The Game Awards 2022 – Lista degli annunci più importanti

THE GAME AWARDS – LISTA DEGLI ANNUNCI PIU IMPORTANTI

Da Hades 2 a Death Stranding 2, i The Game Awards 2022 sono stati pieni di sorprese e questa lista contiene gli annunci più importanti fatti

I The Game Awards, condotti da Geoff Keighley, sono noti non solo per i premi assegnati, ma anche per gli annunci che generano: sono tantissimi i trailer in anteprima mondiale e le rivelazioni di giochi attesi. Durante l’evento di giovedì, Keighley ha consegnato i premi per i migliori giochi dell’anno tra ore di annunci, tra cui aggiornamenti, date di uscita e nuovi trailer. Game Awards lista annunci

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Keighley ha anticipato l’evento prima della trasmissione di giovedì; in vista dell’evento, i fan sapevano di doversi aspettare alcune cose, come le novità di Tekken 8, un trailer dell’espansione Lightfall di Destiny 2 e un’esibizione della band Hozier, che ha riprodotto una canzone in God of War Ragnarök. Anche con tutti gli sneak peek, ci sono stati molti annunci di giochi inaspettati e, naturalmente, le anteprime mondiali firmate Keighley.

Vi siete persi lo spettacolo o volete passare direttamente ai trailer? Ecco gli annunci più importanti dei The Game Awards 2022.

HELL BOY: WEB OF WYRD RIVELATO

Mike Mignola sta realizzando un videogioco di Hell Boy con Upstream Arcade, Good Shepard Entertainment e Dark Horse Comics. Hell Boy: Web of Wyrd arriverà su Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X. Non è ancora stata fissata una data di uscita.

AMONG US HIDE-AND-SEEK

Among Us non è più solo un party game di deduzione sociale, ma dal 9 dicembre avrà una modalità nascondino.

DATA DI USCITA DI STREET FIGHTER 6

Il sesto titolo della storica serie Street Fighter uscirà il 2 giugno 2023 e avrà un minigioco sul cibo!

ANNUNCIATO HADES 2

Praticamente il gioco dell’anno 2020 di tutti, Hades avrà un sequel con protagonista la principessa degli inferi. Verrà rilasciato in accesso anticipato, con dettagli sulle tempistiche che arriveranno nel 2023.

IL CREATORE DI BIOSHOCK ANNUNCIA JUDAS

No, questo non è tecnicamente BioShock, ma è un nuovo gioco annunciato dal suo creatore, Ken Levine. Non c’è ancora una data di uscita.

BAYONETTA ORIGINS: DEBUTTA CEREZA E IL DEMONE PERDUTO

Dopo Bayonetta 3, PlatinumGames ha annunciato un altro gioco di Bayonetta. Questa volta si tratta di una storia sulle origini che arriverà su Nintendo Switch il 17 marzo 2023.

IL CREATORE DI CELESTE MOSTRA EARTHBLADE

Earthblade è il prossimo gioco del creatore di Celeste, Extremely OK Games, in arrivo nel 2024.

DEBUTTATO IL SEQUEL DI DEATH STRANDING

Il prossimo gioco di Hideo Kojima è Death Stranding 2, mostrato in un oscuro trailer che, ancora una volta, ha come protagonista un bambino. Kojima era presente ai The Game Awards per il debutto del trailer. Norman Reedus e Léa Seydoux torneranno ancora una volta in Death Stranding 2.

GAMEPLAY DI TEKKEN 8

È il primo trailer di gameplay di Tekken 8, dove “i pugni incontreranno il destino”. Naturalmente.

DATA DI USCITA DI DIABLO 4

L’attesissimo Diablo 4 uscirà il 6 giugno 2023, ha annunciato Blizzard Entertainment ai The Game Awards. La data di uscita è trapelata giovedì scorso, insieme a un articolo del Washington Post che suggeriva che una cattiva gestione ha portato ai ritardi del gioco e che il team avrebbe dovuto lavorare sodo per finirlo in tempo.

NUOVA CLIP DI SUPER MARIO BROS. CON TANTI TOADS

Il nuovo film di Super Mario Bros. ha un aspetto molto bello: tanti Toads! Il film uscirà il 7 aprile 2023.

RIVELATO CRASH TEAM RUMBLE

Crash Bandicoot torna con un nuovo gioco d’azione multiplayer dello sviluppatore Toys for Bob. Si chiama Crash Team Rumble. Ecco come si presenta: I giocatori si picchieranno a vicenda mentre lottano per il frutto Wumpa. L’uscita è prevista per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X nel 2023.

IL DLC DI CYBERPUNK 2077, PHANTOM LIBERTY, È STATO ANTICIPATO

Idris Elba, che interpreta un personaggio chiamato Solomon Reed, sarà presente in Cyberpunk 2077 nel suo prossimo DLC Phantom Liberty, previsto per il 2023.

ARMORED CORE: FIRES OF RUBICON 6: ANNUNCIATO

Lo sviluppatore di Elden Ring, FromSoftware, ha deciso di rilanciare la serie di mech Armored Core, che non ha avuto un nuovo gioco da Armored Core: Verdict Day, uscito nel 2013.

DATA DI USCITA DI FINAL FANTASY 16

Final Fantasy 16 ha una data di uscita, grazie a un nuovo trailer dedicato al tema della vendetta. Il gioco uscirà il 22 giugno 2023 come esclusiva PlayStation.

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The Game Awards 2022 – Lista completa di tutti i vincitori di ogni categoria

The Game Awards Lista completa di tutti i vincitori di ogni categoria

Questi The Game Awards 2022 sono terminate ed ecco a voi una lista completa di tutti i vincitori di ogni categoria

I Game Awards 2022 sono terminati e Elden Ring ha portato a casa il premio più importante della serata: Il Gioco dell’anno. Anche God of War Ragnarok si è comportato piuttosto bene, portando a casa una manciata di premi. Di seguito la lista completa dei vincitori dei The Game Awards 2022:

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Gioco dell’anno
Riconoscimento per il gioco che offre la migliore esperienza in assoluto in tutti i campi creativi e tecnici.

  • A Plague Tale: Requiem
  • Elden Ring – VINCITORE
  • God of War Ragnarok
  • Horizon Forbidden West
  • Stray
  • Xenoblade Chronicles 3

Miglior direzione di gioco
Premiato per l’eccezionale visione creativa e l’innovazione nella direzione e nel design del gioco.

  • Elden Ring – VINCITORE
  • God of War Ragnarok
  • Horizon Forbidden West
  • Immortalità
  • Randagio

Miglior narrazione
Per l’eccezionale narrazione e sviluppo narrativo di un gioco.

  • A Plague Tale: Requiem
  • Elden Ring
  • God of War Ragnarok – VINCITORE
  • Horizon Forbidden West
  • Immortality

Migliore direzione artistica
Per l’eccezionale risultato creativo e/o tecnico nel design artistico e nell’animazione.

  • Elden Ring – VINCITORE
  • God of War: Ragnarok
  • Horizon Forbidden West
  • Scorn
  • Stray

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Miglior colonna sonora/musica Per la musica eccezionale, compresa la colonna sonora, le canzoni originali e/o la colonna sonora su licenza.

  • Olivier Deriviere – A Plague Tale: Requiem
  • Tsukasa Saitoh – Elden Ring
  • Bear McCreary – God of War: Ragnarok – VINCITORE
  • Two Feathers – Metal Hellsinger
  • Yasunori Mitsuda

Miglior design audio
Riconoscimento per il miglior audio e sound design del gioco.

  • Call of Duty: Modern Warfare 2
  • Elden Ring
  • God of War Ragnarok – VINCITORE
  • Gran Turismo 7
  • Horizon Forbidden West

Miglior performance
Assegnato a un individuo per la voce fuori campo, il movimento e/o la performance capture.

  • Ashly Birch – Horizon Forbidden West
  • Charlotte McBurney – The Plague Tale: A Plague Tale
  • Christopher Judge – God of War: Ragnarok – VINCITORE
  • Manon Gage – Immortality
  • Sunny Suljic – God of War: Ragnar

Gioco di maggior impatto
Per un gioco che fa riflettere con un significato o un messaggio pro-sociale.

  • A Memoir Blue
  • As Dusk Falls – VINCITORE
  • Citizen Sleeper
  • Endling – Extinction is Forever
  • Hindsight
  • I Was a Teenage Exocolonist

Miglior gioco in corso
Assegnato a un gioco per l’eccezionale sviluppo di contenuti continui che evolvono l’esperienza del giocatore nel tempo.

  • Apex Legends
  • Destiny 2
  • Final Fantasy 14 Online – VINCITORE
  • Fortnite
  • Genshin Impact

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Miglior gioco indipendente
Per l’eccezionale risultato creativo e tecnico di un gioco realizzato al di fuori del sistema tradizionale degli editori.

  • Cult of the Lamb
  • Neon White
  • Sifu
  • Stray – VINCITORE
  • TUNIC

Miglior gioco indie d’esordio
Per il miglior gioco di debutto creato da un nuovo studio indipendente.

  • Neon White
  • NORCO
  • Stray – VINCITORE
  • TUNIC
  • Vampire Survivors

Miglior gioco per dispositivi mobili
Per il miglior gioco giocabile su un dispositivo mobile.

  • Apex Legends Mobile
  • Diablo Immortal
  • Genshin Impact
  • Marvel Snap – VINCITORE
  • Tower of Fantasy

Miglior supporto alla comunità
Riconosce un gioco per l’eccezionale supporto della comunità, la trasparenza e la reattività, compresa l’attività sui social media e gli aggiornamenti/patch del gioco.

  • Apex Legends
  • Destiny 2
  • Final Fantasy 14 Online – VINCITORE
  • Fortnite
  • No Man’s Sky

Miglior gioco VR/AR
Per la migliore esperienza di gioco in realtà virtuale o aumentata, indipendentemente dalla piattaforma.

  • After the Fall
  • Among Us VR
  • BONELAB
  • Moss: Book II – VINCITORE
  • Red Matter 2

Innovazione nell’accessibilità
Riconoscere il software e/o l’hardware che sta spingendo in avanti il medium aggiungendo funzionalità, tecnologia e contenuti per aiutare i giochi a essere giocati e goduti da un pubblico ancora più ampio.

  • As Dusk Falls
  • God of War: Ragnarok – VINCITORE
  • Returnal
  • Return to Monkey Island
  • The Last of Us Part 1
  • The Quarry

Miglior gioco d’azione
Per il miglior gioco del genere action incentrato principalmente sul combattimento.

  • Bayonetta 3 – VINCITORE
  • Call of Duty: Modern Warfare II
  • Neon White
  • Sifu
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: La vendetta di Shredder

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Miglior gioco d’azione/avventura
Per il miglior gioco d’azione/avventura, che combina il combattimento con l’attraversamento e la risoluzione di enigmi.

  • A Plague Tale: Requiem
  • God of War Ragnarok – VINCITORE
  • Horizon Forbidden West
  • Stray
  • TUNIC

Miglior RPG
Per il miglior gioco progettato con una ricca personalizzazione e progressione del personaggio, incluse esperienze multigiocatore di massa.

  • Elden Ring – VINCITORE
  • Live a Live
  • Leggende Pokémon: Arceus
  • Triangle Strategy
  • Xenoblade Chronicles 3

Miglior gioco di combattimento
Per il miglior gioco progettato principalmente sul combattimento corpo a corpo.

  • Duello DNF
  • JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R
  • The King of Fighters 15
  • MultiVersus – VINCITORE
  • Sifu

Miglior gioco per famiglie
Per il miglior gioco adatto alla famiglia, indipendentemente dal genere o dalla piattaforma.

  • Kirby and the Forgotten Land – VINCITORE
  • LEGO Star Wars: The Skywalker Saga
  • Mario + Rabbids Sparks of Hope
  • Nintendo Switch Sports
  • Splatoon 3

Miglior gioco sportivo/di corsa
Per il miglior gioco sportivo e di corse tradizionale e non tradizionale.

  • F1 22
  • FIFA 23
  • NBA 2K23
  • Gran Turismo 7 – VINCITORE
  • OlliOlli World

Miglior gioco SIM/strategico
Miglior gioco di simulazione o strategia in tempo reale o a turni, indipendentemente dalla piattaforma.

  • Dune: Spice Wars
  • Mario + Rabbids Sparks of Hope – VINCITORE
  • Total War: WARHAMMER 3
  • Two Point Campus
  • Victoria 3

Miglior gioco multigiocatore
Per l’eccezionale design e gameplay multiplayer online, incluse le esperienze co-op e massively multiplayer, indipendentemente dal genere o dalla piattaforma di gioco.

  • Call of Duty: Modern Warfare 2
  • Multiversus
  • Overwatch 2
  • Splatoon 3 – VINCITORE
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: La vendetta di Shredder

Creatore di contenuti dell’anno
Per uno streamer o un creatore di contenuti che ha avuto un impatto importante e positivo sulla community nel 2021.

  • Karl Jacobs
  • Ludwig – VINCITORE
  • Nibellione
  • Nobru
  • QTCinderella

Miglior Atleta Esports
L’atleta di esports giudicato più eccezionale per prestazioni e comportamento nel 2021, indipendentemente dal gioco.

  • Jeong “Chovy” Ji-hoon (Gen.G, LOL)
  • Lee “Faker” Sang-hyeok (T1, LOL)
  • Finn “karrigan” Andersen (FaZe Clan – CS:GO)
  • Oleksandr “s1mple” Kostyliev (Natus Vincere, CS:GO)
  • Jacob “Yay” Whiteaker (Cloud9, Valorant) – VINCITORE

Miglior Coach Esports
L’allenatore di Esports giudicato più eccezionale per prestazioni e comportamento nel 2021.

  • Andrii “B1ad3” Horodenskyi (Natus Vincere, CS:GO)
  • Matheus “bzkA” Tarasconi (LOUD, VALORANT) – VINCITORE
  • Erik “d00mbr0s” Sandgren (FPX, VALORANT)
  • Robert “RobbaN” Dahlström (FaZe Clan, CS:GO)
  • Go “Score” Dong-bin (Gen.G, LOL)

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Miglior evento Esports
Riconoscimento per un evento (in uno o più giorni) che ha offerto un’esperienza di prim’ordine ai partecipanti e al pubblico televisivo.

  • EVO 2022
  • 2022 League of Legends World Championship – VINCITORE
  • PGL Major Anversa 2022
  • The 2022 Mid-Season Invitational
  • VALORANT Champions 2022

Miglior gioco di Esports
Per il gioco che ha offerto la migliore esperienza complessiva di esports ai giocatori (compresi i tornei, il supporto della comunità e gli aggiornamenti dei contenuti), indipendentemente dal genere o dalla piattaforma.

  • Counter-Strike: Global Offensive
  • DOTA 2
  • League of Legends
  • Rocket League
  • VALORANT – VINCITORE

Migliore squadra di Esports
Riconoscimento a una specifica squadra di esports (non all’intera organizzazione) giudicata la più eccezionale per prestazioni e condotta nel 2021.

  • DarkZero Esports (Apex Legends)
  • FaZe Clan (CS:GO)
  • Gen.G (League of Legends)
  • LA Thieves (Call of Duty)
  • LOUD (Valorant) – VINCITORE

Gioco più atteso
Riconoscimento per un gioco annunciato che ha dimostrato di avere il potenziale per far progredire il medium videoludico.

  • Final Fantasy 16
  • Hogwarts Legacy
  • Resident Evil 4
  • Starfield
  • The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom – VINCITORE

Miglior adattamento
Celebra i progetti ispirati ai videogiochi in tutti i settori dell’intrattenimento, tra cui TV, film, fumetti e altro ancora.

  • Arcane: League of Legends – VINCITORE
  • Cyberpunk: Edgerunners
  • The Cuphead Show!
  • Sonic the Hedgehog 2
  • Uncharted

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Come giocare i giochi Pokemon in ordine cronologico

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Questa lista vi mostrerà l’ordine cronologico con cui potreste iniziare il vostro viaggio in uno dei giochi più iconici del mondo: Pokémon

I giochi principali dei Pokémon costituiscono una delle serie di giochi più vendute di tutti i tempi. Da Pokemon Rosso e Blu agli ultimi titoli della serie, questi giochi hanno raccolto un pubblico enorme che continua a tornare per saperne di più. ordine cronologico

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Tuttavia, se non avete giocato a tutti i videogiochi della serie Pokemon, potreste trovarvi in difficoltà nel cercare di capire da dove iniziare. La maggior parte dei titoli principali della serie sono ottimi giochi autonomi in cui immergersi, ma se volete partire dall’inizio, ci sono due modi diversi per giocare in ordine: Cronologicamente o per data di uscita.

Quali sono i giochi Pokemon da giocare per primi?

La scelta del punto di partenza dipende dalla console Nintendo in vostro possesso. Se avete solo una Nintendo Switch, potete iniziare con Let’s Go Pikachu o Let’s Go Eevee, che sono una sorta di remake della versione originale Gialla del 1998. Potete anche giocare a Diamante brillante e Perla splendente per un’altra esperienza remake. Pokemon Leggende: Arceus è un’altra opzione, ma è molto diverso dagli altri giochi principali.

Se volete tuffarvi subito in Pokemon Scarlatto e Violetto quando uscirà, vale la pena notare che probabilmente non vi perderete nessuna informazione troppo pertinente dei giochi precedenti. Gli unici giochi della serie principale che forse non vorrete affrontare subito sono Nero 2 e Bianco 2, poiché si tratta di sequel.

Come giocare ai giochi dei Pokemon in ordine cronologico

La cronologia dei Pokemon può sembrare abbastanza lineare a prima vista, ma senza dettagli evidenti da cui partire, può essere piuttosto confuso cercare di seguire la cronologia da titolo a titolo. Fortunatamente, un tweet ora cancellato di Toshinobu Matsumiya ci ha fornito un punto di partenza per alcuni giochi. Per il resto, possiamo solo fare delle ipotesi basate su alcuni dettagli chiave dei giochi.

1. Pokemon Leggende: Arceus

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Pokemon Leggende: Arceus

Il primo gioco della cronologia è chiaramente Pokemon Legends: Arceus, visto che è ambientato in un’epoca in cui il rapporto tra umani e Pokemon stava appena iniziando a formarsi. Si passa gran parte del tempo a correre in una vasta area selvaggia per catturare e combattere i Pokemon selvatici, e le persone con cui si interagisce stanno chiaramente iniziando a capire il mondo dei Pokemon. Il gioco prevede attività di crafting e di ricerca, il che lo differenzia notevolmente dalla solita formula di lotta in palestra a cui siamo abituati.

Anche se non sappiamo quanto tempo fa Pokemon Legends: Arceus si svolge rispetto agli altri giochi della serie, sappiamo almeno che sembra avere come protagonisti gli antenati dei personaggi di Diamante e Perla.

2. Pokemon Rosso, Blu e Giallo

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Pokemon Rosso, Blu e Giallo

Come i giochi originali della serie, Pokemon Rosso, Blu e Giallo sono i successivi nella linea temporale. Questi giochi, che hanno introdotto il Pokedex di prima generazione e la formula di gioco classica dei Pokemon, sono i più venduti e hanno dato il via a tutto.

Anche se non possiamo sapere con certezza che questi giochi per Game Boy siano i successivi nella linea temporale, il tweet cancellato dello scrittore di Game Scenario Toshinobu Matsumiya ha confermato che la serie inizia con questi giochi. La tecnologia presente nel gioco è inoltre piuttosto limitata rispetto ad alcuni dei giochi più recenti, anche se abbastanza avanzata da riportare in vita i fossili!

Bonus: Pokemon Rosso Fuoco e Verde Foglia

Pokemon Rosso Fuoco e Verde Foglia sono remake dei giochi originali Rosso e Blu e quindi si collocano esattamente nello stesso punto della linea temporale. Gran parte della trama è la stessa degli originali, con alcune differenze fondamentali, tra cui la visita alle Isole Sevii dopo essere diventato campione dell’Elite Quattro.

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3. Pokemon Rubino, Zaffiro e Smeraldo

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Pokemon Rubino, Zaffiro e Smeraldo

Pokemon Rubino, Zaffiro e Smeraldo hanno portato tutti i nuovi Pokemon e vi hanno catapultato nella regione di Hoenn, a una certa distanza dalle regioni di Kanto e Johto. Considerando che questi giochi presentano la terza generazione di Pokemon e alcune nuove tecnologie, sembra molto probabile che si svolgano dopo Rosso, Blu, Oro e Argento. Tuttavia, secondo lo stesso tweet cancellato di Matsumiya, Pokemon Rubino e Zaffiro si svolgono nello stesso momento di Rosso Fuoco e Verde Foglia.

Questo significa anche che Pokemon Omega Rubino e Alpha Zaffiro si trovano nello stesso punto della linea temporale, visto che si tratta di remake.

4. Pokemon Oro, Argento e Cristallo

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Pokemon Oro, Argento e Cristallo

Come secondo gioco della serie (in termini di data di uscita) Pokemon Oro e Argento si svolgono tre anni dopo gli eventi di Rosso e Blu. Con alcuni nuovi ed entusiasmanti Pokemon della seconda generazione e alcuni dei migliori contenuti post-gioco della serie, Oro, Argento e Cristallo sono stati un eccellente seguito dei giochi originali. Viaggiando nella regione di Kanto dopo essere diventato il campione di Johto, si può vedere in prima persona il passare del tempo. Si può anche combattere contro il protagonista dei primi giochi, Red, che è piuttosto forte.

Questa collocazione nella cronologia si applica anche ai remake: HeartGold e SoulSilver. Sebbene i remake offrano alcuni contenuti aggiuntivi, si tratta essenzialmente di versioni aggiornate degli originali.

5. Pokemon Diamante, Perla e Platino

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Pokemon Diamante, Perla e Platino

In termini di ordine di uscita della serie, Pokemon Diamante e Perla sono arrivati qualche anno dopo Rubino e Zaffiro. Tuttavia, ora sappiamo da quel tweet cancellato di Matsumiya che Diamante e Perla si svolgono in realtà nello stesso periodo di HeartGold e SoulSilver. Questo può sembrare un po’ confuso, considerando i progressi tecnologici che vediamo in Diamante e Perla, ma probabilmente possiamo attribuirlo alla data effettiva di creazione dei giochi piuttosto che alla cronologia dell’universo Pokemon.

Ciò significa anche che i remake, Diamante brillante e Perla splendente, sono ambientati nello stesso punto della linea temporale. Anche se la linea temporale diventa un po’ strana con l’inclusione dei Pokemon di tipo Fata, considerando che questi non sono stati introdotti fino a X e Y.

6. Pokemon Nero e Bianco

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Pokemon Nero e Bianco

Con la quinta generazione di nuovi Pokemon, Bianco e Nero è stato il secondo gioco principale a uscire su Nintendo DS. Anche se non sappiamo esattamente quando si svolge la storia nell’universo Pokemon, sappiamo che si svolge dopo Diamante e Perla grazie al tweet di Matsumiya. Poiché non ci sono collegamenti evidenti con i giochi precedenti, possiamo solo supporre che Bianco e Nero si svolga più di 3 anni dopo Rosso e Blu.

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7. Pokemon Nero 2 e Bianco 2

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Pokemon Nero 2 e Bianco 2

Come vero e proprio sequel di Nero e Bianco, Pokemon Nero 2 e Bianco 2 offrono una transizione abbastanza ovvia nella linea temporale cronologica. Vediamo cambiamenti in cui i capipalestra passano i loro compiti alla generazione successiva, il Team Plasma ha portato avanti la sua trama e c’è un nuovo Campione. Tra tutte queste cose, sappiamo che sono passati circa due anni da Nero e Bianco, facendo progredire la linea temporale in modo insolitamente lineare.

8. Pokemon X e Y

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Pokemon X e Y

Primo gioco della serie a consentire ai giocatori di esplorare e combattere in 3D, Pokemon X e Y rappresentava una nuova versione della formula classica dei Pokemon. Anche se questo è dovuto in gran parte al fatto che è stato il primo titolo della serie a essere un gioco per Nintendo 3DS, ha sicuramente contribuito a preparare i giochi futuri. Sebbene non si sappia esattamente quando il gioco si inserisca nella cronologia, grazie a Matsumiya sappiamo almeno che X e Y si svolgono nello stesso periodo di Nero 2 e Bianco 2. È possibile, tuttavia, che il gioco si collochi in un momento diverso. Tuttavia, è possibile che sia ambientato in un universo diverso a causa dell’esistenza delle Mega Evoluzioni.

9. Pokemon Sole e Luna

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Pokemon Sole e Luna

Avvenuto qualche anno dopo X e Y, Pokemon Sole e Luna ci porta nella regione di Alola. Sebbene Matsumiya non ci abbia fornito alcuna informazione sulla collocazione di questo gioco nella linea temporale, sono presenti alcuni personaggi di X e Y che indicano che è passato del tempo tra un gioco e l’altro. Appaiono anche un Rosso e un Blu adulti, anche se la loro età esatta non viene rivelata, quindi non sappiamo ancora esattamente quanto tempo sia passato da Rosso, Blu e Giallo.

Questo significa anche che Pokemon Ultra Sole e Ultra Luna si svolgono nello stesso momento, essendo essenzialmente remake di Sole e Luna con alcuni contenuti aggiuntivi.

10. Pokemon Spada e Scudo

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Pokemon Spada e Scudo

Con l’arrivo della Nintendo Switch è arrivato il primo gioco Pokemon mainline esclusivo per Switch: Spada e Scudo. Con una regione nuova di zecca, nuovi Pokemon e l’introduzione di Gigantamax, Spada e Scudo è essenzialmente un soft reboot della serie. Detto questo, non abbiamo idea di quale sia la sua collocazione cronologica. Non ci sono riferimenti concreti ai giochi precedenti, quindi non c’è modo di inserirlo con precisione nell’universo Pokemon conosciuto.

Uno degli unici indizi che abbiamo sulla linea temporale arriva sotto forma di nuova tecnologia. L’aggiunta del telefono Rotom sembra collocarci almeno più avanti nella cronologia rispetto a Rosso e Blu, ma questo è tutto ciò che possiamo realmente dedurre. È possibile che Pokemon Spada e Scudo si svolga semplicemente in un universo completamente diverso da quello degli altri giochi.

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11. Pokemon Scarlatto e Viola

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Pokemon Scarlatto e Viola

Ultimo nato della serie, Pokemon Scarlatto e Viola porta su Nintendo Switch tutti i nuovi Pokemon della 9a generazione e la regione open-world di Paldea. Il gioco segue la struttura cronologica dei precedenti giochi mainline e quindi è possibile che si svolga contemporaneamente agli eventi di Pokemon Spada e Scudo.

Come giocare ai giochi Pokemon per data di uscita

Se volete giocare ai giochi nell’ordine in cui sono stati rilasciati piuttosto che cercare di seguire questa contorta cronologia, ecco tutti i giochi principali dei Pokemon per data di uscita:

  • Pokemon Rosso e Blu – 27 febbraio 1996 – Game Boy
  • Pokemon Giallo – Game Boy – 12 settembre 1998 – Game Boy
  • Pokemon Oro e Argento – 21 novembre 1999 – Game Boy Color
  • Pokemon Cristallo – 14 dicembre 2000 – Game Boy Color
  • Pokemon Rubino e Zaffiro – 21 novembre 2002 – Game Boy Advance
  • Pokemon Rosso Fuoco e Verde Foglia – 28 gennaio 2004 – Game Boy Advance
  • Pokemon Smeraldo – 16 settembre 2004 – Game Boy Advance
  • Pokemon Diamante e Perla – 28 settembre 2006 – Nintendo DS
  • Pokemon Platino – 13 settembre 2008 – Nintendo DS
  • Pokemon Oro e Argento – 12 settembre 2009 – Nintendo DS
  • Pokemon Bianco e Nero – 18 settembre 2010 – Nintendo DS
  • Pokemon Nero 2 e Bianco 2 – 23 giugno 2012 – Nintendo DS
  • Pokemon X e Y – 13 ottobre 2013 – Nintendo 3DS
  • Pokemon Rubino Omega e Zaffiro Alpha – 21 novembre 2014 – Nintendo 3DS
  • Pokemon Sole e Luna – 18 novembre 2016 – Nintendo 3DS
  • Pokemon Ultra Sole e Ultra Luna – 17 novembre 2017 – Nintendo 3DS
  • Pokemon Spada e Scudo – 15 novembre 2019 – Nintendo Switch
  • Pokemon Diamante brillante e Perla splendente – 19 novembre 2021 – Nintendo Switch
  • Pokemon Leggende Arceus 28 gennaio 2022 – Nintendo Switch
  • Pokemon Scarlatto e Violetto – 18 novembre 2022 – Nintendo Switch

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Netflix – Cosa guardare durante le Feste

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Cosa guardare durante le Feste o a Natale, una domanda a cui il catalogo di offerte Netflix può sicuramente rispondere!

Si avvicina la stagione delle feste, con la stagione progressivamente più fredda e il clima giusto per bere qualcosa di caldo di fronte alla televisione, da solə o in compagnia. Se aprendo Netflix la quantità di cose da guardare spesso scoraggia, questa lista è pensata per dare una mano a districarsi tra i contenuti della piattaforma streaming adatti alle Feste, Natale o meno.

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Fonte

World of Warships – Guida completa per cominciare

World of Warships Guida completa per cominciare

Pronti a lanciarvi in mare aperto e affrontare il nemico? Ecco una guida completa per cominciare a giocare a “World of Warships”!

Cominciare un gioco da zero può mettere soggezione. Ecco dunque una guida con qualche informazione di base e consiglio per cominciare la vostra avventura nel mondo di World of Warships!

Innanzitutto, prendetevi il tempo necessario per esplorare e familiarizzare con il Porto, prima di tuffarvi nel vivo della battaglia e scatenare il caos contro il nemico.

Ecco il link Popspace per scaricare il gioco gratuitamente sul vostro PC!

https://strms.net/warships_popspaceit

Buon combattimento!

Porto e navi

World of Warships Guida completa per cominciare

Il Porto è il vostro hub centrale per le attività non legate al combattimento, sia che si tratti di riparare, personalizzare e potenziare la vostra nave da guerra, sia che si tratti di acquistarne una nuova. Il pannello delle navi da guerra, noto anche come “carosello”, mostra le navi disponibili che avete nel vostro Porto.

Per impostazione predefinita, le navi nel pannello sono automaticamente raggruppate per livello e disposte in ordine crescente dal livello più basso a quello più alto all’interno di ogni nazione. È possibile impostare l’ordine di visualizzazione contrassegnando alcune navi come primarie e con l’aiuto dei filtri nel pannello delle impostazioni.

Per esempio, è possibile filtrare le navi per livello, tipo, nazione o per una combinazione personalizzata di questi parametri. Esiste poi anche un filtro Speciale che divide le navi nelle seguenti categorie:

  • Navi primarie
  • Navi senza lo status di Élite
  • Navi Élite
  • Navi Speciali
  • Navi Premium
  • Navi con un bonus alla XP ottenuta
  • Con un Comandante
  • Senza Comandante

Cliccando con il tasto destro del mouse sull’icona di una nave nel pannello delle navi da guerra, compare un menù da cui potrete nominare una nave come primaria o, se lo è già, modificarne lo status. Non c’è limite al numero di navi primarie che potete avere.

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È possibile cercare le navi per nome utilizzando il menu nell’angolo superiore destro del pannello. Il pannello delle navi da guerra consente anche di vendere le navi non necessarie, sempre cliccando sull’icona della nave.

Per visualizzare tutte le nazioni esistenti nel gioco, andate alla scheda TECH TREE, “Albero Tecnico”. Nella schermata, è possibile esplorare le specifiche delle navi in ogni ramo. Fate clic sull’icona del tooltip per aprire una finestra con una descrizione dettagliata.

Tipi di Battaglie

World of Warships Guida completa per cominciare

Il pulsante BATTLE! si trova nel pannello superiore del Porto. Tuttavia, prima di partire per una battaglia navale, potete selezionare il tipo di battaglia sul lato destro del pulsante. Più battaglie combatterete, più tipi di battaglie saranno disponibili (di tanto in tanto appariranno anche dei tipi di battaglia temporanei, come la Grand Battle).

BATTAGLIA COOPERATIVA (Co-op Battle)

Fate squadra con altrə giocatorə e combattete contro una squadra di bot IA. Mettete alla prova le navi da guerra appena acquistate, studiate le peculiarità di una nuova mappa, perfezionate le vostre abilità navali, sperimentate il vostro stile di battaglia o semplicemente divertitevi!

La Battaglia in Cooperativa è un ottimo modo per imparare le meccaniche di base del gioco prima di incontrare avversarə realə. Le formazioni delle squadre sono speculari in termini di bilanciamento dei tipi di nave. Il numero massimo di giocatorə è nove. Non abbassate la guardia, però: il fuoco dei bot è abbastanza preciso ed essi sono in grado di muoversi con abilità.

La battaglia cooperativa è l’unico tipo di battaglia disponibile quando si inizia a giocare a World of Warships.

BATTAGLIA CASUALE (Random Battle)

Non ne potete più di combattere contro i bot? Ecco dove inizia il vero divertimento! Partite per una classica battaglia in stile PvP che metterà alla prova le vostre abilità di combattimento! A queste battaglie partecipano due squadre con un massimo di 12 giocatorə ciascuna.

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La Battaglia Casuale è il tipo di battaglia più popolare in World of Warships: combattere contro altrə giocatorə porta ricompense molto maggiori rispetto alle Battaglie in Cooperativa. Per vincere una battaglia, la vostra squadra deve totalizzare 1.000 punti, distruggere tutte le navi nemiche, catturare la base nemica oppure ridurre a zero il punteggio della squadra avversaria.

Per sbloccare le Battaglie Casuali è necessario giocare tre Battaglie in Cooperativa.

OPERAZIONI (Operations)

Le Operazioni sono battaglie speciali con bot controllati dall’IA, in cui bisogna completare vari compiti: difendere una base, scortare una nave in un’Area chiave ed altro ancora. Le operazioni possono essere giocate sia in una configurazione standard, con le solite navi, sia in una configurazione evento, che introduce mappe o navi speciali.

Completando i compiti aggiuntivi si ottengono varie ricompense: XP gratuita, segnali, mimetiche e altri preziosi premi. È possibile completare ogni singolo incarico più volte, ma si otterrà la ricompensa solo una volta. Anche se potete partecipare da soli alle Operazioni, è vantaggioso unirsi ad altri Capitani. Invitate amicə in una Divisione e aumentate le possibilità di successo!

Per sbloccare l’accesso alle Operazioni, è necessario aver giocato almeno 21 battaglie in qualsiasi modalità di gioco disponibile.

BATTAGLIA CON CLASSIFICA (Ranked Battle)

Non ne potete più di cercare avversari all’altezza? Ecco il vostro biglietto per il pantheon dell’élite di World of Warships. Le Battaglie con Classifica sono stagionali e disponibili per chi ha combattuto almeno 130 battaglie in una qualsiasi delle modalità disponibili. La stagione delle Battaglie classificate comprende diversi Sprint (1-3 settimane ciascuno) e presenta 3 Leghe: Bronzo, Argento e Oro.

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Si inizia nella Lega Bronzo e si sale dal rango iniziale fino al rango 1. Si guadagnano Stelle per le vittorie e si perdono per le sconfitte. Una volta raccolto il numero di stelle richiesto, il proprio rango aumenta. Per accedere alla Lega successiva, è necessario raggiungere il rango 1 in quella attuale e poi qualificarsi. Vengono assegnate ricompense per le vittorie, per il raggiungimento del rango 1 e per le qualificazioni.

BATTAGLIA TRA CLAN (Clan Battle)

Le Battaglie tra clan sono un vero e proprio scontro tra titani navali. Le battaglie si svolgono nell’ambito di una Stagione. Chiunque abbia sbloccato le Battaglie tra Clan nei livelli di accesso e si sia unitə a un Clan può giocare a questo tipo di battaglia. Per sbloccarla, è necessario aver giocato almeno 200 battaglie in qualsiasi modalità disponibile.

Vincendo le Battaglie tra Clan, i Clan guadagnano i punti di valutazione che permettono loro di avanzare nelle Leghe e una preziosa risorsa: l’acciaio. Più alta è la Lega, più impegnativi sono gli avversari.

BRAWL

Come le Battaglie con Classifica, il Brawl è un tipo di battaglia stagionale, con stagioni che coprono brevi periodi di tempo e che utilizzano un formato di squadra più piccolo. Si può partecipare da soli o in una Divisione.

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Se non si gioca in una Divisione, chi sarà vostro alleato viene deciso in modo casuale. Il matchmaking tiene conto del tipo e del livello della vostra nave. Le battaglie si svolgono su mappe con aree di combattimento ridotte.

La modalità Brawl è disponibile per chi ha combattuto almeno 130 battaglie in una qualsiasi delle modalità disponibili.

BATTAGLIA DI ALLENAMENTO (Training Battle)

La chiave per un lavoro di squadra efficace e per abilità avanzate è l’allenamento costante. Create sale di allenamento e invitate amicə per lavorare insieme sulle vostre abilità di combattimento o per testare le possibilità delle diverse navi.

Nelle Battaglie di allenamento non si spendono materiali di consumo, non si guadagnano XP o crediti, né si paga l’assistenza post-battaglia della propria nave. Le Stanze di addestramento si sbloccano dopo aver giocato 200 battaglie in qualsiasi modalità di gioco disponibile.

Modalità di Gioco

World of Warships Guida completa per cominciare

Gli obiettivi della squadra in battaglia dipendono dalla modalità di gioco. E tenete a mente che la durata massima di ogni battaglia è 20 minuti.

BATTAGLIA STANDARD

Numero di basi o aree chiave: 2

Questa modalità è disponibile nelle Battaglie in Cooperativa e in quelle Casuali.

È la modalità di gioco base di World of Warships. La missione è conquistare la base nemica o distruggere tutte le navi da guerra nemiche.

Per conquistare la base, è necessario rimanere entro i limiti della base per un periodo di tempo specifico. Durante questo periodo, si guadagnano punti conquista. Se un alleato si unisce a voi, la velocità di conquista aumenta del 50%. Tuttavia, la velocità non aumenta se una terza nave alleata entra nei confini della base.

Per difendere la propria base, è necessario colpire le navi che vengono catturate per dimezzare i loro punti di conquista. Se più navi si trovano entro i limiti di conquista, un colpo andato a segno su una di esse non influisce sull’avanzamento delle altre. Solo i colpi diretti possono ridurre i punti di conquista. Se si incendia il nemico con un proiettile HE, il danno da fuoco non interrompe la conquista.

Invece, se si entra nella propria base mentre questa viene catturata dal nemico, l’avanzamento della conquista si interrompe. Se il nemico lascia la base, tutti i punti di conquista vengono eliminati. Un po’ come Team Fortress 2, no? [ndr]

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DOMINAZIONE

Numero di basi o aree chiave: 3-4

Questa modalità è disponibile nelle Battaglie in Cooperativa, Casuali, con Classifica, tra Clan e nel Brawl.

La capacità di muoversi e controllare rapidamente diverse aree della mappa è particolarmente preziosa quando si gioca in questa modalità. La mappa presenta speciali Aree Chiave: catturarle e occuparle aumenta il punteggio della squadra. L’obiettivo è guadagnare 1.000 punti, ridurre a zero il punteggio della squadra nemica o distruggere tutte le navi nemiche.

Le meccaniche di cattura e difesa delle Aree chiave sono le stesse che valgono per le basi nella modalità Battaglia standard.

CORSA AGLI ARMAMENTI

Numero di basi o aree chiave: 1

Questa modalità è disponibile nelle Battaglie in Cooperativa e in quelle Casuali.

Questa modalità ha una sola Area chiave, che appare dopo un certo periodo di tempo. Il diametro di quest’area si riduce gradualmente. La squadra che cattura l’Area Chiave potrà guadagnare rapidamente un vantaggio in termini di punti e, infine, vincere.

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La particolarità di questa modalità di gioco è che sulla mappa compaiono speciali aree di supporto che forniscono dei buff. Quando queste aree vengono attivate e la vostra nave entra nella loro zona d’effetto, voi e i vostri alleati più prossimi otterrete un bonus, che verrà applicato alle caratteristiche delle vostre navi fino alla fine della battaglia. Se si cattura più di un buff dello stesso tipo, i bonus forniti da questi si accumulano.

Profilo

World of Warships Guida completa per cominciare

La scheda PROFILO, situata nel pannello superiore sotto il pulsante BATTLE!, mostra le vostre statistiche di gioco complete: il numero di battaglie combattute in tutte le modalità e tutte le ricompense, gli obiettivi, i gradi e le collezioni tematiche.

La prima scheda del profilo comprende i Livelli di accesso. Il livello di accesso dipende dal numero di battaglie combattute e ogni livello successivo sblocca l’accesso a nuove possibilità di gioco: tipi di battaglia, potenziamenti, addestramento del comandante e molte altre funzioni.

ACHIEVEMENTS

La scheda dei traguardi si trova direttamente sotto la scheda dei Livelli di accesso. I risultati si ottengono soddisfacendo requisiti specifici in Battaglie Casuali o con Classifica ed in alcune Operazioni.

Si ottengono anche per altre attività di gioco. Esistono diversi tipi di obiettivi individuali: Combattimento, Ordini, Standard e Commemorativi. I risultati ottenuti in battaglia possono essere ordinati in base al momento in cui sono stati ottenuti o alla loro quantità.

RANGHI

Le battaglie a ranghi sono un tipo di battaglia specifico con regole proprie, in cui si combatte l’unə contro l’altrə. A differenza delle Battaglie Casuali, qui non è importante solo il risultato di una singola battaglia, ma anche il progresso generale.

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Vincendo le battaglie, si sale in classifica e si ha la possibilità di ottenere ricompense ancora più preziose. La scheda RANK del vostro profilo vi informa sui requisiti necessari per guadagnare i vari ranghi nella Stagione in corso, vi aiuta a seguire i vostri progressi e vi mostra le ricompense accreditate per ogni rango raggiunto.

COLLEZIONI

Le Collezioni offrono un modo eccellente per scoprire alcuni fatti storici interessanti e ottenere ricompense ambite, come mimetiche permanenti, Comandanti, preziosi oggetti e abilità di gioco. Non appena si ottiene il primo oggetto di una collezione, la scheda COLLEZIONI diventa disponibile nel profilo.

Nella maggior parte dei casi, gli elementi della collezione si trovano in contenitori con lo stesso nome. Facendo clic su un elemento della collezione che è stato estratto da un contenitore, si passa alla schermata della collezione corrispondente. Ci sono, però, delle eccezioni: ad esempio, gli oggetti di una collezione dedicata all’Anniversario di World of Warships nel 2017 sono stati rilasciati per risultati speciali ottenuti in battaglia.

Le collezioni sono composte da vari elementi: stemmi di navi da guerra e unità da combattimento, oggetti dedicati a personaggi famosi, armi, navi e aerei, insegne e molto altro. Ogni immagine è accompagnata da una descrizione dettagliata. Per comodità, gli elementi sono suddivisi in sezioni tematiche che sbloccano ricompense al loro completamento.

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È possibile abbonarsi ad alcune collezioni, una per volta, dal vostro Profilo. Questo vi permette di scegliere quali elementi delle grandi collezioni volete raccogliere attivamente. È possibile ottenere i primi elementi di queste collezioni in contenitori speciali. Attivando un abbonamento, si potranno trovare gli altri oggetti da collezione nei seguenti contenitori: More Signals [Altri segnali, ndt] e Try Your Luck [Tenta la fortuna, ndt].

Quando si completa una collezione, è possibile ottenere un oggetto che si possiede già, un duplicato. Dopo aver raccolto un certo numero di duplicati della stessa collezione, è possibile scambiarli con gli oggetti che ancora vi mancano.

RIEPILOGO (Summary)

Questa scheda fornisce informazioni complete sul numero di battaglie combattute e di navi affondate, sui risultati in media ottenuti per ogni battaglia e su molti altri dati. Qui potrete trovare statistiche che vi permetteranno di valutare la vostra efficienza in combattimento e di scoprire quale tipo di navi portate in battaglia più spesso, quali navi di una nazione preferite ed altri dati utili.

Nel menù a destra è possibile visualizzare le statistiche per tipo di battaglia (Cooperativa, Casuale e con Classifica). L’elenco di tutte le navi utilizzate nel tipo di battaglia selezionato viene visualizzato di seguito. È possibile impostare l’ordine di visualizzazione delle navi nell’elenco in base ai seguenti parametri: tasso di vittoria, numero di battaglie, livello, nazione o tipo. Se si passa il cursore del mouse sui valori del riepilogo, viene visualizzato un tooltip.

Impostazioni

World of Warships Guida completa per cominciare

Ci sono diverse impostazioni utili che permettono di adattare l’interfaccia di battaglia e la minimappa di World of Warships al proprio stile di gioco. Ad esempio, potete regolare l’audio o scegliere informazioni aggiuntive da visualizzare sullo schermo o nella Minimappa.

Impostazioni dell’interfaccia di battaglia: MIRINO

Quando si ingrandisce la visuale usando il binocolo si ottiene anche l’assistenza del mirino, una serie di linee verticali e orizzontali che permettono di valutare la posizione del bersaglio e la vostra distanza da esso. Il mirino è uno dei più importanti indicatori su schermo con cui si interagisce in battaglia, l’eroe silenzioso dietro tutti i colpi devastanti ben calcolati.

La maggior parte dei capitani si trova a proprio agio utilizzando il mirino predefinito: è semplice ma efficace. Tuttavia, nella scheda CONTROLLI delle Impostazioni di gioco, è possibile selezionare un altro mirino, se lo si desidera.

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Nelle impostazioni sono disponibili 14 diversi tipi di mirino statico e uno dinamico, la cui scala si regola in base al livello di zoom. Provate tutti e sei i modelli di sfondo per mettere a contrasto il mirino con le diverse palette di colori che potete incontrare in battaglia.

Impostazioni dell’interfaccia di battaglia: Modalità di interfaccia alternativa

È possibile attivare questa modalità tramite la scheda CONTROLLI delle Impostazioni di gioco. Attivandola, si ottengono maggiori informazioni sulle altre navi in battaglia (sia alleate che nemiche) quando entrano nel vostro campo visivo.

Per impostazione predefinita, le uniche informazioni che si ottengono sulle altre navi sono la loro classe, la distanza da esse e la salute (rappresentata da una barra sottile). Quando la modalità di interfaccia alternativa è attiva, vengono visualizzati anche lo username di chi gioca, il nome della sua nave e il numero di hit point della nave. Verrà inoltre visualizzata una serie di informazioni aggiuntive intorno al reticolo di tiro:

  • La distanza tra l’utente e il punto attualmente bersagliato
  • Il tempo necessario ai vostri proiettili per raggiungere il bersaglio
  • Il raggio di rilevamento della vostra nave

Esistono due versioni della modalità alternativa: Completa e Adattiva. La versione Adattiva fornisce informazioni più dettagliate solo in tre casi: quando si cattura una base, quando ci si trova in prossimità di una nave, o quando un gruppo di navi rientra nel campo visivo del binocolo, a seconda del livello di zoom.

Nella versione Completa della Modalità alternativa, è possibile visualizzare informazioni su tutte le navi presenti nel campo visivo, indipendentemente dalla loro distanza.

Impostazioni dell’interfaccia di battaglia: Indicatori di carico

È inevitabile trovarsi in intensi scontri a fuoco con le navi nemiche e, tra sparatorie frenetiche, lancio di siluri e manovre evasive, è facile perdere di vista quanti cannoni sono pronti a sparare in un determinato momento. Per impostazione predefinita, il reticolo di puntamento mostra l’avanzamento del caricamento dei cannoni principali, mentre i tempi di ricarica dei siluri e delle armi vengono visualizzati sulle rispettive icone nella parte inferiore dello schermo.

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Per monitorare la prontezza di tutti i supporti di armamento, nella scheda CONTROLLI delle Impostazioni di gioco si può selezionare la voce Mostra indicatori di carico della batteria principale e delle armi da fuoco. In questo modo verrà visualizzata una barra sopra l’interfaccia dei materiali di consumo che mostra l’avanzamento del caricamento di ogni singola arma.

Impostazioni dell’interfaccia di battaglia: Schieramento delle squadre

Quando la battaglia infuria e i relitti delle navi iniziano ad accumularsi sul fondo del mare, è utile sapere quali navi sono ancora in lotta. Questo vi aiuterà a calcolare le probabilità di vittoria e a dare priorità agli obiettivi. Per questo, per impostazione predefinita, c’è un elenco di navi nella parte superiore dello schermo, dove le navi sono rappresentate dai simboli delle rispettive classi.

Per visualizzare ulteriori informazioni sulle formazioni (che bello scioglilingua), nella scheda CONTROLLI delle Impostazioni di gioco è possibile selezionare Visualizza formazioni squadra. In questo modo, in battaglia vengono visualizzate due colonne su entrambi i lati dello schermo, ognuna delle quali rappresenta una squadra diversa. Invece di visualizzare solo le classi delle navi, è possibile vedere la silhouette di ogni nave, lo username di chi la controlla ed il numero di nemici che ha distrutto.

Impostazioni dell’interfaccia di battaglia: Contatori di danni aggiuntivi

È sempre emozionante vedere il contatore dei danni salire quando la mira è perfetta durante una battaglia particolarmente riuscita. Tuttavia, ci sono altri indicatori che potete visualizzare.

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Nella scheda CONTROLLI delle Impostazioni di gioco potete selezionare “Contatore dei danni potenziali” e “Contatore dei danni al momento dell’avvistamento” per monitorare i seguenti indicatori durante la battaglia:

  • L’ammontare dei danni che avreste potuto subire dai proiettili lanciati verso di voi e che o hanno colpito la vostra nave o sono atterrati in un raggio di 700 metri intorno alla vostra nave.
  • L’ammontare dei danni che i vostri alleati hanno inflitto alle navi nemiche che avete individuato.

Minimappa

World of Warships Guida completa per cominciare

La Minimappa, insieme al Mirino, è una delle parti più importanti dell’interfaccia che avete a disposizione in battaglia e, proprio come il Mirino, è importante regolare la Minimappa per adattarla al meglio al vostro stile di gioco.

La prima e più ovvia impostazione è la dimensione. È possibile rimpicciolire o ingrandire la Minimappa semplicemente premendo i tasti + e – mentre si è in battaglia.

Per ulteriori modifiche è possibile accedere al menù della Minimappa: tenendo premuto il tasto Ctrl in battaglia, in modo da far apparire il cursore, bisogna cliccare sull’icona con due ingranaggi nell’angolo superiore destro della Minimappa.

Nel menù visualizzato sono disponibili le seguenti opzioni:

  • Caselle di controllo per visualizzare o nascondere diversi “anelli di raggio d’azione” situati intorno alla nave, tra cui il raggio d’azione di rilevabilità dall’aria/mare, il raggio d’azione degli AA o il raggio d’azione del radar di ricerca/sorveglianza idroacustico, se applicabile. Scegliete bene gli anelli, perché averli tutti attivi contemporaneamente può creare confusione.
  • Cursori di trasparenza che regolano gli anelli precedentemente menzionati e l’acqua visualizzata nella Minimappa.

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  • Valori numerici della distanza. Se si seleziona questa opzione, sullo schermo viene visualizzata la distanza (in chilometri) tra la propria nave e il bordo di tutti gli “anelli di raggio d’azione” attivati.
  • Nomi delle navi. Se si seleziona questa opzione, i nomi delle navi nemiche e alleate vengono visualizzati direttamente sotto le loro icone nella Minimappa.
  • L’opzione Ruota Minimappa abilita la rotazione automatica della Minimappa, che risponde alla direzione in cui il giocatore sta guardando.

Audio

Impostazioni di gioco: VOICEOVER

I menù a discesa Lingua Voiceover e Modifica Voiceover, nella scheda AUDIO delle impostazioni di gioco, consentono di modificare la lingua del voiceover e il tipo di voiceover. Se si seleziona l’opzione Nazionale nel menu del Voiceover, il Comandante parlerà la lingua della nazione della nave.

Impostazioni di gioco: MUSICA

È possibile modificare la musica in base alle proprie preferenze di ascolto. Sono disponibili due opzioni principali: la classica colonna sonora di World of Warships, che tutti conosciamo e amiamo, o l’adrenalinica musica dei tamburi di guerra, per preparare lo spirito battagliero di chiunque prima di uno scontro ravvicinato con una nave da guerra!

E, se non ve la sentite di sceglierne una sola, potete andare nella scheda AUDIO delle Impostazioni di gioco e, dal menù a tendina “Music mode”, selezionare le modalità Mista o Dinamica, che combinano entrambe le colonne sonore.

Fonte

Ricordate il nostro link se volete scaricare il gioco gratuitamente: https://strms.net/warships_popspaceit !

[Recensione] Dragon Head – L’importanza della paura – Critical Hit

Recensione Dragon Head Limportanza della paura Critical Hit

In questa recensione scopriremo Dragon Head, un buon disaster manga che vi mostrerà di cosa è capace di fare la paura sulla mente umana

Si sente spesso dichiarare da molte persone che il genere umano si è rammollito a causa dello sviluppo quasi incontrollato che la nostra era sta attraversando. Non sono quasi per nulla concorde a questa pessimistica filosofia che vede l’uomo regredire ad una forma sempre più indipendente dalle comodità che questo nostro sviluppo ci ha donato. L’uomo ha questa capacità incredibile e superiore a qualsiasi altro animale, di riuscire in qualsiasi situazione, per quanto tremenda e problematica possa essere, ad adattarsi all’ambiente che lo circonda. Che sia una apocalisse zombie, che sia un disastro naturale di proporzioni gigantesche o un conflitto nucleare di scala mondiale, l’uomo riuscirà sempre e comunque ad uscire da quell’oscurità mind-breaking e soffocante, per cercare in tutti i modi di sopravvivere. Ma cosa gli permette tutto ciò? Anche se ormai di questi tempi, e per fortuna voglio ribadire, per noi fortunati non tange, ciò che ha permesso all’uomo di sopravvivere, è proprio la paura della morte. Ma se questa emozione innata si risvegliasse tutt’un tratto, senza chiedere niente a nessuno? L’uomo riuscirà a non farsi inghiottire dall’oscurità? O grazie alla paura stessa riuscirà a sfuggire da questa oscurità che annebbia e offusca la mente? Chi risveglierà i mostri che risiedono all’interno delle proprie viscere? Dragon Head forse ha la risposta che cercate. recensione

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Progetto senza titolo
Recensione Dragon Head

Oggi all’interno di questa recensione parleremo di Dragon Head una serie manga composta da 10 volumi totali ed edito da Planet Manga. La sua prima pubblicazione risale al “lontano” 1995 quando Minetaro Mochizuki riesce a serializzare la serie sulla rivista Young Magazine, anche se in Italia arriverà completa solamente nel 2014. Tra le varie opere di Minetaro è riuscita ad arrivare in italia, insieme a Dragon Head, anche Chiisakobe, serializzato da J-Pop, che narra una storia decisamente molto più tranquilla e pacata di Dragon Head cioè quella di Shigeji che con l’aiuto della sua cara amica d’infanzia Ritsu, ricostruirà l’impresa edile di famiglia, distrutta dopo un grave incendio. Contesti completamente opposti che ci permette di osservare il mangaka all’opera con diverse tematiche e situazioni. Beh si perché se da una parte Chiisakobe ci parla di un Giappone nella norma, Dragon Head ribalta completamente la frittata e trasporta il lettore all’interno di un Giappone completamente devastato a causa di un disastro naturale inspiegabile di dimensioni spropositate.

Cavolo che casino, questo manga è davvero un grosso casino, in senso buono ovviamente. Quest’opera è riuscita a riempirmi gli occhi di caos e distruzione devastanti, ma non posso negare che è proprio questo il motivo per cui mi è piaciuto! Non riuscirei mai ad immaginarmi all’interno di un mondo del genere in cui non esiste più un effettivo futuro e in cui tutto si sta letteralmente sgretolando sotto i miei piedi. Proprio per questo potremmo chiedere come se l’è passata Teru il protagonista della nostra storia: alla fine della gita scolastica, proprio nel viaggio di ritorno in treno, quando gli animi sono spenti, ma pieni di ricordi dei bei momenti passati con i compagni, Teru scorge, prima di entrare in una galleria, qualcosa fuori dal finestrino, qualcosa di estremamente minaccioso, elevarsi nei cieli del Giappone; una gigantesca colonna di un colore rosso fuoco. Da esattamente quel momento tutto ebbe inizio: un’escalation brutale che porterà il destino del povero Giappone al suo lento declino, marchiando con una cicatrice indelebile la terra e gli animi dei giapponesi. La terra iniziò a tremare e il treno deragliò dai binari, da lì il buio più oscuro. Teru risvegliatosi dopo lo schianto, con solo fortunatamente qualche ferita superficiale, insieme ai soli 2 altri sopravvissuti Nobuo e Ako, dovranno trovare un modo di uscire da quel tunnel infermale in cui sono intrappolati, per chiedere aiuto. Riusciranno nel loro intento? Scopriranno cosa è davvero successo fuori? Riusciranno a tornare a casa sani e salvi? Riusciranno i loro animi a non farsi sommergere da quell’oscurità che fin da subito tenta di penetrare le loro già fragili menti? Se volete delle risposte vi consiglio caldamente di leggere questo buon Disaster Manga.

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Recensione Dragon Head

Deve essere costato davvero molto stampare questo manga, data la quantità astronomica di inchiostro nero utilizzato. Sicuramente Planet Manga avrà dovuto sborsare parecchi danari per rendere questo manga ciò che la rende così angosciante. Nero, nero , e ancora nero, un’oscurità fuori dal comune crea questo senso di pesantezza e ansia devastanti che fusi insieme rendono ogni scena e ogni paesaggio tetro e terrificante. Scenari che nulla hanno da invidiare ai più profondi gironi dell’inferno, vengono portati alla luce da un tratto spesso cupo e molto forte, portando il lettore in uno stato di turbamento costante. Questa pienezza che si riscontra solidamente all’interno del manga distende su ogni tavola della storia un velo sottile di paura e nervosismo che invadono assiduamente tutto il manga. Un buio che inonda completamente la maggior parte del manga e riesce a far affogare la nostra psiche in un oblio fatto unicamente di terrore e paura. Pochissimi spazi bianchi e ancor meno saranno i momenti di tranquillità e serenità che questo manga vi mostrerà; gli occhi inizieranno sempre di più a pesare, come gli occhi dei nostri protagonisti, che giorno dopo giorno, desolazione dopo desolazione inizieranno a offuscarsi ed a essere sempre più stanchi, quasi stremati da quella assurda situazione di terrore e disperazione in cui si sono ritrovati. Sono serio quando dico che non penso di aver mai visto così tante pesche sotto gli occhi ad un unico personaggio in un manga! Leggendo quest’opera, avvolti da questa sua oscurità che perfora gli animi e questa sua pesantezza con cui si presenta al lettore, non potrete che uscirne sfiniti, proprio come Teru e i suoi amici.

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Recensione Dragon Head

Non me ne vogliate a male, potrei fare sicuramente un parallelismo forzato e sicuramente è anche così, ma spero possiate trarne una sorta di spunto e possa anche farvi interessare maggiormente al titolo in questione. Nel vedere le vicende che circondano Teru e soprattutto vedere quanto il nostro amico qui citato, non sia una persona molto fortuna data la quantità gigantesca di avversità che incontrerà lungo il suo cammino, mi è subito sorto alla mente un parallelismo alquanto particolare. Teru mi è come sembrato il Guts dei nostri giorni moderni. Prima di iniziare a scrivere offese verso il sottoscritto vorrei che vi fermaste un secondo a riflette: Guts è un personaggio a cui succede veramente di tutto, ma che riesce in qualche modo quasi disumano ad andare avanti per la sua strada e così più o meno fa Teru, che dopo tutta la merda che la natura gli ha voluto tirare contro, con le unghie e con i denti continua ad andare avanti lungo quella strada fatta da terreno dissestato e da una distruzione inimmaginabile. Ma Teru ha qualcosa che Guts non ha cioè la paura, ed è proprio questa paura insieme a una volontà d’animo incredibile che riescono a far sopravvivere Teru. La paura è uno degli elementi su cui il manga si sofferma maggiormente; questo sentimento che spesso è considerato come negativo, per quanto in noi spesso risvegli i mostri al nostro interno, è una parte fondamentale di noi stessi, necessario alla sopravvivenza. La paura della morte per quanto terrificante possa essere può riuscire a salvarti e un esempio tangibile è proprio il nostro caro Teru. Ma non tutti sono forti come Guts o hanno una perseveranza d’acciaio come Teru. La paura può far risvegliare l’oscurità più profonda del nostro animo in cui risiede il mostro che ognuno di noi possiede. Riuscirai a non farti avvolgere dall’oscurità e a padroneggiare la paura? Oppure sprofonderai nell’oblio con essa?

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Recensione Dragon Head

Dragon Head, pur essendo ormai fuori stampa, è un’opera che vi consiglio di recuperare. Oltre a ciò è sicuramente un buon disaster manga senza troppe pretese, che con i suoi disegni pieni e pesanti riuscirà a trasmetterti le sensazioni di stanchezza e desolazione che Teru e i suoi amici incontreranno lungo tutto il loro percorso, tra macerie e voragini. Ma non solo, riuscirà a tenervi attaccati alle sue pagine per mostrarvi come Teru riuscirà a superare l’ennesima difficoltà che incontrerà. Riuscirai a non far eclissare la tua mente dalla terrificante tenacia della paura?

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I 25 migliori anime di sempre da vedere assolutamente

I migliori anime di sempre da vedere assolutamente

Pur avendo, a malincuore, escluso tanti titoli validi ecco a voi la lista dei 25 migliori anime da vedere di sempre!

Scegliere solo 25 titoli per questa lista dei migliori anime da vedere è stato davvero difficile, ma alla fine siamo riusciti a trovare quelli che per noi sono i titoli migliori. Nella scelta dei 25 titoli abbiamo preso in considerazione diversi aspetti: L’anime ha lasciato un segno significativo nella cultura? Hanno influenzato l’industria e il genere? E, naturalmente, sono piaciuti?

Continuate a leggere per scoprire i 25 migliori anime di sempre!

Haikyuu!

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I 25 migliori anime di sempre da vedere assolutamente

Non ci sono molti anime sportivi che riescono a fare centro sotto tutti i punti di vista, ma Haikyuu!!! ci riesce. La serie ruota attorno a un gruppo abbastanza numeroso composto da una squadra di pallavolo del liceo. Anche se questo può sembrare un ostacolo, lo sviluppo dei personaggi è ben bilanciato e ci si ritrova a fare il tifo per ogni membro, sia che il suo ruolo sia grande o piccolo.

Anche l’animazione di Production IG è di altissimo livello, in grado di aumentare la tensione di ogni partita e di ogni gioco al punto da tenervi incollati davanti allo schermo per tutto l’episodio. Haikyuu!!! riesce a creare un’incredibile formula “anime sportivo” a cui altre serie simili dovrebbero aspirare.

Trigun

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Trigun è un classico western spaziale di fine anni ’90 che si svolge su un pianeta desertico chiamato letteralmente Terra di Nessuno. Il protagonista, Vash the Stampede, non è il tipico pistolero forte e stoico. Piuttosto, è un tipo stravagante con un fantastico cappotto rosso e una vena pacifista iperattiva.

La storia esplora il viaggio di Vash per scoprire il suo passato dimenticato da una amnesia, combattere il misterioso gruppo che gli dà la caccia e scoprire perché ha una taglia di 60 miliardi di dollari sulla testa. Ciò che distingue Trigun è lo stile unico del design dei personaggi e delle armi, nonché la trama tortuosa che si capisce sempre di più a ogni nuova visione. La serie tornerà con Trigun Stampede nel 2023.

Dragon Ball Z

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Dragon Ball Z è stato una droga per molti giovani fan di anime, e per una buona ragione. La serie non è particolarmente profonda, in quanto ruota fondamentalmente intorno all’artista marziale sovrumano Goku e ai suoi amici che si mettono alla prova contro una serie di nemici sempre più potenti e stravaganti.

Ma ciò che manca alla serie in termini di trama, è più che compensato dall’umorismo, dai personaggi bizzarri e dall’azione incredibile. Come si fa a non divertirsi con un anime di arti marziali in cui la maggior parte dei personaggi è così forte da mandare in frantumi i pianeti a mani nude?

My Hero Academia

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Le storie di supereroi sono molti, ma My Hero Academia offre una svolta unica a questo genere familiare, concentrandosi su Izuku Midoriya, un eroe nato senza poteri (ma determinato a salvare le persone a prescindere) in un mondo pieno di persone dotate di superpoteri.

Anche dopo aver ottenuto il ” quirk” che ha sempre sognato, MHA trova costantemente il modo di sfidare il tradizionale viaggio dell’eroe di Midoriya, offrendo nuovi colpi di scena su temi ben noti, esplorando cosa significhi essere un eroe con umorismo e cuore costanti – per non parlare di alcune spettacolari sequenze d’azione. Grazie alla sua splendida animazione, all’adorabile gruppo di personaggi di supporto ben sviluppati e al talento nell’inventare alcuni dei superpoteri più ridicoli e unici mai portati sullo schermo, My Hero Academia è una boccata d’aria fresca: spesso sciocca, spesso dolce ma sempre sorprendente.

Leggi anche: 10 dei migliori anime da vedere su Netflix – POPSPACE.IT

Made in Abyss

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Made in Abyss è raro in quanto è una storia che potrebbe a malapena essere raccontata in qualsiasi altro medium che non sia il manga o l’anime, e ne trae il massimo vantaggio per tessere una storia affascinante e straziante, alimentata in egual misura dalla disperazione e dalla speranza. Riko e Reg vivono in un mondo affascinante con un profondo e misterioso “abisso” al centro di tutto. Pochi tornano vivi dai livelli più profondi, poiché la risalita può causare effetti molto peggiori della malattia da decompressione di un subacqueo.

Si pensa che la madre di Riko si sia persa nei livelli più profondi, così Riko e Reg si mettono in viaggio per ritrovarla e svelare i misteri dell’abisso. Più la storia va avanti, più diventa fantastica e crudele, proprio come l’abisso stesso. Tutto, dall’impressionante design delle creature al mistero e ai personaggi pieni di speranza, vi terrà con il fiato sospeso. Sebbene all’inizio sembri carino e dolce, Made in Abyss merita tutte le avvertenze sul contenuto e non è adatto ai deboli di cuore.

Le bizzarre avventure di Jojo (Serie completa)

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Oh, my god! Questa è una reazione normale alla visione di questo stranissimo anime shounen che segue le diverse generazioni della famiglia Joestar. L’influente serie manga esiste dal 1987 e l’anime è stato trasmesso solo dal 2012. È stato difficile decidere quale parte della longeva serie meritasse questo posto, quindi abbiamo preso in considerazione tutta questa bizzarra serie. JoJo’s Bizarre Adventure è pieno di azione incredibile, personaggi selvaggi e momenti iconici che vivranno nella comunità degli anime (e nei meme) per sempre.

Naruto Shippuden

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La longeva serie di Naruto è stata definita uno dei “tre grandi” anime in tutto il mondo, e per una buona ragione. È piena di sequenze di combattimento e d’azione, di momenti divertenti e di scene drammatiche che fanno leva sulle emozioni degli spettatori.

In Naruto Shippuden, la storia assume un tono più cupo e serio, poiché i personaggi sono ormai cresciuti e si trovano ad affrontare sfide ancora più ardue da parte delle tenebre e di loro stessi. La serie Naruto è nota per i suoi personaggi e le sue relazioni memorabili e continua a essere uno dei più grandi anime shounen di sempre, anche dopo la sua conclusione.

Death Note

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Death Note è un anime ormai classico che segue Light Yagami, un adolescente che acquisisce abilità soprannaturali attraverso il Death Note. Un libro che conferisce all’utente la capacità di uccidere chiunque voglia, semplicemente scrivendo il nome di quella persona nel libro. Con il potere del Death Note e un intelletto geniale, Light intraprende una crociata “morale” genocida che ha un impatto sul mondo intero.

Ciò che ne consegue è un gioco al gatto e al topo tra investigatori di classe mondiale che rivaleggiano con Light in astuzia e intelletto. Questa serie ha ispirato molti altri anime shonen con protagonisti oscuri e molti adattamenti live-action. E per questo si è giustamente guadagnato il posto di uno dei migliori e più influenti anime di tutti i tempi.

Attack on Titan

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Quel giorno, l’umanità si ricordò della paura che nutriva nei confronti dei giganti. Attack on Titan è diventato un classico istantaneo quando è uscito per la prima volta nel 2013. Tre amici, Eren Yeager, Mikasa Ackerman e Armin Arlert, combattono al fianco dei più grandi soldati dell’umanità contro giganteschi giganti e le minacce che si nascondono oltre le mura della loro città.

Quello che era iniziato come un tipico anime shonen si è evoluto in una straordinaria opera d’arte che affronta i temi della guerra, del classismo/razzismo e altri argomenti pesanti. È difficile trovare qualcuno che non abbia sentito l’impatto di questa serie, tanto che il regista Alex Garland l’ha definita una fonte di ispirazione. Un mix di azione ad alta intensità, scene lente e incentrate sui personaggi, e morti simili a quelle di Game of Thrones che spuntano dal nulla, culminano in uno dei più grandi anime dell’era moderna.

Ouran High School Host Club

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È difficile spiegare tutti i modi in cui Ouran High School Host Club spacca. Se siete fan di manga e anime, amerete il modo in cui la storia prende le convenzioni del medium e le stravolge in ogni momento. E se amate le grandi storie, sarete immediatamente catturati dall’esilarante interpretazione di Bisco Hatori del sottogenere shojo.

Quando Haruhi Fujioka si imbatte per caso nel popolare host club della sua scuola, dove gli studenti maschi intrattengono le studentesse in cambio di denaro, rompe accidentalmente un vaso costoso e si ritrova improvvisamente scambiata per un ragazzo e costretta a diventare un host. Il suo carattere goffo e la sua timidezza la mettono a disagio, ma man mano che trova il suo posto nell’Host Club inizia anche a trovare se stessa, il suo coraggio e un nuovo gruppo di amici. Ouran High School Host Club è una satira dolce e sciocca sull’idea di cultura otaku ed è anche uno dei pionieri della commedia fujoshi.

Devilman Crybaby

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A differenza della maggior parte della programmazione originale di Netflix, Devilman Crybaby offre una storia concisa e commovente nell’arco di 10 episodi. Ma attenzione, Devilman Crybaby metterà sicuramente a disagio gli spettatori più giovani con i genitori in sala, grazie alle sue rappresentazioni esplicite di sesso, violenza e blasfemia. Ma nella sua esplorazione di ciò che alcuni possono considerare sporco, Devilman Crybaby trova l’umanità.

Questa libera interpretazione dell’apocalisse biblica – Devilman Crybaby è una rivisitazione profondamente moderna del Libro dell’Apocalisse – è uno studio sull’amore, il sacrificio e l’amore (o il disprezzo) di Dio per l’umanità. La lente moderna aiuta i colpi biblici a trovare la loro strada nelle viscere contemporanee. E grazie allo splendido stile, all’hip hop giapponese e a un cast di personaggi memorabili, il dolore non si fa sentire.

Demon Slayer

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Demon Slayer, una serie da record, è esplosa enormemente negli ultimi anni e non è una sorpresa per chi ha seguito la serie fino ad ora. Ogni singolo episodio di Demon Slayer è costantemente impressionante, con un’animazione fluida che non compromette mai la sua splendida arte, incredibili effetti visivi che danno vita a battaglie spettacolari e una colonna sonora straordinaria che scandisce i suoi numerosi punti di forza emotivi.

Non solo, Demon Slayer vi farà ridere a crepapelle grazie all’assurdità esagerata di personaggi come Zentisu e Inosuke, ma vi farà anche commuovere con i suoi temi pesanti sulla perdita e sulla famiglia.

Code Geass: Lelouch of the Rebellion

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Questa serie, uscita originariamente nel 2006, ha resistito alla prova del tempo grazie ai suoi due elementi più affascinanti: un’ambientazione accattivante composta da una meticolosa ricostruzione del mondo e una narrazione che si costruisce attraverso strategie e colpi di scena sconvolgenti, come in un thriller. La storia si svolge in una linea temporale alternativa, che ricorda molto quella di Nineteen Eighty-Four, dove il mondo è composto da tre superpotenze: il Sacro Impero Britannico, la Federazione Cinese e l’Unione Europea.

Prima dell’inizio della storia vera e propria, il Sacro Impero Britannico ha conquistato il Giappone, privando il paese del suo nome e della sua libertà, con l’uso di enormi mech. Quindi, sì, questo è un anime mecha thriller fortemente politico con alcune scene d’azione emozionanti che portano avanti l’eccitazione. Il nostro protagonista, Lelouch, è un principe britannico esiliato che ora vive in Giappone e giura di abbattere l’impero di suo padre. La serie, con i suoi sotterfugi politici, la sua mitologia accattivante e i suoi personaggi affascinanti, è diventata uno dei più grandi anime mecha di tutti i tempi.

Samurai Champloo

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Dopo Cowboy Bebop, le azioni di Shinichiro Watanabe erano ai massimi storici e il suo seguito, una semplice storia di samurai con un tocco di hip hop, non ha fatto altro che consolidare la sua eredità come uno dei grandi della regia di anime.

Samurai Champloo, come Cowboy Bebop prima di lui, era per lo più episodico e, sebbene la sua storia generale non sia niente di eccezionale, gli archi individuali di ciascuno dei suoi tre personaggi principali erano avvincenti da seguire, con una quantità uguale di battute emotivamente risonanti e di azione letteralmente fuori dalle righe.

Baccano

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In soli 16 episodi, Baccano racchiude più storia e intrighi di quanto la maggior parte degli anime riesca a fare nel doppio o addirittura nel triplo del tempo. È una corsa frenetica e avvincente, non diversamente dall’indimenticabile viaggio in treno che funge da fulcro della sua storia tortuosa, e presenta alcuni degli psicopatici più memorabili che si possano trovare negli anime.

Baccano si svolge come un puzzle, con quasi ogni episodio che fornisce una nuova rivelazione che capovolge totalmente il modo in cui si è vista la situazione fino a quel momento. E oltre a tutto questo, ha anche uno dei migliori doppiaggi che si possano ascoltare.

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FLCL

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FLCL (pronunciato Fooly Cooly) è breve anche per i normali standard degli anime, ma c’è molto da dire su una buona commedia fantascientifica che sa come chiudere la giornata prima di esaurire la sua accoglienza. FLCL è un anime bizzarro ed esilarante come pochi: la serie originale ruota attorno a un normale ragazzo di periferia di nome Naota Nandaba e alla sua nuova “amica”, un’eccentrica donna aliena di nome Haruko Haruhara.

Il primo episodio vede Naota far crescere dei robot giganti dalla sua testa, e da lì in poi la serie diventa sempre più stravagante. Il tono surreale, l’incredibile colonna sonora e lo stile di animazione sperimentale rendono FLCL un’esperienza anime unica e indimenticabile.

Yu Yu Hakusho

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Seguiamo Yusuke Urameshi, un adolescente delinquente di 14 anni che viene investito da un’auto e muore per salvare un bambino. Yusuke scopre di non avere un posto in paradiso o all’inferno, ma gli viene offerta una seconda possibilità di vita quando viene incaricato di indagare sulle attività soprannaturali nel mondo umano e gli viene dato il titolo di detective del mondo degli spiriti.

Con l’aiuto dei suoi amici e di una tecnica unica chiamata Spirit Gun che gli permette di sparare una Kamehameha dal dito, Yusuke cerca di proteggere l’equilibrio tra il mondo umano e quello demoniaco. Questa serie si colloca al fianco di Dragon Ball Z come uno degli anime d’azione più influenti degli anni Novanta.

Neon Genesis Evangelion

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C’è un motivo per cui abbiamo ancora bisogno di un finale per Neon Genesis Evangelion a più di 20 anni dalla sua uscita. La mitologia che si cela dietro la produzione dell’innovativo anime di Hideaki Anno è diventata parte della storia di Evangelion tanto quanto l’anime stesso, con i suoi due episodi finali che continuano a suscitare discussioni.

Tuttavia, non si può discutere sulla continua eccellenza di Evangelion, sia come rivisitazione del genere anime sui mech, sia come esplorazione straziante e incredibilmente personale della depressione. Anche con gli innumerevoli sequel e rivisitazioni di film e serie, nulla tocca il capolavoro della prima serie di Neon Genesis Evangelion, che rimane uno dei preferiti dai fan e dimostra come un approccio autoriale singolare alla narrazione possa creare un’arte che continua a risuonare per generazioni.

Hunter x Hunter

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Hunter x Hunter inizia con un cliché familiare: Un eroe, in questo caso un ragazzo di nome Gon, lascia per la prima volta la sua piccola città per un’avventura. Lascia l’isola per cercare di ritrovare il padre, dimenticato da tempo, che lo aveva abbandonato. Il suo unico indizio? Suo padre è un cacciatore con licenza di fama mondiale… Così Gon parte per sostenere l’esame, notoriamente mortale, e diventare lui stesso un cacciatore. Sembra banale e quasi allegro, ma Hunter x Hunter è tutt’altro. Gli alti e bassi emotivi e gli archi narrativi dei protagonisti e degli antagonisti sono tra i migliori. Come nella maggior parte degli shonen, anche l’azione drammatica è fantastica.

Mob Psycho 100

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Non lasciatevi ingannare dal titolo. Mob Psycho 100 è un altro divertente rompicapo del creatore di One-Punch Man. La serie è sia una parodia degli anime in stile shonen che un ottimo esempio, e ruota attorno a un ragazzo di terza media di nome Mob, un ragazzo tranquillo e riservato specializzato nell’esorcizzare gli spiriti maligni.

Il problema è che i suoi poteri soprannaturali sono legati alle sue emozioni. Se si spinge oltre il limite, il mondo intero è in pericolo. Questa serie prospera grazie al suo umorismo, al suo piccolo ma memorabile cast di personaggi e al suo stile visivo dinamico.

Hajime no Ippo

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Hajime no Ippo è un adattamento emozionante di una serie manga incredibilmente longeva. Immaginate un mix di Rocky e Karate Kid e avrete un’idea di cosa aspettarvi da questo dramma adolescenziale che racconta di un adolescente vittima di bullismo, Ippo Makunouchi, che scopre di avere un talento per la boxe.

La serie segue l’allenamento di Ippo e la sua graduale ascesa nei ranghi della boxe. Ciò che rende questa serie davvero brillante è il modo in cui si sforza di approfondire entrambi i lati di ogni incontro. Ippo non si allena solo per essere il migliore, ma anche per capire ed entrare in sintonia con i suoi avversari. Questo aspetto è sufficiente per distinguere questa serie dalle altre.

Monster

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I 25 migliori anime di sempre da vedere assolutamente

Monster è semplicemente una delle migliori storie mai raccontate in forma di anime/manga, ma soprattutto è un anime speciale per quanto è diverso da tutto il resto. In un medium dominato da robot giganti, eroi dotati di superpoteri che sparano raggi dalle mani e mondi fantastici virtuali, Monster è un’opera rinfrescante che si basa sulla realtà.

È un thriller cupo, maturo e grintoso su un uomo buono che perde tutto dopo aver fatto ciò che credeva essere la cosa giusta, e sull’oscura discesa che deve affrontare per rimediare al suo errore.

One Piece

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I 25 migliori anime di sempre da vedere assolutamente

Dopo quasi 20 anni, One Piece continua a intrattenere il pubblico di tutto il mondo con oltre 1000 episodi. Per una serie così longeva con il suo viaggio piratesco, può essere difficile per qualsiasi anime tenere il passo con i fan vecchi e nuovi. One Piece ci riesce grazie alla mente straordinaria di Eiichiro Oda.

La costruzione del mondo, la profondità dei personaggi, l’avventura esilarante e l’adattamento sorprendente che a volte batte il manga catapultano questa serie in cima alla storia degli anime shonen. È grazie alla visione di Oda che la serie ha avuto un impatto così duraturo sugli spettatori nel corso degli anni e non sembra destinata a rallentare presto.

Cowboy Bebop

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I 25 migliori anime di sempre da vedere assolutamente

È difficile credere che Cowboy Bebop abbia più di 20 anni, visto quanto è ancora valido, sia nella sua concezione che nella sua esecuzione. Il western spaziale che ha fatto conoscere al mondo Spike, Jet, Faye, Ed e naturalmente Ein è ancora splendido, con una storia coinvolgente, personaggi forti e una colonna sonora da urlo che ne fanno uno dei migliori anime mai realizzati.

Cowboy Bebop ha avuto un impatto indelebile che va ben oltre l’anime; tutti, da Orson Scott Card a Rian Johnson a Robin Williams, hanno lodato la serie e ne hanno citato l’influenza sul loro lavoro. Cowboy Bebop funziona ancora così bene grazie alla storia sempre attuale al centro dei suoi 26 episodi. L’esplorazione di temi adulti come la perdita è alla base del viaggio dell’equipaggio spaziale, e la rende una serie che siamo felici di rivedere anche dopo tutto questo tempo. Three, two, one, let’s jam!

Fullmetal Alchemist: Brotherhood

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I 25 migliori anime di sempre da vedere assolutamente

La difficoltà della maggior parte degli anime consiste nel costruire un mondo intricato, bilanciando al contempo un cast di personaggi memorabili, momenti iconici e combattimenti emozionanti. Ed è questo che rende Fullmetal Alchemist: Brotherhood così speciale. L’elemento che fa da cornice al nostro ingresso in questo mondo tentacolare è la simpatia.

Capiamo perché i fratelli Elric pratichino l’alchimia proibita nel tentativo di resuscitare la loro madre morta a costo del loro corpo. Eppure, nonostante l’intervento divino li abbia bacchettati, dicendo loro di no, continuano la loro ricerca. E la ricerca della resurrezione della madre apre la strada alla motivazione che li guida in un mondo di mostri, cospirazioni governative e divinità. E nonostante tutta questa eleganza, FMA: Brotherhood sa anche quando mettere tutto a nudo in momenti indimenticabili che vi faranno stare davanti alla TV a fare il tifo per i fratelli Elric.

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Disney+ – Cosa guardare durante le Feste

Disney Cosa vedere durante le Feste

Se state iniziando a chiedervi cosa guardare sotto le Feste, Natale o meno, Disney+ ha la risposta, tra classici e nuove proposte!

Si avvicina la stagione delle feste, con la stagione progressivamente più fredda e il clima giusto per bere qualcosa di caldo di fronte alla televisione, da solx o in compagnia. Disney+ ha annunciato la programmazione di nuove serie e speciali in streaming per le festività di Natale e non solo, ampliando la nostra scelta di cosa guardare sotto le Feste. Tra i nuovi arrivi, la nuova serie The Santa Clauses con Tim Allen e il Guardians of the Galaxy Holiday Special dei Marvel Studios.

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Per tutto il mese di Novembre e Dicembre, lo streamer diffonderà l’allegria delle feste con nuovi speciali che vedranno la partecipazione di celebrità come Kermit la rana dei Muppet, Tituss Burgess, il gruppo a cappella superstar Pentatonix, la famosa food stylist Donna Hay, Rev Run dei RUN DMC e altrx ancora.

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Per il terzo anno, la collezione “Buone Feste” su Disney+ presenterà nuovi titoli accanto ai classici per le feste, come Mamma, ho perso l’aereo, Nightmare Before Christmas di Tim Burton e Festa in casa Muppet.

Di seguito è riportata la lista di diversi film e serie che Disney+ propone per le festività, compresi i Disney+ Originals. Che festeggiate Natale o meno, che abbiate Disney+ o meno, fateci sapere cosa pensate di guardare sotto le Feste!

Novità di Novembre 2022

Donna Hay Christmas: Ora in streaming
Donna Hay ci mostra come creare la più spettacolare delle feste nella sua nuova serie in quattro parti, Donna Hay Christmas. Dai secondi piatti rivisitati ai dessert da urlo, come la sua caratteristica pavlova, Donna condivide i suoi migliori trucchi per risparmiare tempo e per creare la vostra personale magia natalizia.

The Santa Clauses: in streaming il 16 Novembre
Scott Calvin è tornato! Dopo essere stato Babbo Natale per quasi trent’anni, è più gioviale che mai. Ma con il declino della popolarità del Natale, diminuisce anche la sua magia di Babbo Natale. Scott fatica a tenere il passo con le esigenze del lavoro e ad essere presente per la sua famiglia. Quando scopre che esiste un modo per ritirarsi dal suo incarico, Scott prende in considerazione l’idea di dimettersi da Babbo Natale e di trovare un degno successore, in modo da poter diventare un padre e un marito migliore.

Best in Snow: in streaming il 18 Novembre
“Best in Snow” è un festoso speciale natalizio, condotto da Tituss Burgess, in cui squadre di tutto il mondo vengono trasportate in un magico villaggio innevato e coinvolte in una vivace competizione per mostrare le loro abilità di intaglio della neve. Spettacolari sculture di neve, vivaci esibizioni musicali dei DCappella e l’ospite speciale Kermit la rana rendono questo evento invernale ricco di azione e divertimento per tutta la famiglia.

The Guardians of the Galaxy Holiday Special: in streaming il 25 Novembre
In missione per rendere il Natale indimenticabile per Quill, i Guardiani si dirigono sulla Terra alla ricerca del regalo perfetto.

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The Hip Hop Nutcracker: in streaming il 25 Novembre
Rev Run dei RUN DMC ci accompagna in una rivisitazione in chiave hip hop del balletto Lo Schiaccianoci, qui ambientato a New York. Siamo alla sera dell’annuale Block Party di Capodanno, i genitori di Maria-Clara non vanno d’accordo e questo la mette in crisi. Maria-Clara intraprende così un’avventura natalizia per riavvicinare i suoi genitori. Sarà sufficiente a riaccendere il loro amore prima che scocchi la mezzanotte?

Pentatonix: Around the World for the Holidays: in streaming il 2 Dicembre
Il gruppo a cappella superstar Pentatonix ha bisogno di ispirazione per il suo album annuale delle feste. Dopo essere stati rinchiusi in una mistica stanza adibita alla posta, un po’ di magia Disney ci manda in un vorticoso giro del mondo, alla scoperta delle tradizioni natalizie e dell’ispirazione dex fan dei Pentatonix di tutto il mondo. Il viaggio porta il gruppo a rendersi conto che, ovunque ci troviamo, è davvero un mondo piccolo!

Film e Speciali

Animazione

Canto di Natale di Topolino (1983)

La bella e la bestia – Un magico Natale (1997)

Topolino e la magia del Natale (1999) 

Buon anno con Winnie the Pooh (2002)

Topolino strepitoso Natale! (2004)

Prep & Landing (2009)

L’era Natale (Ice Age: A Mammoth Christmas) (2011)

Frozen – Le avventure di Olaf (2017)

La storia di Olaf (2020)

Topolino e Minni: Il desiderio di Natale (2021)

Live action

Santa Clause (1994)

Che fine ha fatto Santa Clause? (2002)

Santa Clause è nei guai (2006)

Trappola di cristallo (Die Hard) (1988)

Festa in casa Muppet (1992)

A Muppets Christmas: Letters to Santa (2008)

Pistaaa arriva il gatto delle nevi (1972)

A casa per Natale (1998)

Richie Rich e il desiderio di Natale (1998)

Lo schiaccianoci e i quattro regni (2018)

Mamma, ho perso l’aereo (1990)

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Mammaho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York (1992)

Mamma, ho preso il morbillo (1997)

Holiday Heist – Mamma, ho visto un fantasma (2012)

Home Sweet Home Alone – Mamma, ho perso l’aereo (2021)

Noelle (2019)

Fata madrina cercasi (2020)

Hawkeye (2021)

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Una promessa è una promessa (1996)

Un magico Natale (1985)

La stella di Natale (1986)

Supercuccioli a Natale – Alla ricerca di Zampa Natale (2009)

Zampa e la magia del Natale (2010)

Zampa 2 – I Cuccioli di Natale (2012)

Natale… di nuovo?! (2021)

12 volte Natale (2011)

Babes in Toyland (1961)

Nightmare Before Christmas

Oltre al lungometraggio animato, disponibile su Disney+, è possibile andare dietro le quinte di questa storia a metà tra Halloween e Natale nell’episodio 3 della serie Oggetti di scena.

Fonte + Fonte

The Sandman – Netflix conferma la S2 dopo un leak

The Sandman Netflix conferma la S dopo un leak

Un tweet prontamente cancellato ha annunciato il ritorno di “The Sandman” per la S2, e ora Netflix sembra confermare ufficialmente!

Netflix ha ufficialmente dato il via libera alla seconda stagione (S2) di The Sandman di Neil Gaiman.

Secondo quanto riportato da Deadline, lo streamer sta riportando in scena l’adattamento del fumetto dopo che diverse notizie contrastanti erano emerse online.

The Sandman, uscito all’inizio di Agosto, ha ottenuto 69,5 milioni di ore di visualizzazioni nella prima settimana, raddoppiando nella seconda a 127,5 milioni. Nella terza settimana ne ha poi ottenute 77,2 milioni, e 53,8 milioni nella quarta.

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La conferma del rinnovo segue una fuga di notizie accidentale avvenuta sulla pagina Twitter ufficiale della DC Comics. Il tweet, poi cancellato, recitava: “Il sogno continua. [The Sandman] tornerà con nuovi episodi basati su più volumi della graphic novel di Neil Gaiman per esplorare ancora di più le storie degli Eterni”.

La serie di 10 episodi, basata sull’omonima serie della DC Comics di Gaiman, segue Morpheus (Tom Sturridge), la personificazione dei sogni nonché uno dei sette Eterni, che viene catturato in un rituale occulto nel 1916.

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Dopo essere rimasto prigioniero per 106 anni, Dream (sempre Sturridge) riesce a fuggire e a riportare ordine nel suo regno, il Dreaming.

Tra gli altri protagonisti della serie figurano Boyd Holbrook nel ruolo di Corinthian, Vivienne Acheampong nel ruolo di Lucienne. Patton Oswalt nel ruolo della voce di Matthew il Corvo, David Thewlis nel ruolo di John Dee, Gwendoline Christie nel ruolo di Lucifer Morningstar. Jenna Coleman nel ruolo di Johanna Constantine e Kirby Howell-Baptiste nel ruolo di Morte.

Simile: DAMPYR – Anteprima mondiale e prime impressioni – No spoiler

Ad Agosto è uscito un episodio bonus a sorpresa con le storie preferite tratte dalle graphic novel di Neil Gaiman, “A Dream of A Thousand Cats” e “Calliope”, con le apparizioni di Sandra Oh, James McAvoy, David Tennant e Michael Sheen.

Allan Heinberg è produttore esecutivo insieme a Neil Gaiman e David S. Goyer. Gaiman, Goyer e Heinberg sono anche co-sceneggiatori del progetto.

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DAMPYR – Anteprima mondiale e prime impressioni – No spoiler

DAMPYR anteprima mondiale e prime impressioni no spoiler

Ecco la nostra recensione spoiler free di “Dampyr”: opera prima di Riccardo Chemello, film apripista del Bonelli Cinematic Universe. 

Ieri, 27 ottobre, a Roma abbiamo avuto il piacere e l’onore di gustare in anteprima l’opera prima di Riccardo Chemello per la Bonelli EntertainmentDampyr.

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Wade Brigg è Harlan in Dampyr (2022)

Il figlio del diavolo è il primo volume dei quasi 300 albi della collana pubblicata da Sergio Bonelli a inizio anni 2000, ed è proprio questo volume che l’omonima pellicola va ad adattare.

Come i più nostalgici già  sapranno, il “Dampyr”, interpretato da Wade Briggs, è liberamente ispirato dal personaggio di Ralph Fiennes in Strange Days, mentre Tesla ( Frida Gustavssson ) ad Annie Lennox. 

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Frida Gustavssin è Tesla, vampira ribelle.

Un “Dampyr” è il risultato dell’unione fra un vampiro ed un’umana. I suoi poteri sono molteplici, invecchia molto più lentamente degli esseri umani e le sue ferite si rimarginano in poco tempo. Ma il suo potere più grande è quello di riuscire ad uccidere i vampiri ed i ben più temibili Maestri della Notte con il suo sangue, ibrido e quindi per loro estremamente nocivo. 

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È proprio così che inizia il viaggio di Harlan Draka. Insieme al suo amico/manager Yuri, inganna i cittadini dei villaggi rurali fingendosi un Dampyr che scaccia e uccide i vampiri, portando pace e tranquillità. Harlan in primis non crede ai vampiri, ma ben presto cambierà idea, quando conoscerà Tesla e Kurjak, una vampira e un capitano dell’esercito a cui i suoi soldati hanno voltato le spalle. Harlan scoprirà così di essere davvero un Dampyr, figlio di una donna umana e di Draka, un Maestro della Notte. Gli sceneggiatori Mauro Boselli ( nonché originario autore insieme a Colombo) e Giovanni Masi hanno saputo trasportare su pellicola un cult del fumetto italiano, senza scadere nello scontato o nel prevedibile. 

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Stuart Martin é Kurjak

Questo film è letteralmente una boccata d’aria fresca per il cinema italiano. Un’impresa in cui nessuno ancora si era cimentato. La nascita della Bonelli Entertainment è l’inizio di qualcosa di più grande, la nascita di un percorso che si spera ci proponga prodotti di livello, come Dampyr

Nonostante alcuni critici lo abbiano classificato come lo “scimmiottamento” anche se ben riuscito dei cinecomics Marvel, personalmente ritengo che il prodotto finale sia degno di nota. 

In primis perché per una delle prime volte in assoluto ci si è rivolti ad una troupe cinematografica per la maggior parte composta da maestranze italiane. Ammettiamolo, l’intervento internazionale è sempre di grande aiuto, anche se non sempre sinonimo di qualità. 

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E poi perché tutto ciò che viene creato dal nulla ( in questo caso per quanto riguarda la realtà italiana) viene sempre aspramente criticato.

Bonelli e i suoi fumetti ha un grandissimo potenziale, basti ricordare la quantità ( e qualità ) di fumetti che la grande casa editrice ha al suo attivo, potenzialmente trasformabili in adattamento per il piccolo e grande schermo. Personalmente adorerei l’idea di vedere un fumetto come Julia o Martin Mystere trasformato in serie televisiva,  e non credo di essere l’unica. 

Il futuro della Bonelli Enterprise o BCU?? É in cantiere una serie su Dylan Dog, altro capolavoro dell’ editrice italiana, sicuramente Dampyr avrà un seguito in cui sarà più centrale il suo rapporto con il padre Draka, che citando lo stesso interprete dell’ antagonista Gorka, è un rapporto un po’ alla Star Wars, fra Luke e Darth Fener. Draka è per antonomasia un antagonista ambivalente : lui ha prodotto il “il figlio del diavolo” , allo stesso tempo lo adora e lo odia. 

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I Draka, Maestro della Notte

Insomma, sono davvero rimasta sorpresa da questa produzione, e nonostante avessi qualche preoccupazione sul trasferimento un pellicola di questo grande fumetto, sono qui per garantirvi che le nostre aspettative sono state rispettate e anzi, notevolmente soddisfatte.   Bonelli Entertainment , ad maiora, soprattutto dopo la magnifica presentazione del nuovo logo animation!

Da domani 28 ottobre 2022 il film Dampyr sará presentato in oltre 300 copie da Eagle Pictures in Italia, mentre internazionalmente da Sony Pictures. 

Con un budget di circa 15 milioni di euro, inizia cosí la storia della Bonelli Cinematic Universe. ( Anche se Mauro Boselli non accetta questa dicitura, gli chiediamo umilmente scusa, ma la utilizziamo lo stesso, seguendo cosí la dicitura propria della Bonelli Editore ).

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Parte della troupe e del cast alla prima visione mondiale a Roma, 27/10/22.

House of the Dragon 2 – Ecco tutto quello che sappiamo

House of the Dragon Ecco tutto quello che sappiamo

Chi parteciparà, quando uscirà e ci saranno i draghi? Ecco un riassunto di tutte le informazioni sulla stagione 2 di House of the Dragon

Come per Game of Thrones, la fine della stagione 1 di House of the Dragon è stata accolta con un ritornello comune: Quando sarà la seconda stagione? Fortunatamente, la HBO è stata un po’ più trasparente riguardo ai piani per la seconda stagione di House of the Dragon, a cominciare dal fatto che ci sarà sicuramente.

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Ecco le ultime notizie, le informazioni sul rilascio e i dettagli sulla trama della seconda stagione di House of the Dragon. Aspettatevi aggiornamenti, cambiamenti nel cast e vanterie sui draghi.

QUANDO DEBUTTERÀ LA SECONDA STAGIONE DI HOUSE OF THE DRAGON SU HBO?

House of the Dragon ha ricevuto il via libera per la seconda stagione già ad agosto, dopo il primo episodio. Venti milioni di spettatori della première su tutte le piattaforme sono stati sufficienti a dimostrare che la febbre per Game of Thrones non era diminuita dal finale del 2019 della serie principale.

La HBO è nota per le prime stagioni di serie importanti che poi rimangono inattive per ben due anni – vedi Westworld – e il divario tra la prima e la seconda stagione di House of the Dragon potrebbe essere sostanziale. Secondo un recente articolo del quotidiano spagnolo Hoy, la produzione tornerà nella città di Approdo del Re, Cáceres, la prossima primavera e le riprese della nuova stagione inizieranno intorno ad aprile 2023. Considerando quello che serve per mettere insieme una stagione di guerra tra draghi, si presume che la seconda stagione della Casa del Drago arriverà probabilmente nel 2024.

CHI TORNA NEL CAST DELLA STAGIONE 2 DI HOUSE OF THE DRAGON?

Anche se la HBO non ha ancora confermato la rosa degli attori per la seconda stagione, il materiale di partenza di George R.R. Martin suggerisce che le stagioni future non faranno i salti temporali che hanno caratterizzato la prima stagione. Quindi aspettatevi che Matt Smith nel ruolo di Daemon, Olivia Cooke nel ruolo di Alicent Hightower, Emma D’Arcy nel ruolo di Rhaenyra, Steve Toussaint nel ruolo di Corlys Velaryon, Eve Best nel ruolo di Rhaenys, Tom Glynn-Carney nel ruolo di Aegon II e Ewan Mitchell nel ruolo di Aemond Targaryen siano tutti tornati e pronti a scontrarsi.

Per quanto riguarda i nuovi personaggi, Martin ne ha già confermato uno: Daeron Targaryen, il quarto figlio di Viserys e Alicent, che a quanto pare è rimasto a Oldtown per tutta la prima stagione e “non abbiamo avuto il tempo di inserirlo in questa stagione”, ha dichiarato Martin in un blog di inizio ottobre.

CHI NON TORNERA’?

Oltre ai membri del cast che sono invecchiati o morti nel corso della prima stagione, le assenze più importanti nella seconda stagione di House of the Dragon sono in realtà dietro la macchina da presa: Miguel Sapochnik, il regista di Thrones che è passato a co-dirigere House of the Dragon insieme allo scrittore Ryan Condal, ha annunciato a fine agosto che non sarebbe tornato per la seconda stagione. Al suo posto è subentrato un altro veterano di Thrones, Alan Taylor, che ha assunto il ruolo di produttore e regista della seconda stagione.

COSA SUCCEDERÀ NELLA STAGIONE 2 DI HOUSE OF THE DRAGON?

I lettori di Fuoco e sangue di Martin sanno dove andranno a parare le cose, ma diciamo che ci aspettiamo molto verde, molto nero e molta guerra tra draghi. Per quanto riguarda i dettagli della seconda stagione, gli ultimi episodi suggeriscono che l’azione si espanderà oltre le mura di Approdo del Re, tornando nel territorio familiare di Westeros.

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Volete un’immersione più profonda? Attenzione ai leggeri spoiler:

QUANTE STAGIONI DURERÀ HOUSE OF THE DRAGON?

La cosa fondamentale che Martin ha rivelato in vista del finale della stagione 1 è stata la durata della storia dei Targaryen che lui, Condal e la HBO intendono portare avanti. In un blog, Martin ha specificato che il piano attuale prevede un totale di quattro stagioni, di cui tre dedicate all’epica guerra che darà forma al Westeros che i fan conoscono in Game of Thrones (anche se potrebbe essere completamente diverso). Martin ha confermato che ogni stagione sarà composta da 10 episodi di un’ora.

E GLI ALTRI SPINOFF DI GAME OF THRONES?

Mentre aspettiamo pazientemente il ritorno della Casa del Drago… aspettiamo pazientemente anche le altre avventure di Westeros attualmente in sviluppo alla HBO. Cosa c’è in programma? C’è la serie su Jon Snow che Kit Harington muore dalla voglia di fare; Ten Thousand Ships, un prequel ambientato 1.000 anni prima di Thrones che racconta la storia della principessa Nymeria, fondatrice di Dorne; un atteso adattamento di The Tales of Dunk and Egg; e una serie di potenziali one-off e/o spinoff animati. Non è stato annunciato ufficialmente nulla oltre a House of the Dragon, quindi se pensavate che avremmo avuto altri Troni prima del 2024… beh, dovrete aspettare.

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I 41 migliori videogiochi story-driven da non perdere

I migliori videogiochi story driven da non perdere

I giocatori scelgono un titolo per vari motivi, questi 41 videogiochi story-driven si fanno riconoscere per la loro ben strutturata narrativa

I migliori videogiochi story-driven sono ancora popolari come non mai, con God of War: Ragnarok e Forspoken che quest’autunno promettono di essere dei grandi successi all’uscita. I giochi narrativi sono un genere che si rivolge ai giocatori in modo diverso e di conseguenza finiscono per essere i titoli più apprezzati dell’anno, con uno che di solito vince il premio di Game of the Year.

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Devono includere colpi di scena sorprendenti, storie che si integrino con le meccaniche del gioco e che vantino un gran numero di personaggi convincenti. Indipendentemente dalla generazione di console o dal modo in cui la storia viene raccontata graficamente, dal punto di vista emotivo queste storie continuano a colpire duro.

As Dusk Falls

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I 41 migliori videogiochi story-driven da non perdere

Com’è possibile che un gioco privo di qualsiasi gameplay, a parte varie scelte, riesca a far battere il cuore così velocemente? Anche la grafica è costituita da foto di personaggi dipinti in stanze non dinamiche, eppure la storia è così forte che sembra di assistere allo svolgimento di un film d’azione.

La storia è modificabile dal giocatore o dai giocatori, poiché il gioco consente di prendere decisioni in multiplayer. I personaggi, anche i cattivi, si comportano in modo comprensibile e realistico. A volte è difficile capire per quale “parte” tifare. Non sono molti i giochi che possono vantare di esplorare la materia grigia come As Dusk Falls.

Horizon Forbidden West

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Dopo una storia affascinante come quella del primo gioco e uno scioccante colpo di scena che deve essere vissuto, come poteva essere paragonato il seguito dell’avventura di Aloy? In qualche modo, Horizon Forbidden West mantiene la trama altrettanto incalzante e aggiunge personaggi altrettanto forti come quelli di Horizon Zero Dawn.

Meglio ancora, c’era la sensazione che, andando in un’altra zona, Aloy avrebbe abbandonato i suoi vecchi amici e rivali per averne di nuovi. Non è così! Al contrario, la storia è difficile da seguire per chi non ha giocato al primo gioco, a causa della buona integrazione del cast tra il primo gioco e il successivo.

Starcraft II

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I 41 migliori videogiochi story-driven da non perdere

La maggior parte dei giochi RTS non è incentrata sulla storia. D’altra parte, la maggior parte di questi giochi non sono Starcraft II, con un sacco di scene d’intermezzo di grande impatto e persino alcune scelte da fare lungo il percorso. Blizzard ha iniziato una spirale negativa quando si tratta di rovinare alcuni dei giochi preferiti dai fan, ma Starcraft II era perfetto.

Al di là della storia che “salva l’universo”, questo è un gioco con personaggi straordinari di origini diverse. I personaggi secondari, da Abathur a Swann (una delle migliori meccaniche di gioco) sono memorabili e danno al gioco uno scopo diverso dal semplice intrattenimento.

Gone Home

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Di tutti i giochi “walking simulator”, Gone Home è forse il meno interattivo. È un viaggio veloce di due ore che non mira a sfidare con enigmi o gameplay complessi. Francamente non ce n’è bisogno: i contenuti sono abbastanza stimolanti da tenerci occupati per tutto il tempo.

È impossibile non provare qualcosa per ognuno dei personaggi e per le loro vite complicate, scoperte dal personaggio del giocatore, Katie. Storie che sembrano così semplici finiscono per essere immensamente profonde e i giocatori non possono fare a meno di provare sentimenti per le lotte interne della famiglia.

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Her Story

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Per un po’ di tempo il gaming si è cimentato con i film interattivi, per poi abbandonare la formula negli anni Novanta. O forse no? Her Story ha riportato in auge il film interattivo, permettendo ai giocatori di vestire i panni di un investigatore che cerca di risolvere un omicidio.

Nonostante la breve durata, il gioco ha un seguito di culto e i giocatori lo consigliano con entusiasmo ai loro amici. A ogni riproduzione si ottengono nuove informazioni e colpi di scena sulla trama, dando al gioco una rigiocabilità che i misteri di omicidio non offrono spesso.

The Wolf Among Us

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A volte l’utilizzo di storie consolidate può limitare una storia. I fan spesso considerano il materiale di partenza come sacro, da non manomettere. Ma a volte uno sviluppatore audace può prendere una storia classica e trattarla come una tela per la gioia e l’immaginazione dei giocatori.

La rivisitazione di Cappuccetto Rosso e del resto del memorabile cast fatta da Telltale Games rende The Wolf Among Us qualcosa di speciale. È un gioco breve con molti contenuti scaricabili dopo aver guadagnato un seguito di culto con una storia che mantiene i personaggi sotto i riflettori.

Kentucky Route Zero

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Kentucky Route Zero non è stato il successo immediato che avrebbe dovuto avere. La pubblicazione di cinque atti e di un intermezzo finale in momenti diversi non è stata una mossa saggia. Ma una volta che tutti i pezzi sono stati messi insieme, questa è probabilmente una delle storie più indimenticabili di questa lista, legata da un brillante ensemble di personaggi assurdi e allo stesso tempo spaventosamente credibili.

Nonostante il gameplay punta e clicca e le “scelte” di dialogo, l’esito del gioco è fisso. Questo gioco appartiene a questa lista, meno perché è un gioco e più perché è arte. E, su questo fronte, è incredibilmente ben fatto. Di grande impatto senza un briciolo di pretenziosità.

What Remains Of Edith Finch

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Per un gioco che richiede poco più di due ore, non riuscirete a smettere di parlare di What Remains of Edith Finch, anche dopo anni di distanza da questa esperienza. I giocatori saranno attratti dall’estetica dark e dalla storia di una maledizione che porta i membri della famiglia a fare una fine precoce e sfortunata.

Giochi generalmente “oscuri” e “tristi” ce ne sono a bizzeffe, ma è il messaggio rinfrescante e inaspettato alla fine che fa funzionare la narrazione in questo caso. Nessuno ha il potere di evitare la morte per sempre. Questa è la maledizione dell’umanità, ed è proprio questa maledizione della natura temporanea a rendere ancora più meraviglioso lo sforzo di vivere.

Portal 2

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Prevedere che il seguito del fenomenale Portal potesse essere all’altezza delle aspettative sarebbe stata una scommessa azzardata. Tuttavia, i fan hanno ottenuto un gioco che amplifica gli enigmi e la logica del primo gioco e li avvolge in una storia divertente e coinvolgente.

Portal 2 ha compiuto il passo coraggioso di introdurre nuovi protagonisti e antagonisti e ha dato i suoi frutti. La chiave di questo successo è stata quella di non perdere di vista Chell o GLaDOS nel primo gioco. La storia raccontata in Portal 2 è un’esperienza imperdibile per chiunque si definisca un giocatore.

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Firewatch

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I fan sono nettamente divisi sul fatto che Firewatch sia o meno un buon gioco. È molto breve, limitato nell’azione e privo di momenti emozionanti. Ma nessuno è in disaccordo sul fatto che i paesaggi siano bellissimi e la storia sia una di quelle memorabili. Per i giocatori che amano i simulatori di camminata, è un classico.

L’esposizione avviene tramite walkie-talkie, utilizzando un dialogo tra Henry e Delilah che è al tempo stesso relazionabile e rivelatore. Il modo fluido in cui passano dall’umorismo ad argomenti pesanti ha fatto capire a tutto il mondo, oltre che alla comunità dei videogiochi, che il gioco può raccontare una storia tanto bene quanto un libro.

Spiritfarer

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I 41 migliori videogiochi story-driven da non perdere

Spiritfarer è un gioco coinvolgente, perfetto per i giocatori di livello amatoriale e intermedio. Con elementi gestionali e platform, è impossibile non rimanere affascinati da questo simpatico gioco che vede la protagonista Stella e il suo gatto Daffodil risolvere i problemi di adorabili animali che lottano per dare un senso alla loro vita mentre viaggiano verso l’aldilà.

Ma il gioco è molto di più che guardare la morte con una lente gioiosa. Molte delle creature sono simboli di persone che conosciamo nella vita e che ci toccano da vicino. Non possiamo mai comprendere appieno le lotte e i successi di un’altra persona senza camminare nei suoi panni. Stella impara a camminare nei loro panni e, così facendo, si rende conto che ha ancora un altro viaggio da fare nei suoi di panni.

Half-Life 2

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Il concetto di Half-Life sembra piuttosto banale, almeno per quanto riguarda i giochi. Dopo che un evento catastrofico ha scatenato nemici ultraterreni, il protagonista Gordon Freeman usa armi e abilità per risolvere dei puzzle per sopravvivere. Ma se la storia si fosse limitata a questo, non avrebbe mai ricevuto la base di giocatori che ha avuto.

Half-Life 2 esplora tutti gli aspetti di questi eventi, i civili della zona, Black Mesa, i militari, la polizia, gli scienziati e l’enigmatico G-Man per dimostrare che questo mondo è complesso, terrificante, bello e per cui vale la pena combattere.

Disco Elysium

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I giochi incentrati sulla storia possono cadere nella trappola di raccontare una favola. L’eroe è un cavaliere dall’armatura scintillante e il cattivo è un demone uscito direttamente dall’inferno. Disco Elysium invece vince esplorando le zone d’ombra del mondo. Harry è un mix di bene e male e spetta al giocatore decidere verso quale dei due gravita.

Il mondo che circonda Harry è complesso quanto il detective stesso. Le motivazioni non sono univoche o trasparenti. I giocatori si imbatteranno in cattivi con cui simpatizzare invece che in mostri che schiamazzano dall’ombra. I personaggi secondari sono tutti brillanti e nessuno di loro è completamente buono o cattivo.

Uncharted 4: A Thief’s End

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Naughty Dog ha fatto molta strada dai tempi di Crash Bandicoot. I suoi giochi sono sempre stati validi, ma con la serie Uncharted lo sviluppatore ha contribuito a creare un movimento che ha portato all’aumento di popolarità dei videogiochi narrativi. Uncharted 4: A Thief’s End non è solo un capolavoro cinematografico, ma è anche la giusta conclusione di uno dei migliori eroi dei videogiochi.

Ognuna delle quattro fantastiche uscite di Nathan Drake è caratterizzata da una narrazione meravigliosa, ma è l’ultima che mette veramente in evidenza la sua crescita personale, fornendo anche qualche approfondimento sul suo passato e sui rapporti con le persone a lui più vicine. Drake deve fare i conti con il suo passato di pluriomicida e riconciliarlo con le opzioni non letali che avrebbe potuto avere, pur perdonando se stesso.

Final Fantasy X

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Nel corso degli anni ci sono stati alcuni fantastici giochi di Final Fantasy, ma non molte delle loro storie sono così avvincenti come quella di Final Fantasy X. C’è un po’ di tutto: da una storia d’amore sfortunata alla lotta di un figlio per guadagnarsi l’approvazione del padre lontano. Le armi estreme corrispondono alle personalità di coloro che le impugnano.

Ognuno dei membri del party in Final Fantasy X offre qualcosa di significativo alla narrazione del gioco. Sono anche incredibilmente complessi e le tecniche di narrazione utilizzate per raccontare le loro storie erano piuttosto innovative per l’epoca. Se combinata con la sensazionale colonna sonora di Nobuo Uematsu, questa è un’esperienza indimenticabile che gli appassionati di JRPG sarebbero sciocchi a lasciarsi sfuggire.

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Life Is Strange 2

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Il gioco a episodi di Life Is Strange 2 potrebbe non essere pieno di azione, ma è comunque un’incredibile opera d’arte e di narrazione. Il gioco si concentra sulle scelte del giocatore, che alla fine determineranno l’esito del gioco.

Dopo un malinteso con la polizia e una strana esplosione, due fratelli Daniel e Sean sono costretti a fuggire. Durante la loro caccia, Daniel scopre di avere un’abilità speciale: può usare il potere della sua mente per spostare gli oggetti. A parte la risoluzione degli enigmi e le scelte dei dialoghi, sono solo i personaggi e il loro toccante legame a rendere questo gioco così bello dal punto di vista della storia.

Final Fantasy IX

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Il creatore e direttore originale di Final Fantasy, Hironobu Sakaguchi, una volta ha detto che preferiva raccontare una buona storia piuttosto che fare un bel gioco d’azione, e non c’è una storia migliore, nella serie, di quella di Final Fantasy IX. Il successo del gioco sta nelle storie e nelle relazioni personali dei personaggi.

Ogni membro del vostro gruppo è una persona affascinante e accattivante, con una storia che vale la pena di conoscere a fondo. La trama complessiva del gioco non sarà originale, ma il cuore che è stato riversato nei personaggi e nelle loro relazioni non è secondo a nessuno. Lo rigiocherete altre 20 volte solo per godervi il viaggio che farete con questo meraviglioso cast di personaggi.

Tales Of Arise

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Ogni tanto arriva un gioco di ruolo che non ci si può permettere di perdere. Tales of Arise è stato premiato come gioco di ruolo dell’anno ai Game of the Year Awards per la sua giocabilità soddisfacente, le incredibili battaglie con i boss e le opzioni dei personaggi. Ma è la storia che lascia i giocatori a bocca aperta.

Le storie di guerra e amore raramente sono fatte bene. Quando si sforzano di essere troppo tragiche, diventano delle prevedibili lentezze. Quando vogliono essere troppo ispirate, chiudono gli occhi di fronte a realtà brutali. Tales of Arise adotta un approccio concreto sia alla guerra che al romanticismo e li realizza entrambi alla perfezione.

To The Moon

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Anche per gli standard odierni, To the Moon è un gioco relativamente breve, ma è più che compensato dalla sua fantastica storia. Sarete nei panni di una coppia di medici che viaggeranno attraverso i ricordi di uno dei loro pazienti in fin di vita per esaudire la sua ultima richiesta. È pieno di momenti toccanti ed è un gioco imperdibile per gli appassionati di titoli narrativi.

Il gioco è stato realizzato con RPG maker e presenta uno stile artistico che ricorda alcuni dei migliori giochi di ruolo degli anni Novanta. Certo, il gameplay lascia un po’ a desiderare, ma la storia è scritta con maestria ed è perfettamente completata dalla bellissima colonna sonora di Kan R. Gao. Gli amanti dei giochi narrativi adoreranno questo titolo.

The Walking Dead

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A causa della semplicità del gameplay, la serie The Walking Dead di Telltale Games pone molta enfasi sulla narrazione. Fortunatamente, la narrazione generale è più che in grado di sostenere il titolo, grazie soprattutto alla forza dei suoi personaggi.

Sebbene inizialmente i giocatori prendano il controllo di Lee, nelle puntate successive si troveranno nei panni di una giovane donna di nome Clementine. Vederla crescere e maturare è una gioia assoluta, mentre il mondo duro e spietato in cui sono ambientati i giochi offre molta tensione. Potrete anche plasmare la narrazione con le vostre scelte, una cosa rara nel genere che lo rende uno dei migliori giochi di zombie mai realizzati.

Chrono Trigger

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I giochi che coinvolgono i viaggi nel tempo possono facilmente trasformarsi in un pasticcio incomprensibile di fili narrativi mal intrecciati e idee insensate. Tuttavia, questa non è una critica che può essere mossa a Chrono Trigger, un gioco che molti considerano il miglior JRPG mai realizzato, con solo una manciata di giochi che gli assomigliano.

Nonostante porti i giocatori in diversi periodi temporali e permetta loro di cambiare il futuro attraverso le loro azioni nel passato, la narrazione del gioco è incredibilmente facile da seguire. Anche i personaggi sono tutti incredibilmente simpatici e ognuno ha le proprie motivazioni per unirsi alla lotta contro Lavos. È stato anche uno dei primi videogiochi a presentare finali multipli e permette ai giocatori di terminare la storia principale in numerosi punti.

Marvel’s Guardians Of The Galaxy

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Quella che molti speravano fosse solo una buona esperienza di gioco si è trasformata nel vincitore del premio per la migliore narrazione ai Game of the Year Awards del 2021. I personaggi sono fedeli alle loro origini fumettistiche, eppure gli sviluppatori ci hanno messo una grande dose di creatività e amore.

Considerando la delusione dei titoli Marvel, qualcuno potrebbe chiedersi se questa sia una selezione “buona al confronto”. Ma non è affatto così. I giocatori imparano ad amare il cast e diventano inevitabilmente coinvolti nelle missioni che intraprendono. Anche le conversazioni secondarie sono imperdibili.

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Ghost Of Tsushima

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I giocatori veterani sono sempre diffidenti nei confronti dei giochi che producono una grande grafica, perché spesso cercano di aggiungere molto smalto a una storia esile. Non è questo il caso di Ghost of Tsushima, un gioco che sfrutta la sua grafica per raccontare la storia di una terra devastata dagli invasori.

Non c’è bisogno di dire altre parole, ma quelle che vengono dette raccontano storie di tradizioni dimenticate, di famiglie distrutte, dello scopo della fede e delle ragioni e dei modi in cui le persone combattono contro avversità impossibili. I giocatori non dimenticheranno presto il mondo di Tsushima dopo averlo visto attraverso gli occhi del guerriero samurai Jin Sakai.

The Witcher 3: Wild Hunt

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Terzo capitolo della famosa serie di giochi e libri (e ora anche di Netflix), The Witcher 3: Wild Hunt è uno dei migliori e più iconici giochi di ruolo fantasy medievali usciti nell’ultimo decennio. In un testa a testa con Skyrim, introduce i giocatori in un mondo molto più oscuro e sinistro di mostri e magia.

Il giocatore deve navigare nel vasto open-world nei panni di Geralt, sulle tracce di Yennefer. Lungo il percorso, una miriade di missioni, difficili scontri con i boss e varie trame secondarie contribuiscono a costruire un mondo ricco e variegato in cui ogni giocatore affamato di storia e di lore sarà lieto di tuffarsi.

Undertale

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Undertale è un ottimo esempio di come si possa raccontare una storia avvincente senza spendere per una grafica di alto livello. Ispirato ai giochi retrò, l’aspetto e i comandi di questo gioco imitano da vicino i vecchi giochi per console portatili, pur introducendo una storia fresca ed estremamente toccante.

È la storia di un bambino che cade all’interno di una montagna, protetta dal resto della Terra da una barriera magica. Per tornare a casa, il bambino deve interagire con gli abitanti della montagna, che sono tutti mostri di vario tipo. A seconda dell’approccio adottato dal giocatore, l’esito del gioco sarà significativamente diverso.

Metal Gear Solid 3: Snake Eater

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La serie Metal Gear Solid è tutta una questione di trama. Sebbene sia arrivato a definire un genere che non esisteva prima del debutto del primo gioco nel 1987, è sempre stato famoso per la sua complessa trama di cattivi sinistri e paranoia politica, oltre che per le lunghe cutscene che inghiottono il resto del gioco.

Il terzo gioco della serie, tuttavia, ha indubbiamente raggiunto il suo punto di forza per quanto riguarda la trama. La rivalità tra colui che sarebbe diventato Big Boss e il suo ex mentore, The Boss, è avvincente. Il modo in cui il gioco possiede una stretta comprensione ludonarrativa di se stesso era davvero brillante.

Yakuza 0

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La serie di Yakuza si trova in una posizione unica in cui gode di una forte dissonanza ludonarrativa; le missioni secondarie, i minigiochi e gli incontri di combattimento hanno poco o nulla a che fare con la trama principale del gioco. Ma gli sviluppatori lo sanno e se ne compiacciono.

Così, mentre il gioco può avere tutti i tipi di minigiochi sciocchi e divertenti, la sua trama è quella del tradimento, della fratellanza, della lealtà e della crescita della virilità. Ogni gioco della serie ha una storia meravigliosa da godere, ma Yakuza 0 raggiunge il tono giusto, offrendo un doppiaggio impeccabile e una localizzazione incredibilmente intelligente.

Danganronpa: Trigger Happy Havoc

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Un’altra serie giapponese meravigliosamente stravagante, è Danganronpa un gioco basato sulla narrazione nel genere delle “visual novel”, che mescola elementi di simulazione di vita con scene processuali che ricordano Phoenix Wright.

In questo gioco, il protagonista e i suoi compagni sono stati rinchiusi in una scuola e vengono lentamente uccisi. Dopo ogni morte, si tiene un processo e il giocatore deve determinare il colpevole. Sebbene la grafica e l’estetica pesantemente anime possano far pensare a un gioco allegro e cartoonesco sugli amici della scuola, il gioco presenta alcuni colpi di scena meravigliosamente realizzati.

Tom Clancy’s Splinter Cell: Conviction

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I 41 migliori videogiochi story-driven da non perdere

Le storie di ogni gioco Splinter Cell sono state affascinanti, ma l’inserimento di quick-time events in questo capitolo è stata un’aggiunta rischiosa, inaspettata e perfetta alla saga di Sam Fisher. Come prevedibile, la trama ha molto a che fare con un colpo di stato terroristico.

La vita del protagonista è al centro della scena e i giocatori possono finalmente scavare a fondo nella vita del più grande infiltrato d’America. È un omaggio ai fan che hanno seguito la serie fin dall’inizio.

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NieR: Automata

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Il successo underground del 2017, NieR: Automata racconta la storia di due androidi coinvolti in una guerra tra la loro stessa specie, progettata dagli enigmatici umani, e i robot che hanno invaso la Terra eoni fa. La storia è così profonda che il completamento del gioco prevede che la stessa storia venga raccontata ogni volta da prospettive diverse, aggiungendo ulteriore complessità a un’esperienza già ricca di dettagli.

NieR: Automata potrebbe non essere il più bello dei giochi a livello tecnico, ma compensa ampiamente con una narrazione intensa e stimolante che si basa su profondi dibattiti filosofici. Man mano che i nostri protagonisti, 2B e 9S, scoprono di più sulle loro origini e sulla verità della guerra, diventa molto difficile mettere giù il controller.

BioShock

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Ambientato in una città sottomarina costruita per esistere separatamente da tutte le altre società, BioShock racconta la storia di Jack, un uomo rimasto intrappolato nella città di Rapture dopo che questa è caduta in rovina a causa delle rivolte seguite a esperimenti scientifici andati male.

Il giocatore deve scoprire la storia della città, del suo creatore e dei suoi abitanti, iniziando anche a confrontarsi con la natura della narrazione nei videogiochi in generale. Sì, questo gioco diventa estremamente metaforico, mettendo in discussione il ruolo del giocatore che assume il controllo del protagonista. È una narrazione fantastica che può essere apprezzata da chiunque abbia bisogno di una buona storia e di un mistero per motivare la propria progressione nel gioco.

The Last Of Us

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Ecco un gioco le cui meccaniche e il cui design si basano sulla sopravvivenza in modo piuttosto lineare. Ci si sposta da un luogo all’altro, evitando o uccidendo nemici simili a zombie, saccheggiando per trovare materiali, fabbricando armi e semplicemente arrivando da A a B tutti interi.

Senza la sua storia stellare, questo gioco non sarebbe la pietra miliare che consideriamo oggi. The Last of Us ha dato ragione all’affermazione secondo cui la narrazione di un gioco può guidare la sua trama quando il suo gameplay ha solo un numero limitato di assi nella manica. Raccontando la storia di un uomo che deve mantenere in vita una giovane ragazza, il loro rapporto è ciò che impedisce di spegnere la fama di questo gioco.

Horizon Zero Dawn

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La genialità di Horizon Zero Dawn non è solo il mondo intensamente unico o la splendida grafica. I giocatori che giocano con gli occhi e il cuore aperti capiranno che Horizon Zero Dawn non è solo una grande storia, ma due grandi storie.

Fin dall’inizio, la protagonista Aloy è confusa e curiosa del suo passato e svela questo mistero man mano che il gioco procede. Ma altrettanto importante è l’ambiente che la circonda. Aloy è profondamente legata al mondo post-apocalittico quanto a quello pre-apocalittico. Il cast di personaggi è vario e ognuno ha motivazioni e prospettive uniche e credibili.

Detroit: Become Human

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Nel 2019, Detroit: Become Human è stato pubblicato su PC dopo essere stato per qualche tempo un’esclusiva PlayStation 4. È stato uno dei titoli più forti usciti nel 2018 e si è aggiunto in modo massiccio alla schiera di giochi con trame robuste che il giocatore può influenzare attivamente compiendo scelte specifiche.

Il gioco porta i giocatori in un futuro prossimo, dove gli androidi servono ogni capriccio dell’umanità. Tuttavia, sotto la superficie gli androidi si stanno sollevando per proteggere i loro diritti e combattere contro i loro padroni. Controllando il personaggio principale, il giocatore può decidere il destino degli androidi.

Knights Of The Old Republic

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Il gioco con il miglior colpo di scena di tutti i tempi (non preoccupatevi, non ve lo spoileriamo qui) è riuscito a farlo solo grazie a una storia che assorbe completamente il suo pubblico. Knights of the Old Republic è un capolavoro che incoraggia i giocatori a esplorare la luce, l’oscurità e il grande lato della forza.

Le scelte abbondano in un gruppo affiatato di personaggi avvincenti che si uniscono al gruppo in vari momenti. Non si può esagerare: Se Knights of the Old Republic fosse un film, sarebbe riconosciuto come il più grande film di Star Wars di sempre. Anche con la grafica del 2003.

God Of War

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Il gioco che si è portato a casa il premio di Game of the Year nel 2018 era un’esperienza single-player incentrata sulla narrazione ed esclusiva per PS4. God of War è un sequel/reboot del classico franchise d’azione disseminato di sangue, che contiene molto meno sangue e molto più narrazione, dialogo, crescita dei personaggi e progressione della trama.

La genialità di questo gioco sta nel rifiuto di sacrificare il gameplay e il design del mondo per la narrazione, dimostrando che i giocatori possono avere la botte piena e la moglie ubriaca. Ecco un gioco con una storia tremendamente privata e intima di un padre e di suo figlio che si confrontano con la morte della madre del ragazzo, il tutto offrendo un mondo ricco da esplorare e un combattimento profondo da godere.

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Persona 5 Royal

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A proposito di fusione di stili, con Persona 5 Royal gli sviluppatori di Atlus sono riusciti a fondere due generi diversi: il simulatore di vita (e a volte di appuntamenti) e il gioco di ruolo con dungeon. Si tratta di un gioco intenso e lungo, con 100 ore di contenuti da vivere, di cui nemmeno un’ora può essere accusata di essere riempitiva.

Ambientato a Tokyo, Persona 5 Royal racconta la storia di un giovane ragazzo, nome in codice Joker, che si propone di riparare agli errori di funzionari, artisti e uomini d’affari corrotti cambiando i loro cuori. Quando non lo fa, sopravvive agli esami scolastici, si fa degli amici e si innamora. Il gioco si muove tra due narrazioni: quella dell’adolescente di Tokyo e quella del protagonista che salva il mondo.

That Dragon, Cancer

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Le aspettative per That Dragon, Cancer erano basse: i giocatori sapevano che il gioco era stato sviluppato da un piccolo team con un budget quasi nullo e che avrebbe raccontato la storia di due genitori che hanno perso il loro figlio di 4 anni Joel a causa del cancro. Solo poche persone possono davvero provare un simile strazio.

Ancora meno sono quelle capaci di scrivere, parlare e comunicare artisticamente un’esperienza così difficile. Gli sviluppatori del gioco e genitori di Joel, Ryan e Amy Green, hanno infranto ogni aspettativa, soprattutto per quanto riguarda la storia. Il loro uso del simbolismo e degli eventi interattivi è di livello esperto. Le parole non possono esprimere questo tipo di tragedia e Numinous Games ne è perfettamente consapevole, per questo motivo il gioco progetta scene che aiutano i giocatori a comprendere i bassi e gli alti momenti di lotta contro un cancro e un drago che non può essere sconfitto.

Mass Effect: Legendary Edition

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Se questa lista fosse una classifica sulla creazione e lo sviluppo dei personaggi, questo gioco sarebbe in cima alla classifica. A parte i personaggi, la storia in sé è un risultato incredibile: la ricerca per salvare l’intero universo

Singolarmente, ciascuna delle tre voci della trilogia si qualificherebbe come un concorrente da top ten, ma quando BioWare le ha combinate tutte e le ha pubblicate in un unico gioco, ha fatto il colpaccio. La trama è così ricca che a volte i giocatori rinunciano a combinazioni di squadre ideali per poter sentire i commenti dei compagni con cui hanno costruito una famiglia mentre salvano intere civiltà dalla fine.

Red Dead Redemption 2

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I 41 migliori videogiochi story-driven da non perdere

Ora che anche i giocatori su PC hanno il piacere di sperimentare l’immaginario mondo del selvaggio West di Red Dead Redemption 2, non c’è momento migliore per lodare la sua impeccabile narrazione. Nonostante sia un gioco ricco di azione, lo splendido mondo e tutti i suoi dettagli creano l’ambientazione per storie perfette che non lasceranno indifferenti nessuno.

I giocatori si calano nei panni di Arthur Morgan, che lavora per la banda Van der Linde insieme a John Marston. La sua vita è guidata da numerose missioni, che spesso lo mettono contro forze esterne come altre bande. Anche in questo caso, il giocatore ha il controllo su molte delle scelte di Arthur, ed è questo che rende il gioco così bello in termini di storia.

Dragon Age: Origins

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I 41 migliori videogiochi story-driven da non perdere

Quando si parla di storia, nessuno può toccare il racconto che Dragon Age: Origins è stato in grado di creare. Il gioco ha cambiato completamente il panorama dei giochi di ruolo nel 2009 e da allora ha stabilito lo standard d’oro per le scelte dei giocatori.

Sebbene si possa essere tentati di scartare l’ennesimo clone di Tolkein, è chiaro fin dai primi minuti di gioco che BioWare stava rielaborando questi motivi familiari con una creatività senza pari. La storia può essere modificata in centinaia di modi significativi, e anche il peggiore di questi racconti sarebbe il numero uno di questa lista.

Fonte

GLI ANELLI DEL POTERE: prima stagione [Recensione]

Recensione Gli Anelli del Potere St

Recensione della prima stagione de “Gli Anelli del Potere”, la nuova serie Prime Video che attinge agli scritti di Tolkien

 È uscita oggi l’ottava e ultima puntata della prima stagione de “Gli Anelli del Potere” su Prime Video. Partiamo dal presupposto che avevo alte aspettative per questa serie, perché insomma andare a trattare la materia Tolkeniana necessitava una certa qualità in tutti i campi. Soprattutto dopo l’esperienza di “Lo Hobbit”, al fandom serviva di risollevarsi un po’ anche sul piano cinematografico e seriale.

E a mio parere le aspettative sono state soddisfatte. La qualità c’è in tutti gli ambiti: la scrittura presenta storie interessanti, risvolti narrativi coinvolgenti, personaggi e dinamiche intrattenenti. La regia, nonostante alcune scelte artistiche discutibili, è sicuramente di un ottimo livello, con degli spunti anche interessanti. Gli effetti speciali, il trucco, i costumi e le scenografie sempre convincenti (a me non ha dato fastidio il mannaro in una CGI più scadente), mai fuori tono o non relazionabili all’immaginazione Tolkeniano. Le musiche e il sonoro ammalianti e ispirate, veramente una componente impattante. La recitazione degli attori sempre impeccabile, a tratti stupefacente.

 Ma parliamo della narrazione, che è sicuramente il fulcro della serie. Si tratta comunque di un fantasy, perciò ha bisogno dei suoi tempi per introdurti le dinamiche di un mondo immaginario e nel frattempo mandare avanti la trama. Colpevole anche la presenza di diverse linee narrative che si alternano all’interno di ogni puntata, e che quindi talvolta smorzano i ritmi quando magari sembrano cominciare ad incalzare.

Le varie sottotrame le ho trovate tutte molto interessanti, forse la più debole quella dei Pelopiedi, che parte a bomba ma poi rimane sempre nello stesso punto, non avanza poi così tanto. Si riprende un po’ sul finale ma nella parte centrale viene un po’ accantonata. La mia preferita è invece quella delle Terre del Sud, che comprendeva quindi la storia di Arondir, Adar e Theo. L’ho trovata molto brillante, sempre con misteri da scoprire e mai noiosa. Con leggeri cali invece quella di Galadriel e Numenor, che ha preso molto spazio e abbraccia diversi personaggi, e quindi talvolta risulta leggermente pesante.

 La storyline invece di Elrond e Durin è invece molto interessante, ma forse troppo corta. La chimica che si crea tra i due personaggi è perfetta e anche gli elementi presentati sono intriganti. La questione del Mithril e del Balrog, del conflitto tra Durin e il padre e il personaggio di Nisa, sarà che i nani sono la mia razza preferita, ma tronare nelle aule di Moria mi ha veramente appagato. Ma anche quando ci si spostava al cospetto di Gil-Galad, non ci si è mai annoiati. I dialoghi di questa linea sono allucinanti, e nell’adattamento è stato fatto un ottimo lavoro.

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La scrittura è sicuramente il trionfo della serie. Sono riusciti a mettere in scena intrecci narrativi che funzionano e a presentare personaggi tutti interessanti. Questa prima stagione è anche riuscita a costellarsi di misteri via via rivelati, e quindi a intrattenere invogliando lo spettatore ad andare avanti con la trama. Lo Straniero, il pugnale, Adar, Brownye e Arondir, Sauron, L’Abitante, Halbrand, Isildur. Tutti misteri gestiti a mio parere egregiamente.

Gli stessi personaggi sono tutti gestiti molto bene. Vengono esplorati le loro psicologie, le loro debolezze, i loro obiettivi, i loro punti di forza. Anche le ambientazioni sono, oltre che suggestive, ognuna diversa dall’altra, ognuna con caratteristiche che le contraddistinguono, ognuna portatrice di toni, temi e atmosfere diverse. Ed è un punto di forza il riuscire ad amalgamare tante trame diverse in modo molto organico, senza dare protagonisti e personaggi secondari.

Per me infatti, Gli Anelli del Potere è una serie che racconta le storie di personaggi provenienti da parti diverse della Terra di Mezzo, non più quindi di uno specifico gruppo di personaggi che si muove più o meno unitamente, o comunque relativo uno all’altro. Qua ad esempio le storyline dei Pelopiedi e di Elrond apparentemente per adesso sembra non abbiano alcun collegamento, anche se sono ambientate nello stessi universo.

E adesso ci aspetta una seconda stagione alla quale hanno apparecchiato un parterre di storie, personaggi e ambientazioni molto ricco. Mi aspetto ovviamente un po’ meno fanservice, necessario in una prima stagione, così come mi aspetto un po’ meno commercialità, nonostante non l’abbiamo praticamente mai vista, salvo minuscoli frangenti.

Serie Amazon SIGNORE DEGLI ANELLI cast confermato e chi NON ci sara

In conclusione, la serie è davvero un trionfo in tutti i campi e sembra anche avere il potenziale per diventare un colossal. La storia è interessante, i personaggi accattivanti, le atmosfere ad ampio respiro. Mai una sbavatura, mai un calo di qualità, mai impressioni di annoiarsi, insomma imperdibile. Spero davvero riesca a mantenere un livello molto alto e che il successo riesca a ripagare il budget molto cospicuo.

Qui il sito ufficiale di Prime Video per informazioni più ufficiose.

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SHE-HULK: prima stagione, la serie Marvel [Recensione]

Recensione She Hulk St

Recensione della prima stagione della nuova serie Marvel su Disney+ “She-Hulk”, con protagonista la cugina di Bruce Banner

È uscita la nona ed ultima puntata della nuova serie Marvel su Disney+ “She-Hulk”. Posso dire: finalmente!

Per me la peggior serie Marvel uscita fino ad adesso. Perché se la serie esordisce con una puntata tutto sommato interessante, nonostante il problema si risolva in una scena non mostrata, le successive sono un disastro su molti punti di vista. Il legal comedy che volevano presentare non ha personaggi secondari sviluppati, i casi delle singole puntate non sono interessanti, non ho mai riso a una singola battuta e non ho trovato nemmeno delle scene che mi fomentassero.

Ma soprattutto il problema di questa serie è il personaggio di She-Hulk. Troppo infallibile, con la vita troppo semplice, senza ostacoli nel suo cammino, e quando li incontra li supera senza troppi problemi. Non ha desideri, non ha bisogni, non si capisce insomma il punto di arrivo del suo cammino come supereroe. Deve convivere con la doppia forma? Deve decidere se essere She-Hulk o Jannifer? Deve accettare di essere una Hulk? Nell’ottava puntata, a mio avviso la migliore, si prova a mostrare il suo lato peggiore al mondo, ma con scarso successo, dato che non viene minimamente sviluppato nell’ultima. Era difficile mostrare un personaggio più fallibile? Anche perché a un supereroe perfetto non ci si affeziona nemmeno.

E so che magari molti mi diranno che è Jannifer quella con i problemi. Ma dai, è della combo che ci si affeziona, non di un solo alter ego. Le prime otto puntate preparano un finale da cui non sai cosa aspettarti. Tanti personaggi introdotti, pochi indizi chiari che presagiscono una conclusione poco efficacie. Non preparano infatti a un gran finale o lo scontro col cattivo, anche perché non si capisce chi è il villain. E poi il finale.

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La nona puntata alcuni l’avranno adorata, ma io l’ho odiata. Veramente una presa in giro, mi ha fatto pensare di aver sprecato il mio tempo. Forse a qualcuno sarà piaciuto vedersi qualche puntata così, per intrattenersi ma mi spiace io in una serie Marvel cerco qualcos’altro. È difficile chiedere una serie con una scrittura decente, un minimo appassionante, intrigante, coinvolgente? No, la supercazzolata finale. Cioè perché? Io lo sfondamento della quarta parete l’ho solo odiato, in tutta la serie. Fuori luogo, perculatorio, non divertente. Quando dice “preparatevi all’episodio filler”, come se gli altri non lo fossero stati!

 Peccato perché la serie aveva avuto ogni tanto, per caso, qualche spunto decente, come la questione della “Hulk donna” o la seduta psicologica di Abominio, oppure molte cose dell’ottava puntata. E anche Tatiana Maslavy non è stata malvagia come attrice, però il resto mi crolla tutto. Nemmeno avesse scene d’azione spettacolari o effetti speciali mozzafiato.

Quantomeno serie come Miss Marvel erano riuscite a creare un contesto intorno al protagonista interessante, figo, con personaggi sviluppati e trovate registiche notevoli. She-Hulk si limita ad accennare a personaggi spesso stereotipati e senza caratterizzazioni da invogliare lo spettatore a volerne sapere di più. E non riesco nemmeno a dire di voler vedere ancora questa She-Hulk. Perché dovrebbe interessarmene? La serie ha raccontato solo trame verticali e un’accennata trama orizzontale ogni tanto per sbaglio.

Se devo infatti provare a raccontare cosa raccontano queste nove puntate non saprei nemmeno andare avanti al “le origini di She-Hulk, la quale diventa avvocatessa e risolve casi”. Cosa racconta dunque questa serie? Quale è il messaggio? Perché dovrei vederla? E so che molti mi diranno che si tratta di una serie Marvel, ma io sono convinto che i supereroi abbiano ancora da dire qualcosa, siano ancora in grado di veicolare messaggi. E nel caso di She-Hulk non ci sono riusciti

In conclusione, la serie delude in tutti gli aspetti, non riesce a portare a casa la sufficienza, introducendo un protagonista troppo infallibile e dei personaggi secondari vuoti. Non riesce ad intrattenere nemmeno nei casi giudiziari su cui la serie dovrebbe reggersi. Per non parlare della comicità che non funziona nella maggior parte dei frangenti. Insomma, fa acqua da tutte le parti. Sconsigliata all’utente medio non interessato a recuperarsi l’MCU nel suo complesso.

Qui il sito ufficiale della Marvel per informazioni più ufficiose.

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[Recensione] Girl from the Other Side – La positività delle maledizioni – Critical Hit

Recensione Girl from the Other Side – La positivita delle maledizioni Critical Hit

In questa recensione scopriremo Girl from the Other Side, un ottimo manga e scaveremo a fondo sul concetto di positività delle maledizioni

Nate negli anni dalle menti degli scrittori, le maledizioni sono un concetto molto astratto e sono sempre state cariche di una forte percezione negativa che puntava a intimorire e spaventare il lettore non appena sentiva anche solamente nominare tale parola. D’altronde, le maledizioni sono incantesimi negativi lanciati dalle streghe, nascoste nelle loro profonde e oscure paludi, o dagli stregoni, protetti nelle loro slanciatissime torri di pietra. Ecco, questa storia parla proprio di una maledizione, una maledizione esattamente come ve la immaginate: paurosa, deformante, dolorosa, ma soprattutto contagiosa. Eppure, se volessimo provare ad oltrepassare questo gradino di preconcetti, nel tentare di osservare cosa c’è dall’altra parte, cercando di sormontare davvero tutti questi elementi ostili, riusciremmo a vedere una luce in fondo a questo tunnel fatto di terrore e pregiudizio? Una luce c’è, un barlume di speranza esiste, anche per le maledizioni. Le maledizioni, infatti, per quanta paura possano fare, non sono sempre negative, non sono sempre portatrici di sciagure e terrore, ma possono essere anche messaggere di insegnamenti. E questo, “Girl from the Other Side” ce lo dimostra. Recensione

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Recensione Girl Other Side

Oggi, in questa nuova recensione per la categoria manga, parleremo di “Girl from the Other Side”, una serie che racchiude vari generi, dal drammatico fino al mistery-fantasy, composta da 11 volumi totali editi da J-Pop e scritta e disegnata da Nagabe. Nagabe è un mangaka giovanissimo che ha iniziato il suo percorso a ben 20 anni con il suo primo volume unico “Buchou wa Onee” nel 2013. Successivamente, grazie al suo particolarissimo tratto (di cui parleremo dopo), è riuscito a farsi un nome tutto suo e ad iniziare a pubblicare, nel 2015, “Girl from the Other Side”, opera a cui avrebbe poi lavorato per ben 7 anni. Grazie al successo di “GftOS”, che solo recentemente ha terminato la sua pubblicazione, Nagabe sta ora lavorando ad un altro progetto: un OVA di “GftOS” insieme ad un suo volume spin-off versione manga. Perciò, appena finirete di leggere questa recensione, vi consiglio di dare un’occhiata a qualsiasi materiale inerente che è uscito o che deve uscire. Adesso però io direi di iniziare questa nostra piccola avventura all’interno del mondo fantasy, ma anche molto dark, di Girl from the Other Side.

Innanzitutto, entriamo più in profondità per quanto riguarda la trama di questo manga, la quale ruota intorno ai nostri due protagonisti, Shiva, una bambina umana, ed il Maestro, una creatura dell’esterno. Sin dagli albori e dalla nascita dell’uomo, due sono stati i regni che costituivano il mondo: il regno interno ed il regno esterno, la luce e l’oscurità, la speranza ed il terrore, l’umanità e la maledizione. Ciò che rimaneva di questa umanità si nascose all’interno delle mura che delimitano i confini del regno interno. Nel momento in cui la storia ha inizio, sono sempre queste mura, erette secoli prima, a permettere di mantenere la calma tra le persone, separando l’umanità da questa terrificante maledizione, che terrorizza chiunque ne senta anche solo pronunciare il nome. Una maledizione perfida e terrificante che trasforma chiunque ne entri in contatto, anche solo chi ne venga sfiorato, in un estraneo. Gli estranei sono creature antropomorfe completamente nere, che portano con sé gli effetti della maledizione e ne diffondo la circolazione: perdita del tatto, dei sentimenti e della memoria, oltre alla perdita del dolore e del sollievo della morte. All’estraneo rimane unicamente l’agonia di essere vivo.

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Recensione Girl Other Side

È questo che da secoli spaventa gli umani del regno interno, ed è da questo che si nascondono. Tuttavia, in questo mondo fatto di paura e di ansia, ci sono due eccezioni. Fuori dalle mura, nel mondo esterno, in una casetta abbandonata di un villaggio di periferia, anch’esso ormai da tempo abbandonato, vivono Shiva, una bambina ancora umana, ed il Maestro, un uomo ormai maledetto che si prende cura di lei. Pur non potendosi toccare, tra scene di vita quotidiana e tanto mistero, si crea tra i due un rapporto molto stretto e quasi parentale, che però subirà una forte batosta a causa proprio di questa dannata maledizione. Riusciranno i due a rimanere insieme fino alla fine? O la maledizione ha qualcos’altro in mente per loro?

«Questa è la favola dell’oscura creatura e della bambina, che indugiano sul calar della sera, al confine tra il giorno e la notte»

Leggendo la trama, anche se mi appariva sicuramente come una storia molto particolare, certo non innovativa o mai vista prima, ma decisamente distintiva, pensavo che sarei stato principalmente catturato dagli avvenimenti e dalle peripezie a cui i due protagonisti sarebbero andati incontro. Invece non è stato cosi, è stato qualcos’altro a farmi innamorare di questa lettura e ad appesantirmi ma anche alleggerirmi il cuore, e cioè i personaggi: non sappiamo niente di loro due, sappiamo a malapena come si chiamano, eppure, grazie allo splendido character design, sia fisico ma soprattutto psicologico, del Maestro e di Shiva, non potrete non empatizzare e affezionarvi ad entrambi e al loro rapporto. È incredibile come tu venga subito scaraventato nella loro realtà senza mezze spiegazioni, eppure fin da subito vieni rapito semplicemente dal loro essere loro stessi. Tra scene di vita confortevoli e commoventi, l’evoluzione dei due personaggi e la scoperta delle loro radici vi farà rimanere incollati alle pagine di questa opera. La storia è solo un contorno, ben strutturato, dello sviluppo e della crescita che questi due personaggi affrontano durante le loro disavventure, e, perché no, anche nelle loro quotidiane piccolezze. Ho amato alla follia il Maestro, Shiva, il loro rapporto che va creandosi ed il modo in cui si amalgamano perfettamente l’uno con l’altro: la scherzosità della bambina si fonde perfettamente alla tontaggine dell’estraneo, la testardaggine dell’umana si unisce perfettamente alla pazienza del mostro e l’assenza di emozioni del Maestro viene colmata perfettamente da quel piccolo contenitore traboccante di emozioni che è Shiva. Passeggiate spensierate, merende sotto il cielo terso e litigate molto accese renderanno caldo il vostro cuore e leggera la vostra testa, facendovi innamorare di “GftOS”: sono proprio le cose semplici che fanno risplendere di bellezza e tenerezza questo manga.

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Recensione Girl Other Side

Una delle particolarità che salta subito agli occhi appena aperto il manga è proprio il suo disegno, che si allontana parecchio dai canoni classici giapponesi e tende la mano ad uno stile molto più occidentale, accostandosi molto a stili americani o europei. È un tratto che ha reso e che rende quest’opera sicuramente unica, e che ne ha permesso l’esplosione e la rapida diffusione: una linea decisa, squadrata e molto secca, quasi appuntita, che crea atmosfere molto realistiche ma soprattutto cupe, paurose e tenebrose, bilanciate però dalla splendida emotività dei personaggi. Si delinea in maniera netta questo grande contrasto tra nero e bianco, in cui scenari come fitte foreste, completamente annegati in un mare d’inchiostro nero, si mescolano a cieli infiniti o a praterie sconfinate bianchi come il latte. Un tratto molto dettagliato, realistico e concreto si fonde alla perfezione con scene di vita quotidiana, perfette per gelarti ma anche riscaldarti il cuore. Questo dualismo è marcato in modo molto evidente all’interno del manga: il nero, l’oscurità, la paura, in opposizione al bianco, la luce, la speranza, pone davanti a noi un tema fondamentale, ossia quello del cattivo invisibile. Nelle classiche storie per bambini (e non solo), il colore nero e l’oscurità sono sempre stati assimilati al cattivo di turno, sterminatore e distruttore di luce. Tuttavia, nonostante l’oscurità sia molto presente all’interno di questa storia, ecco, di cattivi qui non ne esistono. Pur essendoci sicuramente figure negative all’interno del manga, non sono riuscito davvero ad assegnare a qualcuno il ruolo dell’antagonista in questa storia. Ognuno ha i suoi ideali non totalmente errati o immorali, e ognuno ha una ragione specifica per portare a termine i suoi piani. Nessuno è davvero “il cattivo”.

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Recensione Girl Other Side

“Girl from the Other Side” è un manga pesante ma allo stesso tempo leggero, scorrevole, con buoni colpi di scena e con una trama ben curata che mi ha personalmente stupito. Ovviamente, come precedentemente affermato, a catturarmi davvero, oltre al tratto molto particolare, sono stati i personaggi ed il loro percorso lungo il cammino incontrato, e anche solo per questo vi consiglio caldamente di recuperarvi questa serie manga. Ma torniamo all’affermazione fatta all’inizio di questa recensione e rispondiamo alla seguente domanda: una maledizione può essere davvero positiva e portavoce di insegnamenti? Ebbene sì. “Girl from the Other Side” ci insegna ad accettare gli altri ma anche noi stessi, non per come si è esternamente ma per come si è internamente; la maledizione è solo uno strumento, il cui unico scopo è quello non di allontanare le persone, bensì quello di voler, tramite il superamento delle avversità che essa causa, unire le persone, rendendole schiave non dell’aspetto fisico ma di cosa si ha realmente dentro.

Per maggiori informazioni sul manga cliccate qui

Calendario di Tutti i Videogiochi in Uscita nel 2023 [Finora]

Calendario di Tutti i Videogiochi in Uscita nel Finora

Ecco l’elenco completo (fino a questo momento) di tutti i videogiochi annunciati per il 2023, inclusi quelli la cui uscita è ancora TBA!

Il 2023 si prospetta come un anno importante per i videogiochi, con molti titoli precedentemente previsti per quest’anno che slitteranno al prossimo. Giochi importanti come The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, il remake di Dead Space e Diablo IV sono tutti in uscita nel 2023, così come diversi remake di alto profilo di giochi classici.

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Qui troverete raccolti tutti i giochi di cui si è finora a conoscenza la cui uscita è prevista per il 2023. I giochi la cui data è giù nota saranno suddivisi per mese, mentre in fondo troverete quei titoli la cui data precisa di uscita è ancora TBA.

Ogni gioco elencato mostra anche le piattaforme compatibili, in modo che possiate decidere su cosa concentrarvi.

Gennaio

Persona 4 Golden (Switch, PC, PS4, Xbox Series X|S, Xbox One) – 19 Gennaio

Persona 3 Portable (Switch, PC, PS4, Xbox Series X|S, Xbox One) – 19 Gennaio

Fire Emblem Engage (Switch) – 20 Gennaio

Forspoken (PS5, PC) – 24 Gennaio

Dead Space (PS5, Xbox Series X|S, PC) – 27 Gennaio

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Febbraio

Deliver Us Mars (PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S) – 2 Febbraio

Dead Island 2 (PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC) – 3 Febbraio

Hogwarts Legacy (PlayStation 5, Xbox Series X/S, PlayStation 4, Xbox One, PC) – 10 Febbraio

Theaterhtym Final Bar Line (Switch, PS4) – 16 Febbraio

Company of Heroes 3 (PC) – 23 Febbraio

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & The Secret Key (Switch, PS4, PS5, PC) – 24 Febbraio

Kirby’s Return to Dream Land Deluxe (Switch) – 24 Febbraio

Octopath Traveler 2 (Switch) – 24 Febbraio

Marzo

The Day Before (PC, Xbox Series X|S, PS5) – 1 Marzo

Maggio

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom (Switch) – 12 Maggio

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TBA

Alan Wake 2 (PS5, Xbox Series X|S, PC)

Another Crab’s Treasure (Switch, PC)

Arc Raiders (PC, Xbox Series X|S, PS5)

Ark 2 (Xbox Series X|S, PC)

Atlas Fallen (PC, Xbox Series X|S, PS5)

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Avatar: Frontiers of Pandora (PS5, Xbox Series X|S, Stadia, PC)

Behemoth (Quest 2)

Black Myth: Wukong (PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S)

Blanc (Switch, PC)

Cygni: All Guns Blazing (PS5, Xbox Series X|S, PC)

Diablo IV (PC, Xbox One, Xbox Series X|S, PS4, PS5)

EA Sports PGA Tour 2023 (PS5, Xbox Series X|S, PC)

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Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes (Switch, PS4, PS5, Xbox Series X|S, Xbox One, PC)

Everywhere (Platforms TBA)

Exoprimal (PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S)

Fae Farm (Switch)

Fatal Frame: Mask of the Lunar Eclipse (Switch)

Final Fantasy XVI (PS5)

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Firmament (PC, PS4, PS5)

Frontier’s Warhammer: Age of Sigmar RTS (PC, consoles TBA)

Homeworld 3 (PC)

Inazuma Eleven: Victory Road of Heroes (PS4, Switch, iOS, Android)

Kerbel Space Program 2 (PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S)

Killer Klowns From Outer Space: The Game (PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S)

Lies of P (PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S)

Lorelei and the Laser Eyes (Switch, PC)

Marvel’s Midnight Suns (PS4, Xbox One, Nintendo Switch)

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Master Detective Archives: Rain Code (Switch)

Mega Man Battle Network Legacy Collection (Switch, PS4, PC)

Metal Slug Tactics (Switch, PC)

Mina the Hollower (PC)

Minecraft Legends (Switch, PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S)

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Mumbai Gullies (PC)

Nightingale (PC)

Nine Sols (PC, Switch, PS4)

Oxenfree II: Lost Signals (Switch, PS4, PS5, PC)

Paradize Project (PC, PS5, Xbox Series X|S)

Payday 3 (PC, consoles TBA)

Pikmin 4 (Switch)

Planet of Lana (Xbox One, Xbox Series X|S, PC)

Pragmata (PS5, Xbox Series X|S, PC)

Redfall (PC, Xbox Series X|S)

Simile: Sony – In arrivo film o serie TV su Elden Ring? Forse si

Replaced (PC, Xbox One, Xbox Series X|S)

RoboCop: Rogue City (PC, Xbox Series X|S, PS5, Switch)

Sea of Stars (PC, Switch)

Season: A letter to the future (PS4, PS5, PC)

Schim (PC, PS4, PS5)

Stalker 2: Heart of Chornobyl (Xbox Series X|S, PC)

Starfield (PC, Xbox Series X|S)

Star Wars: Hunters (Switch, iOS, Android)

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Street Fighter 6 (PS4, PS5, Xbox Series X|S, PC)

Suicide Squad: Kill the Justice League (Xbox Series X|S, PS5, PC)

Super Bomberman R 2 (Switch, PS4, PS5, Xbox Series X|S, Xbox One, PC)

System Shock (PS4, PS5, Xbox Series X|S, Xbox One, PC)

Tales of Symphonia (Switch, PS4, Xbox One)

Tchia (PS4, PS5, PC)

Test Drive Unlimited: Solar Crown (Xbox Series X|S, Switch, PS5, PC)

The Great War: Western Front (PC)

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The Lords of the Fallen (PC, PS5, Xbox Series X|S)

The Wolf Among Us 2 (PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S)

Tintin Reporter: Cigars of the Pharoah (Switch, PS4, PS5, Xbox Series X|S, Xbox One, PC)

To The Stars (Switch, PC)

Wo Long: Fallen Dynasty (PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S)

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