La Nintendo ha inaugurato le “Hits for the Holidays”, una serie di titoli a sconto perfetti da regalare (e regalarsi) per Natale!
Mentre il 2023 volge al termine e le feste sono alle porte, la Nintendo ha deciso di proporre una serie di offerte su decine di giochi con l’evento “Hits for the Holidays Sale” sul Nintendo eShop.
Le versioni scaricabili di alcuni giochi selezionati saranno disponibili con uno sconto dal 20 al 75% rispetto al prezzo consueto sul Nintendo eShop e sul My Nintendo Store, da oggi fino alle 23:59 PT del 3 gennaio (le nostre 08:59).
Queste offerte arrivano al momento opportuno per chi è alla ricerca di regali dell’ultimo minuto per persone care (o anche per sé!). C’è così tanta scelta da poter soddisfare i gusti di chiunque. Di seguito l’elenco completo!
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Hits for the Holidays Sale
Red Dead Redemption al -30%, $34.99 ($49.99)
SONIC SUPERSTARS al -30%, $41.99 ($59.99)
Mega Man Battle Network Legacy Collection al -50%, $29.99 ($59.99)
Quando uscì originariamente nel 2013, ammetto di non essere riuscito ad apprezzare fino in fondo Super Mario 3D World: il titolo non aveva nulla di male, anzi, ma l’uscita ravvicinata di Super Mario 3D Land – ed una somiglianza ben più che marcata – non mi avevano fatto innamorare di quel gioco, che nel corso degli anni successivi si era portato dietro la pesante croce di unico titolo di Mario da me non completato, nemmeno fino ai titoli di coda. Di certo non aveva aiutato nemmeno la sua uscita sulla sfortunata WiiU, ed un generale senso di disappunto legato ad un titolo da cui, probabilmente, ci si aspettava l’impossibile: salvare la morente console. È dunque una fortuna che Nintendo, per celebrare i 35 anni del suo meraviglioso idraulico baffuto, abbia deciso di riproporre proprio 3D World, per far riscoprire al mondo questa gemma perduta, e da molti ingiustamente ignorata, accompagnandola però con un ulteriore, fiammante contenuto, interamente nuovo: Bowser’s Fury. Come se la sarà cavata questa avventura mariesca, dopo 8 anni? E come sarà questo misterioso Bowser’s Fury? Seguitemi per scoprirlo!
3D World: Un gioiello rispolverato
Partiamo subito con il dire una cosa: Mario non invecchia. Il tempo non si applica ai titoli di Mario, che sono apprezzabili ora come al tempo della loro uscita, ovviamente chiudendo un occhio su qualche elemento figlio del tempo della loro uscita (sto guardando proprio te, telecamera ingestibile di Super Mario 64…). Super Mario 3D world non fa alcuna eccezione, ma anzi, giova del tempo passato dall’uscita del suo diretto predecessore, Super Mario 3D Land: questa riedizione infatti permette di godere di questo Mario come fosse una vera novità rispetto alla sua originale uscita.
Insieme a Peach, Luigi e Toad, Mario deve salvare la Princifata “Sprixie”: il Regno delle Fate è stato attaccato dagli sgherri di Bowser, il quale sta rapendo tutte le principesse fate che vi abitano rinchiudendole in un barattolo. Saltando dentro un magico tubo trasparente, i nostri eroi quindi partiranno per questa nuova avventura, nel tentativo di mettere i bastoni fra le ruote al malefico carapace spinato, più agguerrito che mai.
fonte: Nintendo via Ilvideogiocatore.it
Super Mario 3D World, così come 3D Land, puntava a rappresentare il perfetto punto d’incontro fra i capitoli in 3D e i capitoli in 2D. Di fatto, questa unione è perfettamente riuscita. Gli ambienti tridimensionali donano profondità e complessità rinnovate alla classica struttura dei capitoli in due dimensioni dell’allegro idraulico baffuto. La telecamera del gioco è isometrica, modificabile secondo però uno schema fisso, e non libera come negli altri capitoli tridimensionali del brand. Il sistema di controllo non è analogico, bensì strutturato in otto direzioni principali, così da semplificare il mantenimento di una traiettoria retta. La corsa non è gestita dalla sola inclinazione del control stick, bensì – come negli episodi bidimensionali – viene attivata dalla pressione di un pulsante: ci sono due fasi distinte di accelerazione, una iniziale e una, più potente, che si aziona dopo qualche istante. Gli stessi salti sono diversi dal solito: rimane quello in lungo, scompare quello triplo, ed è piuttosto importante quello a rimbalzo, attivabile colpendo terra con le natiche e, poco dopo l’impatto, schiacciando l’apposito bottone. In generale sono balzi più finalizzati alla praticità che alla libertà, funzionali ma lontani dalla morbidezza ed eterogeneità di Super Mario Odyssey.
Fonte: Nintendo via SE Computer
La gestione dei power-up è molto diversa dagli altri Super Mario tridimensionali, rispecchiando di più l’anima bidimensionale del gioco. Se nei titoli 3D infatti la normalità è che i potenziamenti siano areali, quindi azionabili in un singolo territorio, in Super Mario 3D World possono essere trasportati, se non si viene colpiti, perfino da un livello all’altro. Potreste concludere l’intero gioco sotto forma di Tanuki, in teoria. Più simili agli abituali power-up sono i copricapo, dei blocchi da infilare in testa che consentono di innalzarsi in aria come un elicottero, o di sparare; questi, a differenza dei costumi, scompaiono al tramontare di ogni stage. Sottolineiamo come, non certamente in maniera nascosta (viene pubblicizzato ovunque, copertina compresa), questo gioco sia andato vicino più di ogni altro Mario tridimensionale a creare un power-up simbolico come quelli classici (fungo, fiore, stella e foglia), e cioè la campana che trasforma in Mario Gatto: la tuta felina permette di artigliare i nemici, ma soprattutto di arrampicarsi (su Switch più che su Wii U) a ogni parete del gioco… bandierina finale compresa.
fonte: Mario WikiFandom
Ogni livello è immaginabile come un autoconclusivo universo tematizzato, spesso caratterizzato da un particolare elemento di gameplay, che siano particolari nemici od ostacoli. Ogni livello quindi presenta un inizio ed una fine ben preciso, lasciando il concetto di esplorazione e libertà figlio dei Mario in tre dimensioni, ed abbracciando il modello più immediato dei titoli bidimensionali.
Questi mini-mondi sono piccoli gioielli di level design, creati con una cura quasi maniacale. Questi risultano dunque complessi, divertenti e estremamente appaganti, con una difficoltà sempre crescente ma mai frustrante. Che siano i livelli principali o gli splendidi livelli di Captain Toad (che hanno perfino dato luce ad un titolo ad hoc, uscito originariamente su WiiU e poi riprosto anch’esso su Switch), la cura e l’attenzione riposta in ogni singolo angolo risulta sorprendente, soprattutto se parametrata alla mole dei contenuti, davvero gigantesca ed entusiasmante. Fra collezionabili, livelli principali, extra, segreti e bonus, ne avrete da giocare!
Questi mini-mondi sono piccoli gioielli di level design, creati con una cura quasi maniacale.
A differenza della verisone originale per WiiU, la versione Switch poi ha aumentato la velocità dei personaggi, rendendo il gioco più dinamico, e abbassato leggermente la visuale, per aumentare il senso di verticalità del gioco. Al tempo stesso però l’assenza del pad touch del WiiU ha costretto Nintendo a reinventare le sezioni in cui veniva usata questa feature, che non risulta meno scomoda, ma sicuramente meno intuitiva.
Tutto il titolo è affrontabile in multigiocatore fino a 4 giocatori, in una simpaticissima via di mezzo fra una coop e una partita competitiva, ed i livelli rispecchiano questa scelta, il che rende ancora più strabiliante il lavoro effettuato in termini di level design: ciascun percorso può essere attraversato da uno a quattro giocatori, senza che il ritmo ne venga danneggiato. Ottenere un risultato del genere implica un raffinatissimo artigianato, una maestria rara. Inoltre, è presente una modalità online, che permette dunque di giocare in coop anche con 3 amici lontani da noi, feature che soprattutto in questi freddi tempi di pandemia, non può che far piacere.
Fonte: Nintendo via Venturebeat.com
Dal punto di vista artistico, 3D World risulta essere una vera gioia per gli occhi: i suoi 60fps ipergranitici accompagnano una avventura immersa in colori sgargianti, paesaggi ispiratissimi e meravigliose costruzioni architettoniche, ognuno con la propria anima e i propri elementi caratteristici, creando dei mini-universi dall’ispirazione senza fine, capaci di sorprendere ancora dopo svariate ore di gioco. Se proprio devo trovare un limite a questo capitolo, questo deriva dall’inevitabile paragone con Super Mario Odyssey, l’ultimo capitolo in ordine di uscita: le animazioni di Mario e compagni, nonché il motore grafico (nonostante il gradito innalzamento della definizione a 1080p), per quanto assolutamente di rilievo, non possono essere paragonati alla meraviglia dell’odissea mariesca, ancora oggi senza dubbio la migliore veste grafica mai vista in un’avventura del caro idraulico.
Trovare un difetto a Mario 3D world insomma, risulta complicato. Il gioco stupisce ed eccelle sotto ogni punto di vista, ma potrebbe scontentare qualcuno: esso si trova infatti nel mezzo fra l’esplorazione profonda e avventurosa dei titoli 3D e l’immediatezza e il ritmo dei titoli in 2D. Personalmente ho apprezzato questa variante mediana, ma la stessa potrebbe tranquillamente scontentare chi non si accontenta di una “via di mezzo” e preferirebbe una direzione ben più definita.
Trovare un difetto a Mario 3D world insomma, risulta complicato. Il gioco stupisce ed eccelle sotto ogni punto di vista, ma potrebbe scontentare qualcuno: esso si trova infatti nel mezzo fra l’esplorazione profonda e avventurosa dei titoli 3D e l’immediatezza e il ritmo dei titoli in 2D
Bowser’s Fury: un occhio al domani?
Dal canto suo invece, Bowser’s Fury rappresenta un’esperienza totalmente nuova e completamente diversa dal gioco rimasterizzato del 2013. Questa espansione infatti è decisamente più simile ad un’avventura 3D di Mario, volta all’esplorazione libera, caratterizzata da una telecamera libera e da una più grande ampiezza nella struttura dei livelli, con alcune peculiarità che però hanno reso questo add-on molto più interessante di quanto mi aspettassi.
Attirato da una strana melma oscura, Mario si ritrova catapultato in un misterioso arcipelago dove la sua nemesi di sempre, Bowser, semina caos e distruzione, più infuriato che mai. Bowser Junior cerca disperatamente aiuto, poiché suo padre, a causa della melma, non è più in sé e suo figlio non riesce a calmarlo. Starà quindi a questa improbabile alleanza aiutare Bowser a ritornare in sé: cattivo si, ma di certo non così tanto!
Fonte: Nintendo via digitalspy.com
Bowser Junior sarà nostro compagno di scorribande per tutta l’avventura, aiutandoci contro i nostri avversari ed usando il suo magico pennello (tornato dopo Super Mario Sunshine) per colorare le pareti delle isole e donarci così degli utilissimi power-up: un altro giocatore potrà impersonare il simpatico draghetto, che sennò sarà controllato da un’IA che imposteremo direttamente noi, in base a quanto aiuto vogliamo che ci sia dato.
Ogni isola nasconderà dei “solegatti”, paragonabili alle stelle di Super Mairo 64 o alle lune di Odyssey: nostro compito sarà ovviamente di raccoglierne più possibili, per liberare la Gigacampana, che ci permetterà di confrontarci ad armi pari con il minaccioso Re dei Koopa. Queste piccole isole sono meravigliosi piccoli livelli, ognuno caratterizzato da una particolare feature di gameplay, che sia una struttura particolarmente verticale, un particolare ostacolo o un particolare power-up, ma si modificheranno ogni volta, a seconda di quale solegatto dovremo raccogliere, rendendo il percorso già affrontato nuovamente inedito, e annichilendo così il senso deja-vu. Avremo quindi la possibilità di affrontare più volte lo stesso percorso, ma perseguendo una sfida diversa, ritrovandoci quindi sempre coinvolti in un nuovo livello. Questo tipo di struttura “aperta” ma con percorsi ben definiti mi ha entusiasmato, perché sembrava una vera e propria trasposizione della classica mappa di gioco di un qualunque capitolo bidimensionale (à la Super Mario World), articolata però in una struttura tridimensionale effettiva, con livelli quindi dal più ampio respiro e che si prestano tranquillamente alla sperimentazione e alla curiosità del giocatore, abbattendo la classica separazione fra la scelta del livello da affrontare ed il livello stesso.
Avremo quindi la possibilità di affrontare più volte lo stesso percorso, ma perseguendo una sfida diversa, ritrovandoci quindi sempre coinvolti in un nuovo livello.
L’altra grande novità che ho letteralmente adorato non poteva che essere Bowser: tutta la nostra avventura gira intorno al furioso carapace, ora in una versione simil-Kaiju, gigantesco e torreggiante. Riposando al centro della mappa, l’esplosione della furia del tartarugone segna un netto cambiamento nei toni e nel ritmo dell’avventura: la mappa si modifica totalmente mentre Bowser ci lancerà contro tutta la sua rabbia, con lapilli di lava ed esplosioni letteralmente ovunque. Accompagnato da un esaltante tema che ricorda molto più un Doom qualsiasi che un titolo di Super Mario, fuggire dalla furia del Re dei Koopa – o sfruttarne gli attacchi per disvelare i segreti delle isolette… – risulta essere un’esperienza esaltante, che culmina nella incredibile boss-fight fra Bowser e Mario, per l’occasione in versione “Gatto Super Saiyan”; nulla di troppo complesso, sia chiaro, ma pur sempre una battaglia che vi rimarrà bene in testa.
Fonte: Nintendo via Jioforme.com
Bowser’s Fury difatto utilizza lo stesso motore grafico di Super Mario 3D World, portandosi dietro però alcuni problemi. In modalità portatile il titolo scende a 30fps, e anche in modalità dock, nelle fasi più concitate i 60 frame non rimangono per nulla stabili, portando ad alcuni momenti di reale confusione che minano l’esperienza di gioco. Un peccato poi non aver utilizzato il motore grafico di Odyssey, che avrebbe sicuramente reso più giustizia alle splendide isole dell’arcipelago dove Mario si muoverà nel corso della sua avventura. Anche la durata è discreta, ma ovviamente varierà a seconda di quanto vorrete approfondirla: per completare Bowser’s Fury al 100%, vi ci vorrà un tempo compreso fra le 4 e le 10 ore di gioco.
In Conclusione
Super Mario 3D World era un capolavoro già al tempo della sua uscita. Un titolo rifinito, curato, pieno di amore, che donava genuino divertimento e appagamento ad ogni suo livello, che però, uscendo su WiiU, era stato ingiustamente ignorato da una grande fetta di pubblico; risulta quindi intelligente e sensata la riproposizione del gioco sulla Switch, che macina numeri di vendita da record ogni giorno. Questa ri-edizione aumenta la qualità della definizione, velocizza il titolo ma al tempo stesso inevitabilmente rinuncia ai controlli touch che al tempo erano comodissimi su WiiU, arricchendosi al tempo stesso però con Bowser’s Fury, un’esperienza appagante e soprattutto innovativa, che chissà non sia un indizio sulle future strade che intraprenderà Nintendo per le avventure di Mario & Co. Il titolo risulta così essere imperdibile, soprattutto per coloro che non si siano mai avventurati in questo particolare capitolo della saga principale, potendosi poi godere la furia di Bowser, la classica ciliegina sulla torta. Al netto di un motore grafico oramai sorpassato, seppur estremamente godibile, e di una fluidità claudicante su Bowser’s Fury dunque, non posso fare altro che consigliarvelo assolutamente!