Joan Rivers. Con quattro stagioni e una serie di premi e nomination, The Marvelous Mrs. Maisel è una delle commedie più brillanti di Amazon.
The Expanse
Un trailer targato Netflix? Sì, perché è lì che la serie era disponibile prima di approdare sulla piattaforma di Amazon Prime, che l’ha portata avanti.
L’umanità vive ora tra le stelle, o almeno nel resto del sistema solare. Un gruppo di antieroi è legato dalla scomparsa di una ricca attivista politica, e insieme devono scoprire cosa le è successo. Ad aggiungere complessità sono le tensioni politiche tra la Terra, Marte e la Cintura, un gruppo di colonie liberamente affiliate che si trovano tra i due pianeti.
Questa è solo la prima stagione: ce ne sono sei disponibili su Prime, e ognuna è ricca di missioni audaci, combattimenti spaziali e politiche marziane tali da tenere incollati i fan della fantascienza.
Undone
Se siete fan di BoJack Horseman, potreste apprezzare Undone, una serie animata altrettanto acerba che affronta i temi familiari della malattia mentale, realizzata dagli stessi creatori dello show di Netflix. Undone segue la ventottenne Alma (interpretata da Rosa Salazar), una donna bloccata nel ritmo monotono della vita che si sente totalmente insoddisfatta della relazione con il fidanzato Sam (Siddharth Dhananjay).
Ma dopo un incidente d’auto quasi fatale, la vita di Alma inizia a cambiare fisicamente: il tempo è ora non lineare e Alma ha la capacità incontrollabile di viaggiare avanti e indietro nel tempo. Sebbene sia un divertente gioco di generi, ciò che è ancora più speciale di Undone è che è una delle prime serie televisive ad utilizzare uno stile di animazione chiamato rotoscoping per ogni singolo episodio. Con una scrittura, una recitazione e una grafica eccellenti, Undone si merita un’occasione.
Good Omens
Vi sentite tormentati ed emotivamente segnati dalle tetre distopie televisive e dalle ancor più tetre notizie del mondo? Good Omens sarà il vostro rifugio nella tempesta, ed il suo interno è caldo, accogliente, confortevole e gentile, decisamente meritevole del suo posto tra le migliori serie disponibili su Amazon Prime.
Neil Gaiman ha adattato il suo libro del 1990, scritto insieme a Terry Pratchett, che segue un angelo (Michael Sheen) e un demone (David Tennant) che cercano di fermare l’Armageddon. La serie evento in sei parti offre ai fan esattamente ciò che sognavano da una tale fusione di cast e troupe. Tra roba assurda con sfumature da Guerra Fredda, stravaganza estrema e ruvido umorismo britannico, la serie vale ogni secondo.
The Night Manager
Questo drama in sei parti basato su un romanzo di John Le Carre si guadagna l’appellativo di “cast all-star”. Tom Hiddleston veste i panni di un direttore d’albergo che si offre volontario per eliminare il trafficante d’armi Richard “Dickie” Roper interpretato da Hugh Laurie, mentre Olivia Colman interpreta la responsabile del servizio di sicurezza di Hiddleston, Angela Burr, il centro morale della storia.
Forever
Già dal primo episodio saprete se vi piace questa miniserie lenta e stilizzata di Alan Yang e Matt Hubbard, colleghi di Parks & Recreation e Master of None. Si tratta di una serie televisiva ad alto concetto e di un dramma matrimoniale scomodo, con un contorno di sketch da parte dei due protagonisti di grande talento, Maya Rudolph e Fred Armisen. A volte potrebbe rendervi impazienti, ma Forever vi rimarrà impresso dopo aver visto il finale.
Sneaky Pete
Appena uscito di prigione, Marius (Giovanni Ribisi) ruba l’identità del suo ex compagno di cella Pete Murphy per nascondersi dai pericoli della sua vecchia vita.
In fuga da un malvagio debitore interpretato da Bryan Cranston (che ha anche ideato la serie), Marius si insinua nell’eterogeneo gruppo di familiari di Pete, che sono felici di riunirsi al loro parente perduto da tempo, ed entra in acque altrettanto infestate da squali come quelle da cui è uscito. Nel corso di tre stagioni, Sneaky Pete si dimostra uno delle migliori serie drammatiche che Amazon Prime abbia mai prodotto.
Mr. Robot
Questo thriller, vincitore di un Emmy, parte in quarta e continua a migliorare nel corso delle sue quattro stagioni.
Il ruolo di Rami Malek nei panni di Elliot Alderson, un esperto di cyber-sicurezza isolazionista trasformatosi in vigilante hacktivista, fornisce un volto vulnerabile a un argomento che è in gran parte impenetrabile per molti spettatori, mentre le organizzazioni corrotte e le società senza volto che il suo collettivo di hacker prende di mira sono dei villain attuali. Non solo uno dei più accurati programmi di hacking di sempre, ma una serie televisiva eccezionale in tutti i sensi.
Mozart in the Jungle
Una comedy-drama che documenta il mondo dei musicisti d’orchestra professionisti a New York, Mozart in the Jungle è una strana creatura. La serie segue Hailey Rutledge (Lola Kirke), un’aspirante oboista che cerca di costruirsi una carriera con la New York Symphony, e il suo rapporto conflittuale con l’eccentrico direttore d’orchestra Rodrigo De Souza (Gael García Bernal).
Grazie a un forte team creativo e a un materiale di partenza reale, ovvero il libro di memorie Sex, Drugs and Classical Music dell’oboista professionista Blair Tindall, la serie, avvincente e spesso esilarante, ha vinto Golden Globes e Emmy Award e si è dimostrata una delle migliori esclusive di Amazon.
Red Oaks
A metà degli anni ’80, David Myers (Craig Roberts), studente universitario e regista in difficoltà, desidera un’ultima grande estate prima dell’età adulta. Sfortunatamente, è bloccato a lavorare in un country club pretenzioso e sta lottando per dare slancio alla sua vita.
I grandi sogni di sfondare nell’industria cinematografica si scontrano con una realtà schiacciante, quando David si trova a dover gestire gli eccentrici ospiti del club e le loro richieste – dalle imbarazzanti riprese di matrimoni alle riprese di video hard per i club di scambisti – mentre lotta anche per mantenere la sua relazione con la fidanzata Skye. Tutte e tre le stagioni di questa simpatica commedia d’epoca sono ora disponibili.
Vikings
Ispirata all’eroe e sovrano vichingo Ragnar Lodbrok, Vikings è una saga familiare che esplora le vite, le avventure epiche e le politiche culturali dei saccheggiatori ed esploratori dell’Alto Medioevo.
Sei stagioni di questa serie d’azione di ispirazione storica sono disponibili su Amazon Prime Video, con l’ingresso del wrestler WWE Adam “Edge” Copeland nel cast della quinta stagione, mentre la storia si espande verso la guerra civile in Norvegia, le battaglie in Inghilterra contro gli invasori nordici e l’esplorazione dell’Africa settentrionale.
Lore
Coinvolgente anche ben oltre Halloween, questa serie antologica presenta “i racconti spaventosi e spesso inquietanti basati su persone ed eventi reali che hanno portato a miti e leggende dei nostri giorni”.
Basata sull’omonimo podcast pluripremiato, sono disponibili due stagioni di sei episodi che esplorano storie dell’orrore tratte dal mondo reale per farvi venire i brividi.
The Tick
Uno dei supereroi più strani del mondo, Tick di Ben Edlund, ha debuttato in versione fumetto indie nel 1986, prima di ottenere una maggiore popolarità grazie a una serie animata del 1994.
Ora è previsto il secondo adattamento live-action (il primo è andato in onda per una stagione nel 2001), che vede Peter Serafinowicz nei panni del grande amante blu della giustizia, che potrebbe essere solo un paziente psichiatrico evaso dotato di un’insolita resistenza. La serie completa è un delizioso tonico di due stagioni di stravaganza supereroica.
Quali sono i giochi con le migliori valutazioni su Steam? Ecco la risposta: da “Portal” a “Hades”, ad altri ancora!
Se non sapete a quale gioco dedicare qualche ora (o molte, molte ore), forse questo elenco potrebbe aiutarvi.
Di seguito troverete la lista dei 10 giochi con le migliori valutazioni sulla piattaforma Steam, con trailer e sinossi tratta dalla piattaforma stessa!
Nota bene: questo articolo sui giochi con le migliori valutazioni su Steam è aggiornato al 17 Settembre 2022.
10. ULTRAKILL (accesso anticipato)
Sviluppatore: Arsi “Hakita” Patala
Editore: New Blood Interactive
Valutazione: 96.68%
Recensioni positive: 35,198
Recensioni negative: 442
“ULTRAKILL è un FPS retrò ultraviolento e veloce che combina lo stile di punteggio basato sull’abilità dei character action game con una carneficina sfrenata ispirata ai migliori sparatutto degli anni ’90. Fate a pezzi i vostri nemici con varie armi distruttive e fate una doccia nel loro sangue per recuperare la vostra salute.”
9. Half-Life: Alyx
Sviluppatore ed editore: Valve
Valutazione: 96.81%
Recensioni positive: 72,832
Recensioni negative: 1,134
“Half-Life: Alyx è il ritorno in VR di Valve alla serie Half-Life. La storia, ambientata tra gli eventi di Half-Life e Half-Life 2, è quella della lotta impossibile contro una feroce razza aliena nota con il nome di Combine.”
8. RimWorld
Sviluppatore ed editore: Ludeon Studios
Valutazione: 96.92%
Recensioni positive: 137,086
Recensioni negative: 2,392
“Una colonia fantascientifica sim guidata da un narratore dotato di intelligenza artificiale. Genera storie simulando psicologia, ecologia, sparatorie, combattimenti corpo a corpo, clima, biomi, diplomazia, relazioni interpersonali, arte, medicina, commercio e altro.”
7. Portal
Sviluppatore ed editore: Valve
Valutazione: 96.99%
Recensioni positive: 110,192
Recensioni negative: 1,734
“Portal™ è un […] gioco per giocatore singolo di Valve. Ambientato nei misteriosi laboratori di Aperture Science, [al momento della sua uscita] Portal è stato giudicato uno dei titoli più innovativi del momento e offre ore di giocabilità unica.”
6. Terraria
Sviluppatore ed editore: Re-Logic
Valutazione: 97.11%
Recensioni positive: 985,366
Recensioni negative: 21,605
“Scava, combatti, esplora, costruisci! Niente è impossibile in questo gioco d’avventura pieno di azione. Anche disponibile nel Pacchetto da Quattro!”
5. Stardew Valley
Sviluppatore ed editore: ConcernedApe
Valutazione: 97.23%
Recensioni positive: 488,711
Recensioni negative: 9,170
“Avete ereditato il vecchio terreno della fattoria di vostro nonno a Stardew Valley. Armati di attrezzi di seconda mano e di pochi spiccioli, siete partiti per iniziare la vostra nuova vita. Riuscirete a imparare a vivere grazie alla terra e a trasformare questi campi incolti in una casa fiorente?”
4. Hades
Sviluppatore ed editore: Supergiant Games
Valutazione: 97.38%
Recensioni positive: 195,549
Recensioni negative: 2,736
“Sfida il dio dei morti e scappa dagli Inferi a suon di fendenti in un dungeon crawler rogue-like partorito dalla mente dei creatori di Transistor e Pyre.”
3. Vampire Survivors
Sviluppatore ed editore: poncle
Valutazione: 97.44%
Recensioni positive: 120,019
Recensioni negative: 1,364
“Abbattete migliaia di creature della notte e sopravvivete fino all’alba! Vampire Survivors è un gioco casual horror gotico con elementi rogue-lite, in cui le vostre scelte possono consentirvi di affrontare rapidamente le centinaia di mostri che vi vengono scagliati contro.”
2. People Playground
Cr: Steam
Sviluppatore: mestiez
Editore: Studio Minus
Valutazione: 97.49%
Recensioni positive: 135,758
Recensioni negative: 1,546
“Spara, accoltella, brucia, avvelena, strappa, vaporizza o schiaccia i manichini in un grande spazio aperto.”
1. Portal 2
Sviluppatore ed editore: Valve
Valutazione: 97.70%
Recensioni positive: 302,342
Recensioni negative: 3,695
“La “Perpetual Testing Initiative” è stata ampliata per consentirvi di progettare puzzle cooperativi per voi e i vostri amici!”
Ecco 41 delle migliori serie disponibili su Netflix a cui dare un’occasione se non sapete più cosa guardare!
Netflix ha titoli su titoli da proporre ai suoi abbonati, ma ci sono anche diversi prodotti scadenti. Questa guida ai migliori programmi televisivi della piattaforma (aggiornata alle serie presenti su Netflix la scorsa settimana) intende aiutarvi a trovare qualcosa da guardare per tutti i gusti!
Sono incluse anche alcune perle meno ovvie, per cui magari troverete una serie imperdibile che ancora non conoscevate o non avevate preso in considerazione.
Le serie d’animazione basate sui videogiochi spesso vanno da incassi di scarso valore a tie-in di poco conto, se non addirittura insignificanti, inaccessibili a chiunque tranne che a fan più accaniti. Arcane si distingue dalla massa per il fatto che i suoi collegamenti con League of Legends della Riot Games sono quasi un optional.
Sebbene le sue figure centrali, le sorelle orfane Vi e Jinx, siano personaggi giocabili nel gioco, gli spettatori non hanno bisogno di conoscenze pregresse in merito alla loro storia per godersi questa saga steampunk di guerra di classe e rivolta civile, seguendo le persone che vi si trovano coinvolte.
Con uno splendido stile artistico in stile pittorico, personaggi forti e colpi di scena spesso sconvolgenti, Arcane sfida le sue origini per diventare una delle migliori serie animate degli ultimi anni, tanto da aver ricevuto numerosi premi che lo dimostrano, tra cui un Primetime Emmy per Outstanding Animated Program.
Locke & Key
Quando Rendell Locke viene ucciso, la moglie Nina e i figli Tyler, Kinsey e Bode si trasferiscono da Seattle alla casa di famiglia di Keyhouse, nel Massachusetts. Mentre gli altri Locke cercano di ambientarsi nella loro nuova vita, il figlio minore Bode trova invece una strana chiave, in grado di aprire le porte di qualsiasi luogo.
Mentre la famiglia viene coinvolta in segreti vecchi di generazioni che circondano la chiave e altre simili chiavi – che liberano l’anima dal corpo, che sbloccano ricordi sepolti, che liberano i fantasmi – scoprono anche che dietro la morte del loro patriarca potrebbe esserci più di quanto pensassero.
Adattato dai fumetti di Joe Hill e Gabriel Rodriguez, Locke & Key mescola drammi familiari e antiche cospirazioni in un dark fantasy dai toni di realismo magico. Con il debutto della terza e ultima stagione, i sogni dei Locke di una vita normale sembrano più lontani che mai, con la scoperta di una chiave per viaggiare nel tempo, il ritorno di vecchi nemici e un fanatico dell’epoca della Guerra di Rivoluzione che mira a distruggere il mondo. Una serie più lenta di Stranger Things, ma una delle migliori serie soprannaturali su Netflix.
Uncoupled
Quando l’agente immobiliare Michael (Neil Patrick Harris) viene lasciato dal suo fidanzato di 17 anni, il suo mondo cambia e, in quanto gay single quarantenne che vive a Manhattan, dover capire il mondo volubile e superficiale degli appuntamenti e degli incontri è quasi peggio del dover ricostruire la propria vita da zero.
Una comedy-drama scritta in modo acuto, che parla tanto dei pericoli e delle insidie del ricominciare quanto delle difficoltà delle relazioni moderne. Uncoupled vanta un grande cast d’insieme, tra cui Tuc Watkins e Tisha Campbell, e ha la stessa probabilità di farvi emozionare quanto di farvi ridere a crepapelle.
The Sandman
https://www.youtube.com/watch?v=ieRKVFluEAE
Sandman è una delle serie a fumetti più amate degli ultimi 40 anni. Una fantasy dark su sogni, realtà, storie e sulla relazione incostante tra di essi: i libri di Neil Gaiman sono diventati una lettura essenziale sia per gli adolescenti che per i letterati.
I tentativi di portare sullo schermo la saga di Sogno degli Eterni, conosciuto anche come Morpheus (incarnazione immortale e padrone delle terre notturne, feroce e terribile nella sua ira) sono in corso praticamente da quando il fumetto ha debuttato nel 1988, ma questo adattamento di Netflix dalla lunga fase di sviluppo vale l’attesa.
Si tratta di una perfetta trasposizione delle prime due graphic novel della serie che segue Sogno (un cupo e autorevole Tom Sturridge) mentre ripristina il suo potere e il suo regno dopo un secolo di prigionia da parte di occultisti che lo hanno catturato al posto di sua sorella Morte (Kirby Howell-Baptiste).
La serie ha un appropriato ritmo onirico, che confonde i confini tra narrazione episodica e archi più lunghi, ed è in grado di far piangere gli spettatori per il destino di un gargoyle quanto di scioccarli con le azioni sadiche di un incubo fuggito e divenuto serial killer, The Corinthian (Boyd Holbrook).
Il viaggio di The Sandman verso lo schermo potrebbe essere stato il frutto di notti inquiete, ma il risultato è un sogno da cui non ci si vuole svegliare.
Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi
La trasposizione di Netflix della serie di 13 libri di Snicket è un risultato spettacolare di adattamento, che racconta l’intera saga dei disperati orfani Baudelaire – Violet, Klaus e la piccola Sunny – che sfuggono ripetutamente alle macchinazioni del turpe Conte Olaf (un Neil Patrick Harris che ruba la scena) dopo la morte sospetta dei loro genitori.
Dimenticate la versione cinematografica del 2004: questo capolavoro in tre stagioni è la visione definitiva del macabro mondo di Snicket.
Love, Death + Robots
Sviluppata dal regista di Deadpool Tim Miller, Love, Death + Robots è forse l’offerta animata più audace di Netflix. Si tratta di una serie antologica in cui l’unico filo conduttore è l’interpretazione unica di ogni episodio del trio di temi del titolo.
Gli spettatori vengono accolti da idee folli, tra cui battaglie in stile Pokémon più simili a quelle mortali dei gladiatori, yogurt senzienti, coloni esoplanetari superpotenti ed adorabili robot che sono sopravvissuti all’umanità solo per rimanere confusi dal mondo che ci siamo lasciati alle spalle.
Totalmente sperimentale, Love, Death + Robots non ha paura di giocare con gli stili di animazione e con i generi, consentendo a un fenomenale gruppo di creatori – tra cui David Fincher, al suo debutto come regista d’animazione – la libertà di raccontare le storie che vogliono. Traboccante di idee e praticamente pulsante di energia visiva, non si sa mai cosa aspettarsi da questa serie, e questo è metà del divertimento.
Inside Job
Lo sbarco sulla Luna? Falso. Reptoidi che orchestrano la politica mondiale? Vero. Inside Job offre agli spettatori uno sguardo dietro il sipario, mostrando il funzionamento interno della Cognito, Inc. un’organizzazione ombra che copre ogni stravagante cospirazione di cui abbiate mai sentito parlare.
La serie, una commedia animata ambientata sul posto di lavoro, segue l’ipercompetente ma socialmente impacciata Reagan Ridley, che si ritrova a far coppia con l’imbranato americano DOC Brett Hand. Costretta a occuparsi dell’assistenza tecnica in un’organizzazione che dovrebbe avere l’opportunità di dirigere, Reagan deve trovare un equilibrio tra i suoi irresponsabili collaboratori – tra cui un supersoldato mezzo delfino e un fungo psichico senziente proveniente dalla Terra Cava – e i tentativi del padre alcolizzato di rivelare la verità al pubblico, il tutto assecondando i capricci delle losche élite che governano tutto.
The Umbrella Academy
Sette bambini nati nello stesso momento da donne che non erano in cinta prima di darli alla luce vengono adottati da un misterioso ed eccentrico miliardario. I sette vengono cresciuti come un team di supereroi, la Umbrella Academy, fino a un tragico incidente. Da lì, le loro strade si dividono, per riunirsi solo il giorno in cui ricevono la notizia della morte del “padre”.
Prendete una collezione dinamiche familiari tutt’altro che normali e le personalità contrastanti e diffidenti dei fratelli riuniti, unitele ad una minaccia che può distruggere il mondo e che loro potrebbero essere gli unici in grado di contrastare, sempre che altre linee temporali non lo impediscano: ecco le premesse della prima stagione.
Siamo ora alla terza stagione, che è quella in cui la serie The Umbrella Academy supera il fumetto originale (creato dal frontman dei My Chemical Romance Gerard Way e dall’artista Gabriel Bá), il che significa che sia gli spettatori che arrivano da poco sia quelli che hanno letto ogni tavola del materiale di partenza non hanno idea di dove li porterà questa stagione – o di quanto le cose stiano per diventare assurde. La quarta stagione sarà l’ultima.
Dead End: Paranormal Park
Le case infestate sono solo delle trovate per sciocchi, giusto? Questo è ciò che pensa Barney quando fa domanda per lavorare in una di esse, alla disperata ricerca di un lavoro che lo aiuti a lasciare la casa della madre. La trappola per turisti Dead End è in realtà un portale per l’inferno, e la sua prima notte di lavoro consiste nell’evitare di diventare un sacrificio umano e combattere un arcidemone, oltre al fatto che il suo amato cane Pugsley acquisisce la capacità di parlare.
Tuttavia, un lavoro è un lavoro, così, insieme alla sua vicina Norma – una superfan della proprietaria originale del parco, la misteriosamente scomparsa Pauline Phoenix – Barney e Pugsley diventano a metà tra le guide turistiche e gli investigatori del paranormale, affrontando le creature che infestano il parco e la mascotte del parco a tema, che a volte si anima.
Basato sulle graphic novel Deadendia di Hamish Steele – che è anche produttore esecutivo e sceneggiatore dello show – Dead End: Paranormal Park offre una miscela perfetta di orrore e sentimento, con rappresentazione LGBTQ+ sullo schermo e dietro le quinte. Con la giusta dose di spaventi per spettatori di tutte le età, se vi piacciono serie come Gravity Falls o The Owl House, potrebbe piacervi.
Lucifer
Il Diavolo ha abbandonato il trono dell’inferno e ora passa il tempo gestendo un piano bar a Los Angeles, offrendo “favori” e scoprendosi curiosamente attratto da una detective della polizia. Nonostante la deviazione dal fumetto di partenza, il fascinoso Tom Ellis nei panni di Lucifero e la co-protagonista Lauren Graham nei panni della detective Chloe Decker rendono la serie diabolicamente divertente.
Partito come un poliziesco con un tocco soprannaturale, Lucifer si evolve in uno show che attinge agli elementi più esoterici della tradizione giudaico-cristiana e ridefinisce la natura stessa dell’esistenza. Tutte le sei stagioni sono disponibili su Netflix.
Hellbound
Immaginate che vi appaia una figura soprannaturale che vi dica esattamente quando morirete: cosa fareste? Ora immaginate se questa non fosse un’esperienza personale isolata, ma se la società nel suo complesso fosse a conoscenza di tali avvertimenti dall’aldilà. Come pensate che reagirebbe il mondo?
Dimenticate il trio di giganteschi demoni di fumo che irrompono nella realtà per trascinare all’inferno le vittime preannunciate, sono i mutamenti sociali il vero punto di forza di questa sorprendente serie horror sudcoreana diretta da Yeon Sang-ho, regista di Train to Busan.
La serie, divisa in due archi, uno ambientato nel 2022 e l’altro nel 2027, approfondisce complesse questioni teologiche, come la natura del peccato e la propensione dell’umanità a riporre la fede nei posti sbagliati. Una delle serie horror più innovative degli ultimi anni.
Stranger Things
La nostalgica serie sci-fi/horror di Netflix è giunta alla sua quarta stagione, ambientata sei mesi dopo la “Battaglia di Starcourt” e con il cast principale separato per la prima volta. I protagonisti ne hanno fatta di strada da quando tre ragazzini in bicicletta hanno trovato una ragazzina che parlava a malapena nel bosco.
I creatori, i Duffer Brothers, continuano ad offrire agli spettatori cresciuti con una dieta a base di Spielberg, Lucas e Craven un’abbondante dose di nostalgia anni ’80, alzando al contempo la posta in gioco con una nuova e significativa minaccia.
Aspettatevi drammi, spaventi e, naturalmente, un sacco di Dungeons & Dragons mentre la serie di culto si avvia verso la sua quinta ed ultima stagione.
Russian Doll
In Russian Doll, Nadia ha un problema molto serio: il tempo continua a rompersi intorno a lei. Nella prima stagione, Nadia – interpretata da Natasha Lyonne, che è anche co-creatrice dello show – muore alla sua stessa festa di compleanno.
Inizia poi però a risvegliarsi ancora e ancora, intrappolata in un loop in stile Ricomincio da capo fino a quando non riuscirà a sciogliere il suo nodo personale nel continuum spazio-temporale. Le cose si fanno ancora più strane nella seconda stagione.
Entrambe le stagioni sono divertenti e stimolanti, e riflettono sui traumi personali e generazionali senza esagerare con le riflessioni filosofiche.
Heartstopper
La tagline del primo volume delle graphic novel originali dellx creatorx Alice Oseman offre la sinossi più efficace di Heartstopper: “Un ragazzo incontra un ragazzo”. Una commedia-dramma adolescenziale molto sentita, ambientata in un liceo britannico, che segue il timido e impacciato Charlie – l’unico studente apertamente gay della Truman High – e la sua nascente storia d’amore con Nick, il popolare “Re del Rugby” della scuola.
Tuttavia, mentre lo spettacolo affronta temi più difficili come il coming out, la pressione dei coetanei e persino l’aggressione, le principali risorse di Heartstopper sono la gioia, il fascino e la speranza. Con le fenomenali interpretazioni di un cast di giovani attori LGBTQ+ e l’apparizione di Olivia Colman nel ruolo della madre di Nick, Heartstopper è una storia d’amore per tutte le età.
Orange Is the New Black
Uno dei primi grandi successi di Netflix rimane uno dei suoi migliori show. Questo dramma ambientato in un carcere, durato sette stagioni, segue inizialmente Piper Chapman (Taylor Schilling) mentre viene mandata al penitenziario di Litchfield per un reato di contrabbando di droga, ma ben presto si trasforma in uno show sulle vite e le circostanze delle persone con cui è incarcerata.
Il cast comprende Kate Mulgrew, Laverne Cox, Uzo Aduba e Natasha Lyonne di Russian Doll. Apparentemente una commedia drammatica, OITNB diventa progressivamente più seria, esplorando le questioni razziali, la giustizia, la corruzione e i difetti dell’intero sistema carcerario senza mai risultare predicatoria. Una televisione a volte impegnativa, ma sempre assolutamente coinvolgente.
Sweet Home
Basato sul webcomic coreano di Kim Carnby e Hwang Young-chan, Sweet Home offre una visione molto diversa dell’apocalittica fine dei tempi: piuttosto che pandemie o disastri o persino zombie, questo film propone una fine del mondo causata dalla trasformazione delle persone in mostri grotteschi, ognuno unico e apparentemente basato sui desideri più profondi che avevano quando erano umani.
Mescolando sensazionali protesi, CGI e persino animazione in stop-motion per alcuni mostri inquietanti, questa serie si distingue dalla schiera degli horror. Non è solo il fenomenale lavoro sugli effetti a rendere il prodotto degno di nota, ma è il terrore radicato in un gruppo coinvolgente, imperfetto e disperato di sopravvissuti in un condominio isolato.
Questi sono Cha Hyun-soo (Song Kang), adolescente suicida, Seo Yi-kyung (Lee Si-young), ex vigile del fuoco, e Pyeon Sang-wook (Lee Jin-wook), che potrebbe essere un brutale gangster. Come Parasite e Squid Game, Sweet Home contiene un commento più profondo sulla politica economica coreana, che lo rende più stratificato di quanto il solo tema dell’apocalisse mostruosa possa far pensare.
Grace and Frankie
Nata da un’idea della co-creatrice di Friends, Marta Kauffman, questa sit-com acuta vede Jane Fonda e Lily Tomlin nei panni delle protagoniste, conoscenti di lunga data costrette a vivere insieme dopo che i loro mariti le hanno lasciate in tarda età, l’uno per l’altro.
Grace and Frankie segue questa strana coppia contemporanea mentre affronta il coming out dei propri ex mariti, i drammi dei propri figli adulti e le reciproche eccentriche personalità, il tutto costruendo un’amicizia genuina e dimostrando a se stesse e al mondo che l’età è solo un numero.
Prendendo spunto da Arrested Development – Ti presento i miei, la principale moneta comica di Grace and Frankie è l’imbarazzo, mentre le famiglie allargate – gli Hanson, ricchi e affaristi, e i Bergstein, al limite dell’hippy – si trovano a dover smaltire le loro nevrosi e a gestire i rapporti familiari adulti. Come una moderna Golden Girls, solo con più parolacce e uso di droghe. Tutte le sette stagioni sono ora disponibili per il binge.
Midnight Mass
Un giovane prete carismatico si unisce alla chiesa di una piccola cittadina isolana. Poco dopo, i miracoli si susseguono: i paralitici camminano, i ciechi vedono, i malati di demenza senile riacquistano le loro facoltà. Tuttavia, al centro di questa rinascita religiosa si nasconde un triste segreto: il sacerdote ha portato qualcosa di oscuro e affamato nella comunità isolata.
Creata da Mike Flanagan (Oculus, Doctor Sleep), questa miniserie soprannaturale offre un terrore lento e strisciante che intensifica la tensione nel corso dei sette episodi. La miniserie sonda in modo cupo i riti e le tradizioni del cristianesimo – in particolare gli aspetti cannibalistici e vampirici della transustanziazione – e l’orrore che si può trovare nelle scritture.
Ma Midnight Mass esplora anche il modo in cui la religione può essere usata per corrompere e manipolare, il tutto con una serie di interpretazioni brillanti da parte di un cast che comprende Hamish Linklater, Rahul Kohli, Kate Siegel e Zach Gilford.
Dear White People
Basata sull’omonimo film, Dear White People è una commedia americana originale Netflix che segue un gruppo di studenti di colore che frequentano il college Ivy League frequentato prevalentemente da bianchi. La serie riprende in gran parte le tematiche del film, ma in formato seriale ogni episodio racconta la storia di un personaggio diverso, approfondendo le loro vite e le loro personalità individuali.
Il filo conduttore tuttavia è Samantha, ragazza di colore attivista e conduttrice del programma radio universitario chiamato appunto Dear White People. Non mancano le risate. La serie è stata lanciata nel 2017 e la quarta stagione ha debuttato nel settembre 2021.
Squid Game
Prodotto in Corea, Squid Game mescola Hunger Games e Parasite con un concorso in stile battle royale. Centinaia di persone disperate e al verde vengono reclutate per partecipare ad una competizione in cui possono vincere abbastanza soldi da non doversi più preoccupare dei loro debiti.
Tutto ciò che devono fare per vincere il montepremi di ₩45,6 miliardi (circa 35,8 milioni di euro) è completare sei giochi per bambini. Ma non è così semplice: tutti i giochi hanno un colpo di scena e chi perde non ne esce vivo. Squid Game (in cui merita scegliere la lingua originale) è intenso, brutale e spesso molto grafico, ma anche assolutamente avvincente.
Chef’s Table
Da non guardare quando si ha fame. Ogni episodio di questa serie da leccarsi i baffi entra nella cucina di uno dei migliori chef del mondo per dare uno sguardo intimo alla persona che sta dietro ai piatti. Chef’s Table è il modo perfetto per lasciarsi ispirare dal cibo e dalla passione creativa, e ci sono ben sei stagioni da addentare e in cui addentrarsi.
La più recente comprende Sean Brock, che si dedica a far rivivere sapori perduti, e il macellaio toscano Dario Cecchini, che sta cercando di cambiare il modo in cui il mondo pensa alla carne. Se volete davvero stimolare le vostre papille gustative, la quarta stagione è interamente dedicata alla pasticceria.
Alice in Borderland
Se avete bisogno di un altro successo a tema “murder game” dopo Squid Game, allora provate a rivolgervi a questo avvincente adattamento della serie manga giapponese di Haro Aso. Il fannullone Ryohei Arisu e i suoi amici Chōta e Karube si ritrovano misteriosamente trasportati in una Tokyo deserta, senza alcun modo per tornare alle loro vite.
Quel che è peggio, l’unico modo per non morire in questo mondo è competere in giochi letali che mettono alla prova l’intelletto tanto quanto la prestanza fisica. I perdenti muoiono, uccisi da trappole sadiche o da raggi laser che li colpiscono dallo spazio, mentre i vincitori guadagnano solo un prolungamento del loro “visto”, costringendoli a partecipare a una partita dopo l’altra per guadagnare altro tempo.
Mentre Arisu cerca un modo per spezzare la catena e fuggire definitivamente, la sua unica speranza potrebbe essere quella di seguire Usagi (in giapponese “coniglio”), una giovane donna già intrappolata in questa strana terra di confine. La prima stagione di otto episodi è arrivata su Netflix nel Dicembre 2020, mentre la seconda è prevista per il Dicembre 2022.
La direttrice
Ambientato nella prestigiosa Pembroke University (immaginaria, ma pensate a Harvard o Yale), questo intelligente dramma/commedia si svolge subito dopo che il dipartimento di inglese della scuola ha nominato la sua prima presidente donna, interpretata da Sandra Oh, il cui personaggio Ji-Yoon Kim è anche una delle poche donne di colore del dipartimento.
Ji-Yoon Kim deve destreggiarsi tra le politiche del suo nuovo ruolo, gestendo i suoi colleghi – in gran parte vecchi, bianchi e di ruolo – la sua vita familiare e una relazione esplosiva con l’eccentrico professore di punta Bill Dobson. Acuto e molto godibile, è suddiviso in episodi della durata di mezz’ora.
The Haunting of Hill House
Liberamente basato sull’omonimo romanzo horror gotico di Shirley Jackson, The Haunting of Hill House è l’horror al suo massimo livello: avvincente, sorprendente e soprattutto terrificante. La famiglia Crain si trasferisce a Hill House nell’estate del 1992 con l’intenzione di ristrutturarla e di venderla, ma quando sono costretti a rimanere più a lungo, l’attività paranormale spinge un membro della famiglia oltre il limite, costringendo gli altri a fuggire.
Ventisei anni dopo, il disastro colpisce di nuovo, costringendo i membri della famiglia rimasti a incontrarsi e a confrontarsi con i ricordi che stanno rovinando le loro vite. Hill House non risparmia mai gli spaventi, rendendo la tensione crescente semplicemente insopportabile, nel senso migliore del termine. E nonostante gli elementi ovviamente soprannaturali della trama, l’orrore si fonda sulle storie dei membri della famiglia Crain.
Big Mouth
Il capolavoro di Nick Kroll sull’angoscia adolescenziale è un cartone animato perfidamente intelligente e maleducato che segue un gruppo di ragazzi e la loro compagnia di amici molto influenti: il Mostro degli Ormoni, il Mago della Vergogna e tutti gli altri.
Big Mouth trasforma le battute falliche in storie toccanti sulla guerra mondiale, dà un senso al fantasma di Duke Ellington in soffitta e affronta senza timore tutto ciò che riguarda la salute mentale e i cattivi genitori, le identità sessuali e razziali con estro e grazia. E con tanti, tanti fluidi corporei.
Lupin
Arsène Lupin, lo scassinatore della Belle Epoque creato dal romanziere francese Maurice Leblanc all’inizio del Novecento, viene reinventato nei panni di Assane Diop, un francese di prima generazione con la mania dei libri di Lupin e il rancore verso le potenti forze che decenni fa incastrarono suo padre per un furto che non aveva commesso, facendolo morire in prigione.
Combinando l’uso di droni, bot sui social media e abilità di hackeraggio con i tradizionali strumenti del mestiere, come barbe finte, grimaldelli e ingegno, Diop dà la caccia ai suoi avversari mentre cerca la verità sul destino di suo padre. Nel tempo libero, Diop cerca anche di ricucire un matrimonio in crisi e di costruire un rapporto migliore con il figlio.
La forza di questa serie risiede nei dialoghi (che meritano di essere visti in originale), nello sviluppo dei personaggi e nell’interpretazione carismatica di Omar Sy nel ruolo di Assane. Le vere e proprie evasioni e le audaci rapine sono splendidamente coreografate.
Bridgerton
Dalla produttrice esecutiva Shonda Rhimes arriva un period drama che è anche la serie più vista di sempre su Netflix. Bridgerton è ambientata durante il periodo Regency in Inghilterra e segue la potente famiglia Bridgerton mentre affronta amore, matrimonio e scandali. Incredibilmente divertente, la serie si basa su una serie di romanzi, ognuno dei quali è incentrato su un diverso fratello Bridgerton.
Attualmente sono due le stagioni disponibili, con la terza in arrivo. La prima serie segue la sorella maggiore Daphne (Phoebe Dynevor) e il suo turbolento matrimonio con uno degli scapoli più ambiti di Londra, il duca Simon Basset (Regé-Jean Page). La seconda stagione esplora il rapporto tra il fratello di Daphne, Anthony (Jonathan Bailey), e i drammi familiari e sociali che derivano dalla sua scelta di matrimonio. Attenzione alle scene piccanti, se avete intenzione di guardarlo in compagnia.
The Crown
Giunta alla sua quarta stagione, The Crown mostra la famiglia reale britannica al suo meglio e al suo peggio. La prima stagione si concentra sugli otto anni tra il 1947 e il 1955, quando Elisabetta sposa il Duca di Edimburgo. Le cose si muovono più velocemente nella seconda serie, che copre la crisi di Suez e le dimissioni del primo ministro britannico Harold Macmillan.
Nella terza stagione, Olivia Colman assume il ruolo principale, mentre Sua Altezza Reale entra nei difficili middle years e negli Anni Sessanta, mentre la quarta stagione è incentrata sul difficile rapporto della Principessa Diana con i reali.
La regina degli scacchi
Elegante e intensamente coinvolgente, questa miniserie in sette parti è basata sull’omonimo romanzo e segue il prodigio degli scacchi Beth Harmon dall’orfanotrofio nel Kentucky fino ai suoi duelli con i russi a Mosca, passando per lutti, relazioni turbolente e dipendenza.
L’attrice Anya Taylor-Joy interpreta in modo eccellente la tormentata Harmon e la serie è così sorprendentemente avvincente che vi farà venire voglia di imparare a giocare a scacchi.
Last Chance U
Last Chance U è una delle serie documentaristiche di maggior successo su Netflix. La quinta stagione della serie segue le traversie degli studenti-atleti delle scuole medie che mirano a entrare nelle grandi squadre di football universitario e infine nella NFL, e trae vantaggio dal fatto di aver spostato l’attenzione dalle città rurali con ambizioni smisurate e talenti importati al Laney College di Oakland, in California.
Il Laney non è ricco, non importa giocatori per migliorare la propria squadra, non dà vitto e alloggio ai suoi giocatori. È una parte genuina della comunità, e i giocatori provengono da quella comunità. Il risultato è una serie che mette in luce la crescente dislocazione e disuguaglianza in America, mentre l’afflusso dalla vicina San Francisco gentrifica l’ex colletto blu di Oakland. La serie si spinge in alcuni territori bui, ma ciò fa parte del suo successo.
Self-made: la vita di Madam C.J. Walker
Questa miniserie racconta come Madam C.J. Walker sia passata da lavandaia vedova a magnate della cura dei capelli, diventando nel frattempo la prima donna milionaria che si è fatta da sé in America.
Basata sul libro On Her Own Ground di A’Lelia Bundles, pronipote di Walker, la serie offre una finestra sulla vita delle donne afroamericane nei primi anni del 1900. Il premio Oscar Octavia Spencer, che interpreta l’eroina principale, lotta per superare i pregiudizi razziali post-schiavitù e trovare il suo posto in un sistema capitalistico dominato dagli uomini.
La casa di carta
Quando una squadra di nove criminali organizza un’audace rapina alla Zecca Reale spagnola, sono convinti che il loro meticoloso piano copra ogni eventualità. Ma le cose iniziano a complicarsi quando l’enigmatica mente dietro il colpo inizia ad avvicinarsi al detective della polizia incaricato di garantire il rilascio sicuro dei 67 ostaggi.
Anche se la trama tortuosa a tratti supera i limiti della credulità, La casa di carta è una serie deliziosamente frenetica e piena di tensione che rende i suoi personaggi principali imperfetti sorprendentemente simpatici. Di recente è uscita anche la versione coreana della serie, che si impronta ad un sistema sociale decisamente diverso ma non per questo meno interessante.
Unorthodox
Questa miniserie segue Esty, una diciannovenne che fugge dalla sua educazione ultraortodossa nella comunità ebraica chassidica di Williamsburg e finisce a Berlino, dove scopre presto quanto possa essere diversa la vita. Ma mentre cerca di trovare nuovi amici e di ricominciare da capo in città, suo marito Yanky e suo cugino Moishe la inseguono, decisi a riportarla indietro.
La trama è drammatica e avvincente, con flashback dell’esperienza di Esty nel matrimonio combinato che offrono una visione della vita ortodossa e delle sue lotte per interpretare il ruolo che ci si aspetta da lei. Lo scontro tra culture è a volte giocato fino al limite del ridicolo, ma l’interpretazione di Shira Haas nel ruolo di protagonista sa tenere incollati allo schermo.
Ozark
Jason Bateman ha abituato i fan a vederlo come personaggio triste e imbranato quando interpretava Michael Bluth in Arrested Development – Ti presento i miei. In Ozark, mostra un lato completamente nuovo, interpretando il consulente finanziario Marty Byrde, che si ritrova a trasferire tutta la sua famiglia da un sobborgo di Chicago alle montagne di Ozark, nel Missouri.
Il motivo? È stato coinvolto in uno schema di riciclaggio di denaro per i cartelli messicani da cui ha difficoltà a districarsi. L’atmosfera, ricca di suspense, sensi di colpa e signori della droga che creano problemi, ricorda quella di Breaking Bad. È uno degli show più popolari di Netflix e, con la quarta e ultima stagione ormai conclusa, è il momento perfetto per immergersi in questo mondo torbido ma avvincente.
Sex Education
Nonostante l’atmosfera americana, con atleti, gruppi a cappella e “mean girls”, Sex Education è ambientato nel Regno Unito e girato in Galles. Otis è un adolescente impacciato che, convinto dalla outcast dal carattere forte Maeve, inizia a dare consigli sessuali per soldi, ispirandosi al lavoro della madre, sessuologa qualificata, che lo mette in non poche situazioni scomode.
Sebbene l’argomento del titolo sia spesso fonte di comicità, Sex Education esplora anche le questioni legate all’intimità e all’identità in modo intelligente e accessibile.
The Witcher
L’originale Netflix The Witcher, secondo gli standard della critica, non è particolarmente valido. Ma come serie di evasione piacevole da guardare, è un trionfo assoluto. Basata su un franchise di letteratura fantasy polacca che ha guadagnato popolarità a livello mondiale dopo il successo dell’adattamento videoludico, la serie segue Geralt di Rivia (Henry Cavill), la cui professione di “strigo” (“witcher”) consiste nell’uccidere mostri per denaro.
Tuttavia, il nostro eroe, dalla voce roca e pesante, si trova coinvolto in una trama più grande, poiché il suo destino si intreccia con quello di una principessa orfana in fuga e di una potente maga che sta testando i limiti delle sue capacità. Con i suoi dialoghi contenuti, la violenza dei mostri e la linea temporale disordinata, la serie a volte sembra più un miscuglio di scene di videogiochi che una narrazione drammatica coesa, ma funziona decisamente.
Unbelievable
Quando Marie Adler (Kaitlyn Dever) denuncia di essere stata violentata, si ritrova coinvolta in un sistema profondamente difettoso che farà a pezzi la sua già traumatica vita. Basato su una storia vera, Unbelievable segue le conseguenze dello stupro di Adler e le due detective che anni dopo si uniscono per scoprire una serie di crimini inquietantemente simili.
La devastante vicenda di Adler rende la visione comprensibilmente difficile a volte, ma le eccellenti interpretazioni dei protagonisti e l’attenzione alle voci delle vittime – spesso assenti negli spettacoli che ritraggono la violenza contro le donne – danno vita a un’esplorazione ricca di sfumature e da non perdere delle conseguenze durature della violenza sessuale.
Dark
Se vi piace la televisione cupa e misteriosa, la serie di fantascienza Dark fa al caso vostro. Prima serie originale Netflix in lingua tedesca (e merita la lingua originale), Dark si apre con una relazione segreta, un adolescente scomparso ed una grotta dall’aspetto inquietante che creano l’atmosfera per il resto della serie.
Ciò che inizialmente sembra essere una semplice indagine di mistero si trasforma presto in un’ambiziosa trama di viaggi nel tempo con molta atmosfera. I 26 episodi sono distribuiti in tre stagioni e, più si guarda, più si capisce quanto il titolo sia appropriato.
The OA
Uno degli show Netflix più originali degli ultimi tempi, The OA, si apre con Prairie Johnson, interpretata dalla co-creatrice Brit Marling, che riappare dopo essere stata dispersa per sette anni. Non vuole spiegare dove si trovava né il mistero più grande di tutti: come sia riuscita a riacquistare la vista.
Quello che segue è un avvincente mistero soprannaturale che a volte solleva domande, ma che tiene comunque incollati allo schermo. La durata di 16 episodi, suddivisi in due stagioni, rende questa serie una giusta dose di televisione dal concetto elevato e al limite del bizzarro.
The Last Kingdom
Basato su una serie di romanzi di Bernard Cornwell, The Last Kingdom è ambientato nell’Inghilterra della fine del IX secolo, molto prima che il paese fosse unificato. I regni rivali sono stati invasi e occupati dai Vichinghi, lasciando il Wessex sotto il governo di Re Alfredo come l’ultimo a resistere contro i saccheggiatori.
Si tratta di un divertente dramma storico incentrato su Uthred di Bebbanburg, un anglosassone che viene rapito da bambino, cresciuto come vichingo e si ritrova a giocare da entrambe le parti per cercare di riconquistare la terra e il titolo che gli sono stati rubati. Non raggiunge mai le vette di Vikings, disponibile su Amazon Prime, ma è un sostituto più che adeguato in attesa della stagione finale di Vikings. Su Netflix sono disponibili tre stagioni di The Last Kingdom, con una quarta in arrivo.
BoJack Horseman
Negli anni ’90, BoJack Horseman era il protagonista di una sitcom televisiva di successo. Molte cose sono cambiate da allora. La serie animata riprende con BoJack 20 anni dopo il suo apice, mentre sprofonda nella mezza età e in un ciclo infinito di abuso di sostanze.
In una Los Angeles per metà popolata da ibridi umano-animali, BoJack fa i conti con il suo terrore esistenziale in questa commedia cupa e cupamente divertente. La prima metà della prima stagione è un po’ troppo cupa e poco divertente, ma una volta che ha raggiunto il suo ritmo, questa commedia surreale entra nel vivo con le interpretazioni stellari di Amy Sedaris, Will Arnett e Aaron Paul.
The End of the F***ing World
“Ho pensato che lei potesse essere interessante da uccidere. Così ho fatto finta di innamorarmi di lei”. Ecco come inizia il monologo interiore di James (Alex Lawther), un diciassettenne disfunzionale convinto di essere un sociopatico. Il suo obiettivo è Alyssa, interpretata da Jessica Barden, la ragazza nuova della scuola con genitori terribili e un talento speciale per infastidire le persone.
I due fuggono insieme e l’ondata di crimini che ne consegue li avvicina, mentre la legge li segue a ruota. Questa black comedy di Channel 4 vi farà desiderare molto di più. Potrete vedere The End of the F***ing World in un fine settimana, forse anche in una serata, e ne potrete uscire soddisfatti.
Recensione di Spaccaossa, presentato alla Giornata degli Autori al Festival del Cinema di Venezia, primo film di Pirrotta
Il film è stato presentato alla Giornata degli Autori al Festival del Cinema di Venezia e ho avuto il piacere di vederlo in anteprima e di partecipare alla conferenza stampa a lui dedicata, in cui ho incontrato il regista, gli attori, i produttori e gli sceneggiatori, per cui ho potuto approfondire le tematiche del film insieme a chi ha partecipato alla sua realizzazione.
https://www.youtube.com/watch?v=r__zWpRi_jI
La pellicola è interamente italiana e presenta un cast notevole, guidato dal regista Vincenzo Pirrotta che ha dovuto conciliare il binomio regista-attore, poiché interpreta anche uno dei protagonisti di questa storia. Una storia a sua volta interamente italiana, che riprende un fatto di cronaca realmente accaduto a Palermo nel 2018. Le vicende raccontano infatti la storia di una banda di frodatori assicurativi che spaccano ossa a chi ha bisogno di soldi per dividersi i risarcimenti dello Stato con chi si faceva spaccare le ossa.
Il tema trattato è quindi molto delicato, perché racconta uno spaccato della città di Palermo, in cui la povertà e la miseria spingono dei disgraziati a recarsi del danno fisico per ottenere qualche soldo in più. Ma la metafisica del film è solo uno sfondo di cupezza in cui regna la domanda “cosa siamo disposti a mutilarci per ottenere qualcosa?”. Un qualcosa che vediamo essere anche i soldi necessari per pagare i costi della festa di battesimo della figlia, quindi qualcosa di effimero, senza valore.
Ciò che viene mutilato non è solo un braccio o una gamba, ma è la dignità, che viene meno in quanto in un momento di dolore, di miseria e di assenza di speranza ci si affida alla criminalità, la quale toglie l’ultima cosa rimanente, appunto la dignità.
Tra punti di forza di questo film c’è sicuramente la coralità dei personaggi, messa in scena egregiamente da Pirrotta in quanto riesce a caratterizzare bene tutti i personaggi, distinguendoli bene per le proprie sfumature e i propri ruoli all’interno della storia. Usando anche linguaggi più simili al teatro, ambiente da cui proviene, riesce a presentare quasi una tragedia Shakespeariana.
Tra i vari Lo Cascio, Bruschetta, Calcagno, spunta però a mio parere un eccezionale Filippo Luna, capace di trasporre un personaggio drammatico, fragile, pieno di sofferenze ma che risulta quasi simpatico allo spettatore, il quale prede parte all’esperienza diventando consapevole della disgrazia di Mimmo. Degna di nota anche Selene Caramazza, interprete di Luisa, personaggio a mio avviso riuscito, che porta con sé una fragilità e un peso sulle spalle, quello di tutte le ragazze che sono nella sua situazione.
Un altro merito del film è quello di raccontare tante tematiche, anche nascoste, però con forza, con decisione, senza vincoli e con vera schiettezza. Questo grazie anche a una trama molto articolata, che abbraccia appunto tanti personaggi, ognuno con la propria storia e il proprio sviluppo narrativo. Si parla di ludopatia, di droghe, di adolescenza, di violenza domestica e di manipolazione. Sono accenni ma ne si sente all’interno della pellicola la gravità e quanto il regista si senta vicino a queste tematiche.
In conclusione, Spaccaossa è un film coraggioso che tenta a modo suo di raccontare delle atrocità, e ci riesce toccando quelle due o tre corde che riescono a rendere partecipe lo spettatore delle miserie dei personaggi e riescono a infondere il dubbio principale della storia su cui si fonda, come più volte citato dal regista e dagli sceneggiatori, il film, ovvero: “cosa siamo disposti a mutilarci per ottenere qualcosa?”.
Vi ricordo di seguirci su tutti i nostri social, e vi ricordo che siamo tutti i giorni in live tranne un sabato al mese.
Qui il sito ufficiale della Tamp Limited per informazioni più ufficiose.
Recensione del corto “Nostos” della Slim Dogs, presentato alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia
Nostos è uno dei corti presentati alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia, prodotto dalla Slim Dogs e ideato da un loro fan. Eh sì, perché il corto ha fatto parte di un progetto feat. Cydonia chiamato “Short-Movie Live”, per cui la sua realizzazione è stata parzialmente mostrata in live sul canale Twitch @slimdogsproduction passo passo. Dall’ideazione della storia, alla sceneggiatura, alla preproduzione fino al set vero e proprio.
Il corto racconta una storia di umanità in un futuro in cui l’umanità è sparita e i sopravvissuti alla crisi dei semiconduttori è costretta a cercare qualsiasi pezzo di tecnologia per poterlo scambiare al Mercante con viveri e oggetti utili. Ed in questo sfondo facciamo la conoscenza di due personaggi particolari, l’Uomo e la Ragazza, apparentemente legati da un qualcosa che però non sappiamo. E durante la ricerca di qualcosa da poter scambiare, ritrovano un Game Boy.
Ed è qui che la vicenda prende una piega diversa, perché si crea questo conflitto tra la Ragazza e l’Uomo, tra per chi un Game Boy non significa nulla e per chi invece è un pezzo della propria infanzia.
Il corto si prende la calma e in 20 minuti racconta uno spaccato di un mondo futuro affidandosi solamente alle immagini. Non ci sono infatti battute, e ciò poteva rappresentare un problema, ma invece sono stati efficaci nel raccontare un’ambientazione diversa da quella normale, in cui si sono stabilite certe regole e che porta con sé tutte delle dinamiche particolari. Merito soprattutto delle scelte narrative che oltre a raccontare le vicende e quindi mandare avanti la trama, spiegano e fanno capire allo spettatore i meccanismi di questa società.
Ma non sarebbe bastato solo saper raccontare il mondo, serviva anche che, essendo muto, gli attori trasmettessero le giuste emozioni. E in questo Francesco Foti (il Cacciatore) e Aurora Giovinazzo (Freaks Out) sono stati magistrali. La sensazione di nostalgia per una partita a Nostos viene accompagnata da una sensazione di estraneità in maniera così vicina allo spettatore, che nonostante si senta distante da una versione post-apocalittica del mondo, riesce ad empatizzare con il personaggio dell’Uomo, e si lascia trasportare da un istintivo sorriso.
Il regista Mauro Zingarelli non rinuncia alla componente action, e ci mostra un combattimento degno di un blockbuster hollywoodiano, merito anche della fotografia pazzesca. È però la componente quasi fantascientifica una cornice al messaggio che il corto vuole veicolare.
Il messaggio parla chiaro, il nostos dei greci che partendo per il mare provavano verso la propria patri, lo riviviamo ai giorni nostri, in un’epoca in cui ormai tutto cambia velocemente, in una società liquida che ci mette un paio d’anni a spazzare via elementi divenuti di uso quotidiano per tutti sostituendoli con un nuovo, che però non ridarà mai le stesse sensazioni dei suoi modelli precedenti.
Un omaggio agli anni 90 di cui forse non vedremo mai una replica, una dimostrazione che i videogiochi sono parte radicata della società, un esempio di freschezza di idee, di creatività e di voglia di rinnovare l’industria. Questo è, a parer mio, Nostos, a cui auguro il meglio in tutti i festival di cui farà parte, compreso quello di Venezia.
Vi ricordiamo di seguirci su tutti i nostri social e che presto uscirà sul nostro canale Youtube il vlog di Venezia.
Qui il sito ufficiale della SIC, per informazioni più ufficiose.
Recensione delle prime due puntate della nuova serie Prime Video Gli Anelli del Potere, tratta dalle appendici de “Il Signore degli Anelli”
Grazie a Prime Video Italia ho avuto la possibilità di vedere in anteprima le prime due puntate; perciò, anche se non è ancora uscita, nella seconda parte farò degli spoiler molto leggeri su cosa ci viene mostrato.
La serie ha toccato quello che per molti è un mostro sacro, Tolkien, perciò anche prima dell’uscita si è creato molto scetticismo. La scelta molto coraggiosa degli autori della realizzazione di una serie che deriva da capolavori come i “Il Signore degli Anelli “, già con la loro fama e nulla da doverli aggiungere, abbraccia in toto le caratteristiche sia di Tolkien, sia di Peter Jackson.
Le prime due puntate godono di un budget immenso per una serie, perciò la fotografia quanto la regia, il cast e gli effetti speciali, sono di un livello veramente notevole. Da citare singolarmente la colonna sonora, da cui subito si viene catturati: epica, maestosa, azzeccatissima e parte della narrazione da quanto è coinvolgente. Dal punto di vista della narrazione sicuramente siamo davanti al primo prodotto seriale nell’universo di Arda, perciò ha i suoi ritmi, e forse è un po’ estraniante all’inizio, perché si è abituati alle vicende che hanno un obiettivo bene preciso, essendo sia LOTR, sia Lo Hobbit, un “viaggio”, con una meta ben precisa. Diciamo che per ora abbiamo una minaccia che incombe, ma chissà dove conduce. Altra caratteristica inevitabile della serialità è avere più linee tra loro non collegate, cosa che invece non avevamo nelle due trilogie. Dal punto di vista invece dell’impronta autoriale, si vede tantissimo la volontà di seguire Jackson, nei cambi di scena, nelle scelte di dialoghi e nell’utilizzo dei personaggi. In generale posso dire che è un esordio più che soddisfacente, che apre sottotrame interessanti e caratterizza bene i suoi personaggi. Vedremo cosa ci proporranno nelle successive puntate.
SPOILER LEGGERI
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Allora, wow! Ci terrei a parlare di quanto la serie sia “Tolkeniana” quanto “Jacksoniana”. Si ispira a Jackson in quanto l’incipit in primis, è narrato con i flashback del passato (tra l’altro vogliamo parlare di quanto sia figo e minaccioso Sauron) riprendendo entrambi i progetti precedenti. Gli Harfoot (o Hairfoot), che fanno da hobbit della situazione, hanno scene divertenti, ma allo stesso tempo ambigue. Le intere scene della festa di Biblo nella Compagnia dell’Anello, era piene di spunti comici, ma finisce con Bilbo che sparisce e vuole andarsene portandosi dietro l’anello. Anche qui le scene con gli Harfoot hanno l’intento di essere simpatiche ma c’è il Lupo, sta per arrivare la stella di fuoco e poi arriva la creatura. Allo stesso modo le scene di tensione, come nella Compagnia dell’Anello le scene dei Nazgul erano quasi da horror, qui sia quelle all’inizio alla fortezza ghiacciata sia quando arriva l’orco nella capanna di Theo e Bronwyn.
Per leggere articoli simili su Gli Anelli del Potere, clicca qui.
I dialoghi della prima puntata sono qualcosa di allucinante, riprendono sicuramente l’alto registro del libro, mantenendo l’aulicità dei personaggi. Molto presente è anche l’impronta di Tolkien. Importante nelle sue opere è la distinzione tra bene e male, comparata a quella della luce con l’oscurità, caratteristica molto cristiana per certi versi, che però appariva più in secondo piano nei film di Jackson. Qua in due puntate si parla spesso di questa tematica.
Con molta calma si prendono il tempo per raccontarti gli svariati personaggi attorno cui gira la serie, e lo fanno molto bene. Si esplora per la prima volta il mare, che porta con sé uno snodo narrativo piuttosto contorto a mio avviso, ma che per ora se n’è uscito discretamente. Allo stesso modo le vicende tra Elrond e Durin. Ho trovato inizialmente poco credibile il fatto che i due personaggi debbano fare tutta una tiritera inutile. Per il resto la narrazione convince ed intrattiene. Soprattutto piena di misteri che piano piano scopriremo, uno tra tutti quello che gira intorno alla strana creatura delle lucciole. Gandalf? Saruman? Perché è una degli elementi che si sono inventati. Infatti non dovrebbe corrispondere a nulla di quello citato, in teoria a Saruman ma non si sa.
Parlando degli attori, siamo a livelli veramente alti, quello che più mi è piaciuto è Aramayo che interpreta Elrond, nella prima puntata è uguale a quello di Weaving, nel modo di parlare, di rivolgersi agli altri elfi. Anche Clark come Galadriel mi è piaciuta un sacco. Due parole sulla sigla, a mio avviso molto scadente, ma sarebbe l’ultimo dei problemi. Ma che roba è? Ma cosa ci voleva a fare qualcosa di più decente? Vabbè. Parlando invece di Arondir, spero gestiranno bene il rapporto con Bronwyn perché potrebbe ricadere nel non necessario.
The Lord Of The Rings
In conclusione, la serie promette bene, io spero si concentrino su una trama semplice che abbraccia più personaggi, poiché la mia più grande paura è che vadano a ricadere su forzature narrative e passaggi che non tornano. Ma sono fiducioso. Per ora la serie dimostra un potenziale enorme di diventare una serie fantasy d’eccellenza.
Vi ricordo che è uscito un video recensione sul nostro canale Youtube, e che dal 5 settembre per tutte le settimane siamo in live su Twitch per parlare via via delle puntate che escono, ma non solo.
Ecco una lista dei top 10 “Libri YA 2022” pubblicati finora, secondo le recensioni degli utenti di Goodreads sotto questa categoria!
Questa top 10 è stata stilata secondo le categorie di Listopia di Goodreads, e i seguenti risultati sono i libri che figuravano sotto la categoria “YA Novels of 2022” (link diretto in fondo all’articolo).
Dal fantasy al mistero, dal thriller alle storie d’amore, ecco i 10 libri che tengono i posti in cima alle classifiche nel panorama dei romanzi YA (Young Adult) usciti finora nel 2022!
Attenzione: questo articolo “Top 10 Libri YA 2022 Finora” è aggiornata al 21 Agosto 2022. Buona lettura!
1. The Girl Who Fell Beneath the Sea – Axie Oh
Edit cr: Popspace
La patria di Mina, un tempo protetta dal Dio del Mare, viene devastata da tempeste mortali da generazioni. Per riaverne il favore, ogni anno una fanciulla viene gettata in mare, offerta in sposa a questa divinità, e quest’anno toccherà all’amata del fratello di Mina.
Per salvare il fratello, che si oppone a questa decisione, Mina si getta in mare al posto della sposa prescelta, e finisce catapultata nella città di dei e bestie, il Regno degli Spiriti. “Con l’aiuto di un misterioso giovane di nome Shin e di un gruppo eterogeneo di demoni, dei e spiriti, Mina si mette in viaggio per risvegliare il Dio del Mare e porre fine alle tempeste assassine una volta per tutte.
Ma non ha molto tempo: Un umano non può vivere a lungo nella terra degli spiriti. E c’è chi farebbe di tutto per impedire al Dio del Mare di svegliarsi…”
2. Nothing More to Tell – Karen M. McManus
Edit cr: Popspace
“Quattro anni fa, Brynn ha lasciato la Saint Ambrose School in seguito allo scioccante omicidio del suo insegnante preferito […] Il caso non è mai stato risolto. Ora che Brynn si sta trasferendo e sta iniziando il suo tirocinio da sogno in un programma televisivo true crime, è determinata a scoprire cosa è successo davvero.
I ragazzi che hanno trovato il signor Larkin sono la sua pista principale, e il suo ex migliore amico, Tripp Talbot, era uno di loro. Senza la sua testimonianza, gli altri due ragazzi avrebbero potuto essere accusati dell’omicidio del signor Larkin. Non hanno mai dimenticato quello che Tripp ha fatto per loro quel giorno. Così come lui non ha dimenticato che tutto ciò che ha detto alla polizia era una bugia.”
3. Daughter of the Moon Goddess (The Celestial Kingdom Duology, #1) – Sue Lynn Tan
Edit cr: Popspace
“Cresciuta sulla luna, Xingyin è abituata alla solitudine, ignara di essere tenuta nascosta dal temuto Imperatore Celeste che ha esiliato sua madre per aver rubato il suo elisir di immortalità. Ma quando la magia di Xingyin si risveglia e la sua esistenza viene scoperta, è costretta a fuggire dalla sua casa, abbandonando la madre.”
Camuffando la sua identità, si dirige verso il Regno Celeste, dove coglie l’opportunità di allenarsi con arco e magia a fianco del figlio dell’imperatore.
“Per salvare sua madre, Xingyin si imbarca in una pericolosa missione […] attraverso la terra e i cieli. Ma quando il tradimento incombe e la magia proibita minaccia il regno, Xingyin deve sfidare lo spietato Imperatore Celeste […], stringendo un pericoloso patto in cui è combattuta tra il perdere tutto ciò che ama o far precipitare il regno nel caos.”
4. Gallant – V. E. Schwab
Edit cr: Popspace
“Olivia Prior è cresciuta nella scuola femminile Merilance, e tutto ciò che ha del suo passato è il diario della madre, che sembra sfociare nella follia. Poi, una lettera invita Olivia a tornare a casa, a Gallant. Ma quando Olivia arriva, nessuno la sta aspettando. Ma Olivia non ha intenzione di lasciare il primo posto che sente come casa, non importa se suo cugino Matthew è ostile o se vede ghoul semidivini che infestano i corridoi.
Olivia sa che Gallant nasconde dei segreti ed è determinata a scoprirli. Quando attraversa un muro in rovina al momento giusto, Olivia si ritrova in un luogo che è Gallant, ma che non lo è. Il maniero è in rovina, i ghoul sono solidi e una figura misteriosa domina su tutto. Ora Olivia vede ciò che ha fatto scomparire generazioni della sua famiglia e da dove potrebbe provenire suo padre.
Olivia ha sempre voluto appartenere a qualche luogo, ma prenderà il suo posto come Priore, proteggendo il nostro mondo dal Padrone della Casa? Oppure prenderà il suo posto accanto a lui?”
5. These Deadly Games – Diana Urban
Edit cr: Popspace
“Quando Crystal Donavan riceve un messaggio su una misteriosa app con un video della sua sorellina imbavagliata e legata, accetta di stare al gioco dei rapitori. All’inizio, le fanno completare compiti bizzarri: rubare un test e infilarlo in un armadietto, cucinare brownies, fare uno scherzo telefonico.
Ma poi Crystal si rende conto che ogni compito ha lo scopo di ferire (e uccidere) i suoi amici, uno per uno. Ma se si rifiuta di giocare, il rapitore ucciderà sua sorella.”
“Mentre Crystal si trova a dover scegliere tra i suoi amici e sua sorella, deve scoprire la verità e trovare un modo per avere la meglio sul rapitore… prima che sia troppo tardi.”
6. Belladonna (Belladonna, #1) – Adalyn Grace
Edit cr: Popspace
Rimasta orfana da bambina, la diciannovenne Signa è stata cresciuta da tutori interessati più alla sua ricchezza che al suo benessere, e tutti sono scomparsi prematuramente. Gli unici parenti che le sono rimasti, gli eccentrici Hawthorn, vivono seclusi nella scintillante ma tetra tenuta di Thorn Grove.
“Quando lo spirito inquieto della madre appare sostenendo di essere stata avvelenata, Signa capisce che la famiglia da cui dipende potrebbe essere in grave pericolo e chiede l’aiuto di un burbero stalliere per dare la caccia all’assassino.”
“Tuttavia, la migliore possibilità che Signa ha di trovare l’assassino è un’alleanza con la Morte stessa, un’ombra affascinante e pericolosa che non è mai stata lontana dal suo fianco. Nonostante le abbia reso la vita un inferno, la Morte dimostra a Signa che il loro crescente legame può essere più potente – e più irresistibile – di quanto lei abbia mai osato immaginare.”
7. Only a Monster (Monsters, #1) – Vanessa Len
Edit cr: Popspace
Mandata a vivere a Londra con l’eccentrica famiglia della madre defunta, la sedicenne Joan è decisa a divertirsi. Lavora alla biblioteca storica di Holland House e ha perfino un appuntamento in programma.
Almeno finché non scopre che la sua famiglia è composta di mostri con terrificanti poteri nascosti, e che Nick, il ragazzo che le ha chiesto di uscire, è un leggendario cacciatore di mostri disposto a tutto per distruggerli.
“Mentre combatte contro Nick, Joan è costretta a lavorare con il bellissimo e spietato Aaron Oliver, erede di una famiglia di mostri che odia la sua. Dovrà abbracciare la sua mostruosità se vuole salvare se stessa e la sua famiglia.”
8. A Magic Steeped in Poison (The Book of Tea, #1) – Judy I. Lin
Edit cr: Popspace
“Per Ning, l’unica cosa peggiore della perdita della madre è sapere che è colpa sua. È stata lei a preparare inconsapevolmente il tè avvelenato che l’ha uccisa, tè […] che ora minaccia di portarsi via anche sua sorella Shu.
Quando Ning sente parlare di un concorso per trovare i più grandi shennong-shi del regno – maestri dell’antica e magica arte della preparazione del tè – si reca nella città imperiale per partecipare. Il vincitore riceverà un favore dalla principessa, che potrebbe essere l’unica possibilità per Ning di salvare la vita di sua sorella.
Ma tra le pugnalate alle spalle dei concorrenti, la sanguinosa politica di corte e un misterioso (e bellissimo) ragazzo con un segreto sconvolgente, Ning potrebbe essere quella davvero in pericolo.”
9. Bloodmarked (Legendborn, #2) – Tracy Deonn
Edit cr: Popspace
Questo è l’unico romanzo della lista che è un sequel! Vi lascio la trama del primo libro qui di seguito, Legendborn, invece che di Bloodmarked, così potrete decidere se è una saga che potrebbe destare il vostro interesse senza farvi spoiler!
“Dopo la morte della madre in un incidente, la sedicenne Bree Matthews non vuole avere nulla a che fare con i ricordi di famiglia o con la casa della sua infanzia. Un programma residenziale per liceali brillanti all’UNC-Chapel Hill sembra la fuga perfetta, finché Bree non assiste a un attacco magico la prima notte nel campus.
Un demone volante che si nutre di energie umane. Una società segreta di studenti cosiddetti “Legendborn” che dà la caccia alle creature. E un misterioso mago adolescente che si autodefinisce “Merlino” e che tenta – fallendo – di cancellare dalla memoria di Bree tutto ciò che ha visto.
Il fallimento del mago sblocca la magia unica di Bree e un ricordo sepolto con una connessione nascosta: la notte in cui sua madre morì, un altro Merlino era all’ospedale. Ora che Bree sa che c’è qualcosa di più sulla morte di sua madre di quello che c’è scritto sul rapporto della polizia, farà di tutto per scoprire la verità, anche se questo significa infiltrarsi tra i Legendborn come uno dei loro iniziati.
Recluta Nick, un Leggendario autoesiliato con un proprio rancore nei confronti del gruppo, e la loro riluttante collaborazione li porta ad addentrarsi nei segreti della società e ad avvicinarsi l’uno all’altra. Ma quando i Legendborn si rivelano come i discendenti dei cavalieri di Re Artù e spiegano che sta per arrivare una guerra magica, Bree deve decidere fino a che punto spingersi per scoprire la verità e se usare la sua magia per distruggere la società o unirsi alla lotta.”
“Agli occhi di tutti, Alizeh è una serva qualunque, non l’erede da tempo perduta di un antico regno Jinn, costretta a nascondersi in bella vista.
Il principe ereditario, Kamran, ha sentito le profezie che preannunciano la morte del suo re. Ma non avrebbe mai potuto immaginare che la serva dagli occhi strani, la ragazza che non riesce a togliersi dalla testa, un giorno avrebbe sconvolto il suo regno ed il mondo intero.”
Ecco gli anime che ogni anno, dal 2010 al 2019, hanno scalato le classifiche di MyAnimeList, elencati in questa Top 10 degli anni 2010!
Il mondo degli anime ha vissuto un decennio ricco di storie. Gli anni 2010 hanno regalato ai fan degli anime alcuni classici istantanei, e questo status non può essere valutato meglio che nelle classifiche di MyAnimeList. Anche se alcune serie di lunga durata dominano queste classifiche, l’attenzione si concentrerà sulla prima stagione degli show, quindi non verranno discussi i sequel.
Questi anime hanno dimostrato quanto il genere possa essere unico. Dai drammi filosofici che viaggiano nel tempo ai divertenti shounen d’azione, l’anime ha dimostrato più volte quanto possa essere versatile.
The Tatami Galaxy (2010) – 8.58
The Tatami Galaxy è considerata da molti l’opera magna di Masaaki Yuasa, e questa valutazione è ben meritata. The Tatami Galaxy è la storia surreale e misteriosa di un ragazzo che viene mandato indietro nel tempo per rivivere il suo primo anno di college, dopo aver sprecato gli ultimi due anni della sua vita universitaria a dividere una serie di coppie.
I temi del rimpianto e della nostalgia, anche per chi ha trascorso solo due anni della sua vita oltre il “salto temporale”, costituiscono un argomento in cui qualsiasi persona di qualsiasi età può immedesimarsi. Se a ciò si aggiungono il coloratissimo stile visivo e l’animazione, si ottiene una classica storia di Masaaki Yuasa sul passaggio all’ età adulta.
Stein;s Gate (2011) – 9.08
Continuando la tendenza degli anime sui viaggi nel tempo che si rivelano montagne russe emotive, Stein;s Gate adotta un approccio molto più cinico e fantascientifico rispetto a The Tatami Galaxy. L’eccentrico scienziato Rintarou Okabe ha scoperto un modo per inviare messaggi nel tempo attraverso un “telefono a microonde”. Lo strano progetto si trasforma in una complessa cospirazione che coinvolge un’organizzazione nota come SERN, decisa a tenere il tutto nascosto.
Stein;s Gate è uno di quegli anime che i fan si sentono tranquilli a condividere anche con i non fan. La storia è incredibilmente complessa e i rewatch premieranno sicuramente gli spettatori più attenti. Anche se di tanto in tanto ci sono alcuni momenti di umorismo discutibile, la narrazione complessiva di Stein;s Gate si guadagna più che bene la sua posizione in top 10 anime degli anni 2010 su MAL.
Wolf Children – Ame e Yuki i bambini lupo (2012) – 8.59
Wolf Children è un film slice-of-life di Mamoru Hosada, meglio conosciuto per La ragazza che saltava nel tempo (un altro film drammatico sui viaggi nel tempo). Il film è incentrato su Hana, una donna che si innamora di un suo compagno di classe che è segretamente un uomo lupo. I loro figli prendono dal padre, diventando anch’essi degli ibridi di lupo.
Il film affronta i temi della maternità da single, del lutto e della realtà di crescere figli “diversi”. Wolf Children è uno spaccato di vita genuino che riesce a strappare il cuore con alcune scene strazianti e difficili, ma il tutto è fatto in modo magistrale.
Attack on Titan (2013) – 8.53
Attack on Titan è senza dubbio l’anime più popolare degli anni ’10, visto che MAL lo colloca al top, al primo posto sopra altri classici come Fullmetal Alchemist: Brotherhood e Death Note. La storia di Eren Jeager e dei suoi amici che si oppongono alla minaccia dei Giganti in un’ambientazione brutale e feroce alla “chiunque potrebbe morire” ha affascinato il pubblico.
Ora che la parte finale della storia verrà finalmente adattata, il tempo ci dirà se il finale dell’anime sarà iconico come il suo inizio. Non c’è dubbio che Attack on Titan sarà ricordato per anni a venire, indipendentemente dal suo finale.
Your Lie In April (2014) – 8.67
Your Lie In April è il principale anime drammatico degli anni 2010. La storia è incentrata su Kousei Arima, un giovane ma problematico prodigio del pianoforte che suona con incredibile perfezione. Alla morte della madre, però, si ritrova incapace di suonare il pianoforte come prima. Questo fino a quando non incontra Kaori Miyazono, che lo riporta in un mondo di musica e colori.
Your Lie In April è una delle tante serie drammatiche che affrontano il tema dei traumi del passato. Si tratta di una storia davvero angosciante che non indora gli aspetti sgradevoli del perfezionismo e degli abusi dei genitori.
One-Punch Man (2015) – 8.51
Ponendosi come lo shounen definitivo del decennio (almeno fino a quando Demon Slayer non ha travolto il mondo nel 2019), One-Punch Man è una lettera d’amore e una presa in giro di tutto ciò che il genere shounen rappresenta. Saitama, il protagonista di One-Punch Man, è un eroe per svago che lotta contro la noia che deriva da un potere assoluto.
Nel frattempo, il mondo rimane tristemente ignaro di quanto Saitama sia veramente forte, anche rispetto ai potenti eroi di classe S. One-Punch Man è un’esilarante decostruzione del genere shounen, ma finisce comunque per essere un ottimo esempio del genere.
La forma della voce (2016)
La forma della voce continua la scia di buoni film della Kyoto Animation, iniziata con The Disappearance of Haruhi Suzumiya. La storia inizia con Shouya Ishida, un ex bullo, che medita di togliersi la vita mentre viene ostracizzato per tutta la scuola media. Tuttavia, l’incontro casuale con Shouko, una ragazza sorda che un tempo aveva bullizzato, dà inizio al suo percorso di redenzione.
La forma della voce è prima di tutto un’esplorazione dei personaggi, che affronta i temi del senso di colpa e della depressione in modo scomodamente realistico. Le qualità tecniche del film, come previsto dai fantastici standard della Kyoto Animation, sono meravigliosamente realizzate. Per essere un film con un protagonista sordo, La forma della voce ha un sound design straordinario.
Made in Abyss (2017) – 8.68
Made in Abyss è un anime che a prima vista può sembrare innocuo. Dopo tutto, tutto ciò che lo riguarda fa pensare a un anime d’avventura spensierato in cui non accade nulla di veramente rilevante. I fan della serie potrebbero dire questo alle persone per ingannarle, perché si tratta di uno degli anime più incredibilmente cupi del decennio, come anche di questa top 10.
Nonostante questo, si tratta comunque di una splendida opera d’arte. Made in Abyss è incentrato su Riko, un’aspirante Diver, la cui madre si è persa nelle zone più profonde dell’Abisso, un gigantesco pozzo il cui fondo è ancora sconosciuto. Lungo la strada, incontra Reg, un misterioso ragazzo cyborg affetto da amnesia. Insieme, sfidano l’Abisso e ne scoprono i numerosi segreti.
Violet Evergarden (2018) – 8.67
Violet Evergarden, alias la Kyoto Animation sfoggia le sue pazzesche capacità produttive, è una storia che parla di amori perduti e di come andare avanti. Quattro anni dopo una grande guerra, Violet Evergarden si riprende dalle ferite e si ritrova a raccogliere i pezzi in un mondo che non ha mai conosciuto: un mondo pacifico.
Dopo che la sua prima famiglia adottiva si rivela un fallimento, si imbatte in lavoratrici conosciute come Auto-Memory Dolls, abili dattilografe che aiutano gli analfabeti e coloro che vogliono esprimere i loro sentimenti e ricordi attraverso le parole. Trovando conforto in questa professione, Violet intraprende un viaggio alla scoperta di se stessa, trovando conforto nei ricordi degli altri.
Vinland Saga (2019)
Prima che The Northman stupisse il pubblico con la sua brutale interpretazione della cultura vichinga, Vinland Saga mostrava agli appassionati di anime la natura grandiosa di una vera epopea vichinga. Dopo che il giovane Thorfinn viene adottato da Askeladd, l’uomo che ha ucciso il padre di Thorfinn, il giovane si dedica a diventare un giorno abbastanza abile da uccidere questo assassino signore della guerra.
Tuttavia, il caos della conquista vichinga rende questo obiettivo un percorso difficile per il giovane guerriero. Lungo il cammino, Thorfinn si trova ad essere testimone di alcuni dei momenti più storici dell’Europa dell’XI secolo. Vinland Saga cattura perfettamente il pragmatismo della cultura vichinga, senza perdere di vista la sua vera epicità.
Recensione del vol.1 e vol.2 della quarta stagione di Stranger Things, terminata il 1° luglio, prodotta da Netflix
Si è finalmente conclusa la quarta stagione di Stranger Things con il rilascio del vol. 2 il 1° luglio. Dopo una prima parte molto convincente, posso affermare che Netflix si è superata, sfornando un finale perfetto con una qualità cinematografica.
https://www.youtube.com/watch?v=22j8um1XOHE
Se il volume 1 avevo soddisfatto, molti lo avevano trovato piuttosto lento all’inizio. Il volume 2, che dura un totale di 3h e 55 min, è praticamente 4 puntate, ma riesce benissimo a tenere la tensione e l’attenzione a livelli mostruosi. Sono state 4h che sono sembrate mezz’ora. L’impatto emotivo che riesce ad avere è davvero una montagna russa. La gestione dei propri personaggi, dopo 4 stagioni riesce a far commuovere, empatizzare e piangere. Ma parliamo della quarta stagione in generale.
Il volume 1 soffre del problema di troppi personaggi. Sia chiaro, se si riesce a gestirli tutti bene, non è un problema ma qui Mike, Will e Jonathan risultano praticamente inutili allo sviluppo del plot. Ed inoltre la storyline di Hopper in certi frangenti viene presentata come una “Casa di Carta” in Russia: gli intrighi per entrare nel gulag, gli scambi di identità, poi la scena dove Hopper di colpisce il piede per liberarsi dalle catene è uguale alla guardia del corpo della Casa di Carta dove si colpisce il pollice…
Ma al di là di alcune sottotrame che sono risultate a tratti noiose, gli avvenimenti principali ambientati a Hawkins sono in realtà molto intrattenenti, ben scritti e ben realizzati. Anche il villain a sto giro sorprende. Ha una sua coscienza, delle motivazioni che lo spingono ad agire e non si tratta più del mostrone che agisce fisicamente, ma le sue vittime le prende psicologicamente. È per questo che poi hanno voluto aggiungere questa nota filosofica della musica.
I Duffer Brothers hanno attinto a piene mani dalla cultura pop anni ’80, molto di moda negli ultimi anni, e una componente molto presente e sentita è quella musicale. Nella mia interpretazione, hanno voluto omaggiare quell’elemento fondamentale in quegli anni, rendendola un antidoto mentale che riporta alla realtà. Questo espediente narrativo calza a tutti gli effetti con il tono della serie.
Stranger things nuovo trailer rivelato parte
In conclusione, la CGI è di altissimo livello, la trama e le sue diramazioni sono ben scritte, i personaggi carismatici a cui è facile continuare ad affezionarsi (un po’ meno per Jonathan e Will) e il finale sbatte in faccia un cliffhanger davvero di alto livello che personalmente crea molto hype per una quinta stagione che non vedo l’ora arrivi. Stranger Things è una delle migliori serie degli ultimi tempi.
Qui il sito ufficiale di Netflix per informazioni più ufficiose.
Recensione del nuovo film Pixar: Lightyear, il nuovo spin-off della saga di Toy Story sul personaggio di Buzz
Siamo tutti fin da bambini affezionati alla saga di Toy Story, e questo film arrivava dopo un quarto capitolo piuttosto divisore. Molti lo hanno apprezzato, ma altrettanti lo hanno ritenuto inutile. Perciò la pellicola era davvero da prendere con le pinze. Ma è stata all’altezza degli altri film?
Pixar torna nelle sale con un film senz’altro divertente, e che molto più di altri, ha le caratteristiche di un film Pixar: si piange, si ride e ci si diverte. Personalmente ho preferito la prima parte, anche se la seconda ha in serbo delle scene molto meritevoli.
Il lato tecnico personalmente è da elogiare e la regia ha soddisfatto. Alcune scene d’azione sono girate benissimo, anche meglio di alcuni blockbuster ad alto budget. Sicuramente hanno sfruttato al massimo la possibilità che ha l’animazione di creare scene fantascientifiche e fantastiche che sarebbero impossibili da girare nella realtà. Inoltre trovo azzeccata tutta la scelta di design dei personaggi e delle ambientazioni.
Parlando invece della narrazione, ripeto la prima parte è stata molto convincente e è volata, la seconda invece l’ho trovata non troppo azzeccata in alcune sequenze, ma questo soprattutto perché i personaggi continuavano a subire le conseguenze del caso. In ogni azione che facessero venivano pervasi da una sfortuna incredibile e a una certa sembrava così assurdo da far risultare i modi in cui ne uscivano ridicoli. Ma si tratta proprio di sottigliezze.
Per quanto riguarda il villain, secondo me hanno sprecato un po’ un’occasione di fare qualcosa di davvero intrigante. Forse perché alla fine non era proprio lui il villain della storia, però quasi te lo presentano così.
È necessario però parlare anche della tematica che viene affrontata. Credo che sia il primo film indirizzato ai bambini che rappresenti, tra l’altro molto bene, il mondo dello spazio. Vengono spiegati infatti alcuni concetti all’apparenza difficili ma che per un bambino risultano invece comprensibili anche attraverso la controparte visiva. Non si tratta ovviamente di un Interstellar, Gravity (che è scientificamente sbagliato ma vabbè) o un The Martian. È presente la componente fantastica e fantascientifica però sicuramente è un modo per far avvicinare il giovane pubblico a campi come l’ingegneria aerospaziale o l’astrofisica.
In conclusione, il film è molto carino e divertente, dispiace un po’ per lo scarso successo che sta avendo, spero che in futuro verrà rivalutato e riuscirà a diventare un cult del genere perché per gli appassionati secondo me merita. e comunque il doppiaggio di Malamchino non mi ha dato per nulla fastidio.
Vi ricordiamo che il 27 giugno saremo in live per parlare anche di Lightyear sul nostro canale twitch, perciò ti invitiamo a seguirci, e anche su tutti i nostri social
Qui il sito ufficiale di Pixar, per informazioni più ufficiose.
Recensione della miniserie targata Disney+ su Obi-Wan Kenobi in uscita dal 27 maggio in 6 puntate sulla piattaforma streaming
Tutti aspettavamo la serie tv su Obi-Wan Kenobi, se non per hype, sicuramente per l’iconicità del personaggio. Ma è riuscita a soddisfare le aspettative?
In 6 puntate da praticamente 35 minuti l’uno, hanno raccontato una storia piuttosto semplice e lineare, ma l’impressione generale è che non sia stata narrata adeguatamente. Il personaggio interpretato da Ian McGregor personalmente riesce a restituire le stesse atmosfere e sensazioni che susciterebbe un Obi Wan a metà tra Una Nuova Speranza e la trilogia prequel. Sicuramente da lodare il suo lavoro prima di tutto nella ripresa azzeccata di un personaggio ormai abbandonato da 17 anni, e poi per la sua performance ispirata che è riuscita a trattare adeguatamente Obi-Wan, reputato intoccabile dal fandome.
A fronte di un esordio piuttosto convincente, i 3 episodi centrali prima del finale di stagione hanno, a mio parere, costituito il problema principale della serie. La regia di Chow non ha convinto sempre, ma soprattutto la serie è costellata di personaggi e sottotrame inutili. La storia principale è molto semplice: la Terza Sorella, mentre cerca i Jedi insieme agli altri Inquisitori, per catturare Obi-Wan, rapisce Leia per attirarlo. Lui la trova e riesce a fuggire. Viene quindi inseguito da Vader e gli Inquisitori fino a che non riesce a scappare e riportare Leia ad Alderan. Ma all’interno di questa narrazione lineare, gli episodi sono annacquati di scene e personaggi che non servono a nulla. In un episodio c’è solo la linea a. Praticamente non esistono altre linee narrative. Esistono solo scene con personaggi che non tornano più. Dal finto Jedi, a Tala, il quinto fratello e il Grande Inquisitore, e poi quel leader ribelle di cui non ricordo nemmeno il nome.
La cosa che più fa arrabbiare è che è un prodotto che non aveva nessuna fretta di uscire. Ok, sì per l’età degli attori. Ma è una storia ambientata nel passato di Star Wars. E alcune accortezze potevano essere gestite meglio. Cosa ci voleva a inserire una piccola storyline che intrattenesse un po’ di più. Fa veramente arrabbiare, perché il lato fanservice è fatto bene, alcuni personaggi sono realizzati bene, le stesse location. Leia tra tutti mi è sembrata azzeccata, non capisco perché in tanti la reputino diversa da come è nella trilogia classica. A me è parsa la stessa coraggiosa, ribelle e logica Leia di episodio 5.
Se dovessi dire il mio episodio preferito, sarebbe scontato dire l’ultimo per il fanservice e il buon finale. Ma la conclusione e le motivazioni di Reva non le ho proprio digerite. È stato un personaggio che inizialmente sembrava ben caratterizzato, ma poi le sue scene sono diventate noiose e “quelle che vorresti skippare”. In conclusione, posso dire che devo ancora capire quale è la mia posizione sulla serie. Io credo che si possano apprezzare delle puntate e altre no, così come nella saga cinematografica ci sono dei film che apprezzo e altri no. Se devo parlare della serie nel suo complesso non posso dire che non mi abbia intrattenuto, ma nutro molto rancore per alcuni aspetti già spiegati.
Vi ricordiamo che il 27 giugno alle 21 siamo in live per parlare meglio di OBI-Wan Kenobi sul nostro canale twitch, perciò se ancora non ci seguite vi consigliamo di farlo, anche su tutti i nostri social.
Questo il sito ufficiale di Star Wars per informazioni più ufficiose.
Ecco la lista dei 25 manga al top delle vendite nel 2022 fino ad ora, da “Jujutsu Kaisen” a “One Piece”, passando per molti altri!
Sembra che al giorno d’oggi la popolarità dei manga sia più grande che mai. Dagli shonen, agli shojo ed oltre, l’industria sta crescendo rapidamente e nuovi lettori stanno spuntando in tutto il mondo. Naturalmente, l’aumento della popolarità dei manga ne comporta un incremento delle vendite, per alcune serie in particolare.
Proprio non molto tempo fa, la Oricon ha condiviso un resoconto delle vendite di quest’anno, e lì i fan sono stati messi al corrente di alcuni segreti dell’industria. È risultato, anche se non sorprende, che la casa editrice giapponese Shueisha domina ancora le vendite di manga. Ma quando si tratta dei più venduti finora, sembra che il 2022 stia sorpassando aspettative a destra e a manca.
Di seguito potete dare un’occhiata alla classifica di Oricon per il 2022 fino ad ora. Le 25 serie più vendute sono classificate dall’alto verso il basso, con Jujutsu Kaisen che mantiene una salda prima posizione con un comodo distacco.
Jujutsu Kaisen
Tokyo Revengers
SPY x FAMILY
One Piece
My Hero Academia
Mystery to Iu Nakare
Demon Slayer – Kimetsu no yaiba
Kaiju No. 8
My Dress-Up Darling
Blue Lock
Vita da slime (That Time I Got Reincarnated as a Slime)
Kingdom
Haikyuu!!
World Trigger
Dr. Stone
Golden Kamuy
Record of Ragnarok
Aoashi
One-Punch Man
Uma Musume: Cinderella Gray
L’attacco dei giganti (Attack on Titan)
Frieren – Oltre la fine del viaggio (Sōsō no Frieren)
The Apothecary Diaries
Welcome to Demon School! Iruma-kun
Kaguya-sama: Love is War
Guardando questo elenco, si notano diversi titoli familiari. Molte di queste serie manga sono state trasformate in serie anime di successo e, come è naturale, queste non hanno fatto che aiutare le vendite dei relativi manga. Spy x Family ne è la prova: le vendite del manga sono infatti aumentate a dismisura dopo l’uscita della prima stagione, e lo stesso vale per My Dress-Up Darling.
Naturalmente, della lista fanno parte anche serie già affermate e con un solido passato alle spalle. Titoli come One Piece, My Hero Academia e Attack on Titan fanno parte di questa categoria. Tuttavia, la classifica di Oricon ha rivelato anche alcune nomination meno prevedibili, come The Apothecary Diaries, Record of Ragnarok e Uma Masume Cinderella Gray.
Ecco la lista dei film che, stando ai dati di IMDb, rappresentano i migliori prodotti teen LGBTQ+ al momento disponibili!
Ci troviamo in pieno mese del Pride, il mese che mira a celebrare e a portare attenzione più che nel resto dell’anno alle vicende della comunità LGBTQ+. Ecco perché ho pensato di dedicare un articolo ad una lista di film (i migliori, secondo IMDb) che vedono come protagonisti membri teen della comunità LGBTQ+, con rappresentazioni positive e storie a lieto fine.
Hollywood ha a lungo propinato narrative di carattere eterosessuale su grandi e piccoli schermi, in particolare negli spazi dedicati proprio ai giovani, ed è solo di recente che tentativi significativi di inclusione sono stati (e vengono) fatti con più frequenza.
Purtroppo la maggior parte di questi film, che provengono da una lista non stilata da me personalmente, presenta elementi di omofobia, che rappresentano sì la verità dell’esperienza LGBTQ+ ai giorni nostri, ma possono essere triggering per chi li guarda, quindi mi raccomando, fate attenzione.
10. Let it snow: Innamorarsi sotto la neve (2019) – 5.8
Cr: Netflix
Un film originale Netflix pensato per le vacanze di natale: Let it snow: Innamorarsi sotto la neve si basa su un romanzo YA (young adult) scritto da una serie di co-autori, tra cui John Green (Colpa delle stelle). Come nel romanzo, il film segue le vicende di una serie di giovani protagonisti alle prese con una tempesta di neve la Vigilia di Natale.
Uno dei fili di trama ha come protagoniste Dorrie (Liv Hewson) e Kerry (Anna Akana). Dorrie ha una cotta per Kerry, la quale si trova proprio nel diner della prima. Anche a Kerry piace Dorrie, ma ha difficoltà a gestire i suoi sentimenti perché ha paura di come reagiranno i suoi amici una volta scoperto il suo orientamento sessuale.
9. G.B.F. (2013) – 5.8
Cr: School Pictures
[T.W. outing] Brent (Paul Iacono) desidera più di ogni altra cosa entrare a far parte di uno dei gruppi di ragazze più popolari della scuola. L’unico problema è che i ragazzi non sono ammessi, così, dopo aver scoperto che avere un “migliore amico gay” (“gay best friend”, “G.B.F.”) va di moda tra le ragazzine, Brent decide di fare coming out al ballo della scuola per essere ammesso nel gruppo.
I problemi sorgono quando il migliore amico di Bren, Tanner (Michael J. Willett) viene outed e diventa anche lui uno dei “G.B.F.” del gruppo. Essere “outed” significa che qualcuno rende pubblico il tuo orientamento senza che tu stesso abbia potere decisionale. Si tratta di una tematica certamente problematica, e anche se il resto del film è relativamente leggero ho aggiunto un trigger warning all’inizio del paragrafo.
8. The Prom (2020) – 5.9
Cr: Netflix
Questo musical originale Netflix inizia quando il ballo di una piccola cittadina americana viene cancellato dal consiglio quando viene scoperto che una coppia lesbica intende parteciparvi. La storia diventa virale e cattura l’attenzione di un gruppo di attori di Broadway, i quali decidono di andare personalmente al liceo per organizzare un ballo inclusivo per tutti.
The Prom non ha ricevuto le migliori recensioni al momento del suo rilascio, ma si tratta comunque di un film con un’accattivante colonna sonora che tocca temi molto importanti di discriminazione dei giovani membri della comunità LGBTQ+ da parte della scuola, che dovrebbe essere un luogo di crescita e non di repressione.
7. Crush (2022) – 6.1
Cr: Hulu
Oltre ad essere il primo film teen LGBTQ+ creato da Hulu, Crush racconta la storia di Paige (Rowan Blanchard), una studentessa che è costretta ad unirsi al club di corsa per evitare guai ed avvicinarsi alla sua cotta (Isabelle Ferreira). Tuttavia, le cose cambiano quando comincia gli allenamenti e con essi comincia ad avvicinarsi ad un altro membro della squadra (Auli’i Cravalho), che guarda caso è la sorella della sua cotta.
Crush è uno dei film che mostrano con più autenticità la realtà dell’essere una teenager lesbica in una scuola a cui non importa. Un buon coming of age su tre giovani ragazze LGBTQ+ alle prese con la ricerca della loro identità e l’amore.
6. Alex Strangelove (2018) – 6.3
Cr: Netflix
Alex Strangelove è una rom-com LGBTQ+ incentrata su Alex (Daniel Doheny), un teenager che inizia ad avere dubbi sul suo orientamento sessuale dopo aver incontrato Elliot (Antonio Marziale) ad una festa. A complicare le cose è il fatto che Alex si trova al momento in una relazione con la sua migliore amica Claire (Madeline Weinstein).
C’è da dire che Alex finisce per tradire Claire, ma si tratta comunque di un film che esplora il cercare di capire i propri sentimenti e la propria sessualità in una storia teen a lieto fine.
5. L’altra metà (The Half Of It) 2020 – 6.9
Cr: Netflix
Scritto e diretto da Alice Wu, questo film Netflix è un po’ più serio rispetto alle rom-com LGBTQ+ rilasciate nello stesso periodo. Ellie Chu (Leah Lewis) è una teenager riservata che viene incastrata nel dover aiutare Paul (Daniel Diemer), un giocatore di football della sua scuola, a conquistare la ragazza dei suoi sogni.
Il problema è che anche Ellie ha una cotta per lei. Mentre Ellie e Paul diventano amici, crescono anche i sentimenti della ragazza per Aster (Alexxis Lemire). Un triangolo amoroso in cui finalmente i ragazzi sono in minoranza.
4. La rivincita delle sfigate (Booksmart) 2019 – 7.1
Cr: Eagle Pictures
Proprio prima di finire il liceo, Amy (Kaitlyn Dever) e Molly (Beanie Feldstein) si rendono conto di aver sprecato gli anni del liceo a studiare invece di divertirsi. Determinate a rimediare, le due decidono di fare tutte le cose divertenti che si sono perse, tra cui andare a una serie di selvagge feste di diploma.
Il film si concentra anche sulla sessualità di Amy, che inizia ad accettare il suo essere attratta dalle ragazze. L’orientamento sessuale di Amy non è il centro del film, il che è anche giusto dal momento che la sua sessualità non definisce Amy in quanto persona e non deve definire per forza tutta la sua vita, come quella di chiunque.
3. Vite nascoste (Get Real) 1998 – 7.5
Cr: Simon Shore
Get Real è una commedia romantica britannica che è stata adattata da una commedia teatrale del 1992. Steven (Ben Silverstone) è un teenager in the closet che ha una cotta per l’atleta di punta della scuola, John (Brad Gorton). Quando le loro strade si incontrano, Steven inizia a chiedersi se John sia veramente etero come fa credere.
Alla fine i due iniziano a uscire insieme in segreto, il che li rende felici ma anche ansiosi, dal momento che hanno paura di essere scoperti. Get Real rappresenta uno sguardo autentico ad una parte della comunità LGBTQ+ negli anni ’90.
2. Tuo, Simon (Love, Simon) 2018 – 7.5
Cr: Fox 2000 Pictures
[T.W. outing]Tuo, Simon è uscito nel 2018, ed ha “fatto la storia” in quanto primo film teen LGBTQ+ prodotto da un grande studio cinematografico. Da allora molte più storie teen LGBTQ+ sono state raccontate sul grande e piccolo schermo. Il film adatta un romanzo YA in cui il protagonista, Simon Spier (Nick Robinson) fa i conti con il proprio orientamento sessuale.
Quando Simon inizia una corrispondenza anonima con un altro studente gay della sua scuola, inizia a provare sentimenti per lui. Love, Simon è più una storia di coming out che d’amore, però tratta comunque temi importanti e vicini (nel bene e, purtroppo, nel male) all’esperienza di molte persone.
1. The Way He Looks (2014) – 7.9
Cr: Lacuna Filmes
Alcuni dei migliori film LGBTQ+ di tutti i tempi non provengono da studi americani, e The Way He Looks ne è un brillante esempio. Inizialmente raccontata in uno short film, la storia è stata adattata in un film coming of age brasiliano.
Leonardo (Ghilherme Lobo) è un teenager cieco che desidera indipendenza e una relazione, la sua prima. Quando un nuovo studente arriva alla sua scuola, Leonardo inizia ad avere una cotta per lui. I due vengono scelti come partner per un progetto scolastico ed iniziano a conoscersi meglio.
Ecco i 15 episodi di serie tv meglio recensiti della storia, tra “Il Trono di Spade”, “Attack on Titan” e qualche titolo meno prevedibile!
Da serie high fantasy di successo come Game of Thrones ad avventure universali di Doctor Who, la televisione è un’eccellente mezzo per raccontare storie, e nell’era moderna le serie vengono apprezzate al pari dei film, se non di più.
Questa lista elenca i 15 episodi che, stando a IMDb*, rappresentano il meglio che questo medium di storytelling ha da offrire, con alcuni degli episodi migliori ai creati per la televisione. Mi raccomando, fate attenzione, CONTIENE SPOILER per le serie elencate!
15. Doctor Who – “Blink” (2007) – 9.8
Cr: BBC
Con il record di serie televisiva più longeva della storia, Doctor Who è un caposaldo della cultura pop britannica. Lo show è così antico che decine di episodi tra i più vecchi risultano mancanti e sono ormai considerati persi, dal momento che le tecniche di conservazione non erano così solide quando la serie ha cominciato ad andare in onda.
Ironicamente, nell’episodio meglio recensito della serie il Dottore stesso non compare molto, dato che ha bisogno dell’aiuto di Sally Sparrow per non restare bloccato nel 1969. Il fulcro di “Blink” (in italiano “Colpo d’occhio”) è impedire agli Angeli Piangenti, che sono tra i mostri più pericolosi e spaventosi di tutta la serie, di prendere possesso del TARDIS.
14. LazyTown – “Robbie’s Dream Team” – 9.8
Cr: Sjónvarpið
La serie per bambini LazyTown è forse il prodotto televisivo islandese con più risonanza di sempre. Il penultimo episodio dello show, intitolato “Robbie’s Dream Team”, vede l’iconico antagonista Robbie Rancido che ha l’idea di clonarsi per creare una squadra in grado di catturare finalmente l’atletico Sportacus.
Non era pensato per un pubblico di tutte le età, eppure l’episodio è riuscito ad attirare milioni di visualizzazioni grazie alla canzone diventata virale “We Are Number One”. Il meme divenne così popolare che portò all’attenzione del pubblico anche le condizioni dell’attore di Robbie, Stefan Karl Stefansson, che soffriva di cancro, e grazie a internet ci fu un significativo sforzo di beneficenza.
13. Rick and Morty – “A Ricklantide” (2017) – 9.8
Cr: Adult Swim
Uno dei trope distintivi della serie Rick and Morty è il giocare con il concetto delle realtà alternative, e l’episodio “A Ricklantide” (“The Ricklantis Mixup”) ne è un eccellente esempio. L’episodio rivisita la famosa Cittadella dei Rick, dove milioni di Rick e Morty provenienti da universi alternativi hanno formato una loro società segreta.
Alla fine dell’episodio, una versione malvagia di Morty prende controllo del posto. “A Ricklantide” ha vinto diversi riconoscimenti da parte di fonti differenti, come l’Annie Award per “Outstanding Achievement for Writing in an Animated Television.”
12. Person Of Interest – “If-Then-Else” (2015) – 9.8
Cr: CBS
Person of Interest non è un titolo celebre come altri su questa lista, eppure, al momento del suo debutto, la serie si dimostrò così popolare che l’andata in onda di altre serie di alto profilo, come CSI, venne spostata per farle spazio.
L’undicesimo episodio della quarta stagione, dal titolo italiano “L’opzione giusta”, è il climax di una delle linee di trama più ricorrenti dello show. Qui, il protagonista John Reese e i suoi, con l’aiuto di The Machine, tentano di impedire all’intelligenza artificiale Samaritan di provocare un disastro economico di portata internazionale.
11. Chernobyl – “Vichnaya Pamyat” (2019) – 9.8
Cr: HBO
Raccontare un evento storico sotto forma di film o serie tv risulta solitamente un’impresa impegnativa. I fatti devono essere corretti, ma allo stesso tempo, a meno che non si tratti di un documentario, bisogna anche saper catturare l’attenzione del pubblico.
La serie HBO Chernobyl è riuscita a fare entrambe le cose accuratamente, e l’elogio della critica che ha meritato ne è la prova. Il quinto ed ultimo episodio conclude il retelling di uno dei peggiori disastri della storia causati dall’uomo, facendo luce anche sui movimenti politici dietro ad esso.
10. Hannibal – “Mizumono” (2014) – 9.8
Cr: NBC
Hannibal è una di quelle serie che non ha ricevuto molta attenzione mentre stava andando in onda, ma che è stata apprezzata da sempre più persone negli ultimi anni, ricevendo uno status quasi di serie cult, soprattutto da quando è stata cancellata.
“Mizumono” rappresenta il culmine della seconda stagione, e vede Will Graham e Jack Crawford che fanno la loro mossa finale contro il serial killer e cannibale Hannibal Lecter. Il piano crolla all’ultimo, ma i momenti che precedono il collasso sono tra i più scioccanti e carichi di tensione della serie.
9. The Office – “Finale” (2013) – 9.8
Cr: NBC
La serie NBC The Office è uno degli show comici più osannati di tutti i tempi, e si merita un posto nella storia della televisione appresso ad altre serie come Friends e Seinfeld. Lo show cambia significativamente nel corso delle sue nove stagioni, ma mantiene sempre la stessa attrattiva.
L’intera serie si pone come un documentario sulle vita di un gruppo di lavoratori di un ufficio della Pennsylvania, e nell’ultimo episodio i personaggi vanno ad una presentazione del documentario cui a lungo hanno preso parte. Si è trattato di un modo introspettivo e giustamente meta per chiudere la serie.
8. The Mandalorian – “Capitolo 16: il salvataggio” (2020) – 9.8
Cr: Disney+
Il finale della seconda stagione della serie Disney+ The Mandalorian è un turbinio di emozioni. L’episodio è stato anche criticato, soprattutto per l’effetto CGI usato per inserire un giovane Luke Skywalker (Mark Hamill) nel finale, ma rimane un episodio epico e ricco di emozioni.
Gli ultimi momenti dell’episodio mostrano un Luke all’apice del suo potenziale nel suo uso della Forza, qualcosa che ax fan dell’universo di Star Wars era sempre mancato. Tuttavia è proprio il finale, con il saluto tra Mando e Grogu, il momento più commovente di tutte e due le prime stagioni.
7. Six Feet Under – “Everyone’s Waiting” (2005) – 9.9
Cr: HBO
La serie HBO Six Feet Under ha colpito il pubblico per cinque stagioni con la sua trama brillantemente scritta su una famiglia che gestisce un’impresa di pompe funebri. Lo show ha vinto un totale di nove Emmy e viene spesso ricordata tra le migliori produzioni televisive degli anni 2000.
L’ultimo episodio, in italiano chiamato “Fino all’ultimo respiro”, contiene una lunga sequenza flash-forward che mostra le morti dei personaggi principali della serie. Come elemento centrale di tutto lo show, è calzante che sia il tema della morte a chiudere il cerchio, in una sequenza tragicamente bella e toccante.
6. Star Wars: The Clone Wars – “L’apprendista fantasma” (2020) – 9.9
Cr: Disney+
La premiere di Star Wars: The Clone Wars è avvenuta nel 2008 su Cartoon Network, dove è andata in onda fino alla quinta stagione, mentre la sesta è stata pubblicata da Netflix. Lo show è stato poi spostato su Disney+, dove ha ottenuto una settima stagione nel 2020.
Questo episodio di Clone Wars, dal titolo originale “The Phantom Apprentice”, vede due dei personaggi di Star Wars preferiti dal pubblico, Darth Maul e Ashoka Tano, e racconta i ruoli che hanno avuto dietro le quinte del terzo canonico capitolo della saga di Guerre Stellari, il tutto con una serie di battagli a colpi di spade laser.
5. Bojack Horseman – “Il panorama a metà strada” (2020) – 9.9
Cr: Netflix
Chi non ha familiarità con la serie Bojack Horseman potrebbe ritenerla uno show d’animazione satirico alla stregua di Family Guy o South Park, ma ciò non potrebbe essere più lontano dal vero. Anche se parte del cast è composta da animali antropomorfi, contiene aspetti emotivi e introspettivi degni di un romanzo di Hemingway.
In questo episodio, in originale intitolato “The View From Halfway Down”, Bojack sogna una festa a cui partecipano le persone che ha conosciuto nella sua vita e che sono venute a mancare. Dai toni crudi e amari, questo colpisce a fondo nel carattere misantropico di Bojack.
Mr. Robot è la storia di un programmatore che ha difficoltà nei rapporti sociali che si unisce ad un gruppo anarchico di hacker. “407 Proxy Authentication Required” (titolo originale) non ha colpito il pubblico e la critica solo per lo storytelling, ma anche per i suoi meravigliosi visual e per le eccellenti coreografie.
L’intero episodio si svolge tra due sole stanze, come una commedia teatrale, ed è perfino diviso in atti. Si può paragonare in un certo senso ad una versione moderna di Nodo alla gola di Alfred Hitchcock.
3. Game Of Thrones – “La battaglia dei bastardi” (2016) – 9.9
Cr: HBO
Nonostante il finale del Trono di Spade abbia deluso non pochi degli appassionati spettatori, alcuni degli episodi precedenti sono stati tra i più acclamati nella storia della televisione. L’episodio dal titolo originale “Battle Of The Bastards” vede un epico scontro tra due dei personaggi più carismatici della serie.
Trattandosi di uno dei peggiori antagonisti fin dall’inizio, vedere John andare in guerra contro Ramsey ha tolto molte soddisfazioni ax fan. La straordinaria coreografia delle scene di combattimento poi rende il tutto ancora più memorabile.
2. Attack On Titan – “Il coraggioso” (2019) – 10.0
Cr: Wit Studio
L’attacco dei giganti non è solo un anime. Come serie si è infatti innalzata ad un livello che trascende il genere stesso. L’azione ed il pathos dell’episodio “Il coraggioso” (“Hero” in originale) sono stati semplicemente incalcolabili.
In esso, il Comandante Erwin guida una squadra in una missione suicida contro il Gigante Bestia in modo da distrarlo e permettere a Levi di scatenare tutta la sua furia cogliendolo alla sprovvista. Si tratta di una sequenza innegabilmente epica, che si trova nel Pantheon dei momenti anime di serie acclamate come Cowboy Beebop e Neon Genesis Evangelion.
1. Breaking Bad – “Declino” (2013) – 10.0
Cr: AMC
Breaking Bad è uno degli show più acclamati dalla critica di sempre, non dovrebbe perciò sorprendere che uno dei suoi episodi si sia guadagnato una valutazione a pieni voti. Ogni minuto della sua quinta ed ultima stagione è assolutamente pieno di azione e pathos, e questo episodio ne è il culmine.
In questo episodio, in lingua originale chiamato “Ozymandias”, troviamo la tragica fine di quasi sette anni di storytelling. Hank viene ucciso da una gang di naz*sti e Jesse viene catturato. La famiglia White collassa una volta per tutte e Walt è costretto a lasciare il paese. C’è chi la ritiene l’ora migliore mai prodotta per la televisione.
*Questa lista è stata aggiornata da Tanner Fox in data 17/04/2022