The Binding of Isaac – La modalità co-op online è in arrivo

The Binding of Isaac In la modalità co op online

Confermato: “The Binding of Isaac”, oltre alla modalità co-op locale, supporterà presto anche quella online!

Il celebre roguelike su un bambino che fugge dalla madre sarà presto pronto per essere giocato in co-op online. The Binding of Isaac supporta la cooperativa locale da molto tempo, ma quella online ancora gli mancava.

Il produttore esecutivo di The Binding of Isaac, Tyrone Rodriguez, ha pubblicato oggi uno screenshot che confermano le teorie di qualche mese fa che la funzionalità fosse in fase di sviluppo.

Non è probabilmente una coincidenza che oggi ricorra il 12° anniversario dell’uscita del titolo roguelike su Steam, quando si trattava di un gioco progettato per aiutare il co-creatore Edmund McMillen a familiarizzare con il design dei roguelike allo scopo di sviluppare Mewgenics.

Lo ha ricordato McMillen stesso in un video su TikTok postato per celebrare l’occasione, descrivendo l’allora non facile procedura necessaria per portare un flash game su Steam.

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Ha anche accennato a un “grande” aggiornamento in arrivo per Binding of Isaac Repentance, confermando la funzione cooperativa online sia con uno screenshot che con il commento: “molti di voi sanno già di cosa si tratta”.

Dodici anni sono un periodo lungo per lo sviluppo di un unico gioco, ma non è una novità nella sfera indie: Terraria e Stardew Valley, infatti, continuano a crescere e ampliarsi. Nel frattempo, il povero Mewgenics non è ancora uscito, ma dovrebbe arrivare nel 2024.

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Mineko’s Night Market e Paleo Pines – Due nuovi cozy games disponibili per Nintendo Switch, PlayStation e PC!

Mineko's Night Market e Paleo Pines Due nuovi cozy games disponibili per Nintendo Switch PlayStation e PC!

Ecco due rilassanti giochi appena usciti su Nintendo Switch, PlayStation e PC tramite Steam: “Mineko’s Night Market” e “Paleo Pines”!

Il mercato dei cozy games conta due nuove aggiunte a partire da ieri. Si tratta di Mineko’s Night Market e Paleo Pines, due titoli molto diversi ma allo stesso modo adatti a rilassarsi e a staccare per qualche ora.

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Mineko’s Night Market è disponibile per Nintendo Switch, PlayStation 5 e PC tramite Steam, mentre Paleo Pines può essere giocato su Nintendo Switch, PlayStation 5, Xbox One, PlayStation 4, Xbox Series X/S e PC tramite Steam!

Mineko’s Night Market

Link a Steam

“Mineko’s Night Market è un gioco che celebra la cultura giapponese presentando al contempo una storia commovente di amicizia, tradizione e tanti, tanti gatti.”

“Vestite i panni di Mineko, una ragazza curiosa appena arrivata nella sua nuova casa su un’isola di ispirazione giapponese che si trova in difficoltà, alla base del monte Fugu. I superstiziosi abitanti dell’isola venerano il gatto del sole, Nikko.”

“Quello che si è sempre pensato essere un mito tramandato da tempo sta lasciando perplessa la città, visto che negli ultimi giorni gli abitanti dell’isola hanno iniziato ad avvistare Nikko.”

“Scoprite i segreti della città e riportate il villaggio in crisi al suo antico splendore. Nel frattempo, gestite le vostre attività quotidiane, completate i vari lavori, avventuratevi in missioni stravaganti e realizzate oggetti particolari in vista del settimanale Night Market!”

Paleo Pines

Link a Steam

“Scopri Paleo Pines, un’incantevole isola dal passato misterioso popolata da dinosauri ed esseri umani. L’evoluzione ha preso una strada diversa qui, creando un paradiso in cui queste due specie coesistono in armonia.”

Parti all’avventura con Lucky, la tua amica dinosauro, per svelare i segreti dell’isola e stringere nuove amicizie. Il tuo arrivo sull’isola non è passato inosservato: gli abitanti non vedono l’ora di accoglierti e aiutarti nella tua missione (e magari di darti qualche compito da svolgere!).”

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“Preparati a coltivare primizie, aiutare gli esseri umani al villaggio, fare amicizia con dinosauri adorabili e riportare alla luce la storia dimenticata dell’isola, tutto con lo scopo di creare il ranch dei tuoi sogni.”

Cosa aspettate? E soprattutto, quale giocherete per primo?

Banishers: Ghosts of New Eden rimandato a febbraio

Banishers Ghosts of New Eden rimandato a febbraio

L’uscita del nuovo GDR sovrannaturale della DON’T NOD, “Banishers: Ghosts of New Eden” uscirà tre mesi dopo la data originariamente prevista!

Il publisher Focus Entertainment e lo sviluppatore DON’T NOD hanno posticipato il GDR d’azione e di caccia ai fantasmi Banishers: Ghosts of New Eden. L’uscita del gioco è stata spostata dalla data fissata in precedenza, il 7 novembre 2023, al 13 febbraio 2024. Il titolo sarà disponibile per PlayStation 5, Xbox Series e PC tramite Steam.

L’amministratore delegato della Focus Entertainment, John Bert, e il CEO della DON’T NOD, Oskar Guilbert, hanno dichiarato in un comunicato stampa di aver preso questa decisione dato il momento di intensi rilasci di giochi AAA per PC e console che si profila verso la fine dell’anno.

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“Siamo convinti che l’uscita commerciale di Banishers: Ghosts of New Eden in un periodo meno saturo gli porterà l’attenzione che merita”, hanno anche aggiunto.

Ecco una panoramica del gioco, fornita dalla Focus Entertainment: “New Eden, 1695. Antea Duarte e Red mac Raith sono amanti e Banishers, cacciatori di fantasmi che hanno giurato di proteggere i vivi dalla minaccia di fantasmi e spettri ancora sulla terra.”

“Dopo una disastrosa ultima missione, Antea viene ferita a morte e diventa uno degli spiriti che detesta. Nelle selvagge e infestate terre del Nord America, la coppia cerca disperatamente un modo per liberare Antea dalla sua nuova condizione.”

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“Immergetevi in una storia bellissima, intima e potente tra due amanti predestinati. Nei panni dei Banishers, entrate nelle vite delle comunità di New Eden e risolvete casi inquietanti in un mondo mistico e ricco di storia, afflitto da creature soprannaturali e antichi segreti.”

“Usate il vostro ingegno o combinate i poteri spirituali di Antea e l’arsenale di Red per sconfiggere e bandire le anime che tormentano i vivi.”

“Decisioni impegnative si presenteranno sul vostro cammino, influenzando drasticamente la vostra storia e il destino degli abitanti di New Eden, siano essi persone viventi o anime erranti. Quanto comprometterete il vostro voto di caccia ai fantasmi per il bene della vostra amata che è diventata uno di questi spiriti?”

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  • Giocate nei panni di Antea e Red e combattete le forze soprannaturali con la magia, le armi e i poteri spirituali.
  • Sbloccate nuovi equipaggiamenti e abilità per liberare tutta la potenza dei Banishers.
  • Scoprite gli antichi segreti e i misteri nascosti di un mondo mistico e ricco di storia.
  • Secondo le caratteristiche del rinomato studio DON’T NOD, dovrete fare scelte significative e moralmente ambigue che influiscono sulla storia, sul mondo e sul destino di tutti i personaggi, vivi o morti che siano.

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Homebody – Nel loop dell’orrore anni ’90 [Recensione]

Homebody Ti piacciono i film dell'orrore? [Recensione]

Ecco la mia recensione di “Homebody”, gioco di horror psicologico dei Game Grumps e della Rogue Games, Inc!

Parto subito col dire che Homebody non è un gioco per tuttə. Contiene sangue, body horror, rappresentazioni di depressione, ansia e disturbo ossessivo compulsivo. In più, oltre a questi elementi, crea un senso di inquietudine e paura generale che può risultare difficile da affrontare lucidamente.

Mi metto in prima persona tra gli utenti a cui può risultare difficile da giocare. Questo, però, non mi ha impedito di riconoscere quanto sia un gioco fuori dal comune, nonostante i cliché, e quanto riesca nel suo intento di creare un’atmosfera di oppressione pressoché totale.

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La descrizione ufficiale di Homebody lo descrive come “un puzzle game di sopravvivenza horror su un gruppo di amici tormentati dai ricordi del passato e braccati da un killer implacabile. O vai avanti o morirai nel tentativo di farlo.”

La premessa è esattamente questa. Il personaggio principale, Emlily, è una ragazza che soffre di depressione e OCD che si accinge a trascorrere un weekend in una casa nei boschi con dei vecchi amici per ammirare lo sciame meteorico delle Perseidi.

Già prima di arrivare a destinazione, Emily è tormentata da ansia sociale e insicurezza, e anche quando raggiunge le persone a cui una volta era molto legata, le preoccupazioni non diminuiscono. Tanto più che uno degli amici, che doveva unirsi a loro la sera prima, ancora non si vede.

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Improvvisamente, salta la corrente. La porta è bloccata. Il generatore è in cantina. La cantina è off limits. Sembra che bisognerà mettersi comodi e aspettare il mattino successivo- ah, no. Una figura con addosso una veste da camera, sul volto una strana maschera e in mano una lama compare dal nulla, sicuramente non da fuori, visto che la porta è sbarrata.

Trascinandosi per i corridoi con passo incerto ma più veloce di quanto sembri, l’essere è inesorabile (e comandato dall’IA, quindi anche imprevedibile). Potete provare a scappare, ma vi troverà, come ha fatto con i vostri amici.

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Qui sorge l’inghippo. Prima che Emily se ne accorga, sono di nuovo le 7 di sera e lei è appena arrivata alla casa nel bosco. Che sta succedendo? Perché nessuno dei suoi amici ha memoria dell’accaduto? E soprattutto, come se ne esce?

La casa è disseminata di indizi per risolvere puzzle di medio-alta difficoltà. Ad incrementare la difficoltà dei puzzle, però, è il tempo che passa. Infatti, dopo solo un paio d’ore, puntualmente salterà la luce, e a quel punto mancherà poco all’arrivo dell’essere senza volto.

Il concetto già visto del loop si unisce alle dinamiche da puzzle game per creare un’esperienza di gioco avvincente ma anche frustrante. Per risolvere certi puzzle, infatti, spesso servono più tentativi, e c’è sempre il rischio di venire sorpresi a metà della risoluzione.

Per questo motivo la velocità è di massima importanza, e purtroppo i comandi a volte non sono d’aiuto in questo, soprattutto se non siete abituatə a giochi in cui doversi muovere molto velocemente e con precisione, anche a causa dei cambi di inquadratura che, per quanto decisamente d’effetto, possono rallentare la vostra corsa. Ma non preoccupatevi, dopo qualche loop inizierete a prenderci la mano.

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L’atmosfera da slasher nostalgico anni ’90 è davvero ben riuscita, e l’horror classico si unisce a quello psicologico per creare ancora più disagio. La tensione è costante, il tempo e la figura omicida sembrano essere sempre sul punto di avere la meglio su di voi e questo inficia la concentrazione necessaria a risolvere i vari rompicapo.

Ci sono dei punti in cui nascondersi, però si rompono dopo solo due utilizzi, lasciandovi scoperti.

Ogni volta che verrete uccisi, vedrete delle immagini, scene o persone prima che il loop riprenda, mostrandovi il passato di Emily, le sue paure, o dandovi consigli. Dopo un po’, qualcosa nel loop sembra diverso. Oltre alla legittima domanda “quando finirà tutto questo”, inizia a farsene strada anche un’altra, forse più inquietante: “cosa c’entra tutto questo con me?”

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Non faccio spoiler sul finale, lascio a voi la possibilità di scoprirlo e interpretarlo a modo vostro. Consiglio il gioco a chi è fan dell’horror e dei puzzle game, ma soprattutto a chi ragiona bene sotto pressione e non si fa scoraggiare dalla ripetitività di alcuni loop.

Ringrazio la Rogue Games e Keymailer per averci fornito la chiave che mi ha permesso di provare questo titolo, disponibile su Steam, Nintendo, PlayStation e Xbox!

In conclusione, inserisco questo tweet dei Game Grumps per farvi mostrare da loro, anche visivamente, come appare una tipica sessione di gioco su Homebody.

Tales of the Shire: A The Lord of the Rings Game – Wētā Workshop annuncia un gioco in cui vivere da Hobbit

Tales of the Shire A The Lord of the Rings Game Wētā Workshop annuncia un gioco in cui vivere da Hobbit

Wētā Workshop e Private Division hanno annunciato un cozy game ambientato nella Contea: “Tales of the Shire: A The Lord of the Rings Game”!

Avete mai sognato di vivere come uno hobbit? E non uno che viene coinvolto in una grande avventura, ma uno che rimane nella Contea, tra fattorie e banchetti, senza preoccuparsi di orchi, draghi o profezie. Se vi è mai capitato di esprimere un desiderio simile, sembra che Wētā Workshop, in collaborazione con l’editore Private Division, stia per far avverare il vostro (anzi, il nostro) sogno in Tales of the Shire: A The Lord of the Rings Game.

Non si sa ancora molto di Tales of the Shire al di là del teaser. Quel che è certo è che si tratterà di un gioco esplicitamente rilassante, un “cozy game” ambientato nella Contea del mondo Tolkeniano.

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Wētā e Private Division hanno annunciato la loro collaborazione un anno fa, dichiarando di star sviluppando un gioco ambientato nell’universo della Terra di Mezzo. Assicurarono anche che Wētā Workshop aveva ricevuto i diritti necessari sulle opere letterarie della serie, ottenendo così “la più ampia licenza creativa per interpretare la lore soggiacente ai libri”.

È stato anche rivelato che sarebbe stato molto “diverso da ciò che i fan hanno giocato in precedenza”, il che ha senso dato il genere del gioco.

Wētā Workshop e il suo legame alla Terra di Mezzo

Se non conoscete Wētā Workshop, si tratta di una società neozelandese di effetti speciali che, tra i tanti progetti a cui ha preso parte, ha contribuito alla produzione di oggetti di scena per i film di Peter Jackson, Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. Da allora, ha lavorato a numerosi progetti popolari come Avatar – La via dell’acqua, M3GAN e Cocainorso.

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La divisione videogiochi di Wētā è stata fondata nel 2014 e finora è stata responsabile di numerosi progetti incentrati su VR e AR. Secondo un comunicato stampa, però, Tales of the Shire sarà un gioco più tradizionale, e arriverà su console e PC nel 2024.

Non avremo ulteriori dettagli fino al prossimo anno, quando il gioco verrà svelato del tutto, quindi dovremo aspettare ancora un po’ prima che i nostri sogni hobbit diventino realtà. Nel frattempo, godetevi il trailer qua sotto!

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Par for the Dungeon – Dungeon crawler e minigolf si incontrano [Recensione]

Par for the Dungeon Dove dungeon crawler e minigolf si incontrano [Recensione]

Ecco la mia recensione della versione beta di “Par for the Dungeon”, il nuovo gioco della Sleeping Giant Games!

ATTENZIONE: La recensione si basa sulla versione beta di Par for the Dungeon, in uscita il 17 ottobre!

La premessa di Par for the Dungeon è semplice: siete una pallina da golf, in un mondo fantasy medievale, e il vostro rotondissimo cagnolino è stato rapito dagli infidi Bogeys.

Orde di nemici pattugliano ogni livello, e solo una volta che li avrai sconfitti tutti si aprirà la buca tramite cui passare al livello successivo.

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Unendo le meccaniche di una partita di minigolf e le dinamiche di un coloratissimo dungeon crawler, aggiungendo un design accattivante e la possibilità di personalizzare sia Cal (la pallina) che il suo fidato compagno, la Sleeping Giant ha creato un passatempo davvero valido.

Dalle animazioni ai personaggi, dalle ambientazioni agli ostacoli, l’originalità e allo stesso tempo semplicità di questo puzzle game funzionano splendidamente insieme.

Man mano che supererete un livello dopo l’altro, sempre più armi entreranno a far parte dell’arsenale di Cal. Queste possono essere acquistate di livello in livello tramite le monete che raccoglierete nel livello stesso.

Par for the Dungeon Dove dungeon crawler e minigolf si incontrano [Recensione]
Cr: Sleeping Giant Interactive

Ogni livello è composto da tre sotto-livelli. Come nel golf, lo scopo è cercare di raggiungere le buche con il minor numero di mosse possibile. Superare di gran lunga il “par”, ovverosia il numero pre-determinato di colpi che dovrebbero essere impiegati per completare una buca, non vi farà ottenere tutti e tre i punti a fine livello.

Se invece vi terrete molto al di sotto il par, oltre ad i tre punti massimi, sbloccherete anche una corona di diamante. Queste corone non servono tanto a progredire nel gioco quanto a sbloccare nuove e divertenti skin per il vostro personaggio.

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L’unica cosa che cambierei sarebbe aggiungere la possibilità di riprovare un sotto-livello specifico invece di doverli riprovare sempre tutti e tre per cercare di ottenere un punteggio più alto.

Il mio consiglio, se un livello non dovesse concludersi come speravate, è di non impuntarvici, ma di tornarci magari più avanti, dato che cercare a tutti i costi di tenersi al di sotto del par e ottenere le corone potrebbe rendere l’esperienza frustrante piuttosto che piacevole (ci sono passata).

Ringrazio di cuore la Sleeping Giant Interactive per averci mandato tramite Keymailer la chiave del gioco, che mi ha permesso di provare la versione ormai quasi ultimata di Par for the Dungeon, in arrivo su Steam, iOS e Android il 17 di ottobre!

Mediterranea Inferno – Depressione e surrealismo [Recensione]

Mediterranea Inferno Depressione e surrealismo [ Recensione]

“Mediterranea Inferno”, un’inquietante visual novel ambientata in un’estate pugliese, è ora disponibile su Steam!

“Esplora i demoni interiori di tre amici d’infanzia durante una vacanza estiva. Aiutali a riavvicinarsi e a riscoprire sé stessi mentre porti alla luce segreti, paure e ossessioni. Una visual novel evocativa e inquietante, dal creatore di Milky Way Prince – The Vampire Star.”

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Sviluppato da Eyeguys ed edito da Santa Ragione (che ringrazio per avermi mandato la chiave per provare il loro gioco), Mediterranea Inferno è un titolo che gioca sul surrealismo come chiave di lettura dei demoni interiori della Generazione Z.

Am I envious? No, I’m just Gen Z.

I protagonisti di questa visual novel sono tre ragazzi di Milano, Claudio, Mida e Andrea, che si ritrovano insieme per la prima volta dopo la pandemia. Il trio, una volta inseparabile, era noto come “I Ragazzi del Sole” per come la vita notturna della città ruotava intorno a loro.

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Nel 2020, però, l’isolamento li ha allontanati. Siamo ora nel 2022, ed i tre decidono di passare qualche giorno di vacanza insieme in Puglia, in memoria dei vecchi tempi.

Anche se all’inizio sembra che nulla sia cambiato tra di loro, viene presto a galla che il trauma dell’isolamento forzato ha avuto su ciascuno di loro effetti molto più profondi di quanto vogliano dare a vedere.

Divided yet inextricable, self-centered but obsessed with each other, prideful and bleeding.

Quando un’entità sovrannaturale offre loro degli invitanti frutti, con la promessa di un “Miraggio” in cui vivere un momento di estasi, per i tre comincia un percorso tra l’escapismo e la realtà, tra un incubo e un altro, dato che ormai anche la vita vera sembra un sogno lontano.

La loro psiche tormentata viene amplificata in questa sorta di trance, tra immagini inquietanti e psichedeliche che esprimono quei sentimenti che non riescono a confessare gli uni agli altri.

Mediterranea Inferno Depressione e surrealismo [Recensione]
Mediterranea Inferno

Ѐ difficile non rivedersi, almeno in parte, negli stati d’animo e nelle paure dei tre ragazzi. Alienati, soli, stanchi, persi: la sensazione di un futuro incerto si scontra con l’ansia per gli anni perduti a causa della pandemia. Il rifugiarsi in un passato idealizzato si accavalla ad un profondo rancore, un sentimento difficile sia da gestire che da indirizzare verso qualcuno in particolare.

Non è un gameplay leggero da affrontare, soprattutto perché porta all’estremo tematiche che, a quasi quattro anni dal 2020, risultano ancora attuali. Il testo non è sempre di facile comprensione, ma questo viene compensato dalle immagini, esplicative nella loro crudezza. A tratti, queste presentano anche sangue ed elementi di leggero body horror, che possono non essere adatti ad ogni gamer.

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Il gioco presenta luci stroboscopiche e flash che possono dare fastidio a chi soffre di fotosensibilità, come preannuncia una schermata all’avviamento del gioco. L’arte è ricca di simbolismo e d’impatto tanto quanto la storia, ed ogni scelta influenzerà le relazioni tra i personaggi e l’andamento della trama.

Preparatevi ad un viaggio turbolento nell’interiorità di tre ragazzi giovani e già stanchi della vita, prigionieri di un terrore esistenziale più grande di loro e della loro amicizia.

Lies of P: 7 consigli utili per principianti

Lies of P consigli utili per principianti

Ecco 7 utili consigli per iniziare al meglio la vostra avventura nel nuovo Soulslike della FromSoftware “Lies of P”!

Lies of P è un gioco in cui Pinocchio si fa strada in una città di ispirazione londinese, Krat, distruggendo pupazzi meccanici. In pieno stile FromSoftware, Lies of P è pieno di combattimenti lenti e studiati, che richiedono particolare attenzione alla difesa e alle schivate.

Questa guida per principianti include consigli e cose che dovrete tenere a mente durante le vostre prime ore di gameplay in Lies of P.

1. Parare sarà la vostra arma segreta

Lies of P assomiglia vagamente a Bloodborne, ma in realtà ha più cose in comune con Sekiro: Shadow’s Die Twice, nel senso che è tutto incentrato sulle parate.

In Lies of P è possibile schivare gli attacchi nemici (e sarà necessario farlo quando questi si illumineranno di rosso e diventerà impossibile bloccarli), ma il gioco incentiva a tenere alta la guardia con la propria arma.

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Contrattaccare un nemico dopo aver bloccato un suo attacco con la guardia è molto più veloce. Allo stesso modo, è possibile passare da un attacco a una mossa di difesa molto rapidamente in Lies of P. Il rotolamento, invece, è piuttosto lento, il che rende la guardia una mossa migliore sia in fase offensiva che difensiva.

Quando si viene colpiti con la guardia alzata, si subisce una piccola percentuale di danni (in base all’arma) e si ottiene un effetto chiamato Guard Regain. Questo effetto vi dà la possibilità di recuperare parte della salute appena persa attaccando il nemico.

2. Attenzione a parare al momento giusto

Se sincronizzate la parata proprio nel momento in cui venite colpiti da un attacco nemico, eseguirete una guardia perfetta. In caso di guardia perfetta, non riceverete alcun danno da un attacco parato e, cosa ancora più importante, potrete potenzialmente far barcollare il vostro nemico.

Dopo un numero sufficiente di parate perfette, la barra della salute del nemico diventerà bianca. Se riuscirete a colpire il nemico con un attacco caricato entro una breve finestra temporale, lo farete barcollare, facendolo cadere a terra e rendendolo vulnerabile.

Questo è uno dei modi migliori per uccidere i boss e i bersagli più grandi, quindi prestate molta attenzione alle sequenze di attacco del nemico in modo da poterle bloccare con precisione.

3. Non esitate ad usare le cariche della Pulse Cell

La Pulse Cell è ciò che vi permetterà di curarvi in Lies of P. Otterrete diverse cariche (che aumenteranno con il proseguire del gioco) ogni volta che vi riposerete presso uno degli Stargazer. Tuttavia, questo non è l’unico modo per recuperare le cariche della Pulse Cell dopo averle spese per curarsi.

Una volta azzerate completamente le cariche della Pulse Cell, tutti i danni subiti andranno lentamente a ricaricarla. Quando la barra sarà piena, guadagnerete una carica. Dopodiché, i danni non ricaricheranno più la Pulse Cell.

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Questo significa che spendere tutte le cariche di impulso in un combattimento non è una condanna a morte. Basterà giocare con attenzione fino a quando non riuscirete a recuperare una carica per curarvi. A quel punto, la barra ricomincerà a riempirsi ad ogni danno subito, e potrete ripetere questo procedimento ancora e ancora.

4. Correte a recuperare l’Ergo

L’Ergo è la moneta che si ottiene uccidendo i nemici in Lies of P e si usa praticamente per tutto, dal comprare nuove armi al far salire di livello il personaggio. Quando P muore, però, perde tutto l’Ergo che ha con sé, e dovrete raggiungere il suo cadavere per recuperarlo.

Si tratta di una pratica piuttosto comune in giochi come Lies of P, ma dovrete fare particolare attenzione. Ogni volta che verrete colpiti mentre cercate di raggiungere l’Ergo, il gioco ridurrà la quantità di Ergo che potete recuperare, quindi conviene tornare di corsa al proprio corpo, evitando il più possibile il combattimento.

Tuttavia, venite colpiti, potete restituire parte dell’Ergo al vostro vecchio corpo uccidendo nemici. Si tratta di un sistema di rischio/ricompensa che rende più interessante la corsa verso il proprio cadavere. Fortunatamente, l’Ergo perso quando si muore contro un boss apparirà al di fuori dell’arena di quest’ultimo.

5. Assicuratevi che le vostre armi siano affilate

Man mano che utilizzate la vostra arma in Lies of P, sia per la guardia che per l’attacco, essa perderà progressivamente durevolezza. È possibile recuperare questa durevolezza utilizzando il Grinder, un oggetto che si ottiene molto presto nel gioco. Dopo pochi secondi di affilatura, anche nel mezzo di un combattimento, la durevolezza tornerà al livello massimo e potrete continuare a combattere.

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È una di quelle meccaniche di cui non capirete mai l’importanza finché non vi dimenticherete di farlo una volta e la cosa vi rovinerà. Se si lascia che la durevolezza scenda a zero, l’arma si rompe, infliggendo meno danni del normale e rimbalzando sui nemici. Se un’arma si rompe in questo modo, non sarà possibile ripararla con il Grinder finché non vi riposerete presso uno Stargazer.

In Lies of P potrete affrontare un gran numero di nemici normali prima di consumare la durevolezza della vostra arma. Tuttavia, sarà necessario recuperarne la resistenza nel bel mezzo di alcuni degli scontri più lunghi con i boss del gioco, poiché le parate danneggiano le armi molto rapidamente.

6. Siate pazienti negli scontri con i boss

A proposito di boss, in Lies of P ce ne sono di molto impegnativi, soprattutto se si cerca di schivarli rotolando via come in altri titoli della FromSoftware. Ma come accennato prima, questo è un gioco di parate, non di schivate.

Per sconfiggere alcuni boss dovrete osservare attentamente i loro attacchi e stare in disparte mentre sferrano i loro primi colpi. Osservateli e non preoccupatevi di contrattaccare. Analizzate le loro mosse, poi avanzate nella zona di pericolo. Pensate solo a bloccare i primi attacchi.

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Una volta che vi sentite a vostro agio nel sopravvivere ai loro assalti, cercate di sincronizzare le vostre parate in modo da ottenere una guardia perfetta. Solo quando vi sembrerà che sopravvivere alle loro mosse non sia un problema, potrete provare a eseguire i vostri attacchi.

Probabilmente non sarà immediato inserire gli attacchi nel vostro schema di parate, ma stabilire prima una linea difensiva vi aiuterà a sconfiggere questi boss puntando sull’abilità invece che sul caso.

7. Acquistate molte armi da negozi e venditori

La prima arma e la prima impugnatura si trovano all’inizio di Lies of P. Questa arma è gratuita, ma sarà possibile acquistare le altre due armi e impugnature scartate una volta trovato il primo negoziante.

Ogni arma e la sua impugnatura hanno un’abilità propria, che può essere attivata ricaricando e spendendo Fable (che si guadagna infliggendo danni). Queste abilità vanno da potenti attacchi alla garanzia di una parata perfetta ad altro ancora.

A un certo punto sbloccherete un sistema di crafting delle armi che vi permetterà di combinare armi e impugnature e le loro relative abilità. Vista questa meccanica di crafting, è importante assicurarsi di avere un’ampia gamma di armi tra cui scegliere per creare lo strumento perfetto per abbattere i pupazzi.

Speriamo che questi consigli vi siano utili nelle vostre prime ore di gameplay in Lies of P!

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15 dei migliori giochi PC da poter giocare senza una scheda video

dei migliori giochi PC da poter giocare senza una scheda video

Sebbene molti titoli moderni enfatizzino la grafica hardware, questi 15 giochi per PC possono essere giocati senza una scheda video dedicata.

L’ingresso nel mondo dei giochi per PC a volte può sembrare un’impresa costosa, ma in realtà ci sono molti giochi fantastici che possono essere giocati senza bisogno di una scheda video dedicata o apparecchiature di fascia alta. Le schede grafiche sembrano diventare sempre più grandi, ingombranti e costose con il passare degli anni, con alcune schede di alto livello sul mercato che arrivano a costare fino a 1.500 euro o più. Si tratta di una cifra enorme solo per poter giocare ai videogiochi alla massima risoluzione ed ad alti FPS, e per molti è comprensibilmente un ostacolo. Tuttavia, per entrare nel mondo dei giochi per PC non è necessario spendere una fortuna.

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In realtà, ci sono molti giochi per PC che non richiedono necessariamente una scheda grafica per essere eseguiti. Certo, questi titoli potrebbero non vantare la grafica più realistica o di qualità più elevata, ma sono comunque molto divertenti e il fatto che possano essere giocati su configurazioni hardware minime senza una GPU dedicata è solo la ciliegina sulla torta. In effetti, i requisiti di budget-friendly possono persino essere una benedizione sotto mentite spoglie. Il blocco a 30 FPS di Starfield dimostra che per ottenere una grafica eccezionale spesso è necessario sacrificare le prestazioni; anche se molti titoli AAA del 2023 sono disposti a fare questo scambio, le alternative che richiedono meno al sistema non sono meno coinvolgenti.

Forza Horizon 4

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Gli appassionati di corse possono rallegrarsi del fatto che non avranno bisogno di una GPU per ottenere un framerate giocabile con Forza Horizon 4. I risultati variano a seconda dell’hardware, ma il gioco può garantire un frame rate giocabile grazie a una grafica meno impegnativa e a un motore di gioco della serie Forza ben costruito (che viene utilizzato ancora oggi per creare il tanto atteso reboot di Fable).

Si consigliano le APU di AMD, in particolare l’architettura Vega 8 o 11 (3200G e 3400G). Sul versante Intel, anche l’architettura UHD 750 è una scommessa sicura, anche se i giocatori devono prepararsi a piccoli cali e intoppi di frame rate, a seconda della quantità di dettagli visualizzati sullo schermo.

DOOM

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DOOM è uno dei giochi più ottimizzati di tutti i tempi, anche se non è propriamente il primo gioco FPS; come tale, DOOM, il celebre sparatutto in prima persona di id Software del 1993, è stato realizzato pensando a una grande base di utenti. Molto prima della diffusione delle schede grafiche dedicate, DOOM era in grado di funzionare anche su sistemi relativamente semplici all’epoca, e le sue dimensioni di file inferiori a 2 MB significavano che lo spazio di memoria non era un problema come per altri titoli DOS.

Oggi, qualsiasi computer in grado di eseguire Windows può eseguire DOOM. In effetti, la pagina del negozio di Steam indica la compatibilità con Windows XP/Vista come requisito minimo. Considerando che DOOM è persino giocabile all’interno di un’altra copia di DOOM, i servizi DRM di Valve sono probabilmente più impegnativi per un PC che per il gioco di successo di Id.

Darkest Dungeon

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Darkest Dungeon ha debuttato inizialmente nel 2015 come un roguelike horror piuttosto scarno, ma alla fine è sbocciato in un titolo complesso e molto intrattenente. Darkest Dungeon richiede la gestione del gruppo e la strategia, mentre una storia di disperazione e depravazione vede i giocatori sfidare rischi altissimi in una guerra spaventosa contro un orrore lovecraftiano.

Sebbene il gioco non sia adatto a tutti, è stato sicuramente realizzato per funzionare su quasi tutti i PC. L’unica vera condizione è la conformità con OpenGL, quindi questo titolo può essere eseguito praticamente su tutto.

Black Mesa

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Un’altra APU che offre un ottimo rapporto qualità-prezzo è il Ryzen 5 5600G di AMD. Grazie alla tecnologia grafica Radeon 7, elimina la necessità di una GPU per giocare a molti dei giochi attuali. Black Mesa ne è un esempio perfetto. Questo remake ufficiale per i fan di Half-Life, che ha richiesto 16 anni di lavoro, può essere giocato su un 5600G con un frame rate solido.

La maggior parte delle APU e dei processori grafici integrati di solito richiedono di abbassare le impostazioni grafiche a Low, ma Black Mesa è in grado di raggiungere numeri più alti, anche con impostazioni più ambiziose. Se l’elaborazione video integrata è all’altezza, non è necessario spendere per una scheda grafica costosa.

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Minecraft

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Famoso per i suoi mondi generati in modo casuale e quasi impossibili da esplorare interamente, Minecraft sembra essere piuttosto impegnativo per la maggior parte dei PC, nonostante la sua estetica semplicistica. Anche se questo potrebbe essere vero per coloro che amano installare mod che alterano pesantemente la grafica del gioco, l’edizione Java di Minecraft può essere eseguita praticamente su qualsiasi computer.

L’alpha di Minecraft è stata resa disponibile al pubblico per la prima volta nel 2009 e, sebbene l’installazione delle migliori mod di Minecraft nel 2023 possa risultare troppo impegnativa per i sistemi di fascia bassa, i suoi requisiti di base riflettono ancora la sua età. Le prestazioni possono certamente essere migliorate con le console di ottava generazione, ora relativamente economiche, ma chiunque abbia un portatile funzionante può ancora provare Minecraft.

Rainbow Six Siege

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Popolare gioco FPS competitivo, Rainbow Six Siege è in grado di funzionare su diverse configurazioni di sistema che non hanno una GPU installata. I requisiti minimi di sistema richiesti per giocare a R6 Siege includono una Nvidia GTX 460 o una AMD Radeon HD 5770, entrambe piuttosto datate al momento.

In realtà, Rainbow Six Siege può essere eseguito anche sulla piattaforma CPU Intel Core i3, anche se i frame rate ne risentono un po’. Per chi non vuole spendere una fortuna con una scheda grafica, R6 Siege può offrire un’esperienza competitiva moderna.

Sid Meier’s Civilization 6

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L’influente serie Sid Meier’s Civilization ha cambiato il panorama dei giochi di strategia su PC, contribuendo a rendere popolare il concetto di strategia 4X. Spesso ispirati alla storia del mondo reale, i giochi prevedono la coltivazione di una società che progredisce dall’età della pietra fino a un futuro lontano.

Uscito nel 2016, Civilization 6 è uno dei titoli più apprezzati della serie e si colloca tra i più importanti giochi di strategia 4X dell’ultimo decennio. Sorprendentemente, il titolo può adattarsi alle schede grafiche integrate di base che si trovano comunemente nei computer portatili e nei Chromebook.

Hades

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Tra i migliori giochi del 2020, Hades si distingue da molti altri titoli roguelike grazie a un’azione frenetica e a personaggi coinvolgenti. Fortunatamente per chi vuole giocare su PC senza scheda grafica, ha anche requisiti di sistema molto bassi. Anche i requisiti raccomandati richiedono solo 2 GB di VRAM e il supporto di Direct X10+.

Su un sistema senza scheda grafica e senza molta RAM, Hades potrebbe subire qualche rallentamento quando lo schermo si riempie di nemici ed effetti. In generale, però, il gioco dovrebbe funzionare senza problemi sulla maggior parte dei computer. Inoltre, con l’arrivo di Hades 2, non c’è momento migliore per fare un salto in questo roguelike ispirato alla mitologia greca.

Portal / Portal 2

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Oggigiorno è piuttosto facile per i computer poco potenti gestire il motore Source 2 di Valve, e questa è una buona notizia per i fan di Portal. Non solo è facile da usare per l’hardware, ma è anche uno dei puzzle game FPS più belli e inventivi mai realizzati.

Il gameplay di Portal è semplice e consiste in una pistola in grado di creare due tipi di portali dimensionali che permettono ai giocatori di navigare in una serie di stanze a tema puzzle. I giocatori dovrebbero evitare l’aggiornamento ufficiale del ray-tracing di Portal se sono alla ricerca di giochi che non necessitano di una scheda grafica per funzionare, ma per il resto si tratta di un gioco che mette alla prova la materia grigia senza mettere alla prova la macchina su cui viene eseguito. E lo stesso discorso vale per il suo successore Portal 2!

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Grand Theft Auto 5

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Grand Theft Auto 5 compirà presto 10 anni, eppure è ancora uno dei giochi più giocati al mondo. Con l’hardware di oggi, GTA 5 può essere una sfida da eseguire con impostazioni ultra-elevate, ed è per questo che è così ironico che il gioco possa ancora essere giocato su sistemi di fascia bassa. Anche se i risultati non sono esattamente spettacolari, GTA 5 è in grado di funzionare su un chipset Intel 4400 con appena 4 GB di RAM.

I giocatori dovranno accettare una nitidezza visiva e dei dettagli ridotti all’osso per poter giocare su un sistema di fascia bassa. Potrebbe essere più facile prendere GTA 5 Enhanced per PS5 o Xbox Series X, piuttosto che soffrire per la versione PC su un sistema di fascia bassa che non può affrontare adeguatamente il suo motore.

Counter-Strike: Global Offensive

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Nata come mod per Half-Life, l’FPS di Valve del 1998, la serie Counter-Strike è diventata una delle esperienze PvP per eccellenza su PC. Richiedendo precisione e conoscenze tattiche, Counter-Strike: Global Offensive ha un tetto di abilità molto alto, ma le barriere all’ingresso sono sorprendentemente basse, sia in termini di abilità che di requisiti hardware.

Il gioco non solo non richiede una GPU dedicata per giocare, ma è anche gratuito sulla piattaforma Steam di Valve, il che significa che chiunque abbia un portatile moderno dovrebbe essere in grado di trovare impostazioni di CS:GO per PC di fascia bassa che vadano bene per lui. Con l’aggiunta di una modalità battle royale e l’arrivo di CSGO 2 Counter-Strike: Global Offensive è un titolo perfetto per i giocatori con hardware di base.

Valorant

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Valorant è relativamente nuovo nell’arena degli FPS, essendo uscito nel giugno 2020. Tuttavia, il titolo di Riot Game può essere eseguito su un’architettura Intel HD 4000 o AMD R5 200, senza la necessità di una GPU dedicata per gestire il carico di lavoro visivo. Questo particolare gioco dipende più dalla CPU che dall’hardware grafico, il che è un vantaggio per chi non ha una scheda grafica costosa.

Ciò offre ai giocatori un ampio margine di manovra per regolare le preferenze grafiche e raggiungere i punti di forza desiderati quando si tratta di nitidezza e frequenza dei fotogrammi. Il gioco stesso appare brillante e nitido con qualsiasi impostazione, a riprova di come la grafica integrata sia in grado di alimentare un titolo FPS ingannevolmente semplice.

League of Legends

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Si dice che League of Legends possa girare su un computer 486 degli anni ’90. Anche se è un po’ esagerato, questo la dice lunga sulla versatilità del popolare gioco online su una miriade di configurazioni di sistema. I giocatori non hanno assolutamente bisogno di una GPU dedicata per divertirsi con League of Legends, né ora né mai.

Soprattutto i possessori di Mac hanno tratto vantaggio dalla struttura di League of Legends, che può essere eseguito senza problemi anche sul MacBook Air più leggero. È ancora un classico coinvolgente con una forte base di fan, e Riot Games si impegna a dare qualche ritocco qua e là in modo che possa dare il meglio di sé.

Fortnite

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Il famosissimo gioco battle royale Fortnite continua a stupire e a divertire i giocatori grazie a un gameplay fantastico e a un catalogo di eventi sconvolgenti che mantengono il gioco fresco. È anche un ottimo esempio di come un titolo moderno possa apparire e funzionare con l’hardware grafico integrato di Intel, che non richiede una GPU.

I requisiti minimi di sistema per Fortnite sono 4 GB di RAM e un chipset Intel HD Graphics 4000. Si tratta di un requisito più che accettabile per un gioco fluido, pur conservando la splendida grafica. Le sequenze più pesanti comporteranno sicuramente un calo degli FPS, ma è comunque tollerabile.

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Team Fortress 2

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Uscito originariamente nel 2007, Team Fortress 2 è uno dei giochi multiplayer più famosi di tutti i tempi. Sparatutto tra mercenari fondamentale nella storia dei videogiochi che ha contribuito a ispirare titoli successivi come Overwatch e Valorant, Team Fortress 2 è un FPS impegnativo che chiede ai giocatori di acquisire una grande familiarità con le complessità delle sue varie classi.

Sebbene il successo dipenda talvolta dal lavoro di squadra e dalla comunicazione, le prestazioni del PC non saranno quasi mai un fattore. Team Fortress 2 ha mantenuto un alto numero di giocatori nel corso degli anni, dimostrando il suo divertimento facilmente accessibile. In grado di funzionare senza una GPU dedicata, i giocatori possono godersi Team Fortress 2 su PC senza una scheda grafica costosa.

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Baldur’s Gate 3 – Come scegliere la classe più adatta a voi

Baldur's Gate Come scegliere la classe più adatta a voi

L’indecisione su quale classe impersonare in Baldur’s Gate 3 è troppo forte? Ecco una breve guida per capire quale fa al caso vostro!

Scegliere è difficile, soprattutto quando si sta creando il proprio personaggio ideale in un enorme gioco di ruolo con centinaia di opzioni per la personalizzazione basate sulle tradizioni di Dungeons and Dragons.

Anche se avete finalmente scelto la vostra razza e il vostro aspetto in Baldur’s Gate 3, dovete ancora scegliere la vostra classe e la vostra sottoclasse, e… le opzioni sono davvero tante!

Il sistema di classi di Baldur’s Gate 3 è molto ricco e divertente da esplorare, ma all’inizio può scoraggiare, soprattutto se non si ha dimestichezza con gli elementi tradizionali di D&D: si possono persino creare build uniche scegliendo la strada del multiclasse.

Per aiutarvi a scegliere la build ideale ora che il gioco è uscito per su PS5, ecco un elenco delle caratteristiche fondamentali che rendono unica ciascuna delle classi base.

Barbaro

Baldur's Gate Come scegliere la classe più adatta a voi
Barbaro

Avete mai sognato di fare una feroce strage di nemici in un momento di furente follia? Allora il Barbaro è la classe che fa per voi! Le grosse armi vi permettono di fare mooolto male a chi avete di fronte, e l’abilità Furia (uno stato di frenesia raggiungibile durante il combattimento) vi consente di infliggere ancora più danni e, allo stesso tempo, di subirne di meno.

Le sottoclassi aggiungono ancora più potenziale in termini di distruzione: Berserker permette di colpire di più e di scagliare oggetti, Barbaro Totemico dà un tocco primordiale con attacchi di Furia a tema animale e Magia Selvaggia offre effetti di incantesimi casuali durante la Furia.

Guerriero

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Guerriero

È la classe più intuitiva, ma il fatto che sia intuitiva non significa che sia noiosa. È possibile aggiungere una grande varietà personale allo stile di gioco del Guerriero, soprattutto grazie all’enorme varietà di armi e armature tra cui scegliere. Sia che vogliate colpire duro o essere il tank designato, il Guerriero dispone di potenza e salute in abbondanza per portare a termine il compito.

Sottoclassi come il Maestro di Battaglia e il Cavaliere Mago aggiungono al mix le magie e il gioco di gambe, mentre il Campione si mantiene sulla semplicità, offrendo migliori probabilità di colpire con forza.

Monaco

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Monaco

A volte si ha voglia di prendere a pugni tutto e tutti, e il Monaco vi permetterà di farlo in grande stile. Non avrete accesso a molte armi o armature, ma non importa: il vostro corpo, sapientemente addestrato, saprà sopperire ampiamente a questa mancanza. Colpite con forza e schivate velocemente con gli attacchi dell’energia Ki, unica nel suo genere.

Le tre sottoclassi, la Via dei Quattro Elementi, la Via della Mano Aperta e la Via dell’Ombra, aggiungeranno rispettivamente magia, versatilità e furtività ai vostri attacchi.

Paladino

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Monaco

Ecco i Paladini: combattenti devoti con accesso a un’ampia gamma di armi e armature, fari splendenti di eroismo legati a sacri giuramenti di condotta. Oltre a eccellenti capacità di combattimento, i Paladini sono in grado di offrire opzioni di guarigione e di supporto.

Le ulteriori capacità magiche saranno determinate dalla scelta del Giuramento: Giuramento degli Antichi, Giuramento della Devozione e Giuramento della Vendetta. Ma se siete stufi di fare i santarellini, potete sempre vedere cosa succede quando rompete il vostro Giuramento e cedete al desiderio di potere…

Ladro

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Ladro

Se il vostro motto è che la miglior difesa è non essere colpiti, vi sentirete a casa nella classe del Ladro, che offre un’elevata destrezza e molte abilità di movimento e combattimento furtivo ed evasivo. Quale modo migliore per distruggere i vostri nemici se non quello di ucciderli prima che si accorgano della vostra presenza?

Tutte le sottoclassi si basano sui punti di forza naturali del ladro: il Furfante ottiene azioni extra a ogni turno, il Mistificatore Arcano usa la magia per ingannare con illusioni e distrazioni, mentre l’Assassino si dedica a uccisioni efficienti e furtive.

Ranger

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Ranger

Vi piace la natura? Vi piace avvicinarvi alla natura? Allora vi conviene dare un’occhiata alla classe del Ranger. Questi veloci maestri cacciatori vivono per inseguire le prede e sono esperti nell’attraversare alcuni degli ambienti più ostili: durante la creazione del personaggio potrete scegliere le loro prede e i loro territori preferiti per ottenere alcune intriganti abilità bonus.

Le sottoclassi Signore delle Bestie, Cacciatore e Uccisore di Mostri possono fare di voi un amico di tutta la fauna o un feroce cacciatore temuto da tutte le creature che respirano.

Bardo

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Bardo

Entrate in contatto con il vostro lato artistico e fate innamorare tutti delle vostre abilità di supporto e degli incantesimi offensivi. I bardi sono incantatori naturali, quindi la loro elevata statistica di Carisma non solo può ispirare gli alleati nei combattimenti tradizionali, ma può anche aiutare a vincere le battaglie di parole e di ingegno.

Le sottoclassi del Bardo sono i Collegi della Sapienza, del Valore e delle Lame, e potenzialmente garantiranno più equipaggiamento e opzioni di combattimento, oltre a potenziare le abilità per aiutare gli altri membri del party.

Chierico

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Chierico

In Baldur’s Gate 3, interpretare una classe incentrata sulla guarigione è tutt’altro che noioso. Il Chierico è una classe diversificata e altamente personalizzabile, che offre un sorprendente potere offensivo tra una miriade di abilità curative e di supporto.

Sia i Domini Divini che la vostra divinità protettrice, scelta al momento della creazione, hanno un effetto profondo sulla vostra build, che vi permetterà di spaziare da guaritori di retroguardia a versatili medici da mischia che brandiscono armi sacre per colpire.

Druido

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Druido

Avete mai sognato di trasformarvi in qualcosa di più di un semplice essere umano? I druidi sono talmente in sintonia con il mondo naturale da poter assumere le forme degli animali. Guarigione, supporto e capacità di trasformarsi in un dinosauro: ci sono molti vantaggi nell’essere un druido.

Le sottoclassi includono il Circolo della Luna, incentrato sulla trasformazione, il Circolo della Terra, incentrato sull’attacco e sugli incantesimi di supporto, e il Circolo delle Spore, incentrato su funghi e simili (oltre che su protezione e attacco).

Mago

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Mago

In qualità di archetipo dell’incantatore di retroguardia, i maghi hanno poco da offrire in termini di armi o armature, ma hanno le capacità magiche più ampie e performanti di qualsiasi altra classe del gioco. La loro elevata Intelligenza permette ai maghi di imparare e utilizzare attacchi offensivi adatti a qualsiasi situazione.

Le sottoclassi dei maghi si concentrano sul conferimento di attributi bonus al tipo di incantesimi in cui il personaggio è specializzato, anche se queste scelte non limitano minimamente il potenziale del vostro arsenale magico.

Warlock

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Warlock

Attingere a potenti capacità magiche da creature ultraterrene a cui si giura fedeltà: cosa potrebbe mai andare storto? Molte cose andranno per il verso giusto con la classe del Warlock: non solo potete brandire potenti magie offensive, di supporto e debilitanti, ma la saggezza e il carisma che il vostro patrono vi ha concesso vi forniscono l’arguzia necessaria per cavarvi d’impaccio in situazioni sociali difficili.

L’esatto funzionamento degli incantesimi varia a seconda dell’essere a cui si giura fedeltà: un Immondo, un Grande Antico o un Fey.

Stregone

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Stregone

Alcune persone nascono col talento infuso. Gli Stregoni non hanno bisogno di studiare o di ricavare da altri il potere per la loro magia. La caratteristica Metamagia, esclusiva di questa classe, consente di potenziare gli incantesimi in modi nuovi ed entusiasmanti, creando incantesimi personalizzati che, combinati con il proprio Carisma, rendono lo Stregone utile dentro e fuori il combattimento.

Con le sottoclassi Stregoneria della Tempesta, Magia Selvaggia o Discendenza Draconica, potrete arricchire i vostri incantesimi con tempeste, caos o persino con il potere dei draghi.

Non preoccupatevi se scoprite che una classe non fa per voi mentre giocate a Baldur’s Gate 3. Se completate la missione Esplora le rovine, disponibile fin dall’inizio, incontrerete un lich di nome Withers, che si aggirerà intorno al vostro accampamento e vi permetterà di cambiare la vostra specializzazione ogni volta che lo desiderate… dietro pagamento di una piccola somma. E se siete davvero bloccati fin dall’inizio dalla paralisi della scelta, ci sono personaggi pre-rollati che potete impersonare!

Speriamo che ora abbiate un’idea più precisa del percorso che volete intraprendere. Naturalmente, questa non è l’unica scelta che dovrete fare in Baldur’s Gate 3: ogni decisione, dai dialoghi all’esplorazione e alle battaglie, ha il suo peso. Preparatevi a forgiare il vostro cammino in questa epica avventura. Baldur’s Gate 3 è ora disponibile per PS5.

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Il regista di Starfield preannuncia un gioco di Indiana Jones

Il regista di Starfield preannuncia un gioco di Indiana Jones

Sembra che dovremo aspettare l’anno prossimo per ulteriori informazioni, ma un gioco su “Indiana Jones” è in lavorazione!

Bethesda parlerà in modo più approfondito del suo prossimo gioco su Indiana Jones l’anno prossimo. Il produttore esecutivo Todd Howard vorrebbe dire di più al riguardo, ma per ora non può farlo.

In un’intervista con “Esquire”, Howard ha parlato brevemente del prossimo progetto della Machine Game dedicato a Indiana Jones. “Sono un grande fan di Indiana Jones. Può essere trasposto nel mondo dei videogiochi in un modo unico”, spiega Howard.

Howard ha affermato che le premesse del gioco sono ovvie: ricerca ed esplorazione, e che è importante per lui che si percepisca che non si sta solo guardando ma giocando in prima persona. Alla fine dell’intervista ha aggiunto: “Ne parleremo l’anno prossimo”.

L’intervista menziona anche che l’avventura di Indiana Jones preferita da Howard è I predatori dell’arca perduta. Egli aveva già proposto un gioco di Indiana Jones alla Lucasfilm nel 2009, ma all’epoca non aveva funzionato.

Ora, però, Howard ha il sostegno della Disney e ha dichiarato che si tratterà di un “mash-up” di generi diversi. Pur essendo il produttore esecutivo del gioco, Howard non è coinvolto su base quotidiana.

Non è ancora stata annunciata una finestra di uscita per il gioco in questione, ma Bethesda ha confermato che sarà un’esclusiva Microsoft. Questo significa che sarà disponibile su PC e Xbox Serie X|S.

Durante il processo FTC relativo all’acquisizione di Activision Blizzard da parte della Microsoft, Pete Hines di Bethesda ha confermato che l’accordo originale con la Disney per il gioco di Indiana Jones comprendeva più console. Dopo l’acquisizione di Bethesda da parte di Microsoft, l’accordo è stato modificato per includere solo le console Xbox.

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Stray: il videogioco diventerà un adattamento cinematografico

Stray videogioco

Stray, l’avventura interattiva di Annapurna Interactive con protagonisti dei gatti randagi, sarà presto reso un film.

Il gioco Stray di BlueTwelve Studio sarà adattato in un film, un annuncio confermato dalle aziende leader questa settimana. L’adattamento sarà gestito da Annapurna Animation, il braccio di Annapurna che si concentra su film d’animazione come questo di prossima uscita.

Il film sarà diretto da Nick Bruno, lo stesso regista che ha diretto Nimona, uscito su Netflix all’inizio dell’anno. Oltre a Stray, Annapurna ha anche espresso interesse ad adattare altre storie dei propri giochi. A parte il ritorno di Bruno per dirigere l’adattamento di Stray, sappiamo da un comunicato stampa che anche Julie Zackary dei Blue Sky Animation Studios, che è stata produttrice di Nimona, lavorerà al film come capo della produzione presso Annapurna Animation.

Al momento non è stata rivelata alcuna data di uscita per il film Stray né altri dettagli sulla trama. Non sappiamo infatti se il film si svilupperà allo stesso modo del videogioco o seguirà una storia differente.

Cos’è Stray?

Il trailer di lancio di Stray rilasciato da Annapurna Interactive

Stray ha avuto un grande successo al momento del suo rilascio. Molte persone aspettavano con impazienza il gioco anche prima del suo lancio, dato che Stray era in cima alle liste dei desideri. Il videogioco è uscito lo scorso anno ed era inizialmente disponibile solo su PlayStation 4, PlayStation 5 e PC, prima di approdare successivamente su Xbox e Steam.

Il gioco stesso parla di un gatto che vive in un mondo distopico popolato da robot. I giocatori controllano il gatto e devono esplorare la città mentre risolvono enigmi e affrontano scenari di combattimento (oltre a svolgere ovviamente una normale routine da gatto).

Una preview del gioco spiegava: “Stray è un gioco d’avventura per gatti in terza persona ambientato tra i vicoli dettagliati e illuminati al neon di una cybercittà in decadenza e gli ambienti oscuri del suo ventre squallido. Vaga per i dintorni della città, difenditi dalle minacce impreviste e risolvi i misteri di questo luogo inospitale abitato da droidi curiosi e creature pericolose.”

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Altri progetti di Annapurna

Il reveal trailer di Blade Runner 2033: Labyrinth

Quindi, se l’Annapurna fosse interessata ad adattare alcuni dei suoi altri progetti, come potrebbero essere? Mentre Annapurna sta sviluppando un gioco di Blade Runner chiamato Blade Runner 2023: Labyrinth, sembra più probabile che la società cerchi ispirazione nei giochi pubblicati. Annapurna Interactive è nota per giochi come What Remains of Edith Finch, Flower, Journey, Outer Wilds, Last Stop e Twelve Minutes, solo per citarne alcuni.

Fonte: ComicBook

Star Wars: Dark Forces – Annunciata la remaster da Nightdive Studios

Star Wars Dark Forces Annunciata la remaster da Nightdive Studios

È stato rivelato da Nightdive Studios la nuova remaster di uno dei più famosi giochi FPS di Star Wars, Star Wars: Dark Forces

Nightdive Studios, che ha recentemente sviluppato le remaster dei classici giochi in prima persona System Shock e Quake 2, sta facendo lo stesso con un’altra leggenda degli FPS: Star Wars: Dark Forces. Il gioco è in fase di sviluppo per tutte le principali piattaforme: PC, PlayStation, Xbox e Nintendo Switch. Guardate il trailer di annuncio qui sotto.

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L’FPS per giocatore singolo di Star Wars uscì per la prima volta nel 1995 per PC e fu la prima avventura per i fan di Star Wars nei panni di Kyle Katarn, che sarebbe poi diventato uno Jedi in Jedi Knight e nei suoi seguiti. In Dark Forces non si mette mai le mani su una spada laser, ma è ricordato con affetto per le sue missioni memorabili e le difficili battaglie con i boss. “Penso che il pubblico apprezzerà il grado di sfida”, ha dichiarato Larry Kuperman di Nightdive.

La remaster ripulisce il gameplay e le cutscene di Dark Forces, che risalgono a 28 anni fa, in modo simile a come Nightdive ha affrontato la recente remaster di Quake 2: con il suo Kex Engine interno, consentendo così controlli moderni e caratteristiche come la risoluzione 4K, il supporto widescreen (l’originale era nel vecchio formato 4:3 con risoluzione 1024×768) e 60fps. “Quello che cerchiamo di fare è riportare la sensazione che si provava quando si giocava all’originale”, ha detto Kuperman. “Questa è la nostra missione”. E ha aggiunto: “Il nostro mantra è sempre la conservazione. E non si conservano le cose cambiandole”. Sarà interessante vedere il confronto con la recente rimasterizzazione in 4K realizzata dai fan.

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Kuperman ha anche dichiarato a IGN che la rimasterizzazione di Dark Forces avrà un “prezzo popolare”, il che significa una cifra compresa tra i 20 e i 30 euro. Mentre Dark Forces è stato il primo FPS di Star Wars, l’ultimo FPS di Star Wars (di cui non si sa nulla, anche se è improbabile che abbia un collegamento con Dark Forces, dato che Dark Forces/Jedi Knight è stato realizzato prima dell’azzeramento del canone quando Disney ha rilevato il franchise) è in fase di sviluppo presso Respawn Entertainment, creatori dell’eccellente Star Wars Jedi: Fallen Order e dell’eccezionale Star Wars Jedi: Survivor.

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5 nuovi giochi su Steam che forse non avete ancora provato

nuovi giochi su Steam che forse non avete ancora provato

Ecco 5 nuovi giochi da poco rilasciati su Steam di cui probabilmente non avete ancora sentito parlare, da storie narrative a FPS!

Ogni giorno viene rilasciata in media una dozzina di nuovi giochi su Steam. E anche se ciò è positivo, può essere comprensibilmente difficile tenere il passo.

Simile: 5 nuovi giochi su Steam che forse non avete provato

Gemme potenzialmente interessanti si perdono sicuramente nella marea di novità da giocare, ed ecco alcune scoperte interessanti effettuate da PCGamer che potrebbero fare al caso vostro in queste calde giornate di fine agosto.

Book of Hours

Link a Steam‌ ‌
Data di uscita:‌ 18 agosto
Sviluppatore:‌ Weather Factory

“Restaura una cadente biblioteca occulta. Erigi la più grande collezione al mondo di grimorii e misteri arcani. Padroneggia le arti invisibili. BOOK OF HOURS è un RPG di crafting narrativo ambientato in un mondo anni ’30 ricco di Divinità nascosti e storie segrete.”

En Garde!

Link a Steam ‌
Data di uscita:‌ 17 agosto
Sviluppatore:‌ Fireplace Games

“En Garde! – il gioco d’azione di cappa e spada! Combatti contro guardie sprovvedute e nobiluomini malvagi in combattimenti dal ritmo incalzante e ricchi di spettacolarità. Usate l’ambiente, la vostra arguzia e la vostra lama per dare a tutti loro una lezione!”

Voidborn

Link a Steam‌ ‌
Data di uscita:‌ 19 agosto
Sviluppatore:‌ Xekvery

“Voidborn è un FPS roguelite dal ritmo incalzante che combina azione basata sulle abilità e movimenti rapidi con una progressione di livello roguelite e la personalizzazione del personaggio. Fate a pezzi i demoni con armi devastanti e arrivate il più lontano possibile prima di perire inevitabilmente e rinascere più forti che mai.”

Little Man Has a Day

Link a Steam‌ ‌
Data di uscita:‌ 17 agosto
Sviluppatore:‌ Mosman

“Un gioco scritto a mano, personale, breve e un po’ “silly” su un piccolo uomo che si sente un po’ “meh”.”

An Ankou

Link a Steam‌
Data di uscita:‌ 18 agosto
Sviluppatore:‌ Alkemi

“La morte non è la fine. Siete stati scelti come Ankou, un servitore della Morte che aiuta le anime perdute usando gli strumenti del vostro vecchio mestiere. Vagate per terre infestate per trovare risorse, creare armi e uccidere orde di demoni in questo roguelike d’azione ed esplorazione.”

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Starfield non supporterà la DLSS su PC (almeno per ora)

Starfield non supporterà la DLSS su PC (almeno per ora)

Ecco perché la versione di “Starfield” per PC non supporterà, almeno all’inizio, la tecnologia di supersampling DLSS di Nvidia!

Sembra che la versione PC di Starfield non supporterà la tecnologia Deep Learning Super Sampling (DLSS) di Nvidia, stando ai file preload.

Un utente della piattaforma social “X” (ex “Twitter”) di nome Sebastian Castellanos ha cercato tra i file di pre-caricamento di Starfield su PC e ha postato uno screenshot con vari file e cartelle, affermando che la tecnologia di supersampling FidelityFX Super Resolution 2.0 (FSR 2) di AMD è l’unica che ha trovato, mentre non c’è traccia della DLSS o della XeSS di Intel.

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Questo non dovrebbe sorprendere più di tanto: AMD ha annunciato qualche mese fa la sua collaborazione con Bethesda, e che il produttore di GPU è “il partner esclusivo di Starfield per PC”.

Anche se questo non esclude la possibilità di ottenere una patch al day one per il supporto XeSS e DLSS, gli indizi lasciano intendere che FSR 2.0 sarà l’unica tecnologia di supersampling disponibile per i giocatori PC di Starfield (almeno al momento del lancio).

Le tecnologie di miglioramento dell’immagine e di upscaling in tempo reale sono diventate fondamentali per i giocatori PC che vogliono giocare al massimo delle prestazioni. Esse consentono di ottenere impostazioni grafiche e framerate più elevati per una determinata risoluzione di uscita, ottenendo immagini a risoluzione più alta da risoluzioni più basse.

Il modder PureDark ha già annunciato l’intenzione di moddare il supporto DLSS 3 in Starfield quando otterrà l’accesso anticipato al gioco il 1° settembre. Naturalmente, il DLSS 3 è più selettivo sull’hardware compatibile rispetto alle sue due precedenti iterazioni, in quanto funziona solo su PC dotati di schede grafiche RTX 40.

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La FSR è una tecnologia di supersampling che AMD ha rilasciato nel 2021 per competere con Nvidia DLSS, lanciando la seconda iterazione di FSR meno di un anno dopo, nel marzo del 2022.

A differenza della DLSS, che richiede una GPU Nvidia GeForce RTX (ad esempio, le serie RTX 30 e 40), la FSR è open-source, il che significa che la tecnologia è agnostica rispetto all’hardware e funzionerà con le GPU AMD, Nvidia (compresa la vecchia serie GeForce GTX 10) e Intel.

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The Last of Us 3 – Ellie avrà un ruolo chiave nella Parte III, le riprese sembrano imminenti

The Last of Us Ellie avrà un ruolo chiave nella Parte III le riprese sembrano imminenti

Sembra che la produzione del terzo (3) capitolo di “The Last of Us” sia in corso, e che Ellie continuerà ad avere un ruolo chiave nella serie!

È dall’uscita della Parte 2 che si vocifera che The Last of Us Parte 3 sia in fase di sviluppo. Queste voci si sono intensificate quest’anno con il successo dell’adattamento televisivo della serie da parte della HBO.

Non è stato ancora annunciato nulla di concreto, ma un nuovo rumor sostiene che lo sviluppatore Naughty Dog inizierà le riprese in motion capture nel corso dell’anno e che Ellie continuerà a svolgere un ruolo di rilievo.

Quest’ultima notizia non sorprende più di tanto, vista la sua importanza per la serie, ma la prima potrebbe significare che il gioco sia più vicino di quanto si pensi.

Questa fuga di notizie proviene da @ViewerAnon su Twitter, che ha ripetutamente affermato che The Last of Us Part 3 è attualmente in fase di sviluppo.

In una serie di tweet dell’utente dedicati all’argomento, si legge innanzitutto che “Ellie è importante in The Last of Us Part III almeno quanto lo era nella Parte II“.

https://twitter.com/ViewerAnon/status/1675609371118825472?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1675609371118825472%7Ctwgr%5Eea933c57a142780ea7746a57a394f1ef13dbc7db%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Ffeedly.com%2Fi%2Fcollection%2Fcontent%2Fuser%2Ffe164439-c4c7-4bd8-a0ce-ab0f6d7c4ad9%2Fcategory%2Fglobal.all

Le riprese stanno per cominciare?

Le cose si fanno un po’ più interessanti più avanti nel thread. Qui, @ViewerAnon afferma che “Quest’anno si svolgeranno importanti riprese”. Non è del tutto chiaro cosa intenda, ma un altro utente chiede se si tratti di motion capture. L’utente risponde: “In qualsiasi modo lo si definisca, stanno girando con le telecamere e anche registrando l’audio”.

Naturalmente, tutto questo deve essere preso con le pinze. Anche se la Naughty Dog stesse davvero lavorando a The Last of Us Parte 3, sarà impossibile saperlo con certezza fino a quando non annunceranno qualcosa. Vero è che avrebbe senso iniziarne uno nuovo proprio ora, dato che The Last of Us è estremamente popolare dopo lo show della HBO

Per ora, la cosa migliore da fare è seguire lo show o acquistare i primi due giochi per PlayStation o PC.

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