[ MANGA ] quello che vi consiglio – VINLAND SAGA

Per gli amanti dei manga storici e avvincenti vi consiglio: Vinland Saga, un seinen manga di Makoto Yukimura. Iniziato nel 2005 e portato in Italia da Star Comics in un’ottima edizione. Ambientata nell’Europa del Nord nel XI secolo D.C., Vinland Saga racconta le vicende di un popolo, i Vichinghi.

TRAMA:

La storia narra di intrighi politico-militari all’interno dell’impero danese, delle loro guerre di conquista dell’Inghilterra, dei lunghi viaggi, delle avventure dei pirati dell’epoca e della vita di Thorfinn figlio di Thors, il nostro protagonista, un ragazzo nel cui corpo scorre il sangue di un guerriero, che dedica i primi 16 anni della sua vita alla vendetta personale. per poi crescere, aprire gli occhi e iniziare un percorso che lo porterà a vivere da “vero guerriero” seguendo le orme del padre. 

Combattimenti, azione, storia, usi e costumi dei Vichinghi: tutto è ben amalgamato da Makoto Yukimura. I personaggi sono tutti ben caratterizzati dal protagonista Thorfinn al pirata Askeladd, uomo senza scrupoli e colui che uccise il padre di Thorfinn slealmente. Da non sottovalutare i personaggi secondari, che non sono di semplice contorno alla storia, ma con le loro azioni, motivazioni, pregi, difetti e debolezze, contribuiscono a costruirla e renderla interessante.

Thorfinn è un personaggio dalle molte sfaccettature, obbligato a crescere molto in fretta per potersi immergere in un mondo fatto di violenza e crudeltà. Il suo carattere è testardo ma allo stesso tempo buono e gentile fin da piccolo. Crescendo si fa divorare dal risentimento e dall’odio, diventando duro, poco socievole e particolarmente aggressivo, facile alla rabbia, non volendosi concentrare su nient’altro che non sia la sua vendetta contro Askeladd.

Parte del manga è incentrata sul significato di “essere un vero guerriero“. Questo concetto tormenta vari personaggi (specialmente Thorfinn), che si domandano cosa possa significare. Il vero guerriero è colui che sconfigge molti nemici, oppure è uno che non usando armi riesce a fare altrettanto? O che grazie alla sua superiorità non ha bisogno di usare la violenza? Insomma, le interpretazioni sono molte, e ogni personaggio ha la sua.

Questi guerrieri toccavano molte terre, combattevano, depredavano e se ne andavano.

Gli inglesi li conoscevano come Danesi, l’Impero di Bisanzio come Ros, i Franchi li chiamavano Normanni… Sarebbero passati alla storia con il nome di Vichingi.

DISEGNI:

I disegni molto realistici e dettagliati, volti e corpi delle persone estremamente espressivi, sfondi e paesaggi che riescono a farti immergere in quei luoghi, alcune tavole riescono davvero a togliere il fiato.

Un particolare che mi ha colpito sono stati i corpi mutilati e pieni di cicatrici dei soldati, le mani rovinate dei contadini e i combattimenti: sono spettacolari. Il disegno di Yukimura non lascia niente all’immaginazione e permette di godersi appieno gli scontri, sempre avvincenti, violentissimi e tattici.

Chainsaw Man: arriva l’adattamento anime e l’annuncio della data d’uscita del suo primo trailer

Chainsaw Man ha rivelato la date di uscita del suo primo trailer per il suo grande debutto nell’anime! Quando è stata conclusa la serie manga originale di Tatsuki Fujimoto con la rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha alla fine dell’anno scorso, sono arrivati diversi annunci importanti per il futuro del franchise. Piuttosto che finire definitivamente, come molti fan avevano previsto, Chainsaw Man ha sorpreso il suoi lettori con l’annuncio che, non solo il manga continuerà con una seconda parte in una rivista completamente diversa, ma verrà anche creato il suo adattamento anime.

Non abbiamo ottenuto molti aggiornamenti concreti da quando è stato inizialmente annunciato la lavorazione all’adattamento anime lo scorso dicembre, ma presto vedremo molte nuove notizie di Chainsaw Man. Durante un panel speciale che celebra il decimo anniversario dello studio MAPPA, avremo il nostro primo trailer per questo nuovo anime.

Questo evento, il MAPPA STAGE 2021 – 10th Anniversary” , avverrà il 27 giugno in Giappone e terrà ospiti speciali come l’editor del manga Shihei Rin e il presidente di MAPPA Manabu Otsuka. È stato confermato che parte di questo evento presenterà il debutto del primo trailer della serie anime, quindi i fan hanno molto di cui aspettarsi per il prossimo giugno.

Ci sono stati pochi dettagli sul debutto dell’anime della serie al di fuori della sua produzione da parte dello Studio MAPPA, quindi si spera che questo evento potrà rivelare molti più dettagli sul franchise.

L’ultimo capitolo di Attack on Titan è stato completato

Hajime Isayama, creatore della serie ha annunciato di aver inviato l’ultimo capitolo di Attack on Titan, il 139, che uscirà il 9 aprile nella rivista Bessatsu Shōnen Magazine.

Isayama il 30 marzo scritto su Twitter “L’ho inviato. Da ora in poi spero che Attack on Titan venga letto da più persone possibili, vi ringrazio!”.

Attack on Titan è stato creato nel 2006, come libro di 65 pagine. Il suo lavoro ha suscitato così tanto interesse da essere pubblicato come serie nel mensile Bessatsu Shōnen Magazine, a partire da settembre 2009. Da quel momento è iniziata la sua scalata verso il successo, che ha portato Attack on Titan a diventare uno dei manga più letti in tutto il mondo.

Attack on Titan è una serie magnifica. Grottesca sì, un vero e proprio incubo, ma proprio per questo è riuscita ad affascinare milioni di persone, dando vita ad un franchise vastissimo di spin-off, videogames, film, ma soprattutto un anime spettacolare che recentemente ha conquistato il titolo di show più visto negli USA. La storia di Eren Yeager ha attirato fan da ogni parte del mondo con la sua intricata e affascinante trama, ricca di brutalità, azione, sentimenti e plot-twist inaspettati, ma studiati fin nei minimi dettagli.

In un’intervista per ONE Championship, Isayama ha detto che nei suoi progetti per il futuro non ci sono altri manga, bensì l’apertura di una spa nel suo amato paese, in Giappone.

L’avventura decennale però non è ancora finita, abbiamo ancora qualche mese prima di mettere un punto a questa meravigliosa serie. La seconda parte della stagione finale uscirà quest’inverno, quindi carissimi fan abbiamo ancora un po’ di tempo prima di dover salutare la saga che ci ha accompagnato in tutti questi anni, anche se sicuramente non sarà un vero addio.

Attack on Titan: Annunciata la seconda parte dell’ultima stagione!

La stagione finale di Attack on Titan non è ancora finita. L’ultima stagione dell’anime avrà una seconda parte e arriverà questo inverno. Lo studio MAPPA ha annunciato il continuo della stagione finale domenica, subito dopo l’ultimo episodio della prima parte.

L’annuncio è arrivato con un breve trailer , ma, per ovvie ragioni legate agli spoiler, non rivela molto sugli ultimi episodi dello show.

La domanda che ha tartassato i fan della serie era come sarebbe finita esattamente la stagione finale di Attack on Titan. Era chiaro che la prima parte della stagione non sarebbe arrivata alla conclusione della storia, il che ha lasciato i fan incerti su come lo studio avrebbe concluso la serie animata: un film? Una seconda stagione conclusiva? O semplicemente avrebbero optato per un finale diverso dal manga?

Infatti il manga di Attack on Titan pubblicherà il suo ultimo numero ad aprile. Ma con l’annuncio del nuovo trailer i fan hanno tirato un sospiro di sollievo e non si dovranno aspettare un finale diverso dal manga, ma una seconda stagione composta da 16 episodi che seguirà più o meno la trama del manga.

Secondo MAPPA, la seconda parte della stagione finale di Attack on Titan debutterà in inverno e il numero di episodi è ancora incerto, anche se 16 sembra essere quello più propenso.

[ MANGA ] quello che vi consiglio – DEVILMAN

Per la rubrica “Manga che vi consiglio“, oggi faremo un grande passo rivolto verso il passato, risalente a ormai 49 anni fa, stiamo parlando di Devilman!

Devilman è un manga uscito nel lontano Giappone nel 1972 scritto e disegnato dal geniale Go Nagai, pubblicato per la prima volta su Weekly Shonen Magazine e raccolto in 5 volumi. In Italia è approdato nel ’91 e col passare degli anni ci sono state molte edizioni, quella che vi consiglio (vi lascerò il link per l’acquisto a fine articolo) è quella della casa editrice J-POP, completa in 5 splendidi volumi.

“Devilman” è infatti la storia di un liceale di nome Akira, un ragazzo timido e umile, spesso e volentieri fifone, tanto da subire passivamente le prepotenze dei bulli di quartiere, facendosi addirittura difendere dall’amica Miki. La vita di Akira era semplice e tranquilla finché il suo amico Ryo Saeba gli racconta degli studi del padre, un famoso scienziato ormai deceduto, venendo a conoscenza dell’esistenza dei demoni, creature mostruose e sanguinarie, nemici naturali della razza umana e ibernati dai tempi delle grandi glaciazioni milioni di anni fa.

I demoni, “gli antichi abitanti della Terra“, si sarebbero risvegliati e pronti a scatenare l’apocalisse per riprendersi la loro vecchia casa, ormai occupata da miliardi di “parassiti”: gli umani.

Akira, dimostrando un coraggio inaspettato, sarà proprio lui ad accettare e raccogliere “l’eredità oscura” lasciata dal padre di Ryo, accoglierà un demone dentro di sé diventando un umano con il corpo di un demone, un diavolo dal cuore umano, perché è questa l’unica speranza per l’intero genere umano… diventare un Devilman!

Un manga spietato, tragico, a tratti macabro, e non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico, soprattutto per il protagonista, bene e male si mescolano, i demoni rivelano la propria umanità e gli uomini si tramutano in mostri, dove non esiste più un confine tra giusto e sbagliato.

fino a qui avete pensato di non aver niente a che fare con questa storia! Ma da qui in poi, l’inferno non sarà più il mio dramma personale, ma anche il vostro! Il dramma di tutta l’umanità!

Ma ciò che ha reso Devilman un pilastro portante nel mondo dei manga sono gli ultimi tre volumi: in poco più di 500 pagine, Go Nagai riesce a farci immergere in una versione del mondo apocalittica ma realistica allo stesso tempo, un’umanità oppressa e dilaniata dalle forze del male, persone che lottano tra loro per il solo sospetto che i loro cari e amici possano essere demoni dalle sembianze umane, e il giovane Akira, ormai diventato Devilman, che combatte sia contro gli antichi proprietari della Terra, sia in una guerra mentale contro se stesso. 

Leggere Devilman è sempre un’esperienza intramontabile, i disegni di Go Nagai sono originali e hanno uno stile del tutto proprio, anche se risultano un po’ datati e risentono il peso di quasi mezzo secolo sulle spalle… ma la sua grande potenza narrativa, il suo messaggio finale ed i riferimenti ed allusioni a temi artistici e religiosi ne fanno un vero classico del fumetto di tutti i tempi, che ha influenzato moltissimi anime e manga a venire.

Un’opera con la “O” maiuscola che non può mancare nelle vostre librerie, consigliata strettamente ad un pubblico adulto e “dallo stomaco forte”, completa in 5 volumi (disponibile anche un cofanetto che racchiude tutta la serie), per concludere, vi lascio qui sotto il link per l’acquisto… buona lettura!

Attack on Titan- Braun fra i migliori personaggi? (SPOILER ALERT)

Nonostante nelle ultime puntate della nuova stagione Braun insieme ai suoi compagni di Marley sia sparito, per ovvi motivi di narrazione, inizialmente la sceneggiatura si era molto concentrata su di lui, sia sotto un punto di vista chiave nella storia, ma anche dandogli il giusto spazio biografico e psicologico. Personalmente ho apprezzato questa scelta, perché per quello che avevamo visto nelle stagioni precedenti, Braun non era mai stato approfondito cosi bene, e per quanto mi concerne, è un personaggio che merita molto e adesso vi spiegherò perché, mettetevi comodi.

Nelle precedenti stagioni Braun ci era stato presentato come un personaggio serio, austero e tutto d’un pezzo, con un forte senso del dovere. Inizialmente si pensava che tutta questa dedizione fosse rivolta al corpo di ricerca e alla popolazione nelle mura, tuttavia poi si è rivelato un soldato fedele di Marley, uno dei guerrieri scelti dalla madre patria. Il suo modo di essere, la sua visione del mondo e dei doveri di un uomo, lo hanno reso una figura carismatica sui generis da prendere come riferimento per tutti i suoi compagni, agli occhi di un giovane e ignaro Eren, sia nei confronti del suo amico Berthold.

Con le nuove puntate sono emersi interessanti aspetti del personaggio, sia come scelta stilistica, ma anche come scelta narrativa, permettendo allo spettatore attento di apprezzare un’evoluzione caratteriale del personaggio, che poche serie animate possono offrire.

…dietro a quell’ammasso di muscoli e serietà, si nasconde un animo fragile, distrutto, segnato irreversibilmente dagli orrori che ha visto e dovuto commettere…

A tre anni di distanza dopo gli eventi per la riconquista di Shiganshina, Braun è notevolmente cambiato, ormai uomo adulto, membro rinomato dell’esercito di Marley, è un esempio per tutti gli eldiani, e i giovani guerrieri come Gabi, che potrebbero diventare i nuovi possessori dei Giganti Mutaforma, ma dietro a quell’ammasso di muscoli e serietà, si nasconde un animo fragile, distrutto, segnato irreversibilmente dagli orrori che ha visto e dovuto commettere in nome di una causa che fino a quel momento gli aveva concesso la forza di adempiere al suo dovere. Se vogliamo vederlo in chiave più realistica, Braun al giorno d’oggi sarebbe un soldato che soffre di stress post traumatico, causato dalla guerra, le persone che ha ucciso, le persone che ha tradito in nome di un’idea, quella di Marley, la nazione “giusta” che combatte i demoni, nella quale ormai non si riconosce più, non gli conferisce quel senso di sicurezza che aveva prima, forse perché come tanti altri personaggi, ha capito che la guerra che stanno combattendo è insensata.

A differenza di altri marleyani Reiner ha condiviso il pane, ha condiviso storie e sentimenti con i “demoni” di Paradise, li ha visti crescere come lui, ha contribuito alla loro maturazione, soprattutto per quanto riguarda Eren, e si è reso conto del semplice fatto, del sacrosanto fatto, da cui prendere ispirazione nella nostra vita di tutti i giorni, che siamo tutti uguali, uomini e donne alimentati dagli stessi sogni e desideri.

I ricordi passati della sua infanzia difficile, segnata dall’abbandono e totale rifiuto del padre marleyano, le difficoltà affrontate durante l’addestramento per conseguire il Gigante Corazzato, la morte di Marcel nella prima missione su Paradise, sono solo alcuni degli elementi che vengono a galla nella mente ormai segnata e turbata di Reiner. I fantasmi del passato lo tormentano, impiantano in lui il seme della disperazione, facendo nascere la consapevolezza che potrà trovare la pace soltanto nella morte, mai stata così vicina durante l’attacco di Eren nel distretto di Liberio. Proprio in quei frangenti, anche quando ormai sembrava finita per lui, ecco però emergere la sua vera natura, la sua vera forza, si risveglia dallo stato di incoscienza nel quale era finito: il desiderio di non vedere più morte lo animano nuovamente, permettendogli di trasformarsi in Corazzato per difendere il suo compagno Galliard, in procinto di essere divorato da Eren. In questa circostanza però, la sua trasformazione pecca di forza e completezza, il gigante forte e potente che avevamo apprezzato nelle precedenti stagioni, lascia spazio ad un titano debole e misero, proiezione fisica dello stato d’animo deturpato di Braun.

Eravamo stati abituati a vedere Reiner come un carnefice, un villain contro il quale il nostro “amato” protagonista Eren in un secondo momento, magari con una epica battaglia, avrebbe combattuto dando meritata giustizia alle persone morte per mano del Corazzato. Nonostante Braun abbia tutte le sue colpe per essersi macchiato di crimini orribili, se proviamo a vedere il suo punto di vista, a guardare attraverso i suoi occhi, non vediamo soltanto un mostro, ma una vittima.

Sottoposto per tutta la vita alle pressioni e indottrinamenti da parte di Marley, è stato costretto a pensare che lui, come gli eldiani e i demoni di Paradise, fossero dei mostri da combattere, diversi in tutto e per tutto, con un retaggio di morte e distruzione, destinati ad essere annientati. Cresciuto con questi ideali difficili da cancellare, si è scontrato poi con la verità sul mondo esterno e sugli abitanti di Paradise, persone non diverse da lui e dal popolo di Marley, . È una metafora interessante con la nostra realtà contraddistinta dalla globalizzazione, flussi migratori di popolazioni ed eterogeneità delle società, che generano purtroppo sentimenti di astio tra la persone, paura nel prossimo cosi “diverso” da noi, e senza che ce ne accorgiamo, da un momento all’altro, potremmo renderci conto di essere un qualunque Reiner Braun, da sempre avverso contro chi crediamo spaventoso e terribile, solo perché non lo conosciamo ed è diverso da noi.

MY HERO ACADEMIA – IL MANGA

“My Hero Academia” è un manga Shonen scritto e disegnato da Kōhei Horikoshi, uscito per la prima volta in Giappone nel 2014, e approdato in Italia, grazie alla casa editrice Star Comics, nel 2016.

Iniziamo a parlarne: “My Hero Academia” è ambientato nel Giappone odierno, con un semplice particolare, quasi l’80% della popolazione mondiale è dotata di un superpotere, chiamato “Quirk”, il Quirk si sviluppa in una persona all’età di 4 anni, se superata quella fascia d’età non si manifesta nessun tipo di potere, la persona è un “Quirkless” (senza quirk).

Questi poteri, se si hanno le dovute licenze e autorizzazioni, possono essere usati in ambito lavorativo e nella quotidianità di tutti i giorni, ma un alta concentrazione di potere distribuito in tutto il globo ha dato la nascita ai “Villain”(Supercriminali), che saranno combattuti e fermati dai nostri amati “Heroes”, che dedicano la propria vita e il proprio dono per proteggere la popolazione.

fonte: Animeclick

La trama del manga ha come protagonista Izuku Midoriya, un giovane ragazzo senza quirk ma da sempre appassionato dei Supereroi e con un sogno nel cassetto; diventare un Hero!

Grazie al suo sogno e all’assenza di potere Izuku sarà deriso e bullizzato continuamente dai suoi coetanei e soprannominato “Deku” (sfigato).

Data l’ammissione del nostro protagonista ad uno dei più prestigiosi licei per diventare Heroes ed un susseguirsi d’eventi, che non starò qui a elencare per farvi godere a pieno l’esperienza di lettura ricca di colpi di scena sin dal primo volume, Deku apre il manga dicendo:

“Questa è la storia di come sono diventato il più grande tra gli eroi”.

Passiamo ora al lato tecnico dell’opera, i disegni son ben eseguiti soprattutto nel momento dei combattimenti rendendoli dinamici e curati allo stesso momento.

Uno dei punti di forza del manga è la caratterizzazione dei personaggi, col proseguire della lettura scoprirai il passato, le debolezze e le motivazioni che hanno spinto, ognuno dei personaggi che incontrerai, a diventare quel che sono.

I combattimenti non saranno mai banali e scontati, descrivendo perfettamente il ragionamento da parte dei nostri protagonisti prima di passare all’azione.

Interessante anche il fatto di rappresentare una società vero-simile alla nostra, dove esistono leggi che tutelano gli Heroes, gli scontri hanno conseguenze non solo sui diretti interessati ma anche sull’opinione pubblica.

Che dire, un manga di un successo planetario grazie alla sua storia semplice e adatta a ogni età, dal quale sono state realizzati videogiochi, una serie anime (disponibile le prime due stagioni in lingua originale e doppiati in italiano su Netflix) e due film (“Two Heroes” e “Heroes Rising” sempre disponibili su Netflix).

Qui sotto vi lascio il link Amazon per l’acquisto del primo volume!