Ilaria "Ginger" Perris, classe 2003. Nerd cinefila, cresciuta a pane e musica rock. Studentessa di cinema all'Accademia di Belle Arti di Napoli con una grande passione per la scrittura e la letteratura.
Il nuovo titolo del franchise Assassin’s Creed, Codename Jade, sta “facendo grandi progressi” uscendo dalla versione alfa.
Stretti tra Nexus e Mirage, all’evento della Ubisoft di oggi, abbiamo dato uno sguardo più approfondito all’imminente Assassin’s Creed Codename Jade per dispositivi mobili, pronto per entrare in una fase di test pubblico prima del lancio.
Codename Jade è stato realizzato in collaborazione con la divisione Level Infinite di Tencent. Sarà un gioco per dispositivi mobili ambientato in Cina, durante la dinastia Quin, subito dopo il periodo degli Stati Combattenti. Si colloca tra gli eventi di Assassin’s Creed Odyssey e Origins.
Una caratteristica degna di nota è la personalizzazione del personaggio. Per la prima volta, i giocatori possono personalizzare completamente l’aspetto e lo stile del loro assassino, inclusi sesso, abbigliamento e altre caratteristiche.
Trailer del nuovo gioco Assassin’s Creed Codename Jade
Durante la presentazione, abbiamo appreso che Codename Jade sta facendo grandi progressi da quando è stato rivelato per la prima volta quasi un anno fa, concludendo la sua alfa su iOS. Ubisoft sta aprendo la pre-registrazione oggi per una fase di test pubblico prima che il gioco venga rilasciato su iOS e Android.
Nella stessa presentazione, abbiamo anche dato un’occhiata ad Assassin’s Creed: Nexus per VR e Assassin’s Creed Mirage, che uscirà a ottobre. Seguiteci per restare aggiornati su tutte le notizie, i trailer e le interviste dedicate al mondo della cultura pop.
Il regista dello Studio Ghibli, Hayao Miyazaki, non ha rilasciato trailer prima dell’uscita in Giappone del suo ultimo film.
Il prossimo film del regista veterano della Ghibli sarà apparentemente anche l’ultimo e uscirà senza alcun trailer o materiale promozionale.
In un’intervista con la rivista giapponese Bungei Shunju – tradotta dall’Hollywood Reporter – il produttore Toshio Suzuki ha dichiarato che il film, intitolato “How Do You Live?”, sarebbe uscito senza materiali promozionali. Ha aggiunto:
In fondo, penso che questo sia ciò che gli spettatori desiderano latentemente.
How Do You Live? sarà rilasciato in Giappone il 14 luglio, ma i potenziali spettatori non sono del tutto privi di informazioni. Lo Studio Ghibli, la casa di produzione del film, ne ha pubblicato un poster a dicembre. Miyazaki ha inoltre rivelato alcuni dettagli sul film in un’intervista del 2017, dicendo che è stato ispirato dall’omonimo romanzo del 1937 di Genzaburō Yoshino.
Secondo quanto riferito, Miyazaki ha lavorato al film dal 2016, dopo essere uscito da un ritiro in seguito all’uscita del suo ultimo lungometraggio, The Wind Rises.
Successivamente, Miyazaki ha completato il lavoro su un cortometraggio intitolato Boro the Caterpillar per il museo Studio Ghibli, proiettato lì per la prima volta nel 2018.
Il twit ufficiale dello Studio Ghibli contenente la copertina di How Do You Live?
Miyazaki vince l’Oscar per il miglior film d’animazione nel 2003 con La Città Incantata e viene nominato altre due volte, per Il Castello Errante di Howl nel 2006 e The Wind Rises nel 2014. Riceve inoltre un Oscar onorario nel 2015.
Suzuki afferma che, con questa scelta, lo studio stava reagendo a quella che considerava l’eccessiva saturazione dei materiali di marketing da parte di Hollywood. Egli dichiara:
Se guardi tutti (i trailer), sai tutto quello che accadrà in quel film. Allora come si sentono gli spettatori a riguardo? Ci saranno persone che, dopo aver visto tutti i trailer, non vorranno andare a vedere il film. Quindi, volevo ottenere il risultato opposto.
Siamo quindi davvero emozionati per l’uscita dell’ultimo film del maestro Miyazaki e speriamo nel meglio per il futuro dello Studio Ghibli.
Il celebre attore Tom Holland ha deciso di prendersi una pausa di un anno dalla recitazione dopo la serie “The Crowded Room”
Tom Holland ha deciso di mettere in pausa la recitazione per un anno dopo aver concluso The Crowded Room. L’attore della serie di Apple TV+ si apre su quanto sia stato difficile per lui interpretare il ruolo di Danny Sullivan. Egli dichiara:
È stato un periodo difficile, sicuramente. Stavamo esplorando alcune emozioni che sicuramente non avevo mai provato prima. Per di più, essere un produttore, affrontare i problemi quotidiani che si presentano con qualsiasi set cinematografico, ha solo aggiunto quel livello extra di pressione. Mi prenderò un anno di pausa ed è il risultato di quanto questo show sia stato difficile
La star di Spider-Man: No Way Home ha detto di non essere estraneo al lavoro duro e che gli è piaciuto molto lavorare a questa serie, ma che l’ha messo comunque a dura prova. Ha poi aggiunto:
È arrivato un momento in cui ho pensato “Ho bisogno di fare una pausa”. Sono entusiasta di vedere come andrà a finire e sento che il nostro duro lavoro non è stato vano.
The Crowded Room in 10 episodi narra di un uomo arrestato in seguito al suo coinvolgimento in una sparatoria a New York nel 1979. Nel thriller psicologico, Tom Holland interpreta Danny Sullivan, un personaggio basato su Billy Mulligan, un uomo noto come “The Campus Rapist”, oggetto di un caso giudiziario degli anni ’70.
Non è la prima volta in cui Holland parla di quanto sia stato difficile per lui interpretare il personaggio e si apre sulla sua salute mentale. L’attore difatti, non è estraneo al lavoro sotto l’aspetto fisico che comporta un film d’azione, ma l’aspetto mentale lo ha davvero provato. Holland confessa inoltre che ha avuto bisogno di tempo per riprendersi in seguito e tornare alla realtà dopo la fine delle riprese.
Menzionando le sue difficoltà ad uscire dal ruolo, l’attore ha anche menzionato “un piccolo crollo” avuto a casa, pensando addirittura – come da lui dichiarato in un’intervista – di radersi la testa pur di sbarazzarsi del suo personaggio.
Apple TV+ rilascerà i primi tre episodi di The Crowded Room a partire dal 9 giugno e successivamente rilascerà un episodio a settimana ogni venerdì fino al 28 luglio.
Il creatore di Black Mirror Charlie Brooker tenta di usare ChatGPT per scrivere un episodio: “era una m**da”
Charlie Brooker, uno degli autori della celebre serie di Netflix, Black Mirror, ha provato a generare uno degli episodi della serie thriller antologica, usando il più grande incubo di uno sceneggiatore, ChatGPT. Brooker ha rivelato ad Empire di aver provato ad usare il bot A.I. per scrivere un episodio della sesta stagione, che uscirà a breve sulla piattaforma.
La crescita delle A.I. é uno dei problemi affrontati nel corrente “WGA Strike”, lo sciopero degli sceneggiatori americani. Il creatore della serie dichiara:
Abbiamo provato a giocare un pochino con ChatGPT. La prima cosa che ho fatto è stato provare a generare “Episodio di Black Mirror”. A prima vista, é uscito fuori qualcosa di veramente plausibile, in secondo momento, é una m**da. Tutto ciò che ha fatto é stato guardare le sinossi di Black Mirror e mischiarle insieme. Se vai a scavare un po’ più a fondo ti viene da pensare “oh, non c’è neanche un pensiero originale”.
Tuttavia, Brooker ha ammesso che il chatbot OpenAI lo ha avvisato di uno schema nella sua stessa narrazione.
Aggiunge in seguito:
Ero consapevole di aver scritto molti episodi in cui qualcuno dice: “oh, sono stato dentro un computer tutto il tempo!” Così ho pensato, “Sto solo buttando fuori il senso di ciò che penso sia un episodio di Black Mirror”. Non ha senso avere uno spettacolo antologico se non puoi infrangere le tue stesse regole.
Alcuni attori del cast di Black Mirror 6
La sesta stagione dell’amata serie Black Mirror include un cast spettacolare con Aaron Paul, Michael Cera, Salma Hayek Pinault, Myha’la Herrold, Kate Mara, Danny Ramirez, Paapa Essiedu, Rob Delaney e Zazie Beetz. La stagione prenderà il via con l’episodio “Joan Is Awful”. Il primo episodio tratterà di una normale donna che viene a sapere di una piattaforma di streaming globale che ha lanciato un adattamento televisivo della sua vita, in cui è interpretata dall’icona globale Salma Hayek Pinault. Ally Pankiw dirigerà l’episodio interpretato da Annie Murphy, Himesh Patel, Michael Cera e Rob Delaney.
La serie tornerà sulla piattaforma streaming il 15 giugno.
La star Anthony Mackie ha rivelato che il titolo del film di Captain America 4 dei Marvel Studios è stato modificato.
Anthony Mackie – conosciuto per il ruolo di Falcon nei film del MCU – ha recentemente rivelato in un post Instagram che il film di Captain America 4 avrà un nuovo titolo. Il nuovo prodotto Marvel, annunciato in precedenza come Captain America: New World Order, ora si chiama Captain America: Brave New World. Mackie conferma questo cambio di nome attraverso una foto in cui lo si vede parlare con la co-star Harrison Ford. L’attore attualmente sta sostituendo il defunto William Hurt nel ruolo di Thaddeus “Thunderbolt” Ross. Mackie scrive in un post Instagram:
Quando Harrison Ford ti dice come dare calci dovresti solo guardare e ascoltare! LoL… Grazie per la saggezza sul set e per le risate amico mio! Non vedo l’ora di farlo ancora… Captain America: Brave New World dei Marvel Studios nelle sale il 3 maggio 2024.
Anthony Mackie rivela il nuovo titolo di Captain America tramite un post di Instagram
Il nuovo titolo di Captain America 4
I Marvel Studios non hanno spiegato il perché del cambio del titolo. Alcuni hanno criticato la scelta del titolo Captain America: New World Order per la sua associazione con una teoria complottista, spesso considerata antisemita. Poco si sa della trama del film, ma il vero intento del titolo potrebbe essere un riferimento a un’organizzazione di cattivi dei fumetti Marvel chiamata New World Order. Organizzazione che viene inoltre guidata da Teschio Rosso, l’arcinemico del predecessore del Captain America di Sam Wilson, Steve Rogers.
Non ci sono invece riferimenti immediati ai fumetti di Captain America nel nuovo titolo “Brave New World”. Il riferimento più vicino potrebbe essere Secret Empire: Brave New World, una miniserie che la Marvel Comics ha pubblicato come parte del più ampio crossover Secret Empire, uscito nel 2017. Questa miniserie manipola la realtà del primo Captain America (Steve Rogers) rendendolo un agente dormiente dell’organizzazione Hydra, che ha conquistato gli Stati Uniti e modificato il mondo a sua immagine e somiglianza diventando Hydra Supreme.
Captain America: Brave New World – Cast e data di rilascio
In questo nuovo film di Captain America vedremo Anthony Mackie nei panni di Sam Wilson (Captain America), Harrison Ford nel ruolo di Thaddeus Ross, Carl Lumbly come Isaiah Bradley, Danny Ramirez nel ruolo di Joaquin Torres e Tim Blake Nelson come il Dr. Samuel Sterns., riprendendo il suo vecchio ruolo dal film L’incredibile Hulk del 2008. L’attrice Shira Haas farà il suo debutto nel Marvel Cinematic Universe con il personaggio di Sabra.
Captain America: Brave New World è diretto da Julius Onah e uscirà nelle sale il 3 maggio 2024. Attendiamo con ansia sviluppi sul nuovo film del capitano firmato Marvel.
Il capo della Disney parla riguardo un possibile rilancio del franchise dei Pirati dei Caraibi con protagonista Johnny Depp.
Pirati dei Caraibi è uno dei più amati franchise della Disney e negli ultimi anni ci sono state parecchie discussioni riguardo la sua continuazione. Nel 2020 è stato riportato che non solo è in sviluppo un sesto film, ma era in programma anche uno spinoff con Margot Robbie come protagonista. Quest’ultimo progetto tuttavia, non è andato avanti.
Come parte della discussione sul franchise, ci sono state anche molte speculazioni sul possibile ritorno di Johnny Depp nei panni del capitano Jack Sparrow. L’attore ha fatto molto parlare di sé negli ultimi tempi, più per i suoi problemi legali che per il suo lavoro nel cinema, tuttavia il presidente della Disney Studio Motion Picture Production, Sean Bailey, sta affrontando la possibilità del ritorno di Depp nel franchising.
Johnny Depp nel ruolo di Jack Sparrow
Parlando con il New York Times, Bailey ha anticipato la storia del prossimo film della serie Pirati dei Caraibi e ha parlato della possibilità che Depp ritorni e, sebbene non abbia confermato che l’attore sarebbe apparso, la sua risposta sembrava lasciare aperta la possibilità. Bailey ha infatti dichiarato:
Pensiamo di avere una storia davvero bella ed emozionante, che onori i film che sono venuti prima e che abbia anche qualcosa di nuovo.
Successivamente, sull’argomento Depp è rimasto molto evasivo.
Nel frattempo, il produttore dei film, Jerry Bruckheimer, ha dichiarato in un intervista a The Hollywood Reporter che gli piacerebbe riavere Depp come parte del franchise. Inoltre, senza poter condividere ulteriori notizie riguardanti il suo ritorno afferma:
Mi piacerebbe averlo nel film. È un amico, un attore eccezionale, ed è un peccato che le vite personali si insinuino in tutto ciò che facciamo.
Cosa ne pensate? Vorreste un ritorno di Johnny Depp nel ruolo di Jack Sparrow? Siete emozionati riguardo alla possibilità di un sesto film del franchise? Fateci sapere i vostri pensieri sulla questione giù nei commenti.
La Disney torna al cinema con un coloratissimo remake live-action del classico del 1989 La Sirenetta, mostrandoci un’Ariel mai vista prima.
La Sirenetta di Rob Marshall è arrivata sullo schermo il 24 maggio di quest’anno tra i pareri discordanti dei fan della Disney che rivendicano la bellezza dei classici originali e quelli entusiasti delle novità portate dai live-action e dai nuovi progetti della multinazionale.
L’attrice Halle Bailey – conosciuta per il ruolo di Sky Forster nella serie Grown-ish e per la sua attività musicale nel duo Chloe x Halle – ha dato un’interpretazione speciale della famosa principessa, dando modo allo spettatore di conoscere un’Ariel mai vista prima, più coraggiosa, intraprendente e strategica.
Nel corso del film abbiamo inoltre modo di approfondire la storia del principe Eric, interpretato da Jonah Hauer-King. Dal ruolo di personaggio secondario a cui era relegato nel classico del 1989, Eric passa in primo piano ottenendo il ruolo di co-protagonista. Infatti, abbiamo avuto modo di scoprire nuovi dettagli sulla sua vita a corte, sulla famiglia e sulla sua personalità, messa quasi a paragone con quella della nostra sirenetta, avvicinandoli e rendendoli più simili a livello umano, esprimendo la voglia di libertà e di cambiamento nella loro vita.
Le aggiunte nella trama del live-action possono a primo impatto sembrare superflue, tuttavia, gli approfondimenti sulle storie individuali dei personaggi e sugli eventi – come la scena del naufragio della nave del principe e del salvataggio di Ariel – ci permettono di immergerci maggiormente all’interno della storia e di farci quasi diventare “parte del loro mondo.”
Il live-action tra pecche e piacevoli sorprese
Molti fan su internet hanno espresso il proprio disappunto riguardante la scelta del cast. Secondo alcuni, la scelta di Halle Bailey per il ruolo di Ariel non è propriamente la più azzeccata: la Disney è stata accusata di praticare blackwashing, – una pratica dell’industria cinematografica in cui un attore di origine africana ottiene il ruolo di un personaggio storicamente di un’altra etnia – che per alcuni rappresenta una forma di rivalsa per la comunità nera, spesso messa da parte in passato.
Personalmente, prima di vedere il film al cinema, anch’io mi sono ritrovata ad avere dei dubbi sulla scelta di alcuni attori (e doppiatori), eppure mi sono ritrovata piacevolmente sorpresa e non ho potuto fare a meno di emozionarmi davanti alla bravura della Bailey nella recitazione e nell’interpretazione dei brani composti da Alan Menken, soprattutto in Part of Your World.
Altri dubbi che mi erano sorti prima di vedere il risultato finale in sala erano quelli riguardanti l’uso della CGI per la costruzione dei personaggi Sebastian, il granchio consigliere di Tritone, e Flounder, il migliore amico di Ariel. Nonostante ciò, il live-action è una piacevolissima sorpresa a livello visivo, diventando una storia dai toni contemporanei, rivisitata nel segno dell’inclusione e della diversità, con l’aggiunta di un messaggio di stampo ecologista da parte di re Tritone – interpretato da Javier Bardem – che condanna l’uomo per aver influito negativamente sul destino dell’ambiente marino.
Il film, nonostante l’accoglienza con alcune controversie negative, è stato apprezzato particolarmente dai critici ma meno dal pubblico. Sul sito di recensioni Rotten Tomatoes il film ha il 67% di gradimento sulla base di 243 recensioni e un gradimento totale del 57% basato su più di 25.000 recensioni di utenti non registrati. L’audience verificata gli attribuisce invece il 95%.
L’unica cosa da sapere su Spider-Man: Across the Spider-Verse è che è solo la prima parte. Beyond the Spider-Verse in arrivo al cinema.
Il nuovo capitolo della storia multi-universale di Miles Morales è arrivato al cinema con Spider-Man: Across the Spider-verse, ed è fantastico. Ma ora che l’abbiamo visto abbiamo una sola cosa che dovremmo ricordarci: il titolo provvisorio di questo film era Spider-Man: Across the Spider-verse – Part 1, proprio come per Avengers: Endgame era originariamente chiamato Avengers: Infinity War – Parte 2. C’è quindi un altro film in arrivo.
Senza fare spoiler sulla fine (o non-fine) dell’ultimo film animato dell’uomo ragno, pensiamo solo che ti divertirai di più a guardare il film se sai che ce n’è un altro proprio dietro l’angolo. Se ti aspetti che tutto si concluda prima che arrivino i titoli di coda, potresti rimanere scioccato.
La buona notizia è che, anche se la storia non si conclude, il film è un’esperienza molto piacevole. Il sito Polygon nella sua recensione afferma:
Non tutti i temi e la trama di Across the Spider-Verse si allontanano particolarmente da quelli di questa storia ad un anno di distanza. Ma alla fine, il tema del film dello Spider-verse si preannuncia come una storia di persone che cercano di essere più grandi e audaci di loro stesse, cercando di andare oltre ciò di cui sono capaci e fare di più. Non c’è da meravigliarsi che ogni parte di Across the Spider-Verse sia un tentativo di superare il primo film. L’idea di crescere, di superare e ignorare i limiti di tutti gli altri, è il cuore degli eroi di questa serie e dei loro viaggi individuali. Sembra che i film stessi siano progettati per seguire l’esempio.
Nonostante il cambio di nome, il terzo film è sulla buona strada. La cattiva notizia è che manca ancora quasi un anno al film, che dovrebbe arrivare il 29 marzo 2024.
Spider-Man ha dominato il box office, con una grande accoglienza sia sul fronte live-action che sul fronte animato.
La trilogia di Spider-Man di Tom Holland ha quasi generato 4 miliardi di dollari al box office mondiale, mentre i film di Shameik Moore sullo Spider-Verse sono stati definiti come i più grandi film di fumetti mai fatti.
Mentre il futuro animato di Spider-Man è già certo, poiché Spider-Man: Across the Spider-Verse è uscito nelle sale il 1 giugno, il futuro del Peter Parker di Holland è ancora un po’ incerto.
Indipendentemente da quanto è attualmente pianificato, Holland ha affermato che continuerà ad indossare la famigerata tuta rossa e blu fino a quando ci sarà una storia da raccontare. L’attore ha dichiarato ad ET:
Penso che finché possiamo rendere giustizia a Peter Parker, finché possiamo continuare a migliorare ed elevare i film e a dargli un maggiore significato io sarò lì. Sarei stupido se dicessi che non sarei il ragazzo più fortunato del mondo se dovessi rifarlo. Stanno succedendo delle cose, ma dobbiamo solo aspettare e vedere cosa succederà.
Spider-Man: No Way Home
Le “cose che stanno succedendo” sembrano essere una conferma non ufficiale che Spider-Man 4 sia in lavorazione. La produttrice Amy Pascal ha recentemente dichiarato che ovviamente realizzeranno un altro Spider-Man per l’MCU. Ha inoltre aggiunto che il team è in procinto di iniziare, ma lo sciopero degli sceneggiatori ha fermato la lavorazione.
Holland oltretutto dichiara che ci sono stati altri incontri in precedenza, ma che sono stati messi in pausa come gesto di solidarietà verso gli sceneggiatori. Ci sono state diverse conversazioni ma si può dire che siano ancora alle prime fasi.
Tom Holland è ben consapevole del ronzio che Spider-Man 4 ha prodotto online, scherzando sul fatto che Amy Pascal si diverta a dare delle piccole curiosità quando possibile
A febbraio, il presidente della Marvel Kevin Feige ha rivelato che la storia del quarto film di Peter Parker con Holland è stata confermata. All’inizio di quest’anno Feige dichiara:
Abbiamo grandi idee e i nostri scrittori le stanno mettendo nero su bianco proprio ora.
Sony vs. Marvel
Per quanto Spider-Man: No Way Home abbia cancellato Peter Parker dalla memoria di tutti, si pensa che questo prossimo capitolo si svolga ancora all’interno del MCU. Il famigerato litigio tra Sony e Marvel del 2019 ha portato a credere che il tutto sia avvenuto solo per concludere l’arco di Holland nel MCU. Pascal sottolinea durante il tour di stampa per No Way Home che invece quel film non sarà stata l’ultima collaborazione tra i due studi.
Aspettiamo aggiornamenti sul nuovo film di Spider-Man per l’MCU.
La Sirenetta ha avuto la quinta più alta apertura di tutti i tempi al weekend del Memorial Day, 117.5 milioni di dollari al Box Office
Il remake live-action de “La Sirenetta” si è guadagnato la quinta più alta apertura di tutti i tempi al weekend del Memorial Day con 117.5 milioni di dollari nei suoi primi quattro giorni nei cinema del Nord America. Come riportato da Comscore, La Sirenetta in un weekend di 3 giorni ha guadagnato 95.4 milioni di dollari per quanto riguarda gli Statu Uniti, mentre internazionalmente ne ha guadagnati 68.2 milioni
In confronto, il cartone animato originale della Sirenetta del 1989 ha aperto con soli 6.03 milioni negli Stati Uniti e il guadagno globale nei cinema fu di 211.34 milioni di dollari. Ovviamente, il box office è molto cambiato ai giorni nostri, ma resta ugualmente un confronto interessante che abbiamo potuto vedere dal sito di Box Office Mojo.
Attualmente, il live-action de La Sirenetta è al quinto posto della lista delle migliori aperture nazionali per i remake live-action della Disney, sorpassato ancora da Il Libro della Giungla ($103.26 milioni), Alice nel Paese delle Meraviglie ($116.1 milioni), La Bella e la Bestia ($174.01 milioni), e Il Re Leone ($191.7 milioni).
Sul sito IGN, la recensione de La sirenetta recita:
Pieno di cuore, guidato dalla performance stellare di Halle Bailey, La Sirenetta è un adattamento accettabile, se non di successo, dell’originale cartone animato.
Il Box Office attuale
Fast X raggiunge il secondo posto dei guadagni nazionali con 23.01 milioni di dollari e il box office internazionale con 87.25 milioni. Con i suoi 110.27 milioni di dollari guadagnati in questo weekend, Fast X ha superato i 507 milioni al box office globale. Inoltre, il franchise di Fast & Furious ha superato i 7 miliardi di dollari al botteghino mondiale.
Guardiani della Galassia Vol. 3 ha preso il testo posto al box office, con una vendita di biglietti al box office nazionale pari a 20.37 milioni di dollari e 25.1 milioni a quello internazionale. Globalmente, il terzo film dei Guardiani della Galassia ha guadagnato 731.02 milioni di dollari.
Super Mario Bros. – Il film invece continua la sua straordinaria corsa nel box office mondiale portando altri 6.3 milioni di dollari in Nord America e 13.10 milioni oltre oceano, guadagnandosi così il quarto posto. Le avventure di Mario sul grande schermo, in totale hanno guadagnato 1.27 miliardi di dollari.
La compagnia ha altre aspirazioni oltre la PlayStation5 e i giochi in single-player: presentati i grandi piani della Sony.
Con il vento in poppa, il CEO di Sony Interactive Entertainment, Jim Ryan, e il capo dei PlayStation Studios, Hermen Hulst, hanno recentemente presentato agli investitori lo stato dell’ecosistema della PlayStation 5 e hanno accennato a ciò che accadrà nel prossimo futuro. Tra le altre cose, la società ha promesso nuovi IP, più giochi con servizi live e una grande spinta al cloud gaming.
Mentre il grande gaming showcase della Sony offrirà dettagli specifici sugli annunci di nuovi giochi, date di rilascio e potenziali aggiornamenti dell’hardware, la presentazione degli investitori ha dato uno sguardo più ampio allo stato attuale del business di PlayStation e alla sua prossima direzione.
Abbiamo ottenuto un’analisi piuttosto granulare di alcuni dati di vendita interessanti e alcuni aggiornamenti criptici sulle iniziative imminenti. Ecco alcuni dei più grandi risultati dell’ultimo incontro dell’azienda.
PS VR2 sta già vendendo più del primo visore per realtà virtuale
Il nuovo visore per la realtà virtuale di Sony ha degli auricolari comodi ma un costoso bundle che richiede agli utenti di possedere già una PS5. Nonostante ciò, i dati di vendita iniziali mostrano che in realtà i numeri sono molto più alti rispetto al primo PS VR.
PS VR2 ha già venduto 600 mila unità nelle sue prime sei settimane, mentre PS VR1 ne ha vendute circa 550 mila. Resta da vedere se questo slancio trasformerà la piattaforma in qualcosa in più di un costoso accessorio per gli appassionati.
Dati di vendita PS5 vs. PS4
Gli analisti in precedenza avevano richiesto una riduzione dei prezzi per alimentare le vendite, e non è chiaro se arriveranno nuovi giochi senza una base di installazione più larga, specialmente perché aziende come Meta stanno licenziando gli sviluppatori VR a causa dei tagli.
Sony sta pianificando di investire in molti nuovi franchise
I giochi first-party single-player di Sony hanno stabilito per anni il livello del proprio successo basandosi sulla trama, con giochi come The Last of Us e Ghost of Tsushima. È chiaro che la società ora vuole fare lo stesso anche per i giochi multiplayer con servizio live e sfrutterà la sua recente acquisizione di Bungie, produttore di Destiny 2, per raggiungere questo obbiettivo.
La ripartizione della spesa totale per i contenuti di quest’anno sarà del 55% sul business dei live service rispetto al 45% di quelli “tradizionali”. La differenza sarà ancora più netta quando nel 2025 la spesa per i servizi live raggiungerà il 60% di tutti i costi di produzione. È possibile che in alcuni di questi giochi il single-player tradizionale avrà ancora maggior valore e che includano solo negozi come Assassin’s Creed Valhalla della Ubisoft. Altri saranno incentrati di più sul multiplayer come per esempio Destiny 2.
I possessori di PS5 spenderanno un sacco in microtransazioni
Le prestigiose esclusive potrebbero aiutare alla vendita delle console, ma non è quello su cui si guadagnerà di più una volta che i giocatori saranno “bloccati”. Sony ha rivelato che i possessori di PS5 stanno spendendo oltre 100 dollari in più rispetto ai giocatori su PS4 in un punto simile del “ciclo” della console. Tuttavia, quei soldi extra non stanno arrivando dalle maggiori vendite dei giochi, ma dalla spesa per i contenuti aggiuntivi, ovvero i DLC a pagamento e le microtransazioni.
Le vendite dei giochi sono in realtà calate del 10% su PS5, mentre quelle dei contenuti aggiuntivi sono aumentate del 210%. Sebbene Sony riscuota il 30% delle commissioni su tutti gli acquisti in-game con Fortnite, Call of Duty: Modern Warfare II e Apex Legends sulla piattaforma potrebbe guadagnare molto di più se tali acquisti fossero effettuati all’interno delle sue esclusive first-party.
Spider-Man vende alla grande su PC mentre The Last of US Parte I ha avuto un lento inizio
Spider-Man del 2018 non è arrivato su PC fino all’anno scorso. Negli otto mesi successivi, il gioco ha venduto più di 1.5 milioni sulla piattaforma. The Last of Us Parte I, nel frattempo, ha venduto solo 368 mila copie dal suo arrivo a marzo su Steam. Non è male considerando che sia una remastered di un gioco decennale giocato già da molte persone su PS3, 4 e 5. Ma non sono esattamente i numeri di God of War che invece ha veduto quasi 1 milione di copie nei suoi primi due mesi e mezzo su PC.
Dati di vendita dei titoli per PC
Non è chiaro quanto le prestazioni approssimative e la scarsa ottimizzazione al momento del lancio di TLOU Parte I abbiano danneggiato il suo slancio iniziale rispetto all’aumento complessivo delle vendite del gioco su tutte le piattaforme in seguito al successo dell’adattamento HBO di successo.
Molti giocatori stanno pagando per gli abbonamenti più costosi di PlayStation Plus
Quando Sony ha presentato il suo programma revisionato per PS Plus, creando tre livelli separati e chiudendo il suo servizio di streaming PlayStation Now a favore di quello più costoso sembrava inutilmente complicato. Anche il livello più alto, Premium, non sembrava valere il prezzo extra in cambio di una selezione ridotta di PlayStation Classics e funzionalità di cloud gaming che sono ancora in fase di sviluppo.
Dati di vendita PS Plus
Tuttavia, si è scoperto che molte persone erano di sposte in ogni caso a fare l’upgrade. Sony afferma che 14.1 milioni di abbonati hanno fatto l’aggiornamento ai livelli superiori nei primi 10 mesi e che ora rappresentano il 30% di tutti gli utenti PS Plus. Gli account premium di base rappresentano il 17% degli iscritti totali, mentre gli extra rappresentano il 13% con 6.1 milioni di abbonati.
Il primo gioco mobile di PlayStation arriverà già nel 2023
Sony ha affermato che attualmente è in collaborazione con dei team di sviluppatori affermati e che ha deciso di portare alcuni dei suoi più celebri titoli su dispositivi mobili, con un primo rilascio previsto per il 2023. La società ha acquistato la Savage Game Studios lo scorso agosto e si dice che si stia lavorando a una versione mobile di Destiny 2. Secondo le classifiche di Sony, il mercato dei giochi per dispositivi mobili è più grande di quello dei giochi per console e PC messi insieme e si prevede un’ulteriore crescita.
Nella parte più criptica della presentazione, il CEO Jim Ryan ha affermato che la società ha alcuni piani molti interessanti per accelerare le nostre iniziative nello spazio del cloud. Non ha spiegato quali novità siano, ma ha fatto dei commenti sui giochi mobile e sulla portabilità. Questo ha causato un senso di sorpresa poiché Sony ha rivelato anche un palmare per il cloud gaming, con il nome in codice di Project Q, che dovrebbe essere un accessorio per la riproduzione remota per PS5.
Inoltre, PS Plus attualmente non supporta il cloud gaming su smartphone, richiedendo l’utilizzo di PS4, PS5 o PC. Sappiamo che Sony ha sviluppato una serie di brevetti per ridurre la latenza durante lo streaming dei giochi e The Verge ha riferito in precedenza che la società sta assumendo per una serie di ruoli per costruire una buona infrastruttura di cloud gaming. Il cloud gaming è stato al centro della lotta per l’acquisto di Activision Blizzard da parte di Microsoft e sembra che, qualunque sia l’esito della fusione proposta, Sony voglia riprendersi parte della quota di mercato dello streaming di videogiochi precedentemente ceduta a Game Pass e xCloud.
Dopo aver incontrato Papa Francesco, Martin Scorsese annuncia un nuovo film su Gesù. Il progetto è attualmente senza titolo.
Come riportato da Variety, Martin Scorsese ha rivelato di essere a lavoro per la realizzazione di un nuovo film su Gesù durante una conferenza organizzata dalla testata Gesuiti “La Civiltà cattolica”, e l’Università di Georgetown. Quest’ultima é avvenuta poco dopo il suo incontro con il Papa.
Le parole del regista statunitense sono state le seguenti:
Ho risposto all’appello del Papa agli artisti nell’unico modo che conosco: immaginando e scrivendo una sceneggiatura per un film su Gesù, e sto per iniziare a realizzarlo.
Thank you to Martin #Scorsese for accepting the invitation to join us of La Civiltà Cattolica and Georgetown University – along with his wife and daughter – in the meeting of 40 poets and writers from different Countries with #PopeFrancesco, who said among other things, "This is… pic.twitter.com/yG6bEyo2Wq
Il twit di Antonio Spadaro – direttore de “La Civiltà Cattolica” – riguardo la presenza del regista Martin Scorsese all’incontro con Papa Francesco
Non é stato detto molto altro sul film durante la conferenza “The Global Aesthetics of the Catholic Imagination”, anche se il film ancora senza titolo potrebbe essere il prossimo progetto di Scorsese dopo l’acclamato Killers of the Flower Moon.
Scorsese ha inoltre espresso il suo amore per l’opera di Pier Paolo Pasolini, Il Vangelo secondo Matteo, e sul proprio film L’ultima tentazione di Cristo, rilasciato nel 1988 con protagonista Willem Dafoe come Gesù Cristo.
Il film é stato accolto da diverse polemiche. Gruppi di cristiani hanno tentato di boicottarlo e organizzare proteste, mentre lo stesso Scorsese ha ricevuto minacce di morte. Il film ha scatenato la rabbia dei cristiani conservatori, in gran parte a causa della rappresentazione di Cristo come uomo diviso tra Dio e i desideri terreni.
i primi 1000 giocatori ad arrivare al livello 100 nella hardcore mode saranno immortalati su una statua di un demone gigante
La Hardcore mode di Diablo IV ha alzato la sua posta in gioco, la Blizzard infatti ha deciso di immortalare i nomi dei primi 1000 giocatori che raggiungeranno il livello 100, aggiungendoli alla statua di Lilith. La casa produttrice ha twittato:
Pensate di poter ingannare la morte? Raggiungete il livello 100 su Diablo IV nella hardcore mode e twittate #Diablo4Hardcore con le prove per avere il vostro username immortalato sulla statua di Lilith.
La difficilissima hardcore mode di Diablo ha la posta in gioco più alta di tutte: una singola morte di un personaggio comporterà la sua eliminazione, ma se si dovesse riuscire a proseguire senza soccombere ad alcun boss mostruoso del gioco, la propria BattleTag sarà immortalata per sempre.
Nel momento in cui i giocatori raggiungeranno il livello 100 in hardcore dovranno persino inviare a Blizzard delle prove, in formato foto o video. Inoltre, le condizioni stabliscono che nel twit da postare sull’account ufficiale di Diablo si dovrà utilizzare l’hashtag #Diablo4Hardcore, menzionando il proprio BattleTag. Naturalmente, il giocatore dovrà anche possedere il titolo di “Tempered Champion” che verrà automaticamente assegnato al raggiungimento del centesimo livello in hardcore.
La sfida avrà inizio il giorno in cui verrà rilasciato l’accesso anticipato a Diablo V, il 1 giugno, e finirà nel momento in cui i primi 1000 giocatori avranno raggiunto l’obbiettivo, o il 1 settembre in caso i vincitori siano più di 1000.
Il sito IGN ha dato le proprie impressioni sulla beta dicendo:
“Dopo essersi concentrati sulle classi del Druido e del Negromante in questo secondo weekend di beta, il prossimo sarà più aperto a quelli disposti a comprare un “diabolico sandwich di pollo”. Sono più convinto che mai che questo infernale action RPG sia sulla buona strada per fornirci qualcosa di davvero speciale.”
Attendiamo con ansia nuovi sviluppi riguardanti l’uscita del nuovo capitolo del gioco firmato Blizzard.
La rinascita del “fenomeno Bridgerton” e l’uscita su Netflix dello spin-off La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton
Nelle ultime settimane abbiamo avuto l’occasione di assistere all’uscita dello spin-off di Bridgerton, una delle serie più popolari di Netflix. Queen Charlotte: A Bridgerton Story racconta la storia della giovane regina Carlotta, allora diciassettenne, e del re Giorgio III d’Inghilterra, mostrandoci i dettagli fino ad allora nascosti della loro profonda e travagliata storia d’amore.
L’enigmatica regina delle prime stagioni della serie ufficiale – interpretata dall’attrice Golda Rosheuvel – apparentemente dura e impenetrabile, rivela la sua personalità di donna forte e appassionata, ma dal cuore d’oro. La nuova serie mostra inoltre, un lato sconosciuto del nostro re Giorgio, già incontrato precedentemente in alcune scene di Bridgerton, in cui la sua malattia è visibilmente degenerata. Ricordiamo ad esempio la scena della seconda stagione in cui avviene l’incontro tra lui e il “diamante”, la cara Edwina Sharma, che si mostra impeccabile nel rapportarsi con lui durante una delle sue crisi.
La regina Carlotta e il re Giorgio III d’Inghilterra
Scene molto toccanti che si alternano tra passato e futuro, ci raccontano le vicende matrimoniali dei due nuovi coniugi reali, durante il loro primo anno insieme, con tutte le difficoltà date dalle crisi di re Giorgio – riconducibili alla porfiria – e a quelle date dal difficile rapporto tra Charlotte e il contesto sociale dell’epoca, nella quale fa fatica ad integrarsi. Oltretutto, con questa miniserie abbiamo avuto l’occasione di approfondire il rapporto della regina con alcuni personaggi secondari, come ad esempio il suo fedele maggiordomo Brimsley e la sua dama di compagnia Lady Agatha Danbury, che ricopre un ruolo di primo piano nella serie principale.
Molti fan, oltretutto, sono riusciti a catturare alcuni nuovi easter egg sulle storie dei precedenti protagonisti di Bridgerton: alla fine della prima stagione, abbiamo lasciato il Duca Simon e il “diamante” Daphne con la nascita del loro primo figlio Augie. Tuttavia, è stato segnalato che la duchessa è stata avvistata insieme a due bambini durante una delle puntate dello spin-off. Potrebbe trattarsi un secondo genito? Inoltre, sono state rilasciate alcune notizie sulla coppia della seconda stagione. Pare appunto che Anthony Bridgerton e Kate Sharma al momento degli avvenimenti si trovino in luna di miele.
…e altri dimenticati
Nonostante la bellezza della trama di Queen Charlotte, un dettaglio riguardo al maggiordomo Brimsley non passa inosservato: la sua side-story viene brevemente narrata in alcune scene, approfondendo l’amore proibito con il segretario di re George, Reynolds. I due vengono visti ballare insieme durante la sesta puntata, un salto temporale, invece, mostra Brimsley ballare da solo, facendoci capire che i due si siano separati. Ma come finisce realmente? Il regista Tom Verica dichiara:
“Non sappiamo cosa accadrà. Ma certamente ha avuto un impatto su molti spettatori, come accaduto con me durante le riprese e le conversazioni con gli attori mentre lavoravamo.”
Non abbiamo attualmente notizie riguardanti una seconda stagione dello spin-off, ma speriamo in un continuo che approfondisca le storie secondarie di alcuni personaggi e che concluda quelle di altri.
Quentin Tarantino si prepara a mettere un punto alla sua carriera nel cinema e accenna al suo ultimo progetto.
Il grande regista Quentin Tarantino, tra gli anni Novanta e Duemila ha regalato al pubblico molti dei film cult che sono entrati nella memoria e nel cuore di diverse generazioni di cinefili: basti pensare al grande successo del suo debutto cinematografico Le Iene del 1992, e l’immortale Pulp Fiction del 1994. Di recente il regista ha annunciato che il suo prossimo film “The Movie Critic” sarà l’ultimo della sua carriera cinematografica. Attualmente sono pochi i dettagli annunciati sul progetto, se non quelli rilasciati in alcune tappe del tour del suo libro “Cinema Speculation” – come quella di Barcellona – in cui Tarantino ha rivelato alcuni dettagli fondamentali sul protagonista e sull’ambientazione in cui prenderà forma la storia.
Il regista Quentin Tarantino
Il regista decide di distaccarsi dalle precedenti storie di genere pulp, fatte di vendetta e violenza, per concentrarsi sul racconto personale della vita di un critico cinematografico negli anni Settanta. I rumor che già circolano sull’identità del personaggio hanno condotto al nome della critica Pauline Kael, ma dal momento in cui Tarantino ha annunciato cheil protagonista sarà un lui, si presuppone che la figura di riferimento per l’ultimo capolavoro del regista sia William Margold, famoso critico cinematografico con cui l’autore ha un forte legame emotivo e che ha citato apertamente nel suo libro.
Il motivo di questa precoce chiusura di carriera, Tarantino lo ribadisce in alcune interviste, affermando di essere recentemente in disaccordo con l’industria del cinema, in particolare quella di Hollywood, criticando i fenomeni della “marvelizzazione” e dello streaming, che hanno “cambiato la sua concezione del film nel tempo”. Di certo però, il “canto del cigno” dell’autore in ambito cinematografico non lo fermerà dal dedicarsi attivamente ad altri ambiti artistici, quali quello della drammaturgia e della scrittura di romanzi. Siamo quindi in attesa di ulteriori aggiornamenti sulla chiusura di quella che possiamo dire sia un’era che ha segnato la storia del cinema americano.
La saga cult di The Evil Dead, ideata dal regista Sam Raimi, torna al cinema con un nuovo film La Casa – Il Risveglio del Male
Dopo esattamente dieci anni dall’uscita dell’ultimo titolo, il famoso Necronomicon dai denti aguzzi è tornato a mietere vittime, questa volta prendendo di mira una piccola famiglia di Los Angeles e i suoi vicini d’appartamento. La Casa – Il Risveglio del Male di Lee Cronin può essere considerato sia un sequel della saga, che come un reboot vero e proprio, e il suo finale aperto fa presagire delle nuove vie per uno sviluppo futuro del franchise, in quanto il regista ha dichiarato:
“Parlando in termini di quello che si potrebbe fare continuando la saga, credo ci sia un potenziale enorme”
In Italia La casa – Il Risveglio del Male ha superato i 2 milioni di euro al box-office, raggiungendo il record di incassi più alto per la saga, posizionandosi tuttavia solo al nono posto nella classifica degli incassi italiani, senza riuscire a superare titoli come Super Mario Bros e Guardiani della Galassia Vol. 3, che ha invece incassato 8 milioni in sole due settimane.
Un frame di La Casa – Il Risveglio del Male
Recensione: punti di forza e punti deboli
Da amante degli horror non potevo perdermi l’uscita di questo titolo al cinema, che ha creato grande scalpore nella comunità dei cultori del genere. Nonostante la trama molto semplice, il film ha degli sviluppi interessanti riguardo il piano dell’azione. Non ci sono momenti morti ed è in grado di tenerti incollato allo schermo con i suoi attimi di tensione e molti jumpscare.
Per quanto il tutto si presenti quasi impeccabile, c’è una particolare pecca da analizzare. Fin dai primi minuti del film, in cui vediamo Jessica – la ragazza posseduta nella scena finale – già in preda al demone, attaccare la sua amica Teresa e il suo fidanzato Caleb, decapitato con il suo stesso drone, viene fatto un uso fin troppo evidente della CGI, dandoci una rappresentazione della testa mozzata di Caleb visibilmente cartoonesca.
Mettendo però da parte questo trascurabile difetto, la recitazione si presenta davvero ottima, grazie anche alla presenza di giovani attori come Morgan Davies – apparso precedentemente in altri film e cortometraggi minori – nei panni di Danny, di Gabrielle Echols in veste di Bridget, e della giovanissima Nell Fisher, che nella sua prima apparizione sul grande schermo interpreta la piccola Kassie. I tre sono affiancati dall’attrice australiana Lily Sullivan e da Alyssa Shutterland, conosciuta per il suo ruolo minore nel film Il diavolo veste Prada.
Secondo il regista Raimi, le possibilità per la saga sono ancora tutte da esplorare, di conseguenza sarà meglio tenere occhi e orecchie aperti per catturare ogni probabile novità sul futuro de La Casa.