HORIZON Forbidden West – annuncio preordini ed edizioni limitate [+ update]

» Leggete fino alla fine per un importante UPDATE sull’upgrade da PS4 a PS5 «

La Sony Interactive Entertainment e gli sviluppatori della Guerrilla Games hanno annunciato le edizioni limitate di Horizon Forbidden West, che può essere ora preordinato sia in forma fisica che digitale ora che è stata annunciata la data ufficiale di rilascio: 18 Febbraio 2022. Il gioco sarà disponibile per PlayStation 5 e PlayStation 4.

Di seguito, i dettagli condivisi da PlayStation Blog

Bonus per TUTTI i preordini

Se preordini qualsiasi edizione fisica presso i rivenditori partecipanti o qualsiasi edizione digitale, riceverai l’Outfit e la Lancia dell’Eredità di Nora da usare nel gioco. Potrai richiederli attraverso il PlayStation Store.

Digital Deluxe Edition [Cross-Gen]

L’edizione speciale digitale Deluxe sarà disponibile esclusivamente presso il PlayStation Store, e consentirà di ottenere i seguenti contenuti:

  • Horizon Forbidden West – versione digitale per PS4 e PS5
  • 2 Outfit speciali – Carja Colosso d’élite e Tuono Nora d’élite
  • 2 Armi speciali – Arco Corto Colosso Carja e Fionda Tuono Nora
  • Pacchetto risorse da usare nel gioco che include munizioni, pozioni e kit da viaggio
  • Pezzo Squarciavento Alfa per Batosta Meccanica
  • Posa e pittura facciale esclusive per la Modalità Foto
  • Artbook digitale
  • Colonna sonora digitale
  • Versione digitale di The Sunhawk, la prima graphic novel di Horizon Zero Dawn

Special Edition

Questa edizione speciale sarà disponibile in quantità limitate in copia fisica o per PS4 o per PS5 (i dischi non potranno essere utilizzati su entrambe le versioni), ed include:

  • Un magnifico SteelBook
  • Colonna sonora digitale (riscattabile tramite voucher)
  • Mini artbook

Collector’s Edition

Ed ecco la ricca edizione da collezione (disponibile in quantità limitate) di Horizon Forbidden West, piena fino all’orlo di contenuti speciali, in aggiunta ad una copia digitale del gioco che permetterà di accedere sia alla versione PS4 che PS5:

  • SteelBook di Horizon Forbidden West (il gioco dovrà essere riscattato in digitale tramite voucher)
  • Statuette su misura di un Tremorzanna e di Aloy (sarà richiesto un assemblaggio, le istruzioni saranno incluse nella scatola)
  • Mini artbook
  • 2 Outfit speciali – Carja Colosso d’élite e Tuono Nora d’élite
  • 2 Armi speciali – Arco Corto Colosso Carja e Fionda Tuono Nora
  • Pacchetto risorse da usare nel gioco che include munizioni, pozioni e kit da viaggio
  • Pezzo Squarciavento Alfa per Batosta Meccanica
  • Posa e pittura facciale esclusive per la Modalità Foto
  • Artbook digitale
  • Colonna sonora digitale
  • Versione digitale di The Sunhawk, la prima graphic novel di Horizon Zero Dawn

Regalla Edition

Ultima ma non per importanza, abbiamo la Regalla Edition, una versione (sempre in edizione limitata) ancora più particolare della precedente da collezione, che in Italia sarà venduta in esclusiva da GameStop. Essa comprende:

  • Horizon Forbidden West – versione digitale per PS4 e PS5
  • SteelBook (il gioco dovrà essere riscattato in digitale tramite voucher)
  • Statuette su misura a tema Regalla di un Tremorzanna e di Aloy (sarà richiesto un assemblaggio, le istruzioni saranno incluse nella scatola)
  • Replica del Focus con supporto personalizzato
  • 2 stampe di illustrazioni
  • Repliche fisiche dei pezzi Solcasole e Squarciavento per Batosta Meccanica
  • Mini artbook
  • 2 Outfit speciali – Carja Colosso d’élite e Tuono Nora d’élite
  • 2 Armi speciali – Arco Corto Colosso Carja e Fionda Tuono Nora
  • Pacchetto risorse da usare nel gioco che include munizioni, pozioni e kit da viaggio
  • Pezzo Squarciavento Alfa per Batosta Meccanica
  • Posa e pittura facciale esclusive per la Modalità Foto
  • Artbook digitale
  • Colonna sonora digitale
  • Versione digitale di The Sunhawk, la prima graphic novel di Horizon Zero Dawn

Se inizi a giocare Horizon Forbidden West su PS4 e desideri in un secondo progresso continuare salvando i tuoi progressi su PS5, i tuoi salvataggi di gioco saranno trasferibili da una versione all’altra.

Nota Bene: se desideri avere accesso ad entrambe le versioni del gioco (PS4 e PS5), raccomandiamo di acquistare un’edizione tra la Digital Deluxe, la Collector’s e la Regalla, in quanto l’edizione standard e Special non offrono questa possibilità. [Continua a leggere per la smentita di questa affermazione]

» UPDATE

La Sony aveva inizialmente promesso che, per i giocatori muniti di PS4, il passaggio alla versione PS5 del gioco sarebbe stato gratuito. Gli annunci qui di sopra hanno ampiamente smentito tale promessa, così, a seguito di numerose critiche, la compagnia tornerà sui propri passi per cercare di rimediare.

“Ѐ più che chiaro che le offerte che abbiamo confermato con l’annuncio dei preordini non hanno fatto centro,” ha dichiarato Jim Ryan, presidente e CEO della Sony Interactive Entertainment. “Anche se il profondo impatto della pandemia ha spinto l’uscita di Forbidden West ben oltre la finestra di lancio originariamente prevista, resteremo di parola: i giocatori che acquisteranno Horizon Forbidden West per PlayStation 4 avranno la possibilità di fare l’upgrade alla versione PlayStation 5 gratuitamente.”

Come si legge in questo articolo, infatti, l’annuncio precedente prevedeva di costringere i giocatori con PS4 ad acquistare specifiche edizioni per avere accesso ad entrambe le versioni: Digital Deluxe, Collector’s o Regalla.

La Sony si sta anche impegnando ad offrire la possibilità ottenere un upgrade al prezzo di 10 dollari per le versioni sia digitali che fisiche dei titoli esclusivi PlayStation first-party cross-gen. Questo significa che le prossime uscite Sony che rientreranno in tale categoria, tra cui God of War: Ragnarok e Gran Turismo 7, potranno essere aggiornati in versione digitale dalla versione PS4 a quella PS5 per tale cifra.

Il PC da GAMING IDEALE per iniziare con FORTNITE ! Qualità OTTIMA e prezzo SUPER

In questo articolo andremo a recensire il nuovo Ollo Computers G1F Gaming, un assemblato realizzato da Ollo Computers dedicato principalmente al gaming base, con un rapporto qualità prezzo veramente eccellente. Ma iniziamo dalla componentistica.

CPU/GPU

Il processore in questione è un Ryzen 5 2600, da 3.9Ghz, che si presta molto bene a ciò che dovrà fare questa macchina, ovvero il gaming. Non dalle prestazioni esasperate, ma molto più che sufficienti per questo carico di lavoro. La cosa interessante però è la scheda video, una Nvidia GT 1030 da 2 GB GDDR5, che a primo impatto può sembrare datata e low-end, talmente tanto da sottovalutarla, quando in realtà può tranquillamente digerire videogames di ultima generazione.

Attenzione però: non aspettiamoci risultati delle sorelle maggiori. è una scheda video del 2016 di fascia medio-bassa, dalla quale non si può pretendere prestazioni super, come altissimi FPS o giocare su monitor in 4K. Detto ciò però, in questo periodo storico veramente povero di prodotti in commercio, è un’ottima soluzione. Ovviamente tutta questa configurazione prevede un pubblico che si sta approcciando al mondo del gaming su pc, e che quindi non ha alte pretese, ma che comunque ha voglia di sperimentare senza invetrire cifre esorbitanti.

In particolar modo questa scheda video si comporta molto bene con Fortnite in modalità “performance” (che trovate nelle impostazioni del gioco stesso), con il quale riesce a mantere 130fps stabili. Vi lascio qui un video (https://www.youtube.com/watch?v=_5566Z3Z5po&t=647s) dove potete notare l’ottimo risultato.

RAM

La RAM allestita è formata da 2 banchi HyperX Fury da 3200 MHz da 4 GB l’uno (quindi 8 GB), disposti in Dual Channel, in modo da avere le massime prestazioni disponibili, e soddisfano tranquillamente il carico di lavoro in gaming.

ALIMENTATORE, SCHEDA MADRE & SSD

L’alimentatore in questione è un Cooler Master da 500 watt, sufficiente per questa configurazione. Troviamo poi una scheda madre da gaming Asus Prime A520M in taglia Micro-ATX e un’ottimo SSD Kingston A2000 da 500GB NVMe, che assicura massima velocità nei caricamenti. Infine il case, iTek SPACIRC XO Mid-Tower, molto basic, ma per il prezzo che ha questa configurazione direi che non si può pretendere di più. Ed esteticamente in realtà non è niente male.

CONSIDERAZIONI FINALI

Personalmente, come sopra ho accennato, consiglio questa configurazione a chi ha intenzione di approcciarsi al mondo del gaming su pc ed è alle prime armi. Ovviamente da una configurazione simile non ci si può aspettare prestazioni esagerate, ma a questo prezzo, ovvero 700 € circa, non si può trovare di meglio. Molto interessante il fatto di usare una scheda video un po’ datata, che però soddisfa la richiesta dell’utente, ottimizzata per un uso di fascia media, ma che promette un frame rate in gioco soddisfacente senza però chiederle dettagli troppo alti. Il mercato in questo periodo storico è veramente scarico di materiale, per ovvi motivi, e quindi è diventato complicatissimo trovare componentistiche di nuova generazione. Di conseguenza questa è una configurazione che per i giorni d’oggi è veramente ben studiata, e che può essere la scelta giusta per una vasta gamma di utenti, sopratutto chi non necessita di una macchina dalle prestazioni esagerate.

Case per pc da gaming e workstation- Guida all’acquisto

Scegliere un buon case non è particolarmente complesso una volta conosciute le discriminanti da considerare. In questa guida le osserveremo tutte in maniera approfondita.

In questa guida andremmo a vedere:

L’impatto che la scelta di un buon case ha sulle prestazioni finali del PC è molte volte sottovalutato durante il processo di progettazione, ma c’è molto di più oltre l’estetica. Il formato del case determina il tipo e le dimensioni dei componenti e influisce anche sull’efficienza di raffreddamento della build e sulla qualità del cable management.

La grandezza del case

Come è facile intuire, le dimensioni sono uno dei parametri più importanti da tener presente. Naturalmente non si hanno due modelli con dimensioni identiche; tuttavia è abitudine suddividere i case in quattro categorie: fattore di forma ridotto – mini ITX, Mini Tower, Mid Tower e Full Tower.

Il form factor del case è strettamente collegato a quello della scheda madre: un case con fattore di forma ridotto è pensato per ospitare una scheda madre mini-ITX, mentre un mid tower è concepito per le ATX ed un full tower per le ATX e per le sorelle maggiori ExtendedATX.
Ovviamente un case di form factor “maggiore” può contenere una scheda madre di form factor “inferiore” (es. un full tower può contenere una mini-ITX) ma non è molto sensato optare per un accoppiamento del genere.

Come in qualsiasi ambito, ogni scelta comporta aspetti positivi e negativi: i case molto compatti presentano una grossa difficoltà di dissipazione per lo scarso spazio a disposizione. Per questo motivo, pur contenendo meno componenti rispetto ad un Mid Tower, le build a fattore di forma ridotto possono diventare particolarmente costose.
Scegliere il suo opposto, cioè un Full Tower, implica ovviamente un ingombro esterno importante, a fronte di una spaziosità senza pari al proprio interno e a una “facilità” maggiore nella dissipazione.

Un’altra importante implicazione del form factor del case riguarda le dimensioni massime ammissibili di alcuni componenti: in particolare ci interessano la lunghezza massima della GPU e l’altezza massima del CPU cooler ad aria.

Cable management

Per far sì che una build risulti pulita e ordinata è necessario che i cavi vengano nascosti il più possibile: ecco perché è importante considerare anche l’organizzazione del retro del case e la posizione delle feritoie in cui far passare i cavi. Inoltre i cavi posizionati male rischiano di “rompere” il flusso d’aria e, anche se in piccola parte, peggiorare la qualità del raffreddamento .

Continuando a parlare dell’organizzazione degli spazi, è opportuno precisare che è preferibile scegliere case che hanno la ventola dell’alimentatore orientata verso l’esterno o che prevedono addirittura l’alloggiamento dell’alimentatore in un’altra chamber, cioè generalmente dietro alla scheda madre. Ciò è ovviamente possibile solo con case discretamente larghi. La configurazione dual chamber contraddistingue anche alcuni case ITX, come vedremo più avanti.

Il pannello frontale del case di solito include accensione/spegnimento, plug-in audio per cuffie e microfono e alcuni slot USB (2.0, 3.0, 3.1). A seconda del case e delle sue caratteristiche, il pannello frontale potrebbe includere, ad esempio, pulsanti per il controllo dei LED e pulsanti di ripristino.

Il raffreddamento e circolo di aria

Anche il case fa la differenza nel processo di raffreddamento delle componenti. Infatti un case ben areato agevola il passaggio del flusso di aria spostato dalle ventole e, di conseguenza, garantisce un raffreddamento più efficiente. E’ quindi consigliato un case meshato, cioè con una maglia di ferro con tanti piccoli fori, piuttosto di uno con un pannello in vetro, che ostacola totalmente il passaggio dell’aria. Ci sono comunque molte soluzioni che riescono ad offrire un ottimo airflow, pur essendo chiusi frontalmente.

Ai mesh corrisponde, come abbiamo detto poco fa, un minore impedimento al passaggio dell’aria e di conseguenza anche un maggiore accumulo di polvere: ecco perché è importante verificare che il case sia dotato di filtri antipolvere. Questi filtri sono dei sottili fogli metallici (o di plastica) anch’essi meshati, che costituiscono un’ulteriore barriera contro la polvere, che è un’altra nemica delle basse temperature. Alle estremità sono posti dei magneti, che consentono di attaccarli e staccarli facilmente dal case, agevolandone la pulizia. Nel caso in cui non ci fossero magneti, i filtri sono posizionati ad incastro. È buona norma controllare periodicamente che non ci siano accumuli di polvere, che generalmente si formano in corrispondenza dei bordi esterni delle ventole (ogni 30/40 giorni circa).

La correlazione tra performance e calore non si limita al fatto che i componenti più potenti, generalmente, necessitano di più energia e quindi scaldano di più. Infatti la temperatura stessa ha forte influenza sulle prestazioni, sia per le CPU che, soprattutto, per le GPU: lo stesso componente ha prestazioni differenti in base alla temperatura (maggiore temperatura=minori prestazioni).

Va tenuto anche conto che mantenere la CPU a temperature più basse consente di utilizzare un vcore più basso a parità di frequenza, portando quindi il vantaggio di avere overclock più facilmente stabili. Ad esempio lo stress test OCCT, per uno stesso oc, può non dare errori o darne parecchi in base alla curva delle ventole impostata.

Ventole e rumorosità

Un altro elemento in cui il case può fare la differenza, oltre alla, se così la si può definire, qualità dell’airflow, è la silenziosità. Ovviamente il numero di ventole, oltre al numero di giri a cui sono impostate, influisce fortemente sulla rumorosità. La possibilità di montare più ventole all’interno dello stesso case quindi, avrà un maggior impatto sul circolo di aria e sul raffreddamento interno, ma avrà anche un impatto maggiore sulla rumorosità del pc stesso.
Di fatto avere 9 ventole non è sempre un lato positivo (almeno non per le vostre orecchie).

Per lo stesso discorso di prima, un Full Tower è mediamente più rumoroso per il maggior numero di ventole installate, ma consente di mantenere temperature delle componenti inferiori. Nel caso dei Mini ITX, proprio perché ci sono molte meno ventole, è necessario alzarne i giri/minuto, aumentando la rumorosità. La necessità di massimizzare l’airflow è proprio il motivo per cui i case con form factor ridotto sono in genere completamente meshati. Un case Mid Tower rappresenta generalmente il giusto compromesso tra rumorosità, airflow e resa della dissipazione.

I case più consigliati

Abbiamo ora tutte le carte in regola per poter esaminare a fondo i case. Entriamo ora nel vivo e scopriamo quali si dimostrano più validi! Ovviamente ne mancherà qualcuno, ma questa lista è sicuramente un buon punto di partenza per farsi un’idea.

Deepcool Matrexx 55 mesh
Dimensioni: 440mm × 210mm × 480mm
Supporto mobo fino a E-ATX
Feature: front mesh, pannello laterale in vetro temperato, filtri antipolvere ovunque e filtro magnetico sopra.
I/O: 2 x USB 3.0, 1 x Audio, 1 x Mic
Supporto ventole: 3 da 120/140mm sul front, 2 da 120/140mm sul top ed una da 120mm nel back
Supporto rad: top fino a 280mm (consigliati 240mm per clearance ram) e 360mm nel front
Installazione hard drive: 2 da 3.5” e 4 da 2.5”
Altezza massima dissipatore CPU: 168mm
Lunghezza massima GPU: 370mm
Cable management clearance: 23mm
Lunghezza max PSU: 170mm


Metallic Gear Nero Air
Dimensioni: 200mm x 460mm x 450mm
Supporto mobo fino a E-Atx (280mm)
Feature: pannello laterale in vetro temperato, 2x ventole 120mm rgb nel front, filtri antipolvere ovunque
I/O: 2 x USB 3.0, 1 x Audio, 1 x Mic
Supporto ventole: 2x 120/140mm nel front, 2x 120/140mm nel top, 1x 120mm nel back
Supporto rad: 240/280mm nel front, 240/280mm nel top
Installazione hard drive: 2 da 3.5″, 3 da 2.5″
Altezza massima dissipatore CPU: 170mm
Lunghezza massima GPU: 400mm
Cable management clearence: 36mm
Lunghezza massima PSU: 250mm


Cooler Master H500p
Dimensioni: 542mm x 242mm x 544mm
Supporto mobo fino a E-ATX
Feature: pannello laterale in vetro temperato, front mesh (airflow impeccabile), 2 ventole RGB da 200mm nel front – MasterFan M200R RGB – e 1 ventola RGB da 140mm – MasterFan M140R RGB – nel rear incluse, filtri antipolvere ovunque
I/O: 2 x USB 2.0, 2 x USB 3.0, 1 x Audio, 1 x Mic
Supporto ventole: 3 da 120mm/140mm o 2 da 200mm sul front, 3 da 120mm/140mm o 2 da 200mm sul top, 1 da 120mm/140mm nel back
Supporto rad: fino a 360mm sul front, fino a 360mm sul top
Installazione hard drive: 2 da 2.5”/3.5” e 2 da 2.5”
Altezza massima dissipatore CPU: 190mm
Lunghezza massima GPU: 412mm


Phanteks Evolv x
Dimensioni: 510mm x 240mm x 520mm
Supporto mobo fino a E-ATX
Feature: pannelli laterali in vetro temperato, strisce led incluse, front in alluminio anodizzato (airflow comunque buono), 2 ventole – PH-140MP radiator fan – nel front e 1 ventola – PH-140MP radiator fan – nel rear incluse, filtri antipolvere ovunque
I/O: 1 x USB 3.1 Type-C, 4 x USB 3.0 Type-A, 1 x Audio, 1 x Mic
Supporto ventole: 3 da 120mm/140mm nel front, 3 da 120mm o 2 da 140mm sul top, 1 da 120mm/140mm nel back
Supporto rad: fino a 420mm sul front, fino a 280mm/360mm sul top
Installazione hard drive: 10 da 2.5”/3.5” e 9 da 2.5”
Altezza massima dissipatore CPU: 190mm
Lunghezza massima GPU: 435mm

[RECENSIONE] NZXT H700i Case premium e di design

L’H700i è un case Premium di NZXT della famiglia H, che rispetto a tanti altri case, oltre all’estetica, racchiude molte altre features, che adesso andiamo a vedere insieme nel dettaglio. Partiamo quindi ad analizzare i materiali, che sono parte fondamentale in un case.

Materiali e Qualità

Essendo un case premium (e visto anche il prezzo) è normale aspettarsi una buona qualità nei materiali, e sotto questo punto di vista saremo soddisfatti in pieno. Infatti troviamo praticamente solo alluminio e vetro temperato, eccetto per i filtri anti-polvere posti di fronte alle ventole, che sono realizzati in plastica, come anche qualche guida per il cable management posta sul retro. Perfino le gabbie per gli HHDs e SSDs sono realizzati in metallo e con un intelligente meccanismo di blocco, con il quale si può velocemente montare gli slot, senza dover per forza utilizzare viti e cacciaviti. Anche il pannello frontale in vetro temperato è ben realizzato, e il coperchio posteriore che nasconde il cable management non ha viti ma uno sblocco con molla per smontarlo e rimontarlo molto velocemente.

Estetica e AirFlow

Anche l’occhio vuole la sua parte, ed in questo caso de gustibus non disputandum est. Ma volendo essere oggettivi, oltre ad essere accattivante, non si notano imperfezioni, ma soltanto un design estremamente minimalistico e pulito, come tutte le serie di NZXT. Spigoli accentuati e un look cubico che è un buon compromesso fra uno stile gaming e uno professionale. Insomma, una giusta via di mezzo che potenzialmente potrebbe essere ciò che un utente cerca durante la progettazione di una nuova postazione, ma non vuole esagerare troppo con design da gaming estremi. Molto interessante in questa versione del case è l’Airflow: le ventole frontali non hanno una presa d’aria diretta, ma bensì un coperchio che convoglia l’aria ad una rete in metallo posta su entrambi i lati del case, sia frontalmente che nella parte superiore. Essendo un case Mid-Tower, ciò non va ad inficiare sulle prestazioni, poiché lo spazio è molto ampio, e la quantità d’aria scambiata fra l’esterno e l’interno è molta.

I/O

Per quanto riguarda le porte pre-allestite, troviamo due USB 2.0, due USB 3.1, porta jack audio, porta jack mic ed il tasto di accensione. Il tutto posto sulla parte superiore del case. Il pulsante di accensione è circolare e retroilluminato da un led bianco.

Ventole e LED RGB

Altra peculiarità di questo case sono i LED RGB: troviamo infatti una striscia di led rigida fisicamente avvitata nella parte metallica superiore in prossimità del vetro temperato, inoltre una striscia extra magnetica. Questa, essendo appunto magnetica, la si può attaccare potenzialmente ovunque all’interno del case, per poterlo personalizzare il più possibile, ad esempio per illuminare una specifica zona delle componentistiche. In dotazione troviamo poi la ventola posteriore (da 140mm) e le 3 ventole anteriori (da 120mm). Inoltre sulla parte superiore del case troviamo l’alloggio per inserire altre 3 ventole da 120mm o 2 da 140mm, ove si può anche tranquillamente montare un radiatore a liquido AIO o Custom Loop.

Features originali

Le ventole e i LED sono controllati da un dispositivo intelligente, che troviamo già in dotazione. Questo, oltre ad offrire la possibilità di aggiungere più ventole o led grazie ai più splitter, si può gestire direttamente dal software CAM di NZXT. Questo software, oltre a dare la possibilità di gestire singolarmente i componenti, è dotato anche di intelligenza artificiale. Tramite questa, dopo aver eseguito la procedura di “rodaggio”, si potrà abilitare un profilo dinamico della gestione dell’airflow e delle temperature. Durante il rodaggio il software andrà a registrare le prestazioni paragonate alle temperature, ed in base alle statistiche rilevate, monitorerà e gestirà tutto l’airflow in maniera intelligente, portando una diminuzione sensibile delle temperature in-gaming o in situazioni dove la macchina è sotto stress. Inoltre questo monitoraggio può interagire con i led, andando ad esempio a cambiarne i colori quando la macchina è appunto sotto stress. Utile? L’airflow in questo case Mid-Tower è già sufficiente di natura per gli spazi… una gestione così avanzata porta sì vantaggi, ma non così tanti a mio parere… e i numeri parlano chiaro, come si può vedere anche direttamente dal software che ci mostra la differenza fra un profilo standard e quello con intelligenza artificiale. Altra feature da considerare, oltre al fatto che è super allestito per quanto riguarda supporti e slot per inserire SSD praticamente ovunque, è sicuramente il sistema di cable management: raramente si vedono sistemi simili, e grazie ai numerosi velcri e guide per i cavi è praticamente impossibile creare disordine all’interno del case.

Consigli & Valutazioni personali

Partendo dal presupposto che il design piaccia, è sicuramente un case di fascia alta dove niente è fatto per caso, ogni spazio è ben studiato e di ottima fattura. Visto il prezzo (200€ circa sul mercato italiano) è il minimo che ci si possa aspettare. è sicuramente un case che richiede poco lavoro durante la fase di montaggio poiché tantissime cose sono state già predisposte o studiate in modo tale da non dover impazzire per assemblarle, oltre ad essere molto personalizzabile. Molto consigliato nel caso in cui si vada a creare una configurazione top dove non si vuole chiudere occhio su nulla. Nel caso in cui si voglia creare una configurazione più “umile”, anche della stessa NZXT, si trovano tanti altri case a prezzi più onesti, con i quali si può ottenere lo stesso risultato senza dover investire così tanto.

Tabella delle specifiche tecniche

DimensioniP: 230 mm A: 494 mm P: 494 mm (senza piedini)
P: 230 mm A: 516mm P: 494 mm (con piedini)
Materiale(i)Acciaio SECC e vetro temperato
Peso12,27 kg
Supporto per scheda madreMini-ITX, MicroATX, ATX e EATX
(fino a 272 mm o 10,7 pollici)
Elettronica esterna2 x USB 2.0
2 x USB 3.1 Gen 1
1 x Audio/Mic
FiltriAnteriore e ventilazione alimentatore
Slot di espansione7
Dispositivo intelligente3 canali ventola con massimo 10 watt per
uscita canale*
1 porta LED RGB supporta fino a 4 strisce
LED Gen 1 RGB o 5 ventole Aer RGB
Modulo di rilevamento del rumore integrato
*Nota: se viene utilizzato uno splitter, il controllo
ventola viene regolato in base alla ventola
collegata alla porta a 4 pin. Non utilizzare
adattatori a basso rumore.
Requisiti del sistemaPC con porta USB 2.0 interna aperta e sistema
operativo Windows® 10.
Per scaricare CAM, è richiesta una connessione
a Internet.

Alcune funzionalità CAM richiedono l’accesso a Internet,
un indirizzo e-mail valido e l’accettazione dei Termini di servizio correnti.
Alloggiamenti unità2,5”: 7
3,5”: 2+1
Supporto radiatoreAnteriore: 2 da 140 mm o 3 da 120 mm con
configurazione “push/pull”
Superiore: 2 da 140 mm o 3 da 120 mm
Sistema di raffreddamentoAnteriore: 3 da 120 mm/2 da 140 mm
(inclusi 3 da 120 mm)
Superiore: 3 da 120 mm/2 da 140 mm
Posteriore: 1 da 120 mm/1 da 140 mm
(incluso 1 da 140 mm)
Specifiche tecnicheAer F120 (versione Case)
Velocità: 1200 + 200 giri/min
Flusso d’aria: 50,42 CFM (1,95 m³/min)
Rumore: 28 dBA
Cuscinetto: Rifle Bearing
Aer F140 (versione Case)
Aer F140 (versione Case)
Velocità: 1.000 + 200 giri/min
Flusso d’aria: 68,95 CFM (1,95 m³/min)
Rumore: 29 dBA
Cuscinetto: Rifle Bearing
Spazio liberoGestione cavi: 18 – 22 mm
Spazio libero GPU: Fino a 413 mm
Raffreddatore CPU: Fino a 185 mm
Radiatore anteriore: 60 mm
Radiatore superiore: 30 mm

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Cuffie da gaming 2021. Guida all’acquisto

Stai cercando delle cuffie da gaming? Non sai dove sbattere la testa? Tranquillo, ti aiuterò a trovare il modello adatto a te.
Partiamo subito col chiarire che esistono diversi tipi di cuffie

  • Con il cavo: esteticamente non bellissimo e spesso infastidisce il giocatore ma molto buone quando si parla di qualità dell’audio.
  • Wireless: attraenti ed accattivanti sul lato estetico ma con una generica qualità media dell’audio e il persistente problema della ricarica
  • Con il microfono: utilissime per quando si vuole comunicare con i compagni di gioco senza ausilio di hardware esterni
  • Compatibilità: dobbiamo fare molta attenzione sotto il lato output e/o cavi USB per la compatibilità con altri driver

    Fatta questa breve spiegazione possiamo passare adesso alle cuffie:
  • HyperX Cloud Stinger: di certo le migliori sotto i 50 euro.
    Peso di poco inferiore ai 300 gr.
    Audio pressoché perfetto in tutti i giochi.
    Microfono incorporato con cancellazione del rumore esterno.
    Flessibilità e comodità allo stesso tempo con la possibilità di ruotare i padiglioni di 90°.
    Driver da 50mm che può assumere una posizione parallela alle orecchie, reindirizzando il suono direttamente all’interno dell’orecchio per avere una maggior qualità per il gaming.
    Ultimo ma non per importanza, sono compatibili con diverse piattaforme (dal PC, Xbox One, PS4, Wii e dispositivi moobili.
    L’unica pecca è il poco spazio che intercorre tra i due padiglioni, rendendo scomoda la tenuta a chi ha una testa più grossa.

  • Turtle Beach Atlas One: veramente ottime e anche queste sotto i 50 euro.
    Peso superiore ai 350 gr dato anche dalla fascia superiore rinforzata in metallo.
    Ottimo rapporto qualità prezzo.
    Audio molto buono.
    Padiglioni molto grandi e comodi grazie ai cuscinetti in memory foam pensate per chi porta gli occhiali in modo da alleggerire il contatto con gli occhiali.
    Driver da 40mm.
    Microfono flip-up che attiva il muto in automatico quando lo si alza.
    Ma se odiate il caldo allora evitatele. I cuscinetti, se pur comodissimi, portano al riscaldamento dell’orecchio in primis e della testa. Ottime per l’inverno come scalda orecchie ma pessime d’estate.
    Il microfono in game non è il massimo, ma per 50 euro sono un ottimo affare.

  • Corsair VOID ELITE: prezzo sotto i 75 euro.
    Peso inferiore a 400gr.
    Possibilità di controllare le luci RGB ai lati.
    I driver degli altoparlanti da 50mm rendono il suono vivido.
    Dolby Headphone 7.1.
    Software che permette la personalizzazione delle funzionalità delle cuffie.
    La vera chicca delle Corsair VOID PRO è il microfono unidirezionale che è stato testato per assicurare una comunicazione chiara e cristallina durante il gaming.
    Il tessuto dei padiglioni ha una rete in microfibra traspirante e memory foam che permette comodità e riduce l’accumulo di calore e umidità.
    Come già affermato, il peso di poco inferiore ai 400gr le portano ad essere le più pesanti da portare ma è a mio parere l’unico difetto di queste cuffie che tutto sommato sono davvero buone.

  • Corsair Virtuoso RGB: prezzo di fascia medio/alta che non sfiora i 200 euro.
    Dolby Headphone 7.1.
    Microfono professionale rimovibile.
    Padiglioni in memory foam e una coppia di driver per altoparlanti ad alta densità da 50mm con regolazione di precisione che offre il doppio della frequenza rispetto alle cuffie da gaming tradizionali.
    Struttura molto solida e stabile in alluminio lavorato accompagnata dal software di CORSAIR iCUE per personalizzare al meglio il tuo profilo audio.
    Come le sorelle minori, le Corsair Virtuoso RGB si differenziano dalle altre per il peso assai maggiore capibile dalle aste in alluminio utilizzate per il supporto superiore. Raggiungiamo infatti il chilo di peso

  • ASTRO Gaming A40 TR: prezzo al di sopra dei 200 euro.
    Peso inferiore a 400gr.
    Audio Dolby Sourround.
    Connessione con cavo.
    Microfono di alta qualità con possibilità di rimuoverlo.
    Vestibilità e finiture di qualità per il comfort più totale.
    Troviamo assieme alle cuffie il MixAmp Pro TR che permette di controllare e personalizzare l’audio di gioco. Il mixer aiuta il gamer nel modificare al meglio le impostazioni dell’audio per una coinvolgente esperienza uditiva.
    Se dobbiamo trovare una pecca per queste cuffie allora posso dirvi che i materiali utilizzati sono esteticamente brutti da vedere. Un mix fra plastica ed alluminio che fa storcere il naso a molti per l’estetica. Nota di merito invece per l’audio che è perfetto e personalizzabile per ogni tipo di gamer.

  • ASUS ROG THETA 7.1: prezzo inferiore ai 300 euro.
    Dolby Sourround 7.1 con woofer virtuale.
    Microfono AI per la cancellazione dei rumori.
    Illuminazioni laterali RGB personalizzabili.
    Comfort sapientemente studiato e progettato per un bilanciamento fra comodità e isolamento acustico.
    Tessuto dei padiglioni in tessuto studiato per il raffreddamneto rapido e per ridurre la pressione per chi porta gli occhiali.
    Auricolari in metallo e comandi istantanei che permettono di passare dal suono sourrand a quello stereo con un semplice pulsante one-touch.
    Tutto ciò rigorosamente cablato.

Dissipatori ad aria o a liquido? Cos’è meglio per il gaming nel 2021

Da alcuni anni a questa parte abbiamo visto l’insinuarsi del nuovissimo metodo di raffredamento a liquido della CPU con stile ed efficacia. I radiatori sono ormai in voga fra i gamer professionisti, i quali ritengono che questo metodo di raffredamento sia più efficace e scenico rispetto a quello ad aria.


Di fatto:

  • c’è una maggior dissipazione di calore nei modelli a liquido
  • l’utilizzo di ventole aggiuntive nei dissipatori a liquido permette una minore manutenzione nel tempo
  • possibilità di customizzazione ed espansione del dissipatore anche ad altri componenti del pc
  • overclockabilità

Molto interessante, se non fosse per il fatto che i dissipatori a liquido siano fra i più costosi in assoluto, arrivando anche a costare svariate centinaia di euro. E non è tutto:
i dissipatori a liquido, a differenza di quelli ad aria, hanno una maggiore probabilità di malfunzionamento col tempo se non tenuti in perfette condizioni, andando anche in alcuni casi a danneggiare le altre componentistiche del computer rischiando di distruggerle completamente. Il liquido infatti potrebbe fuoriuscire dai canali appositi e riversarsi sulle parti più fragili o connesse elettricamente.

La controparte a questo modello ad alta praticità, sono i dissipatori d aria, i quali:

  • sono molto meno costosi di quelli a liquido
  • in caso di malfunzionamenti, non rischiamo di compromettere l’intero sistema del pc
  • sono anche queste personalizzabili con varie luci RGB
  • sono comunque molto utili e dissipano il calore in maniera pressoché efficiente

Generalmente i pc preassemblati vengono venduti con i dissipatori ad aria già montati sulla CPU e sono più che discreti. Fanno un ottimo lavoro, mantenendo la temperatura sempre sotto i 50 gradi, che per delle semplici ventole sono davvero pochi.
Potremmo però montare dei dissipatori esterni aumentandone la dispersione del calore come per esempio l’ ARCTIC Freezer 50 venduto con la pasta termica inclusa e la multicompatibilità con i processori si AMD che Intel. Abbiamo anche la possibilità di controllare le luci A-RGB montate accanto alle doppie torri a 6 tubi di calore che offrono una maggior superficie di raffreddamento. E’ dotato poi di due ventole che funzionano nella configurazione push-pull. Il tutto per 60 euro.


Molto simile al Freezer 50 è il BK021 della Be Quiet!, che si differenzia per il poco rumore emesso (quasi inesistente) e per la compattezza del dissipatore stesso che è facilmente incastrabile fra i vari componenti del computer. La multicompatibilità con i vari tipi di processori è presente assieme anche alla personalizzazione dei colori delle luci. La cifra è poco superiore alla Freezer 50, arrivando a sfiorare i 70 euro.


Volendo invece passare ad un modello di raffreddamento a liquido, posso sicuramente consigliarvi il MasterLiquid Lite 240 della CoolerMaster. Molto sottile e facile da montare, silenzioso e utile anche per gli overclock grazie alla sua pompa a dissipazione doppia che permette di isolare il calore. I tubi di grosso spessore consentono angoli acuti o curve strette senza compromettere il profilo interno per garantire un flusso d’acqua continuo e in oltre anche questo modello è multicompatibile. Il prezzo è accessibile a tutti. Si parla infatti di 50 euro.

Guida all’acquisto monitor da gaming 2021

Il monitor è senza dubbio un componente principale per un pc, e deve avere determinate caratteristiche per performare al meglio senza particolari problemi.
Se stai cercando un ottimo monitor da gaming allora qui di seguito ti lascio dei monitor che noi di PopSpace riteniamo siano fra i migliori per rapporto qualità prezzo.

LG 24GN53A

Partiamo subito con uno dei migliori monitor per pc sia per prezzo, risoluzione e tempi di risposta. Stiamo parlando del LG 24GN53A che con il suo FullHD (1920×1080), display a LED, tecnologia AMDFreeSync, tempi di risposta che non superano 1 millisecondo e con l’ irrisorio prezzo che non va oltre i 180 euro, si aggiudica la medaglia d’oro per monitor economico. Dobbiamo soffermarci però sul lato posteriore dello schermo, il quale non convince moltissimo sotto il punto di vista estetico perché presenta un rialzo circolare che riprende tutta la parte centrale, con annesse uscite vicine agli attacchi per l’asta. Questo monitor è di fatto un insieme di economicità e professionalità messi assieme.

Samsung C24RG52FQU

La medaglia d’argento se la aggiudica il Samsung C24RG52FQU. Monitor della compagnia sudcoreana che assomiglia moltissimo al LG per caratteristiche, con una risoluzione FullHD (1920×1080), display a LED, tecnologia FreeSync con un prezzo al di sotto anche questo dei 180 euro. Un punto a favore del monitor è lo schermo ricurvo che permette una visione fino a 178° gradi e che ci permettere di avere un ottima proiezione dello schermo anche negli angoli estremi.
Piccola pecca è il tempo di risposta che si allunga fino a 4 millisecondi. Anche per questo monitor però, abbiamo una caratteristica estetica che lo penalizza sempre sul lato posteriore. Stavolta troviamo un enorme rientranza nella parte centrale con la funzione di proteggere le varie uscite dalla polvere, la quale però non permette ,a chi lo desiderasse, di poter attaccare il monitor ad aste esterne per una maggior mobilità.

MSI Optix G241

Passiamo poi a quello che ritengo sia personalmente uno degli schermi migliori per il gaming. MSI Optix G241 con risoluzione FullHD (1920×1080), meno di un millisecondo per i tempi di risposta e AMD FreeSync. Fino a qui tutto nella norma se non fosse che la multinazionale taiwanese ha voluto aggiungere al suo piccolo schermo una risoluzione dei colori del 20% maggiore a qualsiasi altro tipo di schermo. Ciò significa che vedrete i colori con una nitidezza unica, colorazione accesa e maggiori dettagli in game. Ma tutto ciò non basta. Infatti, per non farci mancare niente, questo monitor ha un pannello IPS che elimina la distorsione dell’immagine e offre minime variazioni di colore quando visualizzate da angolazioni diverse. I pannelli IPS offrono anche immagini cristalline e ottimizzano istantaneamente il colore e la luminosità dello schermo per garantire la migliore esperienza visiva. I monitor generici di solito hanno una frequenza di sfarfallio di circa 200 volte al secondo, il che è impercettibile a occhio nudo, ma può causare affaticamento nel tempo. La tecnologia MSI Anti-Flicker offre un’esperienza visiva molto confortevole riducendo la quantità di sfarfallio. Ultimo ma non per importanza l’Optix G241 è ottimizzato per produrre meno quantità di luce blu visualizzata dal monitor, in modo da poter giocare per periodi di tempo più lunghi senza affaticamento agli occhi. Tutto stupendo, incluso il prezzo che sfiora i 260 euro.

AOC C24G1

Altra validissima alternativa è AOC C24G1 anche questo con una risoluzione FullHD (1920×1080), 1millisecondo di risposta ed il FreeSync Premium (per un gioco ancora più fluido). Troviamo anche qui una tecnologia Anti-Flicker per la riduzione dello sfarfallio dopo ore di sessione di gaming e una curvatura ampia tanto da garantirvi una immersione completa nello schermo. Opzione molto valida e diversa dalle altre perché grazie al suo braccio posteriore regolabile permette a chi gli sta davanti di poter alzare e abbassare a piacimento lo schermo senza particolare difficoltà. Il prezzo per questo piccolo gioiellino si aggira attorno ai 200 euro, ma possiamo trovarlo anche a meno.
Una piccola nota va fatta per i driver scaricabili per la personalizzazione dell’immagine. In fatti, direttamente sul sito della AOC, è possibile scaricare il G-MENU un’app all-in-one che offre il pieno controllo sul monitor direttamente dal PC, con tastiera e mouse. G-Menu di AOC offre tre diverse modalità ottimizzate per FPS, RTS e giochi di corse, attivabili con un solo clic del mouse per migliorare all’istante il tuo gameplay.

ROG Strix XG258Q

Passiamo poi ai veri mostri sacri del gaming ovvero il ROG Strix XG258Q . Questo non è un semplice monitor da gaming, è un portale tridimensionale che ti trasporta direttamente in game grazie al suo FullHd (1920×1080), 1 millisecondo di risposta, G-Sync e Adaptive-Sync,Anti-Flicker, Gameplus Tecnology (direttamente studiata in collaborazione con gamer professionisti) che permette di avere miglioramenti in game mai avuti che ti aiuteranno a sfruttare al meglio il tuo gioco, tecnologia Extreme Low Motion Blur per un gameplay fluido e ultrarealistico. Inoltre ha un aggiornamento a 240hz che lo rende un monitor due volte più veloce del normale, il tutto racchiuso in una cornice estetica emozionante e personalizzabile perché con la sua illuminazione Light Signature permette di creare e personalizzare gli effetti luminosi del monitor.
Tutto questo gli ha permesso di vincere svariati premi nel tempo sia per le performance che per la fluidità rendendolo ad oggi un monitor di altissimo livello. In vendita a 470 euro.

Predator XB3

Vincitore del Reddot Award 2019, il Predator XB3 viene rappresentato come il tipico schermo da veri professionisti che non si accontentano mai perché con la sua risoluzione 4k UltraHd (3840×2160), 1 millisecondo di risposta, altoparlanti integrati, compatibilità con VESA, Anti-Flicker, G-Sync, spettro di colori più ampio, Predator GameView (che permette una regolazione del colore), DarkBoost, GameView4 col quale hai a disposizione 3 modalità di gioco che comprendono Sport, Azione e Racing e fino a 280hz di refresh rate. Ultimo ma non per importanza, dal lato estetico abbiamo la più completa adattabilità alle nostre esigenze grazie al suo braccio che permette una personalizzazione dell’altezza del monitor stesso.
La cifra per questo gioiellino è ben più alta dei monitor presi in considerazione fino ad ora, ma viste le specifiche, possiamo capire il perchè dei suoi 899 euro.

Odissey 9

E possiamo finire in bellezza con un monitor col quale abbiamo già avuto a che fare ossia l’enorme Samsung Odissey 9, al quale abbiamo già dedicato un articolo : https://popspace.it/samsung-odissey-g9-un-monitor-rivoluzionario/

Cyberpunk 2077: rilasciata patch notes 1.1

In questi ultimi due tormentosi mesi Cyberpunk 2077, insieme alla sua software house, si sono ritrovati nell’occhio del ciclone, al centro di polemiche e discussioni circa la non brillante gestione del titolo, soprattutto su console. Per far fronte ad una community insoddisfatta, gli sviluppatori si sono più volte dispiaciuti e hanno ribadito la volontà di rendere il gioco il vero capolavoro che era stato tanto pubblicizzato.

Il 14/01 CD Project Red aveva rilasciato la roadmap di quelle che sarebbero state le patch e miglioramenti nell’ecosistema di Cyberpunk e a quanto pare la promessa è stata mantenuta: ieri infatti è stato annunciato l’update 1.1, già disponibile su tutte le piattaforme, uno dei più importanti e corposi, il quale verrà seguito dalla patch 1.2 nelle prossime settimane, come ha fatto presagire il Tweet rilasciato in tarda serata.

Lo scopo del nuovo update reso disponibile dallo sviluppatore polacco è quello di rendere globalmente più stabile il gioco: accorgimenti per quanto riguarda l’utilizzo della memoria, fix dei vari crash del gioco, aggiustate singole missioni problematiche, dati di salvataggio e molto altro, includendo specifiche ad hoc per ogni piattaforma.

Vi lasciamo il link per accedere a tutte le specifiche.

FONTI:

https://www.cyberpunk.net/it/en/

Apex Legends: Trailer di lancio Stagione 8, Caos!

Ormai mancano poco più di 10 giorni all’arrivo della nuova stagione su Apex Legends e Respawn Entertainment ha già rilasciato il suo trailer di lancio.

Analizzando il trailer della nuova stagione, che si chiamerà “Caos!”, possiamo subito notare la spettacolare presentazione della nuova leggenda unita agli Apex Games ovvero Fuse, dove però, qualcosa andrà storto e Maggie (una vecchia conoscenza del nuovo arrivato) farà esplodere letteralmente tutto, compresa la nostra amata Kings Canyon.

Oltre a Fuse, la stagione 8 implementerà in gioco una nuova arma, il 30-30 Repeater, un fucile a leva originario di Salvo (il pianeta natale di Fuse) che avrà una potenza devastante, inoltre ci sarà un cambiamento radicale su Kings Canyon, dove grazie alle esplosioni ci saranno nuove aree di gioco.

Kings Canyon tornerà nella rotazione delle mappe il 2 Febbraio, giorno in cui uscirà la nuova stagione su tutte le piattaforme e, salvo imprevisti, anche su Nintendo Switch.

Ricordo inoltre che la Stagione 8 cade con l’anniversario dei due anni di Apex Legends, e secondo alcuni leak ci saranno grandi novità tra cui nuove modalità e eventi a tema collezionabili!

League of Legends-Wild Rift, Patch Notes 2.0a

Il 18/01 è stata rilasciata la nuova patch 2.0a per League of Legends-Wild Rift, mantenendo il ritmo promesso di rilascio patch ogni due settimane, dove sono stati apportati cambiamenti a champion e items di gioco, per rendere il gioco più bilanciato.

Ecco qui elencate le specifiche:

AURELION SOL: ci sono stati due nerf in risposta alla percentuale di vittore registrata, dove sono state apportate modifiche in termini di movement del champ

Fonte: Universe League of Legends

(1) Supernova

-Bug risolto: Aurelion Sol non guadagna più il 20% di velocità di movimento quando scaglia il proiettile di Supernova

(3) Cometa leggendaria

-Velocità di movimento passiva massima: 40% → 20%

EVELYN: rimane invariata la capacità di jungler di evelyn, a discapito del suo ruolo come mid-laner 

Fonte: Universe League of Legends

(1) Aculeo dell’odio

-Rapporto PM: 0,5 → 0,45

-Mana: 25/30/35/40 → 30/35/40/45

-Danni ai minion: 100% a tutti i livelli → 35/40/45/50%

GRAGAS: subisce un leggero nerf per evitare il forte vantaggio negli scontri singoli 1v1

Fonte: Universe League of Legends

Statistiche base

-Salute per livello: 125 → 115

(P) Happy Hour

-Ricarica: 7 secondi → 8 secondi

(1) Barile rotolante

-Mana: 55/60/65/70 → 65/70/75/80

-Danni ai minion: 70% → 50%

LEE SIN: per lee sin è stata apportata una sola modifica sulla prima abilità

Fonte: Universe League of Legends

(1) Onda sonica

-Gittata bersaglio: 11 → 10

-Danni base: 60/100/140/180 → 55/90/125/160

MISS FORTUNE: semplicemente troppo rotta!

Fonte: Universe League of Legends

(1) Doppio colpo

-Danni base: 30/60/90/120 → 20/50/80/110

(2) Andatura

-Velocità d’attacco: 40/60/80/100% → 30/50/70/90%

SHYVANA: alla nostra simpatica dragonessa sono state ridimensionate statistiche base e bonus derivati dall’uccisione dei draghi.

Fonte: Powned

Statistiche base

-Armatura: 45 → 40

(1) Doppio morso

-Rallentamento (buff Drago della montagna): 60% → 40%

(2) Ciclone incendiario

-Danni base: 25/45/65/85 → 25/40/55/70

(Suprema) Discesa del dragone

-Salute bonus in Forma del drago (buff Drago dell’oceano): 150/250/350 punti salute → 100/150/200 punti salute

WUKONG: vista la sua rapidità nel junglare sono stati apportati dei buff

Fonte: Universe League of Legends

(2) Guerriero insidioso

-Tempo di invisibilità: 1,5 secondi → 1 secondo

-Danni clone: 50% a tutti i livelli → 20/30/40/50%

(3) Colpo della nuvola

-Bonus velocità d’attacco: 35/40/45/50% → 25/35/45/55%

ITEMS

ANGELO CUSTODE:

Costo totale: 2800 oro → 3100 oro

Costo per combinare: 400 oro → 700 oro

Attacco fisico: 45 → 40

Ricarica Resurrezione: 180 secondi → 210 secondi

ROTAZIONE CAMPIONI GRATUITI

21 – 27 gennaio: Ahri, Amumu, Evelynn, Ezreal, Jax, Nami, Seraphine, Sona, Vayne, Wukong

28 gennaio – 3 febbraio: Alistar, Braum, Fiora, Gragas, Kai’Sa, Olaf, Singed, Twisted Fate, Vayne, Yasuo

TIER LIST AGGIORNATA, PATCH 2.0A

Qui vi lasciamo un link per accedere al video del canale YouTube
“ProGuides Wild Rift League of Legends Mobile Tips” dove potete trovare la nuova tier list dei champion.

Fonti:

https://wildrift.leagueoflegends.com/it-it/

Samsung Odissey G9, un monitor rivoluzionario

Forse uno dei monitor più attesi in termini di tempo, nel senso che è stato annunciato da Samsung al CES di Las Vegas ed è uscito sul mercato ben 6 mesi dopo; oggi parliamo di uno dei migliori monitor da gamign che ci siano in circolazione: Samsung Odissey G9.

Odissey G9 è un monitor, aiutatemi a dirlo, ENORME, nel vero senso della parola, si presenta in tutta la magnificenza racchiusa nei 49”, che, insieme al suo aspetto 32:9, lo rendono un monitor super immersivo pensato apposta per il gaming. Supporta l’HDR10+ ed ha una risoluzione Dual Quad High Definition DQHD da 5120×1140 pixel. Il refresh rate è pazzesco, infatti raggiunge i 240Hz che permettono una fluidità di gioco che in pochi hanno.

Le 4 caratteristiche principali sono:

  • Curvatura: 1000R, l’ultima frontiera della tecnologia dei monitor curvi
  • Risoluzione eccellente: QLED, HDR1000 e risoluzione DQHD
  • Dual QHD display, con il formato 49 pollici è come avere a disposizione 2 ampi monitor accanto
  • Infinity core Lighting design che aggiunge un tocco di stile.

MIGLIORI GIOCHI

Avendo un monitor così performante ed immersivo non è difficile trovare giochi da adatti a Samsung Odyssey G9, ma noi vogliamo consigliarvene qualcuno:

  • Giochi di guida, sicuramente Formula 1 è il primo gioco da provare su questo monitor, che, grazie alla curvatura ci fa sembrare di essere nell’abitacolo della vettura.
  • Giochi di guerra, non sto neanche a dirlo, Warzone è perfetto, vedrete arrivare nemici da ogni dove ma avrete anche più possibilità di individuarli.

Il futuro si chiama Esports, business da oltre 3 Miliardi

Il futuro si chiama esports. Esports, letteralmente electronic sports, è questo il fenomeno del momento che sta occupando la scena mondiale. Diffusi prevalentemente in America ed in Asia, ma non disperate, l’Italia non è di molto indietro, infatti il 27-28 luglio il teatro olimpico di Roma è stato lo scenario delle spettacolari finali mondiali di Esports. Una cerimonia di apertura con artisti veri mischiati ad ologrammi al limite del surreale, 100mila spettatori presenti e 16 milioni da casa a seguire la diretta in streaming mondiale, è questo l’impatto degli esports, un impatto impressionante di audience ma allo stesso tempo economico, infatti crea un business da, udite udite: 1 miliardo di dollari con 450 milioni di audience. Si pensa che entro il 2020 potrebbe raggiungere un business da 1,5 a 3 miliardi, cifre da capogiro rispetto alla concenzione che hanno la maggior parte delle persone rispetto al gaming . Con queste cifre e con questo audience gli esports non sono più ascrivibili sotto la semplice dicitura di fenomeno, infatti molte scommesse imprenditoriali stanno puntando su questi, basti pensare che Rewired.gg, società di investimento che opera nel mondo degli esports ha iniettato nelle casse del Team Vitality (team transalpino fondato nel 2013 famoso in tutto il mondo) la bellezza di 34 milioni di Euro per costruire il futuro.

“Il futuro si chiama esports, fruttano un business da 3 miliardi di dollari entro il 2020”

Gli Esports si sono affermati in maniera del tutto indipendente dalle normali discipline sportive, grazie ad un continuo sviluppo delle tecnologie del gioco digitale e alle opportunità offerte dalla rete sempre più performante. Basti pensare che da un paio d’anni, anche grazie allo sviluppo delle reti, eventi sportivi internazionali, vengono superati in termini di audience da competizioni globali degli esports come League of Legends World Championship. 

LOL o League Of Legend che dir si voglia, “è un gioco online che unisce la velocità e l’intensità di un RTS a elementi di un gioco di ruolo. Con un roster di campioni in costante espansione e con aggiornamenti frequenti 2 squadre si affrontano, l’una contro l’altra, in varie arene con differenti modalità”. Questa è la definizione che da il sito ufficiale di League of Legends, per i giocatori è diventato un vera e propria ossessione da non perdere e da seguire in streaming sulle varie piattaforme (prevalentemente twitch), o dal vivo, infatti domenica 10 novembre 2019 hanno preso luogo in un’AccorHotelts arena strapiena, 20mila posti riempiti, le finali mondiali del famoso GDR per pc. La finale ha visto affrontarsi il team iberico “G2” perdente 3-0 contro il team di Pechino “Fun Plus Phoenix”. Non c’è stata partita fin dall’inizio, supremazia del team cinese come più volte successo negli ultimi anni, infatti il trofeo si è accasato in Asia e non si sposta dal 2012. Quest’anno era contenuto in uno scrigno di Louis Vuitton.

Uno spettacolo unico, grazie, anche qui, alla strabiliante cerimonia d’apertura, marchio di fabbrica per le produzioni Riot Games. 

“Sviluppo della rete abbinato all’audience, spettacolo e supremazia cinese: le finali di LOL a Parigi”

Sognando le olimpiadi

Dietro agli eventi e all’audience degli esports ci sono praticanti e appassionati, ormai milioni nel mondo, che si pongono una domanda fondamentale: il mondo sportivo adotterà mai una strategia seria per gli esports?

Ebbene si, gli esports sognano le olimpiadi, ma nel 2020 le sfioreranno solamente, non saranno infatti presenti nel medagliere, ma dal 22 al 24 luglio l’Intel World Open farà parte degli eventi che anticiperanno l’inizio delle olimpiadi di Tokyo 2020 con un evento dal vivo. Un esperimento che sa di futuro, infatti Kit Mcconnell (sports director del CIO) dichiara di essere entusiasta e curioso di imparare da questo evento e di voler interagire con la comunità esports di tutto il mondo. l’intel World Open comprenderà Street Fighter V e Rocket League, due giochi scelti non a caso vista la loro fama e la facilità di comprensione anche per chi non conosce di per sé gli esports. In palio, anche qui cifre da mettersi le mani nei capelli, intel mette 500mila dollari, 250mila per evento.

“Gli esports sfiorano le olimpiadi 2020”

Insomma gli esports non sono più un semplice fenomeno, sono una realtà che si sta affermando sempre più sulla scena mondiale, una realtà che crea un business proficuo con la possibilità di investimenti sostanziosi e opportunità di guadagno per le aziende investitrici e per gli aspiranti giocatori. Ma sono anche un fantastico sport, ci prendiamo la briga di chiamarlo sport ora, che da la possibilità a chiunque di diventare un professionista e per questo ci auguriamo di vederli nel medagliere ai giochi olimpici di Parigi del 2024.

fonti: la gazzetta dello sport e repubblica.