Par for the Dungeon – Dungeon crawler e minigolf si incontrano [Recensione]

Par for the Dungeon Dove dungeon crawler e minigolf si incontrano [Recensione]

Ecco la mia recensione della versione beta di “Par for the Dungeon”, il nuovo gioco della Sleeping Giant Games!

ATTENZIONE: La recensione si basa sulla versione beta di Par for the Dungeon, in uscita il 17 ottobre!

La premessa di Par for the Dungeon è semplice: siete una pallina da golf, in un mondo fantasy medievale, e il vostro rotondissimo cagnolino è stato rapito dagli infidi Bogeys.

Orde di nemici pattugliano ogni livello, e solo una volta che li avrai sconfitti tutti si aprirà la buca tramite cui passare al livello successivo.

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Unendo le meccaniche di una partita di minigolf e le dinamiche di un coloratissimo dungeon crawler, aggiungendo un design accattivante e la possibilità di personalizzare sia Cal (la pallina) che il suo fidato compagno, la Sleeping Giant ha creato un passatempo davvero valido.

Dalle animazioni ai personaggi, dalle ambientazioni agli ostacoli, l’originalità e allo stesso tempo semplicità di questo puzzle game funzionano splendidamente insieme.

Man mano che supererete un livello dopo l’altro, sempre più armi entreranno a far parte dell’arsenale di Cal. Queste possono essere acquistate di livello in livello tramite le monete che raccoglierete nel livello stesso.

Par for the Dungeon Dove dungeon crawler e minigolf si incontrano [Recensione]
Cr: Sleeping Giant Interactive

Ogni livello è composto da tre sotto-livelli. Come nel golf, lo scopo è cercare di raggiungere le buche con il minor numero di mosse possibile. Superare di gran lunga il “par”, ovverosia il numero pre-determinato di colpi che dovrebbero essere impiegati per completare una buca, non vi farà ottenere tutti e tre i punti a fine livello.

Se invece vi terrete molto al di sotto il par, oltre ad i tre punti massimi, sbloccherete anche una corona di diamante. Queste corone non servono tanto a progredire nel gioco quanto a sbloccare nuove e divertenti skin per il vostro personaggio.

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L’unica cosa che cambierei sarebbe aggiungere la possibilità di riprovare un sotto-livello specifico invece di doverli riprovare sempre tutti e tre per cercare di ottenere un punteggio più alto.

Il mio consiglio, se un livello non dovesse concludersi come speravate, è di non impuntarvici, ma di tornarci magari più avanti, dato che cercare a tutti i costi di tenersi al di sotto del par e ottenere le corone potrebbe rendere l’esperienza frustrante piuttosto che piacevole (ci sono passata).

Ringrazio di cuore la Sleeping Giant Interactive per averci mandato tramite Keymailer la chiave del gioco, che mi ha permesso di provare la versione ormai quasi ultimata di Par for the Dungeon, in arrivo su Steam, iOS e Android il 17 di ottobre!

Netflix – Arriveranno gli sport in livestream

Netflix Arriveranno gli sport in livestream

Netflix potrebbe entrare nel mondo dello sport livestream, dato si sta muovendo per acquisire diversi diritti da aggiungere ai suoi contenuti.

Oltre a pubblicare programmi televisivi e film originali, Netflix ha recentemente iniziato a offrire giochi per cellulari come alternativa per gli utenti. I contenuti esclusivi sono fondamentali per attirare un maggior numero di utenti a sottoscrivere un abbonamento a una piattaforma di streaming, in quanto Netflix è in concorrenza con operatori del calibro di Disney+, Hulu, Prime Video, HBO Max, Paramount+ e Peacock. ESPN+, Hulu, Prime Video, Peacock e Paramount+ offrono già eventi sportivi in diretta, mentre Prime Video è un’aggiunta recente grazie all’acquisizione di Thursday Night Football. Netflix non vuole rimanere indietro e, secondo quanto riferito, starebbe valutando diversi campionati ed eventi sportivi.

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Deadline riporta che Netflix è in discussione per i diritti dei tour di tennis e della World Surf League. Tuttavia, per il momento non è stato concluso alcun accordo, anche se ciò non significa che non se ne faranno in futuro. Netflix continuerà sicuramente a cercare di ottenere i diritti sportivi, il che sarebbe una manna per i consumatori.

“Lo sport è il punto di riferimento, lo sappiamo tutti, e trovare le proprietà giuste, i campionati giusti è una priorità, ma è sempre una questione di campionato giusto, di accordo giusto”, ha dichiarato un insider di Netflix a Deadline.

Reed Hastings, il co-fondatore di Netflix, ha già parlato dell’interesse dello streamer per gli sport dal vivo. All’epoca, nel 2020, aveva sminuito la possibilità che Netflix aggiungesse sport e livestream, anche se la porta non era del tutto chiusa.

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Hastings ha dichiarato a Variety che lo sport potrebbe avere un senso per Netflix a un certo punto: “Dubito delle notizie, ma lo sport, i videogiochi, i contenuti generati dagli utenti – se si pensa alle altre grandi categorie, un giorno potrebbe avere senso”. Ma al momento, [il co-CEO e chief content officer Ted Sarandos] ha destinato tutti i miliardi di dollari ai film più importanti, alle serie più importanti e all’animazione naturalmente… Almeno per i prossimi due anni, ogni dollaro di contenuti è già stato destinato”.

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