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Siamo consapevoli dell’enorme popolarità delle serie TV in tutto il mondo e abbiamo selezionato i migliori articoli per soddisfare le esigenze dei fan più appassionati. Che tu sia un fan dei drama, degli show comici o dei thriller avvincenti, troverai sicuramente qualcosa di interessante nella nostra vasta gamma di prodotti.
Parlando delle più popolari, non possiamo fare a meno di menzionare alcuni esempi di successi televisivi che hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo. Ecco alcuni esempi di serie TV più conosciute e viste al mondo:
“Game of Thrones”: Un’epica serie fantasy basata sui romanzi di George R.R. Martin, che si svolge in un mondo medievale di intrighi politici, guerre e draghi.
“Friends”: Una sitcom iconica che segue le vite di un gruppo di amici a New York, regalando risate e momenti memorabili.
“Breaking Bad”: Un dramma criminale che segue la trasformazione di un insegnante di chimica in un potente produttore di metanfetamine.
“Stranger Things”: Una serie di avventura e fantascienza ambientata negli anni ’80, che segue un gruppo di ragazzi mentre affrontano misteri sovrannaturali.
“The Walking Dead”: Un drama post-apocalittico che racconta la sopravvivenza di un gruppo di persone in un mondo invaso da zombie.
Questi sono solo alcuni esempi, ma la nostra vasta collezione comprende anche altre serie di successo come “The mandalorian”, “The Big Bang Theory”, “Grey’s Anatomy” e molti altri, compresi i più grandi siti di streaming come : Netflix, Disney+, Amazon Prime e molti altri
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Ecco le ultime novità sul cast di “Agatha: Coven of Chaos” e sull’inizio delle riprese della serie Disney+!
Originariamente annunciata come Agatha: House of Harkness, la serie Disney+ Agatha: Coven of Chaos sarà uno spin-off della serie originale Marvel Studios WandaVision.
La serie nominata agli Emmy racconta l’ideale e apparentemente idilliaca vita suburbana degli Avengers Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) e Visione (Paul Bettany) nella cittadina di Westview.
Nel corso degli episodi, conosciamo la “vicina ficcanaso” Agnes (Kathryn Hahn), che si scopre poi essere l’antica e potente strega Agatha Harkness.
Kathryn Hahn riprende il ruolo che le è valso la candidatura agli Emmy: Agatha Harkness, che ha tradito la sua congrega praticando magia nera nella Salem del 1693.
L’ultima volta abbiamo visto la steìre strega nel finale di serie di WandaVision, Wanda Maximoff ha abbracciato la potente magia del caos in qualità di Scarlet Witch, ha privato Agatha dei suoi incantesimi e l’ha intrappolata a Westview come “Agnes”.
“Non hai idea di cosa hai scatenato. Avrai bisogno di me”, ha detto Agatha/Agnes a Wanda nei momenti finali di WandaVision. Appena battezzata come Scarlet Witch, Wanda ha risposto: “Se dovessi averne bisogno, so dove trovarti”.
Da WandaVision torna anche Emma Caulfield Ford (Buffy l’Ammazzavampiri) nel ruolo di Sarah Proctor, meglio conosciuta come Dottie Jones. I nuovi arrivati che si uniscono al Marvel Cinematic Universe in ruoli non rivelati sono Aubrey Plaza (Parks and Recreation, Legion, The White Lotus) e Joe Locke (Heartstopper).
Data la natura della serie incentrata su Agatha Harkness (Hahn), è molto probabile che Plaza interpreti un altro fruitore di magia della Marvel. Dal momento che la sua fama è cresciuta costantemente negli ultimi anni, è probabile anche che il suo ruolo non sia di poco conto. Ecco perché il primo personaggio che viene in mente è una maga come Morgan le Fay.
Morgan le Fay è un personaggio che è stato legato alla leggenda arturiana per secoli, e la versione della Marvel ha seguito un percorso simile. Allieva di Merlino, la Marvel l’ha trasformata in un’antagonista che spesso si schiera con suo nipote Mordred il Mistico.
Una questione che potrebbe causare qualche esitazione su questo casting è il fatto che Elizabeth Hurley ha già interpretato una versione del personaggio nell’ultima stagione di Marvel’s Runaways (la foto a destra nella copertina di questo articolo).
Forse, come x fan avevano ipotizzato all’epoca di WandaVision, il gruppo dei Sette di Salem verrà introdotto in questa nuova serie e Plaza potrebbe interpretare uno di questi personaggi. Nella lore Marvel, i Sette sono i figli di Nicholas Scratch, figlio di Agatha, e sono esseri umani con il potere di trasformarsi in creature umanoidi con superpoteri.
I dettagli della trama non sono ancora noti, ma gli addetti ai lavori hanno descritto Coven of Chaos come una “dark comedy”. La serie, nata da WandaVision, dovrebbe avere legami con Doctor Strange nel Multiverso della Follia, dove [SPOILER] il Libro dei Dannati di Agatha, il Darkhold, è stato distrutto.
Non è ancora fissata una data di uscita in streaming su Disney+, ma la serie dovrebbe debuttare nell’inverno del 2023. Coven of Chaos inizierà le riprese il 5 Dicembre, secondo quanto riportato dal sito Film & Television Industry Alliance.
Jac Schaeffer, sceneggiatore capo di WandaVision, è sceneggiatore e produttore esecutivo di Agatha: Coven of Chaos, prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios. Sempre a cura di Schaeffer e dei Marvel Studios è in fase di sviluppo una serie spin-off su Visione, intitolata Vision Quest.
La serie sarà incentrata su “White Vision” (Paul Bettany), una nuova versione costruita dallo S.W.O.R.D. che cerca di riacquistare la sua memoria e umanità.
Un tweet prontamente cancellato ha annunciato il ritorno di “The Sandman” per la S2, e ora Netflix sembra confermare ufficialmente!
Netflix ha ufficialmente dato il via libera alla seconda stagione (S2) di The Sandman di Neil Gaiman.
Secondo quanto riportato da Deadline, lo streamer sta riportando in scena l’adattamento del fumetto dopo che diverse notizie contrastanti erano emerse online.
The Sandman, uscito all’inizio di Agosto, ha ottenuto 69,5 milioni di ore di visualizzazioni nella prima settimana, raddoppiando nella seconda a 127,5 milioni. Nella terza settimana ne ha poi ottenute 77,2 milioni, e 53,8 milioni nella quarta.
La conferma del rinnovo segue una fuga di notizie accidentale avvenuta sulla pagina Twitter ufficiale della DC Comics. Il tweet, poi cancellato, recitava: “Il sogno continua. [The Sandman] tornerà con nuovi episodi basati su più volumi della graphic novel di Neil Gaiman per esplorare ancora di più le storie degli Eterni”.
La serie di 10 episodi, basata sull’omonima serie della DC Comics di Gaiman, segue Morpheus (Tom Sturridge), la personificazione dei sogni nonché uno dei sette Eterni, che viene catturato in un rituale occulto nel 1916.
Dopo essere rimasto prigioniero per 106 anni, Dream (sempre Sturridge) riesce a fuggire e a riportare ordine nel suo regno, il Dreaming.
Tra gli altri protagonisti della serie figurano Boyd Holbrook nel ruolo di Corinthian, Vivienne Acheampong nel ruolo di Lucienne. Patton Oswalt nel ruolo della voce di Matthew il Corvo, David Thewlis nel ruolo di John Dee, Gwendoline Christie nel ruolo di Lucifer Morningstar. Jenna Coleman nel ruolo di Johanna Constantine e Kirby Howell-Baptiste nel ruolo di Morte.
Ad Agosto è uscito un episodio bonus a sorpresa con le storie preferite tratte dalle graphic novel di Neil Gaiman, “A Dream of A Thousand Cats” e “Calliope”, con le apparizioni di Sandra Oh, James McAvoy, David Tennant e Michael Sheen.
Allan Heinberg è produttore esecutivo insieme a Neil Gaiman e David S. Goyer. Gaiman, Goyer e Heinberg sono anche co-sceneggiatori del progetto.
Netflix ha annunciato che Henry Cavill lascierà i panni di Geralt in The Witcher e Liam Hemsworth prenderà il testimone per la quarta stagione
Questa notizia giunge a sorpresa considerando quanto Henry Cavill sia stato devoto al ruolo nel corso degli anni, diventando rapidamente un fan-favorito dopo l’uscita della prima stagione. Cavill ha rilasciato una dichiarazione in cui spiega che per lui è arrivato il momento di riporre le spade e lasciare il suo ruolo su The Witcher ed esprime il suo entusiasmo per il ruolo di Hemsworth.
“Il mio viaggio nei panni di Geralt di Rivia in The Witcher è stato pieno di mostri e avventure e, ahimè, per la stagione 4 deporrò il mio medaglione e le mie spade”, si legge nella dichiarazione di Henry Cavill. “Al mio posto, il fantastico signor Liam Hemsworth prenderà il mantello del Lupo Bianco. Come per i più grandi personaggi letterari, passo la torcia con riverenza per il tempo trascorso a incarnare Geralt e con l’entusiasmo di vedere l’interpretazione di Liam di questo uomo affascinante e ricco di sfumature. Liam, buon signore, questo personaggio ha una profondità meravigliosa, divertiti a immergerti e a vedere cosa riesci a trovare”.
Anche Hemsworth ha rilasciato una propria dichiarazione in merito alla notizia, spiegando che, da fan di The Witcher, è al settimo cielo per questa opportunità.
“Henry Cavill è stato un Geralt incredibile, e sono onorato che mi passi le redini e mi permetta di imbracciare le lame del Lupo Bianco per il prossimo capitolo della sua avventura”, scrive Hemsworth nel comunicato. “Henry, sono un tuo fan da anni e sono stato ispirato da ciò che hai portato a questo amato personaggio. Potrei avere degli stivali grandi da riempire, ma sono davvero entusiasta di entrare nel mondo di The Witcher”.
L’ultima stagione di Cavill arriverà su Netflix la prossima estate con la terza stagione di The Witcher. Hemsworth debutterà nel ruolo di Geralt nella stagione successiva, anche se non si sa quando arriverà sul servizio di streaming in abbonamento. Nel frattempo, Netflix rilascerà lo spinoff di The Witcher The Witcher: Blood Origin il 25 dicembre.
Sembra che la Dinsey abbia spoilerato il ruolo (o uno dei ruoli) di Emilia Clarke in “Secret Invasion”: è la mutante Abigail Brand?
Un importante personaggio mutante dei Marvel Comics potrebbe entrare a far parte del Marvel Cinematic Universe nella serie di prossima uscita in streaming Secret Invasion.
La Disney potrebbe averlo inavvertitamente rivelato attraverso le gif ufficiali di Secret Invasion aggiunte al sito Tenor. Una di queste gif si intitola “It’s the Beginning Abigail Brand” e mostra Emilia Clarke che parla con qualcuno fuori dall’inquadratura (cliccate qui per vedere la gif!).
Molti fan hanno a lungo ipotizzato che la Clarke potesse interpretare Brand, che Joss Whedon e John Cassaday hanno creato e introdotto nella loro serie Astonishing X-Men come capo mezzo-mutante/mezza aliena dello SWORD, la controparte spaziale dello SHIELD.
Sembrava solo una questione di tempo prima che lei arrivasse, dopo che l’introduzione dello SWORD nell’MCU è avvenuta in WandaVision.
Rimane comunque il dubbio se Brand sia davvero Brand. Secret Invasion è un dramma di spionaggio che coinvolge alieni mutaforma, e uno dei maggiori colpi di scena dell’evento fumettistico [SPOILER ALLERT] è stata la rivelazione che l’eroe Spider-Woman (che anche la Clarke era sospettata di interpretare) era in realtà la regina Skrull Veranke (un altro personaggio che la Clarke è sospettata di interpretare, anche se questo non esclude gli altri) [FINE SPOILER].
Tuttavia, una griglia di personaggi dalla produzione di Secret Invasion ha precedentemente accennato alla presenza di Brand nello show (il che ha anche senso, dato che è a capo dello SHIELD e che si tratta di un’invasione aliena).
Il fatto che Brand sia una mutante non fa che aumentare l’emozione che i fan potrebbero provare per questo ruolo. X fan della Marvel non vedono l’ora di avere più notizie sui mutanti da quando Ms. Marvel ha accennato alla mutazione genetica nel suo finale, e il ritorno di Hugh Jackman come Wolverine in Deadpool 3 non fa che alimentare questo entusiasmo.
E tutto questo in live-action, senza parlare di X-Men ’97 che ha riportato in vita il classico X-Men: The Animated Series.
Recentemente, Brand è tornata in azione nell’universo Marvel Comics come leader di una nuova versione dello SWORD creata per l’era Krakoan. Tuttavia, [MINI SPOILER] si scopre che Brand è un agente doppiogiochista, che lavora segretamente con l’organizzazione anti-mutanti ORCHIS, il che la rende uno dei personaggi più complicati dei fumetti al momento [FINE SPOILER].
Secret Invasion riporta Samuel L. Jackson nel ruolo di Nick Fury, l’ex direttore dello SHIELD. Resta da vedere se lavorerà insieme a Brand o se i due si troveranno in contrasto.
La serie Secret Invasion ha terminato le riprese ad Aprile e dovrebbe essere trasmessa in anteprima su Disney+ all’inizio del prossimo anno.
La notizia arriva dall’account Twitter di Disney Plus: le prossime stagioni di “Doctor Who” saranno esclusiva Disney+ fuori da Irlanda e UK!
Subito dopo la rivelazione che David Tennant riprenderà il ruolo del Dottore come 14° Dottore per tre speciali, prima che Ncuti Gatwa prenda il posto del 15° Dottore, arriva un’altra importante notizia. Le nuove stagioni di Doctor Who saranno disponibili in esclusiva su Disney Plus al di fuori del Regno Unito e dell’Irlanda a partire dagli speciali in arrivo a Novembre 2023.
Gli speciali saranno diretti dallo showrunner Russel T. Davis, che aveva già guidato Doctor Who nel 2005 durante il revival della serie. In un comunicato stampa, Davis ha parlato di come questa partnership contribuirà a portare lo show al pubblico al di fuori del Regno Unito.
“Con la visione e la gioia della BBC e di Disney+ insieme possiamo lanciare il TARDIS in tutto il pianeta, raggiungendo una nuova generazione di fan e mantenendo la nostra casa tradizionale saldamente alla BBC nel Regno Unito”.
Oggi è stato presentato anche un nuovo logo, fortemente ispirato alla vecchia serie di Doctor Who.
La partnership inizierà ufficialmente quando lo show tornerà l’anno prossimo. I nuovi episodi di Doctor Who arriveranno su Disney Plus quando verranno trasmessi in anteprima sulla BBC. Per chi volesse recuperare la serie, invece, sembra che per il momento i vecchi episodi continueranno a essere trasmessi su HBO Max, quindi per ora sarà necessario disporre di almeno due servizi di streaming.
Apple sta aumentando i prezzi dei suoi servizi di abbonamento tra cui Apple TV+, Apple Music e il bundle Apple One
Apple afferma che sta aumentando i prezzi dei suoi abbonamenti per tenere conto dell'”aumento dei costi delle licenze” dell’industria musicale e spiega che l’aumento di Apple TV+ è necessario dopo un lancio a “prezzi molto bassi”. L’editore ha aumentato la sua offerta di TV e film dal suo debutto nel 2019 a 4,99 euro, rimanendo uno dei servizi di streaming più economici fino ad ora.
Gli ampi aumenti di prezzo di Apple entrano in vigore oggi e comprendono:
Apple TV+ – 6,99 euro al mese, in precedenza 4,99 euro.
Apple Music – 10,99 euro al mese, in precedenza 9,99 euro
Apple One – 16,95 euro al mese, prima 14,95 euro.
Sebbene questi aumenti riguardino i singoli, anche le tariffe per i pacchetti famiglia aumenteranno. Apple One, un abbonamento che comprende Musica, Apple TV+, Arcade e iCloud+, costa ora 22,95 euro. Il pacchetto Premier, che aggiunge spazio di archiviazione extra, News+ e Fitness+, sale a 32,95 euro per le famiglie.
Nella dichiarazione completa dell’azienda, un portavoce di Apple ha spiegato l’aumento delle tariffe degli abbonamenti:
“I prezzi degli abbonamenti per Apple Music, Apple TV+ e Apple One aumenteranno a partire da oggi. La modifica di Apple Music è dovuta a un aumento dei costi delle licenze e, di conseguenza, gli artisti e gli autori di canzoni guadagneranno di più per lo streaming della loro musica. Continuiamo inoltre ad aggiungere funzioni innovative che rendono Apple Music la migliore esperienza di ascolto al mondo. Abbiamo introdotto Apple TV+ a un prezzo molto basso perché abbiamo iniziato con pochi spettacoli e film. Tre anni dopo, Apple TV+ ospita un’ampia selezione di serie pluripremiate e acclamate, lungometraggi, documentari e intrattenimento per bambini e famiglie dei più creativi autori del mondo. L’aumento del prezzo è la prima volta per il servizio Apple TV+ dell’editore, ma non siamo l’unica piattaforma di streaming ad aumentare le tariffe di abbonamento quest’anno. Netflix ha inaugurato il 2022 con un aumento dei prezzi e in seguito ha annunciato che il 3 novembre verrà rilasciato un piano limitato e ad-supported. Anche Disney+ e Hulu hanno appena aumentato le loro tariffe, e Disney+ lancia il suo piano ad-based l’8 dicembre.”
In tutto il mondo, i consumatori continuano a confrontarsi con l’aumento dei prezzi degli abbonamenti in un periodo di inflazione e di aumento dei costi operativi. Per quanto riguarda opzioni come Apple TV+, la sua libreria rimane una delle opzioni più piccole rispetto ad altri giganti dello streaming come Hulu e Netflix, ma il servizio ha fatto molta strada.
Chi parteciparà, quando uscirà e ci saranno i draghi? Ecco un riassunto di tutte le informazioni sulla stagione 2 di House of the Dragon
Come per Game of Thrones, la fine della stagione 1 di House of the Dragon è stata accolta con un ritornello comune: Quando sarà la seconda stagione? Fortunatamente, la HBO è stata un po’ più trasparente riguardo ai piani per la seconda stagione di House of the Dragon, a cominciare dal fatto che ci sarà sicuramente.
Ecco le ultime notizie, le informazioni sul rilascio e i dettagli sulla trama della seconda stagione di House of the Dragon. Aspettatevi aggiornamenti, cambiamenti nel cast e vanterie sui draghi.
QUANDO DEBUTTERÀ LA SECONDA STAGIONE DI HOUSE OF THE DRAGON SU HBO?
House of the Dragon ha ricevuto il via libera per la seconda stagione già ad agosto, dopo il primo episodio. Venti milioni di spettatori della première su tutte le piattaforme sono stati sufficienti a dimostrare che la febbre per Game of Thrones non era diminuita dal finale del 2019 della serie principale.
La HBO è nota per le prime stagioni di serie importanti che poi rimangono inattive per ben due anni – vedi Westworld – e il divario tra la prima e la seconda stagione di House of the Dragon potrebbe essere sostanziale. Secondo un recente articolo del quotidiano spagnolo Hoy, la produzione tornerà nella città di Approdo del Re, Cáceres, la prossima primavera e le riprese della nuova stagione inizieranno intorno ad aprile 2023. Considerando quello che serve per mettere insieme una stagione di guerra tra draghi, si presume che la seconda stagione della Casa del Drago arriverà probabilmente nel 2024.
CHI TORNA NEL CAST DELLA STAGIONE 2 DI HOUSE OF THE DRAGON?
Anche se la HBO non ha ancora confermato la rosa degli attori per la seconda stagione, il materiale di partenza di George R.R. Martin suggerisce che le stagioni future non faranno i salti temporali che hanno caratterizzato la prima stagione. Quindi aspettatevi che Matt Smith nel ruolo di Daemon, Olivia Cooke nel ruolo di Alicent Hightower, Emma D’Arcy nel ruolo di Rhaenyra, Steve Toussaint nel ruolo di Corlys Velaryon, Eve Best nel ruolo di Rhaenys, Tom Glynn-Carney nel ruolo di Aegon II e Ewan Mitchell nel ruolo di Aemond Targaryen siano tutti tornati e pronti a scontrarsi.
Per quanto riguarda i nuovi personaggi, Martin ne ha già confermato uno: Daeron Targaryen, il quarto figlio di Viserys e Alicent, che a quanto pare è rimasto a Oldtown per tutta la prima stagione e “non abbiamo avuto il tempo di inserirlo in questa stagione”, ha dichiarato Martin in un blog di inizio ottobre.
CHI NON TORNERA’?
Oltre ai membri del cast che sono invecchiati o morti nel corso della prima stagione, le assenze più importanti nella seconda stagione di House of the Dragon sono in realtà dietro la macchina da presa: Miguel Sapochnik, il regista di Thrones che è passato a co-dirigere House of the Dragon insieme allo scrittore Ryan Condal, ha annunciato a fine agosto che non sarebbe tornato per la seconda stagione. Al suo posto è subentrato un altro veterano di Thrones, Alan Taylor, che ha assunto il ruolo di produttore e regista della seconda stagione.
COSA SUCCEDERÀ NELLA STAGIONE 2 DI HOUSE OF THE DRAGON?
I lettori di Fuoco e sangue di Martin sanno dove andranno a parare le cose, ma diciamo che ci aspettiamo molto verde, molto nero e molta guerra tra draghi. Per quanto riguarda i dettagli della seconda stagione, gli ultimi episodi suggeriscono che l’azione si espanderà oltre le mura di Approdo del Re, tornando nel territorio familiare di Westeros.
Volete un’immersione più profonda? Attenzione ai leggeri spoiler:
QUANTE STAGIONI DURERÀ HOUSE OF THE DRAGON?
La cosa fondamentale che Martin ha rivelato in vista del finale della stagione 1 è stata la durata della storia dei Targaryen che lui, Condal e la HBO intendono portare avanti. In un blog, Martin ha specificato che il piano attuale prevede un totale di quattro stagioni, di cui tre dedicate all’epica guerra che darà forma al Westeros che i fan conoscono in Game of Thrones (anche se potrebbe essere completamente diverso). Martin ha confermato che ogni stagione sarà composta da 10 episodi di un’ora.
E GLI ALTRI SPINOFF DI GAME OF THRONES?
Mentre aspettiamo pazientemente il ritorno della Casa del Drago… aspettiamo pazientemente anche le altre avventure di Westeros attualmente in sviluppo alla HBO. Cosa c’è in programma? C’è la serie su Jon Snow che Kit Harington muore dalla voglia di fare; Ten Thousand Ships, un prequel ambientato 1.000 anni prima di Thrones che racconta la storia della principessa Nymeria, fondatrice di Dorne; un atteso adattamento di The Tales of Dunk and Egg; e una serie di potenziali one-off e/o spinoff animati. Non è stato annunciato ufficialmente nulla oltre a House of the Dragon, quindi se pensavate che avremmo avuto altri Troni prima del 2024… beh, dovrete aspettare.
Recensione della prima stagione de “Gli Anelli del Potere”, la nuova serie Prime Video che attinge agli scritti di Tolkien
È uscita oggi l’ottava e ultima puntata della prima stagione de “Gli Anelli del Potere” su Prime Video. Partiamo dal presupposto che avevo alte aspettative per questa serie, perché insomma andare a trattare la materia Tolkeniana necessitava una certa qualità in tutti i campi. Soprattutto dopo l’esperienza di “Lo Hobbit”, al fandom serviva di risollevarsi un po’ anche sul piano cinematografico e seriale.
E a mio parere le aspettative sono state soddisfatte. La qualità c’è in tutti gli ambiti: la scrittura presenta storie interessanti, risvolti narrativi coinvolgenti, personaggi e dinamiche intrattenenti. La regia, nonostante alcune scelte artistiche discutibili, è sicuramente di un ottimo livello, con degli spunti anche interessanti. Gli effetti speciali, il trucco, i costumi e le scenografie sempre convincenti (a me non ha dato fastidio il mannaro in una CGI più scadente), mai fuori tono o non relazionabili all’immaginazione Tolkeniano. Le musiche e il sonoro ammalianti e ispirate, veramente una componente impattante. La recitazione degli attori sempre impeccabile, a tratti stupefacente.
Ma parliamo della narrazione, che è sicuramente il fulcro della serie. Si tratta comunque di un fantasy, perciò ha bisogno dei suoi tempi per introdurti le dinamiche di un mondo immaginario e nel frattempo mandare avanti la trama. Colpevole anche la presenza di diverse linee narrative che si alternano all’interno di ogni puntata, e che quindi talvolta smorzano i ritmi quando magari sembrano cominciare ad incalzare.
Le varie sottotrame le ho trovate tutte molto interessanti, forse la più debole quella dei Pelopiedi, che parte a bomba ma poi rimane sempre nello stesso punto, non avanza poi così tanto. Si riprende un po’ sul finale ma nella parte centrale viene un po’ accantonata. La mia preferita è invece quella delle Terre del Sud, che comprendeva quindi la storia di Arondir, Adar e Theo. L’ho trovata molto brillante, sempre con misteri da scoprire e mai noiosa. Con leggeri cali invece quella di Galadriel e Numenor, che ha preso molto spazio e abbraccia diversi personaggi, e quindi talvolta risulta leggermente pesante.
La storyline invece di Elrond e Durin è invece molto interessante, ma forse troppo corta. La chimica che si crea tra i due personaggi è perfetta e anche gli elementi presentati sono intriganti. La questione del Mithril e del Balrog, del conflitto tra Durin e il padre e il personaggio di Nisa, sarà che i nani sono la mia razza preferita, ma tronare nelle aule di Moria mi ha veramente appagato. Ma anche quando ci si spostava al cospetto di Gil-Galad, non ci si è mai annoiati. I dialoghi di questa linea sono allucinanti, e nell’adattamento è stato fatto un ottimo lavoro.
La scrittura è sicuramente il trionfo della serie. Sono riusciti a mettere in scena intrecci narrativi che funzionano e a presentare personaggi tutti interessanti. Questa prima stagione è anche riuscita a costellarsi di misteri via via rivelati, e quindi a intrattenere invogliando lo spettatore ad andare avanti con la trama. Lo Straniero, il pugnale, Adar, Brownye e Arondir, Sauron, L’Abitante, Halbrand, Isildur. Tutti misteri gestiti a mio parere egregiamente.
Gli stessi personaggi sono tutti gestiti molto bene. Vengono esplorati le loro psicologie, le loro debolezze, i loro obiettivi, i loro punti di forza. Anche le ambientazioni sono, oltre che suggestive, ognuna diversa dall’altra, ognuna con caratteristiche che le contraddistinguono, ognuna portatrice di toni, temi e atmosfere diverse. Ed è un punto di forza il riuscire ad amalgamare tante trame diverse in modo molto organico, senza dare protagonisti e personaggi secondari.
Per me infatti, Gli Anelli del Potere è una serie che racconta le storie di personaggi provenienti da parti diverse della Terra di Mezzo, non più quindi di uno specifico gruppo di personaggi che si muove più o meno unitamente, o comunque relativo uno all’altro. Qua ad esempio le storyline dei Pelopiedi e di Elrond apparentemente per adesso sembra non abbiano alcun collegamento, anche se sono ambientate nello stessi universo.
E adesso ci aspetta una seconda stagione alla quale hanno apparecchiato un parterre di storie, personaggi e ambientazioni molto ricco. Mi aspetto ovviamente un po’ meno fanservice, necessario in una prima stagione, così come mi aspetto un po’ meno commercialità, nonostante non l’abbiamo praticamente mai vista, salvo minuscoli frangenti.
In conclusione, la serie è davvero un trionfo in tutti i campi e sembra anche avere il potenziale per diventare un colossal. La storia è interessante, i personaggi accattivanti, le atmosfere ad ampio respiro. Mai una sbavatura, mai un calo di qualità, mai impressioni di annoiarsi, insomma imperdibile. Spero davvero riesca a mantenere un livello molto alto e che il successo riesca a ripagare il budget molto cospicuo.
Qui il sito ufficiale di Prime Video per informazioni più ufficiose.
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Recensione della prima stagione della nuova serie Marvel su Disney+ “She-Hulk”, con protagonista la cugina di Bruce Banner
È uscita la nona ed ultima puntata della nuova serie Marvel su Disney+ “She-Hulk”. Posso dire: finalmente!
Per me la peggior serie Marvel uscita fino ad adesso. Perché se la serie esordisce con una puntata tutto sommato interessante, nonostante il problema si risolva in una scena non mostrata, le successive sono un disastro su molti punti di vista. Il legal comedy che volevano presentare non ha personaggi secondari sviluppati, i casi delle singole puntate non sono interessanti, non ho mai riso a una singola battuta e non ho trovato nemmeno delle scene che mi fomentassero.
Ma soprattutto il problema di questa serie è il personaggio di She-Hulk. Troppo infallibile, con la vita troppo semplice, senza ostacoli nel suo cammino, e quando li incontra li supera senza troppi problemi. Non ha desideri, non ha bisogni, non si capisce insomma il punto di arrivo del suo cammino come supereroe. Deve convivere con la doppia forma? Deve decidere se essere She-Hulk o Jannifer? Deve accettare di essere una Hulk? Nell’ottava puntata, a mio avviso la migliore, si prova a mostrare il suo lato peggiore al mondo, ma con scarso successo, dato che non viene minimamente sviluppato nell’ultima. Era difficile mostrare un personaggio più fallibile? Anche perché a un supereroe perfetto non ci si affeziona nemmeno.
E so che magari molti mi diranno che è Jannifer quella con i problemi. Ma dai, è della combo che ci si affeziona, non di un solo alter ego. Le prime otto puntate preparano un finale da cui non sai cosa aspettarti. Tanti personaggi introdotti, pochi indizi chiari che presagiscono una conclusione poco efficacie. Non preparano infatti a un gran finale o lo scontro col cattivo, anche perché non si capisce chi è il villain. E poi il finale.
La nona puntata alcuni l’avranno adorata, ma io l’ho odiata. Veramente una presa in giro, mi ha fatto pensare di aver sprecato il mio tempo. Forse a qualcuno sarà piaciuto vedersi qualche puntata così, per intrattenersi ma mi spiace io in una serie Marvel cerco qualcos’altro. È difficile chiedere una serie con una scrittura decente, un minimo appassionante, intrigante, coinvolgente? No, la supercazzolata finale. Cioè perché? Io lo sfondamento della quarta parete l’ho solo odiato, in tutta la serie. Fuori luogo, perculatorio, non divertente. Quando dice “preparatevi all’episodio filler”, come se gli altri non lo fossero stati!
Peccato perché la serie aveva avuto ogni tanto, per caso, qualche spunto decente, come la questione della “Hulk donna” o la seduta psicologica di Abominio, oppure molte cose dell’ottava puntata. E anche Tatiana Maslavy non è stata malvagia come attrice, però il resto mi crolla tutto. Nemmeno avesse scene d’azione spettacolari o effetti speciali mozzafiato.
Quantomeno serie come Miss Marvel erano riuscite a creare un contesto intorno al protagonista interessante, figo, con personaggi sviluppati e trovate registiche notevoli. She-Hulk si limita ad accennare a personaggi spesso stereotipati e senza caratterizzazioni da invogliare lo spettatore a volerne sapere di più. E non riesco nemmeno a dire di voler vedere ancora questa She-Hulk. Perché dovrebbe interessarmene? La serie ha raccontato solo trame verticali e un’accennata trama orizzontale ogni tanto per sbaglio.
Se devo infatti provare a raccontare cosa raccontano queste nove puntate non saprei nemmeno andare avanti al “le origini di She-Hulk, la quale diventa avvocatessa e risolve casi”. Cosa racconta dunque questa serie? Quale è il messaggio? Perché dovrei vederla? E so che molti mi diranno che si tratta di una serie Marvel, ma io sono convinto che i supereroi abbiano ancora da dire qualcosa, siano ancora in grado di veicolare messaggi. E nel caso di She-Hulk non ci sono riusciti
In conclusione, la serie delude in tutti gli aspetti, non riesce a portare a casa la sufficienza, introducendo un protagonista troppo infallibile e dei personaggi secondari vuoti. Non riesce ad intrattenere nemmeno nei casi giudiziari su cui la serie dovrebbe reggersi. Per non parlare della comicità che non funziona nella maggior parte dei frangenti. Insomma, fa acqua da tutte le parti. Sconsigliata all’utente medio non interessato a recuperarsi l’MCU nel suo complesso.
Qui il sito ufficiale della Marvel per informazioni più ufficiose.
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La serie animata di Critical Role “The Legend of Vox Machina” è stata rinnovata per la S3 a pochi mesi dall’uscita della S2!
Prime Video ha rinnovato The Legend of Vox Machina per una terza stagione (S3). La notizia è arrivata durante il panel del New York Comic-Con di The Legend of Vox Machina, con Amazon che ha rinnovato lo show per almeno un’altra stagione ancora prima della messa in onda della S2.
È stato inoltre annunciato che la seconda stagione di The Legend of Vox Machina debutterà a Gennaio 2023. Non sono stati forniti altri dettagli sul numero di episodi che comporranno la terza stagione, ma le prime due stagioni contano 12 episodi ciascuna.
The Legend of Vox Machina è l’adattamento animato della prima campagna di Critical Role, una popolare serie web con un gruppo di doppiatori che giocano a Dungeons & Dragons.
Il cast di Critical Role (Matthew Mercer, Marisha Ray, Travis Willingham, Laura Bailey, Liam O’Brien, Sam Riegel, Taliesin Jaffe e Ashley Johnson) riprende i propri ruoli della campagna in questione nella serie.
La prima stagione di The Legend of Vox Machina ha visto anche la partecipazione di numerose guest star di rilievo, tra cui David Tennant, Stephanie Beatriz e Khary Payton. Critical Role ha raccolto oltre 12 milioni di dollari per finanziare la realizzazione dell’episodio pilota in due parti di The Legend of Vox Machina attraverso Kickstarter.
Poi, gli Amazon Studios sono intervenuti per finanziare una prima stagione completa e hanno rinnovato la serie per una seconda stagione prima ancora che la prima venisse trasmessa.
Con l’aumento degli investimenti di Sony sulla società madre di From Software, un film o serie TV su Elden Ring o Bloodborne potrebbe essere reale!
Sony, azienda produttrice di PlayStation, ha recentemente aumentato i propri investimenti nella società madre di From Software, Kadokawa, produttrice di Elden Ring e Bloodborne, e la mossa potrebbe comportare una spinta verso progetti non videoludici.
Hermen Hulst di PlayStation ha dichiarato a Reuters che l’azienda pensa prima di tutto ai videogiochi, ma potrebbero essere prese in considerazione anche iniziative transmediali attraverso la divisione PlayStation Productions.
“Si dovrebbe pensare a collaborazioni sul lato dello sviluppo dei videogiochi in primo luogo, ma non è nemmeno impensabile che con le iniziative di PlayStation Productions si esplorino altre opportunità”, ha detto Hulst.
All’inizio di quest’anno Sony ha aumentato la sua partecipazione in Kadokawa al 14,09% e molti si sono chiesti quale fosse lo scopo dell’aumento dell’investimento. Non lo sappiamo ancora con certezza, ma ora sappiamo che un potenziale show televisivo o film di From Software potrebbe essere in programma.
PlayStation Productions è la divisione di Sony, relativamente recente, che si occupa dell’adattamento dei giochi PlayStation per la TV e il cinema. Una delle sue prime grandi produzioni è stato il film Uncharted con Tom Holland e Mark Wahlberg. I prossimi progetti includono i film Gran Turismo e Ghost of Tsushima.
All’inizio di quest’anno, l’editore di Elden Ring, Bandai Namco, ha accennato alla possibilità di estendere il gioco oltre i videogiochi. Il presidente e amministratore delegato di Bandai Namco, Yasuo Miyakawa, ha dichiarato che Elden Ring, in quanto franchise, sarà sviluppato in una “varietà di altre aree” al di fuori dei videogiochi.
“Continueremo a sviluppare Elden Ring non solo come gioco, ma anche in una varietà di altri settori, per offrire la visione del mondo e il fascino di questo titolo ai nostri fan in tutto il mondo. Ci auguriamo di ricevere il vostro continuo supporto”, ha dichiarato Miyakawa.
From Software non ha ancora annunciato nuovi giochi, ma il prossimo gioco del team giapponese sarebbe già in fase di completamento e lo studio starebbe assumendo personale per altri progetti.
Ecco una lista di alcuni dei migliori Kdrama che sono stati adattati da Webtoon/Manhwa, molti dei quali sono disponibili su Netflix!
Le serie coreane, o kdrama, sono sempre più popolari e seguite da persone di tutto il mondo. Grazie a piattaforme come Netflix e Viki, i drama coreani stanno ottenendo un grande riconoscimento e la gente li guarda con entusiasmo.
In Corea del Sud, non solo i drama sono popolari, ma anche i webtoon. Il webtoon è un fumetto digitale che può essere letto su un cellulare, un tablet o un computer portatile. Anche questi stanno diventando sempre più apprezzati in tutto il mondo.
Manhwa è il termine usato per indicare i fumetti (ma anche i cartoni animati) in corea del Sud. Molti drama vengono ora basati su webtoon pubblicati in Corea. Di solito, i kdrama basati sui webtoon hanno una trama simile, ma possono avere un finale diverso. Alcune volte i kdrama non riescono a essere al livello dei webtoon, altre volte invece li superano.
In questo articolo vedremo 20 dei migliori kdrama (molto guardati e con buone recensioni), alcuni dei quali tra i drama più popolari di sempre, che sono stati basati tu Webtoon e Manhwa!
(PS: il “Bonus” che troverete alla fine è stato aggiunto da me, dato che secondo me meritava una menzione in questa lista!)
Navillera
Questa è la storia di un postino settantenne in pensione che decide di inseguire il sogno di una vita: imparare la danza classica. All’accademia di danza, incontra un ballerino di 23 anni. Il giovane ha difficoltà economiche e pensa di abbandonare il ballo, finché l’incontro con il postino non gli fa cambiare idea.
Il drama è adattato dall’omonimo webtoon su Daum scritto da Hun e illustrato da Ji Min tra il 2016 e il 2017.
Cr: Daum
Il kdrama, che conta 12 episodi, è disponibile su Netflix. Del cast fanno parte Park In Hwan, Song Kang, Na Moon Hee e Hong Seung Hee.
The Uncanny Counter
Cr: Netflix
Il drama racconta la storia di cacciatori di demoni chiamati Counters che arrivano sulla terra sotto copertura facendosi passare per impiegati di un ristorante di noodle per catturare gli spiriti maligni che sono tornati sulla terra alla ricerca della vita eterna.
Il drama è tratto dal webtoon di Daum Amazing Rumor di Jang Yi.
Cr: Daum
La serie conta 16 episodi ed è disponibile su Netflix. Del cast fanno parte Cho Byeong Kyu, Yoo Joon Sang, Kim Se Jeong e Yeom Hye Ran.
D. P.
È la storia di una squadra di poliziotti militari coreani con la missione di catturare i disertori. Il soldato Joon Ho e il caporale Ho Yul fanno squadra per trovare chi diserta. Il dramma rivela la dolorosa realtà sopportata da ogni arruolato durante la sua chiamata obbligatoria al servizio militare.
Il drama è tratto dal webtoon D.P Dog’s Day di Kim Bo Tong.
La serie conta 6 episodi ed è disponibile su Netflix. Del cast fanno parte Jung Hae In, Koo Kyo Hwan, Kim Sung Kyun e Son Seok Koo.
Il Tassista (Taxi Driver)
Do Gi è un tassista e lavora per una società che offre un servizio di “chiamate di vendetta” ai suoi clienti. L’azienda è un’organizzazione segreta che vendica le vittime che la legge non ha protetto. Se i clienti chiedono loro di vendicarsi, Do Gi e i suoi colleghi eseguono il servizio.
Il drama è tratto dal webtoon The Deluxe Taxi di Carlos e Lee Jae Jin.
Cr: Naver
La serie conta 6 episodi, è disponibile su Viki e tra i membri del cast troviamo Lee Je Hoon, Esom, Kim Eui Sung e Pyo Ye Jin.
Sweet Home
Cr: Naver e Netflix; Edit cr: Popspace
Cha Hyun Soo decide di lasciare la sua casa e si trasferisce in un appartamento. Nel suo appartamento e in tutta la Corea iniziano a verificarsi strani incidenti e la sua vita tranquilla viene disturbata. Mentre le persone iniziano a trasformarsi in mostri, Hyun Soo e gli altri residenti cercano di sopravvivere.
Il drama è tratto dall’omonimo webtoon su Naver di Kim Carnby e Hwang Young Chan.
Tutti i 10 episodi della serie sono disponibili su Netflix. Tra i membri del cast ci sono Song Kang, Lee Jin Wook, Lee Shi Young e Lee Do Hyun.
Strangers From Hell
Jong Woo si trasferisce dalla campagna a Seoul dopo che il suo amico Jae Ho gli offre un lavoro. Mentre cerca un posto dove vivere, si imbatte in un ostello economico. Decide di vivere lì per 6 mesi. Ma iniziano ad accadergli cose strane.
Il drama è tratto dall’omonima serie webtoon su Naver di Kim Yong Ki.
Cr: Naver
La serie di 10 episodi è in arrivo nel nostro paese su Netflix, mentre in altri è già disponibile. Del cast fanno parte Im Shi Wan, Lee Dong Wook, Lee Jung Eun e Ahn Eun Jin.
Misaeng: Incomplete Life
Geu Rae ha giocato al gioco da tavolo Go fin da bambino, ma non è riuscito a diventare un giocatore di Go professionista. Grazie alla raccomandazione di un conoscente, inizia a lavorare in un’azienda. Fa del suo meglio nel suo nuovo lavoro, cercando di non perdere la sua umanità lungo la strada.
Il drama è tratto dall’omonima serie webtoon di Yoon Tae Ho.
La serie di 20 episodi non è al momento disponibile su Netflix nel nostro paese, ma dovrebbe arrivare. Tra i membri del cast ci sono Im Shi Wan, Lee Sung Min, Kang So Ra e Kang Ha Neul.
Mystic Pop-Up Bar
Il Ssanggab Cart Bar apre solo di notte sul tetto di un edificio. Wol Joo gestisce il misterioso carretto. I clienti che lo visitano sono persone normali e defunti. Mentre bevono alcolici e mangiano, i clienti del bar parlano di loro stessi e cercano di guarire le loro ferite interne.
Il drama è tratto dal webtoon su Daum Twin Tops Bar di Bae Hye Soo.
Cr: Daum
La serie di 12 episodi è disponibile su Netflix. Del cast fanno parte Hwang Jung Eum, Yook Sung Jae e Choi Won Young.
Cheese in the Trap
Cr: TVN
Il drama racconta la delicata relazione tra la studentessa universitaria Hong Seol e il suo senior Yoo Jung. Hong Seol lavora part-time a causa delle condizioni di bisogno della sua famiglia. Yoo Jung è bello, ha buoni voti ed è atletico, ma ha un lato oscuro.
Il kdrama è tratto dall’omonimo webtoon su Naver realizzato da Soonkki tra il 2010 e il 2016.
Cr: Naver e TVN; Edit cr: Popspace
La serie conta 16 episodi ed è disponibile su Viki. Del cast fanno parte Kim Go Eun, Park Hae Jin, Seo Kang Joon e Lee Sung Kyung.
Yumi’s Cells
Yumi è una normale impiegata. La storia alterna spesso l’ambientazione tra la vita reale di Yumi e l’interno della sua mente, dove le “cellule” rappresentano ciascuna delle sue emozioni e impulsi. Il dramma vede Yumi crescere e cambiare, in particolare narra cosa succede quando le sue cellule cerebrali cercano di risvegliare la cellula dell’amore.
Il drama è tratto dall’omonimo webtoon di Lee Dong Geon.
La serie conta due stagioni, ciascuna da 14 episodi, ed è disponibile su Viki. Del cast fanno parte Kim Go Eun, Ahn Bo Hyun, Lee Yoo Bi, Park Ji Hyun e MINHO degli SHINee.
Save Me
Edit cr: Popspace
Sang Mi si trasferisce con la sua famiglia a Muji Gun, dove non ha amici né parenti. Lì incontra quattro ragazzi. Quando la sua famiglia si trova in difficoltà, il Padre Spirituale di Goosunwon si offre di aiutarla. Tuttavia, la sua famiglia viene lentamente risucchiata dal culto pseudo-religioso e i quattro ragazzi cercano di salvarla.
Il drama è tratto dal popolare webtoon su Daum Out of the World di Jo Geum San.
La serie di 16 episodi non è al momento disponibile su Netflix. Tra i membri del cast troviamo Seo Ye Ji, Ok Taec Yeon, Woo Do Hwan e Jo Sung Ha.
Itaewon Class
Cr: Daum, Netflix; Edit cr: Popspace
Park Saeroyi viene espulso da scuola e poi imprigionato per essersi messo contro un bullo. Sette anni dopo il suo rilascio, apre un pub chiamato “Danbam” per competere con il gruppo Jangga, la più grande azienda dell’industria alimentare.
Il drama è tratto dall’omonimo webtoon su Daum di Jo Gwang Jin.
La serie di 16 episodi è disponibile su Netflix, e tra i membri del cast troviamo Park Seo Joon, Kim Da Mi, Kwon Na Ra e Yoo Jae Myung.
What’s Wrong With Secretary Kim
Attenzione: per questa serie che non sembra avere nulla di oscuro consiglio di controllare i Trigger Warning.
La famiglia di Lee Young Joon gestisce una grande azienda e lui lavora come vicepresidente della società. È ricco, bello e intelligente, ma è arrogante. La sua segretaria, Kim Mi So, lavora per lui da anni ed è la segretaria ideale per lui, ma un giorno decide di lasciare il suo lavoro.
Il drama è tratto dal webtoon Kimbiseoga Wae Geureolgga di Jung Kyung Yoon. Il webtoon è a sua volta basato su un romanzo.
Edit cr: Popspace
La serie, della durata di 16 episodi, è disponibile su Viki, non ancora su Netflix. Del cast fanno parte Park Min Young, Park Seo Joon, Lee Tae Hwan e Pyo Ye Jin.
True Beauty
Cr: Line, TVN; Edit cr: Popspace
La liceale Ju Gyeong raggiunge la fama di bella ragazza dopo aver imparato l’arte del make-up. Si trasforma in una dea grazie alla sua abilità nel trucco, ma preferirebbe morire piuttosto che rivelare il suo vero volto a chiunque. Il drama racconta la sua storia d’amore con l’unico ragazzo che l’ha vista senza trucco, Su Ho.
Il drama è tratto dal webtoon su Line Yeoshingangrim di Yaongyi.
Cr: Line
La serie di 16 episodi è disponibile su Viki. Del cast fanno parte Moon Ga Young, Cha Eun Woo, Hwang In Yeop e Park Yoo Na.
Il suono del tuo cuore (The Sound Of Your Heart)
Questo drama segue le ridicole ma esilaranti avventure di Jo Suk con la sua fidanzata, ora moglie, Ae Bong, i loro cani, il fratello maggiore Jo Joon e i genitori.
Il kdrama è tratto dall’omonimo webtoon di lunga durata di Jo Suk.
I 20 episodi della serie sono disponibili su Netflix. Tra i membri del cast ci sono Lee Kwang Soo, Kim Dae Myung, Jung So Min e Kim Byung Ok.
My ID is Gangnam Beauty
Cr: Naver; Edit cr: Popspace
Mi Rae, un tempo vittima di bullismo per il suo aspetto, decide di sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica per ripartire da zero. Quando inizia l’università, la gente la prende ancora in giro chiamandola Gangnam Beauty. Incontra Kyung Suk, che vede le persone per quello che sono dentro e non fuori. Lui comincia ad essere attratto da lei.
Il drama è tratto dall’omonimo webtoon di Naver di Gi Maeng Gi.
La serie di 16 episodi è disponibile su Viki, al momento non su Netflix. Del cast fanno parte Im Soo Hyang, Cha Eun Woo, Jo Woo Ri e Kwak Dong Yeon.
Nevertheless
Cr: Naver, Netflix; Edit cr: Popspace
Una storia d’amore instabile inizia tra Yoo Na Bi, una donna dal cuore spezzato che non crede più nell’amore e Park Jae Eon, un cascamorto che non vuole impegnarsi in una relazione. I due iniziano a sviluppare sentimenti l’uno per l’altra, ma riusciranno ad andarsi incontro?
[Nota personale: le side ship (lgbtq+ e non) valgono la frustrazione che i protagonisti potrebbero causarvi]
Il drama è tratto dall’omonimo webtoon di Naver di Jung Seo.
I 10 episodi della serie sono disponibili su Netflix. Tra i membri del cast troviamo Han So Hee, Song Kang, Chae Jong Hyeop e Lee Yeol Eum.
At A Distance Spring is Green
Edit cr: Popspace
Una storia di formazione sui giovani ventenni e sui problemi che devono affrontare all’università. Yeo Joon è uno studente universitario del primo anno dalla personalità scoppiettante. So Bin è una studentessa universitaria del terzo anno sincera e onesta. Soo Hyun è uno studente universitario intelligente e perfezionista.
[L’unica avvertenza che mi sento di aggiungere è che dal kdrama hanno rimosso una relazione lgbtq+ che nella Webtoon è invece centrale]
Il drama è tratto dall’omonimo webtoon di Jin Yoong.
I 12 episodi della serie sono disponibili su Viki. Del cast fanno parte Park Ji Hoon, Kang Min Ah e Bae In Hyuk.
Extraordinary You
Il drama racconta la storia di una liceale di nome Dan Oh che si rende conto di essere solo un personaggio secondario all’interno di un manga romantico chiamato “Secret”. Cerca di cambiare la storia stabilita riguardo al suo amore e alla sua vita utilizzando gli spezzoni di storyboard che solo lei riesce a vedere.
Il drama è tratto dal webtoon di Daum July Found by Chance di Moo Ryoo.
Cr: Naver
La serie di 32 episodi totali è disponibile su Viki, non ancora su Netflix. Tra i membri del cast troviamo Kim Hye Yoon, Ro Woon, Lee Jae Wook e Lee Na Eun.
My Roommate is a Gumiho
Cr: IQ.com
Per diventare umano, un Gumiho di 999 anni, Woo Yeo, deve riempire la sua perla di volpe con energia umana prima di compiere 1.000 anni. Un giorno, una ragazza del college, Lee Dam, ingerisce accidentalmente la perla. L’uomo le propone di vivere insieme fino a quando non troveranno una soluzione.
Il drama è tratto dall’omonimo webtoon di Na.
La serie, che conta 16 episodi, è disponibile su Viki. Del cast fanno parte Jang Ki Yong, Lee Hye Ri, Kang Han Na e Kim Do Wan.
“Ha-ri si presenta a un appuntamento al buio al posto di un’amica. La situazione però precipita quando si rende conto che il pretendente da spaventare è il suo capo, il quale le fa una proposta inaspettata”, così recita la sinossi di Netflix.
Il drama si basa sul Webtoon The Office Blind Date di Haehwa, NARAK, Deulkkae.
La serie, lunga 16 episodi, è disponibile su Netflix. Tra i membri del cast troviamo Ahn Hyo-seop, Kim Se-jeong, Kim Min-kyu e Seol In-ah.
Migliori Kdrama Webtoon Manhwa. A Migliori Kdrama O Webtoon Manhwa. I Migliori Kdrama Webtoon Manhwa. P Migliori Kdrama Webtoon Manhwa. Migliori Kdrama Webtoon Manhwa.
La S2 della serie di pirati “Our Flag Means Death” ha finalmente issato le vele: una foto su Twitter conferma l’inizio delle riprese!
La seconda stagione (S2) di Our Flag Means Death è ufficialmente in lavorazione. Debuttata a marzo su HBO Max e ideata dal creatore David Jenkins, Our Flag Means Death si basa vagamente su una storia vera di personaggi realmente esistiti.
La serie è ambientata all’inizio del XVIII secolo e si concentra sull’età d’oro della pirateria. In particolare, la commedia mostra Stede (Rhys Darby) e la sua ciurma mentre cercano di farsi un nome come pirati, incrociando poi la strada del famigerato Barbanera di Taika Waititi.
Composta da dieci episodi, la prima stagione di Our Flag Means Death ha ottenuto recensioni positive: sia la critica che il pubblico hanno lodato la serie per la sua rappresentazione LGBTQ+.
Il plauso generale si è riflesso anche sulla sua audience, in quanto la commedia è cresciuta di popolarità dopo il suo finale, portando a un’ondata di spettatori che chiedevano il rapido rinnovo per la seconda stagione.
Schutte ha postato su Twitter l’immagine, che ritrae una sedia con il nome di Roach. La didascalia della foto, insieme ad alcune emoji, recita: “Giorno 1 ahoy”.
Per quanto riguarda la data di uscita della seconda stagione di Our Flag Means Death, non è ancora chiaro. È possibile che HBO Max voglia mantenere il mese di Marzo come finestra di rilascio.
È probabile che i fan ne sapranno di più sul futuro di Stede, Barbanera, Roach e gli altri man mano che la commedia di successo proseguirà nel suo processo di produzione.
Sono appena stati rilasciati i nuovi episodi di una delle web series più famose di Youtube, Don’t Hug Me I’m Scared.
Creata dagli sceneggiatori Becky Sloan e Joseph Pelling, la serie web di sei episodi ha fatto furore su Internet quando è stata pubblicata su YouTube tra il 2011 e il 2015, con una miscela unica di buffonate basate su pupazzi e umorismo dark. Da allora, i cortometraggi animati hanno accumulato oltre 216 milioni di visualizzazioni collettive su YouTube, andando così a ispirare qualsiasi tipo di teoria elaborate dai fan che coinvolgono criminali di guerra serbi a una piccola linea di abbigliamento. Ora, a più di sei anni dall’ultimo cortometraggio, Don’t Hug Me I’m Scared è finalmente tornato come serie televisiva, ed è come se lo show non se ne fosse mai andato.
La serie è incentrata su un trio di strani e colorati personaggi: un uomo alto tutto rosso, con dei capelli a mocio di scopa chiamato “Red Guy”, un uomo-ragazzo giallo con un ciuffo di capelli blu chiamato “Yellow Guy” e un’anatra verde parlante con una giacca grigia chiamata… ” Duck”. Questo gruppo eclettico va all’avventura con riluttanza quando invece preferirebbe starsene seduto in casa.
Queste avventure ruotano tipicamente intorno a un numero musicale che rompe la quarta parete, cantato da un oggetto inanimato parlante, come un blocco per appunti o un frigorifero, su un argomento apparentemente educativo (ad esempio, creatività, alimentazione sana, sogni) prima di crollare inevitabilmente in una spirale psichedelica di orrore corporeo e di insopportabile noia. È molto divertente. Per molti versi, Don’t Hug Me I’m Scared potrebbe essere descritto come il demenziale cugino inglese di Sesame Street e l’erede di Wonder Showzen, anche se meno politicizzato del secondo e più concentrato a prendere a mazzate lo standard della televisione educativa per bambini stabilito dal primo.
Il reboot in sei episodi, che ha debuttato lunedì su Channel 4 nel Regno Unito, segue in gran parte la stessa formula della serie originale su YouTube, ma con… beh, molta più roba: più dialoghi irriverenti, più battute demenziali, più intermezzi che rompono la quarta parete e più orrore corporeo. Si potrebbe sospettare che questo raddoppio dei trucchi e dei tropi della serie rischi di diminuire i ritorni, ma Don’t Hug Me I’m Scared trova sempre un modo per continuare a sovvertire le aspettative, anche quando l’aspettativa stessa è la sovversione delle aspettative.
Il primo episodio di Don’t Hug Me I’m Scared si apre in modo simile a quello dei cortometraggi originali: con Red Guy, Yellow Guy e Duck che se ne stanno seduti a farsi gli affari loro, ma ora è preceduto da un’esilarante sigla di circostanza che racconta come in realtà siano in tre e vivano tutti insieme. Il trio non ha assolutamente nulla da fare per la giornata, con grande costernazione di Duck, che si rifiuta di non essere impegnato. Subito dopo, c’è una valigetta parlante che tiene in mano una valigetta più piccola, non parlante, che si siede al loro tavolo da pranzo facendo un gran baccano su quanto siano occupati e su come debbano andare al loro lavoro, prima di scoppiare in una canzone e in un montaggio che esaltano le virtù dell’occupazione e del lavoro.
Come la serie originale, Don’t Hug Me I’m Scared è più o meno una serie ad episodi autoconclusivi, ognuno dei quali si concentra su una forma di “morale”, che si tratti di morte, dell’importanza della famiglia o semplicemente di come essere un amico migliore. La serie è ancora spietatamente inventiva e presenta di tutto, da amorfi in argilla a sequenze di sogni psichedelici che ricordano l’iconica sequenza “Stargate” di 2001: Odissea nello spazio filtrata attraverso un generatore di “DeepDream” boschiano.
Don’t Hug Me I’m Scared è tornata, e la serie non ha perso un solo colpo nel suo passaggio dallo shock humour su Internet a una serie animata a tutti gli effetti. I fan della serie saranno entusiasti e i nuovi arrivati impareranno presto quanto possano essere esilaranti (e terrificanti) le lezioni più importanti della vita.
Ecco un elenco di 24 delle migliori serie da non perdere disponibili sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video!
Se Netflix si impegna a sfornare quante più serie possibile, Amazon Prime tende a offrire un numero più contenuto di prodotti, ma non senza un certo livello di qualità.
Il problema è che la navigazione nei labirintici menù del servizio può rendere difficile trovare la serie giusta. Ecco lo scopo di questo elenco, aiutare spettatori dai gusti più disparati a trovare qualcosa da guardare in questa selezione delle migliori serie disponibili al momento su Amazon Prime!
Con la sua ambientazione negli anni Ottanta e il suo focus su un quartetto di adolescenti emarginate, sarebbe fin troppo facile considerare Paper Girls come la risposta gender-flipped di Amazon a Stranger Things. Tuttavia, al di là del genere – qui si tratta di viaggi nel tempo, piuttosto che di orribili dimensioni alternative – lo show si contraddistingue.
Adattato dal fumetto Image di Brian K. Vaughan, Cliff Chiang e Matt Wilson, lo show esplora i temi del destino e del determinismo, con le sue giovani eroine catapultate accidentalmente dal 1988 al 2019 e con uno sguardo al proprio futuro, il tutto mentre una guerra temporale imperversa attraverso la Storia.
Con un brillante e giovane cast – Camryn Jones, Riley Lai Nelet, Sofia Rosinsky e Fina Strazza – che si confronta con attori esperti come Ali Wong e Adina Porter, Paper Girls è una serie televisiva ad alto concetto nel migliore dei modi.
The Legend of Vox Machina
Volgare, cruento e assolutamente non adatto ai bambini, The Legend of Vox Machina nasce dal successo di Critical Role, dove un gruppo di doppiatori di animazione e videogiochi in lingua inglese trasmette in live-stream le proprie sessioni di Dungeons & Dragons, prima di trasformarsi in una creatura a sé stante.
La serie, animata magistralmente, segue la gilda Vox Machina – un gruppo eterogeneo di avventurieri, solitamente ubriachi, composto da pistoleri, druidi e il necessario bardo che ha solo il sesso in testa – mentre combatte per reclamare la città di Whitestone dai mostruosi Lord e Lady Briarwood.
Accessibile sia per fan di lunga data del materiale di partenza che per nuovi arrivati, questa serie è in grado di bilanciare l’amore per D&D con il divertimento per il GDR classico, trascendendo le sue origini per diventare una delle serie animate per adulti più originali su Amazon.
The Boys
I supereroi dovrebbero rappresentare la speranza e l’ottimismo, gli aspetti migliori di noi stessi. In The Boys, tratto dal fumetto cupamente satirico di Garth Ennis e Darick Robertson, sono il riflesso del peggio dell’umanità: avidità e potere sfrenato, commercializzati a un pubblico credulone da interessi aziendali consolidati, che operano senza freni e si lasciano alle spalle una scia di cadaveri.
Ecco dove entrano in scena Billy Butcher e i suoi “associati”, che eliminano con gioia i “Supes” che si sono spinti troppo oltre, spesso in modi straordinariamente violenti. La terza stagione, da poco rilasciata, vede la squadra costretta a diventare legale e a lavorare per il governo degli Stati Uniti, mentre lotta per trovare un modo per rovesciare il sadico e psicotico Homelander, leader dei Sette i principali supereroi del mondo.
Tutto questo mentre Butcher lotta per diventare la cosa che odia di più: un supereroe. Probabilmente la serie più cruenta di Amazon, The Boys è un esame attuale degli abusi di potere, il tutto avvolto in un costume da supereroe.
Notte Stellata
Irene e Franklin York sono una coppia di pensionati come tante, che vivono i loro ultimi anni in una casa piena di decenni di ricordi e passano le serate teletrasportandosi in una cabina su un mondo alieno per guardare le stelle. Beh, forse non sono come una qualsiasi coppia di pensionati e le loro vite si complicano ulteriormente con l’arrivo di Jude, uno strano uomo che appare nel loro bunker segreto senza alcuna spiegazione.
Un dramma fantascientifico slow-burn che esplora i temi della mortalità e dei problemi dell’invecchiamento tanto quanto il mistero centrale della cabina. Notte Stellata – Night Sky vede Sissy Spacek e J.K. Simmons al meglio nei panni degli York, che lottano per risolvere l’enigma cosmico in cui si sono imbattuti in gioventù prima di non poter più contare sui loro corpi e le loro menti.
La Ruota del Tempo
Basata sulla vasta serie di romanzi di Robert Jordan – così vasta da far sembrare Game of Thrones conciso – questa è una delle serie più ambiziose e costose di Amazon. La prima stagione, composta da otto episodi, segue Moiraine (Rosamund Pike), potente esperta di un’antica forma di magia, mentre riunisce cinque giovani apparentemente insignificanti, uno dei quali è destinato a salvare il mondo o a distruggerlo.
L’unico problema è che nessuno sa chi sia, né da che parte si schiererà la sua lealtà nel caso in cui i suoi poteri si dovessero risvegliare. Una serie visivamente straordinaria che mescola sontuose riprese delle ambientazioni con effetti cinematici, che potrà soddisfare il bisogno del genere epico fantasy di molti spettatori.
Invincible
Quando Mark Grayson eredita gli incredibili poteri e le abilità di suo padre, Omni-Man, si propone di seguire le sue orme nei panni del supereroe mascherato Invincible. Sfortunatamente, il suo esordio viene rovinato da uno scioccante colpo di scena che scuote il suo intero mondo, sia a livello personale che sulla scena politica globale.
Brillante adattamento animato del fumetto di successo della Image, realizzato dallo scrittore Robert Kirkman e dagli artisti Cory Walker e Ryan Ottley, Invincible offre uno sguardo più maturo sull’impatto che gli esseri dotati di superpoteri potrebbero avere sulla società. E mentre inizia come un omaggio alle classiche storie di supereroi adolescenti, continua a fare qualcosa che i personaggi Marvel e DC fanno raramente: crescere.
Truth Seekers
Adatta al pubblico di Doctor Who, Truth Seekers è una stagione leggera e divertente di incidenti paranormali. Si tratta di un progetto di Simon Pegg e Nick Frost che si basa soprattutto su Frost, nei panni del burbero ingegnere specializzato in banda larga e cacciatore di fantasmi Gus.
Compare anche Pegg, che fa più che altro un divertente cameo nel ruolo del capo di Gus. Ricco di riferimenti al genere che omaggia, è un’opzione adatta alle famiglie, con Samson Kayo, Susan Wokoma e Malcolm McDowell a completare l’equipaggio.
Clarkson’s Farm
Esaminiamo di cosa si tratta, così da capire perché questa serie viene considerata una delle migliori su Amazon Prime. Questo show vede Jeremy Clarkson – il conduttore televisivo famoso per Top Gear della BBC, la cui gamma emotiva di solito occupa uno stretto confine tra antipatico e noioso – dimostrare una toccante schiettezza ed umiltà.
La serie segue la decisione di Clarkson di acquistare una fattoria di mille acri nella campagna inglese e di gestirla da solo, nonostante la mancanza di conoscenze agricole, attraverso condizioni climatiche estreme, coltivazioni scarse e Covid-19. Clarkson si rende subito conto di avere bisogno di esperti, ed è determinato a imparare e a ribaltare la situazione.
The Underground Railroad
Basata sul romanzo di Colson Whitehead, vincitore del premio Pulitzer, questa serie limitata del regista di Moonlight, Barry Jenkins, si attiene strettamente alle premesse del libro.
È un’opera di narrativa storica che prende l’idea della ferrovia sotterranea – la rete di contrabbandieri che aiutavano gli schiavi in fuga a fuggire dal Sud – e la reimmagina come un vero e proprio sistema di metropolitana con treni e agenti di stazione segreti.
Fleabag
Il personaggio di Fleabag non deve piacere. È maniacale, egoista, autodistruttiva e moralmente fallita. La sua famiglia è detestabile, il suo stile di vita è ridicolo e il suo lavoro è una barzelletta. Eppure, dopo aver visto questa serie di 12 episodi, è difficile non amarla almeno un po’.
Questa magnifica sitcom su una londinese (Phoebe Waller-Bridge) alle prese con la morte della sua migliore amica non ha filtri: ascolterete i suoi pensieri sul femminismo, sulle tensioni familiari, sull’amore e sulla sodomia. La prima volta che Waller-Bridge interrompe il suo dialogo per lanciare un’occhiata disarmante e cospiratoria allo schermo, ci si sente coinvolti.
La prima stagione è un crescendo di autodistruzione, volgare e magnifico, guidato da un cast di personaggi che comprende la sorella di Fleabag, Claire (Sian Clifford), la matrigna egoista e pretenziosa (Olivia Colman) e il padre sprovveduto (Bill Paterson).
La seconda stagione si spinge allegramente verso la blasfemia, quando Claire è alle prese con sentimenti inappropriati (e ricambiati) per un prete cattolico (Andrew Scott). È scioccante e immensamente godibile. Uno dei rari casi in cui la serie è davvero bella come dicono.
The Man in the High Castle
Questo adattamento del romanzo del maestro della fantascienza Philip K. Dick su un mondo in cui i nazisti hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale è stato uno dei primi tentativi di Amazon di produrre contenuti propri.
La costruzione del mondo è sorprendente: l’America degli anni Sessanta, divisa e basata su una realtà alternativa, non è mai sembrata così plausibile. Fate attenzione, a tratti potrebbe quasi esserci un po’ troppa risonanza con i giorni nostri.
The Marvelous Mrs. Maisel
Cosa può fare una lady newyorkese quando scopre che il marito ha una relazione con la sua segretaria? Se Mrs. Maisel ne è un esempio, la risposta è recarsi in un bar malfamato in camicia da notte, fare un po’ di stand-up comedy e farsi portare via dalla polizia dopo aver flashato tutto il pubblico.
Ambientata negli anni Cinquanta, questa fashionista dalla parlantina veloce nasconde la sua nuova vita da comica alla eccentrica famiglia e all’ex marito, mentre lotta contro il sessismo, il pubblico difficile e una grande concorrenza. Rachel Brosnahan interpreta Midge Maisel in questo sottile omaggio alla carriera di Joan Rivers. Con quattro stagioni e una serie di premi e nomination, The Marvelous Mrs. Maisel è una delle commedie più brillanti di Amazon.
The Expanse
Un trailer targato Netflix? Sì, perché è lì che la serie era disponibile prima di approdare sulla piattaforma di Amazon Prime, che l’ha portata avanti.
L’umanità vive ora tra le stelle, o almeno nel resto del sistema solare. Un gruppo di antieroi è legato dalla scomparsa di una ricca attivista politica, e insieme devono scoprire cosa le è successo. Ad aggiungere complessità sono le tensioni politiche tra la Terra, Marte e la Cintura, un gruppo di colonie liberamente affiliate che si trovano tra i due pianeti.
Questa è solo la prima stagione: ce ne sono sei disponibili su Prime, e ognuna è ricca di missioni audaci, combattimenti spaziali e politiche marziane tali da tenere incollati i fan della fantascienza.
Undone
Se siete fan di BoJack Horseman, potreste apprezzare Undone, una serie animata altrettanto acerba che affronta i temi familiari della malattia mentale, realizzata dagli stessi creatori dello show di Netflix. Undone segue la ventottenne Alma (interpretata da Rosa Salazar), una donna bloccata nel ritmo monotono della vita che si sente totalmente insoddisfatta della relazione con il fidanzato Sam (Siddharth Dhananjay).
Ma dopo un incidente d’auto quasi fatale, la vita di Alma inizia a cambiare fisicamente: il tempo è ora non lineare e Alma ha la capacità incontrollabile di viaggiare avanti e indietro nel tempo. Sebbene sia un divertente gioco di generi, ciò che è ancora più speciale di Undone è che è una delle prime serie televisive ad utilizzare uno stile di animazione chiamato rotoscoping per ogni singolo episodio. Con una scrittura, una recitazione e una grafica eccellenti, Undone si merita un’occasione.
Good Omens
Vi sentite tormentati ed emotivamente segnati dalle tetre distopie televisive e dalle ancor più tetre notizie del mondo? Good Omens sarà il vostro rifugio nella tempesta, ed il suo interno è caldo, accogliente, confortevole e gentile, decisamente meritevole del suo posto tra le migliori serie disponibili su Amazon Prime.
Neil Gaiman ha adattato il suo libro del 1990, scritto insieme a Terry Pratchett, che segue un angelo (Michael Sheen) e un demone (David Tennant) che cercano di fermare l’Armageddon. La serie evento in sei parti offre ai fan esattamente ciò che sognavano da una tale fusione di cast e troupe. Tra roba assurda con sfumature da Guerra Fredda, stravaganza estrema e ruvido umorismo britannico, la serie vale ogni secondo.
The Night Manager
Questo drama in sei parti basato su un romanzo di John Le Carre si guadagna l’appellativo di “cast all-star”. Tom Hiddleston veste i panni di un direttore d’albergo che si offre volontario per eliminare il trafficante d’armi Richard “Dickie” Roper interpretato da Hugh Laurie, mentre Olivia Colman interpreta la responsabile del servizio di sicurezza di Hiddleston, Angela Burr, il centro morale della storia.
Forever
Già dal primo episodio saprete se vi piace questa miniserie lenta e stilizzata di Alan Yang e Matt Hubbard, colleghi di Parks & Recreation e Master of None. Si tratta di una serie televisiva ad alto concetto e di un dramma matrimoniale scomodo, con un contorno di sketch da parte dei due protagonisti di grande talento, Maya Rudolph e Fred Armisen. A volte potrebbe rendervi impazienti, ma Forever vi rimarrà impresso dopo aver visto il finale.
Sneaky Pete
Appena uscito di prigione, Marius (Giovanni Ribisi) ruba l’identità del suo ex compagno di cella Pete Murphy per nascondersi dai pericoli della sua vecchia vita.
In fuga da un malvagio debitore interpretato da Bryan Cranston (che ha anche ideato la serie), Marius si insinua nell’eterogeneo gruppo di familiari di Pete, che sono felici di riunirsi al loro parente perduto da tempo, ed entra in acque altrettanto infestate da squali come quelle da cui è uscito. Nel corso di tre stagioni, Sneaky Pete si dimostra uno delle migliori serie drammatiche che Amazon Prime abbia mai prodotto.
Mr. Robot
Questo thriller, vincitore di un Emmy, parte in quarta e continua a migliorare nel corso delle sue quattro stagioni.
Il ruolo di Rami Malek nei panni di Elliot Alderson, un esperto di cyber-sicurezza isolazionista trasformatosi in vigilante hacktivista, fornisce un volto vulnerabile a un argomento che è in gran parte impenetrabile per molti spettatori, mentre le organizzazioni corrotte e le società senza volto che il suo collettivo di hacker prende di mira sono dei villain attuali. Non solo uno dei più accurati programmi di hacking di sempre, ma una serie televisiva eccezionale in tutti i sensi.
Mozart in the Jungle
Una comedy-drama che documenta il mondo dei musicisti d’orchestra professionisti a New York, Mozart in the Jungle è una strana creatura. La serie segue Hailey Rutledge (Lola Kirke), un’aspirante oboista che cerca di costruirsi una carriera con la New York Symphony, e il suo rapporto conflittuale con l’eccentrico direttore d’orchestra Rodrigo De Souza (Gael García Bernal).
Grazie a un forte team creativo e a un materiale di partenza reale, ovvero il libro di memorie Sex, Drugs and Classical Music dell’oboista professionista Blair Tindall, la serie, avvincente e spesso esilarante, ha vinto Golden Globes e Emmy Award e si è dimostrata una delle migliori esclusive di Amazon.
Red Oaks
A metà degli anni ’80, David Myers (Craig Roberts), studente universitario e regista in difficoltà, desidera un’ultima grande estate prima dell’età adulta. Sfortunatamente, è bloccato a lavorare in un country club pretenzioso e sta lottando per dare slancio alla sua vita.
I grandi sogni di sfondare nell’industria cinematografica si scontrano con una realtà schiacciante, quando David si trova a dover gestire gli eccentrici ospiti del club e le loro richieste – dalle imbarazzanti riprese di matrimoni alle riprese di video hard per i club di scambisti – mentre lotta anche per mantenere la sua relazione con la fidanzata Skye. Tutte e tre le stagioni di questa simpatica commedia d’epoca sono ora disponibili.
Vikings
Ispirata all’eroe e sovrano vichingo Ragnar Lodbrok, Vikings è una saga familiare che esplora le vite, le avventure epiche e le politiche culturali dei saccheggiatori ed esploratori dell’Alto Medioevo.
Sei stagioni di questa serie d’azione di ispirazione storica sono disponibili su Amazon Prime Video, con l’ingresso del wrestler WWE Adam “Edge” Copeland nel cast della quinta stagione, mentre la storia si espande verso la guerra civile in Norvegia, le battaglie in Inghilterra contro gli invasori nordici e l’esplorazione dell’Africa settentrionale.
Lore
Coinvolgente anche ben oltre Halloween, questa serie antologica presenta “i racconti spaventosi e spesso inquietanti basati su persone ed eventi reali che hanno portato a miti e leggende dei nostri giorni”.
Basata sull’omonimo podcast pluripremiato, sono disponibili due stagioni di sei episodi che esplorano storie dell’orrore tratte dal mondo reale per farvi venire i brividi.
The Tick
Uno dei supereroi più strani del mondo, Tick di Ben Edlund, ha debuttato in versione fumetto indie nel 1986, prima di ottenere una maggiore popolarità grazie a una serie animata del 1994.
Ora è previsto il secondo adattamento live-action (il primo è andato in onda per una stagione nel 2001), che vede Peter Serafinowicz nei panni del grande amante blu della giustizia, che potrebbe essere solo un paziente psichiatrico evaso dotato di un’insolita resistenza. La serie completa è un delizioso tonico di due stagioni di stravaganza supereroica.
Ecco 41 delle migliori serie disponibili su Netflix a cui dare un’occasione se non sapete più cosa guardare!
Netflix ha titoli su titoli da proporre ai suoi abbonati, ma ci sono anche diversi prodotti scadenti. Questa guida ai migliori programmi televisivi della piattaforma (aggiornata alle serie presenti su Netflix la scorsa settimana) intende aiutarvi a trovare qualcosa da guardare per tutti i gusti!
Sono incluse anche alcune perle meno ovvie, per cui magari troverete una serie imperdibile che ancora non conoscevate o non avevate preso in considerazione.
Le serie d’animazione basate sui videogiochi spesso vanno da incassi di scarso valore a tie-in di poco conto, se non addirittura insignificanti, inaccessibili a chiunque tranne che a fan più accaniti. Arcane si distingue dalla massa per il fatto che i suoi collegamenti con League of Legends della Riot Games sono quasi un optional.
Sebbene le sue figure centrali, le sorelle orfane Vi e Jinx, siano personaggi giocabili nel gioco, gli spettatori non hanno bisogno di conoscenze pregresse in merito alla loro storia per godersi questa saga steampunk di guerra di classe e rivolta civile, seguendo le persone che vi si trovano coinvolte.
Con uno splendido stile artistico in stile pittorico, personaggi forti e colpi di scena spesso sconvolgenti, Arcane sfida le sue origini per diventare una delle migliori serie animate degli ultimi anni, tanto da aver ricevuto numerosi premi che lo dimostrano, tra cui un Primetime Emmy per Outstanding Animated Program.
Locke & Key
Quando Rendell Locke viene ucciso, la moglie Nina e i figli Tyler, Kinsey e Bode si trasferiscono da Seattle alla casa di famiglia di Keyhouse, nel Massachusetts. Mentre gli altri Locke cercano di ambientarsi nella loro nuova vita, il figlio minore Bode trova invece una strana chiave, in grado di aprire le porte di qualsiasi luogo.
Mentre la famiglia viene coinvolta in segreti vecchi di generazioni che circondano la chiave e altre simili chiavi – che liberano l’anima dal corpo, che sbloccano ricordi sepolti, che liberano i fantasmi – scoprono anche che dietro la morte del loro patriarca potrebbe esserci più di quanto pensassero.
Adattato dai fumetti di Joe Hill e Gabriel Rodriguez, Locke & Key mescola drammi familiari e antiche cospirazioni in un dark fantasy dai toni di realismo magico. Con il debutto della terza e ultima stagione, i sogni dei Locke di una vita normale sembrano più lontani che mai, con la scoperta di una chiave per viaggiare nel tempo, il ritorno di vecchi nemici e un fanatico dell’epoca della Guerra di Rivoluzione che mira a distruggere il mondo. Una serie più lenta di Stranger Things, ma una delle migliori serie soprannaturali su Netflix.
Uncoupled
Quando l’agente immobiliare Michael (Neil Patrick Harris) viene lasciato dal suo fidanzato di 17 anni, il suo mondo cambia e, in quanto gay single quarantenne che vive a Manhattan, dover capire il mondo volubile e superficiale degli appuntamenti e degli incontri è quasi peggio del dover ricostruire la propria vita da zero.
Una comedy-drama scritta in modo acuto, che parla tanto dei pericoli e delle insidie del ricominciare quanto delle difficoltà delle relazioni moderne. Uncoupled vanta un grande cast d’insieme, tra cui Tuc Watkins e Tisha Campbell, e ha la stessa probabilità di farvi emozionare quanto di farvi ridere a crepapelle.
The Sandman
https://www.youtube.com/watch?v=ieRKVFluEAE
Sandman è una delle serie a fumetti più amate degli ultimi 40 anni. Una fantasy dark su sogni, realtà, storie e sulla relazione incostante tra di essi: i libri di Neil Gaiman sono diventati una lettura essenziale sia per gli adolescenti che per i letterati.
I tentativi di portare sullo schermo la saga di Sogno degli Eterni, conosciuto anche come Morpheus (incarnazione immortale e padrone delle terre notturne, feroce e terribile nella sua ira) sono in corso praticamente da quando il fumetto ha debuttato nel 1988, ma questo adattamento di Netflix dalla lunga fase di sviluppo vale l’attesa.
Si tratta di una perfetta trasposizione delle prime due graphic novel della serie che segue Sogno (un cupo e autorevole Tom Sturridge) mentre ripristina il suo potere e il suo regno dopo un secolo di prigionia da parte di occultisti che lo hanno catturato al posto di sua sorella Morte (Kirby Howell-Baptiste).
La serie ha un appropriato ritmo onirico, che confonde i confini tra narrazione episodica e archi più lunghi, ed è in grado di far piangere gli spettatori per il destino di un gargoyle quanto di scioccarli con le azioni sadiche di un incubo fuggito e divenuto serial killer, The Corinthian (Boyd Holbrook).
Il viaggio di The Sandman verso lo schermo potrebbe essere stato il frutto di notti inquiete, ma il risultato è un sogno da cui non ci si vuole svegliare.
Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi
La trasposizione di Netflix della serie di 13 libri di Snicket è un risultato spettacolare di adattamento, che racconta l’intera saga dei disperati orfani Baudelaire – Violet, Klaus e la piccola Sunny – che sfuggono ripetutamente alle macchinazioni del turpe Conte Olaf (un Neil Patrick Harris che ruba la scena) dopo la morte sospetta dei loro genitori.
Dimenticate la versione cinematografica del 2004: questo capolavoro in tre stagioni è la visione definitiva del macabro mondo di Snicket.
Love, Death + Robots
Sviluppata dal regista di Deadpool Tim Miller, Love, Death + Robots è forse l’offerta animata più audace di Netflix. Si tratta di una serie antologica in cui l’unico filo conduttore è l’interpretazione unica di ogni episodio del trio di temi del titolo.
Gli spettatori vengono accolti da idee folli, tra cui battaglie in stile Pokémon più simili a quelle mortali dei gladiatori, yogurt senzienti, coloni esoplanetari superpotenti ed adorabili robot che sono sopravvissuti all’umanità solo per rimanere confusi dal mondo che ci siamo lasciati alle spalle.
Totalmente sperimentale, Love, Death + Robots non ha paura di giocare con gli stili di animazione e con i generi, consentendo a un fenomenale gruppo di creatori – tra cui David Fincher, al suo debutto come regista d’animazione – la libertà di raccontare le storie che vogliono. Traboccante di idee e praticamente pulsante di energia visiva, non si sa mai cosa aspettarsi da questa serie, e questo è metà del divertimento.
Inside Job
Lo sbarco sulla Luna? Falso. Reptoidi che orchestrano la politica mondiale? Vero. Inside Job offre agli spettatori uno sguardo dietro il sipario, mostrando il funzionamento interno della Cognito, Inc. un’organizzazione ombra che copre ogni stravagante cospirazione di cui abbiate mai sentito parlare.
La serie, una commedia animata ambientata sul posto di lavoro, segue l’ipercompetente ma socialmente impacciata Reagan Ridley, che si ritrova a far coppia con l’imbranato americano DOC Brett Hand. Costretta a occuparsi dell’assistenza tecnica in un’organizzazione che dovrebbe avere l’opportunità di dirigere, Reagan deve trovare un equilibrio tra i suoi irresponsabili collaboratori – tra cui un supersoldato mezzo delfino e un fungo psichico senziente proveniente dalla Terra Cava – e i tentativi del padre alcolizzato di rivelare la verità al pubblico, il tutto assecondando i capricci delle losche élite che governano tutto.
The Umbrella Academy
Sette bambini nati nello stesso momento da donne che non erano in cinta prima di darli alla luce vengono adottati da un misterioso ed eccentrico miliardario. I sette vengono cresciuti come un team di supereroi, la Umbrella Academy, fino a un tragico incidente. Da lì, le loro strade si dividono, per riunirsi solo il giorno in cui ricevono la notizia della morte del “padre”.
Prendete una collezione dinamiche familiari tutt’altro che normali e le personalità contrastanti e diffidenti dei fratelli riuniti, unitele ad una minaccia che può distruggere il mondo e che loro potrebbero essere gli unici in grado di contrastare, sempre che altre linee temporali non lo impediscano: ecco le premesse della prima stagione.
Siamo ora alla terza stagione, che è quella in cui la serie The Umbrella Academy supera il fumetto originale (creato dal frontman dei My Chemical Romance Gerard Way e dall’artista Gabriel Bá), il che significa che sia gli spettatori che arrivano da poco sia quelli che hanno letto ogni tavola del materiale di partenza non hanno idea di dove li porterà questa stagione – o di quanto le cose stiano per diventare assurde. La quarta stagione sarà l’ultima.
Dead End: Paranormal Park
Le case infestate sono solo delle trovate per sciocchi, giusto? Questo è ciò che pensa Barney quando fa domanda per lavorare in una di esse, alla disperata ricerca di un lavoro che lo aiuti a lasciare la casa della madre. La trappola per turisti Dead End è in realtà un portale per l’inferno, e la sua prima notte di lavoro consiste nell’evitare di diventare un sacrificio umano e combattere un arcidemone, oltre al fatto che il suo amato cane Pugsley acquisisce la capacità di parlare.
Tuttavia, un lavoro è un lavoro, così, insieme alla sua vicina Norma – una superfan della proprietaria originale del parco, la misteriosamente scomparsa Pauline Phoenix – Barney e Pugsley diventano a metà tra le guide turistiche e gli investigatori del paranormale, affrontando le creature che infestano il parco e la mascotte del parco a tema, che a volte si anima.
Basato sulle graphic novel Deadendia di Hamish Steele – che è anche produttore esecutivo e sceneggiatore dello show – Dead End: Paranormal Park offre una miscela perfetta di orrore e sentimento, con rappresentazione LGBTQ+ sullo schermo e dietro le quinte. Con la giusta dose di spaventi per spettatori di tutte le età, se vi piacciono serie come Gravity Falls o The Owl House, potrebbe piacervi.
Lucifer
Il Diavolo ha abbandonato il trono dell’inferno e ora passa il tempo gestendo un piano bar a Los Angeles, offrendo “favori” e scoprendosi curiosamente attratto da una detective della polizia. Nonostante la deviazione dal fumetto di partenza, il fascinoso Tom Ellis nei panni di Lucifero e la co-protagonista Lauren Graham nei panni della detective Chloe Decker rendono la serie diabolicamente divertente.
Partito come un poliziesco con un tocco soprannaturale, Lucifer si evolve in uno show che attinge agli elementi più esoterici della tradizione giudaico-cristiana e ridefinisce la natura stessa dell’esistenza. Tutte le sei stagioni sono disponibili su Netflix.
Hellbound
Immaginate che vi appaia una figura soprannaturale che vi dica esattamente quando morirete: cosa fareste? Ora immaginate se questa non fosse un’esperienza personale isolata, ma se la società nel suo complesso fosse a conoscenza di tali avvertimenti dall’aldilà. Come pensate che reagirebbe il mondo?
Dimenticate il trio di giganteschi demoni di fumo che irrompono nella realtà per trascinare all’inferno le vittime preannunciate, sono i mutamenti sociali il vero punto di forza di questa sorprendente serie horror sudcoreana diretta da Yeon Sang-ho, regista di Train to Busan.
La serie, divisa in due archi, uno ambientato nel 2022 e l’altro nel 2027, approfondisce complesse questioni teologiche, come la natura del peccato e la propensione dell’umanità a riporre la fede nei posti sbagliati. Una delle serie horror più innovative degli ultimi anni.
Stranger Things
La nostalgica serie sci-fi/horror di Netflix è giunta alla sua quarta stagione, ambientata sei mesi dopo la “Battaglia di Starcourt” e con il cast principale separato per la prima volta. I protagonisti ne hanno fatta di strada da quando tre ragazzini in bicicletta hanno trovato una ragazzina che parlava a malapena nel bosco.
I creatori, i Duffer Brothers, continuano ad offrire agli spettatori cresciuti con una dieta a base di Spielberg, Lucas e Craven un’abbondante dose di nostalgia anni ’80, alzando al contempo la posta in gioco con una nuova e significativa minaccia.
Aspettatevi drammi, spaventi e, naturalmente, un sacco di Dungeons & Dragons mentre la serie di culto si avvia verso la sua quinta ed ultima stagione.
Russian Doll
In Russian Doll, Nadia ha un problema molto serio: il tempo continua a rompersi intorno a lei. Nella prima stagione, Nadia – interpretata da Natasha Lyonne, che è anche co-creatrice dello show – muore alla sua stessa festa di compleanno.
Inizia poi però a risvegliarsi ancora e ancora, intrappolata in un loop in stile Ricomincio da capo fino a quando non riuscirà a sciogliere il suo nodo personale nel continuum spazio-temporale. Le cose si fanno ancora più strane nella seconda stagione.
Entrambe le stagioni sono divertenti e stimolanti, e riflettono sui traumi personali e generazionali senza esagerare con le riflessioni filosofiche.
Heartstopper
La tagline del primo volume delle graphic novel originali dellx creatorx Alice Oseman offre la sinossi più efficace di Heartstopper: “Un ragazzo incontra un ragazzo”. Una commedia-dramma adolescenziale molto sentita, ambientata in un liceo britannico, che segue il timido e impacciato Charlie – l’unico studente apertamente gay della Truman High – e la sua nascente storia d’amore con Nick, il popolare “Re del Rugby” della scuola.
Tuttavia, mentre lo spettacolo affronta temi più difficili come il coming out, la pressione dei coetanei e persino l’aggressione, le principali risorse di Heartstopper sono la gioia, il fascino e la speranza. Con le fenomenali interpretazioni di un cast di giovani attori LGBTQ+ e l’apparizione di Olivia Colman nel ruolo della madre di Nick, Heartstopper è una storia d’amore per tutte le età.
Orange Is the New Black
Uno dei primi grandi successi di Netflix rimane uno dei suoi migliori show. Questo dramma ambientato in un carcere, durato sette stagioni, segue inizialmente Piper Chapman (Taylor Schilling) mentre viene mandata al penitenziario di Litchfield per un reato di contrabbando di droga, ma ben presto si trasforma in uno show sulle vite e le circostanze delle persone con cui è incarcerata.
Il cast comprende Kate Mulgrew, Laverne Cox, Uzo Aduba e Natasha Lyonne di Russian Doll. Apparentemente una commedia drammatica, OITNB diventa progressivamente più seria, esplorando le questioni razziali, la giustizia, la corruzione e i difetti dell’intero sistema carcerario senza mai risultare predicatoria. Una televisione a volte impegnativa, ma sempre assolutamente coinvolgente.
Sweet Home
Basato sul webcomic coreano di Kim Carnby e Hwang Young-chan, Sweet Home offre una visione molto diversa dell’apocalittica fine dei tempi: piuttosto che pandemie o disastri o persino zombie, questo film propone una fine del mondo causata dalla trasformazione delle persone in mostri grotteschi, ognuno unico e apparentemente basato sui desideri più profondi che avevano quando erano umani.
Mescolando sensazionali protesi, CGI e persino animazione in stop-motion per alcuni mostri inquietanti, questa serie si distingue dalla schiera degli horror. Non è solo il fenomenale lavoro sugli effetti a rendere il prodotto degno di nota, ma è il terrore radicato in un gruppo coinvolgente, imperfetto e disperato di sopravvissuti in un condominio isolato.
Questi sono Cha Hyun-soo (Song Kang), adolescente suicida, Seo Yi-kyung (Lee Si-young), ex vigile del fuoco, e Pyeon Sang-wook (Lee Jin-wook), che potrebbe essere un brutale gangster. Come Parasite e Squid Game, Sweet Home contiene un commento più profondo sulla politica economica coreana, che lo rende più stratificato di quanto il solo tema dell’apocalisse mostruosa possa far pensare.
Grace and Frankie
Nata da un’idea della co-creatrice di Friends, Marta Kauffman, questa sit-com acuta vede Jane Fonda e Lily Tomlin nei panni delle protagoniste, conoscenti di lunga data costrette a vivere insieme dopo che i loro mariti le hanno lasciate in tarda età, l’uno per l’altro.
Grace and Frankie segue questa strana coppia contemporanea mentre affronta il coming out dei propri ex mariti, i drammi dei propri figli adulti e le reciproche eccentriche personalità, il tutto costruendo un’amicizia genuina e dimostrando a se stesse e al mondo che l’età è solo un numero.
Prendendo spunto da Arrested Development – Ti presento i miei, la principale moneta comica di Grace and Frankie è l’imbarazzo, mentre le famiglie allargate – gli Hanson, ricchi e affaristi, e i Bergstein, al limite dell’hippy – si trovano a dover smaltire le loro nevrosi e a gestire i rapporti familiari adulti. Come una moderna Golden Girls, solo con più parolacce e uso di droghe. Tutte le sette stagioni sono ora disponibili per il binge.
Midnight Mass
Un giovane prete carismatico si unisce alla chiesa di una piccola cittadina isolana. Poco dopo, i miracoli si susseguono: i paralitici camminano, i ciechi vedono, i malati di demenza senile riacquistano le loro facoltà. Tuttavia, al centro di questa rinascita religiosa si nasconde un triste segreto: il sacerdote ha portato qualcosa di oscuro e affamato nella comunità isolata.
Creata da Mike Flanagan (Oculus, Doctor Sleep), questa miniserie soprannaturale offre un terrore lento e strisciante che intensifica la tensione nel corso dei sette episodi. La miniserie sonda in modo cupo i riti e le tradizioni del cristianesimo – in particolare gli aspetti cannibalistici e vampirici della transustanziazione – e l’orrore che si può trovare nelle scritture.
Ma Midnight Mass esplora anche il modo in cui la religione può essere usata per corrompere e manipolare, il tutto con una serie di interpretazioni brillanti da parte di un cast che comprende Hamish Linklater, Rahul Kohli, Kate Siegel e Zach Gilford.
Dear White People
Basata sull’omonimo film, Dear White People è una commedia americana originale Netflix che segue un gruppo di studenti di colore che frequentano il college Ivy League frequentato prevalentemente da bianchi. La serie riprende in gran parte le tematiche del film, ma in formato seriale ogni episodio racconta la storia di un personaggio diverso, approfondendo le loro vite e le loro personalità individuali.
Il filo conduttore tuttavia è Samantha, ragazza di colore attivista e conduttrice del programma radio universitario chiamato appunto Dear White People. Non mancano le risate. La serie è stata lanciata nel 2017 e la quarta stagione ha debuttato nel settembre 2021.
Squid Game
Prodotto in Corea, Squid Game mescola Hunger Games e Parasite con un concorso in stile battle royale. Centinaia di persone disperate e al verde vengono reclutate per partecipare ad una competizione in cui possono vincere abbastanza soldi da non doversi più preoccupare dei loro debiti.
Tutto ciò che devono fare per vincere il montepremi di ₩45,6 miliardi (circa 35,8 milioni di euro) è completare sei giochi per bambini. Ma non è così semplice: tutti i giochi hanno un colpo di scena e chi perde non ne esce vivo. Squid Game (in cui merita scegliere la lingua originale) è intenso, brutale e spesso molto grafico, ma anche assolutamente avvincente.
Chef’s Table
Da non guardare quando si ha fame. Ogni episodio di questa serie da leccarsi i baffi entra nella cucina di uno dei migliori chef del mondo per dare uno sguardo intimo alla persona che sta dietro ai piatti. Chef’s Table è il modo perfetto per lasciarsi ispirare dal cibo e dalla passione creativa, e ci sono ben sei stagioni da addentare e in cui addentrarsi.
La più recente comprende Sean Brock, che si dedica a far rivivere sapori perduti, e il macellaio toscano Dario Cecchini, che sta cercando di cambiare il modo in cui il mondo pensa alla carne. Se volete davvero stimolare le vostre papille gustative, la quarta stagione è interamente dedicata alla pasticceria.
Alice in Borderland
Se avete bisogno di un altro successo a tema “murder game” dopo Squid Game, allora provate a rivolgervi a questo avvincente adattamento della serie manga giapponese di Haro Aso. Il fannullone Ryohei Arisu e i suoi amici Chōta e Karube si ritrovano misteriosamente trasportati in una Tokyo deserta, senza alcun modo per tornare alle loro vite.
Quel che è peggio, l’unico modo per non morire in questo mondo è competere in giochi letali che mettono alla prova l’intelletto tanto quanto la prestanza fisica. I perdenti muoiono, uccisi da trappole sadiche o da raggi laser che li colpiscono dallo spazio, mentre i vincitori guadagnano solo un prolungamento del loro “visto”, costringendoli a partecipare a una partita dopo l’altra per guadagnare altro tempo.
Mentre Arisu cerca un modo per spezzare la catena e fuggire definitivamente, la sua unica speranza potrebbe essere quella di seguire Usagi (in giapponese “coniglio”), una giovane donna già intrappolata in questa strana terra di confine. La prima stagione di otto episodi è arrivata su Netflix nel Dicembre 2020, mentre la seconda è prevista per il Dicembre 2022.
La direttrice
Ambientato nella prestigiosa Pembroke University (immaginaria, ma pensate a Harvard o Yale), questo intelligente dramma/commedia si svolge subito dopo che il dipartimento di inglese della scuola ha nominato la sua prima presidente donna, interpretata da Sandra Oh, il cui personaggio Ji-Yoon Kim è anche una delle poche donne di colore del dipartimento.
Ji-Yoon Kim deve destreggiarsi tra le politiche del suo nuovo ruolo, gestendo i suoi colleghi – in gran parte vecchi, bianchi e di ruolo – la sua vita familiare e una relazione esplosiva con l’eccentrico professore di punta Bill Dobson. Acuto e molto godibile, è suddiviso in episodi della durata di mezz’ora.
The Haunting of Hill House
Liberamente basato sull’omonimo romanzo horror gotico di Shirley Jackson, The Haunting of Hill House è l’horror al suo massimo livello: avvincente, sorprendente e soprattutto terrificante. La famiglia Crain si trasferisce a Hill House nell’estate del 1992 con l’intenzione di ristrutturarla e di venderla, ma quando sono costretti a rimanere più a lungo, l’attività paranormale spinge un membro della famiglia oltre il limite, costringendo gli altri a fuggire.
Ventisei anni dopo, il disastro colpisce di nuovo, costringendo i membri della famiglia rimasti a incontrarsi e a confrontarsi con i ricordi che stanno rovinando le loro vite. Hill House non risparmia mai gli spaventi, rendendo la tensione crescente semplicemente insopportabile, nel senso migliore del termine. E nonostante gli elementi ovviamente soprannaturali della trama, l’orrore si fonda sulle storie dei membri della famiglia Crain.
Big Mouth
Il capolavoro di Nick Kroll sull’angoscia adolescenziale è un cartone animato perfidamente intelligente e maleducato che segue un gruppo di ragazzi e la loro compagnia di amici molto influenti: il Mostro degli Ormoni, il Mago della Vergogna e tutti gli altri.
Big Mouth trasforma le battute falliche in storie toccanti sulla guerra mondiale, dà un senso al fantasma di Duke Ellington in soffitta e affronta senza timore tutto ciò che riguarda la salute mentale e i cattivi genitori, le identità sessuali e razziali con estro e grazia. E con tanti, tanti fluidi corporei.
Lupin
Arsène Lupin, lo scassinatore della Belle Epoque creato dal romanziere francese Maurice Leblanc all’inizio del Novecento, viene reinventato nei panni di Assane Diop, un francese di prima generazione con la mania dei libri di Lupin e il rancore verso le potenti forze che decenni fa incastrarono suo padre per un furto che non aveva commesso, facendolo morire in prigione.
Combinando l’uso di droni, bot sui social media e abilità di hackeraggio con i tradizionali strumenti del mestiere, come barbe finte, grimaldelli e ingegno, Diop dà la caccia ai suoi avversari mentre cerca la verità sul destino di suo padre. Nel tempo libero, Diop cerca anche di ricucire un matrimonio in crisi e di costruire un rapporto migliore con il figlio.
La forza di questa serie risiede nei dialoghi (che meritano di essere visti in originale), nello sviluppo dei personaggi e nell’interpretazione carismatica di Omar Sy nel ruolo di Assane. Le vere e proprie evasioni e le audaci rapine sono splendidamente coreografate.
Bridgerton
Dalla produttrice esecutiva Shonda Rhimes arriva un period drama che è anche la serie più vista di sempre su Netflix. Bridgerton è ambientata durante il periodo Regency in Inghilterra e segue la potente famiglia Bridgerton mentre affronta amore, matrimonio e scandali. Incredibilmente divertente, la serie si basa su una serie di romanzi, ognuno dei quali è incentrato su un diverso fratello Bridgerton.
Attualmente sono due le stagioni disponibili, con la terza in arrivo. La prima serie segue la sorella maggiore Daphne (Phoebe Dynevor) e il suo turbolento matrimonio con uno degli scapoli più ambiti di Londra, il duca Simon Basset (Regé-Jean Page). La seconda stagione esplora il rapporto tra il fratello di Daphne, Anthony (Jonathan Bailey), e i drammi familiari e sociali che derivano dalla sua scelta di matrimonio. Attenzione alle scene piccanti, se avete intenzione di guardarlo in compagnia.
The Crown
Giunta alla sua quarta stagione, The Crown mostra la famiglia reale britannica al suo meglio e al suo peggio. La prima stagione si concentra sugli otto anni tra il 1947 e il 1955, quando Elisabetta sposa il Duca di Edimburgo. Le cose si muovono più velocemente nella seconda serie, che copre la crisi di Suez e le dimissioni del primo ministro britannico Harold Macmillan.
Nella terza stagione, Olivia Colman assume il ruolo principale, mentre Sua Altezza Reale entra nei difficili middle years e negli Anni Sessanta, mentre la quarta stagione è incentrata sul difficile rapporto della Principessa Diana con i reali.
La regina degli scacchi
Elegante e intensamente coinvolgente, questa miniserie in sette parti è basata sull’omonimo romanzo e segue il prodigio degli scacchi Beth Harmon dall’orfanotrofio nel Kentucky fino ai suoi duelli con i russi a Mosca, passando per lutti, relazioni turbolente e dipendenza.
L’attrice Anya Taylor-Joy interpreta in modo eccellente la tormentata Harmon e la serie è così sorprendentemente avvincente che vi farà venire voglia di imparare a giocare a scacchi.
Last Chance U
Last Chance U è una delle serie documentaristiche di maggior successo su Netflix. La quinta stagione della serie segue le traversie degli studenti-atleti delle scuole medie che mirano a entrare nelle grandi squadre di football universitario e infine nella NFL, e trae vantaggio dal fatto di aver spostato l’attenzione dalle città rurali con ambizioni smisurate e talenti importati al Laney College di Oakland, in California.
Il Laney non è ricco, non importa giocatori per migliorare la propria squadra, non dà vitto e alloggio ai suoi giocatori. È una parte genuina della comunità, e i giocatori provengono da quella comunità. Il risultato è una serie che mette in luce la crescente dislocazione e disuguaglianza in America, mentre l’afflusso dalla vicina San Francisco gentrifica l’ex colletto blu di Oakland. La serie si spinge in alcuni territori bui, ma ciò fa parte del suo successo.
Self-made: la vita di Madam C.J. Walker
Questa miniserie racconta come Madam C.J. Walker sia passata da lavandaia vedova a magnate della cura dei capelli, diventando nel frattempo la prima donna milionaria che si è fatta da sé in America.
Basata sul libro On Her Own Ground di A’Lelia Bundles, pronipote di Walker, la serie offre una finestra sulla vita delle donne afroamericane nei primi anni del 1900. Il premio Oscar Octavia Spencer, che interpreta l’eroina principale, lotta per superare i pregiudizi razziali post-schiavitù e trovare il suo posto in un sistema capitalistico dominato dagli uomini.
La casa di carta
Quando una squadra di nove criminali organizza un’audace rapina alla Zecca Reale spagnola, sono convinti che il loro meticoloso piano copra ogni eventualità. Ma le cose iniziano a complicarsi quando l’enigmatica mente dietro il colpo inizia ad avvicinarsi al detective della polizia incaricato di garantire il rilascio sicuro dei 67 ostaggi.
Anche se la trama tortuosa a tratti supera i limiti della credulità, La casa di carta è una serie deliziosamente frenetica e piena di tensione che rende i suoi personaggi principali imperfetti sorprendentemente simpatici. Di recente è uscita anche la versione coreana della serie, che si impronta ad un sistema sociale decisamente diverso ma non per questo meno interessante.
Unorthodox
Questa miniserie segue Esty, una diciannovenne che fugge dalla sua educazione ultraortodossa nella comunità ebraica chassidica di Williamsburg e finisce a Berlino, dove scopre presto quanto possa essere diversa la vita. Ma mentre cerca di trovare nuovi amici e di ricominciare da capo in città, suo marito Yanky e suo cugino Moishe la inseguono, decisi a riportarla indietro.
La trama è drammatica e avvincente, con flashback dell’esperienza di Esty nel matrimonio combinato che offrono una visione della vita ortodossa e delle sue lotte per interpretare il ruolo che ci si aspetta da lei. Lo scontro tra culture è a volte giocato fino al limite del ridicolo, ma l’interpretazione di Shira Haas nel ruolo di protagonista sa tenere incollati allo schermo.
Ozark
Jason Bateman ha abituato i fan a vederlo come personaggio triste e imbranato quando interpretava Michael Bluth in Arrested Development – Ti presento i miei. In Ozark, mostra un lato completamente nuovo, interpretando il consulente finanziario Marty Byrde, che si ritrova a trasferire tutta la sua famiglia da un sobborgo di Chicago alle montagne di Ozark, nel Missouri.
Il motivo? È stato coinvolto in uno schema di riciclaggio di denaro per i cartelli messicani da cui ha difficoltà a districarsi. L’atmosfera, ricca di suspense, sensi di colpa e signori della droga che creano problemi, ricorda quella di Breaking Bad. È uno degli show più popolari di Netflix e, con la quarta e ultima stagione ormai conclusa, è il momento perfetto per immergersi in questo mondo torbido ma avvincente.
Sex Education
Nonostante l’atmosfera americana, con atleti, gruppi a cappella e “mean girls”, Sex Education è ambientato nel Regno Unito e girato in Galles. Otis è un adolescente impacciato che, convinto dalla outcast dal carattere forte Maeve, inizia a dare consigli sessuali per soldi, ispirandosi al lavoro della madre, sessuologa qualificata, che lo mette in non poche situazioni scomode.
Sebbene l’argomento del titolo sia spesso fonte di comicità, Sex Education esplora anche le questioni legate all’intimità e all’identità in modo intelligente e accessibile.
The Witcher
L’originale Netflix The Witcher, secondo gli standard della critica, non è particolarmente valido. Ma come serie di evasione piacevole da guardare, è un trionfo assoluto. Basata su un franchise di letteratura fantasy polacca che ha guadagnato popolarità a livello mondiale dopo il successo dell’adattamento videoludico, la serie segue Geralt di Rivia (Henry Cavill), la cui professione di “strigo” (“witcher”) consiste nell’uccidere mostri per denaro.
Tuttavia, il nostro eroe, dalla voce roca e pesante, si trova coinvolto in una trama più grande, poiché il suo destino si intreccia con quello di una principessa orfana in fuga e di una potente maga che sta testando i limiti delle sue capacità. Con i suoi dialoghi contenuti, la violenza dei mostri e la linea temporale disordinata, la serie a volte sembra più un miscuglio di scene di videogiochi che una narrazione drammatica coesa, ma funziona decisamente.
Unbelievable
Quando Marie Adler (Kaitlyn Dever) denuncia di essere stata violentata, si ritrova coinvolta in un sistema profondamente difettoso che farà a pezzi la sua già traumatica vita. Basato su una storia vera, Unbelievable segue le conseguenze dello stupro di Adler e le due detective che anni dopo si uniscono per scoprire una serie di crimini inquietantemente simili.
La devastante vicenda di Adler rende la visione comprensibilmente difficile a volte, ma le eccellenti interpretazioni dei protagonisti e l’attenzione alle voci delle vittime – spesso assenti negli spettacoli che ritraggono la violenza contro le donne – danno vita a un’esplorazione ricca di sfumature e da non perdere delle conseguenze durature della violenza sessuale.
Dark
Se vi piace la televisione cupa e misteriosa, la serie di fantascienza Dark fa al caso vostro. Prima serie originale Netflix in lingua tedesca (e merita la lingua originale), Dark si apre con una relazione segreta, un adolescente scomparso ed una grotta dall’aspetto inquietante che creano l’atmosfera per il resto della serie.
Ciò che inizialmente sembra essere una semplice indagine di mistero si trasforma presto in un’ambiziosa trama di viaggi nel tempo con molta atmosfera. I 26 episodi sono distribuiti in tre stagioni e, più si guarda, più si capisce quanto il titolo sia appropriato.
The OA
Uno degli show Netflix più originali degli ultimi tempi, The OA, si apre con Prairie Johnson, interpretata dalla co-creatrice Brit Marling, che riappare dopo essere stata dispersa per sette anni. Non vuole spiegare dove si trovava né il mistero più grande di tutti: come sia riuscita a riacquistare la vista.
Quello che segue è un avvincente mistero soprannaturale che a volte solleva domande, ma che tiene comunque incollati allo schermo. La durata di 16 episodi, suddivisi in due stagioni, rende questa serie una giusta dose di televisione dal concetto elevato e al limite del bizzarro.
The Last Kingdom
Basato su una serie di romanzi di Bernard Cornwell, The Last Kingdom è ambientato nell’Inghilterra della fine del IX secolo, molto prima che il paese fosse unificato. I regni rivali sono stati invasi e occupati dai Vichinghi, lasciando il Wessex sotto il governo di Re Alfredo come l’ultimo a resistere contro i saccheggiatori.
Si tratta di un divertente dramma storico incentrato su Uthred di Bebbanburg, un anglosassone che viene rapito da bambino, cresciuto come vichingo e si ritrova a giocare da entrambe le parti per cercare di riconquistare la terra e il titolo che gli sono stati rubati. Non raggiunge mai le vette di Vikings, disponibile su Amazon Prime, ma è un sostituto più che adeguato in attesa della stagione finale di Vikings. Su Netflix sono disponibili tre stagioni di The Last Kingdom, con una quarta in arrivo.
BoJack Horseman
Negli anni ’90, BoJack Horseman era il protagonista di una sitcom televisiva di successo. Molte cose sono cambiate da allora. La serie animata riprende con BoJack 20 anni dopo il suo apice, mentre sprofonda nella mezza età e in un ciclo infinito di abuso di sostanze.
In una Los Angeles per metà popolata da ibridi umano-animali, BoJack fa i conti con il suo terrore esistenziale in questa commedia cupa e cupamente divertente. La prima metà della prima stagione è un po’ troppo cupa e poco divertente, ma una volta che ha raggiunto il suo ritmo, questa commedia surreale entra nel vivo con le interpretazioni stellari di Amy Sedaris, Will Arnett e Aaron Paul.
The End of the F***ing World
“Ho pensato che lei potesse essere interessante da uccidere. Così ho fatto finta di innamorarmi di lei”. Ecco come inizia il monologo interiore di James (Alex Lawther), un diciassettenne disfunzionale convinto di essere un sociopatico. Il suo obiettivo è Alyssa, interpretata da Jessica Barden, la ragazza nuova della scuola con genitori terribili e un talento speciale per infastidire le persone.
I due fuggono insieme e l’ondata di crimini che ne consegue li avvicina, mentre la legge li segue a ruota. Questa black comedy di Channel 4 vi farà desiderare molto di più. Potrete vedere The End of the F***ing World in un fine settimana, forse anche in una serata, e ne potrete uscire soddisfatti.