10 graphic novel più importanti nella storia dei fumetti

Nel corso degli anni sono state pubblicate alcune graphic novel davvero notevoli, prendendo il meglio che l’industria del fumetto ha da offrire e confezionandolo perfettamente.

10 – PERSEPOLIS

Persepolis, della scrittrice/artista Marjane Satrapi, è un fumetto autobiografico che racconta la vita della creatrice in Iran durante la rivoluzione iraniana, quando i ribelli sciiti conservatori rovesciarono lo scià e l’ayatollah Khomeni prese il potere, e la sua vita in seguito in Austria

Satrapi ha creato Persepolis come un modo per lasciare ai posteri tutte le cose a cui ha assistito e l’effetto che questi cambiamenti radicali hanno avuto su di lei e sulla sua patria. Una Graphic Novel che mostra al lettore la verità più nuda e cruda, ma al suo tempo personale, di un mondo a noi lontano.

9 – PREACHER

Preacher, dello scrittore Garth Ennis e dell’artista Steve Dillon, si distinse subito dai suoi colleghi Vertigo degli anni ’90. I libri di Vertigo avevano la reputazione di essere libri horror sofisticati e gotici e, sebbene non fosse sempre così, era così che veniva percepita la linea. Preacher è stato un enorme cambiamento di ritmo e avrebbe preannunciato un grande cambiamento per la collana.

La storia ha come protagonisti Jesse Custer, la sua ragazza Tulip, e il loro migliore amico Cassidy, un vampiro irlandese. Preacher era uno sguardo all’anima dell’America attraverso gli occhi di due creatori irlandesi e onestamente hanno avuto più ragione di quanto ci si aspetterebbe. È stato uno sguardo duro al cristianesimo, all’amore e all’amicizia e alle complicazioni causate dai tre, con momenti divertenti, strazianti e di affermazione della vita che non ci si aspetterebbe da un libro così profano. Un successo mondiale dal quale è stata creata anche una serie tv disponibile su Amazon Prime Video.

8 – BATMAN: IL RITORNO DEL CAVALIERE OSCURO

Frank Miller, la leggenda del genere dei romanzi grafici, ha scritto questo fumetto nel 1986 ed è diventato un successo universale, e lo è ancora. Questo romanzo parla del Batman più amato di sempre, che è un vigilante e un protettore silenzioso di Gotham. Ambientato in una futura Gotham invasa dal crimine, Batman esce dalla pensione per ristabilire l’ordine, ma è un mondo molto diverso, uno che non apprezza il suo ritorno.

Il 1986 è stato un anno fondamentale per i fumetti e Il ritorno del cavaliere oscuro è stato una parte importante del motivo. Il libro ha preso Batman, e lo ha trasformato in qualcos’altro, un personaggio più oscuro e realistico. È stato uno dei fumetti che ha portato la maturità al centro dell’opera e ha cambiato per sempre uno dei personaggi più popolari.

7 – FROM HELL

Rilasciato nelle librerie tra il 1989 e il 1998, il fumetto di Alan Moore ed Eddie Campbell ha rivoluzionato i canoni del fumetto e lo ha reso capace di spingersi oltre i confini, di narrare qualcosa che fino a quel momento era stato associato alla pura letteratura. Dando vita alla possibilità di illustrare temi maturi, scene violente e disturbanti, ambientazioni realistiche, di indagare insomma la natura umana attraverso la parola disegnata, con le stesse modalità di un romanzo.

La storia ruota attorno a Jack lo Squartatore, il famigerato serial killer del suo tempo. È uno dei gialli più terrificanti e grotteschi della storia di tutti i tempi. From Hell è considerato oggi una pietra miliare nel mondo del fumetto, grazie anche alla trasposizione cinematografica che ne è stata tratta nel 2001 dai fratelli Hughes.

6 – LA SAGA DI FENICE NERA

Dallo scrittore Chris Claremont e dall’artista John Byrne, la saga di Fenice Nera è uno dei più grandi trionfi della narrazione di supereroi . La storia narra della caduta di Jean Grey nell’oscurità e fino a che punto i suoi amici si spingono per salvarla, è diventata una scrittura sacra per i fan degli X-Men e sebbene sia una straordinaria storia di supereroi, c’è molto di più.

Claremont è stato in grado di prendere supereroi, fantascienza ed elementi di tragedia e li ha mescolati insieme, dando alla storia la giusta quantità di pathos e rendendola completamente diversa da qualsiasi cosa fatta prima. È ancora una rivelazione anche dopo tutti questi anni, con le opere d’arte di Byrne la ciliegina sulla torta.

5 – THE INVISIBLES

Grant Morrison è uno dei più importanti scrittori di fumetti degli ultimi quarant’anni e la loro opera magnum è The Invisibles. Insieme a una legione di artisti tra cui Jill Thompson, Phil Jimenez, Chris Weston e altri, The Invisibles ha raccontato la storia di una cellula sovversiva mentre combatteva contro la Outer Church, un gruppo di demoni extradimensionali che controllavano il mondo in segreto.

The Invisibles è un libro interessante, è molto anni ’90 ma non in senso negativo e la sua combinazione di magia, sesso, droga e stile lo rendono un libro straordinario con un’atmosfera unica. Come una cipolla, che ha strati su strati, questo fumetto merita la rilettura ossessiva.

4 – V PER VENDETTA

V Per Vendetta è una graphic novel creata dal visionario Alan Moore e illustrata da David Lloyd. In origine era una miniserie di dieci numeri che si svolge in un futuro distopico della Gran Bretagna. Tratta temi relativi al fascismo e all’anarchia.

Tutto ruota attorno al protagonista V che tenta di opporsi allo stato fascista. V per Vendetta è un lavoro che è entrato in molte top ten e ha anche creato un impatto culturale duraturo. Diventando facilmente una delle più grandi opere di Moore.

3 – MAUS

Ecco a voi il fumetto che ha rivolto lo sguardo agli orrori della Germania nazzista, Maus, dello scrittore/artista Art Spiegelman, è un racconto straziante di sopravvivenza. Spiegelman ha intervistato suo padre, un sopravvissuto al regno del terrore nazista in Polonia, e ha adattato gli eventi della sua vita, ritraendo gli ebrei come topi, i tedeschi come gatti e i polacchi come maiali. Questa antropomorfizzazione è stata un modo intelligente per dare un’occhiata a uno degli eventi più terribili della storia.

Anche se può sembrare che Maus serva ad addolcire gli eventi, non si allontana mai dal terrore e dalla paura della realtà dell’Olocausto. Rimane uno dei fumetti più potenti di sempre e l’unico a vincere un Premio Pulitzer.

2 – SANDMAN

Sandman di Neil Gaiman è uno dei fumetti più conosciuti degli ultimi trent’anni. Lavorando con una varietà di artisti come P. Craig Russel, Michael Zulli, Jill Thompson, Mark Hempel e altri, Gaiman ha creato qualcosa di veramente speciale con questa serie pluripremiata, riuscendo ad appassionare generazioni di lettori.

Con undici volumi e un prequel, racconta la storia di Sogno (Dream), personificazione antropomorfa dei sogni e signore del regno dei sogni, la sua fuga dalla prigionia e ciò che verrà dopo. Gaiman ha creato qualcosa di veramente speciale, un fumetto amato dai fan del medium e dalle persone che non leggerebbero mai i fumetti

1 – WATCHMAN

Ormai è difficile dire qualcosa di nuovo sullo scrittore Alan Moore e sull’artista Dave Gibbons’Watchmen è uno dei fumetti più importanti di sempre e ha completamente cambiato l’industria e il modo in cui la gente lo percepisce. C’è una linea di demarcazione nei fumetti, prima di Watchmen e dopo Watchmen.

Gran parte di ciò che Moore e Gibbons realizzano con il libro è possibile solo a causa della natura dei fumetti e sebbene sia stato adattato o ampliato in altri modi, impallidiscono sempre rispetto al romanzo grafico originale.

Loki: 5 fumetti da leggere mentre stai guardando la serie tv Marvel

Con la serie Loki uscita sul servizio di streaming Disney, ecco alcuni fumetti da leggere per recuperare la storia dell’imbroglione MCU.

Con la serie Loki uscita su Disney+, non c’è mai stato momento migliore per dare uno sguardo alle disavventure del dio asgardiano nel corso della sua storia a fumetti. Essendo un personaggio che esiste dall’Età dell’Oro, il Dio del Male ha fatto parte di un numero straordinario di avventure.

Ecco uno sguardo a 5 delle storie più essenziali con il dio asgardiano e fratello di Thor che forniscono una buona base per il personaggio.

1 – FRATELLI DI SANGUE

La miniserie di fumetti uscita nel 2011 Thor & Loki: Blood Brothers con David Blair, Daniel Thorn ed Elizabeth Diennet, ritrae Loki che interpreta un ruolo a cui raramente, si è abituato nei fumetti, in particolare quello del vincitore…

Nel corso della serie a fumetti, Loki rovescia gli dei di Asgard e sale al trono di sua spontanea volontà, contrariamente a qualsiasi linea di successione naturale. Questo non solo dà a Loki la possibilità di soddisfare quello che era stato a lungo il suo ultimo desiderio, ma offre ai fan una visione unica di come Loki pensa e considera coloro che lo circondano. Mostra anche un lato più morbido del personaggio che raramente si vede in una svolta finale che è l’unica conclusione naturale di questa storia elettrizzante.

2 – LE FATICHE DI LOKI

La miniserie Loki del 2011 di Roberto Aguirre-Sacasa, Sebastian Fiumara e Al Barrionuevo riporta i lettori agli inizi di Loki, ed è diverso da qualsiasi cosa ci si aspettasse. Loki è sempre stato un dio dell’inganno, anche da bambino, ma la storia di come è diventato il cattivo che è ora non era mai stata raccontata in precedenza.

Con un tuffo profondo nella storia personale e familiare di Loki, potrebbe essere solo la rottura più definitiva del personaggio che sia mai stata pubblicata. Dai primi e più traumatici ricordi d’infanzia di Loki al suo primo omicidio fino alla sua eventuale prigionia ed esilio da Asgard,  Le fatiche di Loki è una delle storie più spettacolari del personaggio.

3 – FEAR ITSELF: JOURNEY INTO MYSTERY

Uno dei capitoli più intriganti dell’evento crossover che ha sconvolto il mondo, Journey Into Mystery: Fear Itself di Kieron Gillen e Doug Braithwaite del 2011, è  stato un successo quasi da un giorno all’altro per come ha messo in evidenza i tentativi di Kid Loki, recentemente reincarnato, di reintegrarsi nella società asgardiana dopo la grande mole di crimini commessi, ma ha anche cercato di fare i conti anche con il suo passato.

Dopo aver portato Asgard a terra sia letteralmente che figurativamente, nessun asgardiano è disposto a fidarsi del rinato dio dell’inganno, anche se suo fratello Thor è disposto a dargli una possibilità per fare meglio questa volta. Non solo ThorKid Loki speravano entrambi in cose più grandi per il Dio del male, ma dopo aver incontrato un’eco del suo ex sé diventa evidente che anche l’ultima incarnazione del Dio del male voleva una possibilità di redenzione.

4 – LOKI: AGENTE DI ASGARD

Loki: Agente di Asgard di Al Ewing e Lee Garbett del 2014. Lavorando per volere delle Madri di Tutti di Asgard, Gea, Freyja e Idunn, Loki ha il compito di completare varie missioni per conto della sua patria adottiva, e per ognuna che completa uno dei suoi tanti peccati sarà cancellato dai registri di Asgard.

Questa straordinaria serie presenta un evento scioccante dopo l’altro, tutti alla ricerca di qualcosa di meglio di quello a cui Loki è abituato. Mentre la storia ha un sacco di colpi di scena selvaggi in sottofondo, l’azione divertente e frenetica vale il prezzo del biglietto. Potrebbe non essere una traduzione diretta della serie televisiva, ma è un distillato del Loki moderno di gran lunga migliore di qualsiasi altra cosa.

5 – THOR: FROG OF THUNDER

Questa storia amata dai fan di Walter Simonson ha attraversato tre numeri a partire da Thor  #364 del 1986  e ha dato vita a uno dei personaggi più sorprendentemente amati di tutta la storia della Marvel: Throg.

Mentre gli dei di Asgard si chiedono dove sia scomparso Thor, Loki si offre di rivendicare il suo posto nelle nomination per la carica di Legislatore. Nel frattempo sulla Terra, il Dio del Tuono sta combattendo contro ratti comuni e azzannando alligatori in difesa dei suoi fratelli rana, dopo essere stato trasformato in una rana dal suo dispettoso fratello.

SPIDER-MAN: NO WAY HOME presenterà i sinistri 6?

I Sinistri Sei, una raccolta dei più grandi nemici di Spider-Man, dovrebbero fare il loro debutto nel Marvel Cinematic Universe in No Way Home .

“Un sacco di speculazioni sul fatto che Kraven il Cacciatore faccia parte dei Sei Sinistri, è su questo che stanno costruendo? Sarà in Spider-Man 3 , non lo so più a questo punto”, ha detto Jeff Sneider sul podcast Sneider Cut . “Ma ecco cosa avevo sentito il mese scorso. È ovvio che stanno costruendo i Sinistri Sei in Spider-Man 3 , che è Spider-Man: No Way Home . Quindi ho sentito che ‘No Way Home’ non era in riferimento a Spider-Man ma ai cattivi – che i cattivi stanno uscendo da tutte queste diverse dimensioni alternative. Non hanno un modo per tornare a casa “.

Sneider ha poi elencato i membri dei Sei Sinistri a cui i fan sarebbero stati presentati in No Way Home , e consistono in alcuni nomi familiari dei precedenti film di Spider-Man .

“Sony ha ovviamente capito che Doc Ock è nel film, Alfred Molina, e Jamie Foxx è Electro. Questi sono gli unici due che conosciamo davvero. Sono abbastanza sicuro che il Green gobelin sarà il cattivo principale di questo film. Quindi sono tre. Avevo sentito Sandman, Rhino e Lizard. Quelle erano le altre tre che ho sentito. Non so se qualcuno di questi è confermato. Non so se Rhys Ifans o Paul Giamatti o Thomas Haden Church fossero stati visti sul set, non ho davvero prestato attenzione alle foto dei paparazzi. Ma quello che ho capito è che tutti e sei i cattivi del passato di Spider-Man perché non ha davvero senso introdurre nuovi cattivi necessariamente in questo film. Ma sei cattivi del passato di Spider-Man finiscono nell’universo di Peter Parker e sono quelli che non hanno modo di tornare a casa “.

Drew Goddard è stato originariamente scelto da Sony per dirigere un  film di Sinister Six , che sarebbe uscito dai film di Andrew Garfield  The Amazing Spider-Man . Tuttavia, con  Spider-Man: No Way Home che si appoggia al multiverso con l’inclusione del Doctor Octopus di Molina, dell’Electro di Foxx e del Doctor Strange di Benedict Cumberbatch, la speculazione ora porta a No Way Home che in qualche modo introduce io sinistri 6 .

Diretto da Jon Watts, Spider-Man: No Way Home vede Tom Holland nei panni di Peter Parker / Spider-Man, Zendaya nei panni di MJ, Jacob Batalon nei panni di Ned Leeds, Marisa Tomei nei panni di Zia May, Tony Revolori nei panni di Flash Thompson, Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange , Alfred Molina come Doctor Octopus e Jamie Foxx come Electro. Il film arriverà nelle sale il 17 dicembre.

Nuovo guanto di Iron Man con pietre rimovibili – Marvel Legends Series

Con oltre 80 anni di storia nell’intrattenimento, la Marvel è diventata una pietra miliare per il collezionismo. Con la serie Marvel Legends, i personaggi Marvel Comic Universe e Marvel Cinematic Universe preferiti dai fan sono progettati con dettagli e particolarità eccellenti per esprimere e mostrare al meglio la bellezza di questi oggetti.

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  • Istruzioni

Fonte e immagini : hasbropulse.com

Marvel: 8 fumetti che ogni fan dell’MCU dovrebbe leggere

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Il Marvel Cinematic Universe è un colosso della cultura pop, che guida il mondo e schiaccia tutta la concorrenza. Tuttavia, per quanto alcuni dei film siano fantastici, a volte non hanno reso giustizia al loro materiale originale. Ecco a voi alcuni fumetti che ci sentiamo di consigliarvi.

MS. MARVEL – FUORI DALLA NORMA

Con l’ arrivo della Ms. Marvel all’MCU, è giunto il momento per le persone di dare un’occhiata ai suoi fumetti e il migliore per iniziare, ovviamente, è l’inizio. Fuori dalla Norma, dello scrittore G. Willow Wilson e dell’artista Adrian Alphona, presenta ai fan Kamala Khan, una ragazza musulmana del New Jersey, che scopre quanto possano essere pericolosi i suoi nuovi poteri e cerca anche di capire se è ora di fare parte di qualcosa di più grande.

Questo libro è semplicemente affascinante. Ms. Marvel è un personaggio meraviglioso con un grande cast di supporto e la scrittura di Wilson è perfetta. Il semplice lavoro di disegno di Alphona è espressivo e dettagliato. È un ottimo manuale su chi è e perché è fantastica.

FANTASTICI QUATTRO – 1234

I Fantastici Quattro stanno arrivando nell’MCU e c’è una vasta scelta di storie tra cui i fan possono scegliere. Fantastici Quattro: 1234, dello scrittore Grant Morrison e dell’artista Jae Lee. Una delle migliori storie Marvel di Morrison, vede il gruppo intrappolato in mondi perfetti, ognuno su misura per loro, dove si vanno a toccare dei tasti profondi, si scava nella psiche dei personaggi e di quanto sia frustrante la loro situazione, nonostante essi siano dei mitici super eroi. La scrittura stravagante di Morrison porta qualcosa di interessante in tavola e combinata con le matite grintose di Lee, crea qualcosa di meraviglioso.

SECRET WARS (2015)

I fan dell’MCU potrebbero pensare che Avengers: Infinity War ed Endgame siano la fine di tutto lo spettacolo Marvel, ma si sbagliano. Hanno bisogno di leggere Secret Wars (2015) , dello scrittore Jonathan Hickman e dell’artista Esad Ribic. l libro inizia con il Multiverso distrutto, rimangono solo due realtà. Ora, l’Universo Marvel e l’Universo Ultimate stanno per scontrarsi. Gli eroi di ogni Terra combatteranno per salvare la loro casa, e falliranno.

PLANET HULK

Planet Hulk è una delle migliori storie di Hulk degli ultimi vent’anni. Vedendo Hulk esiliato su un altro pianeta dagli eroi della Terra, in quanto è considerato da loro come una minaccia troppo grande per il genere umano. scritto da Greg Pak e disegnato da Carlos Pagulayan, Aaron Lopresti e Gary Frank, vedremo Hulk alle prese con un pianeta alieno dove il suo sconforto si trasforma in furia cieca verso i responsabili del suo esilio.

WOLVERINE – NEMICO PUBBLICO

Wolverine: Nemico Pubblico, scritto Mark Millar e disegnato da John Romita Jr., si apre in modo non convenzionale: Wolverine viene ucciso. Tuttavia, è resuscitato e usato dalle forze di Hand e Hydra per combattere contro i suoi amici, trasformandosi in una feroce ombra che tormenta tutto l’Universo Marvel! Basteranno le forze congiunte dello S.H.I.E.L.D., degli X-Men e di Elektra per riportarlo alla normalità?

MARVELS

Marvels, scritto da Kurt Busiek e illustrato da Alex Ross, è uno dei fumetti Marvel più belli di tutti i tempi.  Ambientato dai primi anni quaranta ai primi anni settanta, la serie, una volta composta da 4 volumi ma oggi racchiusa anche in fantastici Omnibus, esamina l’universo Marvel, dalla prospettiva del giornalista fotografo Phil Sheldon. Phil osserva l’alba degli esseri superpotenti che sarebbero diventati gli eroi dell’Universo Marvel.

IL GUANTO DELL’INFINITO

Thanos è uno dei migliori cattivi dell’MCU. Tuttavia, è stato anche un po’ massacrato dai film, poiché hanno cambiato la sua motivazione, andando a sfumare la metafora del suo amore per la morte che rappresenta il suo nichilismo finale. Il Guanto dell’Infinito, scritto da Jim Starlin e disegnato da George Perez e Ron Lim, è una delle migliori storie di Thanos di tutti i tempi.

CIVIL WAR

Parliamoci chiaro, Captain America: Civil War è completamente diverso dal suo materiale originale. Acclamando un cattivo e facendo di tutto per rendere Iron Man il “bravo ragazzo”, ha perso la sfumatura del fumetto, scritto da Mark Millar e disegnato da Steve McNivenCivil War aveva cose da dire sulla società contemporanea dell’era Bush e sui supereroi; il film è solo un efficiente generatore di scene d’azione.

Il fumetto combina azione e messaggi importanti, e sebbene possa essere pesante, è ancora molto più intelligente rispetto al film e una migliore rappresentazione che avrebbe una guerra civile di supereroi.

THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER – EP 6 finale di stagione [SPOILER] Il nuovo Cap

Il gran finale di stagione è finalmente arrivato, il sesto ed ultimo episodio di The Falcon and the Winter Soldier è uscito e dobbiamo dire che è veramente un bel finale di stagione, ma con delle piccole cose irrisolte.

ATTENZIONE, SE NON HAI VISTO L’EPISODIO NON CONTINUARE LE LETTURA, TROVERAI SOLO UN MARE DI SPOILER

Se invece vuoi rinfrescarti la memoria su cosa è successo nell’ultimo episodio puoi leggere qua sotto.

Come dicevamo è stato veramente un grande episodio, Finalmente abbiamo il nuovo Cap, John Walker e la sua redenzione, Bucky che risolve il problemi con se stesso, Sharon carter e il suo segreto, insomma un tripudio di eventi che hanno fatto emozionare e che portano alla giusta conclusione questa coraggiosa serie che si fa messaggera di temi sociali molto forti.

Ma veniamo all’episodio in se, le prime battute sono ovviamente cazzotti su cazzotti nella sede del GRC presa d’assalto dai Flag Smashger insieme al buon Bat rock. E il primo colpo di scena arriva subito, di prepotenza fa il suo ingresso nell’edificio Sam con il suo nuovo costume da Captain America (uguale a quello che in Civil War II nei fumetti), ovviamente gli chiedono chi è e lui ovviamente risponde sono Captain America. Poi intraprende un combattimento con Bat rock.

Finalmente Sam ha accettato di caricarsi sulle spalle il peso di quel nome, con ovviamente tutte le sue conseguenze, come portare avanti il retaggio della sua popolazione nonostante l’odio di molte persone,

Nel frattempo fanno il loro ingresso anche Bucky e Sharon carter. Bucky prima parla con Karli che cerca di portarlo dalla sua parte e poi parte all’inseguimento di 2 furgoni pieni di ostaggi; mentre Sharon in maniera molto sospettosa uccide un Flag Smasher.

Sam è partito all’inseguimento di un elicottero guidato da un Flag Smasher, e con una manovra combinata con uno degli ostaggi riesce a salvare tutti.

La scena successiva vede fino a che livello sia arrivato il fanatismo di Karli, che pur di lanciare un messaggio farebbe esplodere i furgoni con dentro gli ostaggi, infatti prende il controllo di uno dei due ma viene interrotta da una figura che conosciamo bene, il nostro John Walker che puntualmente viene pestato dai Flag Smasher. Fortunatamente per lui interviene Bucky che lo salva.

Subito dopo accade un fatto, una scena che segna finalmente la redenzione di John Walker, finalmente lo vediamo seguire i suoi veri ideali, gli ideali per i quali era stato investito del titolo di Captain America. Infatti dopo aver lottato con Karli si trova davanti ad una scelta, un bivio che determinerà il suo futuro, Salvare il furgone pieno di ostaggi o continuare la lotta con Karli? Fare la cosa giusta o compiere la vendetta? 

Fortunatamente decide di salvare il furgone con gli ostaggi, dimostrando così che il siero del super soldato non ha alimentato solo la sua parte cattiva e che finalmente John Walker è pronto a fare la cosa giusta. È un bell’epilogo per questo personaggio che durante la serie ci ha fatto tanto discutere, io in primis l’ho odiato (grazie anche alla prova attoriale magistrale di Wyatt Russel) ma con il passare degli episodi e soprattutto in questo momento ho iniziato ad apprezzarlo. Fatelo anche voi che leggete, apprezzate John Walker, il povero Wyatt Russel ne ha bisogno, dona anche tu un pò di apprezzamento.

Comunque decide di fare la cosa giusta, fantastico direte andrà tutto bene, e invece no, Karli entra nel mezzo per impedirglielo ma fortunatamente arriva Sam a salvare tutti, di nuovo.

E qui il popolo riconosce per la prima volta in Sam il nuovo Captain America. Infatti un anziano signore esclama: “ei ma quello lì è Black Falcon” e un ragazzo gli risponde “no è Captain America”.

L’episodio continua e si sposta nel sotto suolo di New York dove in ordine:

  • Scopriamo grazie a Karli che Sharon è Power Broker
  • Sharon uccide Bat rock
  • Karli spara a Sharon ferendola
  • Sam impedisce a Karli di uccidere Sharon
  • Sharon uccide Karli con 2 colpi di pistola

Da evidenziare sicuramente il come Karli è morta, è morta dicendo mi dispiace a Sam, seguendo e portando avanti un ideale. In realtà Karli secondo me non voleva fare tutto il male che ha compiuto, voleva solo impedire al GRC di rimpatriare tutti i profughi. La violenza è solo una conseguenza di come si è comportato da tiranno il GRC.

Tirannia del GRC che viene citata anche nel bellissimo discorso, in pieno stile Steve Rogers, che fa Sam una volta finito il putiferio. Parla di come lui sia solo un uomo di colore che ha uno scudo a stelle e strisce e di come tante persone non lo accetteranno in quelle vesti (non lo dice ma sicuramente è per il colore della pelle, visto che Captain America è sempre stato biondo e con gli occhi azzurri) e di come i governi siano così pieni di potere da poter schiacciare chiunque, gli chiede come lo useranno.

Intanto i Flag Smasher catturati vengono salvati da un sostenitore della causa.

Il finale di questo episodio, e quindi della serie, è la giusta conclusione per uno spettacolo che tanto è stato criticato. Infatti Sam mostra ad Isaiah una statua in suo onore allo Smithsonian, non vi nascondo che ho pianto vendendo la scena del burbero Isaiah che abbraccia Sam.

Bucky cerca la redenzione e confessa al signor Iori di aver ucciso suo figlio e Allegra de Fontaine crea il nuovo personaggio per John Walker: US AGENT. Finalmente abbiamo il primo personaggio ufficiale dei Thuderbolts, chissà che non li vedremo nei prossimi film o serie…

Ma la chicca più bella arriva alla fine dell’episodio, infatti il titolo che appare non è più The Falcon and the Winter Soldier ma CAPTAIN AMERICA AND THE WINTER SOLDIER. Finalmente Sam è ufficialmente il nuovo Captain America e noi non possiamo essere più felici di così.

Ma non finisce qua perché ovviamente c’è la scena post-credit che vede Sharon carter graziata e reintegrata nel suo vecchio ruolo, ma da buon cattivo esordiente la vediamo telefonare a qualcuno di losco e organizzarsi per rubare segreti di stato e armi sperimentali. Bene questa scena ovviamente ci fa capire che molto probabilmente ci sarà una seconda stagione, anche in virtù del fatto che Sharon è Power Broker e quindi va scoperta come personaggio. Ma non va scoperta solo lei, dobbiamo anche capire la storia e cosa vorrà fare Allegra de Fontaine, e se in qualche modo farà nascere i Thunderbolts.

Insomma è finita la prima stagione e mi sento di dire, come questo finale, che è veramente una bella serie. All’inizio si pensa che la Marvel stesse introducendo personaggi a caso buttandoli negli episodi alla rinfusa. E invece no, ogni personaggio, chi più o chi meno ha la sua storia e il suo scopo. Ma soprattutto abbiamo approfondito come personaggi Sam e Bucky. di Bucky abbiamo scoperto il lato umano, mentre di Sam abbiamo capito che vuole portare avanti un retaggio. 

Signori e signore abbiamo finalmente il nuovo Captain America, e voglio addirittura sbilanciare a dire che secondo me lo vedremo in Spider-Man No Way Home.

THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER – SPIEGAZIONE EP 5 [SPOILER]

Eccoci arrivati al penultimo episodio di The Falcon and the Winter Soldier,  a mio avviso forse l’episodio più bello fatto fino ad ora, ad anche il più lungo visto che dura un’ora.

SE NON HAI VISTO L’EPISODIO NON CONTINUARE LE LETTURA, TROVERAI SOLO UN MARE DI SPOILER

Se invece vuoi rinfrescarti la memoria su cosa è successo nell’ultimo episodio puoi leggere qua sotto.

Siamo quindi ad un episodio dalla fine e possiamo tranquillamente dire che la serie è una serie veramente bella a parere mio, piena di alti e bassi che si alternano molto frequentemente.

Sicuramente l’ennesimo preannunciato cameo ci ha fatto rimanere un pò delusi, ma ormai siamo abituati, quindi quello che possiamo dire è: dosate le aspettative su alcuni elementi. Ma non tutto è perso perché la Marvel ci sorprende nuovamente andando a toccare temi oggi molto caldi nel nostro mondo e l’inserimento continuo di nuovi personaggi.

La serie è entrata nel suo atto finale, tutte le tessere iniziano ad andare al posto giusto in attesa del mega scontro finale. Siamo al punto di non ritorno che vede 3 fazioni:

  • John Walker, soldato pluridecorato svestito delle vesti di Captain America per il mostruoso atto di brutalità commesso, con conseguente pazzia e furia cieca che gli annebbia la mente dovuta al siero del supersoldato 
  • Sam e Bucky che recuperano lo scudo e finalmente consolidano il loro rapporto formando una bellissima coppia, con Sam pronto a vestire i panni del nuovo cap forse? Tutti i fatti ci fanno pensare che questo avverrà.
  • I Flag Smasher accecati dalla rabbia, che cercano vendetta a New York diventando dei veri e propri cattivi.

Inoltre questo episodio come dicevamo tratta un messaggio politico molto forte che è quello dei diritti della comunità nera, portavoce ne è Isaiah Bradley, il cap nero sottomesso e torturato con troppi esperimenti.

L’episodio si apre con un duro scontro che vede Sam e Bucky sottrarre lo scudo a John Walker e poi ognuno per la propria strada; John svestito del titolo di Cap, Sam a schiarirsi le idee da Isaiah Bradley e Bucky a sistemare Zemo.

In questo senso la puntata chiude definitivamente alcune trame secondarie lasciare aperte, infatti: Bucky consegna Zemo alle Dora Milaje e Sam torna in Louisiana, ma non prima di aver fatto tappa a Baltimora dove ha un bellissimo e toccante discorso a sfondo razziale con Isaiah che rafforza le fondamenta politiche di questa serie.

Isaiah poteva essere il nuovo cap ai tempi, secondo Sam, ma gli fa capire che il governo non permetterà mai ad un nero di brandire lo scudo. Sam la pensa diversamente e si insinua in lui finalmente il pensiero di diventare lui stesso il nuovo simbolo dei USA, l’America è pronta per vedere un Cap nero. In questo scambio di battute scopriamo il passato di Isaiah, finalmente questi personaggio fantastico ha una storia, una storia che insegna e che in qualche modo sprona Sam a cambiare le cose. Molto toccante. Comunque torna in Louisiana dove con l’aiuto del vicinato rimette in sesto la barca di famiglia e chiarisce finalmente la sua situazione con Bucky, il quale gli da un regalo fatto dai Wakandiani e la sua benedizione per essere il nuovo cap. In fondo Bucky ha sempre saputo che Steve Rogers avrebbe voluto Sam come suo successore.

Sam si allena con lo scudo ed è veramente cazzuto.

In tutto questo la Marvel ha anche il tempo di introdurre un nuovo personaggio dei fumetti: Allegra de la Fontaine, ex vice direttrice dello S.H.I.E.L.D e amante di Nick Fury. Questa introduzione lascia perplessi chi non ha praticità dei fumetti, ma fa presagire sviluppi interessanti per la storia, che abbia contatti con Sharon Carter?

Nel frattempo i Flag Smasher cercano vendetta a New York incontrandosi con Bat rock che brama vendetta nei confronti di Falcon.

A fine episodio finalmente Sam apre il regalo di Bucky, apre la valigetta e l’episodio finisce, lasciandoci la curiosità e la smania di vedere l’episodio finale come solo la Marvel sa fare. Secondo me all’interno ci possono essere 2 cose:

  • O nuove ali per Sam (gliele ha distrutte John Walker a inizio episodio)
  • O la tuta di Captain America di Sam come nei fumetti

Ovviamente l’episodio si conclude qua? Ovvio che no perché abbiamo finalmente la prima Scena post credit della serie, che vede John Walker colmo d’ira fabbricarsi uno scudo tutto suo e prepararsi alla battaglia finale. Che sia arrivato finalmente il momento di US Agent?

Comunque il vero obbiettivo della serie secondo me è scoprire cosa significhi essere Cap. Per Sam è un valore che va oltre lo scudo e la divisa, è un voler portare avanti un retaggio per cambiare l’America e contribuire all’accettazione della comunità nera diventando il simbolo degli USA. Il simbolo Nero degli USA. Dall’altro lato abbiamo John Walker che vede lo scudo come un’occasione per fare la cosa giusta, ma la domanda è: qual’è la cosa giusta?

Detto questo non possiamo far altro che aspettare e guardare finalmente chi sarà il degno erede di Captain America, ancora non lo sappiamo ma il cuore in fondo in fondo spera che sia Sam

THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER – spiegazione ep 3 [SPOILER]

Siamo arrivati al giro di boa, il terzo episodio che segna la metà della serie, l’episodio più lungo di The Falcon and the Winter Soldier. 

SE ANCORA NON HAI VISTO L’EPISODIO NON CONTINUARE LA LETTURA, TROVERAI SOLO UN MARE DI SPOILER.

Se invece vuoi rinfrescarti la memoria su cosa è successo nello scorso episodio puoi cliccare qua sotto.

L’episodio comincia con uno spot del Comitato di Rimpatrio Globale che sembra si tutto rose e fiori impegnato ad aiutare le persone blippate, ma si scopre che in realtà fanno le cose con la forza bruta, perché la scena immediatamente successiva Vede John Walker nei panni del bulletto di quartiere.

Con questa scena viene quindi rimarcato che uno dei fili conduttori principali della serie sono le conseguenze del Blip su tutte le persone ritornate. Ricordo che sono passati solo pochi mesi dai fatti di Endgame

Ma l’episodio comincia veramente quando Sam e Bucky, in maniera abbastanza scontata, vanno a Berlino a far evadere Zemo di prigione, ci riescono, anzi ci riesce, perché Zemo fa tutto da solo praticamente. Finalmente abbiamo una visione un pò più ampia sul personaggio di Zemo, scopriamo il suo Background: è un barone, ricco, con tantissime macchine e un jet privato che usa insieme al nostro dinamic duo per volare a Madripoor (città dove tutto è permesso, piena zeppa di fuorilegge).

Ma che ci vanno a fare a Madripoor? Vanno a scoprire qualcosa in più sul siero del supersoldato, e qui succede il finimondo, in ordine:

  • Entrano in città con false identità, Sam come Tigre sorridente e Bucky come Winter Soldier. Zemo mantiene la sua identità perché è un volto noto e non molto ben accetto;
  • Dopo aver scazzottato mezzo locale riescono prima a farsi dire chi crea il siero e poi a far saltare la copertura grazie ad una telefonata di Sarah la sorella di Sam;
  • Diventano ricercati da 1k bitcoin;
  • Sharon Carter gli salva letteralmente il culo.

Ma andiamo con ordine, chi è che ha ricreato il siero? Presto detto, il dottor Wilfred Nagel. Tutto bellissimo ma chi è? Wilfred Nagel proviene dal mondo dei fumetti ed è l’unico scienziato dopo Abraham Erskine ad aver ricreato il siero. Lo ricrea per conto di Power Broker (eccolo che rispunta fuori il suo nome) che a detta di Zemo è il giudice, la giuria e il boia di tutta Madripoor.

Ma facciamo un attimo un passo indietro, perché spunta fuori dal nulla la bellissima Sharon Carter che si è autoesiliata a Madripoor (dove non esiste l’estradizione) per sfuggire al mandato di cattura emanato dagli USA dopo gli eventi di Civil War. E qui si vede come gli Avengers hanno ricevuto un trattamento da privilegiati, mentre Sharon (persona normale) invece no. Comunque, diventata una trafficante d’arte molto rinomata a Madripoor, riesce a far incontrare il magico trio con il Dottor Wilfred Negal, che prima spaventato dall’irruzione nel laboratorio, e poi cosciente di chi fossero i tre, rivela a Sam, Bucky e Zemo che egli stesso ha prodotto solo 20 fiale di siero e Karli Morgenthau gliele ha rubate tutte.

Ora ci sarebbe da aprire una piccola parentesi sulla creazione del siero 2.0, perché non è il siero normale che da super forza e pompa le cavie. Questa nuova versione di Neagall è un siero più raffinato, più dinamico che non cambia minimamente la forma fisica di chi lo assume. Vediamo infatti l’esempio lampante di Karli che a primo impatto sembra un’innocua ragazzina ma da un momento all’altro potrebbe attaccare al muro chiunque.

Ma vi chiederete: Com’è stato creato il Siero di Neagall? Ve lo dico subito, dopo essere uscito dal fallimento dell’Hydra e dell’esperimento Winter Soldier, il nostro dottore viene reclutato dalla C.I.A. che possedeva campioni di sangue di una cavia (il povero Isaiah Bradley) che aveva al suo interno tracce di siero del supersoldato. Grazie a queste Neagall è riuscito a isolare il siero e a produrlo in buona quantità ma non prima di sparire e riapparire alle dipendenze del losco Power Broker, che gli ordina di produrne altro.

Tornando al laboratorio la situazione si fa calda perché i cacciatori di taglie hanno scovato i nostri eroi e senza motivo Zemo, trovata una pistola, uccide il dottor Neagall per poi sparire nel nulla dopo un’espolsione. So cosa avete pensato:


“Ecco lo sapevo, era scontato, Zemo è cattivo, non ci si poteva fidare”


Ma purtroppo devo dire che chi ha pensato una cosa così che è un malpensante perché, vestito con la sua maschera da cattivo dei fumetti, come il migliore dei supereroi Zemo piomba dall’alto e salva Sam, Bucky e Sharon. Infine si dirigono a Riga in una casa di Zemo (una delle tante del barone) per rintracciare i Flag Smasher.

Dopo averli salutati Sharon dice una frase alla sua assistente molto sospettosa: “abbiamo un grosso problema”. Quasi come se, il fatto che Sam Bucky e Zemo siano sulle tracce del siero, possa creare intralcio a Sharon. Che abbia qualcosa a che fare con Power Broker?

Ma i Flag Smasher che fine hanno fatto? Durante l’episodio li vediamo in tre momenti:

  • Il primo a Riga dove Karli assiste alla morte di Madani, non sappiamo chi sia ma pare fosse molto importante per lei
  • Il secondo mentre si rendono conto che, morto il dottor Neagall ed essendo loro in possesso delle ultime fiale di siero, si trovano in una posizione di vantaggio rispetto a Power Broker che andrà prima o poi ad elemosinargliele.
  • Il terzo momento in cui vediamo i Flag Smasher, sembrerebbe che stiano compiendo un’azione di bene, ovvero rubare delle provviste per i profughi al GRC, e qui vi dico la verità ho pensato: ma allora Karli non è cattiva, i Flag Smasher fanno del bene… mi sono dovuto ricredere perché poco dopo Karli fa esplodere una bomba e uccide parecchie persone, giustificandosi dicendo: “è l’unico linguaggio che capiscono”. N’somma una personcina molto pacata.

Nel frattempo il nostro magico trio: Sam, Bucky e Zemo è a Riga, Bucky rimane un attimo indietro rispetto agli altri perché nota per terra un ciondolo molto tecnologico e di aspetto familiare, sembra un rilevatore, infatti lo segue e in un vicolo molto appartato incontra una guerriera Wakandiana che dichiara di essere lì solo ed unicamente per Zemo. Presumibilmente per ucciderlo.

Posso provare a rispondere all’ultima domanda perché è la più interpretativa: Sappiamo ben poco del tempo che ha trascorso Bucky in Wakanda, le uniche informazioni che abbiamo è che gli hanno dato asilo, lo hanno in qualche modo riprogrammato liberandolo dalla personalità di Winter Soldier, gli hanno donato un cazzutissimo braccio in vibranio e lo hanno soprannominato The White Wolf. Quindi Bucky ha un profondo legame col Wakanda e magari, sentendosi un pò Wakandiano anche lui, vuole vendicare la nazione uccidendo Zemo per l’assassinio di re Tchaka.

L’episodio si conclude come di consueto con un bel colpo di scena, ma non prima, come abbiamo già detto, di averci posto parecchi interrogativi: Che fine fa Sharon? Karli è un nuovo villan? Chi è questo maledetto Power Broker? E ultimo ma non meno importante: Bucky è ancora legato al Wakanda?

L’unica paura che possiamo avere per questa serie è che stiano introducendo troppi nuovi personaggi che alla fine non verranno mai approfonditi per mancanza di tempo, ed è un peccato. Per il resto è un’ottima serie che continua a riconfermare quanto Sam e Bucky siano una coppia divertente e che funzioni a meraviglia, come nella scena della macchina a Madripoor, ma stavolta a ruoli invertiti, che richiama Captain America Civil War.

Insomma, per scoprire cosa succederà possiamo fare tutte le ricerche del mondo, ma l’unica cosa certa è aspettare il prossimo episodio e sono sicuro che i Marvel Studios non ci deluderanno.

Venom: Let There Be Carnage, posticipato al 24 settembre.

Sony ha apportato un ulteriore modifica al suo programma cinematografico, annunciando la nuova data di uscita del film Venom: Let There Be Carnage. Il sequel di Venom uscito nel 2018 con Tom Hardy e Michelle Williams, sarà ora presentato in anteprima nelle sale il 24 settembre.

Originariamente il debutto era previsto per il 20 ottobre 2020, successivamente rimandato al 25 giugno e poi al 17 settembre dello stesso anno, causa pandemia da COVID-19. Al momento del primo ritardo, il produttore espresse la volontà di voler aspettare prima di riprendere le riprese, finché tutti i membri della troupe non si fossero sentiti sicuri. “Stiamo costruendo un piano che li protegga il più possibile”. Il produttore ha aggiunto: “Nei piani che abbiamo discusso, ne hanno sicuramente tenuto conto”

Con la sua nuova data di uscita, Venom: Let There Be Carnage  arriverà tre settimane dopo Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli di Disney e Marvel Studios prevista per il 3 settembre e una settimana prima di Dune di Warner Bros e Legendary Pictures prevista per il 1 ottobre.

I dettagli sulla trama del film sono scarsi, ma vedremo Tom Hardy e Michelle Williams riprendere i loro ruoli rispettivamente come Eddie Brock alias Venom e Anne Weying. Woody Harrelson, apparso nelle post-credit scene del prequel, farà il suo debutto come il malvagio Cletus Kasady alias Carnage. Nonostante le brutte critiche ricevute del film precedente, sia da parte della critica specializzata sia da parte dell’utenza, siamo curiosi di vedere come verrà risollevata la saga presentando uno dei villain più classici di Spider-Man e Venom.

Venom: Let There Be Carnage sarà il secondo film della Sony Pictures Universe of Marvel Characters (SPUMC),che dovrebbe includere altri titoli come Morbius , Madame Web , Kraven the Hunter e un film senza titolo diretto da Olivia Wilde, che si dice sia il progetto di Spider-Woman. Inoltre, sembra che lo studio stia lavorando a una serie TV incentrata su Silk .

Nonostante i progetti da parte della Sony siano corposi ed interessanti, nulla sappiamo sullo stato attuale dei rapporti tra SPUMC e Marvel Cinematic Universe (MCU), su cui aleggia un’aria di mistero. Non ci sono stati eventi cross-over tra i due universi e nessun annuncio ufficiale è arrivato da Marvel o Sony. Tuttavia, il trailer di Morbius presentava un’apparizione a sorpresa di Michael Keaton e sebbene nulla sia stato confermato, molti ipotizzano che riprenderà il ruolo di Adrian Toomes alias Vulture da Spider-Man: Homecoming.

Diretto da Andy Serkis, Venom: Let There Be Carnage sarà interpretato da Tom Hardy, Woody Harrelson, Michelle Williams, Naomie Harris, Reid Scott e Stephen Graham.

FONTE: CBR.com

THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER – spiegazione ep 2 [SPOILER]

Finalmente è uscito il secondo episodio di The Falcon and the Winter Soldier, episodio sicuramente pieno di azione e con diverse rivelazioni, ma non tutte alla luce del sole. Infatti alcuni riferimenti vanno ricercati attentamente all’interno e in questo articolo proveremo a tirarli tutti fuori e a fare chiarezza.

ATTENZIONE SE NON HAI VISTO L’EPISODIO DI THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER NON CONTINUARE LA LETTURA, TROVERAI SOLO UN MARE DI SPOILER.

Se invece ti sei perso cosa è successo nel primo episodio puoi recuperare qua sotto.

L’episodio inizia con il simpaticissimo John Walker… no scusate sono troppo di parte ricomincio. L’episodio si apre con John Walker, e presumibilmente sua moglie, nello spogliatoio del suo vecchio liceo dove viene celebrato in diretta TV il ritorno di Captain America: CAP IS BACK. Lo vediamo attanagliato dai dubbi di non riuscire a sopportare il peso del titolo di Captain America. Prima di presentarsi al mondo viene sostenuto dal suo amico Lemar Hoskins.

Durante la presentazione in diretta scopriamo che il passato di John è costellato di azioni eroiche: 3 medaglie al valore, missioni di controterrorismo e recupero ostaggi. Il suo corpo è stato studiato dall’MIT ed è risultato di gran lunga superiore alla media, per questo è stato scelto com nuovo Captain America. La domanda sorge spontanea quindi: che sia anche John un super uomo? Se si, dove ha preso questi poteri? La faccenda è un pò losca.

Ma ora parliamo di un evento che attendevamo tutti dallo scorso episodio: finalmente Sam e Bucky si incontrano e neanche a farlo apposta sono subito a litigare. Il motivo della discussione non è neanche da chiedere, ovviamente Bucky ce l’ha con Sam perché ha dato via lo scudo di Steve. Comunque durante la discussione si scopre, grazie al buon Sam, che i Flag Smasher non sono isolati ma hanno collegamenti con altri gruppi terroristici in tutta Europa, e qui viene fuori l’esilarane scena del trailer dove Sam e Bucky discutono sul fatto che i maghi non esistano, ma Sam lo rincalza dicendogli che Doctor Strange è uno stregone, ovvero un mago senza cappello. Doctor Strange è ovunque.

Piccolo off topic, Bucky dice di aver letto il Signore degli Anelli non appena uscito nel 1937 PAZZESCO.

Comunque, the dinamic duo è diretto a Monaco. Sam e Bucky non smettono mai di becchettarsi, il che è veramente divertente perché sono proprio una bella coppia che funziona bene insieme. A Monaco Parte un mega inseguimento per fermare i Flag Smasher che pare abbiamo rubato dei medicinali. Purtroppo il nostro duo preferito non ne esce bene perché Bucky prende un bel cazzottone da Karli Morgenthau.

Chi è? Ve lo dico subito, è la leader dei Flag Smasher ma soprattutto sembra che sia dotata di super forza, ma non solo lei, anche tutti gli altri componenti della banda, insomma in questi due episodi spuntano super uomini ovunque. Karli Morgenthau proviene dal mondo dei fumetti dove originariamente era un uomo chiamato KARL MORGENTHAU alias FLAG SMASHER: combattente per la libertà che voleva liberare la terra dall’oppressione del dominio delle nazioni.

Ma la presentazione di personaggi nuovi non finisce qui, perché durante l’inseguimento intervengono John Walker (non riesco a chiamarlo Captain America) e il suo assistente (così sembrerebbe) Lemar Hoskins. Questo Lemar non è nientemeno che Battlestar. Ma chi è? È un amico e compagno d’esercito di John, facente parte dei Bold Urban Commando, che nei fumetti si è sottoposto, sempre insieme a John, al processo di Power Broker per acquisire la super forza. Ripeto, la faccenda dei poteri di John è un pò losca.

Comunque nell’inseguimento non la sfanga nessuno e anche John e Battlestar prendono i cazzottoni. Scopriamo che John Walker è mandato e comandato dal comitato di rimpatrio globale.

Karli Morgethau

Cambio scena, i Flag Smasher sono scappati e trovano rifugio da un sostenitore della loro causa. Si tutto bellissimo per Karli, hanno la merce, sono scappati ma le arriva un messaggio non troppo piacevole che la minaccia di morte; che sia Power Broker?

Intanto Sam e Bucky volano a Baltimora a trovare una vecchia conoscenza di Bucky: Isaiah che nei fumetti è conosciuto come Black Captain America. Mamma mia non smettono di saltare fuori nuovi personaggi in questo episodio, ma Isaiah in particolare andava citato perché scopriamo che anche lui è un super soldato e ha pestato Bucky nel 1951 in Korea. Quindi facciamo un riepilogo:

Super soldati: John Walker, Battlestar?, Bucky, tutti i Flag Smasher e Isaiah.

Sembra quasi che dopo la scomparsa dalla scena di Cap la Marvel abbia voluto tirare fuori super soldati a nastro.

Isaiah

Torniamo a noi, Bucky viene arrestato perché ha saltato una seduta dalla psicologa ma viene rilasciato grazie all’influenza politica di John Walker. Prima di uscire dal commissariato però Sam e Bucky devono fare una chiacchierata con la psicologa per riuscire a chiarire tutte le scorie e le incomprensioni che si sono lasciati dietro dopo i fatti di End game. Un momento molto serio e bello dove vengono fuori le emozioni di entrambi: Bucky è arrabbiato perché Cap confidava in Sam e se Sam ha fallito allora anche lui sente di aver fallito; mentre Sam dice semplicemente di aver fatto quello che più riteneva giusto e chiede a Bucky di accettarlo.

Usciti dalla stazione di polizia si trovano a parlare con John Walker e Battlestar che gli propongono di collaborare per fermare i Flag Smasher. Ma rifiutano e qui viene fuori tutto il marcio di John Walker, ora capiamo chi è veramente, perché dopo il rifiuto ricevuto diventa un vero e proprio bulletto di quartiere e dice a Bucky e Sam di non mettergli i bastoni tra le ruote in tono minaccioso. Posso dire che mi sta sulle palle?

Intanto i Flag Smasher Riescono a scappare da Power Broker, ma chi è? Forse è meglio dire cos’è: nei fumetti Power Broker è un’azienda fondata da Curtiss Jackson dove il dottor Karl Malus aumenta la forza fisica dei clienti a livelli sovrumani dietro pagamento. Il processo era molto pericoloso perché la maggior parte dei pazienti moriva o rimaneva deformata per colpa della droga iniettata. Sempre nei fumetti Power Broker ha dato i poteri a John Walker e Battlestar, che succeda anche nella serie? Spero proprio di si.

Il finale dell’episodio come al solito è veramente eclatante e fa rimanere di stucco, infatti Sam e Bucky si trovano a discutere sul da farsi per rintracciare i Flag Smasher, e per farlo decidono di farsi aiutare da una nostra vecchia conoscenza: ZEMO.

Tutto sommato l’episodio è veramente piacevole, pieno di rivelazioni che si notano solo dopo un’attento rewatch. LA coppia Sam e Bucky funziona veramente bene, l’alchimia la collaborazione è veramente bella. Ora all’inizio della serie sembra che non possano riconciliarsi, ma sono sicuro che lo faranno e verranno fuori degli episodi veramente interessanti.

Spider-Man: No Way Home – Un nuovo costume per Tom Holland

Foto esclusive dal set di Spider-Man: No Way Home mostrano Tom Holland sfoggiare un nuovissimo costume.

Il nuovo costume assomiglia a quello in Far From Home.

Holland ormai è abituato a cambiare tuta. L’attore ha infatti indossato 5 diverse tute: quella creata da lui stesso in Captain America: Civil War e Spider-Man: Homecoming, quella regalatagli da Tony Stark, che possiamo vedere nei film citati prima oltre che in Avengers: Infinity War e Spider-Man: Far From Home, la Iron Spider Suit in Spider-Man: HomecomingAvengers: Infinity War, Avengers: Endgame e Spider-Man: Far From Home, la Night Monkey Suit della S.H.I.E.L.D. che appare in Spider-Man: Far From Home ed infine la tuta che si vede alla fine di Spider-Man: Far From Home, che potrebbe essere proprio quella che verrà mostrata nel nuovo film.

Spider-Man: No Way Home potrebbe avere a che fare col Multiverso e con la trilogia Spider-Man di Sam Raimi e di The Amazing Spider-Man. Questo spiegherebbe perché tra il cast ci siano Jamie Foxx e Alfred Molina. Voci dicono che si stia lavorando al coinvolgimento di Willem Dafoe, Tobey Maguire ed Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto Jon Watts,  e saranno presenti Tom Holland (Peter Parker), Zendaya (MJ), Jacob Batalon (Ned Leeds), Marisa Tomei (May Parker), Tony Revolori (Eugene Thompson), Jamie Foxx (Max Dillon), Alfred Molina (Otto Octavius) e Benedict Cumberbatch (Dr. Strange). Il film verrà rilasciato il 17 dicembre 2021, salvo imprevisti.

Chi è e come è stato creato White Vision – scena post credit ep.8

Nell’episodio 8 di Wandavision c’è una scena post credit veramente d’impatto, un enorme momento finale che si collega ad alcune enormi paure dell’MCU e ad un grande arco fumettistico.

Questo episodio introduce la vera arma senziente dello SWORD, White Vision, che è pronto sicuramente per una resa di conti con il vero visione, quello generato da Wanda. L’introduzione del nuovo villan è veramente d’impatto.

Parlando dal punto di vista burocratico dell’MCU, l’emergere di White Vision è una specifica violazione degli accordi di Sokovia, ma scopriamo chi è e quali sono le sue origini.

Il progetto di Visione allo S.W.O.R.D. è stato chiamato Cararact, la parola non implica solo “visione imperfetta” ma suggerisce anche la rimozione di una certa lucentezza bianca dagli occhi. Esattamente l’effetto inquietante che fa il sintezoide Visione quando viene ucciso da Thanos in Infinity War. 

Ma torniamo al nostro caro direttore Hayward, molto scaltro nel far credere che Wanda abbia trafugato il corpo di Visione dal quartier generale dello S.W.O.R.D. al solo fine di diffamarla e giustificare il suo progetto per bypassare gli accordi di Sokovia e ricostruire Visione come arma devastante; perchè in fondo Cararact (Visione senz’anima) ha bisogno di una ragione per vivere, quindi Hayward sfrutta come arma il dolore di Wanda.

Nel lasso di tempo tra Endgame e WandaVision lo S.W.O.R.D. ha smontato e ricostruito Visione, usando appunto il potere di Wanda come pezzo finale del loro oscuro puzzle e riportandolo in vita in una figura perversa. Ma ci sono ancora interrogativi del come Cararact sia stato ricostruito, dato che nei fumetti il progetto era ad opera di Hank Pym.

COLORAZIONE BIANCA

La versione di Visione creata da Project Cataract è imperfetta, almeno agli occhi di Wanda (e dei fan dell’MCU). È, in effetti, una tabula rasa, legata intrinsecamente all’arco dei fumetti di Vision Quest creato da John Byrne alla fine degli anni ’80. Proprio come Visione è rinato senza emozioni e senza alcun legame alla sua “anima”, la versione dello S.W.O.R.D. è chiaramente ricostruita senza nessuna delle stranezze scomode della vera Visione come la moralità, l’umanità e la volontà di auto-scoperta. È una semplice macchina, programmata dai suoi creatori per mettere in atto missioni senza nulla che rendesse Visione più umano che robot. Come dimostra la sua morte in Infinity War Il colore di Visione è legato direttamente alla sua vitalità: quando muore perde il pigmento, quasi fosse prosciugato del suo sangue. L’implicazione agghiacciante è che la nuova SWORD Vision è un abominio senza vita.

La domanda più grande che rimane per questa Visione è come sia possibile la sua esistenza: ovviamente, è stato stabilito che, mentre Vision dipendeva dalla Gemma della mente, la sua vita non era interamente legata ad essa. Shuri sarebbe stato in grado di separare la Gemma dell’Infinito da lui senza ucciderlo, presumibilmente a costo di alcuni dei suoi poteri. Affinché lo S.W.O.R.D. possa replicare completamente Visione dalle sue parti originali, avrebbero bisogno di una nuova tecnologia per collegare insieme i pezzi del sintezoide smontati in modo specifico, o presumibilmente avrebbero bisogno della Culla della rigenerazione della Dr Helen Cho da Avengers: Age Of Ultron, e una scorta di vibranio per rattopparlo. In breve, la creazione di Visione era così specifica che è difficile immaginare che siano stati in grado di rifarla perfettamente. Il bianco, poi, è anche un cenno ad un processo incompleto che si traduce in una versione diversa di Visione che ha perso parti fondamentali di se stesso.

Ma com’è possibile che lo S.W.O.R.D. abbia riattivato Visione? L’ipotesi più plausibile che ci viene in mente riporta ad una citazione di Bruce Banner sulla creazione di Visione in Avengers: Infinity War: 


La tua mente è composta da sovrapposizioni. Jarvis, Ultron, Tony, io, la pietra. Tutti loro mescolati insieme.


Il tentativo di Banner di alleviare le preoccupazioni di Visione può essere diventata l’opportunità per qualcuno come Hayward di seguire la logica di creazione e di sovrapposizione di più intelligenze artificiali per riportare in vita Visione.

Spider-Ham: Una nuova esilarante Graphic Novel di casa Marvel

Marvel insieme a Scholastic, hanno annunciato la nuova graphic novel “Spider-Ham : Great Power, No Resposibility” (Spider-Ham: grande potere, niente resposabilità) creata da Steve Foxe e Shadia Amin.

Spider-Ham ,dopo la sua comparsa in Spider-Man : Into the Spider-Verse, ha iniziato ad avere una discreta fama all’interno della community. Per questo la Marvel Comics e Scholastic hanno deciso di puntare i riflettori su Peter Porker, creando cosi una nuova graphic novel incentrata su il nostro amichevole percellino di quartiere.

CBR ha rivelato che la data di debutto di Spider-Ham avverrà ad ottobre. La graphic novel, scritta da Steve Foxe e illustrato da Shadia Amin, segue una giornata piena di confusione in cui Peter Porker riceve le “chiavi” di New York City. Anche se il prodotto punta ad un pubblico di età inferiore alla media, chiunque può godersi questa avventura all’insegna del prosciutto.

“Dopo essere stato a lungo deriso dai cittadini di New York , Spider-Ham viene riconosciuto per il suo contributo alla sicurezza della città, ricevendo così dal sindaco le chiavi della città (che essendo in un universo di cartoni animati, queste chiavi permettono il “controllo” delle istituzioni politiche e finanziarie di New York City). Ingenuamente Spider-Ham non sa che dovrà rendere le chiavi al sindaco e non presta molta attenzione nel conservarle, per questo quando quest’ultimo lo richiama per riavere le chiavi, Spider-Ham si accorge di averle perse. Da qui parte l’avventura di Spider-Ham alla ricerca delle chiavi perdute: Le avrà perse nell’inseguimento di Black Catfish? O in mezzo alla rissa contro Green Gobbler? Oppure nella visita alla villa di Croctor Strange? O addirittura all’interno dell’aspirapolvere di May Porker? Chissà? Dovrai leggere il fumetto per scoprirlo! Ma una cosa è certa: Spider-Ham è un’avventura esilarante e piena di azione perfetta per i fan di Spider-Man”.””