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La Serie TV è un’opera composta da episodi, molto spesso con segmenti narrativi e trame chiuse e con personaggi ricorrenti in tutti gli episodi. Si dice invece mini serie tv quando abbiamo un opera con pochi episodi concentrati. Molto spesso le serie tv si protraggono negli anni e si estendono in molte stagioni, diventando dei veri e propri punti di riferimento per generazioni che crescono a in concomitanza con la serie. Alcune degli serie tv più iconiche sono sicuramente : Breaking Bad, Lost, Friends, Vikings, Game Of Thrones ( Il trono di spade ), Peaky Blinders, Modern Family, Suburra, Gommorra, The Big Bang Theory e molte altre.
Tanti approfondimenti sul mondo del cinema e del film, le nuove uscite, le classifiche delle migliori pellicole uscite nei cinema, i blockbuster che battono tutti i record al botteghino. Qui su popspace.it potrai trovare tantissimi approfondimenti su molti generi: Film di azione, Film di avventura, drammatico o anche documentario. In particolare approfondiamo film e saghe che ci appassionano da sempre, la fantastica e leggendaria trilogia The Lord of The Ring ( Il signore degli anelli ), Le narrazioni di Harry Potter, Film come Ready Player One, Interstellar e molti altri.
La Disney ha rilasciato un nuovo trailer per “Dragons of Wonderhatch”, la serie di prossima uscita che fonde anime e live-action!
Disney+ e Kodansha stanno collaborando a una serie che fonde elementi anime e live-action, e adesso possiamo dare una nuova occhiata a cosa aspettarci da Dragons of Wonderhatch grazie a un nuovo trailer.
La serie, uno dei tanti progetti legati alla collaborazione Disney – Kodansha, è stata annunciata per la prima volta l’anno scorso, ma sarà un prodotto completamente diverso da quello che il pubblico si aspettava. Si tratterà infatti di una serie live-action che presenterà anche segmenti interamente animati.
In Dragons of Wonderhatch, una ragazza del mondo reale di nome Nagi (Sena Nakajima) incontra un ragazzo di un altro mondo di nome Tyme (Daiken Okudara). Il mondo “anime” di Tyme, dove persone e draghi lavorano insieme, sta cominciando a entrare in contatto col mondo “live-action” di Nagi.
Dragons of Wonderhatch uscirà in Giappone su Disney+ il 20 dicembre, ma non si sa ancora se e quando uscirà in Italia. Kentaro Hagiwara è il regista delle parti live-action della serie, mentre Takashi Otsuka si occupa della regia delle parti anime (prodotte dalla Production I.G.).
Posuka Demizu, artista di The Promised Neverland, ha contribuito allo sviluppo del mondo e del design dei personaggi della serie, mentre Kyota Fujimoto, Takamasa Oe e Anna Kawahara hanno scritto le sceneggiature.
Anche il cast di Dragons of Wonderhatch è diviso tra la parte live-action e quella anime della serie. Tra i protagonisti figurano Sena Nakajima nel ruolo di Nagi, Daiken Okudaira nel ruolo di Tyme, Yoshito Emmanuelle nel ruolo di Son, Mackenyu nel ruolo di Akuta, Kenjiro Tsuda nel ruolo di Gyro.
Vedremo inoltre Shunsuke Takeuchi nel il ruolo di Gafin, Rena Tanaka nel ruolo di Hana. Masaki Miura nel ruolo di Taichi, Riko Narumi nel ruolo di Ayana Nijisaki, SUMIRE nel ruolo di Saira. Yu Shimamura nel ruolo di Kate, Kenta Miyake nel ruolo di Byce, Jun Fukuyama nel ruolo di Gatz e Shimba Tsuchiya nel ruolo di Maul.
Ecco il trailer per la terza (3) e ultima stagione di “Hilda”, col ritorno di Bella Ramsey nei panni della protagonista!
è uscito il trailer per la stagione 3 di Hilda, la serie Netflix sulla ragazza dai capelli blu (Bella Ramsey) e sulle sue avventure insieme ai suoi amici nei dintorni della misteriosa e magica Trollberg!
Finora, la serie si è aggiudicata un Children’s BAFTA, tre Daytime Emmy, un Kidscreen Award, sei Annie Awards e un TAAFI. Al di là dei premi, la storia di Luke Pearson ha catturato i cuori del pubblico in tutto il mondo. Ora, Hilda è tornata per altri 8 episodi dal sapore fantasy e onirico che conosciamo.
La Sony Pictures ha fornito la sinossi della stagione 3 della serie: “Hilda racconta di un’impavida avventuriera dai capelli blu, interpretata in modo originale da Bella Ramsey (The Last of Us), e del suo trasloco dalla sua casa in una vasta regione selvaggia e magica, piena di elfi e giganti, fino alla vivace città di Trollberg, dove incontra nuovi amici e creature misteriose che si rivelano più strane (e più pericolose) di quanto lei immaginasse.
“Hilda reinventa efficacemente il genere fantasy attraverso una narrazione al femminile, che poggia sulle fondamenta senza tempo del folklore scandinavo.”
“Nella terza e ultima stagione, che vede Ramsey al fianco di Miriam Margolyes, John Simm e Shirley Henderson, la nostra intrepida eroina viene attirata in un regno mistico dove scoprirà di più sulla storia segreta della sua famiglia e su alcune verità che la riguardano, a lungo rimaste sepolte.”
“L’arco di 8 episodi culmina con un imperdibile finale di 70 minuti, destinato a mettere alla prova anche il pubblico più avventuroso”.
Chantal Ling, Vice Presidente della Mercury Filmworks, ha dichiarato: “Anche se è sempre difficile veder terminare una serie che è stata così gratificante a livello professionale, siamo entusiasti di presentare le ultime epiche avventure della nostra eroina Hilda in questa stagione finale al Festival Internazionale dell’Animazione di Ottawa e di far divertire il pubblico di tutto il mondo quando la serie arriverà su Netflix a fine anno”.
Nel 2021, Pearson ha parlato con Publisher’s Weekly dell’opportunità unica di realizzare l’intero progetto di Hilda. È raro, nell’ambiente dell’intrattenimento, vedere qualcuno che riesce a realizzare la propria visione con un intervento esterno minimo.
Certamente, gli animatori hanno fatto la loro parte per dare vita a Hilda. Tuttavia, sembra che Pearson abbia apprezzato molto il potersi occupare dei dettagli della storia. “Nel caso dei fumetti apprezzo la flessibilità e il controllo generale che si ha sulla cosa”, ha affermato Pearson.
“Nell’animazione, almeno in questo tipo di animazione, hai solo un ruolo specifico e puoi solo influenzare il risultato finale. Ho apprezzato molto la sensazione rassicurante di far parte di un vasto team di persone che sono tutte bravissime nei loro ruoli specifici. È bello poter sospingere le cose in una direzione che ti piace e poi guardare gli altri che le portano avanti”.
Ecco le prime immagini del live-action ambientato nell’universo di “Fallout”, targato Bethesda, in arrivo su Prime Video!
Prime Video ha pubblicato delle nuove foto del suo prossimo adattamento live-action dedicato a Fallout, rivelando per la prima volta come lo show di prossima uscita porterà in vita il futuro post-apocalittico targato Bethesda.
Chi è fan di Fallout riconoscerà subito molte delle immagini, da quella di Lucy (Ella Purnell) che osserva un paesaggio in frantumi a quella dei Ghoul, dei Vertibird e, naturalmente, della Confraternita d’Acciaio.
Le immagini sembrano essere tratte dal teaser mostrato a porte chiuse in occasione della presentazione di Starfield alla Gamescom 2023.
Una delle foto mostra Purnell e Kyle MacLachan che indossano la familiare tuta da Abitante del Vault, mentre Walter Goggins è raffigurato come un Cowboy Ghoul. Un’altra mostra Aaron Moten, che nella serie interpreta il personaggio di Maximus, in posa accanto a un’Armatura atomica della Confraternita d’Acciaio.
Ecco il riassunto ufficiale: “Basata su una delle più grandi serie di videogiochi di tutti i tempi, Fallout è la storia di chi ha e di chi non ha in un mondo in cui non c’è quasi più nulla da avere.”
“200 anni dopo l’apocalisse, gli abitanti dei lussuosi rifugi antiatomici sono costretti a tornare nel paesaggio infernale che i loro antenati si sono lasciati alle spalle e sono sconvolti dalla scoperta dell’universo incredibilmente complesso, meravigliosamente strano e altamente violento che li attende.”
Della serie sappiamo ancora molto poco, se non che racconterà una nuova storia all’interno dell’universo di Fallout. Il regista e produttore esecutivo Todd Howard ha dichiarato di non essere interessato a trasformare Fallout 3 o Fallout 4 in un film o in una serie televisiva, ma quando ha avuto la possibilità di condividere una nuova storia, ha subito accettato.
“Raccontiamo una storia che si inserisce nel mondo che abbiamo costruito, che non infrange nessuna regola, che può fare riferimento a cose presenti nei giochi, ma che non è un retelling.”
“Esiste nello stesso mondo, ma è una cosa a sé stante, quindi lo arricchisce. Inoltre, le persone che non hanno giocato ai giochi e che non hanno potuto sperimentare quanto Fallout sia fantastico, possono guardare la serie”.
Anche se si tratta di una nuova storia, è evidente che Fallout di Prime Video conterrà molti degli elementi essenziali dei giochi, come il personaggio di MacLachan, il Soprintendente Hank, che suggerisce che la storia inizierà nel Vault 33, un punto di riferimento della serie.
Ella Purnell interpreta “Lucy”, un’Abitante del Vault idealista e pacifica. La sua natura ottimista viene messa alla prova quando le persone fanno del male ai suoi cari.
Aaron Moten interpreta “Maximus”, un giovane soldato che nasconde il suo tragico passato mentre presta servizio in una fazione militarista chiamata Confraternita d’Acciaio. Crede nella nobile missione della Confraternita di riportare la legge e l’ordine nella Wasteland, e farà di tutto per perseguire i loro obiettivi.
Walton Goggins interpreta “Il Ghoul”, che sopravvive nella Wasteland come cacciatore di taglie. È pragmatico, spietato e nasconde un passato misterioso.
Kyle MacLachlan interpreta il “Soprintendente Hank”, la persona che gestisce il Vault 33 e il padre di Lucy. È desideroso di cambiare il mondo in meglio.
L’adattamento live-action di Prime Video cercherà di catturare l’essenza della popolarissima serie di giochi di ruolo di Bethesda, che la compagnia ha comprato alla Interplay a metà degli anni 2000.
Fallout è diventato uno dei gioielli della corona di Bethesda, insieme a Skyrim, e Fallout 5 entrerà in lavorazione dopo Elder Scrolls VI. Bethesda e l’IP di Fallout sono poi state acquisite da Xbox nel 2021.
L’uscita di Fallout è prevista per il 12 aprile 2024 su Prime Video.
Ecco una lista dei 25 Pokémon leggendari più potenti tra i vari titoli della serie! Quale vorreste in squadra con voi?
Charizard e Pikachu guidano la classifica delle creature più popolari tra i Pokémon, ma, se parliamo delle creature più potenti del franchise, i due si trovano molto più in basso nella graduatoria. Quest’ultima è infatti dominata dai numerosi Pokémon Leggendari della serie.
Introdotti per la prima volta nei videogiochi di prima generazione, i Pokémon Leggendari sono così potenti che, in una gara di statistiche, la maggior parte dei Pokémon non leggendari non è in grado di competere. Al di là delle Megaevoluzioni e di altre trasformazioni non permanenti, i Pokémon più forti rientrano tutti nell’etichetta “Leggendario”.
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25. Kyogre (670)
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Grazie soprattutto alla sua fantastica abilità Zampillo, Kyogre è una scelta solida per chi cerca un potente Pokémon di tipo Acqua per completare la propria squadra. Grazie soprattutto alla sua fantastica abilità Drizzle, Kyogre è una scelta solida per chi cerca un potente Pokemon di tipo Acqua per completare la propria squadra.
Naturalmente, anche le sue statistiche di base di 670 aiutano non poco in questo senso, con 150 di Attacco Speciale e 140 di Difesa Speciale che lo rendono incredibilmente difficile da battere.
Purtroppo, la sua Forma Primordiale, che vedeva le due statistiche speciali di Kyogre salire rispettivamente a 180 e 160 e l’attacco fisico aumentare da 100 a 150, non è più disponibile. Nonostante ciò, Kyogre rimane uno dei Pokémon più potenti della serie e vale la pena cercarlo in tutti i giochi in cui può essere catturato.
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24. Groudon (670)
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Come il suo analogo Leggendario della terza generazione, Groudon era quasi inarrestabile nella sua Forma Primordiale. Tuttavia, ciò era dovuto sia all’incredibile statistica base di 770 che alla sua abilità principale, Terra Estrema.
Questa abilità annullava tutti gli attacchi di tipo Acqua mentre era attiva, il che significava che bisognava preoccuparsi solo degli attacchi di tipo Terra, rendendolo un Pokémon molto difficile da contrastare.
Anche senza la sua forma Primordiale, tuttavia, Groudon rimane uno dei Pokemon Leggendari più forti della serie, grazie soprattutto alle sue statistiche elevatissime. Mentre Kyogre è specializzato in Attacco Speciale e Difesa, Groudon è un asso nel Fisico: 150 di Attacco e 140 di Difesa.
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23. Koraidon (670)
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Oltre a essere un Pokemon esclusivo della versione Pokémon Scarlatto, è il Pokémon più forte che si possa catturare nel gioco al momento del lancio, anche se si potrà effettivamente combattere con lui solo dopo aver completato la storia principale.
Koraidon è un tipo Lotta/Drago con una velocità impressionante e un’alta statistica di Attacco Fisico. Come il suo compagno mascotte, Miraidon, può essere potenziato per migliorarne il valore come cavalcatura.
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22. Miraidon (670)
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Mentre chi gioca a Pokémon Scarlatto si troverà a girare per Paldea in sella a Koraidon, chi gioca a Violetto avrà invece accesso a Miraidon quando inizierà la sua avventura.
Non sorprende che, per quanto riguarda le statistiche base, i due Pokémon mascotte siano incredibilmente simili, anche se Miraidon eccelle nel reparto degli Attacchi Speciali piuttosto che Fisici ed è di tipo Elettro/Drago anziché Lotta/Drago.
Solo alla fine del gioco si sbloccherà la sua forma da battaglia, e a quel punto si potrà ottenere un secondo Miraidon scendendo nella Voragine di Paldea, come per Koraidon.
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21. Regigigas (670)
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Introdotto per la prima volta nei giochi Pokemon della quarta generazione, Regigigas è il creatore dei leggendari Titani. Per questo motivo, non deve sorprendere che sia più forte di tutti gli altri Regis, ognuno dei quali vanta una statistica base di 580, mentre Regigigas ha un’impressionante statistica di 670.
Nonostante le sue grandi dimensioni, Regigigas è in realtà un Pokemon abbastanza veloce, con una velocità base di 100. Le sue Difese Fisiche e Speciali, così come i suoi PV, tutti pari a 110, gli permettono di resistere a una discreta quantità di colpi.
Il vero punto di forza di Regigigas, tuttavia, è la sua statistica Attacco Fisico, che ammonta a ben 160 e contribuisce a rendere Regigigas uno dei Pokémon più potenti in circolazione.
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20. Lunala (680)
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Come Solgaleo, Lunala è un Pokémon Leggendario piuttosto insolito, in quanto si ottiene attraverso un’evoluzione. Sebbene l’idea sia stata usata più spesso a partire dai giochi di settima generazione, nel 2016 è stata una sorpresa: bisognava evolvere prima Cosmog e poi Cosmoem per riuscire ad ottenerlo.
Come ci si potrebbe aspettare da un Pokémon mascotte, Lunala è uno dei Pokémon più forti della serie, con una statistica di base di 680. Una buona parte di queste statistiche è dovuta ai suoi PV e al suo Attacco Speciale, entrambi pari a 137, mentre il resto delle sue statistiche si aggira intorno ai 100 punti.
Ciò rende Lunala uno dei Pokémon Leggendari più equilibrati e una scelta solida per chi cerca un Pokémon potente di tipo Spettro.
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19. Calyrex (680)
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Che sia Sia nella sua Forma Cavaliere Glaciale o Cavaliere Spettrale, Calyrex è uno dei Pokémon più forti introdotti nella serie fino ad oggi.
È anche uno dei Pokémon Leggendari più recenti, avendo debuttato per la prima volta nei giochi dell’ottava generazione. Col suo debutto, Calyrex ha reintrodotto la meccanica di fusione che era stata esplorata per la prima volta durante Pokémon Nero 2 e Bianco 2 nel 2012.
È interessante notare che, quando non è fuso con Glastrier o Spectrier, Calyrex è in realtà uno dei Pokemon Leggendari più deboli, con una statistica di base di 500.
Sebbene entrambe le fusioni offrano lo stesso totale di 680, Calyrex Cavaliere Spettrale è probabilmente in vantaggio rispetto alla sua controparte, grazie a una Velocità di 150 e a un Attacco Speciale di 165. Detto questo, Calyrex Cavaliere Glaciale è un po’ più massiccio e può colpire molto duramente con i suoi Attacchi Fisici.
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18. Yveltal (680)
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Prima dell’introduzione di Galarian Moltres nell’ottava generazione, Yveltal era l’unico Leggendario di tipo Buio della serie, il che lo rendeva incredibilmente utile in certe situazioni. Tuttavia, anche con la recente concorrenza, rimane più potente del suo simile di tipo Buio/Volante, con una statistica base di 100 punti.
Il Pokèmon mitico Darkrai può a volte essere più efficace perché è un tipo Buio puro e molto più veloce, ma, il più delle volte, Yveltal è l’opzione migliore per chi ha bisogno di un Pokémon di tipo Buio.
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17. Reshiram (680)
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Al giorno d’oggi ci sono moltissimi Pokémon Leggendari di tipo Drago, ma quando Reshiram è stato introdotto, nella quinta generazione, non c’era così tanta concorrenza. Nonostante sia passato più di un decennio, Reshiram vanta ancora uno dei design più iconici della serie e rimane l’unico Pokémon Leggendario di tipo Drago/Fuoco finora.
La statistica dell’Attacco Speciale di Reshiram, pari a 150, è di gran lunga il suo attributo più impressionante, ma è forte anche in quasi tutti gli altri settori. Diventa ancora più potente quando si fonde con Kyurem, ma anche da solo è più che in grado di tenere testa alla maggior parte degli altri Pokémon.
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16. Solgaleo (680)
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Introdotto per la prima volta nei giochi di settima generazione, Solgaleo è un Pokémon Leggendario di tipo Psico/Acciaio con elevate statistiche di Attacco e Attacco Speciale.
Sebbene sia in grado di fondersi con Necrozma, il Necrozma Criniera del Vespro che ne deriva vanta lo stesso totale di statistiche base della forma non fusa di Solgaleo, dimostrando quanto sia lui che Lunala siano forti.
Anche se qualcuno potrebbe preferire Necrozma per la sua versatilità o Lunala per le sue statistiche incentrate sugli Attacchi Speciali, molti considerano Solgaleo il migliore del trio grazie al suo eccellente set di mosse e alle sue numerose resistenze e immunità.
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15. Zekrom (680)
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Come Reshiram, Zekrom vanta uno dei design più caratteristici della serie. È anche immensamente forte, con un totale di statistiche base di 680, di cui 150 solo per l’Attacco. Quando si fonde con Kyurem, questo valore sale a 170.
Con entrambe le statistiche difensive della sua Forma Normale pari o superiori a 100, Zekrom è in grado di resistere a un’enorme quantità di colpi e, allo stesso tempo, di infliggere seri danni con mosse come Oltraggio. Questo lo rende uno dei Pokémon più forti di tutti i tempi anche quando rimane nella sua forma non fusa.
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14. Xerneas (680)
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Essendo un’aggiunta più recente al franchise, i Pokémon di tipo Fata non sono così numerosi come i Pokémon degli altri tipi. Questo vale anche per i Pokémon Leggendari: solo pochi sono stati introdotti nelle prime otto generazioni, e il primo di questi è stato Xerneas.
Xerneas è stato una delle mascotte di Pokemon X e Y e ha avuto un ruolo di primo piano anche in New Pokemon Snap del 2021. Come la maggior parte degli altri Pokemon Leggendari, è specializzato nell’attacco piuttosto che nella difesa.
Il fatto che sia un tipo Fata puro significa che è completamente immune agli attacchi di tipo Drago, il che, visto il numero di Pokémon di tipo Drago potenti che ci sono al giorno d’oggi, può renderlo un membro inestimabile di qualsiasi squadra.
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13. Palkia (680)
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Il doppio tipo di Palkia a volte può essere un’arma a doppio taglio, anche se il Pokémon si colloca tra i migliori sia nella categoria di tipo Acqua che in quella di tipo Drago.
Le sue statistiche sono distribuite in modo abbastanza uniforme, ma si orientano un po’ di più verso gli Attacchi Speciali piuttosto che verso gli Attacchi Fisici, in particolare quando Palkia è nella sua Forma Originale.
Palkia ha accesso ad alcune mosse basate su Attacchi Speciali incredibilmente potenti. Le migliori sono probabilmente Dragobolide e Idropompa, ma può anche infliggere danni di tipo Roccia e Terra con mosse come Gemmoforza e Geoforza.
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12. Dialga (680)
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Come il suo compagno Leggendario della quarta generazione, Dialga ha due tipi. Oltre a essere un Pokémon di tipo Drago, ha anche accesso alle mosse di tipo Acciaio ed è tra i migliori di entrambi i tipi.
Se il Pokémon dovesse mai ottenere una Megaevoluzione o una Forma Primordiale come quelle di Mystery Dungeon, si collocherebbe certamente tra i Pokémon più forti della serie.
Come Palkia, Dialga predilige le mosse speciali basate sugli attacchi. In particolare, Fragortempo può essere letale, come alcune mosse di tipo Acciaio che può apprendere, come Cannonflash. La Forma Originale a cui ha accesso in Leggende Pokémon: Arceus non fa che migliorarlo.
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11. Lugia (680)
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Lugia è un Pokémon incredibilmente utile da avere in squadra, ammesso che si riesca a trovarne uno. Ha accesso ad alcune ottime mosse di tipo Psico e Volante, e può anche sferrare attacchi di tipo Acqua e Ghiaccio, se necessario.
Il punto di forza di Lugia, tuttavia, sono le sue eccellenti statistiche difensive: una parte significativa delle sue 680 statistiche base è infatti impiegata nella Difesa Fisica e Speciale. Ciò si abbina bene all’abilità nascosta di Lugia, Multisquame, che riduce i danni subiti del 50% quando viene attaccato mentre è al massimo della salute.
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10. Giratina (680)
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Sia nella sua Forma Originale che in quella Alterata, Giratina vanta un impressionante statistica base di 680. In realtà, è uno dei 16 Pokémon Leggendari che raggiungono questo risultato, anche se è probabilmente uno dei più efficaci del gruppo grazie alla sua impressionante versatilità in battaglia.
Nella sua forma base, il Pokemon è specializzato nella difesa e ha una statistica di 120 per entrambe le categorie di Difesa Fisica e Speciale. Tuttavia, quando gli viene consegnata una Grigiosfera o si trova nel Mondo Distorto, le sue statistiche di attacco e di difesa si invertono: quest’ultima scende a 100 in cambio di una maggiore potenza di fuoco.
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9. Ho-Oh (680)
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Come molti dei primi Pokémon Leggendari della serie, Ho-Oh ha un totale di statistiche base pari a 680. Eccelle nel reparto Difesa Speciale, ma ha punteggi discreti anche nelle categorie Attacco e Attacco Speciale.
Ho-Oh detiene il primato di essere il primo Pokémon Leggendario ad apparire nell’anime, e si dice che sia il guardiano dei cieli e il maestro delle tre Bestie leggendarie. Molti lo considerano l’opposto di Lugia, che vanta anch’esso una statistica base di 680, ma che è il guardiano dei mari e il maestro dei tre Uccelli leggendari.
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8. Mewtwo (680)
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Insieme a Rayquaza, Mewtwo è considerato il Pokémon più potente ottenibile nella serie, almeno per quanto riguarda le Megaevoluzioni. Per impostazione predefinita, ognuno di loro ha un totale di statistiche base pari a 680, ma, nelle loro forme potenziate, questo sale a ben 780.
Sebbene molti altri Pokémon abbiano la possibilità di Megaevolversi e beneficino dello stesso bonus di 100 punti dopo averlo fatto, Mewtwo e Rayquaza sono a pari merito quando si tratta dei Pokémon più forti che hanno accesso alla Megaevoluzione.
Mewtwo è anche uno degli unici due Pokémon con due Forme Mega distinte, insieme a Charizard.
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7. Rayquaza (680)
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Rayquaza non sarà il Pokémon più veloce in circolazione, ma le sue statistiche di Attacco Fisico e Speciale, pari a 150, sono tra le migliori. Rappresentano quasi la metà delle sue statistiche base, pari a 680, che salgono a 780 quando il Pokémon effettua la Megaevoluzione.
Rayquaza è l’unico Pokémon finora in grado di effettuare la Megaevoluzione senza l’uso di un oggetto. Gli basta infatti utilizzare la mossa Ascesa del Drago per Megaevolversi. Questo perché si dice che Rayquaza abbia mangiato numerosi meteoriti, dai quali è in grado di trarre l’energia necessaria per la sua trasformazione.
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6. Eternatus (690)
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Introdotto per la prima volta in Pokémon Spada e Scudo, Eternatus è un Pokémon incredibilmente potente, con un totale di 690 statistiche base. Può non sembrare molto, ma vale la pena notare che c’è solo un altro Pokémon che può raggiungere un totale più alto senza l’uso di un oggetto o di una tecnica di fusione.
Al culmine del gioco, i giocatori affrontano Eternamax Eternatus, che è di gran lunga il Pokémon più forte mai apparso nella serie. Le sue statistiche base di 1.125 lo rendono quasi due volte più potente del Pokémon più forte subito dopo di lui. Purtroppo, non esiste ancora un modo legittimo di accedere a questa forma per chi gioca.
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5. Kyurem (700)
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L’innovativa meccanica di fusione introdotta nella quinta generazione dei videogiochi Pokémon non è stata utilizzata tanto quanto avrebbe meritato nei giochi successivi. Tuttavia, ha portato all’introduzione di Kyurem Nero e Kyurem Bianco.
Nella sua forma base, Kyurem è leggermente più debole rispetto ad altri Pokemon Leggendari della serie, a causa delle sue statistiche base di 660. Quando si fonde con Zekrom o Reshiram, però, la cifra sale a 700, rendendo Kyurem Nero e Bianco i Pokemon più forti di sempre al momento della loro nascita.
4. Zamazenta (700)
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Proprio come Zacian, Zamazenta ha iniziato con un totale di statistiche base di 670, che poteva aumentare fino a 720 tramite l’utilizzo di un oggetto. Sfortunatamente, entrambi hanno subito un depotenziamento poco dopo l’uscita di Pokémon Scarlatto e Violetto, il che sembra un po’ ingiusto visto che era Zacian quello eccessivamente potente tra i due.
Tramite la sua abilità Scudo Saldo, sia la sua statistica Difesa che quella Difesa Speciale aumentano di 25 punti, anche se questo ha un prezzo: invece di aumentare di dieci come per Zacian, la sua velocità diminuisce, passando da 138 a 128 quando è in possesso dello Scudo rovinato.
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3. Zacian (700)
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Nella sua forma base “Eroe di Mille Lotte”, Zacian è in realtà un po’ più debole rispetto a molti altri Leggendari, soprattutto dopo che Zacian e Zamazenta hanno subito un depotenziamento in Scarlatto e Violetto.
Quando impugna la Spada rovinata, però, il totale delle sue statistiche base viene incrementato di 40 punti, portandolo a un valore comunque impressionante di 700.
La maggior parte di questo potenziamento va a favore del suo attacco fisico, che passa da un già impressionante 120 a un mostruoso 150. La sua velocità sale inoltre a 148, rendendolo uno dei Pokemon più veloci in circolazione, oltre che uno dei più potenti.
Anche le sue statistiche di difesa non sono male, sebbene i suoi PV rimangano un po’ bassi (92).
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2. Zygarde (708)
Edit cr: Popspace
Quando è stato introdotto in Pokemon X e Y, Zygarde non era niente di speciale. In Sole e Luna, però, è stata introdotta la Forma Perfetta del Pokémon, che lo ha catapultato ai vertici della classifica delle creature più potenti di tutti i tempi all’interno della serie.
Nella sua Forma Perfetta, Zygarde è in realtà più lento di quando è nella sua Forma 50%, e la sua statistica di attacco speciale aumenta solo di +10. In compenso, i suoi PV aumentano a dismisura.
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1. Arceus (720)
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Arceus è decisamente il Pokemon più potente se paragonato ad altri Pokémon nella loro forma normale, ma non solo: questa divinità ha anche battuto quasi tutte le Megaevoluzioni introdotte finora nella serie (tranne sei).
Ora che la Game Freak sembra aver eliminato le Megaevoluzioni dai giochi principali, sembra lecito affermare che Arceus è il Pokémon più forte in circolazione.
Arceus è un Pokémon singolare, in grado di cambiare il suo tipo elementale attraverso l’uso di piastre speciali, il che lo rende incredibilmente versatile in battaglia.
Le sue statistiche base sono inoltre perfettamente distribuite tra le sei categorie. Ciò significa che, per quanto non abbia particolari debolezze, a volte può mancare della potenza di fuoco necessaria per abbattere i nemici più coriacei. Tuttavia, in termini di sole statistiche, nessun Pokémon è più potente di Arceus.
Se vi interessa trovare merchandise dei vostri fandom preferiti, come action figure o funko pop Pokemon o di altri anime e videogiochi, date un’occhiata a questo link e ai nostri articoli correlati!
Recensione di “Napoleon”, il nuovo film di Ridley Scott sul condottiero francese, interpretato dal premio Oscar Joaquin Phoenix
Avevo molte aspettative su questo film, in primis per l’attore principale, Phoenix di cui sono innamorato, e poi anche per il personaggio principale, la cui fama e importanza non sono certo indifferenti. Sono andato in sala senza però aspettarmi nulla di perfettamente accurato sul piano storico, in modo da evitare di rovinarmi la visione.
E infatti Scott non propone una pellicola all’insegna della accuratezza storica, ma bensì una sua rivisitazione verosimile del Napoleone persona, non tanto condottiero o politico. E credo che questa sia la chiave di lettura con cui si deve vedere il film, che ha intenti forse diversi da quelli che ci si poteva aspettare.
Non mancano certo le scene di battaglia, dirette con una spettacolarità tipica di Ridley Scott, le cui scelte registiche ho apprezzato molto. Tuttavia il focus principale è spostato sul suo rapporto personale con Giuseppina e sul suo carattere nella vita privata. L’idea è di raccontare il narcisismo, la megalomania di una persona che ha cambiato le sorti di un continente.
Effettivamente raccontare tutta la storia di Napoleone Bonaparte sarebbe stato molto difficile se avesse voluto rimanere fedele ai fatti realmente accaduti, ma Scott decide di raccontare invece le fragilità, le manie ma anche i trionfi e i narcisismi del condottiero corso, interpretato egregiamente da un grottesco Phoenix, che ci ha lasciato una performance degna di lui, ma che credo non sia riuscita a superare quella di Murphy per concorrere a un eventuale premio Oscar.
Forse il limite più grande di questo film è proprio il voler essere troppo storico, in quanto, nella fretta di raccontare tutti gli eventi, alcuni passaggi risultano poco chiari, ad esempio come si passi dalla repubblica a console, e da console a imperatore. Forse però la causa principale sono i tagli eccessivi, ma comunque il film funziona eccome.
Dal punto di vista tecnico è un film di una qualità altissima, sul piano della regia, fotografia, costumi e recitazione. Non memorabile la colonna sonora ma forse non ci ho fatto molto caso, più che altro perché mi aspettavo temi epici per le battaglie ma non mi sono sembrati tali.
Napoleon
In conclusione, il film ci presenta la vita privata di Napoleone, mettendo al centro della narrazione la sua storia d’amore travagliata con Giuseppina, mostrando le sue fragilità e manie. La recitazione grottesca di Phoenix prende la scena anche sulle spettacolari scene di battaglia, dirette ottimamente da Scott, il cui intento primario non è di raccontare in modo storicamente accurato gli eventi scritti sui libri, ma mostrare una ricerca di vana gloria di un personaggio megalomane e narcisista.
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Per informazioni ufficiali qui il sito di AppleTV.
È stato rivelato che la casa di animazione Science Saru adatterà in versione anime il famoso manga Dandadan
Finalmente sta accadendo! Le menti geniali di Science Saru si stanno preparando per un grande progetto. Dopo il successo di Scott Pilgrim Takes Off di Netflix, Science Saru ha annunciato il suo prossimo anime, e pare che Dandadan sia all’orizzonte.
Sì, proprio così. Dandadan avrà un anime tutto suo. Il manga di successo sarà adattato da Science Saru e lo studio ha confermato che il debutto dell’anime televisivo è previsto per il 2024.
Come potete immaginare, questa rivelazione ufficiale ha mandato in visibilio i fan, visto che le voci su Dandadan sono iniziate a circolare settimane fa. I rapporti sono stati diffusi suggerendo che un anime era in lavorazione, quindi non ci è voluto molto perché i fan speculassero sul suo progetto. Molti netizen hanno suggerito Science Saru per Dandadan, data la sua estetica unica. Altri fan si sono affrettati a proporre Studio Bones o David Production, ma alla fine sembra che Science Saru sia stato il vincitore.
Se non conoscete Dandadan, la serie di successo ha iniziato la sua corsa in Shonen Jump+ poco più di due anni fa. Creata da Yukinobu Tatsu, la commedia romantica soprannaturale è stata elogiata per il suo umorismo emozionante. Quindi, ovviamente, quale studio migliore di Science Saru può occuparsi di Dandadan?
Per chi volesse saperne di più su Dandadan, il manga è disponibile sull’applicazione Shonen Jump in inglese. Racconta la storia di una liceale di nome Momo Ayase che crede fermamente nei fantasmi. Fa una scommessa con il compagno di classe Okarun che crede nell’esistenza degli alieni ma non degli spiriti. Per scoprire chi ha ragione, i due studenti inizieranno a confrontarsi con la società occulta e scoprendo una verità sconvolgente: alieni e fantasmi esistono entrambi!
Il co-creatore di The Office U.S. ha detto di non voler realizzare un reboot, ma piuttosto uno spin-off simile a quello che The Mandalorian è per Star Wars.
Parlando con The Wrap, il co-creatore di The Office U.S. Greg Daniels, ha chiarito che non sono in corso trattative per uno spin-off o un reboot ma, se ci fossero, preferirebbe fare uno “spettacolo gemello” con attori diversi dagli iconici personaggi originali.
Daniels ha inoltre dichiarato
Non mi piace pensare ad un reboot o nulla del genere. Penso che abbiamo concluso questa storia magnificamente. I personaggi avevano una conclusione. Non vorrei mai rifare lo stesso show con un cast diverso, perché penso che abbiamo avuto il cast più fortunato, il miglior cast di sempre in TV, per fare quello show. Quindi l’idea di un reboot non interessa. […] L’idea di qualcosa di simile al modo in cui The Mandalorian è un nuovo spettacolo nell’universo di Star Wars, capisci cosa intendo? Qualcosa come l’idea di questa troupe di documentari che fa un documentario su un argomento diverso […] Questo, penso, potrebbe essere intrigante e creativo. Ma non so nemmeno come lo chiamerei. Non so se è come uno “spettacolo gemello” o qualcosa del genere. Non so quale sia il termine. Ma non sembra che reboot sia il termine appropriato per questo.
C’è dell’ironia in questo, ovviamente, poiché The Office U.S. è di per sé un reboot e un adattamento, basato sull’omonimo spettacolo britannico. I personaggi di base e le trame nelle prime stagioni erano in gran parte basati sullo spettacolo originale – David Brent divenne Michael Scott, Tim Canterbury divenne Jim Halpert, Gareth Keenan divenne Dwight Schrute e così via – ma la serie americana ebbe molto più successo e alla fine durò fino al 2013. con 201 episodi rispetto ai 14 dell’originale.
The Office sta anche ottenendo un remake femminile in Australia, con Prime Video che ha creato lo spettacolo con protagonista la cabarettista Felicity Ward, che interpreterà il manager dell’azienda di imballaggio Flinley Craddick.
Recensione di “Dream Scenario-Hai mai sognato quest’uomo?”, il nuovo film con protagonista Nicolas Cage diretto da Borgli
Approcciandosi alla visione in sala non sapevo cosa aspettarmi. Avevo visto il trailer molto accattivante, ma non conoscendo il regista sono andato molto sulla fiducia. L’idea mi sembrava interessante, per quanto penso piuttosto banale, insomma nulla di sconvolgente. Ciò che invece lo è, è come il pretesto di trama viene sviluppato, che ho trovato geniale.
Partiamo dalla cosa migliore fra tutte: Nicolas Cage. Lui è perfetto in quel ruolo, sia fisicamente sia recitativamente parlando. È riuscito a immedesimarsi perfettamente nella parte in quanto sia ha avuto recentemente esperienza della viralità a causa del meme con Pedro Pascal, sia il padre era professore universitario, dunque è riuscito a interpretare comodamente il ruolo.
Il personaggio inoltre è scritto benissimo. È incredibile come Paul appaia agli occhi dello spettatore in tutto e per tutto una persona poco interessante, di cui nessuno è realmente amico, sfigata e di poco successo. Nel modo in cui è vestito, dal fatto che gli amici non lo invitino a cena, da cosa fa la prima volta in cui entra a casa di Molly. Insomma, il protagonista è perfetto per quello che gli deve accadere, e la progressione della trama, per quanto molto fantascientifica e inspiegabile, è efficace nell’obiettivo di una critica sociale al mondo dell’internet e di come riesca a creare dei mostri o distruggere la vita di persone senza nemmeno averlo scelto.
Come è scritta la sceneggiatura per me è realmente geniale, il finale poetico e gli snodi narrativi, seppur prevedibili, gestiti in modo magistrale. La regia ha guizzi interessanti, riuscendo a dare ogni tanto delle tinte horror non troppo prolungate, ma quel poco che basta per inquietare. La fotografia molto godibile.
Forse l’unica pecca per me è l’aggiunta di Noria, idea geniale per criticare la società delle tik tok house, ma inevitabilmente aggiunge un elemento soprannaturale che mette a dura prova la sospensione dell’incredulità, che fino a quel momento ancora poteva reggere. La sua presenza però dà la possibilità di mettere in scena un finale poetico che lascia molto rifletter, così come l’intero film, che da un lato sentiamo molto distante, ma che in realtà riguarda tutti noi.
Dream Scenario hai mai sognato quest’uomo
In conclusione, un film geniale, con un Nicolas Cage perfetto nel ruolo di sfigato, poco interessante e di poco successo. La trama intrigante mette in scena una critica sociale molto spinta verso la nostra società, facendo riflettere come la vita di una persona qualsiasi possa rimanere stravolta senza averlo scelto. Un’idea brillante sviluppata in una trama scritta egregiamente e diretta ottimamente grazie ai guizzi dalle tinte horror.
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Il nuovo teaser trailer di “The Walking Dead: The Ones Who Live” rivela la data di uscita del nuovo spin-off dell’universo TWD!
Un nuovo teaser di The Walking Dead: The Ones Who Live rivela la data di uscita del ritorno di Rick e Michonne. Il prossimo di una ricca schiera di spin-off dell’universo di TWD è uno show incentrato sulla coppia composta da Rick (Andrew Lincoln) e Michonne (Danai Gurira).
I due personaggi della serie originale hanno intrapreso le proprie strade da prima che The Walking Dead si concludesse. Poi, entrambi sono riapparsi a sorpresa nell’episodio finale della serie principale (andato in onda nel 2022), lasciando presagire il loro imminente ritorno.
Durante il finale della serie Fear the Walking Dead, la AMC ha condiviso un nuovo teaser trailer per la stagione 1 di The Walking Dead: The Ones Who Live, in cui viene rivelato che la serie debutterà il 25 febbraio 2024.
Sebbene duri solo 30 secondi, il nuovo teaser è ricco di contenuti, e intervalla spezzoni di interviste dietro le quinte con nuove riprese dello show. Il teaser non mostra ancora il ricongiungimento della coppia, ma le immagini dei personaggi che affrontano ognuno il proprio viaggio sono ricche di azione e mostrano rapidi scorci su alcuni dei loro nuovi amici e nemici.
Nonostante la storia d’amore tra Rick e Michonne sia stata una delle relazioni più importanti di The Walking Dead, la coppia si è separata da tempo. Rick ha inizialmente lasciato la serie nella stagione 9, mentre l’uscita di scena di Michonne è avvenuta nella stagione 10.
Inoltre, pur apparendo entrambi nella puntata finale di The Walking Dead, è evidente che sono rimasti separati e che addirittura sembravano essere inquadrati in due momenti diversi, dal momento che avevano entrambi in mano lo stesso diario. Nella scena di Rick, questi lascia la borsa contenente il diario su una barca mentre si avvicina un elicottero militare della CRM.
Resta da chiedersi quando la coppia si riunirà. Benché bisogni aspettare solo qualche mese per scoprirlo, la struttura dello show sembrerebbe indicare che i due si riuniranno entro i primi due episodi. Le puntate della serie saranno solo sei, la tempistica è relativamente ristretta.
Recensione di “The Marvels”, il nuovo film dell’MCU con protagoniste Captain Marvel, Miss Marvel e Monica Rainbow
Alla visione in sala della pellicola, mi sono principalmente chiesto il motivo per cui i Marvel Studios avessero deciso di far uscire in questo periodo di crisi un film con protagonista un supereroe minore dei vecchi Avengers e due personaggi provenienti dalle serie tv, di cui una apparsa in secondo piano e l’altra nella serie meno vista di Disney+. Ero arrivato dunque senza grandi aspettative, attendendomi un film divertente ma niente di che. Inoltre, le recensioni della critica l’avevano già stroncato prima ancora che ne potessi dare un giudizio.
The Marvels non è un brutto film, ne ho visti di molto peggiori, e non è nemmeno il peggiore dell’MCU, ma trovo difficile individuare pregi per cui giudicarlo un film di cui vale la pena veramente di andare a vedere. Una cosa buona è la durata: il film MCU più corto. Certamente non manca l’intrattenimento, il trio funziona ma a tratti manca uno scopo principale del film.
È necessario però chiarire che di tratta pur sempre di un film Marvel, con un target prevalentemente giovane. È inevitabile dunque prendere in considerazione questo, ma sono sempre più convinto che sia un film vuoto. Partiamo dalla trama. È tutto molto un pretesto per far interagire i personaggi. Non è ben chiaro come mai le tre protagoniste riescano a teletrasportarsi, gli sceneggiatori non hanno dato una spiegazione convincente, forse per un bambino va bene così. L’impressione di una missione secondaria che si risolve effettivamente in pochissimi passaggi è confermata dalle scene post credit, forse le scene migliori del film.
L’interazione tra i personaggi funziona, ma sinceramente di Carol non ricordavo nessun tipo di caratterizzazione e la componente emotiva iniziale non mi ha assolutamente coinvolto, come se in sala mi fossi sentito inadeguato o non avessi visto le puntate precedenti di una serie. Alcune dinamiche però rischiano di risolversi in poco tempo, tanto da risultare poco credibili.
Alcune scene d’azione sono molto ben fatte, però il combattimento finale si conclude in un modo abbastanza insoddisfacente a mio parere. Anche la questione del “passato” di Carol nello spazio mi è sembrata davvero superficiale, senza intenzione di approfondire, rischiando di risultare inutile. Forse un minutaggio maggiore avrebbe giovato, o forse no, il problema è che manca una vera e propria tematica, un motivo buono per vedere il film, che oltre a creare situazioni intrattenenti si limita ad essere privo di messaggi, e purtroppo sembra sia una linea che l’MCU sta prendendo con molti prodotti, quando invece ci sono film come GOTG3.
the marvels
In conclusione, il film è intrattenente ma manca di un messaggio vero e proprio, un buon motivo per andare a vederlo in sala, come se si limitasse a scene d’azione e interazioni tra personaggi. La trama è molto superficiale e rischia di non approfondire personaggi come ad esempio il villain. Forse la pellicola meritava più minutaggio per sviluppare altre tematiche, perché penso che la Marvel riesca anche a sfornare prodotti, seppur semplici, di qualità, ma in questo film anche i personaggi, su cui gira tutta la trama, risultano poco interessanti.
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Ecco il trailer per la seconda (2) stagione di “What If…?”, il “regalo” della Marvel per il periodo delle feste!
La stagione 2 della serie animata Marvel What If…?, basata su trame speculative, è in arrivo giusto in tempo per le feste, con un innovativo calendario di rilascio. A partire dal 22 dicembre, uscirà un nuovo episodio di What If…? ogni giorno per nove giorni, durante il periodo di punta delle festività.
What If…? è una serie animata della Marvel che esplora cose che sarebbero potute accadere, ma che non si sono realizzate all’interno del canone effettivo.
Il trailer mostra alcuni degli scenari che già sapevamo essere in arrivo nella seconda stagione: il cast di Shang-Chi che combatte con Odino, Iron Man che gareggia su Sakaar e un tuffo nell’ambientazione storica di ispirazione rinascimentale di una storia basata sulla serie 1602 di Neil Gaiman.
La stagione 2 di What If…? introdurrà anche un nuovo eroe, una donna Mohawk di nome Kahhori che entra in contatto con il Tesseract dopo che questo è caduto sulla Terra in epoca precoloniale. La serie presenterà anche le storie di alcuni personaggi Marvel amati dal pubblico, tra cui Nebula, Hela e Happy Hogan, che sembra essere il protagonista di un episodio natalizio ispirato a Die Hard e ambientato nella Stark Tower.
Anche se sembra che questo episodio sarà l’unico esplicitamente a tema natalizio, la Marvel ha condiviso un poster festivo per la nuova stagione di What If…?, riferendosi ai nuovi episodi come al suo regalo per il pubblico. Dopo che la seconda stagione di Loki si è conclusa la scorsa settimana, la nuova stagione di What If…? sarà l’ultimo evento Marvel per il 2023.
La stagione 2 di What If…? debutterà su Disney Plus il 22 dicembre, con un nuovo episodio in onda ogni giorno fino al 30 dicembre.
Secondo The Hollywood Reporter, un nuovo film di Alien Legion della Marvel sta per arrivare, diretto dal regista di Deadpool, Tim Miller.
Secondo The Hollywood Reporter, la Warner Bros. ha acquisito i diritti dell’ex serie a fumetti della Marvel, Alien Legion, che è stata descritta come “la Legione Straniera Francese nello spazio”, per produrre un nuovo film.
L’obiettivo sarebbe quello di costruire “un franchise di space opera nostrano” con Miller, che ha diretto anche Terminator: Dark Fate, è stato incaricato di dirigere l’adattamento.
Il fumetto è ambientato in un futuro lontano e segue la storia della Force Nomad, un’unità militare di soldati di ventura assemblati dalla feccia di tre galassie. Questa forza di pace intergalattica opera come la Legione straniera francese, accogliendo soldati di ventura senza porsi troppe domande.
In particolare, l’umanoide Torie Montroc si unì alla Legione Aliena dopo essere stato costretto dalla sua ricca famiglia a unirsi all’unità e a completare un turno di servizio per reclamare la sua eredità. A lui si unirono, tra gli altri, i soldati alieni Capitano Sarigar, Jugger Grimrod, Tamra e Meiko.
Alien Legion è stato originariamente creato da Carl Potts, Alan Zelenetz e Frank Cirocco per l’imprinting Epic Comics della Marvel nel 1983 ed è stato pubblicato fino al 1990. Tuttavia è ritornata alla Titan Comics nel 2014 con una nuova serie, Alien Legion: Uncivil War, che è stata co-prodotta da Potts e dallo scrittore di Alien Legion, Chuck Dixon.
Non è nemmeno la prima volta che Alien Legion è stato oggetto di un adattamento. Già nel 1995 Potts scrisse una sceneggiatura televisiva basata su Alien Legion, che fu accettata dalla MGM l’anno successivo. Bob Gale, sceneggiatore di Ritorno al futuro, scrisse l’episodio pilota, che però fu presto cancellato. Nel 2000 la Dimension Films ha ripreso Alien Legion, ma anche questo progetto è stato cancellato.
Nel 2009, Jerry Bruckheimer e la Walt Disney Company hanno opzionato la sceneggiatura per il grande schermo, scritta da Potts, e l’hanno consegnata a David Benioff, showrunner di Game of Thrones, per una riscrittura. Sono state scritte tre diverse versioni della sceneggiatura prima che Benioff abbandonasse il progetto. A quel punto, Tim Miller ha rifiutato il progetto a causa di divergenze creative con la Disney.
Ora, però, sembra che finalmente avrà la possibilità di cimentarsi con Alien Legion. Don Murphy e Susan Montford della Angry Films produrranno insieme ad Aaron Ryder.
Ecco il primo trailer per “Madame Web”, il cinecomic dedicato alla donna connessa alla ragnatela del destino!
La Sony continua ad ampliare il suo Spider-Verso, sviluppando film aventi come protagonisti il vasto cast di supporto dell’Uomo-Ragno. Il Venom di Tom Hardy riceverà una propria trilogia all’interno dell’universo cinematografico, e anche personaggi come El Muerto e Kraven il Cacciatore avranno presto i loro film.
Oggi, la Sony ha finalmente pubblicato il primo teaser di Madame Web, con Dakota Johnson, dando al pubblico un’idea di cosa aspettarsi da questo nuovo film ambientato nell’Universo di Spider-Man.
Dato che l’uscita di Madame Web è prevista per l’anno prossimo, il teaser è breve e mostra principalmente l’omonimo personaggio della Johnson mentre cerca di districarsi tra le trame di un mistero multiversale.
Nel materiale di partenza della Marvel, Madame Web è una chiaroveggente che spesso si trova alle prese con il multiverso. Il personaggio è stato anche definito il “Doctor Strange della Sony”, il che potrebbe rendere il film un lancio ufficiale dell’universo congiunto dei due studi.
“In realtà c’è un piano”, ha spiegato tempo fa Sanford Panitch, dirigente della Sony, a proposito degli sforzi di narrazione connessa dei due studi. “Penso che ora forse stia diventando un po’ più chiaro per le persone dove siamo diretti e penso che quando No Way Home uscirà, verrà rivelato ancora di più…”
“La cosa grandiosa è che abbiamo questo rapporto davvero eccellente con Kevin [Feige]. C’è un terreno incredibilmente ampio in cui giocare. […] Credo che ci saranno molte opportunità”.
L’uscita di Madame Web è prevista per il 16 febbraio 2024.
Recensione della st.2 di “Loki”, la serie Marvel su Disney+ sul Dio dell’inganno interpretato da Tom Hiddleston
Dopo la deludente prima stagione ero arrivato tiepido all’esordio di questa seconda stagione, con ancora l’amaro in bocca di molti prodotti Marvel dell’ultimo periodo. Dunque le mie aspettative erano piuttosto basse, e purtroppo per me non riescono le scarse 6 puntate a mutare la mia opinione al riguardo.
La serie è un seguito diretto della prima stagione, per cui si porta dietro tutte le problematiche della gestione precedente, soprattutto dal punto di vista della scrittura. Le prime puntate presentano una trama confusa, a tratti sbrigativa, mentre soprattutto la quinta puntata gira intorno a dei concetti superflui, talvolta cominciando una trama e finendola nella stessa, dando allo spettatore la sensazione di un episodio inutile.
I punti di forza sono certamente alcuni personaggi riusciti, nonostante le caratterizzazioni come quella di Mobius vengono trattate solo puntate dopo aver parlato del suo passato. Tutto sommato però, nell’ultima puntata si percepisce un minimo di emotività nei confronti dei personaggi, al termine di un arco narrativo durato due stagioni.
Il problema rimane però tutta l’impalcatura, percepita precaria e poco chiara in una visione settimanale, forse non così immediata se avessi fatto una scorpacciata unica, ma che purtroppo spesso presenta buchi, imprecisioni non ignorabili. La trama viene sviluppata per assunti, spesso non spiegati e in caso solo puntate dopo la loro presenza.
Questa sensazione di viaggio confusionario penalizza molto un finale azzeccato e giusto, poiché mal costruito. La poetica e toccante conclusione del personaggio di Loki non riesce a salvare una storia piena di problematiche e trame aperte che danno quasi una sensazione di poco chiara comprensione del finale.
In conclusione, il finale azzeccato della serie non riesce a salvare una storia che si porta dietro numerose problematiche provenienti dalla insufficiente prima stagione, costringendo alla trama di raccontare in modo confusionario sottotrame inconcluse e personaggi inutili. Sono contento per la gestione di alcuni personaggi, ma questa storia meritava un altro tipo di trasposizione.
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Come si fa a guardare una serie così vasta come “Dragon Ball” in ordine? Ecco due metodi: quello cronologico e quello canonico!
Dragon Ball è indubbiamente uno dei franchise anime più popolari, nonché più ampi, di tutti i tempi, e se non avete mai seguito le avventure di Goku può risultare un po’ difficile capire quale sia l’ordine migliore in cui guardare la serie.
Trasmessa per la prima volta nel 1986, la serie originale (basata sull’omonimo manga) ha generato un gran numero di spinoff e sequel dedicati al Super Saiyan, tra cui Dragon Ball Z, Dragon Ball Super e la più recente iterazione del franchise: Super Dragon Ball Heroes.
Oltre alla serie, ci sono anche una serie di film e speciali televisivi che contribuiscono a confondere ulteriormente le cose, e poi c’è la questione legata al fatto che non tutte le serie sono considerate “canoniche”. Tutto questo rende piuttosto difficile sapere come guardare la serie di Dragon Ball in ordine, proprio come con Naruto.
Ecco quindi due liste distinte dedicate all’ordine in cui guardare i contenuti di Dragon Ball, la prima dedicata al come guardare tutti i contenuti del franchise in ordine cronologico e la seconda riservata solo ai contenuti canonici! Buona lettura e buona visione!
Come guardare Dragon Ball in ordine cronologico
Anche se questo metodo potrebbe essere disapprovato dal pubblico più accanito del franchise, uno dei modi per guardare Dragon Ball in ordine è quello di seguire l’ordine cronologico in termini di sequenza temporale della storia.
Quest’ordine non tiene conto del fatto che ogni serie o film sia considerato canonico o meno (motivo per cui qualche fan potrebbe avere da ridire), e per questo motivo include molti contenuti.
NB: Questa lista include Dragon Ball Z ma non Dragon Ball Z Kai, in quanto le due serie sono essenzialmente la stessa cosa (Dragon Ball Z Kai è un remake della serie precedente, che racconta la stessa storia ma con meno filler, alcuni nuovi dialoghi e animazioni aggiornate).
Dragon Ball
Dragon Ball Z – La vendetta divina (film)
Dragon Ball Z, episodi 1-86
Dragon Ball Z – Le origini del mito (speciale televisivo)
Dragon Ball Z, episodi 87-107
Dragon Ball – Episodio di Bardack (film)
Dragon Ball Z – Il più forte del mondo (film)
Dragon Ball Z – La grande battaglia per il destino del mondo (film)
Dragon Ball Z – La sfida dei guerrieri invincibili (film)
Dragon Ball Z, episodi 108-123
Dragon Ball Z – La storia di Trunks (speciale televisivo)
Se volete saltare tutte le iterazioni di Dragon Ball non considerate canoniche, ovverosia le serie e i film che non seguono gli eventi del manga e sono stati realizzati senza alcun contributo da parte del creatore Akira Toriyama, c’è un ordine alternativo qui di seguito.
Le storie considerate non canoniche includono la serie Dragon Ball GT e la maggior parte dei film. A questo punto bisogna anche scegliere se guardare Dragon Ball Z per un’esperienza più ampia o Dragon Ball Kai per un approccio più rifinito.
Dragon Ball, tutti gli episodi
Dragon Ball Z o Dragon Ball Kai, fino alla fine della Saga di Freezer
Dragon Ball Z – Le origini del mito (speciale televisivo)
Dragon Ball Z, fino alla fine della Saga di Cell
Dragon Ball Z – La storia di Trunks (speciale televisivo)
Dragon Ball Z, prima dell’inizio della Peaceful World Saga
Dragon Ball DAIMA
Dragon Ball Z, tutti i rimanenti episodi
Dragon Ball Super
Dove si colloca “Dragon Ball DAIMA”?
La serie più recente, annunciata dal creatore del manga Akira Toriyama al New York Comic Con 2023, Dragon Ball DAIMA, non ha ancora una collocazione temporale precisa.
Tuttavia, alcuni commenti di Toriyama e dei fan più attenti sono riusciti a capire che sembra essere ambientata qualche tempo prima della Peaceful World Saga, in Dragon Ball Z.
Di seguito trovate il trailer della serie, e se vi interessano delle action figure Dragon Ball o altri gadget dei dei vostri anime e franchise preferiti, date un’occhiata a questo link e ai nostri articoli correlati!
È in arrivo una delle fiere sulla cultura pop più importanti d’Italia, la Milan Games Week insieme a tante novita per questa edizione 2023
Milan Games Week & Cartoomics 2023, in collaborazione con Fiera Milano e Fandango Club Creators, si appresta a diventare il punto di incontro globale per gli appassionati di videogiochi, fumetti, giochi da tavolo e cinema. Quest’anno, l’evento si espande su 4 padiglioni, coprendo 8000 mq in più rispetto all’edizione precedente. Tra le novità spicca l’area Planet Comics & Books, dedicata a autori, disegnatori e illustratori, con la presenza di noti nomi nazionali e internazionali.
La Milan Games Week & Cartoomics 2023 accoglie un’ampia varietà di ospiti, tra cui il mangaka Sergei, autore di Kuma Kuma Kuma Bear, e la scrittrice inglese Samantha Shannon. La manifestazione celebra anche il 25° anniversario di Harry Potter con la presenza dell’illustratore thailandese Arch Apolar. Un nuovo evento nell’evento è il Fantasticon Film Fest (FFF), un festival cinematografico dedicato ad anime, fantasy e horror.
I giochi da tavolo occupano uno spazio di rilievo con l’area Unplugged, che presenta esclusive delle principali case editrici, inclusa un’espansione del gioco Disney di Ravensburger. Il Central Stage è il fulcro dello spettacolo, offrendo musica, gaming, panel e anteprime. La presenza di Radio 105 e ospiti musicali come Rhove e Boro Boro contribuisce a creare un’atmosfera unica.
Il palco centrale è anche il luogo in cui gli appassionati di videogiochi possono godere di anteprime di giochi come Tekken 8 e ascoltare figure di spicco dell’industria, come Davide Soliani di Ubisoft Milan. Gli studi di sviluppo italiani, Memorable Games, Milestone e Storm in a Teacup, presenteranno le loro ultime creazioni.
La sezione gaming offre un’ampia area Freeplay sponsorizzata da Euronics, con console Xbox Series X|S, PlayStation®5 e altri. Nintendo e Plaion mostrano le loro esclusive, mentre l’Indie Dungeon presenta studi di sviluppo italiani indipendenti.
PG Esports porta l’eSport al massimo livello con l’Arena di Gillette, ospitando tornei su League of Legends, Fortnite e Rocket League. QLASH occupa uno spazio di oltre 1200mq con eliminatorie del Circuito Tormenta e finali eSport di League of Legends, Valorant e Minecraft.
Milan Games Week & Cartoomics 2023 si presenta come un ecosistema dedicato all’intrattenimento a 360°, unendo il mondo del gaming, degli eSport, del digital entertainment e della cultura geek. L’evento si svolgerà dal 24 al 26 novembre presso i padiglioni 9, 11, 13 e 15 e l’Auditorium di Fieramilano (Rho). I biglietti sono già disponibili e per avere un panorama completo su tutte le novità della fiera fate un salto su milangamesweek.it.