Christopher Nolan: basta film di supereroi, possibilità per Star Wars

Christopher Nolan

Il regista Christopher Nolan dichiara in un’intervista che dirigerà ancora tra 10 anni, ma dice stop ai film di supereroi.

Christopher Nolan ha avuto un grande successo con la sua trilogia del cavaliere oscuro nella prima parte del 21° secolo, ma sembra che non abbia alcun desiderio di rivisitare i supereroi dopo Batman.

Parlando con lo youtuber HugoDécrypte per promuovere l’imminente uscita di Oppenheimer, Nolan ha risposto a una serie di domande sul suo futuro da regista.

Alla domanda se vorrebbe dirigere un altro film di supereroi dopo Batman, Christopher Nolan ha risposto con un breve e secco “No”.

Ma ciò non significa che Nolan abbia necessariamente chiuso con i principali franchise. Quando gli è stato chiesto se gli sarebbe piaciuto fare un film di Star Wars, Nolan si è fermato per un lungo momento, chiaramente pensieroso. Alla fine, ha risposto con un breve “Pass”.

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Nolan, ovviamente, ha molta esperienza con la fantascienza. Tra i suoi film più famosi ci sono Inception e Interstellar, entrambi iniziano con concetti relativamente radicati che progrediscono rapidamente nel fantastico. Vale anche la pena notare che è un grande fan di Star Wars e che ha avuto alcune conversazioni piuttosto interessanti con George Lucas riguardo la saga.

In un’intervista del 2014, Nolan ha ammesso che la prospettiva di dirigere un film di Star Wars lo rende nervoso.

Prima dell’uscita di The Force Awakens Nolan ha dichiarato:

Per quanto riguarda se l'avessi mai fatto o meno, la verità è che penso che avrei paura di farlo! [...] Sono molto più a mio agio nel provare a fare le mie cose piuttosto che portare il peso e le aspettative del mondo intero, in particolare i quarantenni come me che vivono e muoiono con ogni nuova informazione su Star Wars.

Per ora, Nolan rimane concentrato sui film storici ambientati durante la seconda guerra mondiale, con due dei suoi film più recenti tra cui Oppenheimer e Dunkirk. Christian Bale ha detto che sarebbe tornato nel ruolo di Batman, ma solo se Nolan fosse stato coinvolto. Se Nolan realizzerà mai un altro film di Batman è una questione aperta, ma sembra che non abbia mai intenzione di espandersi oltre il Cavaliere Oscuro.

Nel frattempo, il prossimo film di Batman sarà Brave and the Bold, la cui data di uscita è fissata per il 2025. Per quanto riguarda Oppenheimer, uscirà il 21 luglio in America e il 23 agosto nelle sale italiane.

Cosa ne pensate delle dichiarazioni di Nolan? Fatecelo sapere nei commenti.

Fonte: IGN

I registi di D&D – L’onore dei ladri parlano di un possibile sequel

I registi di DD Lonore dei ladri parlano di un possibile sequel

“Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri” è stato un successo, ma cosa potrebbe includere un potenziale sequel? Ecco i commenti dei registi!

Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri è stato bene accolto al suo arrivo nelle sale ed è ora disponibile per il noleggio. La domanda che ci si pone è: qual è il prossimo passo?

Chi ha apprezzato il primo film si chiede se sia in programma un sequel, vista la consueta formula D&D di avventure seriali, con gli stessi personaggi che affrontano sfide sempre più elaborate.

L’onore dei ladri può diventare un franchise? “Polygon” ha parlato con i registi e co-sceneggiatori del film, John Francis Daley e Jonathan Goldstein, per sapere se sperano in un sequel e quale forma vorrebbero che questo assumesse.

Daley afferma che l’accoglienza insolitamente positiva de L’onore dei ladri sia da parte della critica che del pubblico conferma una cosa riguardo ad un eventuale sequel, ovverosia che lui e Goldstein continuerebbero ad esplorare gli elementi comici del genere fantasy-avventura.

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“Ha confermato tutte le cose che sospettavamo avrebbero avuto successo con il pubblico, e [un sequel] ci permetterebbe di fare leva su questi aspetti”, dice Daley. “C’era una certa trepidazione da parte di tutte le parti in causa, quando ci stavamo preparando a realizzare questo progetto, se il fatto che ci fossimo affidati all’umorismo avrebbe compromesso o danneggiato la posta in gioco del film.”

“Abbiamo questi personaggi in cui ci si può immedesimare e che sono in grado di parlare delle loro circostanze in modo divertente e umoristico. Credo che questo abbia contribuito a rafforzare l’idea che questo sia il tono giusto, e la strada giusta da percorrere”.

Cosa ci si potrebbe aspettare da un sequel?

I registi di DD Lonore dei ladri parlano di un possibile sequel
Una scena del film “Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri”

Goldstein dice che ci sono alcuni elementi che il pubblico si aspetterebbe in un sequel: “Penso che probabilmente l’orso gufo farebbe un’altra apparizione, perché è sicuramente uno dei preferiti”, dice. “Penso che molte persone sui social media fossero in attesa di un beholder, e si meritano probabilmente un beholder se ci sarà un sequel. Ma al di là di questo, tutto dipenderà da quale sarà la storia più avvincente da raccontare”.

Detto questo, i registi non hanno ancora piani specifici per un sequel. “Non è mai stata nostra intenzione, quando siamo saliti a bordo di questo progetto, realizzare un franchise”, afferma Daley.

“Credo che questo avrebbe offuscato la nostra capacità di concentrarci interamente sul film in questione. L’errore cardinale che molti studios commettono è quello di mettere il carro davanti ai buoi, iniziando a creare un universo cinematografico prima ancora di realizzare un buon film singolo. Per noi, quindi, la prima cosa da fare era fare questo [film] per bene”.

È un atteggiamento rinfrescante in un mondo in cui gli studios continuano a dimenticare di iniziare in piccolo e di costruire un fandom in modo organico, invece di cercare di dare il via a un piano decennale di mega-blockbuster con ogni nuovo film. Ma naturalmente i registi stanno pensando a dove vorrebbero vedere andare questi personaggi in futuro.

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Alla domanda su come sarebbe un sequel di L’onore dei ladri rispetto al primo film, Daley risponde subito con una battuta: “Penso alla stop-motion”, dice. “Stile Rankin/Bass, un ritorno al passato”.

Non è una cattiva idea, visto il recente micro-boom dell’animazione in stop-motion. Un nuovo film di Netflix del regista di Nightmare Before Christmas, Henry Selick, e la rivisitazione estremamente dark di Pinocchio di Guillermo del Toro, nominata agli Oscar, sono arrivati entrambi alla fine dello scorso anno, mentre nel 2023 è previsto un nuovo sequel di Galline in fuga e due nuovi film di Wes Anderson che, a quanto si dice, includeranno elementi in stop-motion.

Qualsiasi forma di animazione potrebbe essere un buon approccio per i ricchi mondi fantasy di Dungeons & Dragons. Ma l’obiettivo di un eventuale sequel sarebbe più che altro quello di esplorare angoli del mondo (o dei mondi) di Dungeons & Dragons che non abbiamo ancora visto.

E cosa potrebbe aspettare i nostri personaggi?

I registi di DD Lonore dei ladri parlano di un possibile sequel
Una scena del film “Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri”

“Penso che, se fossimo abbastanza fortunati da farne un altro, vorremmo vedere i nostri personaggi salire di livello”, dice Daley. In L’onore dei ladri, il bardo di Chris Pine, Edgin, non usa mai la magia, ma Daley pensa che in un sequel il personaggio potrebbe aggiungere degli incantesimi al suo repertorio. “Sarebbe piuttosto emozionante da vedere”, dice.

Goldstein sostiene che, se avessero carta bianca per fare qualsiasi cosa con il mondo di D&D, probabilmente rimarrebbero con il gruppo creato in L’onore dei ladri: Chris Pine, Michelle Rodriguez, Justice Smith e Sophia Lillis sono un gruppo di avventurieri che nel corso della storia instaurano o rafforzano legami tra di loro.

“La cosa positiva di un sequel è che non è necessario dedicare molto screentime per presentare [il party]”, dice. “Il pubblico li conosce e ci si può immergere nella trama più rapidamente. E ovviamente abbiamo un grande affetto per gli attori e per i ruoli che interpretano. Ma vorremmo introdurre alcune nuove figure lungo il percorso, e certamente molti nuovi mostri”.

“E nuove ambientazioni”, aggiunge Daley.

“Già. Sai, per questo [film] abbiamo scelto i Forgotten Realms, in parte perché è un’ambientazione riconoscibile come medievale”, afferma Goldstein. “Ma ci sono così tanti mondi all’interno di D&D che potremmo esplorare”.

“Ora che l’abbiamo terminato, e che ci affidiamo al destino affinché decida se è un successo, ci piacerebbe assolutamente continuare a narrare storie in questo mondo”, dice Daley. “Pensiamo che sia estremamente ricco di potenziale”.

Fonte

Due chiacchiere con MIRKO CANNELLA – tra teatro e doppiaggio (La casa di carta, Inazuma Eleven e molto di più!)

mirko cannella

Lo studio di Popspace ha ospitato l’attore e doppiatore Mirko Cannella per parlare di doppiaggio, teatro ed altro ancora, in un’intervista trasmessa in diretta su Twitch ora disponibile anche sul nostro canale YouTube!

Mirko Cannella è stato ospite di Popspace per fare due chiacchiere sul suo lavoro di attore e doppiatore e parlare dei più celebri personaggi a cui ha dato la voce, passando per serie tv, anime e non solo. L’intervista è stata trasmessa in diretta sul canale Twitch PopspaceIT, ma è ora disponibile anche sul nostro canale YouTube. Non perdetevela!

Con una lunga carriera costellata di alcune delle battute più memorabili del piccolo schermo, l’attore ci ha raccontato della sua vita divisa tra doppiaggio e recitazione in teatro, dove lavora con la sua compagnia “I Pezzi di Nerd”, che nei prossimi mesi porterà uno spettacolo originale in giro per l’Italia!

Di Mirko è la voce di Lancel Lannister (Eugene Simon), che nel Trono di Spade annuncia a Robert Baratheon che “non c’è più vino.” Sempre sua la voce di Jack Wallside, che scatena il suo “Muro di Roccia” sui campi da calcio di Inazuma Eleven.

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A sinistra, Mirko Cannella, a destra, Lorenzo (Peparini) e Chiara di Popspace; cr: Popspace

Tra i suoi personaggi più noti figurano Billy (Dacre Montgomery) di Stranger Things, Jughead (Cole Sprouse) di Riverdale, Rio (Miguel Herrán) de La casa di carta, Cahir (Eamon Farren) di The Witcher e Su-Hyeok (Park Solomon) della recente serie coreana targata Netflix Non siamo più vivi.

“Quando sto lì in sala vedo lo schermo e vedo quello che fa lui [il personaggio, nda], guardo gli occhi soprattutto, le emozioni che cerca di trasmettere sia nel parlato ma anche nello sguardo, perché spesso lo sguardo trasmette più di quello che dice la parola. […] A me nel corso del tempo è servito molto fare teatro, […] infatti quando mi chiedono ‘come posso fare il doppiatore’, dico: intanto parti dal teatro”.

Ripercorriamo insieme a Mirko alcuni dei suoi lavori più noti e memorabili, tra le difficoltà che le differenze tra le lingue del materiale originale possono porre ed il lavoro spesso frenetico che si cela dietro le quinte di una sala di doppiaggio.

Potete recuperare l’intervista su Twitch o su YouTube, e non dimenticate di iscrivervi al nostro canale ed attivare le notifiche! E se volete recuperare la prima intervista fatta a Mirko Cannella da Popspace, cliccate qui!

Intervista di Chiara e Lorenzo / Idea di Marco Nepi / Produzione di Adesso Agency

Due chiacchiere con MASSIMO TRIGGIANI – film, doppiaggio, videogiochi ed altro ancora!

intervista a massimo triggiani doppiatore e attore

Lo studio di Popspace ha ospitato l’attore e doppiatore Massimo Triggiani per parlare di doppiaggio, film, animazione ed altro ancora, in un’intervista trasmessa in diretta su Twitch ora disponibile anche sul nostro canale YouTube!

Massimo Triggiani è stato ospite di Popspace per fare due chiacchiere sul suo lavoro di attore e doppiatore, parlando dei più celebri personaggi a cui ha dato la voce, passando per serie tv, anime, videogiochi e molto altro ancora. L’intervista è stata trasmessa in diretta sul canale Twitch PopspaceIT, ma è ora disponibile anche sul nostro canale YouTube. Non perdetevela!

Con una carriera che comincia dalla recitazione e che lo porta con successo nel mondo del doppiaggio, Massimo Triggiani ha condiviso con noi alcune delle sue esperienze nel lavoro di trasposizione in lingua italiana di alcune delle serie più famose ed apprezzate degli ultimi tempi.

Tra i suoi personaggi più noti troviamo John F. Walker (il Capitan America/U.S. Agent di The Falcon and the Winter Soldier, interpretato da Wyatt Russell), Klaus (il numero 4 di The Umbrella Academy, interpretato da Robert Sheenan), Overhaul (altro nome di Kai Chisaki di My Hero Academia) e Verme Grigio (guerriero Immacolato del Trono di Spade, interpretato da Jacob Anderson). Altri ruoli di rilievo includono Alexios di Assassin’s Creed: Odyssey e Peter Quill/Star-Lord nel gioco Marvel’s Guardians of the Galaxy della Eidos Montréal.

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A sinistra, Massimo Triggiani; a destra, Chiara e Francesco di Popspace; cr: Popspace

“C’è una cosa importante che magari chi non fa questo mestiere non sa. Tu quando doppi […] hai poco tempo per capire quello che sta succedendo, entrare in quello che sta succedendo, entrare nel personaggio, rendere il personaggio leggendo […] (il copione, nda) [e] guardando quello che fa l’attore, che magari ci ha messo sei mesi per studiare questa cosa”, ha condiviso Triggiani.

Attraverso il racconto delle sue esperienze lavorative, alle prese con personaggi ed attori molto diversi tra loro, Massimo Triggiani ci mostra l’approccio al doppiaggio dal punto di vista di un appassionato di cinematografia.

Nel parlare di John Walker, in particolare, il doppiatore ha commentato: “Già dal provino io mi sono reso conto che gli sceneggiatori avevano fatto un lavoro pazzesco, e ne ho avuto poi la conferma […] settimana dopo settimana, vedere che seguivano una direzione ben precisa […], soprattutto sul finale”.

Potete recuperare l’intervista su Twitch o su YouTube, e non dimenticate di iscrivervi al nostro canale ed attivare le notifiche!

Intervista di Francesco e Chiara / Idea di marco Nepi / Produzione Adesso Agency

Conferenza stampa THE WITCHER LUCCA COMICS – domande agli attori e alla showrunner [mostri, nuovo trailer, S3 e altro ancora]

Durante la conferenza stampa a tema The Witcher, a cui ho avuto il piacere di assistere nel corso del Lucca Comics and Games, sono intervenuti la showrunner Lauren Schmidt Hissrich, il production designer Andrew Laws e la costume designer Lucinda Wright, nonché gli attori del cast Joey Batey (Jaskier) e Kim Bodniac (Vesemir).

Dal palco del Teatro Moderno di Lucca, gli ospiti hanno condiviso con il pubblico i loro punti di vista sulla stagione di prossima uscita (17 Dicembre), sui prossimi progetti per il Witcherverse, sulla loro esperienza sul set e non solo.

Moderatore: Qual è il punto di partenza per immaginare questo mondo e i mostri che lo popolano?

Sulle poltrone rosse, da sinistra, Kim Bodniac, Joey Batey, Andrew Laws, Lauren Schmidt Hissrich e Lucinda Wright, cr: Popspace.it

Andrew Laws (Production Designer): “Finalmente parliamo di mostri. Immaginare questo mondo, in particolare per la seconda stagione, parte certamente da una base che è la stagione uno, il che di fatto ci mette nella fantastica posizione di poter accrescere e costruire quel mondo, di espanderlo e dargli profondità.

“Ho iniziato i preparativi per la S2 a Luglio 2019, una settimana dopo aver finito la S1. Aver lavorato con i personaggi, cercando di capire come sarebbero cambiati insieme ai nostri attori, e con il team di scrittori, ci ha permesso di aggiungere incredibili stratificazioni a questo mondo, che credo potrete vedere riflesse nella stagione.

“Questa stagione raggiunge anche un nuovo livello in termini di mostri. Gli scrittori ci hanno fatto davvero un regalo, offrendoci incredibili possibilità. Penso che i fan saranno molto contenti, i mostri sono più grandi, più forti, più veloci, più arrabbiati, più pericolosi e più brutti… molto più brutti.”

Moderatore: Lavorare ai costumi è stato difficile oppure è stata una sfida positiva?

Henry Cavill nei panni di Geralt di Rivia, cr: Netflix

Lucinda Wright (Costume Designer): “Ѐ stata una sfida brillante da affrontare. Ho guardato la prima stagione ed, in qualità di designer, volevo trattenere le parti che funzionavano e progredire insieme ad i personaggi. Ho parlato con Henry [Cavill, interprete di Geralt di Rivia, nda] dell’armatura, e abbiamo deciso tra di noi di cambiarla, di renderla più lineare, più pratica, un look più “da assassino”, mantenendo comunque gli elementi di partenza.

Il copione mi ha dato tutte le informazioni che mi servivano per portare avanti i personaggi, dal momento che qui entrano in un nuovo livello e presentano nuovi strati di sé stessi, [rappresentati anche] attraverso l’uso dei colori e di diverse shilouettes.”

Moderatore: Lavorare alla seconda stagione è stata una sfida diversa, e soprattutto, si è sentita la responsabilità del successo della prima stagione?

Anya Chalotra nei panni di Yennefer di Vengerberg, cr: Netflix

Lauren Schmidt Hissrich: “Sì e no, voglio dire, credo ci sia una certa responsabilità, ma quello che veramente c’è stato è una quantità maggiore di divertimento ed entusiasmo. Rende il nostro lavoro estremamente più semplice sapere che stiamo facendo qualcosa che non solo le persone apprezzano, ma che anche nuove persone stanno scoprendo, persone che magari non hanno mai letto i libri o giocato i videogiochi, e che si stanno appassionando al mondo Witcher come le persone che vi sono cresciute. Questo è stato un aspetto davvero bello di questo viaggio.”

Moderatore: Ed in merito alla terza stagione cosa potete dirci?

Lauren Schmidt Hissrich: “Ѐ una stagione molto interessante, che segue da vicino la trama di un certo libro in particolare. La terza stagione sarà piena di azione, morte… morte ancora…”

Andrew Laws: “… e mostri.”

Lauren Schmidt Hissrich: “Se ce lo consentissero, noi saremmo disposti a fare la stagione 4, 5, 6 e via dicendo, ma quello che posso assicurarvi è che non abbiamo intenzione di continuare al di là del materiale originale di Sapkowski. Piuttosto, mi interesserebbe esplorare alcuni aspetti affascinanti di questi mondi che l’autore non ha esplorato allo stesso modo [rispetto ad altri], come con la serie Blood Origin, che tratta della Congiunzione delle Sfere.”

https://www.youtube.com/watch?v=TJFVV2L8GKs

Ѐ a questo punto che vengono introdotti sul palco Joey Batey (Jaskier) e Kim Bodniac (Vesemir), e che ci viene mostrato in anteprima mondiale il nuovo trailer della seconda stagione di The Witcher.

Moderatore: Come ti sei preparato per il ruolo di Vesemir in questa seconda stagione?

Kim Bodniac: “Ho voluto davvero esplorare a fondo i videogiochi, studiare le abilità del personaggio, nonché il suo passato e la sua interiorità, ed è stato davvero emozionante. Ho scoperto che Vesemir costituisce una sorta di figura paterna per Geralt, in quanto è lui che l’ha “creato”.

Ho passato molto tempo parlando con Henry [Cavill] di sentimenti, dal momento che Lauren [Schmidt Hissrich] mi ha detto che la chiave di questa stagione è la famiglia, e la ricerca di una “casa” in quelli che sono tempi bui. Tutto il set è diventato come una famiglia, persino venire qui, essere invitato, è come avere un po’ di famiglia in tutto il mondo.”

Kim Bodniac nei panni di Vesemir, cr: Netflix

Moderatore: Abbiamo visto Jaskier in una situazione particolare all’interno del trailer, parlaci del destino del tuo personaggio.

Joey Batey: “Credo che in realtà Jaskier sia uno dei pochi personaggi a non essere definito dal destino, mentre tutti gli altri in molti casi sono stati uniti da forze al di là della loro comprensione. Durante la seconda stagione, cercherà di imparare a camminare con le proprie gambe, di essere una persona che non viene definita da un’amicizia o da una famiglia.

Direi che si è preso una sorta di anno sabbatico, mettendo alla prova la sua stessa moralità e cercando di capire se è una brava persona. Credo inoltre che questo possa riflettersi anche nel lavoro che abbiamo svolto sulla musica di questa stagione.”

Joey Batey nei panni di Jaskier, cr: Netflix

Chiara di Popspace: Joey, il tuo personaggio ovviamente è uno di quelli a cui il pubblico non può che affezionarsi. In che modo l’esplorazione del personaggio nella nuova stagione ti ha portato magari a scoprirne nuovi aspetti? E poi volevo chiedere se dalla nuova stagione possiamo aspettarci un’altra fantastica canzone…!

Joey Batey: “Grazie per la tua domanda! Credo che Jaskier si senta più a suo agio nella sua stessa pelle, e che sia sulla strada per scoprire chi è, il che è molto interessante da elaborare ed interpretare. In fin dei conti, lui è un poeta, il suo superpotere è l’empatia, e questo a volte può rendere difficile non sentire il dolore di qualcun altro.

Per quanto riguarda la canzone, non ne ho idea. Ci si può aspettare che continui a cantare, ma il secondo album dopo un successo è sempre più difficile.”