Ecco il trailer ufficiale della nuova serie ambientata nel mondo di Guerre Stellari, dal titolo “Star Wars: Skeleton Crew”!
È ora disponibile il trailer ufficiale di Star Wars: Skeleton Crew, che presenta agli spettatori il giovane cast della nuova serie Disney+. Jude Law è la star del cast, ma saranno i quattro giovani attori sperduti in una galassia lontana lontana il motore dello show.
Quando i nostri quattro protagonisti trovano un’astronave sepolta, riescono inavvertitamente a metterla in moto e a imbarcarsi in un’avventura interstellare in cui si imbatteranno in pirati e altri pericoli.
Atterrati in uno spazioporto sconosciuto dopo un viaggio nell’iperspazio, cercano di comprare del cibo con crediti della Vecchia Repubblica. Alcuni soggetti poco raccomandabili cercano di derubarli, e qui interviene il personaggio di Jude Law.
L’attore di Captain Marvel e Animali fantastici – I segreti di Silente interpreta il Jedi umano Jod Na Nawood. L’equipaggio eterogeneo di ragazzi intergalattici, invece, comprende Wim (Ravi Cabot-Conyers), KB (Kyriana Kratter), Neel (Robert Timothy Smith) e Fern (Ryan Kiera Armstrong).
La star di 8 sotto un tetto Jaleel White interpreterà un pirata spaziale di nome Gunter, mentre Nick Frost di Shaun of the Dead(L’alba dei morti dementi) darà voce a SM-33, un droide che, stando a quanto detto da Jude Law, “aiuta i ragazzi con una certa riluttanza” ed è “il primo ufficiale di una nave misteriosa”.
Tra gli altri pirati che si uniscono a Gunter ci saranno Brutus (Frank Tatasciore, performance artist: Stephan Oyoung), Pax (performance artist: Mike Estes), Chaelt (Dale Soules) e Vane (Marti Matulis), che ha già dato filo da torcere a Din Djarin e Greek Karga in The Mandalorian.
Star Wars: Skeleton Crew debutterà con una première di due episodi il 3 dicembre.
Il Quindicesimo Dottore in persona, Ncuti Gatwa, ha confermato che le riprese della S16 di “Doctor Who” inizieranno nel 2025!
La storica serie di Doctor Who è stata rivoluzionata in modo significativo all’inizio di quest’anno, e non solo grazie all’arrivo di Ncuti Gatwa nel ruolo del Quindicesimo Dottore.
Nonostante Doctor Who sia un vero e proprio fenomeno culturale, non c’era ancora stata la conferma del rinnovo della serie per una nuova stagione mediante la partnership con Disney+. All’inizio dell’anno, lo showrunner Russell T. Davies aveva lasciato intendere che la decisione era ancora in bilico.
Gatwa, però, ha recentemente fornito un aggiornamento incoraggiante durante una recente apparizione al Graham Norton Show, rivelando che non solo continuerà a vestire i panni del Dottore, ma che le riprese della terza stagione dell'”Era Disney+” inizieranno nel 2025.
“Sta andando molto bene”, ha rivelato Gatwa. “Abbiamo completato la seconda stagione quest’anno, lo speciale di Natale è in arrivo e gireremo una terza stagione l’anno prossimo”. Lo speciale di Natale 2024, scritto dall’ex showrunner Steven Moffat, vedrà la partecipazione di Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls) in un ruolo misterioso.
La produzione della seconda stagione di Doctor Who sotto il marchio Disney+ è già terminata, anche se non ha ancora una data di uscita precisa. Sia Gatwa che l’attrice di Ruby, Sunday Millie Gibson, torneranno, così come Varada Sethu nel ruolo di una misteriosa nuova companion.
Al Comic-Con di San Diego, di quest’anno è stato annunciato che Doctor Who riceverà una nuova miniserie spinoff, intitolata The War Between the Land and the Sea. Quando una temibile e antica specie emerge dall’oceano, rivelandosi platealmente all’umanità, si scatena una crisi internazionale.
Mentre l’intera popolazione è a rischio, la UNIT entra in azione mentre la terra e il mare sono in guerra. The War Between the Land and the Sea sarà prodotto da Bad Wolf insieme alla BBC e ai BBC Studios for Disney Branded Television.
La serie avrà come protagonisti Russell Tovey (American Horror Story: NYC) e Gugu Mbatha-Raw (Loki), insieme ai veterani di Doctor Who Jemma Redgrave nel ruolo di Kate Lethbridge-Stewart e Alexander Devrient nel ruolo del colonnello Ibrahim.
“Sono davvero fortunato a lavorare con un cast così magnifico”, ha dichiarato Davies in un comunicato stampa in occasione del primo annuncio della serie. “E questo è un dramma enorme, vigoroso ed emozionante che scuoterà il Whoniverse fino alle sue fondamenta. Quando il Dottore è fuori città, l’intera umanità è nei guai”.
Ecco il trailer del nuovo cortometraggio d’animazione Natalizio della Disney, “An Almost Christmas Story”!
Siamo ancora nel pieno della stagione degli spettri, ma le vacanze invernali non sono troppo lontane e Disney+ sta già preparando gli abbonati al periodo natalizio. La Disney ha condiviso il trailer del suo nuovo film di Natale, An Almost Christmas Story, che arriverà su Disney+.
An Almost Christmas Story è un cortometraggio animato del regista David Lowery, che ha già collaborato con la Disney per gli adattamenti live-action Il drago invisibile e Peter Pan e Wendy. Il nuovo cortometraggio natalizio di Lowery è il terzo e ultimo capitolo prodotto dal premio Oscar Alfonso Cuarón, dopo The Shepherd e Le Pupille.
Il film “è ispirato alla storia vera di un piccolo gufo salvato dall’albero di Natale del Rockefeller Center di New York nel 2020″, come si legge nella sinossi. “Il trailer del cortometraggio mostra Moon, un giovane gufo curioso che si ritrova inaspettatamente incastrato in un albero di Natale destinato a Rockefeller Plaza.”
“Nel tentativo di fuggire dalla frenetica città, Moon fa amicizia con una bambina smarrita di nome Luna. Insieme, intraprenderanno un’avventura commovente, scopriranno la magia delle festività natalizie e formeranno un improbabile legame durante il viaggio di ritorno a casa dai loro genitori”.
Il cast comprende Cary Christopher, l’esordiente Estella Madrigal, Jim Gaffigan, Mamoudou Athie, Alex Ross Perry, Gianna Joseph, Phil Rosenthal, Natasha Lyonne e John C. Reilly, che interpreterà quattro canzoni nel film, due delle quali inedite. Gabriela Rodríguez farà da produttrice insieme a Lowery e Cuarón. Il copione è di Jack Thorne e Lowery, la colonna sonora di Daniel Hart e la supervisione creativa di Nicholas Ashe Bateman.
Kenny Ortega, l’icona dietro High School Musical, Descendants e Hocus Pocus, è al timone di un adattamento YA de “Il fantasma dell’Opera”!
Un nuovo adattamento de Il fantasma dell’Opera è in lavorazione presso Disney+, ma con una svolta. Secondo “Deadline”, il film, che è in fase di sviluppo, sarà una rivisitazione in chiave YA dell’omonimo classico gotico di Gaston Leroux, pubblicato a puntate tra il 1909 e il 1910. L’adattamento sarà realizzato dalla Disney Branded Entertainment e da Kenny Ortega, il cui resumé include la regia del primo Hocus Pocus e la regia e coreografia delle serie YA High School Musical e Descendants.
Il romanzo originale de Il fantasma dell’opera è ambientato nel 1880 e racconta la storia di Erik, un genio musicale che, sfigurato, vive sotto il Teatro dell’Opera di Parigi e diventa ossessionato dal soprano Christine, a cui dà lezioni di canto senza mai rivelare il proprio aspetto. Con la manipolazione e la violenza, Erik (il “fantasma”) riesce a renderla la star del teatro, sperando di veder ricambiata la sua devozione.
Nel corso degli anni, questo romanzo è stato molto popolare in termini di adattamenti. La storia è stata trasposta in numerosi film e soprattutto nell’omonimo musical di Andrew Lloyd Webber del 1986. Lo stesso musical ha poi ricevuto un adattamento per lo schermo nel 2004 (adattamento discutibile, nda).
Il musical di Webber ha concluso la sua corsa da record a Broadway l’anno scorso, dopo essere andato in scena per 35 anni consecutivi. Nel 2017, la Universal annunciò l’intenzione di adattare Il fantasma dell’Opera per la sua serie “Dark Universe”, ma il progetto non si è mai concretizzato.
Per quanto riguarda il modo in cui Ortega declinerà l’iconica storia per un pubblico YA, è ancora tutto da vedere. Al momento non è chiaro se la nuova versione dell’amato racconto sarà un musical, né tantomeno se l’adattamento si concentrerà sugli aspetti horror della storia, i quali sono piuttosto oscuri (più del livello di Hocus Pocus, per capirci, nda). Non è nemmeno chiaro se l’intenzione sia quella di trasformare Il fantasma dell’Opera in un franchise come High School Musical e Descendants.
Questa nuova versione non sarebbe nemmeno la prima volta che la Disney adatta la storia per un pubblico YA. Nel 2000 è infatti uscito Il fantasma del Megaplex, un Disney Channel Original Movie basato liberamente sul romanzo di Leroux che ambientava l’azione in un cinema anziché in un teatro dell’opera, tra le altre modifiche apportate alla storia.
Cosa ne pensate? Siete un filo preoccupatə come la sottoscritta? Nell’attesa di saperne di più, sarebbe proprio un buon momento per rivedere The Phantom of the Opera at the Royal Albert Hall – 25th Anniversary Celebration.
Recensione di Deadpool & Wolverine, il nuovo film Marvel che conclude la trilogia con protagonista Ryan Reynolds, stavolta con Hugh Jackman
Dati gli ultimi esiti della Marvel, sono andato in sala con aspettative bassissime. La formula personaggi nuovi con vecchie comparse ho sempre fatto fatica a concepirla, a credere in quello che vedevo sullo schermo, dunque vedere Hugh Jackman di nuovo in costume mi faceva proprio strano.
Ma per fortuna nemmeno la Marvel sembra molto convinta di questa strada, o meglio ha deciso, almeno in questo caso, di non prendersi sul serio. E lo ha fatto col personaggio che più poteva cavalcare questa onda, ossia Deadpool, con la sua inconfondibile quarta parete.
Deadpool & Wolverine è infatti una gran cazzatona, un pretesto per far menare per bene due personaggi Marvel, vederli prendersi a pizze e vedere tanto sangue. In questo per me Shawn Levy è stato molto bravo, regalandoci sequenze davvero fighissime, tanto che pareva di vedere Mortal Kombat (il videogioco, non il film).
Il punto debole è inevitabilmente la scrittura, che seppur funzioni, lascia molto perplessi sulla sua validità. Per intendersi, se i personaggi non fossero quelli ma altri, qualsiasi produttore avrebbe bocciato una sceneggiatura che si basa su un personaggio il cui passato non vediamo mai e uno il cui desiderio scatenante è accennato all’inizio del film e basta. Insomma, un arraffazzonamento di idee che non sono sbagliate ma poco valide.
A partire da Deapool che vuole entrare negli Avengers, all’ancora universale, al Mister Paradox, il ripper temporale, alla sorella di Xavier e al vuoto della Fox. Troppe cose presentate in un terzo capitolo della saga e tanta, tanta sospensione dell’incredulità, che anche loro sono consapevoli di aver richiesto ma non tutti sono disposti a concedere.
E poi purtroppo si torna sempre lì, il messaggio finale, la conclusione dell’arco narrativo dei personaggi è talmente banale e tirato, che si rimpiangono i vecchi film. Va bene che la Marvel è questo, ma credo che ancora si possano raccontare delle belle storie con questi personaggi, storie profonde e che hanno un bel messaggio da veicolare.
In conclusione, un film divertente e spensierato con scene d’azione davvero fighissime, ma con una trama davvero risicata e che lascia davvero perplessi. Un pretesto per far picchiare Deadpool & Wolverine e prendere in giro la Disney come la Fox. Un terzo capitolo non all’altezza dei primi due ma che regala tanto intrattenimento.
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È stato rivelato alla presentazione dei Disney Upfronts che la serie del MCU, Ironheart, debutterà su Disney+ nel 2025
Dopo numerosi ritardi, alla presentazione dei Disney Upfronts di oggi è stato confermato che la serie del MCU Ironheart debutterà finalmente su Disney+ nel 2025, grazie a un trailer mostrato agli inserzionisti presenti all’evento.
Il trailer, ci dispiace dirlo, non è ancora stato pubblicato online e non ha mostrato molto, ma ha mostrato alcune brevi immagini della lotta di Riri Williams (Dominique Thorne) per costruire la sua armatura. E ci dà un’idea di dove la serie potrebbe riprendere la storia di Riri: come giovane studentessa del MIT, la vediamo rubare vari pezzi di ricambio in giro per il campus e poi essere cacciata dall’istituto per questo.
Per chi ha familiarità con i fumetti, questa non dovrebbe essere una grande sorpresa, dato che la storia delle origini di Riri la vede lasciare la scuola dopo essere stata accusata di furto. Il resto del trailer è costituito, beh, da un paio di inquadrature della tuta di Ironheart.
Thorne e il co-protagonista Anthony Ramos sono saliti sul palco degli Upfronts per mostrare il filmato.
“È una studentessa del MIT che costruisce la propria versione di un’iconica tuta da supereroe”, ha esordito Thorne.
“Finché le cose non vanno completamente storte e incontra il mio personaggio cattivo”, ha continuato Ramos. Come confermato al D23 2022, Ramos interpreterà Parker Robbins, meglio conosciuto come il supercriminale The Hood.
L’interpretazione di Riri da parte di Thorne è stata introdotta per la prima volta in Black Panther 2022: Wakanda Forever, ma da allora non abbiamo più visto il personaggio nel MCU. La serie è stata rivelata per la prima volta nel 2020, quando la Disney ha presentato una lista di serie per l’allora nascente servizio di streaming.
La conferma che Ironheart debutterà finalmente nel 2025 potrebbe non sembrare immediatamente una notizia importante, ma l’annuncio ha un peso maggiore alla luce dei commenti dell’amministratore delegato della Disney Bob Iger. Mentre l’azienda mira a limitare la produzione della Marvel, Iger ha dichiarato in una recente conferenza stampa che la Disney si limiterà a non più di due show del MCU all’anno.
Nel corso dell’Upfront è stato inoltre confermato che l’altrettanto atteso Daredevil: Born Again debutterà nel marzo 2025. Se la Disney si atterrà alle dichiarazioni di Iger, ciò significa che gli unici show del MCU in uscita l’anno prossimo saranno Daredevil: Born Again e Ironheart.
Ecco le serie tv in uscita a maggio 2024: tra queste spiccano “Star Wars – Tales of the Empire” e “Celebrity Hunted” St.4
Ecco le serie tv in uscita a maggio 2024: tra queste spiccano “Star Wars – Tales of the Empire” e “Celebrity Hunted” St.4
“Acapulco” St.3, (1 maggio) – AppleTV+ Nella terza stagione di “Acapulco”, è tempo di riconciliare gli errori del passato con nuovi entusiasmanti inizi. Nel presente, un Maximo più anziano (Eugenio Derbez) si trova a ritornare a un Las Colinas che non riconosce più. Mentre nel 1985, il Maximo più giovane (Enrique Arrizon) continua la sua scalata al successo, mettendo potenzialmente a repentaglio tutte le relazioni che ha costruito con tanta fatica.
“Star Wars – Tales of the Empire”, (4 maggio) – Disney+ Star Wars: Tales of the Empire è un viaggio in sei episodi nel temibile Impero Galattico attraverso gli occhi di due guerrieri che percorrono strade differenti, ambientate in epoche diverse. Dopo aver perso tutto, la giovane Morgan Elsbeth attraversa il mondo imperiale in continua espansione per seguire un percorso di vendetta, mentre l’ex Jedi Barriss Offee fa ciò che deve per sopravvivere a una galassia in rapida evoluzione. Le scelte che faranno determineranno i loro destini.
“Celebrity Hunted” St.4, (6 maggio) – Prime Video La quarta stagione di Celebrity Hunted – Caccia all’uomo vedrà darsi alla fuga e cercare di non farsi catturare da un team di “cacciatori” otto personaggi di spicco del panorama italiano: l’attore Raoul Bova in coppia con la moglie, l’attrice Rocío Muñoz Morales, la modella e star televisiva Belen Rodriguez in coppia con la sorella, la modella e influencer Cecilia Rodriguez, i rapper Guè e Ernia, i comici Herbert Ballerina e Brenda Lodigiani.
“Maxton Hall”, (9 maggio) – Prime Video La serie è basata sul bestseller “Save Me” di Mona Kasten. Ruby viene involontariamente a conoscenza di un incredibile segreto nella scuola privata di Maxton Hall. L’arrogante erede milionario James Beaufort entra in contatto con l’arguto studente Ruby e, nel bene o nel male, è determinato a metterlo a tacere. Il loro scambio appassionato di parole improvvisamente accende una scintilla…
“Il tatuatore di Auschwitz”, (10 maggio) – Sky Un amore nato nel più oscuro dei luoghi, in uno dei momenti più bui della storia. Il Tatuatore di Auschwitz – ispirata all’omonimo romanzo bestseller internazionale di Heather Morris – è la nuova serie Sky Original che racconta la storia di Lali e Gita Sokolov, due prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz durante la Seconda guerra mondiale. Disponibile in esclusiva su Sky dal 10 maggio.
“Bridgerton”, (16 maggio) – Netflix Daphne Bridgerton, figlia maggiore della potente famiglia Bridgerton, fa il suo debutto nel competitivo mercato matrimoniale di Regency London. Sperando di seguire le orme dei suoi genitori e trovare il vero amore, le prospettive di Daphne inizialmente sembrano non essere messe in discussione.
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Le serie storiche sono la tua passione? Ecco le 20 migliori serie storiche da vedere assolutamente secondo noi
La storia è la tua passione? Le serie o i film storici sono pane quotidiano per te? Oppure semplicemente ti piacciono le storie vere? Ecco a voi le top 20 serie storiche da vedere assolutamente secondo noi.
20) L’amica geniale
Questa è una serie televisiva di successo in Italia: “L’amica geniale”. Basandosi sui celebri libri di Elsa Ferrante, il regista Saverio Costanzo ha intrapreso un progetto ambizioso con una produzione che coinvolge Italia e Stati Uniti. In Italia, la serie è stata trasmessa su Rai, mentre negli USA è stata trasmessa su HBO. La trama si concentra sul legame unico tra Elena Greco e Raffaella Cerullo, cresciute a Napoli negli anni ’50. I libri hanno ottenuto un grande successo, quindi c’era già molta attesa per la serie prima della sua uscita. Tuttavia, l’adattamento televisivo ha superato brillantemente il test. Le atmosfere realistiche dei quartieri napoletani degli anni ’50 rivivono sullo schermo grazie a una sceneggiatura incisiva e a una scenografia altrettanto coinvolgente.
19) The Marvelous Mrs Maisel
Tra le opere di spicco nel catalogo di Amazon Prime, troviamo senza dubbio “The Marvelous Mrs. Maisel”. Si tratta di un drama ambientato negli anni Cinquanta, caratterizzato da un tono leggero e da una commedia spensierata, arricchita da alcune sfumature più drammatiche e profonde. La protagonista, la signora Maisel, è una giovane donna ebrea casalinga che vive a New York alla fine degli anni Cinquanta. La trama ha inizio da un punto di svolta: la sua vita, fino ad allora monotona e vissuta nell’ombra di un marito poco talentuoso, subisce una svolta drastica quando viene a conoscenza del tradimento del coniuge. Decide quindi di ubriacarsi e di esibirsi su un palco, attirando l’attenzione di tutti. Da quel momento in poi, le sue giornate prendono una piega totalmente diversa. “The Marvelous Mrs. Maisel” è una serie leggera e divertente, che racconta la storia di una donna determinata a farsi strada nella società, nonostante i pregiudizi e le critiche degli altri.
18) The Knick
Se state cercando una serie che fonde abilmente elementi di medical drama, storia e questioni razziali, “The Knick” è la scelta perfetta. Ambientata nella New York dei primi del Novecento, in un contesto fortemente segnato dall’odio razziale, dove le persone di colore sono regolarmente discriminate, sfruttate, insultate e maltrattate. Il dottor Edwards (interpretato da André Holland), un medico afroamericano che ha studiato in Europa, non fa eccezione. Isolato dai suoi colleghi e costretto a sopportare l’ostilità dilagante nei corridoi dell’ospedale, dimostrerà il suo valore attraverso azioni concrete. “The Knick” esplora tematiche sociali, come l’ascesa della classe dominante in una città ricca di contraddizioni, ma si concentra anche sugli sviluppi medici del tempo, offrendo una rielaborazione coinvolgente del genere medical drama in un contesto storico. Tuttavia, il vero punto di forza dello show è il dottor John Thackery, interpretato in modo straordinario da Clive Owen. Tossicodipendente, geniale e anticonformista, Thackery rappresenta il personaggio più affascinante di “The Knick”, il cui percorso va dal delirio di onnipotenza alla rovina.
17) Mrs. America
Cambiamo sia luogo che epoca, per immergerci in un altro eccellente period drama. “Mrs. America” si colloca tra i titoli più recenti e pregevoli della classifica. Si tratta di una miniserie composta da 9 episodi, con Cate Blanchett tra i protagonisti. Disponibile su TIMvision dall’autunno scorso, la serie racconta l’America degli anni ’60 e ’70, durante una fervente battaglia per l’emancipazione femminile. Il cuore del progetto è la lotta per l’approvazione dell’ERA, l’Equal Rights Amendment, un emendamento che avrebbe garantito la piena uguaglianza di genere. Tuttavia, la serie mette in contrasto due fazioni opposte all’interno del movimento femminile. Da un lato, le femministe progressiste che sostengono l’approvazione dell’ERA, dall’altro le casalinghe più conservatrici impegnate nella campagna Stop-ERA. “Mrs. America” esplora due Americhe divergenti, ideologicamente distinte, e il suo lancio durante l’anno delle elezioni presidenziali del 2020 ha sicuramente contribuito al suo successo.
16) I Tudors
E non possiamo dimenticare il dramma sulla vita sontuosa e dissoluta di Enrico VIII. Interpretato da Jonathan Rhys-Meyers, anche se non del tutto conforme al vero aspetto del re, il ruolo gli ha comunque portato grande successo. “I Tudors” ci trasporta nella corte dell’Inghilterra durante il regno di Enrico VIII, quando il re intratteneva i suoi giochi politici e affrontava le sue relazioni amorose. La serie è ricca di dettagli accurati, ma non è solo questo a renderla popolare. Le scene di sesso e violenza, insieme ai complessi intrecci sentimentali presenti lungo tutte e quattro le stagioni, sono ciò che maggiormente affascina il pubblico. Molte produzioni successive hanno seguito il modello de “I Tudors”, concentrandosi su questo mix di sentimentalismo, eventi storici e sequenze intense.
15) I Borgia
Il fascino delle vicende della famiglia Borgia ha trovato spazio anche in questa classifica. La vita nella Roma papale durante il Rinascimento era un turbine di lussuria, avidità, desiderio di potere e intrighi politici. Sacro e profano si intrecciano costantemente in questo dramma, che ruota attorno alle storie di personaggi realmente esistiti, individui senza scrupoli e ambiziosi coinvolti in battaglie per il controllo e relazioni amorose che spesso sfiorano il melodrammatico. Le scene di sesso, fortemente suggestive, seguono il modello dei Tudors e talvolta sono state oggetto di censura. La precisione storica viene talvolta sacrificata sull’altare del sentimentalismo, quasi come in una telenovela, ma questo approccio riesce comunque a catturare il pubblico e ad appassionarlo alle vicende dei vari personaggi.
14) Vikings
Torniamo al periodo medievale con un altro titolo fondamentale di questa classifica: “Vikings”. È una delle serie più acclamate degli ultimi tempi e una delle più riuscite nel suo genere. L’epopea dei vichinghi prende vita a partire dai sogni di espansione di Ragnar Lothbrok, leggendario condottiero vichingo, che costituiscono il nucleo della trama della serie. “Vikings” introduce elementi sovrannaturali nella narrazione, pur mantenendosi lontana dal fantasy. Riti pagani si intrecciano con eventi storici realmente accaduti, raccontati con una buona dose di azione e pathos. I personaggi sono sviluppati con grande attenzione al loro profilo psicologico, una caratteristica prioritaria per gli autori che privilegiano la profondità dei personaggi rispetto agli intrighi melodrammatici per catturare il pubblico. Le sei stagioni di “Vikings” rappresentano un esempio eccellente di televisione di qualità e un progetto imprescindibile in una classifica come questa.
13) Romanzo criminale
Un’altra serie italiana che non poteva mancare in questa classifica è “Romanzo Criminale”, che ha lasciato un segno indelebile nella televisione made in Italy. Si tratta di una storia potente che ripercorre le gesta della banda della Magliana, una figura di spicco nella criminalità romana tra gli anni Settanta e Ottanta. Questa serie è considerata uno dei migliori prodotti televisivi italiani di sempre, grazie alla forza dei suoi protagonisti, alla trama avvincente e al genere crime che riesce a coinvolgere sempre un vasto pubblico. Ma soprattutto, “Romanzo Criminale” ci offre uno sguardo chiaro sul nostro passato più recente. Non ha nulla da invidiare alle produzioni americane. Questo lavoro ha il grande merito di aver costretto la critica a valutarlo allo stesso livello delle proposte americane e ha anche aperto le porte del cinema e della televisione agli attori che hanno interpretato i suoi protagonisti.
12) Boardwalk Empire
Una serie che purtroppo non ha goduto di grande fortuna, soprattutto dalle nostre parti, è “Boardwalk Empire”. È un vero peccato perché offre un affresco davvero notevole dell’America durante il Proibizionismo. Atlantic City è la protagonista nascosta di questa storia, che ci mostra il lato oscuro e drammatico della vita criminale, con la pressione della mafia italo-americana, le collusioni politiche e gli intrighi di potere. Steve Buscemi interpreta in modo magistrale Enoch “Nucky” Thompson, un personaggio paradigmatico, in bilico tra il mondo legale e quello illegale. Se non avete ancora avuto l’occasione di vederla, questo è il momento perfetto per recuperarla.
11) The Pacific
“The Pacific” è stata prodotta da Tom Hanks e Steven Spielberg ed è un’altra serie incentrata sugli eventi reali della Seconda guerra mondiale. Sebbene meno potente di “Band of Brothers”, è comunque ben diretta e ben scritta. Segue lo stesso approccio di “Band of Brothers”, ma cambia lo scenario: ci trasferiamo dal fronte europeo a quello del Pacifico, dove si combattevano battaglie altrettanto violente e drammatiche. Pur non raggiungendo le vette di “Band of Brothers”, “The Pacific” offre un ulteriore assaggio di maestria nella regia e nella scrittura.
Se siete affascinati dalle storie di avventure in mare, “Black Sails” è senza dubbio la serie più coinvolgente e potente mai realizzata finora. Originariamente concepita come prequel de “L’Isola del tesoro” di Robert Louis Stevenson, si trasforma rapidamente in un’epopea dei pirati a sé stante. Molti dei personaggi presenti nella serie sono realmente esistiti, così come il tentativo di rendere Nassau una sorta di Repubblica dei pirati. Tuttavia, al di là della fedeltà alla trama storica, “Black Sails” si distingue per il suo racconto ricco di tensione emotiva, per le scene d’azione coinvolgenti e per i dialoghi straordinari che ci permettono di esplorare le molteplici sfaccettature di ogni protagonista in questa fantastica storia.
9) The Crown
“The Crown” è davvero una perla assoluta, soprattutto per gli appassionati di storia e di drammi reali. Questa serie, prodotta da Netflix, narra la vita e il regno della regina Elisabetta d’Inghilterra ed è considerata una delle migliori degli ultimi anni. La sua attenzione ai dettagli, la profondità dei personaggi, l’accuratezza dell’ambientazione e la maestria delle riprese la rendono una vera gemma tra le proposte più recenti. La storia di Elisabetta inizia alla fine della Seconda guerra mondiale e si estende fino ai giorni nostri. La serie è in grado di catturare facilmente l’attenzione del pubblico, anche perché molti dei protagonisti sono ancora vivi e gli eventi narrati fanno parte del nostro patrimonio storico recente.
8) Spartacus
Nel gennaio del 2010, la rete televisiva Starz ha lanciato le prime puntate di “Spartacus”, una delle migliori serie TV sul mondo dei gladiatori romani. Composta da tre stagioni e andata avanti fino al 2013, “Spartacus” ha narrato le gesta del trace Spartaco, un soldato disertore catturato dai Romani e condannato a morte nell’arena. La storia si svolge nel 73 a.C., durante l’epoca della Repubblica romana, e cerca di ripercorrere gli eventi di quegli anni. Come molte altre produzioni di Starz, anche questa serie non ha lesinato sulla brutalità e sulla violenza nelle scene di combattimento, così come nelle scene di sesso. Quando è stata trasmessa per la prima volta in Italia, alcune scene sono state tagliate, ma esiste comunque una versione integrale delle tre stagioni. La serie ha anche dovuto affrontare un imprevisto e doloroso cambio di attore protagonista. Andy Whitfield, che ha interpretato il primo Spartaco, ha dovuto abbandonare la produzione a causa di una malattia che lo ha poi portato alla scomparsa prematura. Al suo posto, per il ruolo del protagonista, è stato scelto Liam McIntyre.
7) Peaky Blinders
Con “Peaky Blinders” facciamo un salto indietro di quasi un secolo, immergendoci nella Birmingham degli anni Venti. Questa serie in costume mescola sapientemente il genere storico con quello gangster. Thomas Shelby è un personaggio complesso e intrigante, impossibile da non seguire con grande curiosità. Nell’Inghilterra del primo dopoguerra, la povertà si traduceva spesso in crimine violento e chi riusciva a imporsi poteva ottenere grandi fortune. La storia della famiglia Shelby si dipana attraverso mille faide, alleanze e disavventure che coinvolgono i suoi protagonisti.
6) La regina degli scacchi
Una delle proposte più acclamate del 2020 è stata una miniserie in sette episodi ispirata al romanzo di Walter Tevis e con Anya Taylor-Joy nel ruolo di protagonista. Netflix ha lanciato “La regina degli scacchi”, una serie con una trama originale e un successo tutto da confermare. Ambientata negli anni Cinquanta, la serie segue le vicende di Beth, una ragazzina orfana dotata di un talento straordinario per gli scacchi. “La regina degli scacchi” sembrava destinata a un pubblico di nicchia, ma Scott Frank e Allan Scott sono riusciti a renderla attrattiva per gli amanti di tutti i generi grazie alla tensione emotiva e alla profondità psicologica della scrittura, che evita la banalità e dipinge un ritratto delicato e complesso di una protagonista assolutamente originale.
5) Downton Abbey
“Downton Abbey” è davvero un cult della televisione, tanto che è entrato nel Guinness dei primati come lo show dell’anno più acclamato dalla critica. Le vicende della famiglia Crawley si dipanano lungo un arco temporale che inizia con l’affondamento del Titanic e si estende nei primi decenni del XX secolo. La prima puntata è andata in onda nel 2010, ottenendo un enorme successo. Le avventure dei membri della famiglia e dei servitori della tenuta dello Yorkshire hanno subito appassionato un vasto pubblico di fan, contribuendo a rendere la serie una delle più seguite e amate della televisione britannica di tutti i tempi.
4) The Americans
“The Americans” è un altro pilastro imprescindibile della televisione. La serie racconta la storia della famiglia Jennings, apparentemente normale e tranquilla, ma composta in realtà da due spie sovietiche che operano sotto falsa identità negli Stati Uniti durante la Guerra fredda. Keri Russell e Matthew Rhys hanno interpretato con grande sensibilità una coppia di coniugi alle prese non solo con i problemi tipici di ogni famiglia, ma anche con una battaglia segreta e pericolosa nel mondo dello spionaggio. La serie è ricca di adrenalina e tensione, tenendo gli spettatori con il fiato sospeso fino all’ultimo istante.
3) Chernobyl
“Chernobyl” apre la top 3, una miniserie che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso raccontando il disastro nucleare. È un racconto incredibilmente intenso, capace di toccare profondamente chiunque lo guardi. Le conseguenze del disastro si fanno sentire, penetrando nell’animo dello spettatore grazie a scene visivamente potenti che cercano di restituire la crudele realtà di ciò che il disastro ha lasciato dietro di sé. “Chernobyl” è angosciante e terribile, con corpi mutilati, macerie e intere zone abbandonate che ne fanno i protagonisti. Pochissime serie TV riescono a colpire così duramente lo spettatore. “Chernobyl” lascia un segno indelebile, come le cicatrici di quell’enorme tragedia.
2) Mad Men
A un passo dalla vetta non poteva che esserci un capolavoro assoluto. Con un cast di interpreti straordinari, Mad Men è una serie che ha fatto record di ascolti. Acclamata dal pubblico, elogiata dalla critica, vincitrice di diversi Golden Globe, è stata in grado di imporsi come un vero è proprio cult. Mad Men ha fatto moda, ha fatto tendenza, ha ispirato stili successivi. I personaggi che affollano i corridoi e gli uffici della Sterling & Cooper creano un legame di vicinanza con lo spettatore, che ne segue le vicissitudini per sette stagioni. Don Draper è divenuto un simbolo, al pari di Walter White, un modello da imitare nello stile, nella postura, nei suoi tratti meno luminosi. Mad Men segue praticamente un decennio di storia americana, dalla campagna elettorale che vede contrapporsi Kennedy e Nixon, alla crisi missilistica di Cuba, l’assassinio di Kennedy e così via. Nonostante la storia scorra solo sullo sfondo, quello che ne viene fuori alla fine è un quadro molto coerente e convincente dell’America degli anni Sessanta.
1) Band of Brothers
E al primo posto, ecco un’altra perla di rara bellezza. L’idea di Seteven Spielberg e Tom Hanks, che come abbiamo visto ha compreso anche The Pacific, era un progetto ambizioso e ben strutturato. Le opere televisive sulla Seconda guerra mondiale in genere riescono a funzionare sempre piuttosto bene. Ma questa serie fa qualcosa di più. La regia è a dir poco spettacolare e il racconto di questo manipolo di uomini, fratelli al fronte, che sbarcano in Europa per liberarla dai nazisti, si impreziosisce con una scrittura che difficilmente cede ai luoghi comuni o alla retorica fine a se stessa. Band of Brothers è una serie accurata e travolgente, che ha saputo raccontare il fronte meglio di tanti altri esperimenti televisivi e che non ha nulla da invidiare al grande schermo per potenza narrativa e di immagini.
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Sembra che Disney+, come Netflix e Max, inizierà a giugno la sua caccia alle streghe per diminuire la condivisione delle password
Sebbene Disney abbia già aggiornato il contratto di abbonamento al suo servizio di streaming Disney+, l’azienda ha in programma di reprimere la condivisione delle password con persone che vivono al di fuori dell’abitazione del titolare dell’account, nel giro di pochi mesi.
In un’intervista alla CNBC, l’amministratore delegato della Disney Bob Iger ha annunciato che la Disney “lancerà la [sua] prima vera incursione nella condivisione delle password” a giugno. Iger ha spiegato che il lancio inizierà “solo in alcuni Paesi in alcuni mercati”, ma non ha specificato quali; tuttavia, ha menzionato che l’applicazione della condivisione delle password si espanderà a tutti gli abbonati entro settembre di quest’anno.
A gennaio, Disney ha aggiornato e notificato agli abbonati di Disney+ le recenti modifiche al contratto di abbonamento, prima che entrassero in vigore circa due mesi dopo. Disney si unisce a una lista crescente di servizi di abbonamento che hanno iniziato a ridurre la condivisione delle password sulle loro piattaforme.
Il primo servizio di streaming a farlo è stato Netflix; sebbene sembrasse che si trattasse di un auto-sabotaggio, il risultato si è rivelato l’esatto contrario. L’anno scorso, Netflix ha registrato un significativo aumento degli abbonati dopo aver iniziato un processo di repressione della condivisione delle password e aver aumentato il prezzo di alcuni dei suoi livelli di abbonamento. In seguito a questa notizia, Warner Bros. Discovery ha annunciato di avere in programma di iniziare un blocco della condivisione delle password per il suo servizio di abbonamento Max.
L’annuncio arriva più di una settimana dopo che Disney ha unito le app Disney+ e Hulu negli Stati Uniti, dopo che l’anno scorso ha acquistato da Comcast la quota rimanente di Hulu. Si tratta di una mossa che non solo combina la cronologia degli ascolti di entrambe le piattaforme se si possiede il pacchetto Disney+, ma consolida le librerie di entrambi i servizi di streaming in Disney+.
Ecco le serie tv in uscita ad aprile 2024: tra queste spiccano “Lol: Chi ride è fuori”, “Fallout” e “Thank You, Goodnight”
“Lol: Chi ride è fuori” St. 4, (1 aprile) – Prime Video Torna lo show dei record con un cast di professionisti della risata: Diego Abatantuono, Loris Fabiani, Edoardo Ferrario, Angela Finocchiaro, Maurizio Lastrico, Aurora Leone, Lucia Ocone, Giorgio Panariello, Claudio Santamaria, Rocco Tanica. Ad osservare l’esilarante gara comica dalla control room, l’arbitro e conduttore Fedez, affiancato dal co-host Frank Matano, e da Lillo Petrolo, nel ruolo di overacting coach.
“Crooks”, (4 aprile) – Netflix Una serie drammatica dai toni cupi, scritta dal team di sceneggiatori Benjamin Hessler, Marvin Kren e Georg Lippert e con la regia di Cüneyt Kaya e Marvin Kren. Ambientata sullo sfondo di Berlino e della regione bavarese, la serie è incentrata su un padre di famiglia il cui passato torna a perseguitare lui e la sua famiglia.
“La mia amica vampira”, St. 2 (4 aprile) – Netflix Il giorno del suo tredicesimo compleanno, Carmie scopre di essere metà umana e metà vampira e di avere poteri leggendari che le complicano la vita a scuola. In uscita la seconda stagione.
“Ripley”, Miniserie (4 aprile) – Netflix La storia, ambientata all’inizio degli anni ’60, racconta le vicende di un diabolico truffatore di New York di nome Tom Ripley, assunto da un uomo facoltoso con l’obiettivo di recuperare Dickie, il figlio vagabondo scappato in Italia. Per Ripley inizia così un viaggio tumultuoso, ricco di colpi di scena, inganni e omicidi.
“Kiseiju”, (5 aprile) – Netflix Shinichi, studente, vive con i genitori in un tranquillo quartiere di Tokyo. La sua vita cambia quando creature parassite compaiono sulla Terra e iniziano ad introdursi nel cervello degli esseri umani passando dalle orecchie e dal naso.
“Anthracite”, (10 aprile) – Netflix Una storia a metà tra il crime e il drammatico dove un omicidio riaccende la luce su un suicidio di massa accaduto 30 anni prima lanciando la caccia al vero responsabile, non solo il più plausibile.
“Il sequestro del volo 601″, (10 aprile) – Netflix Dopo il dirottamento di un aereo, due assistenti di volo cercano di avere la meglio sugli assalitori durante un’intensa trattativa in aria e a terra. Tratto da una storia vera.
“Fallout“, (11 aprile) – Prime Video Basata su uno dei più grandi franchise di videogiochi di tutti i tempi, Fallout è la storia di chi ha e chi non ha in un mondo in cui non è rimasto quasi più nulla. 200 anni dopo l’apocalisse, i tranquilli abitanti dei lussuosi rifugi antiatomici sono costretti a tornare nell’infernale paesaggio contaminato dalle radiazioni che i loro antenati si sono lasciati alle spalle e con stupore scoprono che ad attenderli c’è un universo incredibilmente complesso, allegramente bizzarro e estremamente violento.
“Briganti”, (23 aprile) – Netflix 1862, Sud Italia. Filomena, di origini contadine, è sposata con un ricco possessivo e violento. Ribellandosi al suo destino è costretta a rifugiarsi nei boschi popolati da pericolosi briganti, non prima di essersi impossessata della mappa per l’introvabile Oro delle Camicie Rosse. Lì viene catturata dalla banda Monaco, proprio mentre sulle sue tracce si mette un audace e misterioso cacciatore di taglie, Sparviero. In un Sud Italia impoverito e sfruttato dall’occupazione piemontese i destini di Filomena e Sparviero si uniranno in un’epica caccia al mitico tesoro, che vedrà i briganti contro l’appena costituito Regno d’Italia, ma anche briganti contro briganti.
“Thank You, Goodnight: The Bon Jovi Story”, (26 aprile) – Disney+ Il progetto racconterà i primi 40 anni della storia della band e includerà all’interno contenuti e interviste a tutti i membri passati e presenti del gruppo.
“Asunta”, (26 aprile) – Netflix La storia vera dell’omicidio di Asunta Basterra, uno dei casi più scioccanti avvenuti in Spagna nel 2013. La serie sarà composta da una sola stagione ed è una produzione spagnola pronta a debuttare sulla piattaforma di streaming prestissimo.
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La Disney ha rilasciato il primo trailer di X-Men ’97 e ha confermato la data di uscita per il 20 marzo 2024 su Disney+.
Il nuovo trailer della serie animata X-Men ’97, rivela come gli X-Men raccolgono i pezzi dopo l’apparente morte del Professor X alla fine dell’amatissima serie animata originale degli anni Novanta.
Tornano diversi membri del cast originale, tra cui Ciclope, Wolverine, Gambit, Tempesta, Alfiere, Bestia e Rogue. In assenza del Professor X, Ciclope sembra essere al comando, fino a quando Magneto non si fa vivo reclamando tutto ciò che Charles Xavier possedeva.
Vale la pena notare che X-Men ’97 riceverà un fumetto prequel che debutterà il 27 marzo 2024. Il fumetto di X-Men ’97 è scritto da Steve Foxe e disegnato da Salva Espin. Foxe ed Espin hanno precedentemente collaborato a X-Men ’92: House of XCII, una serie che esplora un universo in cui gli eventi di House of X del 2019 si svolgono con il cast di X-Men: The Animated Series. Foxe ha anche scritto libri recenti sugli X, come Dark X-Men e Dead X-Men. Il fumetto X97 è stato progettato per colmare il divario tra la serie animata originale e il suo imminente revival, anticipando nuove rivelazioni su personaggi come Wolverine, Tempesta e Jubilee.
La serie di “Percy Jackson” presenta alcune modifiche rispetto ai libri, ma non fanno che renderlo un degno adattamento (spoiler ep 5)!
L’aspetto forse più criticato del film di Percy Jackson degli anni 2010 è stato l’abbondanza di deviazioni dal materiale di partenza. Mentre la serie televisiva Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo presenta alcuni cambiamenti rispetto ai libri, la serie nel suo complesso è molto più fedele alla storia, allo spirito e ai personaggi dei libri originali di Rick Riordan.
Dal cast che rispecchia meglio le controparti dei libri, alla trama di fondo del fulmine di Zeus, la prima stagione di Percy Jackson è quella che molti considerano un perfetto adattamento dei libri. E i cambiamenti apportati alla serie non fanno altro che migliorare la storia.
Uno di questi ha a che fare con il dio delle fucine, Efesto. Nell’episodio 5, per ottenere lo scudo di Ares, Percy si sacrifica sedendosi su un trono d’oro da cui non potrà più alzarsi. Mentre Annabeth cerca di liberarlo, si presenta Efesto in persona, che cerca di convincerla ad andarsene con lo scudo per riottenere il favore di sua madre.
Quando lei pronuncia un accorato discorso su come gli dei ragionano e si trattano a vicenda, concentrati solo su gloria e potere, e di come Percy fosse migliore di così, Efesto sceglie di liberarlo.
Parlando con “TV Insider”, Riordan ha spiegato la scelta di inserire Efesto in questa scena, nonostante nei libri il dio non compaia fino al quatro titolo della serie, La battaglia del labirinto. L’autore ha spiegato come la precoce apparizione di Efesto nella serie televisiva contribuisca a riflettere la mentalità del suo personaggio in modo rilevante per l’intera serie.
“Anche se per pochi istanti, interagisce con i nostri giovani [eroi] in un modo che ci dice che forse lui è uno degli dei che capisce davvero, che vede tutte le sciocchezze dell’Olimpo, vede oltre, sa che si tratta di un’illusione e simpatizza con i semidei.”
“Ha cuore e si vede che indossa apertamente il dolore delle sue esperienze. E penso che sia una cosa bellissima di lui. In qualche modo è immortale, onnipotente, ma anche fragile, e questo lo rende in qualche modo più umano.”
L’aver anticipato la sua prima apparizione all’inizio della storia lo definisce come personaggio molto prima che diventi rilevante per la trama. In più, il suo debutto precoce rafforza uno dei temi centrali della serie, ovvero come come gli dei si trattino ingiustamente tra di loro, e come alcuni, in particolare, lo sappiano fin troppo bene.
Vista la portata di questo cambiamento, ci sono le premesse perché i restanti episodi di Percy Jackson introducano modifiche simili, al servizio del messaggio della storia. Magari anche altri personaggi potrebbero ricevere un introduzione precoce.
Ciò che fa funzionare i cambiamenti all’interno della serie è che non alterano gli eventi per il gusto di farlo, bensì per enfatizzare ulteriormente la storia che viene raccontata. Gli eventi principali rimangono invariati, mentre le modifiche minori li rendono più coinvolgenti o rilevanti dal punto di vista tematico.
Con l’uscita della serie “Echo” è stata inaugurata l’etichetta “Marvel Spotlight”, ma cos’è esattamente questo marchio?
In occasione della première di Echo, i Marvel Studios hanno introdotto un nuovo marchio, “Marvel Spotlight”, che metterà in risalto i contenuti che non richiedono una conoscenza di base degli archi narrativi del Marvel Cinematic Universe (MCU).
Questo rappresenta un cambiamento sostanziale nell’approccio dei Marvel Studios, che nel corso della linea temporale dell’MCU si sono appoggiati a film, serie e personaggi precedenti, in particolare per quanto riguarda la Saga dell’Infinito, che ha costituito l’arco narrativo principale del franchise durante le Fasi da 1 a 3 dell’MCU.
Da quando questo arco si è concluso in Avengers: Endgame (2019), l’MCU ha portato avanti la sua tradizione, con show televisivi come Loki, WandaVision e The Falcon and the Winter Soldier. Tutti questi titoli, infatti, risultano più efficaci se il pubblico ha già familiarità con i personaggi e i loro archi narrativi precedenti.
Il cambiamento introdotto da “Marvel Spotlight” potrebbe essere accolto con favore, soprattutto alla luce delle critiche secondo cui la fruizione dei contenuti MCU è diventata difficile per via della necessità di stare al passo con ogni film e serie TV Marvel per poter comprendere i nuovi contenuti del franchise.
In effetti, sembra che la Marvel abbia tenuto conto di queste lamentele quando ha deciso di creare la serie Echo, che può essere apprezzata come un prodotto indipendente. Echo, incentrata su Maya Lopez (Alaqua Cox) è il primo prodotto a essere incluso sotto l’etichetta “Marvel Spotlight”. Sebbene Maya sia già apparsa nella serie MCU Hawkeye, Echo non richiederà agli spettatori la conoscenza di tale show.
Perché il nome “Marvel Spotlight”?
Questo nome si ricollega all’omonima serie antologica di fumetti Marvel, che ha introdotto personaggi come Ghost Rider e Spider-Woman. La serie iniziò con Red Wolf, il primo supereroe nativo americano della Marvel, il che è in linea con il nuovo “Marvel Spotlight”, dal momento che anche Echo è nativa americana.
Il nuovo “Marvel Spotlight”, come il suo presumibile omonimo, sarà incentrato sui personaggi. Infatti, anche se gli show presenteranno alcuni volti noti, essi sono pensati per essere più accessibili a chi è fan della Marvel e non conosce tutte le serie o i film, ma anche ai nuovi fan.
Il banner “Marvel Spotlight” appare all’inizio di queste serie con un nuovo logo e una nuova sigla. Ciò indica che, pur essendo collegati, questi prodotti sono separati dal più ampio MCU, nel senso che non richiedono la conoscenza di eventi precedenti o di altri contenuti per essere compresi.
“’Marvel Spotlight’ ci offre una piattaforma per portare sullo schermo storie più concrete e incentrate sui personaggi e, nel caso di Echo, per concentrarsi su questioni più “terrene” rispetto alla continuità dell’MCU”, ha dichiarato il responsabile dello streaming Brad Winderbaum.
“Proprio come chi è fan dei fumetti non aveva bisogno di leggere Avengers o I Fantastici 4 per godersi un fumetto ‘Spotlight’ di Ghost Rider, il nostro pubblico non ha bisogno di aver visto altre serie Marvel per capire cosa sta succedendo nella storia di Maya”.
I contenuti che appariranno sotto il banner di “Marvel Spotlights” saranno comunque collegati all’MCU. Echo, per esempio, oltre ad essere già collegata a Hawkeye, si collegherà anche a Daredevil: Born Again, serie di prossima uscita su Disney+ con Charlie Cox e Vincent D’Onofrio nei loro ruoli della serie Daredevil del 2015.
Al momento, Echo è l’unico prodotto che sappiamo per certo fare parte del nuovo “Marvel Spotlight”. Altre uscite Marvel del 2024, come lo spin-off di WandaVision su Agatha Harkness e la serie Eyes of Wakanda, potrebbero essere più difficili da inserire sotto questo banner, in quanto si collegano più direttamente ai contenuti dell’MCU, ma è tutto da vedere.
Da “Daredevil” a “The Punisher”, da “Jessica Jones” a “Iron Fist”, la Sacra Linea Temporale MCU include ufficialmente i Defenders!
Dopo anni di speculazioni, è ufficiale: The Defenders e le serie a essa collegate fanno parte della continuità del Marvel Cinematic Universe, ovverosia della cosiddetta Sacra Linea Temporale MCU. Ne è prova il fatto che Disney+ abbia aggiunto tutti gli show dell’accordo di Netflix con la Marvel alla sezione “In ordine cronologico” dell’MCU.
Tutti le serie, da Daredevil a The Punisher, fino a Iron Fist, sono incluse nell’elenco, confermando la canonicità degli show all’interno del franchise dei Marvel Studios.
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L’argomento “continuità” è emerso nuovamente durante il press tour di Echo. Dato che sia Daredevil che Kingpin sono coinvolti nella serie, Brad Winderbaum, dirigente dei Marvel Studios, ha ritenuto opportuno dichiarare che gli show andati in onda su Netflix sono ora canonici all’interno dell’MCU.
“Fino a questo momento, siamo stati piuttosto cauti su ciò che è Sacra Linea Temporale e ciò che non lo è”, ha dichiarato Winderbaum. “Questo era il risultato, in tutta franchezza, di un periodo in cui lo studio pensava: ‘Dobbiamo convincere i venditori’. Era un’altra parte dell’azienda a sviluppare il materiale di Netflix”.
“Sapevamo cosa stavano facendo, loro sapevano cosa stavamo facendo noi, ma c’era comunque molto da bilanciare”, ha detto Winderbaum. “Ma ora che è passato un po’ di tempo, ora che vediamo effettivamente quanto le storie siano ben integrate, credo che io personalmente, Brad Winderbaum, potrei dire con sicurezza che fa parte della Sacra Timeline”.
Tutti e cinque gli episodi di Echo, con Alaqua Cox nel ruolo titolare, hanno debuttato sia su Disney+ che su Hulu. La storia ha come protagonista Maya Lopez, la cui condotta spietata a New York (in Hawkeye) ha delle ripercussioni anche ora che è tornata alla sua città natale.
Adesso, dovrà affrontare il suo passato, ricollegarsi alle sue radici native americane e comprendere il significato di famiglia e comunità. Vincent D’Onofrio torna a vestire i panni di Wilson Fisk/Kingpin, mentre Charlie Cox torna a vestire quelli di Matt Murdock/Daredevil.
Del cast fanno parte anche Chaske Spencer, Tantoo Cardinal, Devery Jacobs, Cody Lightning, Graham Greene e Zahn McClarnon.
Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Stephen Broussard, Richie Palmer, Marion Dayre e Jason Gavin (Blackfeet) sono i produttori esecutivi di Echo. Amy Rardin, Sydney Freeland, Christina King (Seminole) e Jennifer Booth sono i co-produttori esecutivi.
La mascotte della Disney più famosa di sempre, Topolino, non è l’unica cosa che diventerà di dominio pubblico il prossimo anno
Ogni anno, una nuova serie di opere protette da copyright e di proprietà intellettuale diventa di pubblico dominio e può essere utilizzata da chiunque. Ma ancora più del solito, quest’anno tra i partecipanti figurano alcuni dei personaggi più famosi della storia, tra cui niente meno che Topolino. Con un po’ di Topolino che diventa di dominio pubblico, la Disney perderà un po’ del suo importantissimo controllo sull’immagine, ma è solo la prima versione della mascotte di Topolino a diventare di pubblico dominio.
Secondo le strane leggi sul copyright degli Stati Uniti, le opere pubblicate per la prima volta nel 1928 diventeranno di pubblico dominio quest’anno. Ecco i punti salienti della classe di pubblico dominio di quest’anno e alcune aggiunte più intriganti:
La mascotte della Disney sta finalmente entrando nel pubblico dominio con il 76° anniversario della prima apparizione di Steamboat Willie, Topolino e Minnie. Dopo decenni di leggi per l’estensione del copyright (per le quali la Disney stessa aveva fatto pressioni), il diritto d’autore sulla prima apparizione di Topolino è finalmente pronto a scadere nel 2024, il che significa che chiunque può utilizzare quello specifico Topolino nelle proprie opere creative.
Ma se da un lato la scadenza del copyright è una grande notizia, dall’altro non dà libero sfogo al pubblico. La versione del personaggio che entra nel pubblico dominio è solo quella di Steamboat Willie. Cosa costituisca esattamente quella versione del personaggio rispetto a una più moderna è una questione che dovrà essere lasciata agli avvocati della Disney e ai tribunali per decidere.
Mentre Winnie the Pooh è diventato di dominio pubblico un paio di anni fa, non tutti i suoi amici del Bosco dei Cento Acri sono ancora in regola. Ma ora che La strada di Puh sta diventando di dominio pubblico, lo è anche Tigro, il personaggio più famoso che vi viene introdotto.
Offrendo una grande quantità di intrattenimento nel proprio catalogo, queste sono le 25 serie TV da vedere su Disney+.
Disney+ offre centinaia di film e oltre 7.000 episodi televisivi, e la piattaforma di streaming di Topolino consente agli abbonati di accedere a un’ampia gamma di serie tv da vedere assolutamente provenienti dal Disney Vault. Molti dei suoi spettacoli sono basati su amati classici Disney come Il Re Leone e La Sirenetta, ma i contenuti di Disney+ non si limitano alle sue proprietà interne. Sebbene la sua libreria sia piena di spettacoli di Disney Channel, è anche ricca di spettacoli provenienti dai mondi di Marvel e Star Wars.
Questi due marchi costituiscono da soli una parte considerevole dei migliori spettacoli di Disney+. Tuttavia, oltre a tutti gli spettacoli Marvel e Star Wars, Disney+ aggiunge regolarmente i suoi spettacoli originali, rendendolo un’ottima fonte di intrattenimento, indipendentemente dal genere a cui uno spettatore potrebbe essere interessato. Gli abbonati a Disney+ possono guardare numerose serie sia nuove che classiche, cartoni animati del sabato mattina degli anni ’90 e molto altro ancora. Ecco alcuni delle migliori serie TV su Disney+.
Le nuove serie Tv del catalogo Disney+ di Aprile 2024
“Vanderpump villa” dal primo aprile
“Iwájú: City of tomorrow” dal 10 aprile
“Ci vediamo in un’altra vita” dal 17 aprile
“I segreti del polpo” (docuserie) dal 22 aprile
“Tracker” dal 24 aprile
“Thank you, goodnight: The Bon Jovi story” (docuserie) dal 26 aprile
I nosti consigli:
Ahsoka (2023 – oggi)
Continuazione dell’acclamata serie animata Star Wars Rebels, Ahsoka porta finalmente alla ribalta uno dei personaggi più popolari del franchise sul piccolo schermo. Ambientata dopo l’eroico sacrificio di Ezra Bridger nel finale di Rebels, Ahsoka vede la Jedi del titolo combattere contro una nuova minaccia per la galassia all’indomani della sconfitta dell’Impero. Con diversi personaggi che riprendono i loro ruoli in Rebels, il pubblico potrebbe essere perdonato se pensasse che Ahsoka sia un tentativo malriuscito di recuperare la magia della serie precedente. Tuttavia, grazie a una storia avvincente e ad affascinanti aggiunte alla tradizione di Star Wars, Ahsoka è già una degna aggiunta al franchise già nella sua prima stagione.
Lizzie McGuire (2001 – 2004)
La sitcom familiare che ha reso Hilary Duff una star, Lizzie McGuire ha aperto la strada a Disney Channel in molti modi piccoli ma significativi. Trame come quella di Lizzie che vuole che la mamma la aiuti a comprare il suo primo reggiseno hanno fornito una rappresentazione realistica dell’adolescenza dei primi anni 2000, mentre l’uso di una Lizzie a cartoni animati ha dimostrato che lo show non era estraneo all’uso di dispositivi narrativi innovativi. La serie ha ottenuto un film per il grande schermo e ha quasi portato il cast al liceo, prima che le trattative contrattuali fallissero. Una serie revival era prevista anche per Hulu, ma a causa di divergenze creative i dirigenti dello streaming hanno accantonato il progetto, con grande disappunto dei fan.
The Owl House (2020-2023)
L’attesa per The Owl House è stata tale quando ha debuttato su Disney Channel nel 2020 che è stata rinnovata per una seconda stagione prima ancora che arrivasse la prima. Pur essendo durata solo tre stagioni prima di terminare, la serie rimane un ottimo esempio di ciò che i migliori show animati Disney+ possono realizzare. Promuovendo l’inclusività, The Owl House presenta un cast ricco di personaggi forti, tra cui una coppia LGBTQ+ nei ruoli principali. La serie è incentrata su un’adolescente che trova un portale per il Regno dei Demoni, dove fa amicizia con la Signora dei Gufi e si propone di diventare una strega a tutti gli effetti. Ha vinto il Peabody Award for Children’s & Youth Programming, sottolineando la qualità della narrazione e il messaggio positivo.
WandaVision (2021)
Dopo un decennio di dominio al botteghino, il MCU avrebbe potuto facilmente andare sul sicuro con i suoi show Disney+. Tuttavia, con WandaVision ha creato il modello per un’offerta televisiva più audace e innovativa, e l’approccio ha dato i suoi frutti. I primi episodi hanno reso omaggio a un’altra epoca di sitcom, raccontando la storia di Scarlet Witch dopo aver resuscitato suo marito Vision ed essere diventata madre. Questa narrazione audace è continuata in show come Werewolf by Night e She-Hulk, due delle migliori uscite del MCU del 2022, ma non sarebbe stata possibile senza il successo di WandaVision.
Loki (2021-)
È curioso che, nonostante sia stata preceduta da successi come WandaVision e The Falcon and The Winter Soldier, sia stata Loki a dare il via al MCU Disney+ post-Endgame. La serie, che ha dato vita al Multiverso, segue una variante dell’antieroe originale, che si distacca dalla linea temporale quando ruba una Pietra dell’Infinito. La serie ha poi introdotto al mondo l’uomo che ha finito per essere conosciuto come Kang, il prossimo grande cattivo dell’intero MCU. Anche se non è stata acclamata dalla critica come la serie Ms. Marvel del 2022 (98% su Rotten Tomatoes rispetto al 92% di Loki), rimane uno degli show più interessanti dell’MCU.
Jessica Jones (2015 – 2019)
Originariamente prodotta come parte dello slate Marvel di Netflix, Jessica Jones è passata a Disney+ dopo la scadenza dei contratti di Marvel con Netflix. La serie esamina esattamente ciò che accade a una persona con superpoteri quando un trauma e le circostanze le impediscono di essere il supereroe che gli altri si aspettano che sia. Jessica è una donna ruvida, una bevitrice incallita e una persona che non ha tempo per le piccole beghe degli altri. Tormentata dalla sua storia con il macabro Killgrave di David Tennant, la Jones è uno degli eroi più convincenti della Marvel e la serie nel suo complesso una delle sue offerte più emotivamente coinvolgenti e complesse.
Black-ish (2014 – 2022)
Sebbene segua spesso lo schema tipico delle sitcom, Black-ish si distingue per la presentazione di trame uniche dell’esperienza della comunità afroamericana. Il Dre di Anderson inizia la serie volendo che la sua famiglia si assimili meno alla società bianca di periferia e abbracci le proprie radici etniche, e la serie mantiene questa narrazione evidenziando allo stesso tempo la rappresentanza. Esplora anche temi drammatici come le morti, la depressione post-partum e altro ancora, bilanciando sapientemente commedia e dramma. Nel corso della sua produzione, Black-ish ha ottenuto più di due dozzine di nomination ai Primetime Emmy e più di 50 nomination ai NAACP Award, a dimostrazione della sua importanza.
The Santa Clauses (2022-oggi)
Mentre il primo film su Santa Clause vedeva Scott Calvin (Tim Allen) assumere il ruolo di Babbo Natale con riluttanza, The Santa Clauses lo vede tristemente costretto ad abbandonarlo. Tuttavia, Scott ha ormai superato i sessant’anni e non riesce più a svolgere il lavoro come un tempo e la sua famiglia potrebbe trarre beneficio dal fatto che abbia appeso le redini della slitta al chiodo. Scott cerca quindi di trovare un sostituto adeguato per Babbo Natale. Sebbene The Santa Clauses non sia una serie TV di prestigio, gli scherzi natalizi piaceranno ai bambini e gli adulti che sono cresciuti con i film apprezzeranno il ritorno dei simpatici personaggi del franchise. Inoltre, il cast della seconda stagione di The Santa Clauses includerà i grandi comici Eric Stonestreet e Gabriel Iglesias, per cui le risate allegre aumenteranno ancora di più.
I Simpson (1989 – oggi)
Grazie all’accordo Fox-Disney, ampiamente pubblicizzato, Disney+ ha accesso alla sitcom americana più longeva di sempre: I Simpson, con oltre 30 stagioni disponibili in streaming sulla piattaforma. La leggendaria serie è nata nel 1987 come parte del Tracey Ullman Show e da allora è diventata uno dei programmi di prima serata più longevi della storia della televisione. È forse la più nota tra le migliori serie TV di Disney+, con oltre 700 episodi dei Simpson in streaming che i fan possono guardare dall’inizio o semplicemente rivedere i tanti momenti salienti dello show.
The Muppet Show (1976 – 1981)
Creato dal visionario Jim Henson, The Muppet Show è una stravaganza musicale dall’inventiva infinita. Guidato dall’iconico Kermit la rana, lo spettacolo di Henson, esilarante e sincero, ha visto un gran numero di celebrità umane come Mark Hamill e Steve Martin interagire con gli eccentrici pupazzi. Con membri memorabili come Fozzie Bear e Miss Piggy, lo spettacolo è stato un successo e ha portato a diversi film. Disney+ non solo ha fornito una casa ai Muppet originali, ma ha anche rilanciato il franchise con Muppets Now nel 2020.
Ms. Marvel (2022 – Oggi)
Ms. Marvel era una delle nuove serie più attese su Disney+ prima del debutto nel 2022. La serie, tratta dall’omonima serie di fumetti, segue Kamala Khan, una giovane donna pakistana cresciuta nel New Jersey e grande fan dei supereroi, mentre scopre di avere dei superpoteri. Ms. Marvel mescola la tipica storia delle origini dei supereroi con le vicende, spesso ignorate, della crescita di una figlia di immigrati nell’America moderna.La serie è stata premiata con il Golden Tomato 2022 di Rotten Tomatoes come miglior serie di supereroi, battendo molti altri show già affermati.
That’s So Raven (2003-2007)
Drammi familiari, scherzi adolescenziali e fenomeni psichici si combinano per creare il caotico That’s So Raven. La protagonista Raven scopre di avere visioni psichiche da adolescente e, sebbene cerchi di usarle a suo vantaggio, le interpreta quasi sempre in modo errato. La serie è stata la prima serie originale di Disney Channel a raggiungere i 100 episodi e ha dato vita a uno spinoff (Cory in the House) e a una serie revival (Raven’s Home). That’s So Raven è stato nominato due volte ai Primetime Emmy come Outstanding Children’s Program e ha vinto diversi NAACP Image Award.
Darkwing Duck (1991-1992)
Uno dei cartoni animati più memorabili dei primi anni ’90 è la serie animata di Disney Channel dedicata al supereroe Darkwing Duck. La serie esplorava le avventure dell’eroe titolare che doveva trovare un equilibrio tra la sua vita di Darkwing Duck, che combatte il crimine, e il suo alter ego civile, Drake Mallard, un padre single di periferia. Darkwing Duck era una serie satirica e divertente che parodiava una vasta gamma di eroi dei fumetti e dei romanzi pulp. Sebbene sembrasse che Darkwing Duck esistesse nello stesso mondo di DuckTales, il creatore dello show ha ammesso di ritenere che le due serie appartengano a universi diversi, nonostante le somiglianze. Tuttavia, rimane un’esilarante rivisitazione della classica narrazione di supereroi.
The Mandalorian (2019 – Oggi)
Considerata per lungo tempo una delle migliori serie TV Disney+ di qualsiasi genere, The Mandalorian rappresenta un’aggiunta radicale e gradita al canone di Star Wars. Con Pedro Pascal nei panni di un cacciatore di taglie corazzato, la serie in corso ha ampliato in modo intelligente l’universo di Star Wars, notoriamente difficile, mescolando sapientemente personaggi nuovi ed esistenti in una narrazione sobria e celebrata. Tonalmente più vicino a un western rispetto ad alcune delle serie più roboanti della saga, The Mandalorian è una miscela perfetta tra spettacolo e storia, con momenti iconici come il ritorno di Luke Skywalker e l’infinitamente memorabile personaggio di Grogu “Baby Yoda” che lo cementano nel folklore del franchise.
Love, Victor (2020 – 2022)
Ispirata e ambientata nello stesso universo del film di successo Love, Simon, Love, Victor è un’altra acclamata serie di Hulu approdata su Disney+. Con Michael Cimino nel ruolo del protagonista, il teen drama affronta le prove e le tribolazioni dell’amore adolescenziale, mescolando una commedia spesso esilarante con la tragedia melodrammatica che spesso definisce le prime relazioni. Offrendo anche una discussione sfumata sulla sessualità, Love, Victor è stato un successo di critica alla sua uscita. La seconda stagione ha ottenuto una valutazione del 100% su Rotten Tomatoes, dando a Disney+ un’altra serie imperdibile.
Star Wars: The Clone Wars (2008 – 2020)
Nata per colmare il vuoto tra Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni e Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, Star Wars: The Clone Wars di Cartoon Network è oggi considerata uno dei migliori archi narrativi di Star Wars. La serie, che utilizzava uno stile di animazione 3D unico nel suo genere, ha permesso agli spettatori di conoscere i vari membri dell’Ordine Jedi, compresi i personaggi che non hanno ricevuto molto tempo sullo schermo nei prequel. Per cinque stagioni su Cartoon Network, The Clone Wars ha offerto una narrazione di altissimo livello e le sue aggiunte alla storia di Star Wars sono ancora oggi riconosciute in altre puntate. Nel 2020, Disney+ diventerà la casa esclusiva di una nuova stagione di The Clone Wars, con un aumento del budget e un finale adeguatamente epico.
Andor (2022 – Oggi)
A differenza di qualsiasi altro film del franchise, Andor è la prova vivente che tutti i duelli con le spade laser e le corse in navicella non possono sostituire una narrazione eccezionale. Interpretato da Diego Luna, che riprende il suo ruolo dall’apprezzato Rogue One, Andor è un thriller politico teso e dal ritmo incalzante che esplora le conseguenze e il corso della ribellione, dai vertici della politica alla violenta insurrezione di strada. Dopo anni di aggiunte non all’altezza e apparentemente inutili alla storia di Star Wars, Andor è stato un gradito promemoria del fatto che vale ancora la pena di esplorare una galassia molto, molto lontana.
Gravity Falls (2012 – 2016)
In anteprima su Disney Channel nel 2012, Gravity Falls racconta la storia di due gemelli che vengono lasciati in una cittadina dell’Oregon per le vacanze estive. Una volta arrivati con il loro prozio, Stan, si rendono conto che a Gravity Falls c’è molto di più di quanto ci si potesse aspettare, e un sacco di materiale da incubo. Mescolando sapientemente mistero e commedia, la serie è durata due stagioni e 40 episodi, finendo la sua corsa su Disney XD prima di essere aggiunta a Disney+ per essere scoperta da nuovi fan. Entrambe le stagioni dello show hanno ottenuto un punteggio di critica del 100% su Rotten Tomatoes, evidenziandone la qualità.
Hannah Montana (2006 – 2011)
Sitcom familiare e serie musicale sulla crescita, Hannah Montana offre al pubblico il “meglio dei due mondi”, come suggerisce la sua sigla. La serie è entrata a far parte dello Zeitgeist culturale e ha catapultato la star Miley Cyrus alla fama internazionale. Hannah Montana riesce a combinare la tipica sitcom familiare sulla crescita con le pressioni molto reali della crescita di fronte al mondo intero come pop star. Ogni stagione della serie ha ricevuto una nomination ai Primetime Emmy Awards come Outstanding Children’s Program e la Disney ha realizzato un film per il cinema prima della messa in onda dell’ultima stagione.
Behind The Attraction (2021-oggi)
Chi ama conoscere i parchi Disney e cerca qualcosa di più accessibile rispetto a The Imagineering Story non deve cercare oltre Behind the Attraction. Questa docuserie è dedicata alle giostre e alle attrazioni più popolari dei parchi Disney, alla loro creazione e al loro posto nella cultura popolare. Diversi episodi sono dedicati alle attrazioni più amate che hanno avuto un adattamento cinematografico, tra cui Jungle Cruise e Haunted Mansion, mentre Pirati dei Caraibi è il fulcro della prima stagione. Dietro l’attrazione è un viaggio informativo e al tempo stesso piacevole per tutti.
Goosebumps (2023)
Goosebumps di R.L. Stine è stata una popolare serie di romanzi horror per bambini, che si è rivelata un ricco bacino per gli adattamenti cinematografici e televisivi, con una serie TV Goosebumps negli anni ’90 e due film hollywoodiani con Jack Black nel 2010. Ora Goosebumps arriva in streaming con un’altra serie televisiva. A differenza della serie originale che ha debuttato nel 1995, questa nuova serie per Disney+ non è un’antologia.È una storia a puntate che segue cinque studenti liceali che indagano su un omicidio di 30 anni fa di un adolescente locale, scoprendo nel frattempo segreti sui loro stessi genitori. Sebbene sia presentata come una commedia, la serie Goosebumps 2023 sembra puntare sull’horror un po’ più dei film. Tuttavia, ci sono un sacco di battute Gen-Z, quindi Goosebumps potrebbe essere la serie perfetta per gli spettatori più giovani da guardare con i loro fratelli maggiori o anche genitori.
American Born Chinese (2023)
Basato sulla graphic novel di Gene Luen Yang, American Born Chinese porta le divinità cinesi ai giorni nostri, esplorando aspetti spesso ignorati della mitologia cinese. La storia segue Jin Wang mentre cerca di migliorare il suo status sociale al liceo, ma i suoi tentativi vengono fermati da un nuovo studente. Il nuovo studente è in realtà il figlio di qualcuno che Jin credeva fosse solo un mito: il Re Scimmia. Quando i due si alleano, Jin deve improvvisamente confrontarsi con le antiche divinità della sua vita e con le prove del liceo. American Born Chinese è stata acclamata dalla critica come una delle migliori nuove serie televisive di Disney+, che esplora i temi dell’identità e dell’accettazione insieme ad alcune grandi sequenze di arti marziali.
X-Men: la serie animata (1992 – 1997)
X-Men: La Serie Animata è senza dubbio uno dei cartoni animati sui supereroi più influenti mai realizzati e si colloca senza dubbio tra i migliori show Disney+ di qualsiasi genere. Apprezzata ancora oggi, la serie è stata in gran parte il motore della popolarità dei Merry Mutants della Marvel negli anni ’90, e la sua interpretazione di personaggi come Ciclope, Rogue, Gambit, Rogue e Wolverine ha avuto un enorme impatto sul modo in cui questi eroi dei fumetti sono ricordati oggi. X-Men aveva tutto ciò che serviva a una serie di questo tipo: personaggi simpatici, tensione, umorismo e una forte dose di azione. La serie mantiene un’enorme fanbase e il MCU ne sta facendo un reboot su Disney+ con il nuovo titolo X-Men ’97.
I Beatles: Get Back (2022)
Un’epica miniserie in tre parti, realizzata dall’autore Peter Jackson, The Beatles: Get Back offre forse la più completa visione del processo creativo dei Fab Four mai vista prima. La serie, che copre la realizzazione dell’album Let It Be, si concentra sulle differenze e sulle tensioni all’interno del gruppo, esplorando come il conflitto e l’individualità possano alla fine portare a una grande arte. Nonostante la lunghezza intimidatoria di ogni episodio, la serie vola grazie all’intimità e all’amore genuino tra i membri della band.
I maghi di Waverly (2007 – 2012)
I maghi di Waverly segue il tipico schema di Disney Channel che vede i ragazzi ribelli impegnati in avventure lontano dagli occhi vigili dei genitori. La differenza principale è che i tre ragazzi si stanno allenando per diventare il mago di famiglia. La serie non solo si è dimostrata abbastanza popolare da ottenere un film originale di Disney Channel, ma ha anche ottenuto due Primetime Emmy Awards come programma per bambini di qualità eccezionale per due delle sue stagioni. Selena Gomez e la serie sono state anche nominate per i NAACP Awards durante il periodo di produzione dello show, per aver messo in risalto la cultura latino-americana insieme alla storia del mago fittizio.