41 delle Migliori Serie su Netflix da vedere tutte d’un fiato

delle Migliori Serie su Netflix da vedere tutte dun fiato

Ecco 41 delle migliori serie disponibili su Netflix a cui dare un’occasione se non sapete più cosa guardare!

Netflix ha titoli su titoli da proporre ai suoi abbonati, ma ci sono anche diversi prodotti scadenti. Questa guida ai migliori programmi televisivi della piattaforma (aggiornata alle serie presenti su Netflix la scorsa settimana) intende aiutarvi a trovare qualcosa da guardare per tutti i gusti!

Sono incluse anche alcune perle meno ovvie, per cui magari troverete una serie imperdibile che ancora non conoscevate o non avevate preso in considerazione.

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Arcane

Le serie d’animazione basate sui videogiochi spesso vanno da incassi di scarso valore a tie-in di poco conto, se non addirittura insignificanti, inaccessibili a chiunque tranne che a fan più accaniti. Arcane si distingue dalla massa per il fatto che i suoi collegamenti con League of Legends della Riot Games sono quasi un optional.

Sebbene le sue figure centrali, le sorelle orfane Vi e Jinx, siano personaggi giocabili nel gioco, gli spettatori non hanno bisogno di conoscenze pregresse in merito alla loro storia per godersi questa saga steampunk di guerra di classe e rivolta civile, seguendo le persone che vi si trovano coinvolte.

Con uno splendido stile artistico in stile pittorico, personaggi forti e colpi di scena spesso sconvolgenti, Arcane sfida le sue origini per diventare una delle migliori serie animate degli ultimi anni, tanto da aver ricevuto numerosi premi che lo dimostrano, tra cui un Primetime Emmy per Outstanding Animated Program.

Locke & Key

Quando Rendell Locke viene ucciso, la moglie Nina e i figli Tyler, Kinsey e Bode si trasferiscono da Seattle alla casa di famiglia di Keyhouse, nel Massachusetts. Mentre gli altri Locke cercano di ambientarsi nella loro nuova vita, il figlio minore Bode trova invece una strana chiave, in grado di aprire le porte di qualsiasi luogo.

Mentre la famiglia viene coinvolta in segreti vecchi di generazioni che circondano la chiave e altre simili chiavi – che liberano l’anima dal corpo, che sbloccano ricordi sepolti, che liberano i fantasmi – scoprono anche che dietro la morte del loro patriarca potrebbe esserci più di quanto pensassero.

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Adattato dai fumetti di Joe Hill e Gabriel Rodriguez, Locke & Key mescola drammi familiari e antiche cospirazioni in un dark fantasy dai toni di realismo magico. Con il debutto della terza e ultima stagione, i sogni dei Locke di una vita normale sembrano più lontani che mai, con la scoperta di una chiave per viaggiare nel tempo, il ritorno di vecchi nemici e un fanatico dell’epoca della Guerra di Rivoluzione che mira a distruggere il mondo. Una serie più lenta di Stranger Things, ma una delle migliori serie soprannaturali su Netflix.

Uncoupled

Quando l’agente immobiliare Michael (Neil Patrick Harris) viene lasciato dal suo fidanzato di 17 anni, il suo mondo cambia e, in quanto gay single quarantenne che vive a Manhattan, dover capire il mondo volubile e superficiale degli appuntamenti e degli incontri è quasi peggio del dover ricostruire la propria vita da zero.

Una comedy-drama scritta in modo acuto, che parla tanto dei pericoli e delle insidie del ricominciare quanto delle difficoltà delle relazioni moderne. Uncoupled vanta un grande cast d’insieme, tra cui Tuc Watkins e Tisha Campbell, e ha la stessa probabilità di farvi emozionare quanto di farvi ridere a crepapelle.

The Sandman

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Sandman è una delle serie a fumetti più amate degli ultimi 40 anni. Una fantasy dark su sogni, realtà, storie e sulla relazione incostante tra di essi: i libri di Neil Gaiman sono diventati una lettura essenziale sia per gli adolescenti che per i letterati.

I tentativi di portare sullo schermo la saga di Sogno degli Eterni, conosciuto anche come Morpheus (incarnazione immortale e padrone delle terre notturne, feroce e terribile nella sua ira) sono in corso praticamente da quando il fumetto ha debuttato nel 1988, ma questo adattamento di Netflix dalla lunga fase di sviluppo vale l’attesa.

Si tratta di una perfetta trasposizione delle prime due graphic novel della serie che segue Sogno (un cupo e autorevole Tom Sturridge) mentre ripristina il suo potere e il suo regno dopo un secolo di prigionia da parte di occultisti che lo hanno catturato al posto di sua sorella Morte (Kirby Howell-Baptiste).

La serie ha un appropriato ritmo onirico, che confonde i confini tra narrazione episodica e archi più lunghi, ed è in grado di far piangere gli spettatori per il destino di un gargoyle quanto di scioccarli con le azioni sadiche di un incubo fuggito e divenuto serial killer, The Corinthian (Boyd Holbrook).

Il viaggio di The Sandman verso lo schermo potrebbe essere stato il frutto di notti inquiete, ma il risultato è un sogno da cui non ci si vuole svegliare.

Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi

La trasposizione di Netflix della serie di 13 libri di Snicket è un risultato spettacolare di adattamento, che racconta l’intera saga dei disperati orfani Baudelaire – Violet, Klaus e la piccola Sunny – che sfuggono ripetutamente alle macchinazioni del turpe Conte Olaf (un Neil Patrick Harris che ruba la scena) dopo la morte sospetta dei loro genitori.

Dimenticate la versione cinematografica del 2004: questo capolavoro in tre stagioni è la visione definitiva del macabro mondo di Snicket.

Love, Death + Robots

Sviluppata dal regista di Deadpool Tim Miller, Love, Death + Robots è forse l’offerta animata più audace di Netflix. Si tratta di una serie antologica in cui l’unico filo conduttore è l’interpretazione unica di ogni episodio del trio di temi del titolo.

Gli spettatori vengono accolti da idee folli, tra cui battaglie in stile Pokémon più simili a quelle mortali dei gladiatori, yogurt senzienti, coloni esoplanetari superpotenti ed adorabili robot che sono sopravvissuti all’umanità solo per rimanere confusi dal mondo che ci siamo lasciati alle spalle.

Totalmente sperimentale, Love, Death + Robots non ha paura di giocare con gli stili di animazione e con i generi, consentendo a un fenomenale gruppo di creatori – tra cui David Fincher, al suo debutto come regista d’animazione – la libertà di raccontare le storie che vogliono. Traboccante di idee e praticamente pulsante di energia visiva, non si sa mai cosa aspettarsi da questa serie, e questo è metà del divertimento.

Inside Job

Lo sbarco sulla Luna? Falso. Reptoidi che orchestrano la politica mondiale? Vero. Inside Job offre agli spettatori uno sguardo dietro il sipario, mostrando il funzionamento interno della Cognito, Inc. un’organizzazione ombra che copre ogni stravagante cospirazione di cui abbiate mai sentito parlare.

La serie, una commedia animata ambientata sul posto di lavoro, segue l’ipercompetente ma socialmente impacciata Reagan Ridley, che si ritrova a far coppia con l’imbranato americano DOC Brett Hand. Costretta a occuparsi dell’assistenza tecnica in un’organizzazione che dovrebbe avere l’opportunità di dirigere, Reagan deve trovare un equilibrio tra i suoi irresponsabili collaboratori – tra cui un supersoldato mezzo delfino e un fungo psichico senziente proveniente dalla Terra Cava – e i tentativi del padre alcolizzato di rivelare la verità al pubblico, il tutto assecondando i capricci delle losche élite che governano tutto.

The Umbrella Academy

Sette bambini nati nello stesso momento da donne che non erano in cinta prima di darli alla luce vengono adottati da un misterioso ed eccentrico miliardario. I sette vengono cresciuti come un team di supereroi, la Umbrella Academy, fino a un tragico incidente. Da lì, le loro strade si dividono, per riunirsi solo il giorno in cui ricevono la notizia della morte del “padre”.

Prendete una collezione dinamiche familiari tutt’altro che normali e le personalità contrastanti e diffidenti dei fratelli riuniti, unitele ad una minaccia che può distruggere il mondo e che loro potrebbero essere gli unici in grado di contrastare, sempre che altre linee temporali non lo impediscano: ecco le premesse della prima stagione.

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Siamo ora alla terza stagione, che è quella in cui la serie The Umbrella Academy supera il fumetto originale (creato dal frontman dei My Chemical Romance Gerard Way e dall’artista Gabriel Bá), il che significa che sia gli spettatori che arrivano da poco sia quelli che hanno letto ogni tavola del materiale di partenza non hanno idea di dove li porterà questa stagione – o di quanto le cose stiano per diventare assurde. La quarta stagione sarà l’ultima.

Dead End: Paranormal Park

Le case infestate sono solo delle trovate per sciocchi, giusto? Questo è ciò che pensa Barney quando fa domanda per lavorare in una di esse, alla disperata ricerca di un lavoro che lo aiuti a lasciare la casa della madre. La trappola per turisti Dead End è in realtà un portale per l’inferno, e la sua prima notte di lavoro consiste nell’evitare di diventare un sacrificio umano e combattere un arcidemone, oltre al fatto che il suo amato cane Pugsley acquisisce la capacità di parlare.

Tuttavia, un lavoro è un lavoro, così, insieme alla sua vicina Norma – una superfan della proprietaria originale del parco, la misteriosamente scomparsa Pauline Phoenix – Barney e Pugsley diventano a metà tra le guide turistiche e gli investigatori del paranormale, affrontando le creature che infestano il parco e la mascotte del parco a tema, che a volte si anima.

Basato sulle graphic novel Deadendia di Hamish Steele – che è anche produttore esecutivo e sceneggiatore dello show – Dead End: Paranormal Park offre una miscela perfetta di orrore e sentimento, con rappresentazione LGBTQ+ sullo schermo e dietro le quinte. Con la giusta dose di spaventi per spettatori di tutte le età, se vi piacciono serie come Gravity Falls o The Owl House, potrebbe piacervi.

Lucifer

Il Diavolo ha abbandonato il trono dell’inferno e ora passa il tempo gestendo un piano bar a Los Angeles, offrendo “favori” e scoprendosi curiosamente attratto da una detective della polizia. Nonostante la deviazione dal fumetto di partenza, il fascinoso Tom Ellis nei panni di Lucifero e la co-protagonista Lauren Graham nei panni della detective Chloe Decker rendono la serie diabolicamente divertente.

Partito come un poliziesco con un tocco soprannaturale, Lucifer si evolve in uno show che attinge agli elementi più esoterici della tradizione giudaico-cristiana e ridefinisce la natura stessa dell’esistenza. Tutte le sei stagioni sono disponibili su Netflix.

Hellbound

Immaginate che vi appaia una figura soprannaturale che vi dica esattamente quando morirete: cosa fareste? Ora immaginate se questa non fosse un’esperienza personale isolata, ma se la società nel suo complesso fosse a conoscenza di tali avvertimenti dall’aldilà. Come pensate che reagirebbe il mondo?

Dimenticate il trio di giganteschi demoni di fumo che irrompono nella realtà per trascinare all’inferno le vittime preannunciate, sono i mutamenti sociali il vero punto di forza di questa sorprendente serie horror sudcoreana diretta da Yeon Sang-ho, regista di Train to Busan.

La serie, divisa in due archi, uno ambientato nel 2022 e l’altro nel 2027, approfondisce complesse questioni teologiche, come la natura del peccato e la propensione dell’umanità a riporre la fede nei posti sbagliati. Una delle serie horror più innovative degli ultimi anni.

Stranger Things

La nostalgica serie sci-fi/horror di Netflix è giunta alla sua quarta stagione, ambientata sei mesi dopo la “Battaglia di Starcourt” e con il cast principale separato per la prima volta. I protagonisti ne hanno fatta di strada da quando tre ragazzini in bicicletta hanno trovato una ragazzina che parlava a malapena nel bosco.

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I creatori, i Duffer Brothers, continuano ad offrire agli spettatori cresciuti con una dieta a base di Spielberg, Lucas e Craven un’abbondante dose di nostalgia anni ’80, alzando al contempo la posta in gioco con una nuova e significativa minaccia.

Aspettatevi drammi, spaventi e, naturalmente, un sacco di Dungeons & Dragons mentre la serie di culto si avvia verso la sua quinta ed ultima stagione.

Russian Doll

In Russian Doll, Nadia ha un problema molto serio: il tempo continua a rompersi intorno a lei. Nella prima stagione, Nadia – interpretata da Natasha Lyonne, che è anche co-creatrice dello show – muore alla sua stessa festa di compleanno.

Inizia poi però a risvegliarsi ancora e ancora, intrappolata in un loop in stile Ricomincio da capo fino a quando non riuscirà a sciogliere il suo nodo personale nel continuum spazio-temporale. Le cose si fanno ancora più strane nella seconda stagione.

Entrambe le stagioni sono divertenti e stimolanti, e riflettono sui traumi personali e generazionali senza esagerare con le riflessioni filosofiche.

Heartstopper

La tagline del primo volume delle graphic novel originali dellx creatorx Alice Oseman offre la sinossi più efficace di Heartstopper: “Un ragazzo incontra un ragazzo”. Una commedia-dramma adolescenziale molto sentita, ambientata in un liceo britannico, che segue il timido e impacciato Charlie – l’unico studente apertamente gay della Truman High – e la sua nascente storia d’amore con Nick, il popolare “Re del Rugby” della scuola.

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Tuttavia, mentre lo spettacolo affronta temi più difficili come il coming out, la pressione dei coetanei e persino l’aggressione, le principali risorse di Heartstopper sono la gioia, il fascino e la speranza. Con le fenomenali interpretazioni di un cast di giovani attori LGBTQ+ e l’apparizione di Olivia Colman nel ruolo della madre di Nick, Heartstopper è una storia d’amore per tutte le età.

Orange Is the New Black

Uno dei primi grandi successi di Netflix rimane uno dei suoi migliori show. Questo dramma ambientato in un carcere, durato sette stagioni, segue inizialmente Piper Chapman (Taylor Schilling) mentre viene mandata al penitenziario di Litchfield per un reato di contrabbando di droga, ma ben presto si trasforma in uno show sulle vite e le circostanze delle persone con cui è incarcerata.

Il cast comprende Kate Mulgrew, Laverne Cox, Uzo Aduba e Natasha Lyonne di Russian Doll. Apparentemente una commedia drammatica, OITNB diventa progressivamente più seria, esplorando le questioni razziali, la giustizia, la corruzione e i difetti dell’intero sistema carcerario senza mai risultare predicatoria. Una televisione a volte impegnativa, ma sempre assolutamente coinvolgente.

Sweet Home

Basato sul webcomic coreano di Kim Carnby e Hwang Young-chan, Sweet Home offre una visione molto diversa dell’apocalittica fine dei tempi: piuttosto che pandemie o disastri o persino zombie, questo film propone una fine del mondo causata dalla trasformazione delle persone in mostri grotteschi, ognuno unico e apparentemente basato sui desideri più profondi che avevano quando erano umani.

Mescolando sensazionali protesi, CGI e persino animazione in stop-motion per alcuni mostri inquietanti, questa serie si distingue dalla schiera degli horror. Non è solo il fenomenale lavoro sugli effetti a rendere il prodotto degno di nota, ma è il terrore radicato in un gruppo coinvolgente, imperfetto e disperato di sopravvissuti in un condominio isolato.

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Questi sono Cha Hyun-soo (Song Kang), adolescente suicida, Seo Yi-kyung (Lee Si-young), ex vigile del fuoco, e Pyeon Sang-wook (Lee Jin-wook), che potrebbe essere un brutale gangster. Come Parasite e Squid Game, Sweet Home contiene un commento più profondo sulla politica economica coreana, che lo rende più stratificato di quanto il solo tema dell’apocalisse mostruosa possa far pensare.

Grace and Frankie

Nata da un’idea della co-creatrice di Friends, Marta Kauffman, questa sit-com acuta vede Jane Fonda e Lily Tomlin nei panni delle protagoniste, conoscenti di lunga data costrette a vivere insieme dopo che i loro mariti le hanno lasciate in tarda età, l’uno per l’altro.

Grace and Frankie segue questa strana coppia contemporanea mentre affronta il coming out dei propri ex mariti, i drammi dei propri figli adulti e le reciproche eccentriche personalità, il tutto costruendo un’amicizia genuina e dimostrando a se stesse e al mondo che l’età è solo un numero.

Prendendo spunto da Arrested Development – Ti presento i miei, la principale moneta comica di Grace and Frankie è l’imbarazzo, mentre le famiglie allargate – gli Hanson, ricchi e affaristi, e i Bergstein, al limite dell’hippy – si trovano a dover smaltire le loro nevrosi e a gestire i rapporti familiari adulti. Come una moderna Golden Girls, solo con più parolacce e uso di droghe. Tutte le sette stagioni sono ora disponibili per il binge.

Midnight Mass

Un giovane prete carismatico si unisce alla chiesa di una piccola cittadina isolana. Poco dopo, i miracoli si susseguono: i paralitici camminano, i ciechi vedono, i malati di demenza senile riacquistano le loro facoltà. Tuttavia, al centro di questa rinascita religiosa si nasconde un triste segreto: il sacerdote ha portato qualcosa di oscuro e affamato nella comunità isolata.

Creata da Mike Flanagan (Oculus, Doctor Sleep), questa miniserie soprannaturale offre un terrore lento e strisciante che intensifica la tensione nel corso dei sette episodi. La miniserie sonda in modo cupo i riti e le tradizioni del cristianesimo – in particolare gli aspetti cannibalistici e vampirici della transustanziazione – e l’orrore che si può trovare nelle scritture.

Ma Midnight Mass esplora anche il modo in cui la religione può essere usata per corrompere e manipolare, il tutto con una serie di interpretazioni brillanti da parte di un cast che comprende Hamish Linklater, Rahul Kohli, Kate Siegel e Zach Gilford.

Dear White People

Basata sull’omonimo film, Dear White People è una commedia americana originale Netflix che segue un gruppo di studenti di colore che frequentano il college Ivy League frequentato prevalentemente da bianchi. La serie riprende in gran parte le tematiche del film, ma in formato seriale ogni episodio racconta la storia di un personaggio diverso, approfondendo le loro vite e le loro personalità individuali.

Il filo conduttore tuttavia è Samantha, ragazza di colore attivista e conduttrice del programma radio universitario chiamato appunto Dear White People. Non mancano le risate. La serie è stata lanciata nel 2017 e la quarta stagione ha debuttato nel settembre 2021.

Squid Game

Prodotto in Corea, Squid Game mescola Hunger Games e Parasite con un concorso in stile battle royale. Centinaia di persone disperate e al verde vengono reclutate per partecipare ad una competizione in cui possono vincere abbastanza soldi da non doversi più preoccupare dei loro debiti.

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Tutto ciò che devono fare per vincere il montepremi di ₩45,6 miliardi (circa 35,8 milioni di euro) è completare sei giochi per bambini. Ma non è così semplice: tutti i giochi hanno un colpo di scena e chi perde non ne esce vivo. Squid Game (in cui merita scegliere la lingua originale) è intenso, brutale e spesso molto grafico, ma anche assolutamente avvincente.

Chef’s Table

Da non guardare quando si ha fame. Ogni episodio di questa serie da leccarsi i baffi entra nella cucina di uno dei migliori chef del mondo per dare uno sguardo intimo alla persona che sta dietro ai piatti. Chef’s Table è il modo perfetto per lasciarsi ispirare dal cibo e dalla passione creativa, e ci sono ben sei stagioni da addentare e in cui addentrarsi.

La più recente comprende Sean Brock, che si dedica a far rivivere sapori perduti, e il macellaio toscano Dario Cecchini, che sta cercando di cambiare il modo in cui il mondo pensa alla carne. Se volete davvero stimolare le vostre papille gustative, la quarta stagione è interamente dedicata alla pasticceria.

Alice in Borderland

Se avete bisogno di un altro successo a tema “murder game” dopo Squid Game, allora provate a rivolgervi a questo avvincente adattamento della serie manga giapponese di Haro Aso. Il fannullone Ryohei Arisu e i suoi amici Chōta e Karube si ritrovano misteriosamente trasportati in una Tokyo deserta, senza alcun modo per tornare alle loro vite.

Quel che è peggio, l’unico modo per non morire in questo mondo è competere in giochi letali che mettono alla prova l’intelletto tanto quanto la prestanza fisica. I perdenti muoiono, uccisi da trappole sadiche o da raggi laser che li colpiscono dallo spazio, mentre i vincitori guadagnano solo un prolungamento del loro “visto”, costringendoli a partecipare a una partita dopo l’altra per guadagnare altro tempo.

Mentre Arisu cerca un modo per spezzare la catena e fuggire definitivamente, la sua unica speranza potrebbe essere quella di seguire Usagi (in giapponese “coniglio”), una giovane donna già intrappolata in questa strana terra di confine. La prima stagione di otto episodi è arrivata su Netflix nel Dicembre 2020, mentre la seconda è prevista per il Dicembre 2022.

La direttrice

Ambientato nella prestigiosa Pembroke University (immaginaria, ma pensate a Harvard o Yale), questo intelligente dramma/commedia si svolge subito dopo che il dipartimento di inglese della scuola ha nominato la sua prima presidente donna, interpretata da Sandra Oh, il cui personaggio Ji-Yoon Kim è anche una delle poche donne di colore del dipartimento.

Ji-Yoon Kim deve destreggiarsi tra le politiche del suo nuovo ruolo, gestendo i suoi colleghi – in gran parte vecchi, bianchi e di ruolo – la sua vita familiare e una relazione esplosiva con l’eccentrico professore di punta Bill Dobson. Acuto e molto godibile, è suddiviso in episodi della durata di mezz’ora.

The Haunting of Hill House

Liberamente basato sull’omonimo romanzo horror gotico di Shirley Jackson, The Haunting of Hill House è l’horror al suo massimo livello: avvincente, sorprendente e soprattutto terrificante. La famiglia Crain si trasferisce a Hill House nell’estate del 1992 con l’intenzione di ristrutturarla e di venderla, ma quando sono costretti a rimanere più a lungo, l’attività paranormale spinge un membro della famiglia oltre il limite, costringendo gli altri a fuggire.

Ventisei anni dopo, il disastro colpisce di nuovo, costringendo i membri della famiglia rimasti a incontrarsi e a confrontarsi con i ricordi che stanno rovinando le loro vite. Hill House non risparmia mai gli spaventi, rendendo la tensione crescente semplicemente insopportabile, nel senso migliore del termine. E nonostante gli elementi ovviamente soprannaturali della trama, l’orrore si fonda sulle storie dei membri della famiglia Crain.

Big Mouth

Il capolavoro di Nick Kroll sull’angoscia adolescenziale è un cartone animato perfidamente intelligente e maleducato che segue un gruppo di ragazzi e la loro compagnia di amici molto influenti: il Mostro degli Ormoni, il Mago della Vergogna e tutti gli altri.

Big Mouth trasforma le battute falliche in storie toccanti sulla guerra mondiale, dà un senso al fantasma di Duke Ellington in soffitta e affronta senza timore tutto ciò che riguarda la salute mentale e i cattivi genitori, le identità sessuali e razziali con estro e grazia. E con tanti, tanti fluidi corporei.

Lupin

Arsène Lupin, lo scassinatore della Belle Epoque creato dal romanziere francese Maurice Leblanc all’inizio del Novecento, viene reinventato nei panni di Assane Diop, un francese di prima generazione con la mania dei libri di Lupin e il rancore verso le potenti forze che decenni fa incastrarono suo padre per un furto che non aveva commesso, facendolo morire in prigione.

Combinando l’uso di droni, bot sui social media e abilità di hackeraggio con i tradizionali strumenti del mestiere, come barbe finte, grimaldelli e ingegno, Diop dà la caccia ai suoi avversari mentre cerca la verità sul destino di suo padre. Nel tempo libero, Diop cerca anche di ricucire un matrimonio in crisi e di costruire un rapporto migliore con il figlio.

La forza di questa serie risiede nei dialoghi (che meritano di essere visti in originale), nello sviluppo dei personaggi e nell’interpretazione carismatica di Omar Sy nel ruolo di Assane. Le vere e proprie evasioni e le audaci rapine sono splendidamente coreografate.

Bridgerton

Dalla produttrice esecutiva Shonda Rhimes arriva un period drama che è anche la serie più vista di sempre su Netflix. Bridgerton è ambientata durante il periodo Regency in Inghilterra e segue la potente famiglia Bridgerton mentre affronta amore, matrimonio e scandali. Incredibilmente divertente, la serie si basa su una serie di romanzi, ognuno dei quali è incentrato su un diverso fratello Bridgerton.

Attualmente sono due le stagioni disponibili, con la terza in arrivo. La prima serie segue la sorella maggiore Daphne (Phoebe Dynevor) e il suo turbolento matrimonio con uno degli scapoli più ambiti di Londra, il duca Simon Basset (Regé-Jean Page). La seconda stagione esplora il rapporto tra il fratello di Daphne, Anthony (Jonathan Bailey), e i drammi familiari e sociali che derivano dalla sua scelta di matrimonio. Attenzione alle scene piccanti, se avete intenzione di guardarlo in compagnia.

The Crown

Giunta alla sua quarta stagione, The Crown mostra la famiglia reale britannica al suo meglio e al suo peggio. La prima stagione si concentra sugli otto anni tra il 1947 e il 1955, quando Elisabetta sposa il Duca di Edimburgo. Le cose si muovono più velocemente nella seconda serie, che copre la crisi di Suez e le dimissioni del primo ministro britannico Harold Macmillan.

Nella terza stagione, Olivia Colman assume il ruolo principale, mentre Sua Altezza Reale entra nei difficili middle years e negli Anni Sessanta, mentre la quarta stagione è incentrata sul difficile rapporto della Principessa Diana con i reali.

La regina degli scacchi

Elegante e intensamente coinvolgente, questa miniserie in sette parti è basata sull’omonimo romanzo e segue il prodigio degli scacchi Beth Harmon dall’orfanotrofio nel Kentucky fino ai suoi duelli con i russi a Mosca, passando per lutti, relazioni turbolente e dipendenza.

L’attrice Anya Taylor-Joy interpreta in modo eccellente la tormentata Harmon e la serie è così sorprendentemente avvincente che vi farà venire voglia di imparare a giocare a scacchi.

Last Chance U

Last Chance U è una delle serie documentaristiche di maggior successo su Netflix. La quinta stagione della serie segue le traversie degli studenti-atleti delle scuole medie che mirano a entrare nelle grandi squadre di football universitario e infine nella NFL, e trae vantaggio dal fatto di aver spostato l’attenzione dalle città rurali con ambizioni smisurate e talenti importati al Laney College di Oakland, in California.

Il Laney non è ricco, non importa giocatori per migliorare la propria squadra, non dà vitto e alloggio ai suoi giocatori. È una parte genuina della comunità, e i giocatori provengono da quella comunità. Il risultato è una serie che mette in luce la crescente dislocazione e disuguaglianza in America, mentre l’afflusso dalla vicina San Francisco gentrifica l’ex colletto blu di Oakland. La serie si spinge in alcuni territori bui, ma ciò fa parte del suo successo.

Self-made: la vita di Madam C.J. Walker

Questa miniserie racconta come Madam C.J. Walker sia passata da lavandaia vedova a magnate della cura dei capelli, diventando nel frattempo la prima donna milionaria che si è fatta da sé in America.

Basata sul libro On Her Own Ground di A’Lelia Bundles, pronipote di Walker, la serie offre una finestra sulla vita delle donne afroamericane nei primi anni del 1900. Il premio Oscar Octavia Spencer, che interpreta l’eroina principale, lotta per superare i pregiudizi razziali post-schiavitù e trovare il suo posto in un sistema capitalistico dominato dagli uomini.

La casa di carta

Quando una squadra di nove criminali organizza un’audace rapina alla Zecca Reale spagnola, sono convinti che il loro meticoloso piano copra ogni eventualità. Ma le cose iniziano a complicarsi quando l’enigmatica mente dietro il colpo inizia ad avvicinarsi al detective della polizia incaricato di garantire il rilascio sicuro dei 67 ostaggi.

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Anche se la trama tortuosa a tratti supera i limiti della credulità, La casa di carta è una serie deliziosamente frenetica e piena di tensione che rende i suoi personaggi principali imperfetti sorprendentemente simpatici. Di recente è uscita anche la versione coreana della serie, che si impronta ad un sistema sociale decisamente diverso ma non per questo meno interessante.

Unorthodox

Questa miniserie segue Esty, una diciannovenne che fugge dalla sua educazione ultraortodossa nella comunità ebraica chassidica di Williamsburg e finisce a Berlino, dove scopre presto quanto possa essere diversa la vita. Ma mentre cerca di trovare nuovi amici e di ricominciare da capo in città, suo marito Yanky e suo cugino Moishe la inseguono, decisi a riportarla indietro.

La trama è drammatica e avvincente, con flashback dell’esperienza di Esty nel matrimonio combinato che offrono una visione della vita ortodossa e delle sue lotte per interpretare il ruolo che ci si aspetta da lei. Lo scontro tra culture è a volte giocato fino al limite del ridicolo, ma l’interpretazione di Shira Haas nel ruolo di protagonista sa tenere incollati allo schermo.

Ozark

Jason Bateman ha abituato i fan a vederlo come personaggio triste e imbranato quando interpretava Michael Bluth in Arrested Development – Ti presento i miei. In Ozark, mostra un lato completamente nuovo, interpretando il consulente finanziario Marty Byrde, che si ritrova a trasferire tutta la sua famiglia da un sobborgo di Chicago alle montagne di Ozark, nel Missouri.

Il motivo? È stato coinvolto in uno schema di riciclaggio di denaro per i cartelli messicani da cui ha difficoltà a districarsi. L’atmosfera, ricca di suspense, sensi di colpa e signori della droga che creano problemi, ricorda quella di Breaking Bad. È uno degli show più popolari di Netflix e, con la quarta e ultima stagione ormai conclusa, è il momento perfetto per immergersi in questo mondo torbido ma avvincente.

Sex Education

Nonostante l’atmosfera americana, con atleti, gruppi a cappella e “mean girls”, Sex Education è ambientato nel Regno Unito e girato in Galles. Otis è un adolescente impacciato che, convinto dalla outcast dal carattere forte Maeve, inizia a dare consigli sessuali per soldi, ispirandosi al lavoro della madre, sessuologa qualificata, che lo mette in non poche situazioni scomode.

Sebbene l’argomento del titolo sia spesso fonte di comicità, Sex Education esplora anche le questioni legate all’intimità e all’identità in modo intelligente e accessibile.

The Witcher

L’originale Netflix The Witcher, secondo gli standard della critica, non è particolarmente valido. Ma come serie di evasione piacevole da guardare, è un trionfo assoluto. Basata su un franchise di letteratura fantasy polacca che ha guadagnato popolarità a livello mondiale dopo il successo dell’adattamento videoludico, la serie segue Geralt di Rivia (Henry Cavill), la cui professione di “strigo” (“witcher”) consiste nell’uccidere mostri per denaro.

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Tuttavia, il nostro eroe, dalla voce roca e pesante, si trova coinvolto in una trama più grande, poiché il suo destino si intreccia con quello di una principessa orfana in fuga e di una potente maga che sta testando i limiti delle sue capacità. Con i suoi dialoghi contenuti, la violenza dei mostri e la linea temporale disordinata, la serie a volte sembra più un miscuglio di scene di videogiochi che una narrazione drammatica coesa, ma funziona decisamente.

Unbelievable

Quando Marie Adler (Kaitlyn Dever) denuncia di essere stata violentata, si ritrova coinvolta in un sistema profondamente difettoso che farà a pezzi la sua già traumatica vita. Basato su una storia vera, Unbelievable segue le conseguenze dello stupro di Adler e le due detective che anni dopo si uniscono per scoprire una serie di crimini inquietantemente simili.

La devastante vicenda di Adler rende la visione comprensibilmente difficile a volte, ma le eccellenti interpretazioni dei protagonisti e l’attenzione alle voci delle vittime – spesso assenti negli spettacoli che ritraggono la violenza contro le donne – danno vita a un’esplorazione ricca di sfumature e da non perdere delle conseguenze durature della violenza sessuale.

Dark

Se vi piace la televisione cupa e misteriosa, la serie di fantascienza Dark fa al caso vostro. Prima serie originale Netflix in lingua tedesca (e merita la lingua originale), Dark si apre con una relazione segreta, un adolescente scomparso ed una grotta dall’aspetto inquietante che creano l’atmosfera per il resto della serie.

Ciò che inizialmente sembra essere una semplice indagine di mistero si trasforma presto in un’ambiziosa trama di viaggi nel tempo con molta atmosfera. I 26 episodi sono distribuiti in tre stagioni e, più si guarda, più si capisce quanto il titolo sia appropriato.

The OA

Uno degli show Netflix più originali degli ultimi tempi, The OA, si apre con Prairie Johnson, interpretata dalla co-creatrice Brit Marling, che riappare dopo essere stata dispersa per sette anni. Non vuole spiegare dove si trovava né il mistero più grande di tutti: come sia riuscita a riacquistare la vista.

Quello che segue è un avvincente mistero soprannaturale che a volte solleva domande, ma che tiene comunque incollati allo schermo. La durata di 16 episodi, suddivisi in due stagioni, rende questa serie una giusta dose di televisione dal concetto elevato e al limite del bizzarro.

The Last Kingdom

Basato su una serie di romanzi di Bernard Cornwell, The Last Kingdom è ambientato nell’Inghilterra della fine del IX secolo, molto prima che il paese fosse unificato. I regni rivali sono stati invasi e occupati dai Vichinghi, lasciando il Wessex sotto il governo di Re Alfredo come l’ultimo a resistere contro i saccheggiatori.

Si tratta di un divertente dramma storico incentrato su Uthred di Bebbanburg, un anglosassone che viene rapito da bambino, cresciuto come vichingo e si ritrova a giocare da entrambe le parti per cercare di riconquistare la terra e il titolo che gli sono stati rubati. Non raggiunge mai le vette di Vikings, disponibile su Amazon Prime, ma è un sostituto più che adeguato in attesa della stagione finale di Vikings. Su Netflix sono disponibili tre stagioni di The Last Kingdom, con una quarta in arrivo.

BoJack Horseman

Negli anni ’90, BoJack Horseman era il protagonista di una sitcom televisiva di successo. Molte cose sono cambiate da allora. La serie animata riprende con BoJack 20 anni dopo il suo apice, mentre sprofonda nella mezza età e in un ciclo infinito di abuso di sostanze.

In una Los Angeles per metà popolata da ibridi umano-animali, BoJack fa i conti con il suo terrore esistenziale in questa commedia cupa e cupamente divertente. La prima metà della prima stagione è un po’ troppo cupa e poco divertente, ma una volta che ha raggiunto il suo ritmo, questa commedia surreale entra nel vivo con le interpretazioni stellari di Amy Sedaris, Will Arnett e Aaron Paul.

The End of the F***ing World

“Ho pensato che lei potesse essere interessante da uccidere. Così ho fatto finta di innamorarmi di lei”. Ecco come inizia il monologo interiore di James (Alex Lawther), un diciassettenne disfunzionale convinto di essere un sociopatico. Il suo obiettivo è Alyssa, interpretata da Jessica Barden, la ragazza nuova della scuola con genitori terribili e un talento speciale per infastidire le persone.

I due fuggono insieme e l’ondata di crimini che ne consegue li avvicina, mentre la legge li segue a ruota. Questa black comedy di Channel 4 vi farà desiderare molto di più. Potrete vedere The End of the F***ing World in un fine settimana, forse anche in una serata, e ne potrete uscire soddisfatti.

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The Witcher – Novità in arrivo al nuovo evento Tudum

The Witcher Novita in arrivo al nuovo evento Tudum

Un nuovo evento Tudum è in arrivo, e la pagina Twitter della serie Netflix “The Witcher” promette novità in arrivo per il Continente!

Netflix ha annunciato che il suo evento virtuale globale Tudum tornerà per un altro round sabato 24 Settembre. Mentre un certo numero di film e spettacoli dovrebbero ricevere notizie e trailer, sembra che The Witcher in particolare possa avere in serbo alcune interessanti rivelazioni. Almeno, stando alle parole del suo account ufficiale su Twitter.

Correlato: The Witcher 3 – Nuovi membri del cast

“Il Continente ha MOLTO da svelare a Tudum”, scrive l’account Twitter ufficiale della serie Netflix The Witcher in seguito all’annuncio. Vale la pena notare che, anche se il trailer di Tudum mostra Henry Cavill (Geralt) che introduce una sorta di dietro le quinte, ci sono molti possibili annunci che potrebbero essere fatti.

Ad esempio, la terza stagione di The Witcher ha recentemente terminato le riprese e non ha ancora una data di uscita, e nemmeno la serie prequel The Witcher: Blood Origin ha una data di uscita definitiva.

The Witcher – Novità in arrivo al nuovo evento TudumIn particolare, la parte di Tudum che molto probabilmente riguarderà The Witcher e le sue varie ramificazioni si terrà il 24 settembre alle ore 1PM ET/10AM PT (19:00/16:00 per noi).

Descritta come la Parte 1 di uno spettacolo in due parti, questa sezione dovrebbe riguardare gli spettacoli degli Stati Uniti e dell’Europa. A questo punto non è dato sapere cosa verrà condiviso esattamente durante l’evento.

Correlato: THE WITCHER: Blood Origin – cast e logo ufficiali

Le prime due stagioni della serie live-action ed il film anime The Witcher: Nightmare of the Wolf sono attualmente disponibili in streaming su Netflix.

Cosa pensate possa rivelare Netflix sulla terza stagione di The Witcher o su The Witcher: Blood Origin al prossimo evento Tudum?

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The Witcher 3 – Nuovi membri del cast

The Witcher Nuovi membri del cast

Mentre la terza stagione di “The Witcher” è in produzione, arriva la notizia di nuove aggiunte al cast e dei personaggi che interpreteranno!

Con la terza stagione di The Witcher di Netflix ancora in produzione, lo show sembra aver arricchito ancora una volta il suo cast, con l’aggiunta di nuovi personaggi e talenti. Le recenti aggiunte ammontano ad almeno sei nuovi personaggi, almeno secondo quanto riportato di recente.

La terza stagione non ha ancora una data di uscita, quindi non è ancora certo quando potremo vedere questə attorə e i nuovi personaggi che interpreteranno.

Simile: Un nuovo gioco “The Witcher” in arrivo domani

Come di consueto, il sito di notizie su The Witcher, “Redanian Intelligence”, è stato il primo a riferire delle aggiunte alla serie nella sua terza stagione. Il sito ha anche fornito informazioni e dettagli sui personaggi specifici che interpreteranno. Di seguito queste informazioni:

  • Ryan Hayes nel ruolo di Artaud Terranova, un mago “che ha partecipato al colpo di stato di Thanedd”
  • Michalina Olszanska nel ruolo di una maga
  • Kate Winter nel ruolo di Putney
  • Martyn Ellis nel ruolo di Barker
  • Harvey Quinn nel ruolo di un personaggio sconosciuto, forse un mago
  • Poppy Almond nel ruolo di un personaggio sconosciuto, forse un mago

La terza stagione di The Witcher continua le riprese, ma la sua uscita è ancora lontana, visto che non è prevista prima del 2023. The Witcher: Blood Origin, la nuova serie prequel, dovrebbe arrivare prima invece, probabilmente a fine 2022.

Correlato: THE WITCHER: Blood Origin – cast e logo ufficiali

Per coloro che amano la serie ma sono ancora in attesa del prossimo gioco, la CD Projekt Red ha confermato non molto tempo fa di essere al lavoro sul prossimo capitolo della saga videoludica di The Witcher.

Non sappiamo molto di cosa si tratti, al di là di qualche scarno teaser condiviso in passato. Tuttavia sappiamo più o meno a che punto è il suo sviluppo grazie ad alcune recenti notizie fornite dai creatori.

Correlato: THE WITCHER – NUOVA SAGA annunciata

“Siamo molto ansiosi di tornare nell’universo che ha plasmato la nostra storia fino a questo punto”, ha dichiarato recentemente Adam Kiciński, CEO co-titolare della CD Projekt. “Abbiamo recentemente concluso la fase di ricerca per il primo gioco della nuova saga di Witcher, il che significa che d’ora in poi le ulteriori spese di sviluppo saranno capitalizzate nel nostro bilancio”.

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Un nuovo gioco “The Witcher” in arrivo domani

the witcher card game

Un nuovo gioco ambientato nell’universo di “The Witcher” è in arrivo domani: si tratta di “Gwent: Rogue Mage!”

Sembra assurdo, ma domani avremo un nuovo gioco di The Witcher. Ovviamente non si tratta di The Witcher 4, che la CD Projekt Red ha confermato all’inizio dell’anno. Si tratta bensì di un roguelike deckbuilding basato sul gioco di carte Gwent.

Correlato: THE WITCHER – NUOVA SAGA annunciata

Gwent: Rogue Mage, originariamente chiamato “Project Golden Nekker”, uscirà domani, 7 Luglio. Il gioco verrà presentato come un’”espansione singleplayer” per il multiplayer di Gwent della CDPR, ma sarà comunque pubblicato come avventura a sé stante.

Il gioco base costerà 10 dollari, mentre l’edizione premium sarà disponibile al prezzo di 20 dollari e comprenderà skin, cosmetici e pacchetti di carte per la versione multigiocatore.

Parlando con IGN, il direttore di Rogue Mage, Vladimir Tortsov, ha dichiarato che questa uscita “è nata dalla constatazione che, a distanza di anni dall’uscita di The Witcher 3, c’è un numero significativo di giocatori che desidera da Gwent un’esperienza più PvE.”

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“Anche se il multiplayer di Gwent è un gioco fantastico per chi cerca una grande esperienza multiplayer PvP, comprendiamo perfettamente che molti giocatori di The Witcher hanno amato il minigioco originale di Gwent per motivi totalmente diversi. Con Rogue Mage vogliamo dare a questo pubblico un motivo per giocare al Gwent moderno nella modalità che preferisce”.

Con tutto il successo che il genere deckbuilder roguelike ha visto negli ultimi anni, questo formato sembra una scelta ovvia per la serie di carte di The Witcher. Si potrà costruire un mazzo e vedere fino a che punto si riesce ad arrivare, con un pizzico di storia.

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Tortsov afferma che per provare tutto ciò che il gioco ha da offrire ci vorranno circa 30 ore. Si tratta anche di un prequel, ambientato centinaia di anni prima delle avventure di Geralt, anche se Tortsov sottolinea che l’attenzione si è concentrata sul gameplay piuttosto che sulla narrazione. Ha commentato: “Non consideriamo questa espansione come un’aggiunta ufficiale alla storia di The Witcher“.

Per scoprire come sarà il gioco bisognerà aspettare solo qualche ora, dal momento che è in uscita domani.

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The Witcher 3: Wild Hunt – versione Next Gen entro 2022

The Witcher Wild Hunt versione Next Gen entro

In occasione del settimo anniversario del gioco, la CDPR annuncia che The Witcher 3 Next Gen arriverà presto per PS5 e Xbox Serie X!

La CD Projekt Red ha annunciato che le versioni di The Witcher 3: Wild Hunt per PS5 e Xbox Serie X usciranno a fine di quest’anno.

Simile: THE WITCHER – NUOVA SAGA annunciata

In un post su Twitter che celebra il settimo anniversario del gioco, la caption recita “Siamo felici di annunciare che la versione Next Gen di The Witcher 3: Wild Hunt dovrebbe uscire nel Q4 2022”, ovvero tra Ottobre e Dicembre.

Il mese scorso la CDPR ha dovuto rassicurare x fan che temevano la versione nextgen di The Witcher 3 non fosse più in sviluppo, dopo che gli sviluppatori avevano rimandato la versione aggiornata dell’RPG a tempo indeterminato.

La versione potenziata del gioco, che verrà rilasciata sotto forma di aggiornamento gratuito per chi è già in possesso del gioco per PC, PS4 e Xbox One, migliorerà l’RPG a livello di visual e tecnica.

Il Q4 è solitamente un periodo pieno per le uscite di videogiochi, ma con Starfield rimandato al 2023 c’è un imponente RPG in meno con cui dovrà dividere i riflettori.

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THE WITCHER [S3] – iniziata la produzione

THE WITCHER S iniziata la produzione

Netflix annuncia ufficialmente l’inizio della produzione della Terza (3) Stagione di “The Witcher”, con tanto di foto dal dietro le quinte!

La produzione della stagione numero 3 di The Witcher è ufficialmente cominciata. Prima che la seconda stagione venisse rilasciata a fine 2021, Netflix aveva già confermato che una terza sarebbe arrivata.

L’annuncio arriva proprio oggi su Twitter. Il post recita: “La stagione 3 di @witchernetflix [The Witcher] è ora in produzione – non vedevamo l’ora che avvenisse questa riunione di famiglia!”. Oltre a questo messaggio, Netflix ha anche condiviso un’immagine dal set dello show in cui possiamo vedere Anya Chalotra (Yennefer), Freya Allan (Ciri) e Henry Cavill (Geralt) di spalle che parlano tra di loro con un paesaggio innevato come sfondo.

Insieme alla conferma della terza stagione, Netflix ne ha rilasciato anche una nuova descrizione, che racconta brevemente cosa possiamo aspettarci. Questa recita: “Mentre monarchi, stregoni e bestie del Continente fanno a gara per catturarla, Geralt nasconde Ciri di Cintra, determinato a proteggere la sua appena riunita famiglia da chi minaccia di distruggerla.

Yennefer, a cui è stata affidata l’educazione alla magia di Ciri, li conduce alla protetta fortezza di Aretuza, dove spera di scoprire di più in merito al potere inesplorato della ragazza. Il trio si troverà invece nel bel mezzo di una battaglia di corruzione politica, magia nera e tradimento. Dovranno combattere, mettersi in gioco, altrimenti rischieranno di perdersi per sempre.”

Non abbiamo ancora conferme sull’uscita della stagione 3 di The Witcher su Netflix. Dal momento che le riprese sono appena cominciate, sembra che non si parlerà di un rilascio fino al 2023. Ma possiamo sempre sperare in qualche aggiornamento via via che il lavoro sulla terza stagione procede.

Fonte: comicbook

CD Projekt Red: “È una Lince”, nuova scuola di Witcher confermata

CD Projekt Red E una Lince nuova scuola di Witcher confermata

CD Projekt Red, in una intervista, ha affermato che il medaglione raffigura una lince, implicando l’esistenza di una nuova scuola di Witcher.

CD Projekt Red ha ufficialmente rivelato che stava lavorando al prossimo capitolo della sua popolare serie Witcher e che sarebbe stato l’inizio di “una nuova saga”. Ha anche rilasciato una nuova immagine per accompagnare questa notizia e anche se sembrava in qualche modo familiare in quanto presentava un medaglione d’argento, era decisamente diverso dal medaglione Lupo della scuola di Witcher a cui Geralt è associato nei primi tre giochi di Witcher.

Ora, CD Projekt Red ha confermato in una nuova dichiarazione a Eurogamer  che il medaglione è una lince, il che implica l’esistenza di una nuova (o diversa) scuola di Witcher che non abbiamo ancora visto, sia nei giochi che nel libri su cui si basano. 

“Ok, alcuni misteri non dovrebbero essere così misteriosi”, ha detto a Eurogamer il direttore della comunicazione globale di CD Projekt Red, Rober Malinowski . “Posso confermare che il medaglione ha, infatti, la forma di una lince.” 

Come notato dalla pubblicazione, nessuna scuola di Lynx è mai esistita nell’universo di The Witcher. In effetti, l’unico posto in cui è esistita una scuola Lynx è nella fan-fiction , in cui lo strigo Lambert e la maga Kiera Metz hanno viaggiato nel sud del Continente dopo gli eventi di The Witcher 3: Wild Hunt. Lì, si unirono alla scuola Cat trasformandola alla fine nella scuola Lynx. Ora, ovviamente, questa è solo una fan fiction, quindi non si sa se CD Projekt Red stia adattando questa storia o se abbia altri piani per la scuola Lynx. 

Considerando che questo nuovo gioco di Witcher è l’inizio di una nuova saga, non sorprende che lo studio stia apparentemente lasciando alle spalle Geralt e la sua scuola del lupo, per creare qualcosa di nuovo. O forse Ciri ha qualcosa a che fare con questa nuova fanotmatica scuola Lynx. Forse l’ha creata in seguito agli eventi di The Witcher 3. Solo il tempo lo dirà, ma con la conferma che il medaglione è una lince, possiamo iniziare con altre speculazioni. 

THE WITCHER – NUOVA SAGA annunciata

The Witcher nuova saga annunciata

La CD PROJEKT RED ha oggi rivelato che il prossimo capitolo nella serie di videogiochi The Witcher si trova attualmente in sviluppo con la Unreal Engine 5!

L’annuncio di oggi segna la prima conferma ufficiale di un nuovo gioco (e dunque di una nuova saga) per la serie di The Witcher dai tempi dell’ultimo rilascio del franchising, ovverosia il single player AAA RPG The Witcher 3: Wild Hunt. Il gioco vinse un totale di 250 premi del Game of the Year e fu conseguentemente ampliato con le espansioni Hearts of Stone e Blood & Wine.

L’immagine teaser del nuovo gioco Witcher mostra un medaglione, accompagnato dalla frase “A New Saga Begins”, “Una Nuova Saga Ha Inizio”. Al di là di questa conferma ufficiale di una nuova saga all’interno del franchise dello strigo, non sono stati condivisi altri dettagli, come il tempo previsto per lo sviluppo o una finestra di rilascio.

THE WITCHER NUOVA SAGA annunciata
The Witcher: A New Saga Begins, cr: CD Projekt RED

La CD PROJEKT RED ha inoltre annunciato che effettuerà il passaggio alla Unreal Engine 5 come parte della collaborazione strategica pluriennale con la Epic Games. Dal rilascio di The Witcher 2: Assassins of Kings nel 2011, CD PROJEKT RED ha usato la tecnologia REDengine di loro proprietà per lavorare ai suoigiochi. Questa nuova partnership con la Epic riguarda non solo la licenza, ma anche lo sviluppo tecnico della Unreal Engine 5, come anche potenziali versioni future di Unreal Engine.

Gli sviluppatori della CD PROJEKT RED collaboreranno con quelli della Epic, con lo scopo primario di aiutare a adattare la engine specificatamente per le esperienze open-world, a partire dallo sviluppo del prossimo gioco nel franchise di The Witcher. Parlando di questo uso dell’Unreal Engine 5, il CTO della CD PROJEKT RED, Paweł Zawodny, ha affermato:

“Uno degli aspetti chiave della nostra trasformazione interna alla RED 2.0 è un’attenzione decisamente maggiore sulla tecnologia, e la nostra cooperazione con la Epic Games si basa su questo principio. Fin dall’inizio, non abbiamo considerato un accordo tipico per le licenze: sia noi che la Epic vediamo questa partnership tecnologica come un progetto gratificante e a lungo termine.”

The Witcher Wild Hunt
The Witcher: Wild Hunt, cr: CD Projekt RED

“Per la CD PROJEKT RED, è fondamentale che la direzione tecnica del nostro prossimo gioco sia decisa dalle primissime fasi di sviluppo. In passato, abbiamo speso un sacco di risorse ed energia per evolvere ed adattare la REDengine con ogni nuovo rilascio. Questa cooperazione è emozionante perché eleverà prevedibilità ed efficienza dello sviluppo, garantendoci allo stesso tempo l’accesso a strumenti di sviluppo di gioco all’avanguardia. Non sto più nella pelle al pensiero dei nuovi grandi giochi che creeremo usano la Unreal Engine 5!”

Tim Sweeney, fondatore e CEO della Epic Games, ha aggiunto in merito alla partnership: “La Epic ha costruito la Unreal Engine 5 per permettere ai team di creare degli open-world dinamici con una scala ed un livello di affidabilità mai visti prima. Siamo profondamente onorati dell’opportunità di collaborare con la CD PROJEKT RED per esplorare insieme nuovi limiti di storytelling e gameplay interattivi, e questo sforzo andrà a beneficio della comunità di sviluppatori per anni a venire.”

Insieme a questi annunci, la CD PROJEKT RED ha anche confermato che la REDengine, la tecnologia che muove Cyberpunk 2077, sta ancora venendo utilizzata per lo sviluppo dell’espansione Cyberpunk 2077 di prossima uscita.

Fonte: CD PROJEKT RED

Cosa ne pensate del progetto di una nuova saga The Witcher? Fateci sapere!

Due chiacchiere con MIRKO CANNELLA – tra teatro e doppiaggio (La casa di carta, Inazuma Eleven e molto di più!)

mirko cannella

Lo studio di Popspace ha ospitato l’attore e doppiatore Mirko Cannella per parlare di doppiaggio, teatro ed altro ancora, in un’intervista trasmessa in diretta su Twitch ora disponibile anche sul nostro canale YouTube!

Mirko Cannella è stato ospite di Popspace per fare due chiacchiere sul suo lavoro di attore e doppiatore e parlare dei più celebri personaggi a cui ha dato la voce, passando per serie tv, anime e non solo. L’intervista è stata trasmessa in diretta sul canale Twitch PopspaceIT, ma è ora disponibile anche sul nostro canale YouTube. Non perdetevela!

Con una lunga carriera costellata di alcune delle battute più memorabili del piccolo schermo, l’attore ci ha raccontato della sua vita divisa tra doppiaggio e recitazione in teatro, dove lavora con la sua compagnia “I Pezzi di Nerd”, che nei prossimi mesi porterà uno spettacolo originale in giro per l’Italia!

Di Mirko è la voce di Lancel Lannister (Eugene Simon), che nel Trono di Spade annuncia a Robert Baratheon che “non c’è più vino.” Sempre sua la voce di Jack Wallside, che scatena il suo “Muro di Roccia” sui campi da calcio di Inazuma Eleven.

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A sinistra, Mirko Cannella, a destra, Lorenzo (Peparini) e Chiara di Popspace; cr: Popspace

Tra i suoi personaggi più noti figurano Billy (Dacre Montgomery) di Stranger Things, Jughead (Cole Sprouse) di Riverdale, Rio (Miguel Herrán) de La casa di carta, Cahir (Eamon Farren) di The Witcher e Su-Hyeok (Park Solomon) della recente serie coreana targata Netflix Non siamo più vivi.

“Quando sto lì in sala vedo lo schermo e vedo quello che fa lui [il personaggio, nda], guardo gli occhi soprattutto, le emozioni che cerca di trasmettere sia nel parlato ma anche nello sguardo, perché spesso lo sguardo trasmette più di quello che dice la parola. […] A me nel corso del tempo è servito molto fare teatro, […] infatti quando mi chiedono ‘come posso fare il doppiatore’, dico: intanto parti dal teatro”.

Ripercorriamo insieme a Mirko alcuni dei suoi lavori più noti e memorabili, tra le difficoltà che le differenze tra le lingue del materiale originale possono porre ed il lavoro spesso frenetico che si cela dietro le quinte di una sala di doppiaggio.

Potete recuperare l’intervista su Twitch o su YouTube, e non dimenticate di iscrivervi al nostro canale ed attivare le notifiche! E se volete recuperare la prima intervista fatta a Mirko Cannella da Popspace, cliccate qui!

Intervista di Chiara e Lorenzo / Idea di Marco Nepi / Produzione di Adesso Agency

Conferenza stampa THE WITCHER LUCCA COMICS – domande agli attori e alla showrunner [mostri, nuovo trailer, S3 e altro ancora]

Durante la conferenza stampa a tema The Witcher, a cui ho avuto il piacere di assistere nel corso del Lucca Comics and Games, sono intervenuti la showrunner Lauren Schmidt Hissrich, il production designer Andrew Laws e la costume designer Lucinda Wright, nonché gli attori del cast Joey Batey (Jaskier) e Kim Bodniac (Vesemir).

Dal palco del Teatro Moderno di Lucca, gli ospiti hanno condiviso con il pubblico i loro punti di vista sulla stagione di prossima uscita (17 Dicembre), sui prossimi progetti per il Witcherverse, sulla loro esperienza sul set e non solo.

Moderatore: Qual è il punto di partenza per immaginare questo mondo e i mostri che lo popolano?

Sulle poltrone rosse, da sinistra, Kim Bodniac, Joey Batey, Andrew Laws, Lauren Schmidt Hissrich e Lucinda Wright, cr: Popspace.it

Andrew Laws (Production Designer): “Finalmente parliamo di mostri. Immaginare questo mondo, in particolare per la seconda stagione, parte certamente da una base che è la stagione uno, il che di fatto ci mette nella fantastica posizione di poter accrescere e costruire quel mondo, di espanderlo e dargli profondità.

“Ho iniziato i preparativi per la S2 a Luglio 2019, una settimana dopo aver finito la S1. Aver lavorato con i personaggi, cercando di capire come sarebbero cambiati insieme ai nostri attori, e con il team di scrittori, ci ha permesso di aggiungere incredibili stratificazioni a questo mondo, che credo potrete vedere riflesse nella stagione.

“Questa stagione raggiunge anche un nuovo livello in termini di mostri. Gli scrittori ci hanno fatto davvero un regalo, offrendoci incredibili possibilità. Penso che i fan saranno molto contenti, i mostri sono più grandi, più forti, più veloci, più arrabbiati, più pericolosi e più brutti… molto più brutti.”

Moderatore: Lavorare ai costumi è stato difficile oppure è stata una sfida positiva?

Henry Cavill nei panni di Geralt di Rivia, cr: Netflix

Lucinda Wright (Costume Designer): “Ѐ stata una sfida brillante da affrontare. Ho guardato la prima stagione ed, in qualità di designer, volevo trattenere le parti che funzionavano e progredire insieme ad i personaggi. Ho parlato con Henry [Cavill, interprete di Geralt di Rivia, nda] dell’armatura, e abbiamo deciso tra di noi di cambiarla, di renderla più lineare, più pratica, un look più “da assassino”, mantenendo comunque gli elementi di partenza.

Il copione mi ha dato tutte le informazioni che mi servivano per portare avanti i personaggi, dal momento che qui entrano in un nuovo livello e presentano nuovi strati di sé stessi, [rappresentati anche] attraverso l’uso dei colori e di diverse shilouettes.”

Moderatore: Lavorare alla seconda stagione è stata una sfida diversa, e soprattutto, si è sentita la responsabilità del successo della prima stagione?

Anya Chalotra nei panni di Yennefer di Vengerberg, cr: Netflix

Lauren Schmidt Hissrich: “Sì e no, voglio dire, credo ci sia una certa responsabilità, ma quello che veramente c’è stato è una quantità maggiore di divertimento ed entusiasmo. Rende il nostro lavoro estremamente più semplice sapere che stiamo facendo qualcosa che non solo le persone apprezzano, ma che anche nuove persone stanno scoprendo, persone che magari non hanno mai letto i libri o giocato i videogiochi, e che si stanno appassionando al mondo Witcher come le persone che vi sono cresciute. Questo è stato un aspetto davvero bello di questo viaggio.”

Moderatore: Ed in merito alla terza stagione cosa potete dirci?

Lauren Schmidt Hissrich: “Ѐ una stagione molto interessante, che segue da vicino la trama di un certo libro in particolare. La terza stagione sarà piena di azione, morte… morte ancora…”

Andrew Laws: “… e mostri.”

Lauren Schmidt Hissrich: “Se ce lo consentissero, noi saremmo disposti a fare la stagione 4, 5, 6 e via dicendo, ma quello che posso assicurarvi è che non abbiamo intenzione di continuare al di là del materiale originale di Sapkowski. Piuttosto, mi interesserebbe esplorare alcuni aspetti affascinanti di questi mondi che l’autore non ha esplorato allo stesso modo [rispetto ad altri], come con la serie Blood Origin, che tratta della Congiunzione delle Sfere.”

https://www.youtube.com/watch?v=TJFVV2L8GKs

Ѐ a questo punto che vengono introdotti sul palco Joey Batey (Jaskier) e Kim Bodniac (Vesemir), e che ci viene mostrato in anteprima mondiale il nuovo trailer della seconda stagione di The Witcher.

Moderatore: Come ti sei preparato per il ruolo di Vesemir in questa seconda stagione?

Kim Bodniac: “Ho voluto davvero esplorare a fondo i videogiochi, studiare le abilità del personaggio, nonché il suo passato e la sua interiorità, ed è stato davvero emozionante. Ho scoperto che Vesemir costituisce una sorta di figura paterna per Geralt, in quanto è lui che l’ha “creato”.

Ho passato molto tempo parlando con Henry [Cavill] di sentimenti, dal momento che Lauren [Schmidt Hissrich] mi ha detto che la chiave di questa stagione è la famiglia, e la ricerca di una “casa” in quelli che sono tempi bui. Tutto il set è diventato come una famiglia, persino venire qui, essere invitato, è come avere un po’ di famiglia in tutto il mondo.”

Kim Bodniac nei panni di Vesemir, cr: Netflix

Moderatore: Abbiamo visto Jaskier in una situazione particolare all’interno del trailer, parlaci del destino del tuo personaggio.

Joey Batey: “Credo che in realtà Jaskier sia uno dei pochi personaggi a non essere definito dal destino, mentre tutti gli altri in molti casi sono stati uniti da forze al di là della loro comprensione. Durante la seconda stagione, cercherà di imparare a camminare con le proprie gambe, di essere una persona che non viene definita da un’amicizia o da una famiglia.

Direi che si è preso una sorta di anno sabbatico, mettendo alla prova la sua stessa moralità e cercando di capire se è una brava persona. Credo inoltre che questo possa riflettersi anche nel lavoro che abbiamo svolto sulla musica di questa stagione.”

Joey Batey nei panni di Jaskier, cr: Netflix

Chiara di Popspace: Joey, il tuo personaggio ovviamente è uno di quelli a cui il pubblico non può che affezionarsi. In che modo l’esplorazione del personaggio nella nuova stagione ti ha portato magari a scoprirne nuovi aspetti? E poi volevo chiedere se dalla nuova stagione possiamo aspettarci un’altra fantastica canzone…!

Joey Batey: “Grazie per la tua domanda! Credo che Jaskier si senta più a suo agio nella sua stessa pelle, e che sia sulla strada per scoprire chi è, il che è molto interessante da elaborare ed interpretare. In fin dei conti, lui è un poeta, il suo superpotere è l’empatia, e questo a volte può rendere difficile non sentire il dolore di qualcun altro.

Per quanto riguarda la canzone, non ne ho idea. Ci si può aspettare che continui a cantare, ma il secondo album dopo un successo è sempre più difficile.”

THE WITCHER – nuovo trailer S2, annuncio S3 e altre le novità in arrivo per il Witcherverse

Netflix ha colto l’occasione del suo evento TUDUM (“A Netflix Global Fan Event”) di questo sabato per rivelare il nuovo trailer per la seconda stagione di The Witcher, oltre a due clip inedite tratte dalla stessa. La preview ci porta a rivivere anche alcuni momenti della scorsa stagione.

Il nuovo trailer ci permette innanzitutto di dare un’occhiata migliore all’interno di Kaer Morhen e a Vesemir (Kim Bodnia), includendo anche nuove scene in cui figurano Geralt, Ciri e Yennefer di Vengerberg.

https://twitter.com/NetflixGeeked/status/1441844520635682816?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1441844520635682816%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.ign.com%2Farticles%2Fthe-witcher-season-2-trailer

Una delle due nuove clip condivise riguarda l’adattamento Netflix della novella The Witcher “Un Briciolo di Verità”, la quale avrà un ruolo di rilievo nella stagione di prossima uscita. La scena ci mostra da vicino Kristofer Hivju (Il Trono di Spade) nei panni di Nivellen.

L’altra scena ci mostra invece Geralt che sveglia Ciri e le intima di scappare, in quanto nella casa in cui si trovano sembra esserci una Bruxa, un terribile tipo di vampiro.

Lo scorso trailer, che mostrava Geralt e Ciri allenarsi all’interno di una Kaer Morhen innevata, era stato rivelato durante la WitcherCon. Da allora è stato annunciato che il primo degli 8 episodi della stagione sarebbe stato proprio l’adattamento di “Un Briciolo di Verità”.

Tuttavia, le novità a tema The Witcher non si fermano qui. Per prima cosa, la showrunner Lauren Schmidt Hissrich ha firmato un nuovo contratto con Netflix che la vedrà impegnata anche in altri lavori oltre a quelli che coinvolgono l’universo dello strigo.

E per quanto riguarda l’espansione del Witcherverse, di nuove produzioni all’orizzonte ce ne sono in abbondanza, a partire dalla featurette – rilasciata durante l’evento TUDUM – che ci porta dietro le quinte della serie prequel The Witcher: Blood Origin.

Come se non bastasse, Netflix ha anche annunciato ufficialmente l’arrivo della stagione 3, un secondo feature film anime e una nuova serie per famiglie e bambini ambientata nel mondo di Sapkowski. Chi è pronto a donare un soldo allo strigo?

https://twitter.com/witchernetflix/status/1441842621786181638?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1441842621786181638%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.ign.com%2Farticles%2Fnetflix-the-witcher-season-3-a-second-anime-feature-film-and-a-kids-and-family-series-announced

Fonte: IGN

THE WITCHER: Blood Origin – cast e logo ufficiali

Netflix ha di recente annunciato grandi novità riguardanti la serie prequel di 6 episodi The Witcher: Blood Origin. Prima fra tutte, il casting dei personaggi, i quali sono quasi tutti completamente nuovi all’interno del franchising. La serie si svolge infatti in un mondo antico ed elfico di 1200 anni precedente a quello del Continente come lo conosciamo. Nell’esplorazione di questo passato misterioso, la produzione ha confermato che l’autore della serie The Witcher, Andrzej Sapkowski, parteciperà in qualità di consulente creativo.

Sono stati condivisi alcuni dettagli riguardo quelli che sembrerebbero finora essere i tre personaggi principali:

  • Fjall, interpretato da Laurence O’Fuarain, è un guerriero nato all’interno di un clan fondato sul giuramento di protezione di un Re. Egli è ora in cerca di redenzione dopo aver fallito nel proteggere qualcuno che amava in battaglia.
  • Éile, interpretata da Sophia Brown, è una guerriera scelta con la voce di un angelo che ha lasciato la sua posizione come guardia della Regina (e, di conseguenza, il suo clan) per seguire la sua passione, diventando una musicista nomade. L’avvicinarsi di una grande resa dei conti in un Continente già scosso da tensioni interne la costringerà a impugnare nuovamente un’arma, in una sua personale ricerca di redenzione e vendetta.
  • Scían, interpretata da Michelle Yeoh, è l’ultimo membro di una tribù nomade di elfi abili con la spada. Apparentemente con niente da perdere e un’arte impareggiabile nell’uso della lama, si lancerà in una missione mortale che cambierà le sorti del Continente.
Cr: Gwent, Elven Wardancer, arte di Bryan Sola

Le ultime aggiunte al cast includono Mirren Mack nei panni di Merwyn, Lenny Henry (già parte del cast della serie Il signore degli anelli) come Balor, Jacob Collins Levy confermato nel ruolo di Eredin (di Wild Hunt), Lizzie Annis come Zacaré, Huw Novelli nel ruolo di Callan “Fratello Morte,” Francesca Mills come Meldof, Amy Murray nei panni di Fenrik, Nathaniel Curtis come of Brían, Zach Wyatt nel ruolo di Syndril and Dylan Moran in quello di Uthrok One-Nut.

È stato inoltre annunciato che Declan de Barra ricoprirà il ruolo di showrunner, oltre a quello di produttore esecutivo in cui sarà accompagnato da Lauren Schmidt Hissrich, Matt O’Toole, Jason Brown e Sean Daniel di Hivemind e Tomek Baginski e Jarek Sawko di Platige Image. Alla regia per gli episodi 101, 104 e 106 troveremo Sarah O’Gorman, mentre gli altri episodi verranno diretti da Vicky Jewson.

Il titolo della serie, nell’annuncio fatto da Netflix, appare stilizzato in linee nette che sembrano richiamare lune crescenti ed altri simboli che sono già comparsi nel corso della serie The Witcher. Questi simboli appaiono come un richiamo a Yennefer o alla magia, il che potrebbe confermare il fatto che la serie si concentrerà sulla Congiunzione delle Sfere, il cataclisma che, nei romanzi di Sapkowski, portò sul continente magia, esseri umani, mostri e altre creature, costringendo le Razze Antiche – ovvero Nani, Elfi (Aen Seidhe), Gnomi e mezzisangue – a combattere o fuggire.

Netflix su Instagram

Le riprese della serie sono iniziate in Agosto in Islanda e si sposteranno prossimamente nel Regno Unito. La conclusione di questa parte della produzione è prevista per Novembre. Ancora non è stato annunciato per quando possiamo aspettarci il debutto della serie, ma nel frattempo ci sono un paio di uscite Netflix a tema The Witcher assolutamente da non perdere:

  • The Witcher: Nightmare of the Wolf – 23 Agosto
  • The Witcher S2 – 17 Dicembre

THE WITCHER [S2] – Nuovi dettagli sulla trama

Netflix ha condiviso un nuovo teaser per la seconda stagione di The Witcher, rivelando alcuni dettagli sul primo episodio.

Nel video, postato dall’account Netflix Geeked su Twitter, la show runner Lauren Schmidt Hissrich conferma che il primo episodio della S2 è un adattamento di “Un briciolo di verità” (“A Grain of Truth”), il terzo racconto incluso ne “Il guardiano degli innocenti”. Hissrich descrive la notizia come il “segreto peggio mantenuto di tutti”, probabilmente a causa dei molti riferimenti alla storia già avvenuti nella serie, senza contare che “A Grain of Truth” è anche il titolo di uno dei nuovi episodi.

Hissrich ha descritto l’episodio come “il modo perfetto per iniziare la seconda stagione”, dal momento che si concentra su relazioni e dinamiche familiari e non. Nel racconto originale, Geralt si imbatte in un maniero in rovina abitato da un nobile reso mostruoso da una maledizione e conosciuto come Nivellen – Kristofer Hiviju nella serie.

“È la storia di un genitore e una figlia che si avvicinano in un territorio che loro non sentono del tutto sicuro. Il personaggio di Nivellen, interpretato dall’incredibile Kristofer Hiviju, viene indagato a fondo. Avremo la possibilità di esplorare il suo personaggio e anche i suoi trascorsi con Geralt,” ha spiegato la showrunner. “I temi centrali sono i segreti che nascondiamo gli uni dagli altri e i mostri che a volte sentiamo dentro di noi.”

Netflix

La seconda stagione di The Witcher si apre con Geralt che sta portando la principessa Cirilla alla sua casa d’infanzia, Kaer Morhen, dove si assumerà il compito di proteggere Ciri dal misterioso potere che lei ha dentro, il tutto mentre nel Continente re, elfi, umani e demoni aspirano alla supremazia al di fuori delle mura del castello, nel regno di Kaedwen.

Le riprese per la S2 sono terminate ad Aprile, dopo una produzione durata più di un anno a causa della pandemia. La serie aveva annunciato nuove aggiunte al cast per la seconda stagione, tra cui Chris Fulton (Bridgerton) nei panni di Rience, che nei libri di Sapkowski su cui la serie si basa è uno dei principali antagonisti.

L’uscita su Netflix della stagione 2 di The Witcher è prevista per il 17 Dicembre. In lavorazione agli studi Netflix ci sono anche The Witcher: Blood Origin, un prequel di 6 episodi che sarà ambientato 1200 anni prima che Geralt vagasse per i Regni Settentrionali, e The Witcher: Nightmare of the Wolf, un lungometraggio anime in uscita sulla piattaforma streaming il 23 Agosto.

GWENT approda sui Mac Apple M1!

GWENT: il gioco di carte di The Witcher di CD PROJECT RED, è ora disponibile per tutti i dispositivi macOS dotati di Apple M1. I giocatori possono scaricare il gioco gratuitamente in questo momento dal Mac App Store.

GWENT è un gioco di carte free-to-play di scelta e conseguenza, in cui l’abilità, e non la fortuna, è la tua arma più potente. Alla guida di potenti eserciti del mondo di The Witcher, i giocatori combattono l’uno contro l’altro in duelli dinamici multiplayer in diverse modalità, tra cui partite classificate, partite amichevoli e battaglie Draft.

GWENT funziona con tutti i dispositivi dotati del chip Apple M1 e offre supporto completo per il cross-play e la progressione incrociata con le versioni del gioco per PC (tramite GOG.COM e Steam), Android e iOS.

Per celebrare la nuova versione, il negozio in-game di GWENT è stato aggiornato con offerte speciali solo per macOS e iOS. L’Ultimate Starter Pack include 35 Premium Keg in totale: 5 per ciascuna delle espansioni di GWENT. Con il Witcher’s Pack, d’altra parte, i giocatori guadagneranno 45 Premium Keg dall’ultima espansione: Way of the Witcher. Scontate del 30%, entrambe le offerte rimarranno disponibili fino al 22 aprile.

GWENT: The Witcher Card Game è disponibile gratuitamente su PC tramite GOG.COM e Steam, nonché su Android, iOS e ora anche su dispositivi Apple M1 con macOS.