L’annuncio sul fantomatico finale di Attack on Titan è arrivato: lo studio MAPPA rilascerà una Stagione Finale Parte 3 il prossimo anno
La tanto attesa Stagione Finale Parte 2 dell’Attacco dei giganti, non era l’ultima. L’ultimo episodio è infatti uscito proprio oggi, subito seguito dall’annuncio di una Parte 3. L’ennesima stagione finale, Attack on Titan Final Season Part 3 dovrebbe finalmente concludere l’arco narrativo dell’anime nel 2023.
Il manga originale su cui la serie si basa conta 139 uscite, l’ultima ad Aprile 2021. Il finale della storia venne avvolto da controversie, e non è amato quanto la maggior parte della serie manga. Non sorprende quindi che lo studio MAPPA sembri considerare l’idea di cambiare qualche aspetto rispetto al materiale originale nella resa animata.
La stagione finale, con le sue prime due parti, conta finora 28 episodi. Con questi, la trama dell’anime è arrivata più o meno intorno agli eventi del capitolo 130 del maga. Non è ancora chiaro quanti episodi costituiranno la Parte 3, dal momento che mancano solo 9 volumi.
Non è ancora certo neanche se questa sarà davvero la fine per Attack on Titan, anche se l’aggiornamento sulla Parte 3 sembrerebbe puntare in questa direzione. Bisognerà aspettare all’incirca un anno per esserne sicuri.
Sono finalmente usciti i nuovi episodi di Attack on Titan, anime tratto dal manga di Hajime Isayama, diretta da Tetsurō Araki e prodotta da Wit Studio e Mappa.
Se non ricordate bene cosa è successo fino a questo momento, e potrebbe essere molto probabile, vista la quantità di avvenimenti , potete rinfrescarvi la memoria qui : Ep 79-80, 77-78
Ep. 82 Tramonto 「夕焼け」 – Yūyake
Questo episodio è un episodio che collega due filoni di storia. Annie, rimasta intrappolata nella sua crisalide per tanto tempo, rivela dopo essersi scongelata, di come sia a conoscenza di tutti i fatti, perchè ha ascoltato tutti i discorsi di Armin e degli altri. Mentre il gruppo scappa Annie racconta di come da piccola è stata cresciuta da un contadino che la vedeva come una vittima sacrificale per Marley, ma che poi alla fine, quando la guerra è inziata, si sia reso conto di quanto gli volesse bene. Annie racconta di come adesso lei senta la mancanza di quell’uomo, e che spera vivamente di tornare a casa per poterlo incontrare di nuovo.
Intato si notano nei cieli di Eldia i dirigibili marleani che fanno ritorno verso casa, per avvertire del Boato, e dei giganti che stanno marciando verso la distruzione del mondo e lo sterminio del genere umano.
Nella scena finale vediamo Hange che chiedendo aiuto al Gigante Carro riferisce di trasportare un solo misero uomo che si rifiuta di morire; è il Capitano Levi Ackermann.
Attack on Titan
Ep. 83Orgoglio 「矜持」 – Kyōji
Hange e Levi conoscono il progetto di Eren e propongono un’alleanza con Magath e Pieck: Levi in particolare promette che non si fermerà finché non ucciderà Zeke, che ora è prigioniero del gigante fondatore. I quattro salvarono Jelena e Onyankopon.
Mikasa si rende conto che qualcuno le ha rubato la sciarpa e scopre che è Louise, una ragazzina che la idolatria; una volta resa la sciarpa la ragazza le confessa che Eren aveva detto di gettarla, ma lei che ha molta considerazione di Mikasa ha deciso di tenerla per rendergliela in futuro. Mentre la ragazza sta morendo lentamente Mikasa le prende la sciarpa e se ne va come se niente fosse. Mikasa è sempre cosi affettuosa e leale…solo con Eren, gli altri esseri umani le procurano solo fastidio.
Ep. 84 La notte della fine 「終末の夜」 – Shūmatsu no yoru
Mikasa, Armin, Connie, Reiner, Gabi e Falco si riuniscono con Hange, Levi, Pieck, Jean, Yelena, Onyankopon e Magath. Mentre tutti insieme cercando di arrivare ad una soluzione, riaffiorano i rancori di Jean, che si sente ancora tradito da Reiner che ha ucciso Marco, il suo amico fidato. Deciso a non perdonarlo, Jean prende a pugni Reiner che cade a terra esanime, se non fosse per Gabi che ancora una volta non riesce a farsi gli affari suoi. Per favore, facciamo una petizione per toglierla dall’anime.
Attack on Titan
La mattina dopo il gruppo si reca al porto, per scoprire ben presto che è già diventata roccaforte degli Jaegeristi, e che hanno fatto prigioniera Azumabito.
Ep.85 Traditore 裏切り者」 – Uragirimono
Marleani e Eldiani decidono di combattere contro gli Jaegeristi, e di prendere l’idrovolante per raggiungere Eren, ma questo funziona solo con delle specifiche modifiche da parte degli ingegneri di Azumabito. Armin e Connie decidono quindi di tradire due vecchi compagni di addestramento, e di ingannarli per riuscire a rubare l’idrovolante. Ma Floch che tiene prigioniera Azumabito, una volta ribellata e scappata lancia l’allarme. I due ex compagni Samuel e Daz possono far saltare in aria l’idrovolante e far si che gli altri non raggiungano mai Eren. Armin non riesce ad ucciderli, infondo sono due suoi ex compagni di addestramento, ma Connie, del tutto inaspettatamente, uccide entrambi.
P.s Vi siete mai chiesti come sarebbero i giganti nella realta? Quanto sarebbero alti? Ecco un breve video comparativo 🙂 Attenzione pero SPOILER ALERT! Se non avete letto il manga, vi consiglio di non guardare il video !
Recap degli ultimi due episodi di Attack on Titan. Fratelli maggiori e fratelli minori e Ricordi del futuro sono due episodi centrali di questa nuova stagione finale. Che a quanto pare rivelerà scomode verità.
Ep. 78 – Fratelli maggiori e fratelli minori
Siamo giunti agli episodi clou della stagione finale di Attack on Titan, se vi serve un veloce recap degli episodi precedenti, eccolo qui , se invece non vi ricordate praticamente niente, ecco qui un bel riassuntone pronto all’uso.
Stamattina mi sono alzata pensando subito ‘ ecco, stamane dovrò scrivere un’articolo sugli ultimi due episodi di AoT, ma non so proprio da dove cominciare’. E in effetti non lo so nemmeno adesso, complice un caffè troppo freddo e una gradevolissima emicrania che mi spacca la testa in due. Ma andiamo con ordine. Tenete a portata di mano dell’ibuprofene, perchè i giochi si fanno duri, e il cervello lavora così tanto per comprendere cosa sta accadendo che le emicranie sono all’ordine del giorno.
Torniamo dunque in quel di Paradise e vediamo come si elolve la situazione. Zeke e Eren si ritrovano nei ” Sentieri” dopo essere stati colpiti da numerosi colpi di fucile ed aver dismesso la loro forma di giganti. Ma cosa sono i ” Sentieri” ? Ebbene questo è un luogo sospeso nel tempo, dove la misura del tempo è estremamente malleabile, e un secondo può durare un’attimo o un’eternità. Qui la fondatrice Ymir sotto forma di bambina , crea da un particolare fango i giganti, e come nel caso del sogno lucido di Zeke, gli ricrea gli arti mancanti.
Zeke looks at the paths in the sky
Adesso cominciano i colpi di scena; come era abbastanza prevedibile Eren confida al fratellastro che non è mai stato d’accordo con l’eutanasia del suo popolo, ma ha solo usato Zeke per poter arrivare a Ymir e convincerla a donargli il suo potere. Zeke, incatenato a terra, confida a sua volta che in realtà lui è riuscito a venire meno al Patto di Rinuncia alla Guerra e che nel periodo trascorso nei Sentieri è riuscito a convincere Ymir a perorare la sua causa. Zeke, liberandosi dalle catene che in realtà erano solo una proiezione, incatena il fratello minore, assicurandolo che dopo anche lui avrebbe abbracciato la sua causa. Abbracciare non è un verno usato a sproposito, ma anzi. Zeke a questo punto abbraccia il fratello, dando così inizio al contatto fra Gigante d’Attacco e Gigante Bestia.
Ep. 79 – Ricordi del futuro
Questo episodio è particolare, perchè inizialmente si capisce davvero poco di ciò che sta succedendo, mentre alla fine, non si capisce davvero niente. O almeno, non si capisce niente per adesso, perchè ricordiamo che siamo solo all’inizio e stiamo aspettando a gloria il ritorno del Capitano Levi. ( io di sicuro ) .
Eren in the coordinate
Eren e Zeke sono nei ricordi di loro padre, Grisha Jaeger fin dal momento della nascaita di Eren, ma notano subito, con disappunto di Zeke, che con il figlio minore Grisha non ha in nessun modo influenzato il figlio plagiandolo con le sue ideologie, cosa che invece aveva fatto con Zeke. Eren di sua spontanea volontà esprime il desiderio di entrare nel Corpo di Ricerca, e solo a quel punto Grisha decide di donargli la chiave della cantina contenente i diari segreti. Ma già in questa scena si nota come Grisha non guardi dritto negli occhi il piccolo Eren dei ricordi, ma guardi dritto negli occhi l’Eren venuto dal futuro, come se già sapesse della sua presenza. Fatto che accade di nuovo quando Grisha si reca dai Reiss dopo la caduta di Shiganshina, pregandoli di fermare l’attacco. Al rifiuto di questi, come già sappiamo, Grisha li attaccherà e li ucciderà tutti, rubando il potere del Fondatore, ma lasciando scappare il padre Reiss, padre di Historia, attuale reggente di Paradise. In seguito, devastato per ciò che ha fatto, Grisha riesce a vedere lo Zeke del futuro e lo prega di perdonarlo per ciò che gli ha fatto; afferma inoltre di sapere cosa Eren compirà in futuro e supplica il figlio di fermarlo. A quel punto, il contatto tra Eren e Zeke si interrompe e i due si ritrovano nuovamente nei Sentieri.
Hajime Isayama, creatore della serie ha annunciato di aver inviato l’ultimo capitolo di Attack on Titan, il 139, che uscirà il 9 aprile nella rivista Bessatsu Shōnen Magazine.
Isayama il 30 marzo scritto su Twitter “L’ho inviato. Da ora in poi spero che Attack on Titan venga letto da più persone possibili, vi ringrazio!”.
Attack on Titan è stato creato nel 2006, come libro di 65 pagine. Il suo lavoro ha suscitato così tanto interesse da essere pubblicato come serie nel mensile Bessatsu Shōnen Magazine, a partire da settembre 2009. Da quel momento è iniziata la sua scalata verso il successo, che ha portato Attack on Titan a diventare uno dei manga più letti in tutto il mondo.
Attack on Titan è una serie magnifica. Grottesca sì, un vero e proprio incubo, ma proprio per questo è riuscita ad affascinare milioni di persone, dando vita ad un franchise vastissimo di spin-off, videogames, film, ma soprattutto un anime spettacolare che recentemente ha conquistato il titolo di show più visto negli USA. La storia di Eren Yeager ha attirato fan da ogni parte del mondo con la sua intricata e affascinante trama, ricca di brutalità, azione, sentimenti e plot-twist inaspettati, ma studiati fin nei minimi dettagli.
In un’intervista per ONE Championship, Isayama ha detto che nei suoi progetti per il futuro non ci sono altri manga, bensì l’apertura di una spa nel suo amato paese, in Giappone.
L’avventura decennale però non è ancora finita, abbiamo ancora qualche mese prima di mettere un punto a questa meravigliosa serie. La seconda parte della stagione finale uscirà quest’inverno, quindi carissimi fan abbiamo ancora un po’ di tempo prima di dover salutare la saga che ci ha accompagnato in tutti questi anni, anche se sicuramente non sarà un vero addio.
La stagione finale di Attack on Titan non è ancora finita. L’ultima stagione dell’anime avrà una seconda parte e arriverà questo inverno. Lo studio MAPPA ha annunciato il continuo della stagione finale domenica, subito dopo l’ultimo episodio della prima parte.
L’annuncio è arrivato con un breve trailer , ma, per ovvie ragioni legate agli spoiler, non rivela molto sugli ultimi episodi dello show.
La domanda che ha tartassato i fan della serie era come sarebbe finita esattamente la stagione finale di Attack on Titan. Era chiaro che la prima parte della stagione non sarebbe arrivata alla conclusione della storia, il che ha lasciato i fan incerti su come lo studio avrebbe concluso la serie animata: un film? Una seconda stagione conclusiva? O semplicemente avrebbero optato per un finale diverso dal manga?
Infatti il manga di Attack on Titan pubblicherà il suo ultimo numero ad aprile. Ma con l’annuncio del nuovo trailer i fan hanno tirato un sospiro di sollievo e non si dovranno aspettare un finale diverso dal manga, ma una seconda stagione composta da 16 episodi che seguirà più o meno la trama del manga.
Secondo MAPPA, la seconda parte della stagione finale di Attack on Titan debutterà in inverno e il numero di episodi è ancora incerto, anche se 16 sembra essere quello più propenso.
Attack on Titan ha avuto un fine settimana particolare, ma l’intero episodio 73 verrà trasmesso entro il fine settimana. Se ti stai chiedendo come mai l’ultimo episodio della quarta stagione di Attack on Titan non sia uscito, è perché durante la sua trasmissione è stato interrotto da un terremoto nella prefettura di Wakayama in Giappone. L’episodio rimasto a metà ha lasciato i fan con l’amaro in bocca e soprattutto con il bisogno di sapere quando avrebbero ri-trasmesso l’episodio completo. E adesso è stata stabilita una nuova data!
Su twitter, la pagina ufficiale dell’anime di Attack on Titan ha rivelato ai fan che l’episodio 73 andrà in diretta domenica 21 marzo, prima dell’episodio 74 che verrà reso pubblico, la stessa domenica, come da calendario.
“L’episodio 73 di Attack on Titan, “Evil” che è stato interrotto dal terremoto, sarà trasmesso su NHK General TV” afferma. La dichiarazione prosegue dicendo che l’episodio 74 uscirà come programmato questa domenica, quindi i fan non devono preoccuparsi di nessun ritardo.
Questa versione back-to-back darà ai fan ben 48 minuti di episodio da vedere! I fan Giapponesi invece hanno già assistito a parte dell’episodio, fino a quando NHK non attivasse la trasmissione di pericolo dell’incombente terremoto di magnitudo 4.6.
Ecco a voi 5 tra i migliori anime, che ci sentiamo di consigliarvi, presenti sulla piattaforma Netflix.
KISEIJU
In una normalissima notte in Giappone, iniziò a nevicare, ma non era neve… se prestate attenzione, vi accorgerete che quelli non sono dei normali dei fiocchi di neve. Sono parassiti alieni, simbionti, che hanno un precisa intenzione: sostituire l’uomo come specie dominante del pianeta Terra!
Shinichi, il nostro protagonista, è un ragazzo come tutti, tranquillo e anche un po’ imbranato. Ma durante quella notte di “neve” la sua vita cambiò. Un parasita alieno entra nel corpo di Shinichi, e si impossessa della sua mano destra. Nel frattempo altri esseri umani vengono posseduti dai parassiti alieni, diventando sanguinari assassini che non risparmiano nessuno, donne, uomini, bambini, intere famiglie vengono massacrate in orribili modi e nessuno riesce a capire il motivo di questi omicidi così brutali.
Shinichi, riuscito a bloccare il simbionte senziente nella sua mano destra, inizierà una lotta sanguinaria contro gli invasori, aiutato dal “suo nuovo amico” parassita che cercherà di proteggere a tutti i costi il corpo in cui alloggia.
DEVILMANCRYBABY
Devilman Crybaby è un adattamento del manga di Go Nagai, una serie originale Netflix e diretta da Maasaki Yuasa, una rivisitazione di tutto rispetto dell’opera cartacea, uscita quasi mezzo secolo fa, mantenendo i messaggi e i temi chiave.
La storia ha come protagonista Akira Fudō, il quale viene informato dal suo migliore amico, Ryo Asuka, che i demoni esistono realmente e si sono risvegliati per riprendersi il mondo dagli umani. Per combattere tali mostruosità, Ryo riesce a far sì che Akira si unisca a un demone, Amon, dal quale erediterà anche i suoi poteri, per poter affrontare e distruggere i demoni in nome del genere umano.
Akira si trasforma così in Devilman, che possiede i poteri di un demone mantenendo l’animo umano. Una lotta continua per salvaguardare il genere umano, dove bene e male si mescolano, gli uomini mostreranno il proprio lato diabolico e i demoni il loro lato umano.
L’ATTACCO DEI GIGANTI
In un mondo dove l’uomo non è più in cima alla catena alimentare, gran parte dell’umanità è stata spazzata via e costretta a vivere racchiusa all’interno di enormi cinte murarie, L’Attacco Dei Giganti (Shingeki No Kyojin) è un anime fantasy-horror, dove il genere umano dovrà combattere per sopravvivere contro i Giganti, creature misteriose, alte anche più di 10 metri e divoratori di esseri umani.
La storia ruota intorno a Eren Jaeger e a sua sorella adottiva Mikasa Ackermann, le cui vite, tranquille e pacifiche all’interno della mura, vengono stravolte da un gigante che farà breccia nelle possenti mura difensive, distruggendo l’intera città e uccidendo sua madre.
Mosso dalla sete di vendetta Eren Jaeger, cercherà giustizia diventando un soldato del corpo di ricerca, e grazie alla sua eredità misteriosa inizierà una lotta per salvaguardare il destino dell’umanità.
MY HERO ACADEMIA
My Hero Academia è un anime tratto dall’omonimo manga di Kōhei Horikoshi, la storia ruota intorno a Izuku Midoriya, un semplice ragazzo da sempre appassionato di supereroi dove abita in un mondo molto simile al nostro ma con un semplice particolare: l’80% della popolazione mondiale è dotata di un potere, chiamato Quirk.
Izuku fa parte del restante 20% della popolazione, ovvero è un senza Quirk, ma la sua sfegatata passione per gli Heroes e il suo desiderio di diventare un eroe lo farà avvicinare ad All Might, il più potente Hero sulla faccia della terra e rinominato “il simbolo della pace“, il quale donerà al nostro protagonista un incredibile potere…
MADE IN ABYSS
Non lasciatevi intimorire dall’aspetto infantile e impacciato dei personaggi di Made In Abyss, quest’anime tratto dal manga di Akihito Tsukushi, racconta un’avventura ricca di azione e non risulta mai banale.
Siamo nella città di Ōsu, che si erge intorno ad un enorme buco nel terreno, chiamato Abisso, questa immensa voragine è l’unica parte del mondo non ancora esplorata dall’uomo, la quale racchiude manufatti magici, che vengono rivenduti in superficie, e resti di una civiltà passata.
In questa città, precisamente nell’orfanotrofio Belchero, conosciamo Riko, una bambina aspirante esploratrice dell’Abisso. Durante una delle sue quotidiane esplorazioni nel primo strato, Riko si imbatte in un robot senziente, di nome Reg. Col passare dei giorni emerge dalla voragine un palloncino, contente un messaggio: “ti aspetto in fondo all’abisso“, Riko fortemente convinta che il messaggio è da parte di sua madre, ormai in esplorazione da molti anni, decide insieme a Reg, di partire all’avventura, affrontando ostacoli, nemici e sfidando “la Maledizione dell’Abisso“.
Nonostante nelle ultime puntate della nuova stagione Braun insieme ai suoi compagni di Marley sia sparito, per ovvi motivi di narrazione, inizialmente la sceneggiatura si era molto concentrata su di lui, sia sotto un punto di vista chiave nella storia, ma anche dandogli il giusto spazio biografico e psicologico. Personalmente ho apprezzato questa scelta, perché per quello che avevamo visto nelle stagioni precedenti, Braun non era mai stato approfondito cosi bene, e per quanto mi concerne, è un personaggio che merita molto e adesso vi spiegherò perché, mettetevi comodi.
Nelle precedenti stagioni Braun ci era stato presentato come un personaggio serio, austero e tutto d’un pezzo, con un forte senso del dovere. Inizialmente si pensava che tutta questa dedizione fosse rivolta al corpo di ricerca e alla popolazione nelle mura, tuttavia poi si è rivelato un soldato fedele di Marley, uno dei guerrieri scelti dalla madre patria. Il suo modo di essere, la sua visione del mondo e dei doveri di un uomo, lo hanno reso una figura carismatica sui generis da prendere come riferimento per tutti i suoi compagni, agli occhi di un giovane e ignaro Eren, sia nei confronti del suo amico Berthold.
Con le nuove puntate sono emersi interessanti aspetti del personaggio, sia come scelta stilistica, ma anche come scelta narrativa, permettendo allo spettatore attento di apprezzare un’evoluzione caratteriale del personaggio, che poche serie animate possono offrire.
…dietro a quell’ammasso di muscoli e serietà, si nasconde un animo fragile, distrutto, segnato irreversibilmente dagli orrori che ha visto e dovuto commettere…
A tre anni di distanza dopo gli eventi per la riconquista di Shiganshina, Braun è notevolmente cambiato, ormai uomo adulto, membro rinomato dell’esercito di Marley, è un esempio per tutti gli eldiani, e i giovani guerrieri come Gabi, che potrebbero diventare i nuovi possessori dei Giganti Mutaforma, ma dietro a quell’ammasso di muscoli e serietà, si nasconde un animo fragile, distrutto, segnato irreversibilmente dagli orrori che ha visto e dovuto commettere in nome di una causa che fino a quel momento gli aveva concesso la forza di adempiere al suo dovere. Se vogliamo vederlo in chiave più realistica, Braun al giorno d’oggi sarebbe un soldato che soffre di stress post traumatico, causato dalla guerra, le persone che ha ucciso, le persone che ha tradito in nome di un’idea, quella di Marley, la nazione “giusta” che combatte i demoni, nella quale ormai non si riconosce più, non gli conferisce quel senso di sicurezza che aveva prima, forse perché come tanti altri personaggi, ha capito che la guerra che stanno combattendo è insensata.
A differenza di altri marleyani Reiner ha condiviso il pane, ha condiviso storie e sentimenti con i “demoni” di Paradise, li ha visti crescere come lui, ha contribuito alla loro maturazione, soprattutto per quanto riguarda Eren, e si è reso conto del semplice fatto, del sacrosanto fatto, da cui prendere ispirazione nella nostra vita di tutti i giorni, che siamo tutti uguali, uomini e donne alimentati dagli stessi sogni e desideri.
I ricordi passati della sua infanzia difficile, segnata dall’abbandono e totale rifiuto del padre marleyano, le difficoltà affrontate durante l’addestramento per conseguire il Gigante Corazzato, la morte di Marcel nella prima missione su Paradise, sono solo alcuni degli elementi che vengono a galla nella mente ormai segnata e turbata di Reiner. I fantasmi del passato lo tormentano, impiantano in lui il seme della disperazione, facendo nascere la consapevolezza che potrà trovare la pace soltanto nella morte, mai stata così vicina durante l’attacco di Eren nel distretto di Liberio. Proprio in quei frangenti, anche quando ormai sembrava finita per lui, ecco però emergere la sua vera natura, la sua vera forza, si risveglia dallo stato di incoscienza nel quale era finito: il desiderio di non vedere più morte lo animano nuovamente, permettendogli di trasformarsi in Corazzato per difendere il suo compagno Galliard, in procinto di essere divorato da Eren. In questa circostanza però, la sua trasformazione pecca di forza e completezza, il gigante forte e potente che avevamo apprezzato nelle precedenti stagioni, lascia spazio ad un titano debole e misero, proiezione fisica dello stato d’animo deturpato di Braun.
Eravamo stati abituati a vedere Reiner come un carnefice, un villain contro il quale il nostro “amato” protagonista Eren in un secondo momento, magari con una epica battaglia, avrebbe combattuto dando meritata giustizia alle persone morte per mano del Corazzato. Nonostante Braun abbia tutte le sue colpe per essersi macchiato di crimini orribili, se proviamo a vedere il suo punto di vista, a guardare attraverso i suoi occhi, non vediamo soltanto un mostro, ma una vittima.
Sottoposto per tutta la vita alle pressioni e indottrinamenti da parte di Marley, è stato costretto a pensare che lui, come gli eldiani e i demoni di Paradise, fossero dei mostri da combattere, diversi in tutto e per tutto, con un retaggio di morte e distruzione, destinati ad essere annientati. Cresciuto con questi ideali difficili da cancellare, si è scontrato poi con la verità sul mondo esterno e sugli abitanti di Paradise, persone non diverse da lui e dal popolo di Marley, . È una metafora interessante con la nostra realtà contraddistinta dalla globalizzazione, flussi migratori di popolazioni ed eterogeneità delle società, che generano purtroppo sentimenti di astio tra la persone, paura nel prossimo cosi “diverso” da noi, e senza che ce ne accorgiamo, da un momento all’altro, potremmo renderci conto di essere un qualunque Reiner Braun, da sempre avverso contro chi crediamo spaventoso e terribile, solo perché non lo conosciamo ed è diverso da noi.