FORTNITE: Aggiunte le skin di Sarah Connor e T-800 Terminator

Le nuove skins aggiunte all’interno del crescente elenco della cultura pop di Fortinte sono quelle di Sarah Connor e T-800 del franchise Terminator. Si pensava che l’uscita della skin di Sarah Connor fosse unicamente una diceria, ma la sua uscita è ora ufficiale. Queste skins insieme al “paracadute” e al piccone sono ora disponibili per l’acquisto nel negozio in-game di Fortnite. Come altre skins speciali di questa stagione, anche Sarah Connor avrà due outfit differenti:potrà indossare un braccio endoscheletrico e un coltello da combattimento

Il tema della stagione corrente di Fortnite si concentra attorno ai più grandi “cacciatori” provenienti da svariati multiversi. Questo ha permesso a Fortnite di aggiungere skins come quella di Kratos dalla saga God of War , Master Chief dalla saga Halo , Predator dalla saga di Film Predator e Mando da The Mondalorian.

Il capitolo due della quinta stagione di Fortine include, oltre alle gia due già citate skins insieme ai loro gadget , una nuova mappa, un nuovo sistema di missioni e di ricompense.

Warhammer 40K : Nella galassia la pace è solo un ricordo lontano

L’imponenza della battaglia, le cruenti scene di guerra, la devastazione ,il terrore, ma anche l’onore , la speranza e il combattere per un forte ideale sono solo alcuni dei temi che possiamo ritrovare all’interno dell’universo di  Warhammer 40000. Un universo vastissimo, quasi impossibile da raccontare in un unico articolo e proprio per questo voglio parlarvi dei tratti più salienti e importanti che vi possano garantire una base abbastanza solida sull’argomento. Warhammer 40K nasce alla fine degli anni 80, come gioco di ruolo fantascientifico, distaccandosi dal suo fratellone, molto più fantasy,  Warhammer.


La guerra è sempre presente nel mondo di Warhammer 40.000


foto di pinterest

Ma quale è la storia di Warhammer 40K?
Ci troviamo nel 41° Millennio, più precisamente all’interno della via Lattea. Gli uomini sono riusciti a sopravvivere e ad evolversi tecnologicamente e scientificamente a tal punto da riuscir a colonizzare oltre, si dice, 1 milione di pianeti. Ma chi è che ha permesso tutto ciò? chi è l’artefice di cosi tale successo?  Il suo nome è Imperium, che con grande costanza e tenacia riesce a espandere e difendere i propri territori e i propri cittadini, da razze aliene ostili che minacciano di sopprimere  la quiete all’interno della galassia:
-Gli Orki, rozze bestie “pelle-verde”, nate all’unico scopo di combattere e di versare, nel campo di battaglia, il sangue del nemico.
 -I T’au, divulgatori della dottrina del “Per il bene Superiore”, sono una società tecnologicamente avanzatissima, che dispone di un illimitato numero di innovazioni in ambito tecnologico-militare come armature High-Tech.
 -I Necron, un’antichissima razza di  freddi automi meccanici, senza coscienza ne volontà,  pressoché indistruttibili, risvegliatosi da un lunghissimo sonno, con l’unico scopo di sterminare qualsiasi forma nella galassia.
– I Tiranni, alieni modificatori di geni, divoratori di pianeti e sfruttatori biologici ,comandati dalla mente alveare pronti ad inghiottire qualsiasi cosa nel loro cammino.
-Gli Eldar una civiltà in rovina che punta a riottenere il potere di un tempo. Alcuni Eldar si sono allontanati dai propri compagni andando a formare gli Eldar Oscuri il cui unico scopo è quello di soddisfare i propri piaceri.


Sono 7 le razze principali all’interno della narrazione


foto di warhammer40.000.com

Se l’Imperium è riuscito a costruire una così forte potenza, lo deve solo all’Imperatore, colui che ha permesso, e ha iniziato migliaia di anni prima, l’avanzata della grande e maestosa potenza umana. Ma ormai l’Imperatore non esiste più, dopo essere stato ferito mortalmente dal suo successore Horus, corrotto dal Chaos (nella Horus Heresy) quel che ne rimane è  unicamente la sua coscienza ancora in vita, grazie ad un macchinario situato all’interno del trono dorato su cui prima risiedeva e governava la galassia. Anche solo con la sua sola coscienza, l’Imperatore, riesce a guidare i propri soldati nel campo di battaglia e ad avvertirli degli incombenti pericoli che si celano nell’universo. Con il susseguirsi degli anni, la conoscenza delle leggi della fisica e della matematica si sono evolute, permettendo cosi agli umani di teletrasportarsi in qualsiasi luogo vogliano, attraversando una dimensione parallela chiamata Warp. Possiamo considerare il Warp come una sottospecie di Inferno Dantesco, più caotico, dove nessuna mente umana potrebbe resistere senza essere corrotta dall’impurità che si celano al suo interno. Demoni, spettri ,desolazione, incubi, rabbia… qualsiasi elemento ostile e negativo può trovarsi in quel luogo. In questa dimensione si sono creati i 4 principali dei del Chaos, che guidano i corrotti contro l’Imperium:
Khorne Dio della guerra, della carneficina e della violenza;
Nurgle Dio della pestilenza, delle malattie e della putrefazione;
Tzeentch Dio del cambiamento e della falsa speranza  
Slaanesh dio della depravazione , del piacere e dell’eccesso.


Il warp, il nemico giurato dell’Imperium


foto di reddit/warhammer40k


Ed è questo il vero nemico dell’Imperium, con i suoi incessanti attacchi, i demoni e i corrotti, escono dal Warp per diffondere distruzione e corruzione. Per far fronte a questa contigua difficoltà  l’Imperium ha creato l’Inquisizione: un’organizzazione purificatrice che ricerca all’interno dell’Imperium ogni forma possibile di corruzione , per estinguerla attraverso la forza e il fuoco. Accanto all’Inquisizione troviamo gli Space Marine uomini geneticamente modificati aventi una forza e abilità superiore al normale, capaci di vivere per migliaia di anni. Guerrieri  resistenti come la pietra ,calati all’interno di gigantesche armature. Nella galassia non esiste un buono o un cattivo, non troviamo una banale trama di una guerra tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, nessuno qui è il protagonista, nessuno è il principe azzurro che deve salvare la principessa, esiste solo la guerra… e la pace rimane un bagliore lontano di , forse, qualche galassia lontana, ancora inesplorata.


La galassia non conosce la parola pace


foto di GamesLegends

Gioco da Tavolo
Il gioco da tavolo consiste nell’utilizzo di miniature, da montare e dipingere a seconda delle proprie esigenze e fantasie, rappresentanti due differenti armate che si danno battaglia su un campo immaginario a mò di tiri di dadi e strategie. Ogni esercito possiede delle specifiche abilità che possono essere lette attraverso i Codex, i manuali di gioco che si differenziano a seconda dell’armata che si vuole rappresentare. Nel campo di battaglia ogni unità (singola pedina) possiede uno specifico punteggio che varia a seconda della potenza di quest’ultimo. Ogni esercito, creato dal giocatore, non può andare a superare un determinato punteggio stabilito anticipatamente, questo per evitare squilibri di potenza tra i due eserciti. Il gioco si divide a turni e ogni giocatore attraverso il tiro di dadi, può far svolgere un’azione ai singoli elementi del proprio esercito, come movimento, fuoco, attacco corpo a corpo, poteri speciali, ecc. L’obiettivo che troviamo più spesso nelle partite è quello di distruggere l’armata avversaria anche se i giocatori possono impostare dei traguardi alternativi per la vittoria, come difendere un avamposto o conquistare un determinato punto della mappa. Il luogo dello scontro può essere organizzato in vari modi; possiamo trovare scenari naturali come fitte foreste,  pianure incontaminate o addirittura rovine di una ipotetica città distrutta dalla guerra. L’emozione provata nel capire che tutto dipende da te, provocandoti quella sensazione di ansia misto a adrenalina è qualcosa di impagabile; gli spostamenti, gli attacchi, le strategie, le sorti della battaglia sono nelle tue mani e, perché no, anche nelle mani della fortuna.


Il gioco da tavolo su basa sull’uso di miniature da costruire e dipingere


foto di games workshop

Videogiochi
Successivamente all’uscita dei modellini di Warhammer 40k vennero sviluppati anche i primi giochi per PC. Erano principalmente strategici a turni e non ebbero molto successo, ma successivamente con la presa in carico da parte di THQ (casa produttrice videoludica statunitense) i titoli iniziarono ad avere un maggior successo, grazie soprattutto al quasi drastico cambiamento avvenuto  nella tipologia del gioco che diventerà colonna portante della saga “Dawn of War” cioè quella dello strategico in tempo reale. Quando negli strategici a turni le proprie mosse vengono risolte in momenti differenti e separati, negli strategici in tempo reale, hai poco tempo per pensare:  devi agire in fretta per contrastare le strategie del proprio nemico e cercare di carpire quell’occasione, quell’opportunità, che ti permetterà di vincere la partita. Proprio come nel gioco di ruolo anche qui dovevi essere colui che brandiva lo scettro del comando, guidando il proprio esercito, attraverso strategie e tattiche, verso la vittoria. C’era ancora più coinvolgimento, lo splendido comparto sonoro, tra musiche maestose e incoraggianti e un doppiaggio fenomenale, era come essere all’interno di quell’inferno dove la morte era l’unica dolce via d’uscita. Nel primo titolo della saga di “Dawn of War” prendi le redini dell’esercito degli Space Marini (una delle tante “razze” all’interno del gioco) appartenenti al capitolo dei Corvi Sanguinari (Blood Ravens), pronti a spazzare via la minaccia incombente degli Orki e del Choas. Tra i capolavori della THQ troviamo “Warhammer 40000: Space Marine” un videogioco d’azione in terza persona dove preso i panni di uno degli Ultramarine (Titus) cerchi di arrestare, a colpi di fucili requiem e spade a catena, l’avanzata dei nemici giurati degli Space Marini, Gli Orki e il Chaos, che stanno minacciando uno dei pianeti controllati dalle Guardie Imperiali. Sono vecchi ma decisamente imperdibili, dateci un’occhiata!


Sono moltissimi i videogiochi usciti nell’ambito Warhammer 40K


foto di Gametrex

Libri
Anche in ambito letterario, le vicende dell’universo Warhammer 40K non mancano. Dal 1997 la Black Library, casa editrice statunitense, ha iniziato la stampa dei romanzi ispirati alla saga Warhammer 40k e da allora conta più di 500 opere. La saga di libri più famosa e anche più consigliata se ci si vuole avvicinare a Warhammer 40K è “The Horus Heresy”. Questi  43 volumi, che non accennano a fermarsi, con altri 5 volumi ancora da stampare, parlano, non del  quarantunesimo ma del trentunesimo millennio. La narrazione ci racconta come avvenne e poi cosa successe dopo la corruzione, da parte del Chaos, del guerriero prediletto Horus, che doveva succedere all’Imperatore. Collana di libri fondamentale se ci si vuole addentrare al meglio all’interno della storia di Warhammer 40k. Se invece si vuole conoscere il presente dell’universo WH40K , vi consiglio la saga “The Beast Arises” che ci racconta delle gesta eroiche degli Space Marine e dell’Imperium contro l’aggressiva avanzata dell’esercito dei pelle-verde, gli Orki. Qualora i pelle-verde non vi piacessero, ma vorreste comunque prendere parte a massacri e guerre sanguinolente vi consiglio la saga “DeathWatch”, dove possiamo addentrarci nelle battaglie tra Space Marine e Tirannidi. Uno scrittore a cui va riconosciuta la propria bravura è Dan Abnett, scrittore di molteplici libri inerenti all’ambito Warhammer 40K , di cui fanno parte anche il primo volume di “The Horus Heresy” e di “The Beast Arises”. Vi consiglio di dare un’occhiata, soprattutto ai romanzi scritti da questo fantastico autore.


Dan Abnett è uno degli autori più importanti


Strade Alternative
Se tutto ciò non vi avesse appassionato abbastanza(cosa molto strana devo dire), voglio presentarvi un titolo, videoludico, ma anche letterario (con il libro, “I Diavoli del Paradiso” di William Dietz) che personalmente mi ha fatto molto emozionare. Sto parlando di Starcraft, prodotto dalla Blizzard, narra le vicende di Jim Raynor e Tychus Findlay dei ricercati dalla Confederazione . Nei titoli Blizzard cercherete di fermare l’avanzata aliena Zerg per salvare l’intera umanità. Ritroviamo in Starcraft molte affinità a Warhammer, come la netta somiglianza tra Zerg e Tirannidi e tra Protos e Eldar oppure come le armature dei Marines sia molto simili a quelle degli Space Marine.
Spero che con questo articolo io passa avervi trasmesso la passione che colse me molti anni fa, nel vedere tutto ciò per la prima volta.
Ricordate “The Emperor protects us”.

Undertale e le sue bizzarre avventure

Undertale è un RPG (gioco di ruolo)  creato dallo sviluppatore indie Toby Fox che, grazie all’uso del “game engine” Game Maker Studio,  è riuscito quasi indipendentemente a lavorare a tutti gli aspetti e le meccaniche del gioco , ad eccezione di alcuni contenuti grafici presi in carico dallo sviluppatore Temmie Chang. Il 15 settembre del 2015 è stato pubblicato Undertale per Windows e Mac OS X e successivamente, un anno dopo per Linux, ricevendo fin da subito moltissime critiche positive. Questo perché all’interno di Undertale erano molti gli elementi innovativi del gameplay, che hanno lasciato fin da subito i giocatori a bocca aperta. L’avvincente trama, la caratterizzazione dei personaggi, una colonna sonora spettacolare, ma soprattutto la rottura della quarta parete. Questa rottura,  che ricorre spesso durante la nostra avventura, avviene quando un determinato personaggio, all’interno del discorso, parla in modo diretto con il giocatore, creando cosi situazioni anche molto comiche. Ma il pilastro portante di questo videogioco è l’esistenza di molteplici finali:  qualsiasi cosa faremo e sceglieremo avrà ripercussioni sulle nostre amicizie, sui dialoghi ma soprattutto sugli eventi che incontreremo in seguito.


La rottura della quarta parete: un contatto diretto con il giocatore


Ma quale è la trama che si cela all’interno di questo videogioco?
In un lontano passato, sulla Terra governarono due razze: Umani e Mostri. Queste due razze vissero pacificamente per lunghissimi anni, ma quando gli Umani scoprirono che i Mostri potessero assorbire l’anima degli Umani fu inevitabile lo scoppio della guerra. Questo devastante scontro si concluse con la vittoria degli Umani che sigillarono nel “Sottosuolo” tutti i Mostri, attraverso una barriera magica creata dai 7 più forti maghi. Per attraversare questa barriera esisteva un unico modo, quello di possedere sia un’anima Umana che un’anima di Mostro.


La guerra tra due razze: gli Umani e i Mostri


foto di pinterest.it

Molti anni dopo la guerra , un ragazzino decise di addentrarsi sul monte Ebott dove, durante il suo viaggio, trovò una caverna per passare la notte. Nell’oscurità della grotta inciampò in una radice e cadde in una voragine. La caduta però fu attutita da un campo di fiori dorati, tra cui Flowey un fiore parlante. Fin dall’inizio il fiore si mostrò amichevole offrendosi come guida all’interno del Sottosuolo, ma dopo rivelò avere cattive intenzioni: per rubare l’anima al ragazzo, lo ridusse in fin di vita , affermando come il Sottosuolo non fosse altro che un luogo dove regnasse la legge dell’uccidere o dell’essere ucciso. Quando Flowey fu intento a scagliare il colpo di grazia un Mostro di nome Toriel, neutralizzò il fiore. Questo mostro dalle fattezze simili ad una capra umanoide si presentò come il custode del Sottosuolo pronto ad aiutare chiunque cadesse all’interno del loro mondo. Il ragazzo venne accolto nella casa di Toriel che, come una madre, pensò di passare l’intera vita con il proprio “bambino”. Ovviamente il ragazzo non fù intenzionato a rimanere per sempre all’interno di quelle mura e chiese a Toriel un modo per tornare in superficie. Al sentire quella domanda Toriel si infuriò, perché stanca di tutte le vane morti degli uomini, che varcarono l’uscita delle Rovine, per entrare nel Sottosuolo. Ma questo non fermò il nostro ragazzo che decise comunque di passare.

foto di anderbot.com

Uscito dalle rovine, partì la vera e propria avventura del nostro ragazzo all’interno del Sottosuolo dove incontrerò svariati mostri , tutti unici nel loro genere, come i due fratelli scheletri Sans e Papyrus oppure come il capitano delle guardie reali Undyne insieme alla scienziata Alphys.


Oltrepassando le rovine, la tua avventura ha inizio


foto di kotaku.com.au

Undertale utilizza le tradizionali meccaniche dei giochi di ruolo, ma con un particolare molto interessante: La battaglia è suddivisa in turni dove,  prendendo spunto dalla saga di TouHou , l’anima del vostro personaggio viene rappresentata da un cuore rosso, con cui dovrà evitare, nel senso fisico, gli attacchi del nemico, all’interno di un quadrato da cui il cuore non potrà uscire. Durante il proprio turno il giocatore avrà la possibilità di: Attaccare il nemico , scegliere un approccio non violento attraverso la parola e il dialogo con il comando ACT  , consumare oggetti per recuperare la vita, oppure , attraverso il comando MERCY , uno degli elementi più caratteristici di Undertale, concedere all’avversario pietà e terminare lo scontro. Con la morte del nemico si potranno ottenere EXP, per salire di livello e dell’oro con cui si potranno comprare altri oggetti. L’uccidere o il perdonare, sono delle scelte importantissime all’interno di Undertale, talmente fondamentali che andranno ad incidere sul finale in cui il giocatore si imbatterà , infatti è possibile, concludere il gioco senza uccidere nessun Mostro.


Un combattimento in cui la morte non è l’unica soluzione


foto di wikipedia.com

Lo sviluppo di Undertale iniziò con una campagna kickstarter nel 2013 , con cui Toby Fox riuscì ad ottenere più di 50.000 dollari per la produzione del gioco. Fox utilizzò il Game Maker Studio un game engine intuitivo e perfetto per la creazione di RPG old-style. Essendo un videogioco sviluppato da un’unica persona, ci si accorge, fin da subito, come sia stato influenzato da molti videogiochi:  Touhou per la modalità di attacco dei nemici e Shin Megami Tensei per i particolareggiati dialoghi , ma soprattutto,  per l’elemento di pietà e di dialogo che possiamo utilizzare nel combattimento. Infatti Toby Fox affermò che volesse creare qualcosa che non permettesse al giocatore unicamente di combattere ma, attraverso una scelta personale, di decidere di comunicare con il mostro per evitare la violenza e concludere lo scontro in modo pacifico. Un altro aspetto fondamentale di Undertale è la calzante colonna sonora  formata da 101 tracce, tutte composte da Fox,  sempre uniche e differenti che vanno ad arricchire ogni scontro e paesaggio all’interno del videogioco.

Fin da subito Undertale ha ricevuto moltissimi elogi da parte dei giocatori ma soprattutto della critica, al punto da arrivare a diventare un cult in pochissimo tempo dopo l’uscita. Anche io come videogiocatore vi consiglio caldamente questo prodotto. Addentratevi in questa avventura magica e stravagante dove realtà e finzione si amalgamo creando un mondo di gioco alquanto bizzarro ma anche divertente. Fatevi catturare dalle personalità dei personaggi e dai loro dialoghi a volte esilaranti , ma anche severi e profondi. Fatevi cadere all’interno di questo mondo che può farvi capire che la parola può essere la risposta a qualunque problema. Ma alla fine la scelta è unicamente tua: La lotta o il dialogo, cosa sceglierai?

OMORI un’avventura che ti lascerà il segno


Omori è RPG (Gioco di Ruolo) psicologico horror che attraverso la sua narrazione riuscirà a lascare il proprio segno all’interno del vostro cuore.  Ma scopriamo perché:
La storia di OMORI nasce nel lontano 2014 quando il 5 giugno , venne finanziato il progetto attraverso una campagna kickstarter e dopo 5 lunghissimi anni venne presentato al Pre-Tokyo Game show del 2019 per poi essere posticipato a causa di questo dannato 2020. Dopo un’estenuante attesa di 6 anni finalmente l’illustratrice e regista OMOCAT affiancata alla casa videoludica PLAYISM, il 25 dicembre del 2020 riescono a pubblicare OMORI sulla piattaforma di STEAM, per poi affermare , successivamente, anche l’uscita per le altre piattaforme come Switch, Playstation 4 e XBOX One .


Dopo 6 anni l’illustratrice e regista OMOCAT insieme a PLAYISM, il 25 dicembre 2020 publicano OMORI su Steam


Foto di nintendohall.altervista.org

Ma qual’è la storia? Cosa succede all’interno del mondo di OMORI?
Il gioco si basa su dei lavori dell’illustratrice OMOCAT come “OMORI’S SKETCHBOOK” e da una sua light novel non completata e prende fortemente spunto da titoli come Mother e EarthBound . La trama gira attorno alle vicende di OMORI un ragazzo apatico e depresso e dei suoi tre amici: KEL un ragazzo energico e dispettoso, AUBREY una ragazza forte e determinata ma a volte un pò scontrosa e HERO il più grande dei tre, responsabile e diligente , ma spesso anche troppo ingenuo. I quattro partiranno all’avventura, in un mondo alquanto stravagante, per ritrovare il loro amico BASIL scomparso in una circostanza misteriosa. Ma quello che OMORI ritroverà non sarà BASIL, bensì qualcosa di straziantemente peggiore. Paura, oppressione , terrore ; OMORI scavando sempre più a fondo in questo suo mondo di fantasia scoprirà qualcosa che doveva rimanere nascosto, qualcosa che ormai OMORI portava dentro di se da troppo tempo, un macigno insostenibile gravante sulle sue proprie spalle. Riuscirà a liberarsene?


La storia narra il viaggio che i 4 amici dovranno affrontare per ritrovare il loro amico Basil


Foto di nintendowire.com

 Il Gameplay di gioco richiama ai classici RPG , ma questo non impedisce ad OMORI di possedere un particolare sistema di combattimento. Il giocatore avrà la possibilità di controllare un gruppo di 4 giocatori , ognuno con le proprie abilità e caratteristiche , all’interno di un mondo strambo e colorato. Incontrerete nemici bizzarri e puzzle divertenti, tutto questo circondati da una strana velatura di mistero e angoscia. All’interno della grande mappa suddivisa in 7 distinte regioni potrete trovare, attraverso la rottura di cocomeri, oggetti utili al combattimento che porteranno dei miglioramenti agli attributi dei personaggi. Un vostro grande alleato sarà la coperta del picnic che vi permetterà di riposare, riacquistando la vostra salute “Heart” e il vostro mana “Juice”  e di poter salvare.   

Foto di rpgsite.net

Il combact system è descritto come un classico sistema di combattimento a turni con però una struttura Statuses & States molto particolare basata sulle emozioni reali che i personaggi in gioco possono provare. Quando un nemico si scontrerà con voi, apparirà una schermata a simil Pokemon in cui potrete decidere se attaccare, usare delle skills (sbloccabili con l’avanzamento del livello del personaggio), curarsi attraverso delle pozioni, sotto forma di cibo , come sandwich, patatine e dolciumi oppure utilizzare un’oggetto per stordire o far cambiare status o “emozione” all’avversario. Dovrete cercare di non far scendere gli “Heart” fino a zero, ma se ciò accadesse il personaggio si trasformerebbe in un Toast diventando inutilizzabile, ad eccezione di OMORI che se raggiungesse gli 0 “Heart” la partita finirebbe.
Quindi all’interno dell’azione anche le emozioni gravano sulle spalle dei personaggi? Si qui su OMORI le emozioni sono una parte fondamentale e critica della strategia di gioco. FELICE , ARRABBIATO e TRISTE , queste sono le 3 principali emozioni che si provano all’interno dello scontro. Proprio come sasso carta forbice, la felicità batte la rabbia, la rabbia batte la tristezza e la tristezza batte la felicità. Questo porta all’aumentare del danno , non solo causato, ma anche subito.


Le emozioni sono una parte fondamentale e critica della strategia di gioco: FELICE , ARRABBIATO e TRISTE


foto di talonmarks.com

Ma chi è OMORI?
Omori nasce, nel 2011 dalla mente di OMOCAT  in un blog dove la disegnatrice caricava le sue vignette, come un ragazzo con una maglietta nera , pantaloncini corti e lunghi calzini neri, che si trova all’interno del WHITE SPACE , una dimensione completamente bianca, con al suo interno unicamente un pc , una lampadina tutta nera, una scatola di fazzoletti, un coltello e il suo gatto, anche lui tutto nero. L’unica cosa che il ragazzo faceva era giocare a vecchi videogiochi e masturbarsi, ma all’interno di se stesso viveva una forte depressione e una straziante solitudine che lo avevano portato, in alcune vignette, quasi a togliersi la vita.

“”  Welcome to WHITE SAPCE Your name is OMORI and you’ve been living here for as long as you can    remember. Everything is bright white; there aren’t any walls. A black lightbulb hangs from the ceiling… wherever it is. There’s a floor but it’s always cold. The warmest thing here is probably your laptop. You don’t mind though. You have a blanket, a laptop, a cat, a sketchbook, and a tissue box. You have everything you need.

You are usually upset. Everyone annoys you, you think you are ugly, you don’t know where you came from, you don’t know where you are going, and you’re too tired to care.

On good days, your neighbors invite you over for a visit. “How can they have fun with someone as horrible as me?” You miss them now. When will they come again? Maybe today will be a good day!

Or maybe today is a day for sleeping.

But…Sometimes you’re reminded you used to have another friend– someone really important.

Somewhere in the back of your head, you have an feeling that you weren’t always like this. You weren’t always living in WHITE SPACE.

The truth is…

Your story is already over. You just have to remember it.  “”


Giocatelo, provate questo titolo, provate quello che ho provato io, cercate di provare tutto quello che OMORI ha passato, tutti sentimenti, tutte le emozioni , tutta la disperazione che OMORI ha vissuto. Cercate di cogliere questa avventura come qualcosa di speciale, come un viaggio all’interno di voi stessi, che, forse, vi permetterà di capire come il mondo e soprattutto le emozioni possano essere crudeli, ma anche salvatrici. Osservando all’interno di te stesso… riuscirai mai a perdonarti?
 
 Fonti: Omori Fandom

Cronache di Minecraft, il gioco più acquistato di sempre

Prima di dare il via a questa tua nuova avventura vorrei darti qualche informazione in più sull’argomento. Minecraft è un  gioco sandobox survival originariamente sviluppato da Markus Persson, conosciuto con il nickname di Notch e successivamente, nel 2011, dal team di sviluppo Mojang con a capo Jens Bergensten.

Nella creazione di questo gioco possiamo osservare come Markus si sia ispirato a vari titoli del suo tempo come Infiniminer , Dwarf Fortress e Dungeon Keeper. La prima versione di Minecraft venne rilasciata nel 2009 e successivamente nel 2011 uscì dalla sua versione di prova e venne rilasciata la sua versione “completa”. Da quel momento Minecraft diventa virale e conosciuto da moltissime persone, approdando su moltissime piattaforme come telefoni Android e iOS, ma non solo, riuscì ad arrivare anche nel 2012 su Xbox 360 e su Playstation 3 nel 2013 per poi sbarcare anche nelle console di generazione successiva. Si conta che fino al Maggio 2020 Minecraft abbia venduto più di 200 milioni di copie in tutto il mondo rendendolo il gioco più acquistato di tutti i tempi riuscendo a raggiungere 500 milioni di giocatori. 


A maggio 2020 Minecraft ha venduto più di 200 milioni di copie con 500 milioni di utenti


Ma cosa ha reso Minecraft così famoso?

Probabilmente la sua particolarità più evidente è quella di essere fatto interamente a cubi. Qualsiasi cosa all’interno del mondo è fatto a cubi. Ma non solo, un altro fondamentale elemento di Minecraft è il modo di gioco, esso infatti è letteralmente infinto, un open-world in cui qualsiasi direzione tu scelga troverai paesaggi e luoghi sempre diversi tra loro. Oppure la sua enorme rigiocabilità sia in campagna singola, ma anche nei server multigiocatore con minigiochi e attività sempre nuove. Senza tralasciare i suoi continui aggiornamenti che vanno ad implementare grandi miglioramenti all’interno del videogioco, come ad esempio quello che uscirà nel 2021 “Caves and Cliffs”, dove verranno rimodellate le strutture delle caverne rendendole ancora più realistiche di quanto lo erano già. Non solo andranno anche ad aggiungere un nuovo “Mob” il Warden , un nemico cieco, ma ultra sensibile capace di avvertire i tuoi rumori per darti la caccia. Ma facciamo finta di essere un giocatore che è all’inizio e non sa niente del gioco, un giocatore nuovo all’interno di Minecraft… Chissà come andrebbe a finire?


BENVENUTI SU MINECRAFT!


credit: minecraft wiki

Intenzionato ad avviare Minecraft , avvii il gioco e ti si para davanti una semplice schermata, una di quelle classiche schermate che potremmo ritrovare in moltissimi giochi del suo genere. Decidi di non perdere tempo e di addentrarti in questo famosissimo ma a te sconosciuto mondo di Minecraft . Premi quel grande tasto “Giocatore Singolo” e impaziente clicchi su “Crea un Nuovo Mondo”.

Come voglio giocare?

Qui ti assale un grande dubbio: “come lo voglio giocare Minecraft” . Una domanda insolita , ma che per uno che non ha mai svolto una partita a Minecraft è più che legittima. “Che modalità scelgo”?


Creativa, Hardcore o Survival?


  • Creativa? Un mondo in cui possa liberare ed esprimere tutta la mia fantasia e creatività , senza ostacoli di alcun genere. Un mondo dove io possa ottenere risorse illimitate in qualsiasi momento , dove io possa volare e distruggere qualsiasi blocco istantaneamente.” Riflettendoci qualche secondo, ricordi di non essere proprio portato per la creatività e che la tua vena artistica non sia poi tanto il tuo forte.
  • Vedi un’altra modalità “Hardcore“, Sembra interessante, finalmente potrei affrontare una vera sfida e mettere alla prova le mie abilità nella sopravvivenza, in un mondo dove la difficoltà è settata su difficile, si possiede un’unica vita e perdendo quella si perderebbe il mondo di gioco” . Anche qui ci pensi bene e riconosci di non essere davvero portato per le sfide difficili, ricordandoti che hai abbandonato Dark Souls 1 nella prima mezz’ora di gioco perché non riuscivi a battere il primo boss.
  • Noti l’ultima modalità “Survival”, Sembra proprio la modalità che fa al caso tuo, un mondo ne troppo cattivo, ma ne troppo buono , dove devi cercare di sopravvivere con le uniche forze attraverso lo sfruttamento di risorse, limitate, ma dove posso rinascere nel caso in cui morissi”. “Perfetto” pensi tra te e te. Ormai quasi elettrizzato e sprezzante di forma, coraggio e determinazione premi su “Crea nuovo Mondo”. Schermata di caricamento, passano alcuni secondi e sei dentro.

 Ti guardi attorno, ti trovi in una distesa prateria verde, quasi infinta. Volgendo lo sguardo in tutte le direzioni possibili, notando però che anche se tutto ciò che è intorno a te è fatto di cubi, non pesa molto all’occhio ed è molto gradevole. Noti vicino a te degli alberi, che deduci , dal colore, essere di quercia. Avvicinandoti sempre di più al tronco dell’albero ti assale un profondo dilemma; “Essendo un Survival so che devo sopravvivere, per sopravvivere mi serve il legno…ma come faccio ad ottenerlo? Non ho nessun utensile che mi possa aiutare e tanto meno nessun materiale con cui costruirlo. Di certo non è che lo posso prendere a pugni…”. Lampo di genio, decidi di prendere a pugni il tronco dell’albero e magicamente dopo qualche secondo riesci ad ottenere un blocco di legno. “Chi lo avrebbe mai detto” esclami ridacchiando.

Devo lavorare questo legno se voglio utilizzarlo per costruire qualche attrezzo” deduci ingegnosamente. “E avrò anche bisogno di un banco da lavoro.” Esclami sfoggiando le tue vastissime, se cosi si può dire, abiltà sulla falegnameria. Premendo tasti a caso sulla tastiera vieni a scoprire che con il tasto E apri l’inventario (rendendoti anche conto di essere tanto pigro da non andare nelle impostazioni e controllare tutte le azioni dei tasti). Fai l’azione più logica e posizioni il blocco di legno nella sezione “Crafting” composta da 4 quadrati. TAH DAAAN 4 bei pezzi di legno lavorato… “e con ciò? ti cosa me ne faccio?” “Magari posso utilizzarli per creare il mio banco di lavoro”. Provi tutte le posizioni possibili dei blocchetti di legno lavorato e alla fine riesci nel tuo intento: Bastava solamente riempire tutti e 4 le caselle. Posizioni il banco di lavoro sulla barra veloce degli oggetti e con la rotellina del mouse lo selezioni. “In mano ho l’oggetto da cui partirà tutto, da cui inizierà davvero la mia avventura”


TAH DAAAN, 4 pezzi di legno ben lavorati, che me ne faccio?


Contento delle tue nuove scoperte, un brivido ti scorre lungo la schiena. Si sta facendo notte. “Sarà anche un gioco survival ma non devo temere la notte, alla fine a parte qualche animale selvatico di cosa devo avere paura?” Pensi ingenuamente, per rassicurare il tuo animo. “Non che io abbia paura o cosa, ma inizierò a costruire la mia prima casetta”. Frettolosamente, perturbato da una brutta sensazione che ti gironzola nella testa, raccogli qualche blocchetto di legno, lo lavori e utilizzi quello stesso legno per crearti una porta, creata molto intuitivamente, utilizzando il banco da lavoro. Inizi a posizionare le mura della tua piccola casetta, piazzi la porta e finisci con il soffitto, lasciando però in una parete un buchetto, come finestra. Finita la casa e calato il sole definitivamente, appare di fronte a te , una bella luna bianca che risplende in un cielo zeppo di stelle. Improvvisamente, incantato da questa splendida vista, senti un rumore provenirti da dietro. Ti volti velocemente e scorgi in lontananza una figura, molto simile al tuo personaggio. “Un altra persona? Non doveva essere un mondo singol player?”. A causa della lontananza e del buio della notte non riesci a distinguere bene i lineamenti della figura, ma inizi a notare che si sta avvicinando a te. “Vorrà fare amicizia” pensi “Certo che quella postura delle braccia è decisamente strana, alzate a mo di… “Zombie“.


Un’altra persona? non doveva essere un mondo Singol Player?


Un pensiero angosciante inizia a crearsi nella tua testa e per precauzione inizi a indietreggiare verso la porta della casetta. La figura si avvicina sempre di più, emettendo uno strano rumore, quasi come la combinazione di un lamento e un ruggito. Lo vedi, lo vedi chiaramente, il tuo presentimento non era sbagliato, era davvero uno Zombie. Preso dal panico decidi di chiuderti in casa e bloccare il gioco. “Cosa diavolo era quel coso, non doveva essere un normale survival a quadretti?” .

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Ormai hai perso il conto di quanti giorni chiuso in casa sei rimasto, a cercare di osservare e capire i mostri all’interno del mondo di gioco per prevenire un qualsiasi ipotetico attacco di cuore.

I MOSTRI

Ci sono una miriade di mostri ostili in Minecraft:

  • Lo Zombie, il classico Zombie zoppicante ma da cui stare alla larga
  • Lo Scheletro , uno scheletro non-morto armato di arco e frecce
  • Il Creeper, un mostro verde senza arti superiori con l’unico scopo di farsi esplodere nelle tue vicinanza
  • Enderman, un essere dalle quasi sembianze umane, molto più alto del normale, completamente nero e con occhi viola, si dice non sia aggressivo in primis, ma se guardato negli occhi inizierà ad attaccarvi indistintamente
  • Lo Spider, un ragno gigante pronto a saltarti addosso in qualsiasi momento
  • Gli Illagers, la parte malvagia dei Villagers, con cui potrai barattare oggetti, che di tanto in tanto attaccheranno i villaggi di quest’ultimi.

Se uccidi L’Ender Dragon fai JACKPOT !


In seguito vieni a conoscenza di uno dei “mostri” ,se cosi si vuole chiamare, chiave di Minecraft, l’Ender Dragon , la cui uccisione è lo scopo finale del gioco. Ma qui c’è un MA, l’Ender Dragon si trova in una “dimensione” differente, da cui si può accede tramite un unico portale situato all’interno della mappa di gioco. “Sarà una vera impresa” pensi. Dopo tutto quel tempo rinchiuso nella tua casetta ad osservare e ad informarti decidi che è tempo di uscire e partire davvero all’avventura. Apri la porta e lentamente esci, ancora poco fiducioso della sicurezza dei dintorni della tua casetta. è un nuovo giorno.

Devo sbrigarmi a diventare più forte”, l’unico pensiero che riecheggia nella tua testa. In fretta e furia raccogli dell’altra legna con cui produci i primi utensili , come una spada per difendersi , un piccone per raccogliere i materiali , un’accetta per raccogliere legna più velocemente e una pala per scavare la terra. Ti cade l’occhio sull’indicatore della fame, ormai quasi a zero “Cavolo mi ero quasi dimenticato, devo mangiare, è pur sempre un survival”. Inizi la tua ricerca per degli animali selvatici come mucche o maiali, una fonte di cibo essenziale , se non si vuole aspettare del tempo con la coltivazione di grano, carote o patate. In lontananza, vedi qualcosa di marrone muoversi “un altro zombie? Impossibile è giorno , non possono esserci zombie all’esterno” avvicinandoti osservi una piccola mandria di mucche intente a brucare l’erba. “Mi dispiace piccole mucche” pensi amaramente sguainando la spada. “Ora non avrò più bisogno di cercare del cibo per un be-“.

 Tutto in torno a te inizia a farsi buio, senti il tuo corpo diventare più leggero come se stesse cadendo. Ti ritrovi in una pozza d’acqua e tornando a galla capisci di essere caduto in una caverna. Guardando in alto noti la luce flebile del sole entrare da quel buchetto in cui eri caduto. “Che fortuna” esclami. Da quel momento tutto si fa più complicato, ma anche più semplice. Paura, ansia e timore sono solo dei sentimenti di passaggio, che vengono rimpiazzati da curiosità , voglia di esplorare e di potenziarsi.

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I minerali, un tesoro impagabile per sopravvivere


Inizi ad ambientarti all’interno della caverna ma anche al mondo di Minecraft: Inizia la tua scoperta dei minerali del gioco, partendo dal semplice carbone utilizzato come combustibile o per produrre delle torce, passando al ferro elemento indispensabile per le tue prime armature e upgrade fondamentale per i tuoi utensili,  arrivando fino all’oro utile per gli scambi commerciali e per la creazione di mele d’oro (utili per il recupero istantaneo di buona parte della vita) , allo smeraldo moneta utilizzata dai Villagers per il commercio, al lapislazzulo utilizzato nelle incantazioni , alla redstone, una pietra particolare con la quale si puo’ costruire e ideare marchingegni e ingranaggi, utili a semplificarti la vita, fino ad arrivare al Diamante, materiale più raro e prezioso, che grazie alla sua robustezza permette di forgiare armature e attrezzi quasi indistruttibili. Non solo il tuo personaggio sta seguendo un percorso evolutivo, ma anche tu. Inizi a comprendere meglio com’è strutturato il mondo di Minecraft.

Passano i giorni, tutto in torno a te si sta evolvendo, anche la tua casina di legno, è diventata una vera e propria magione al cui interno si cela un vero e proprio tesoro raccolto in svariate miniere da te esplorate.  Ti senti pronto e determinato a battere l’Ender Dragon.


ANDIAMO A STERMINARE L’ENDER DRAGON !


Prima pero’ di andare nella dimensione dell’end, devi passare dal Nether, per ottenere la Blaze Powder (ottenibile dalle Blaze Rod) che combinate con una Ender Pearl (ottenibile uccidendo un Ender Man) ti permette di creare L’Eye of Ender oggetto importantissimo per accedere al portale dell’End. Se lanciato in aria, esso si orienta nella direzione del portale. Costruito il portale del Nether , attraverso dei blocchi di Ossidiana, ti rendi conto di quanto il Nether non sia un posto accogliente. Un vero e proprio inferno dantesco , con mostri deformi, fantasmi, demoni e oceani di lava bollente pronta a disintegrarti al minimo passo falso. Con molta fatica e attenzione riesci ad trovare una Nether Fortress dove ottenere della Blaze Powder.

Torni a casa e  quasi impazientemente ti affretti a craftare tutto il necessario per trovare e sconfiggere il drago. Costruisci arco frecce e un’armatura potenziata da degli incantesimi della Enchanting Table. Decidi di partire e dopo una lunga ed estenuante ricerca, riesci a trovare il famigerato portale dell’End. Posizioni Gli Eyes of Ender attorno al portale attivandolo. Hai paura, quella stessa paura provata la prima notte e che avevi quasi ormai dimenticato. Prendi un grande respiro e spinto da un innato coraggio decidi di cadere all’interno del portale. Buio, tutto buio, l’unica cosa che vedi è un’isola, gialla chiaro, sospesa in questo abisso color carbone. Osservi bene l’isola e noti 10 colonne anch’esse nere, al cui vertice spiccano dei cristalli.

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Lo senti, ma non riesci a vederlo, mentre il suo sbattere di ali riecheggia e sovrasta il silenzio di questo oblio. Senti un forte ruggito e girandoti verso quel richiamo, quasi di sfida, lo vedi in lontananza. Un Drago, gigantesco, quasi completamente nero , con profondi occhi viola. Frettolosamente inizi a colpirlo con delle frecce notando però che la sua barra della vita diminuisce. Capisci che quei cristalli sono la fonte vitale del Drago, utilizzati per recuperare la vita e le forze; “Devo distruggerli il prima possibile se non voglio lasciarci le penne”. Inizi a prendere di mira questi suoi altari distruggendoli uno ad uno. Ma la faccenda non è cosi semplice, il Drago attacca, eccome se lo fa. Il suo tossico e violaceo respiro e la sua imponente mole sono i problemi principali nel combattimento di quest’ultimo. Ma in qualche modo riesci a distruggere tutti e dieci i cristalli.

Ma la battaglia è solo ai suoi albori: inizi, come una mitragliatrice, a sfrecciare frecce verso il drago, che innervosito , non rende facile il completamento del tuo obiettivo. La battaglia si fa sempre più intensa, vedi la sua barra della vita scendere sempre di più , sempre di più, fino a quando… con l’ultima freccia il gigantesco drago cade sconfitto, raggiungendo così, la fine del gioco, ma anche l’inizio di una nuova avventura.


Con l’ultima freccia il drago cade sconfitto raggiungendo così la fine del gioco, ma anche un nuovo inizio…


MINECRAFT NON É SOLO UN VIDEOGIOCO

Ma cosa è Minecraft? Un videogioco? Un passatempo? La maggior parte di voi potrebbe  affermare questo, ma Minecraft va oltre a questo. Minecraft è un rifugio , dove possiamo addentrarci quando più ne abbiamo voglia, accogliente e rassicurante , proprio come la nostra casa.  Minecraft è un luogo dove possiamo stare tranquilli, rilassarsi e esprimere la nostra più estrema creatività , perché Minecraft ci mette a disposizione infinite possibilità , tutte da poter cogliere ed elaborare come più ci aggrada. Minecraft ci permette di fare quello che più ci piace e alla fine dei conti essere se stessi. Passare le serata a costruire e a minare con i propri amici, le risate scaturite da una stupida morte avvenuta per l’esplosione di un creeper, quell’ansietta provocata dall’oscurità delle miniere o di annegare nei laghi di lava nel Nether. La soddisfazione di vedere, insieme ai tuoi amici l’ultima schermata di gioco dopo aver sconfitto il Drago dell’End.

Guardare quella schermata crea in te un senso di nostalgia, ti permette di ricordare tutte le avventure e disavventure che tu, da solo, o con i tuoi amici hai passato. Senti come un vuoto all’interno di te, perché ormai tutto è finito e quei ricordi rimarranno solamente un eco lontano avvertibile unicamente all’interno delle regioni più nascoste della tua mente. Ma capisci subito che Minecraft non è cosi, Minecraft non è qualcosa che ha un inizio o una fine, è qualcosa che ti permette di ricreare stupendi ricordi, sempre nuovi e mai monotoni. Minecraft è quel qualcosa che rimarrà per sempre dentro di te, quel qualcosa che da adulto, quando ormai avrai dimenticato anche solo il significato di “videogioco” o di “console” , ti farà scendere una lacrima di nostalgia per gli stupendi momenti ormai lontani e vaghi. Minecraft può si, essere considerato come un gioco per bambini o ormai vecchio, pensatela come volete, ma per me Minecraft, come per molte altre persone è parte della vita, un segno indelebile nel nostro cuore.